«Il Sacrificio Divino è proprio il momento in cui il Padre Eterno non può rifiutare nulla, ed io lo utilizzo il meglio possibile»
Alle sette, Pio XII si dirige verso la cappella; si inginocchia sul grande inginocchiatoio, ove la sua figura appare ancora più slanciata, e si prepara al Sacrificio divino. Si dirige quindi all’altare e indossa i paramenti sacri. Egli pronuncia così chiaramente le preghiere di rito che ogni sillaba è facilmente comprensibile e al tempo stesso non è detta troppo forte da recare disturbo. Iniziano le preghiere dell’Introitus. Inchinato profondamente e mettendo in ogni parola la sua anima, egli recita mentalmente il Confiteor.
Quindi apre le braccia, solleva gli occhi e il volto verso il grande Crocefisso d’avorio particolarmente adatto a Pio XII. In medio Ecclesiae aperuit os eius: et implevit eum. L’Epistola, il Graduale, il Vangelo acquistavano, pronunciati dal Santo Padre, una speciale solennità. Sursum corda! Segue il Prefazio. Può questa essere recitata in maniera più bella e commovente? Quindi, un momento di silenzio.
Il Santo Padre ricorda tutti coloro che si sono affidati a lui e contano sulla sua preghiera: prega per tutti i suoi figli sparsi nel vasto mondo. Un giorno gli chiesi perché il suo Memento durasse sempre tanto. Mi rispose: «Mi chiedono continuamente preghiere: il Sacrificio Divino è proprio il momento in cui il Padre Eterno non può rifiutare nulla, ed io lo utilizzo il meglio possibile».
La Messa si avvicina poi al punto culminante: pregando con serafico fervore e con grande passione, il Santo Padre pronuncia le parole della Consacrazione tanto piano, ma anche tanto scandite, tanto ardenti di fede e ricche di amore, che tutti i presenti sono come trascinati nel sacro prodigio. Dalla Croce, l’Eterno Sacerdote guarda il suo Vicario e gli accorda ciò che egli gli presenta con fervida preghiera. Di nuovo c’è una lunga pausa. Anche i cari defunti non sono dimenticati. La Santa Comunione è il momento dell’unione più intima con Colui che egli è chiamato a imitare e rappresentare in terra.
Quindi le braccia si aprono ancora una volta in un ampio abbraccio rivolto al Crocifisso e la benedizione del Vicario di Cristo scende non solo sui presenti, ma sul mondo intero».
[da Pascalina Lehnert, Pio XII. Il privilegio di servirlo] - Fonte
5 commenti:
Quanto sei stupida Anima mia a commuoverti alla lettura di questo breve scritto di Suor Pascalina!?
E' perche' mi ha fatto rivivere la medesima Consacrazione del caro parroco, un po'claudicante per gli esiti della poliomielite,Don Francesco. Prima della S.Messa recita del S.Rosario per invocare l'aiuto della Madre di Dio ad affiancare e sostenere il Sacerdote durante il S.Sacrificio di Suo Figlio e poi, come dal centro della cristianita' il Vicario di Cristo pronunciava le parole della Consacrazione così nella periferia della cristianita' si pronunciavano le stesse identiche parole che nel fitto silenzio dei fedeli inginocchiati salivano come scolpite a lettere d'oro verso l'Eterno. Un'emozione grandissima pervadeva il cuore sensibile che si sentiva prostrato ai piedi dell'Ineffabile Presenza.
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Mi commuove il bastone pastorale scelto da questo Pastore d'anime, fa'capire per Chi deve pascere. Egli e' solo un Suo strumento.
Celebration Mass from Saint Maron's monastery - Saint Charbel's Church - Annaya Commemoration of Saint Charbel Miracle on Nohad El Shami February 22, 2022
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Abbaye Sainte-Madeleine
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Messe de la Chaire de saint Pierre
Cattedra di San Pietro
http://itresentieri.it/cattedra-di-san-pietro/
Festeggiare la Cattedra di San Pietro equivale a venerare, nella persona del Vicario di Cristo in terra, l’ininterrotta stirpe dei successori del pastore supremo a cui il divin Maestro ha affidato i suoi agnelli e le sue pecorelle, del capo a cui Egli ha domandato di rafforzare i suoi fratelli, gli altri apostoli, nella fede; vuol dire in sintesi la proclamazione solenne del primato romano.
Testo
Tu es Petrus
Et super hanc petram aedificabo ecclesiam meam
Et portae inferi non praevalebunt adversus eam.
Et tibi dabo claves regni caelorum.
Quodcumque ligaveris super terram, erit ligatum et in caelis,
Et quodcumque solveris super terram, erit solutum et in caelis.
Et tibi dabo claves regni caelorum.
https://www.historyfilesnetwork.com/2022/02/17/9530/
Ebrei nascosti in convento “nel nome del Santo Padre”
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