Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 4 febbraio 2022

Bergoglio in udienza sulla comunione dei santi: «tiene insieme anche gli apostati, i bestemmiatori, tutti»

Si potrebbe pensare che è confusionario; ma è l'ennesima stortura e, oltre che idolatra, sembra luterano: pecca fortiter crede fortiter... 
Se è vero che  si resta membri della Chiesa anche se peccatori, per ricevere i doni divini necessari al cammino di fede e ad essere membra sane del corpo mistico di Cristo, occorre il pentimento e la riconciliazione. E, al solito, le parole di Bergoglio aprono a interpretazioni errate e a confusione.
Nella catechesi nell’Aula Paolo VI su San Giuseppe e durante l’Udienza Generale di ieri, mercoledì 2 febbraio 2022, Bergoglio ha detto testualmente sulla comunione dei santi quanto segue:
«Pensiamo, cari fratelli e sorelle: in Cristo nessuno può mai veramente separarci da coloro che amiamo perché il legame è un legame esistenziale, un legame forte che è nella nostra stessa natura; cambia solo il modo di essere insieme a ognuno di loro, ma niente e nessuno può rompere questo legame. “Padre, pensiamo a coloro che hanno rinnegato la fede, che sono degli apostati, che sono i persecutori della Chiesa, che hanno rinnegato il loro battesimo: anche questi sono a casa?”. Sì, anche questi [gli apostati -ndr] , anche i bestemmiatori, tutti. Siamo fratelli: questa è la comunione dei santi. La comunione dei santi tiene insieme la comunità dei credenti sulla terra e nel Cielo.» (qui).
Cito il Catechismo della Chiesa Cattolica (n. 1861):
«Il peccato mortale è una possibilità radicale della libertà umana, come lo stesso amore. Ha come conseguenza la perdita della carità e la privazione della grazia santificante, cioè dello stato di grazia. Se non è riscattato dal pentimento e dal perdono di Dio, provoca l’esclusione dal regno di Cristo e la morte eterna dell’inferno; infatti la nostra libertà ha il potere di fare scelte definitive, irreversibili.»
E la Mistici corporis
Neppure deve ritenersi che il corpo della Chiesa, appunto perché è fregiato del nome di Cristo, anche nel tempo del terreno pellegrinaggio sia composto soltanto di membri che si distinguono nella santità, o di coloro che sono predestinati da Dio alla felicità eterna. Infatti si deve attribuire all’infinita misericordia del nostro Salvatore il non negare ora un posto nel suo mistico corpo a coloro ai quali già non negò un posto nel convito (cfr. Matth. 9, 11; Marc. 11, 16; Luc. 15, 2). Poiché non ogni delitto commesso, per quanto grave, è tale che di sua natura (come lo scisma, l’eresia, l’apostasia) separi l’uomo dal corpo della Chiesa. Né si estingue ogni vita in quelli che, pur avendo perduto col peccato la carità e la grazia divina sì da non essere più capaci del premio soprannaturale, conservano tuttavia la fede e la speranza cristiana, e, illuminati da luce celeste, da interni consigli e impulsi dello Spirito Santo, sono spinti a concepire un salutare timore e vengono eccitati a pregare e a pentirsi dei propri peccati.
Aborriscano quindi tutti il peccato, col quale vengono macchiate le mistiche membra del Redentore; ma chi, dopo aver miseramente mancato, non si rende con la propria ostinatezza indegno della comunione dei fedeli, sia ricevuto con sommo amore, e in lui si ravvisi con carità fattiva un membro infermo di Gesù Cristo. È infatti preferibile, come avverte il Vescovo d’Ippona, "essere risanati nella compagine della Chiesa, anziché esser tagliati dal suo corpo a guisa di membra inguaribili" (August. Epist., 157, 3, 22; Migne, PL 33 23, 686). "Finché una parte aderisce al corpo, la sua guarigione non è disperata; ciò che invece fu reciso, non può né essere curato né guarire" (August. Serm., 137, 1; Migne, PL 38 col. 754). qui

41 commenti:

Anonimo ha detto...

Si rischia uno scisma nella Chiesa Cattolica a causa delle proposte dei Vescovi tedeschi.

Il sinodo tedesco ha stilato e votato un documento in cui propone a Papa Francesco la rimozione dell’obbligo di celibato per i sacerdoti. Pur mostrando apprezzamento per lo stile di vita tradizionale dei preti, il percorso sinodale ha approvato con l’86% delle preferenze la prima lettura del testo intitolato «Il celibato dei sacerdoti, rafforzamento e apertura». In autunno, il synodale Weg dovrà esprimersi una seconda volta sull’istanza, sempre attraverso la votazione. Se anche in quell’occasione sarà confermata la volontà di allargare le maglie del celibato, i responsabili della chiesa tedesca avranno il compito di elaborare un proposta e presentarla direttamente al Papa.

Anonimo ha detto...


Le eresie di Bergoglio sono sempre più evidenti.
Si moltiplicano in continuazione.

Allo stesso modo di quelle degli alti prelati che
affermano doversi cambiare la dottrina sulla
omosessualità. Cioè dire l'opposto di quello
che ha detto in proposito san Paolo, fino a
prova contraria letto ancora alla Messa NO
come "parola di Dio".
Quest'ultima, sui peccatori che sono anche loro
nel Regno dei Santi, senza bisogno di pentirsi
e convertirsi, sarebbe l'eresia della "salvezza
garantita a tutti" o già direttamente dall'Incarnazione
o dalla Croce - garantita oggettivamente, a prescindere.
Se uno chiedesse all'Emerito cosa pensa di

questa affermazione di Bergoglio, che cosa
risponderebbe l'Emerito? Che no, che Bergoglio
si sbaglia poiché i peccatori impenitenti andranno
all'Inferno e l'umanità sarà divisa in Eletti e
Reprobi per sempre, come risulta dai Testi?
Se rispondesse in questo modo, assolutamente confomre
al dogma, l'Emerito si esprimerebbe in modo nuovo
rispetto al suo passato, dal momento questa verità
di fede così chiara ed evidente, lui non sembra
averla mai professata in modo chiaro ed
evidente, in tutta la sua lunga carriera ecclesiastica.
T.

Ci risiamo ha detto...

La fratellanza? Ciascuno nelle proprie convinzioni religiose? Dove è finito il comando di Gesù:”andate in tutto il mondo - annunciando il Vangelo e battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo “? Domanda lecita?

https://www.vatican.va/content/francesco/it/messages/pont-messages/2022/documents/20220204-videomessaggio-fratellanzaumana.html

Anonimo ha detto...

È un po' di tempo che mi dico che dovrebbe(ro) a ere il coraggio di affermare che il Battesimo non è più imdispendabile che si può farne a meno ..tanto ognuno può restarsene beatamente nelle proprie convinzioni religiose, no? E allora in che cosa dovrebbe risiedere l'utilità fondamentale, l'imprescindibilità (intanto, anche se non solo) del Battesimo ai fini della salvezza?? Ma sia chiaro che il tutto è iniziato come ben sappiamo da documenti del Concilio Vaticano II e poi accelerato sempre più con il post-

Il papa da Fazio. Un caso serio ha detto...

«L'annunciata partecipazione domani sera di papa Francesco al programma RAI "Che tempo che fa" denota una accentuata sconsacrazione del papato, la totale confusione tra sacro e profano, l'incapacità di capire il significato del sacro».
Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

Questa voluta sconsacrazione del sacro dimostra che, non avendone alcuna percezione, intuizione, cognizione, abitualmente lo si profana con pensieri, parole, opere ed omissioni di natura e contenuto solo ed unicamente mondani.

Costoro non sono più separati dal mondo, ma col mondo fornicano ed hanno fornicato in ogni ora di ogni giorno, di ogni mese, di ogni anno della loro vita.

Anonimo ha detto...

Gesù scelse i suoi discepoli e li teneva sempre con sé e li chiamava amici. Con la discesa dello Spirito Santo questi amici di Gesù diventarono Apostoli e partirono da Gerusalemme verso i luoghi più lontani della terra. Lo Spirito santo li aveva colmati della sua potenza, potenza che veniva dall'alto, potenza che si manifestava nei miracoli e nelle guarigioni che accompagnavano la loro predicazione.
Tanti santi accompagnano il cammino dei cristiani in questi secoli. Spesso sconosciuti si rivelano spesso con quei segni che un salmo ci insegna ad attendere come indicazioni per il nostro cammino. Ma ai fedeli battezzati è richiesta fede.
San Paolo nella lettera agli Ebrei ricorda la fede dei loro Padri, di Gedeone, di Barak, di Jefte e dei profeti. Per fede conquistarono regni , chiusero le fauci dei leoni, sopportarono torture e morte.
Se uno non ha fede come può entrare nella comunione dei santi ?

Anonimo ha detto...

Se scismatici, eretici, apostati e bestemmiatori sono comunque membra vive del Corpo Mistico, perché Bergoglio ha comminato DUE scomuniche a don Minutella per eresia e scisma?

Valeria Fusetti ha detto...

Penso che ci si possa chiedere: è incapacità di capire il significato del sacro, come afferma con grande diplomazia il prof. Fontana, o è la determinazione ferocemente portata avanti di distruggerlo, il sacro ? È quello che quest'uomo fa, dal "cordiale" saluto al balcone,al "chi sono io per giudicare" e via via di finte gaffes ecclesiastiche. Costui non è affatto confuso, purtroppo. È lucidissimo e determinato a portare a termine, nel miglior modo possibile,il suo mandato. Ed è un mandato molto chiaro, oramai: distruggerla la Chiesa, ed appropriarsi dei suoi beni terreni. Non è nemmeno rifondarla dal CVII, di cui gli importa meno di nulla, visto la strumentalizzazione che fa pure di quel disgraziato Concilio che, per lui, è come la Costituzione per Draghi e Mattarella. Ma mentre la Costituzione è uno scritto umano la Chiesa è il Corpo di Cristo, e se il Signore lo sta lasciando fare ha le Sue ragioni che la ragione può solo intuire. La Chiesa sta percorrendo la Passione del Suo Signore,e tutti i personaggi sono presenti, da Pilato al Sinedrio, dalla soldataglia che ride, schiaffeggia, frusta e sputa, alla folla che besciamella o che piange, agli Apostoli che seguono nascondendosi, addolorati quanto terrorizzati, alla Santa Vergine,Giovanni e le donne che stanno sotto alla Croce, a Giuda che percorre tutta la strada del tradimento ed, essendosi accorto di aver fallito,si impicca e raggiunge il suo signore all'inferno. A che punto siamo della notte, sentinella ? Mi pare che nessuno lo sappia, e che tutti si guardi verso est anelanti al Sole che sorge, perché se c'è una realtà non è che la Chiesa verrà distrutta ma che il Signore viene. Viene il Sole di Giustizia. In cordibus Jesu et Mariae.

Anonimo ha detto...

Tra l'altro a questo essere umano manca la visione d'insieme, la panoramica, la prospettiva. Mi ricorda i cavalli con i paraocchi che tiravano le carrozzelle a Roma negli anni cinquanta.

Forse.. ha detto...

Mi riferisco al titolo : Forse e' il cristianesimo interpretato da se' stessi (quindi protestantesimo prismatico dalle varie sfaccettature) anziche' filtrato e trasmesso attraverso la S.Madre Chiesa Cattolica e la Tradizione; come spesso si sentono battute del tipo: vanno in Chiesa e poi si dimostrano peggio degli altri...s

Ieri, primo Venerdì del mese, ho partecipato alla Messa della mia Parrocchia NO( l'ironìa e' che e' dedicata ad un grande mistico), nell'omelìa il Sacerdote si e' ripetutamente soffermato sulla Misericordia di Dio verso David; non una parola sulla compunzione, sull'amaro necessario pentimento di David,sulle sue lacrime e proposito di ravvedimento . Certamente solo Dio conosce l'interiorita' del Prete ma personalmente ho trovato in quella omelìa una manifesta zoppìa, forse dovuta principalmente alla preparazione ricevuta in seminario ma anche (forse)per mancati approfondimenti di quello che hanno appreso e introiettato per bocca altrui?
Non una parola, una sillaba sul Primo Venerdì del mese, sul Sacro Cuore di Gesu'.

Si continua a togliere i simboli ad annacquare la Fede.
Così come il Papa ridotto a "starlette" della televisione : "ed ecco a voi..."

tralcio ha detto...

Novità non c'è.
Il papa è uno solo e non è quello che parla in TV.

Dalla seconda lettera di San Pietro, capitolo 2. Quasi 2000 anni fa.

Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di improperi. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato.

Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li precipitò negli abissi tenebrosi dell'inferno, serbandoli per il giudizio; non risparmiò il mondo antico, ma tuttavia con altri sette salvò Noè, banditore di giustizia, mentre faceva piombare il diluvio su un mondo di empi; condannò alla distruzione le città di Sòdoma e Gomorra, riducendole in cenere, ponendo un esempio a quanti sarebbero vissuti empiamente. Liberò invece il giusto Lot, angustiato dal comportamento immorale di quegli scellerati. Quel giusto infatti, per ciò che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta per tali ignominie.

Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio, soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore.

Temerari, arroganti, non temono d'insultare gli esseri gloriosi decaduti, mentre gli angeli, a loro superiori per forza e potenza, non portano contro di essi alcun giudizio offensivo davanti al Signore. Ma costoro, come animali irragionevoli nati per natura a essere presi e distrutti, mentre bestemmiano quel che ignorano, saranno distrutti nella loro corruzione, subendo il castigo come salario dell'iniquità.

Essi stimano felicità il piacere d'un giorno; sono tutta sporcizia e vergogna; si dilettano dei loro inganni mentre fan festa con voi; han gli occhi pieni di disonesti desideri e sono insaziabili di peccato, adescano le anime instabili, hanno il cuore rotto alla cupidigia, figli di maledizione! Abbandonata la retta via, si sono smarriti seguendo la via di Balaàm di Bosòr, che amò un salario di iniquità, ma fu ripreso per la sua malvagità: un muto giumento, parlando con voce umana, impedì la demenza del profeta.

Costoro sono come fonti senz'acqua e come nuvole sospinte dal vento: a loro è riserbata l'oscurità delle tenebre. Con discorsi gonfiati e vani adescano mediante le licenziose passioni della carne coloro che si erano appena allontanati da quelli che vivono nell'errore. Promettono loro libertà, ma essi stessi sono schiavi della corruzione. Perché uno è schiavo di ciò che l'ha vinto.

Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e salvatore Gesù Cristo, ne rimangono di nuovo invischiati e vinti, la loro ultima condizione è divenuta peggiore della prima. Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. Si è verificato per essi il proverbio: il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago.

Una buona notizia ha detto...

Roma, nella parrocchia di San Basilio visite mediche gratis per chi è in difficoltà
Nella periferia romana in molte parrocchie è stata creata una rete di ambulatori per aiutare le persone in difficoltà. Una risposta concreta alla povertà, alla solitudine e al disagio sociale, aumentati in questi anni di pandemia. Servizio di Maurizio Di Schino Tg2000
https://gloria.tv/post/8VHTp2aMg2LuAUzEBKfdpkKFV

Orate pro Pietro. ha detto...

L'annunciata partecipazione domani sera di papa Francesco al programma RAI "Che tempo che fa" denota una accentuata sconsacrazione del papato, la totale confusione tra sacro e profano, l'incapacità di capire il significato del sacro.
Prof.Stefano Fontana

Anonimo ha detto...

IL FORUM DELL'ASSEMBLEA SINODALE DELLA CHIESA IN GERMANIA APRE LE PORTE ALLO SCISMA VOTANDO A FAVORE DELL'ORDINAZIONE DELLE DONNE
***
Con una votazione definita "storica" dai partecipanti, uno dei forum dell'Assemblea sinodale della Chiesa in Germania si è pronunciato, a larga maggioranza, a favore dell'ammissione delle donne al ministero ordinato. Può essere certamente un fatto storico, perché se approvato dall'assemblea sinodale, le porte dello scisma all'interno della Chiesa cattolica sarebbero spalancate.
Venerdì 4 febbraio 2022, il gruppo del Dialogo sulla riforma sul futuro della Chiesa cattolica in Germania, riunito a Francoforte, ha discusso in prima lettura il testo di base corrispondente. Il documento, che si occupa della "giustizia di genere" nella Chiesa cattolica, afferma, contro ogni evidenza biblica, che non esisterebbe "una chiara linea di tradizione" per l'esclusione delle donne. I sostenitori di questa follia hanno sottolineato che il testo corregge una concezione superata del genere nella chiesa, così come la presunta "discriminazione e l'esclusione" delle donne. Il testo, dicono, "mette insieme buoni argomenti teologici per il cambiamento".
Suor Katharina Kluitmann, presidente della Conferenza tedesca dei superiori degli ordini religiosi, ha detto che "non sono solo le giovani donne che soffrono per questa chiesa e per vivere come donne in questa chiesa". Nata nel 1964, ha ripercorso 41 anni "di storia di dolore in chiesa. Le donne anziane hanno vissuto cose terribili in questa chiesa, e non per niente, ma semplicemente perché sono donne". Poi ha sostenuto che le donne nei ministeri della chiesa, "offrono ricchezza. E non credo che possiamo farne a meno se non vogliamo essere sempre lasciati indietro".
Il documento è stato inviato al forum responsabile del Cammino sinodale come base per ulteriori lavori.
La realtà, per quanto vogliano cambiarla in Germania, è che la Chiesa, infallibilmente con il suo Magistero, ha chiaramente spiegato che non può in alcun modo ammettere l'ordinazione delle donne. San Giovanni Paolo II ha dedicato una lettera apostolica, Ordinatio sacerdotalis, per spiegare perché la Chiesa non può ordinare donne sacerdoti, mettendo in gioco tutta l'autorità pontificia per dirimere definitivamente la questione.

Anonimo ha detto...

Teniamo presente che il Demonio sta lavorando alacremente ovunque, più divide più gode.

Anonimo ha detto...


Spigolature

-- La Chiesa non può ordinare donne sacerdoti perché Nostro Signore non le ha ordinate. E non le ha ordinate perché evidentemente non le ha considerate all'altezza, l'autentico sacerdozio non è mestiere per le donne. Chi si confesserebbe a una donna? Le loro qualità, diverse da quelle degli uomini, le possono manifestare, con grande vantaggio di tutti, come suore e monache. Una posizione defilata, rispetto a quella del sacerdote, che tuttavia non ha impedito ad alcune di loro di essere grandi sante, che molto hanno contribuito al bene delle anime e della Chiesa visibile. Un libro che ho letto con grande profitto è stato l'autobiografia di S. Teresa del Bambin Gesù.

Le frasi della suora tedesca (scommetto arcobaleno) sul dolore delle donne oggi anziane nella Chiesa del passato sono solo corbellerie e del genere falso e maligno di chi denigra in malafede.

- Bergoglio dice che nessuno sarà mai separato dai suoi parenti, si capisce per l'eternità, anche se lui volutamente lascia le sue frasi a metà, spesso, perché, muovendosi fuori del seminato, sa che gli è sufficiente "far capire, far intendere" per inoculare il suo messaggio eversivo. Ma anche qui erra grandemente. Quest'unità di profondi affetti sulla terra, quando c'è, non si conserva affatto dopo la morte. Il Signore ci ha rivelato che Lui stesso sarà il giudice di ogni anima, Lui stesso dividerà il genere umano in Eletti e Reprobi, secondo il suo infallibile giudizio, alla fine dei tempi.
Quale unità allora, per di più in eterno?
E san Paolo conferma che ogni anima, appena si muore, verrà immediatamente giudicata dal Signore.
Bergoglio, al pari di tutto lo schieramento progressista, continua ad esprimersi in modo opposto alla Scrittura.
In senso materiale, è un eretico. Qualche cardinale dovrebbe darsi una mossa e farglielo capire.
By the way, che fine ha fatto il cardinale Burke? Forse il Covid, da lui così duramente sofferto, ha lasciato degli strascichi nella sua salute?
Appare molto meno presente di prima.
Sp

Bah! ha detto...

Perché mai un papa non dovrebbe andare da Fabio Fazio come qualsiasi altro?
https://lanuovabq.it/it/il-papa-da-fazio-un-caso-serio
L'abbiamo visto dall'ottico, nel negozio di dischi, prossimamente ne vedremo uno andare al mercato con la Perpetua?

Anonimo ha detto...

Come ebbe a dire a suo tempo il Santo vescovo e dottore della Chiesa Ambrogio di Milano:

«Dite al Vescovo di Roma che dopo Gesù Cristo per noi viene lui, che noi lo veneriamo e rispettiamo, ma ditegli anche che la testa che Dio ci ha dato non intendiamo usarla soltanto per metterci un cappello sopra».

Anonimo ha detto...

alla prova provata dei fatti il Pontefice regnante non ha mai cessato di essere Jorge Mario Bergoglio per diventare Pietro, ossia Francesco, come lui ha scelto di chiamarsi. Ostinato e imperterrito ha proseguito a essere Jorge Mario Bergoglio, un gesuita a monte mal formato sul piano teologico ed ecclesiologico tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta, palesemente sprezzante la romanità e incapace di comprendere che essa è sinonimo di universalità cattolica, infine sbarcato a Roma con tutti i peggiori pregiudizi anti-romani fomentati dai tedeschi in quell’America Latina da loro usata come incubatrice di tutte le peggiori derive teologiche ed ecclesiologiche. E così, per la prima volta, ci siamo ritrovati sulla Cattedra di Pietro un uomo intriso di sprezzo verso Roma e la romana universalità cattolica. E chi questo lo nega, o mente, o vive fuori dalla realtà, o più semplicemente rifiuta la realtà pur di non fare i conti con l’orrido vero di leopardiana memoria.

Anonimo ha detto...

I was told this by a priest in my diocese. He said every seminarian that he knows is interested in catholic tradition. Many young priests, as I've observed, are very theologically grounded. It's just a matter of time before they become the generation that begins to imprint their knowledge into the life of the church to turn it around. Trust me, many young priest see the abysmal state of the church especially those that teach and see first had how little their students know about the faith and how lax the families are in attendance at Mass.

Anonimo ha detto...

Non c'è solo il problema della banalizzazione volgare della figura del Papa nella triste vicenda di Papa Francesco ospite a "Che tempo che fa". C'è anche un altro aspetto importante da valutare.

“In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao,] insegnava. Ed erano stupìti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea”. (Marco 1, 21b-28)

Gesù era uno che parlava con autorità. Cosa vuol dire “parlare con autorità”? Vuol dire che sapeva di dire la Verità, non era disponibile al dialogo, non ammetteva repliche. Questa è anche la missione della Chiesa e del Papa, parlare con autorità, insegnare cosa è vero e cosa è falso, cos’è bene e cosa è male. Come Gesù Cristo, anche il Papa, che è il Suo vicario, deve parlare con autorità. Il dialogo, quando c’è di mezzo la verità, non serve a niente.

Ora domando: secondo voi, oggi, in una qualunque trasmissione televisiva e, massimamente, in una trasmissione come quella di Fazio, sarebbe consentito a qualcuno, fosse anche il Papa, di parlare con autorità? Sarebbe consentito a Papa Francesco di avere la pretesa di insegnare cosa è vero e cosa è falso? A tutti (…beh, quasi tutti, va… non esageriamo) oggi è consentito di esprimere la propria opinione ma, per l’appunto, si tratta di un’opinione. Autorevole, se volete, ma un’opinione. A nessuno sarebbe consentito di parlare con autorità, di avere la pretesa cioè di affermare che quello che dice è certamente vero, neanche a Papa Francesco. Proprio questo è strano: che Papa Francesco accetti di parlare, anzi, di dialogare con gente che non è minimamente disposta ad ascoltare la verità, e lo sa benissimo. Allora perché parla? Se non può parlare con autorità, se gli viene concesso solo di esprimere un’opinione, perché parla? Se accetta di parlare con un infame come Fazio, si adegua al suo gioco: "Io ti faccio parlare, ma tu, Papa Francesco, ti metti al pari di tutti gli altri, non sei il vicario di Cristo né sei assistito dallo Spirito Santo. Prima parli, ma poi ascolti anche l’opinione degli altri e, alla fine, si fa quello che dice la maggioranza".

Ecco il gioco sporco di Fazio che piace tanto a Papa Francesco.

Anonimo ha detto...

Credo la comunione dei Santi non l'ammucchiata dei peccatori.

Guido Misainen ha detto...

Penso che Pio XII sarebbe andato da Fazio però per parlare appunto con autorità.
Il grande Pacelli usava ogni mezzo nuovo, anche la TV come pulpito per insegnare la verità del Vangelo.

Guido Misainen ha detto...

Aggiungo: però Fazio non avrebbe inviato un papà come Pio XII, non si sarebbero tenuto bordone a vicenda.

Anonimo ha detto...

dice San Paolo:
l'Angelo delle Tenebre si traveste da Angelo della Luce. -
La Verità che salva è sempre semplice, pura, umile, concreta, analoga ai baci della mamma, e col tempo lascia la bocca fresca profumata e sana.
La falsa verità, che si traveste da verità, è sempre molto profonda e complicata e senza fondo. E, col tempo, lascia la bocca amara e allappata. rdv

Ehh.... beh...!..! ha detto...

Il Papa in udienza da Fabio Fazio
L'esilarante pagina di Osho riesce a strapparci un sorriso anche quando c'è poco da scherzare...
http://blog.messainlatino.it/2022/02/il-papa-in-udienza-da-fabio-fazio.html#more

Anonimo ha detto...

Come poteva sperare Elisa di vincere Sanremo?
Italianissima, sposata, mamma... troppa normalità e, a quanto pare, non è più di moda.

Anonimo ha detto...

Magari sì che poteva (ri)vincere caro/a Anonimo/a ore 19.19 ..in fondo non cantava - qui tradotto - in "Hallelujah":

..."Ma ricorda quando mi muovevo dentro di te
Ed anche il sacro spirito si muoveva
Ed ogni respiro che esalavamo era un Alleluia!..
Be' chissà forse c'è un dio lassù ecc ecc"..

dopo aver introdotto la caduta di re David con Betsabea, e (quindi) viceversa già sposa di Uria?

Ma si, sì che in fondo poteva (ri)vincere, dai .

Anonimo ha detto...

Daniele Capezzone
Cosa mancava nel colloquio Fazio-Bergoglio? Domande insidiose? Oggettivamente impensabile. Mancava la spiritualità, mancava “Dio”. Ve lo deve dire un laico? È surreale che il Papa si occupi di un’agenda politica (ecoimmigrazionista) e “dimentichi” il cuore della questione.

Anonimo ha detto...

Capezzone ingenuamente non ha ancora capito che gli unici a ritenere Bergoglio "veramente pontefice" sono paradossalmente (?) coloro che non credono in Cristo Messia e Redentore vero Dio è vero uomo; né tanto meno nella Chiesa così come fondata da e su Cristo stesso; né nel papato come inteso da Crusto (e dai santi padri della Chiesa). Tutti hli altri - e sono ahinoi la maggioranza - sì che credono che lo.sia e forse anche lo seguono nelle linee generali politiche/immigrazioniste/ecologiste deiste (Madre Terra ecc). A noi cercare di seguire la Dottrina di sempre e sapere a Chi dobbiamo e divgeno rispondere, senza farci travisare da lupi travestiti da bianchi agnelli..

Anonimo ha detto...

Bergoglio da Fazio parla di mito della creazione e mostra di non credere al peccato originale. La sua propaganda è anticristica. Questo l'umanità sta pagando. Come pagarono gli abitanti di Sodoma e Gomorra.

Anonimo ha detto...

Ricapitolando Sanremo bestemmie blasfemie e spettacoli affini RaiUno share 65% Bergoglio da Fazio rai tre share 25%. (secondo me sarà presto opinionista fisso da quelle parti sinistre)

PS .Dopo una settimana così ancora dubbi sul fatto che il nostro non sia più (da mo') un Paese cattolico??

Anonimo ha detto...

Una disamina molto nitida e serena di Mattia Spanò

Il grande evento, la prima lunga intervista di un papa ospite di un programma televisivo, è terminato. Scrivo alcune impressioni a caldo, soprassedendo sulla cronaca delle dichiarazioni. Su alcune cose sono stato facile profeta, quindi senza merito. Su altre, avevo torto: il papa non ha fatto cenno agli scandali della pedofilia nella Chiesa, né al tema incandescente dell’omosessualità, e nemmeno ha parlato di vaccini. Il conduttore non ha fatto domande in tema, del resto. La notizia era l’evento in sé.

Il papa è apparso in collegamento sotto la copia del quadro di “Maria che scioglie i nodi” (un quadro controverso, secondo Andrea Cionci) solo e provato, davanti ad un Fabio Fazio in sollucchero. Fazio, invece del lavalier, ha tenuto in mano il microfono durante l’anteprima e per tutta l’intervista, quasi a dismettere i panni del conduttore e vestire quelli del cronista di strada. Una scelta precisa, da domatore di tigri al circo.

Il papa ha ripreso molti dei suoi cavalli di battaglia, dai migranti nei lager libici alla plastica nei mari, dalla madre terra con la quale vivere in armonia ai produttori di armi, dalle guerre (con uno scatto sulla quella dimenticata nello Yemen) alla fame e la povertà, con digressioni spuntate su clericalismo e chiacchiericcio, rivangando lo scandalo per lui incomprensibile del dolore innocente. Tutte cose già sentite, recitate quasi a memoria, a braccio e stancamente. Molto stancamente. Ha avuto, è vero, un paio di guizzi semplici ma belli, quando ha parlato della croce di Cristo come centro vivo e carnale del cristianesimo, e quando ha paragonato l’uomo in preghiera al bambino che cerca in Dio il papà.

Un paio di concessioni alla cultura pop – un musical sul figliuol prodigo e un film con De Sica – e un passaggio urticante per qualche cattolico sensibile alla dottrina di sempre circa un vaporoso diritto dell’uomo pentito ad essere perdonato. Non solo da Dio, ma anche dalla società – è lecito sospettare, specie in un tempo di calpestamento selvaggio dei diritti, che sia l’Uno che l’altra possano avere altri progetti. Le parole società e sociale sono ricorse con frequenza nelle risposte di papa Francesco. Nella lunga e ben recitata anteprima, la compagnia di giro Giannini, Sarzanini, Saviano e il fresco direttore del settimanale Oggi Verdelli, titillata da Fazio, si è prodotta in quei giudizi lapidari che tanto piacciono a chi li pronuncia: un papa inviso alle gerarchie ecclesiastiche (Giannini), un papa rivoluzionario (Sarzanini), l’ultimo socialista (Saviano).

L’unico a scostarsi dal tracciato è stato Verdelli, che lo ha definito “un grande uomo solo”. Forse echeggiando Giannini nel giudizio sul perfido clero che ostacola il rivoluzionario, o forse intuendo davvero una solitudine un po’ mesta, più scivolosa e penetrante. Nessuna spavalderia nel Santo Padre, nessun eccesso di allegria – nemmeno quando ha parlato del buonumore – due o tre applausi d’ordinanza in un’aria salottiera vagamente funebre. A costo di sembrare irriverente, come quando ti ritrovi in cucina dopo il funerale di nonna, a bere un thè e sgranocchiare un biscotto con le zie e un cugino che non vedi da anni.

Anonimo ha detto...

...segue

Qualche ripresa di taglio ha fatto vedere la lunga sala disadorna dalle pareti color crema, mostrandolo ingenerosamente come un oggetto abbandonato: una sedia posta di trequarti sul tappeto persiano, e lui sopra che guarda in macchina. Sembrava in posa per quei ritratti agli albori della fotografia. Uno squarcio anacronistico che in fondo non restituisce la verità di un uomo che, comunque la si pensi, ha davvero scosso la Chiesa dalle fondamenta.

Bisogna sempre diffidare dalle impressioni personali: anche quando sono sincere, di rado aiutano a capire. Eppure non posso fare a meno di cogliere nell’espressione di Fazio, da gatto che ha inghiottito una colonia di roditori, e nel tripudio dello studio Rai che osserva nel video wall un pontefice solo e malinconico (potenza della televisione che crea infiniti giochi di specchi), il trionfo di una cultura satolla, benpensante, incurante della propria sentimentale inconsistenza sopra la fine di un pontificato, e di un’età della Chiesa che tramonta con lui. Hanno vinto loro: questo festeggiavano, in un banchetto di chiacchiere.

«Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata» (Mt 24, 2). Se non resteranno le pietre, chissà che ne sarà delle parole.

Anonimo ha detto...

Questa mattina ho letto l'intervista di Fazio a Bergoglio. Niente di nuovo, ha ribadito i concetti fondamentali della sua nuova religione che si possono sintetizzare così: 1) Accogliere i migranti; 2) avere il culto della Madre Terra; 3) non commettere il peccato più grave, il chiacchiericcio. Non ci si poteva aspettare niente di diverso, ma ogni volta è una pugnalata al cuore vedere come la figura di colui che dovrebbe essere la guida del popolo cristiano sia invece tutto il contrario. Naturalmente la massa lo sta osannando: grande papa Francesco, nessuno come lui! Mi fanno davvero pena, ma soprattutto mi sale una rabbia davvero forte nei confronti del falso profeta che sta traviando milioni di anime.

Anonimo ha detto...

«Santità, non ha mai esitato nella Sua certezza di un legame con Gesù e, dunque, con Dio?». Questo, ormai quasi 30 anni fa, in Varcare le soglie della speranza (Mondadori, 1994) chiese Vittorio Messori a Karol Wojtyła, e cioè se fosse davvero sicuro, da pontefice, del suo legame con Dio; e lo chiedeva, in quel libro, nella domanda d’apertura, quando cioè in genere gli intervistatori rompono il ghiaccio. Una domanda enorme.

Invece ieri sera, a Che tempo che fa, papa Francesco non ha ricevuto nessuna domanda significativa da Fabio Fazio. Che sarà stato emozionato, com’è naturale; il punto è non ha fatto altro, tutto il tempo, che fare timidi assist al pontefice argentino che infatti, per lo più, ha ripetuto cose già dette e scritte molte volte. Mancava poco, a momenti, che fosse il Santo Padre ad intervistare il suo intervistatore.
Per carità, nessuno che mastichi di giornalismo ha mai pensato che Fazio potesse essere l’erede, che so, di Oriana Fallaci, per citare una che le interviste le realizzava a meraviglia. Ma la parte d’un nipotino tutto sorridente, che chiede se la guerra sia una cosa brutta ad un Papa – scalando di slancio tutte le classifiche mondiali della banalità -, è qualcosa che, in un mondo serio, probabilmente non sarebbe stata perdonata neppure all’ultimo degli stagisti in Rai. Che spreco.
Giuliano Guzzo

A proposito di Comunione dei santi ha detto...

Vediamo cosa dice il Catechismo di San Pio X sulla Comunione dei santi.
Siamo assolutamente agli antipodi.
"122. Che significa " comunione dei santi " ?
Comunione dei santi significa che tutti i fedeli, formando un solo corpo in Gesù Cristo, profittano di
tutto il bene che è e si fa nel corpo stesso, ossia nella Chiesa universale, purché non ne siano
impediti dall'affetto al peccato.
123. I beati del Paradiso e le anime del purgatorio sono nella comunione dei santi?
I beati del paradiso e le anime del purgatorio sono anch'essi nella comunione dei santi, perché
congiunti tra loro e con noi dalla carità, ricevono gli uni le nostre preghiere e le altre i nostri
suffragi, e tutti ci ricambiano con la loro intercessione presso Dio.
124. Chi è fuori della comunione dei santi?
E' fuori della comunione dei santi chi é fuori della Chiesa, ossia i dannati, gl'infedeli, gli ebrei, gli
eretici, gli apostati, gli scismatici e gli scomunicati."

Anonimo ha detto...

"mi sale una rabbia davvero forte nei confronti del falso profeta che sta traviando milioni di anime"

A parte il fatto che il tracciamento è iniziato da decenni, ma comunque credo si possa affermare che chi in buona fede (non conoscendo se non in modo rabberciato qualche fondamento della dottrina cattolica o magari dal tempo di alcune catechesi ascoltate in giovanissima età, lontane nel tempo e ritiene che l'insegnamento dottrinale sia a carico dell'attuale pontefice coadiuvato in questo da un clero per lo più
ormai supermodernista e spesso ideologizzato sulla sinistra col politicamente corretto sempre meno interessato alla spiritualità )..dicevo dunque che chi in buona fede segue i falsi pastori NON credo possa essere poi giudicato reprobo alla fine della sua vita ma al massimo un po' negligentee..Chi si perderà insomma non saranno questi, a mio modesto avviso ai quali Dio difficilmente potrà ascrivere malizia nel comportamento, sapendo bene che cosa hanno ascoltato e visto in decenni di post-concilio, con particolare riferimento poi agli ultimi anni

Anonimo ha detto...

L'hanno chiamata la prima intervista televisiva ad un Pontefice nella storia

Ma non era in diretta ed era talmente pallosa che l’hanno tagliata.
D’altra parte non era giornalismo. Era spettacolo.
Per persone come Fazio e come Bergoglio la verità non è un grosso cruccio.
Tutt’altro.
Essenziale è mostrarsi dalla “parte giusta”. Tutto il resto è secondario.

Anonimo ha detto...

Che ognuno eviti qualsiasi rapporto con coloro che si nascondono dietro la maschera della tolleranza , del rispetto di tutte le religioni , della mania di conciliare le massime del Vangelo con quella della rivoluzione , Cristo con Belial , la Chiesa con lo stato senza Dio.

Leone XIII , 8 dicembre 1892, INIMICA VIS