È stata pubblicata la nuova autobiografia
di Papa Francesco, Speranza.
Con lui è sempre così: più sai, meno ne sai.
Niente è meno convincente che protestare contro un attacco alle proprie motivazioni.**
Lewis:
Con lui è sempre così: più sai, meno ne sai.
Mio marito Phil Lawler [editore di Catholic World News (CWN) -ndT] riferisce che il documento rivela poco su una delle questioni più urgenti e decisive, lo scandalo degli abusi sessuali, e su come questo sia correlato alle dimissioni di Papa Benedetto:
Mentre esprime il suo dolore per gli scandali che hanno avvolto il Vaticano, Papa Francesco non fornisce alcuna nuova informazione neanche su quel fronte. Poco dopo la sua elezione, Papa Francesco ha incontrato il suo predecessore, Papa Benedetto XVI, che gli ha presentato una grande scatola di documenti. In Speranza, Papa Francesco conferma ciò che molti osservatori del Vaticano avevano fortemente sospettato: che la scatola conteneva "documenti relativi alle situazioni più difficili e dolorose: casi di abusi, corruzione, affari loschi, illeciti". Ma Papa Francesco non dice altro sulle informazioni contenute in quei file, o su cosa, se mai, egli abbia fatto per affrontare gli scandali. [Ce lo eravamo chiesto qui]
Oltre allo scandalo, un'altra questione di grave importanza — ancor più perché riguarda un mezzo essenziale per uscire dal pasticcio — riguarda la liturgia e la tradizione in generale.
Nell'autobiografia ci vengono riproposti gli stessi vecchi sfoghi a cui ci siamo abituati in questi lunghi e stanchi anni: Rigidità, Dottori della Legge, Merletti.
L'amara ironia del titolo del libro — Speranza — colpisce immediatamente chi ama la tradizione, che intuisce il pericolo di perdere quella virtù. Nonostante le migliori prove, la logica solida e il semplice buon senso, ormai vediamo molto bene che non abbiamo alcuna speranza (terrena) di fare progressi contro il comando autocratico di Papa Francesco, nonostante la sinodalità.
Ma ci rendiamo conto del perché? Perché si basa su una particolare strategia moderna di presumere la conclusione di una controversia e poi passare a descrivere le ragioni per sostenere la visione opposta.
Questo approccio è identificato con grande chiarezza da CS Lewis*: “Ho trovato questo vizio così comune che ho dovuto inventare un nome per esso. Lo chiamo 'Bulverismo' [bulverismo è un tipo di fallacia retorica ad hominem che combina il ragionamento circolare e la fallacia connnaturale con presunzione o condiscendenza -ndT].” (NB: sviluppa la deformazione filosofica più ampiamente in The Abolition of Man).
Cominciamo con un campione di ciò che Papa Francesco ha da dire nel suo libro, come riportato qui — ancora una volta, niente di nuovo, solo un attacco serrato, invariabile e implacabile — enfasi aggiunta:
È curioso vedere questa fascinazione per ciò che non si capisce, per ciò che appare un po' nascosto, e che a volte sembra interessare anche le giovani generazioni.
Sempre, sempre, l'accusa di rigidità, un classico del gergo psicologico:
Questa rigidità è spesso accompagnata da sartoria elegante e costosa, pizzi, guarnizioni di fantasia, rocchetti. Non un gusto per la tradizione ma ostentazione clericale, che poi non è altro che una versione ecclesiastica dell'individualismo. Non un ritorno al sacro ma al contrario, alla mondanità settaria.Ed ecco il punto cruciale:
Questi modi di travestirsi a volte nascondono uno squilibrio mentale, una deviazione emotiva, difficoltà comportamentali, un problema personale che può essere sfruttato.
Invece di cercare di rispondere alle sue accuse in base alla motivazione (squilibrio, problemi mentali, qualcosa che non va nella testa, problemi personali), riconosciamo che non è possibile rispondere.
Il motivo per cui Papa Francesco sostanzialmente coglie la posizione elevata (in termini mondani) ha a che fare con questo stratagemma retorico e psicologico. Inoltre, questo trabocchetto getta un'ombra su qualsiasi difesa, che per forza di cose sembrerà debole anche se, quando affrontata separatamente dal contesto che lui le fornisce, è storicamente solida, teologicamente corretta e piena di buon senso.
Niente è meno convincente che protestare contro un attacco alle proprie motivazioni.**
Lewis:
Il metodo moderno consiste nel dare per scontato, senza discuterne, che [il tuo nemico] abbia torto e poi distogliere la sua attenzione da questo (l'unico vero problema) spiegandogli con insistenza come è diventato così sciocco.
Il bulverismo, ovvero iniziare la propria affermazione con un netto rifiuto della posizione dell'altro, ha il meraviglioso risultato che
la confutazione non è una parte necessaria dell'argomentazione. Supponi che il tuo avversario abbia torto, poi spiega il suo errore, e il mondo sarà ai tuoi piedi. Cerca di dimostrare che ha torto o (peggio ancora) cerca di scoprire se ha torto o ragione, e il dinamismo nazionale della nostra epoca ti spingerà con le spalle al muro...
Come ci si può difendere dall'accusa di essere pazzi o assurdi? È un bel trucco! Chiunque protesti non fa altro che offrire un'ulteriore prova di quel difetto! Geniale!
Papa Francesco è, soprattutto, in cammino verso uno stato futuro in cui tutto ciò che è alle nostre spalle può essere dimenticato. Quindi, per lui, l'unica ragione possibile per desiderare di conservare qualcosa del passato deve essere individuata in un difetto di mente o di intenzione.
Lewis:
Ora, questo è ovviamente molto divertente; ma non sempre si è notato che c'è un conto da pagare. Ci sono due domande che le persone che dicono questo genere di cose dovrebbero porsi. La prima è: tutti i pensieri sono così contaminati alla fonte, o solo alcuni? La seconda è: la contaminazione invalida il pensiero contaminato, nel senso di renderlo falso, oppure no?
Per comprendere la strategia di Papa Francesco, in questi passaggi del saggio di Lewis, sostituiamo “Cristianesimo” con “Tradizione”:
Partendo dal presupposto che il cristianesimo sia un errore, vedo abbastanza chiaramente che alcune persone avrebbero comunque un motivo per diffonderlo.Lo vedo così facilmente che posso, naturalmente, giocare al gioco al contrario, dicendo che "l'uomo moderno ha tutte le ragioni per cercare di convincersi che non ci sono sanzioni eterne dietro la moralità che sta rifiutando". Perché il bulverismo è un gioco veramente democratico nel senso che tutti possono giocarci continuamente, e che non dà alcun vantaggio ingiusto alla piccola e offensiva minoranza che ragiona.
Quindi mi sembra, e lo sostengo da tempo, che l'unica risposta possibile a questa mossa sia quella di capovolgere la situazione.
Forse Papa Francesco ha una deformazione emotiva che gli rende impossibile relazionarsi o comprendere coloro che amano ciò che ha sempre sostenuto.
Tuttavia, sottolinea Lewis: l'unica cosa che questo modo di argomentare non può realizzare è scoprire la verità:
Ma naturalmente non ci porta neanche di un pollice più vicini a decidere se, in effetti, la religione cristiana sia vera o falsa. Quella questione resta da discutere su basi del tutto diverse: una questione di argomentazione filosofica e storica. Comunque si decida, i motivi impropri di alcune persone, sia per crederci che per non crederci, rimarrebbero esattamente gli stessi.
In breve, il mio messaggio qui è: imparare a riconoscere il Bulverismo!
"Metti in dubbio il mio equilibrio mentale? Cosa ti dà il diritto? Com'è il tuo? Quali sono le tue motivazioni?"
Sia chiaro: le motivazioni di qualcuno che circonda sé stesso (e noi) di noti sodomiti, abusatori e persone vicina ad abusatori dovrebbero essere messe in discussione molto prima di quelle di chi difende la tradizione, vale a dire la fede cattolica .
____________________
* Bulverismo: fondamento del pensiero del XX secolo di C.S. Lewis, reperibile online qui.
**Ovviamente ci saranno sempre persone sciocche o ossessionate in ogni situazione. La loro inevitabile esistenza non deve, e non dovrebbe, distogliere l'attenzione dall'esame dei pregi oggettivi di quella situazione.
**Ovviamente ci saranno sempre persone sciocche o ossessionate in ogni situazione. La loro inevitabile esistenza non deve, e non dovrebbe, distogliere l'attenzione dall'esame dei pregi oggettivi di quella situazione.
[Traduzione a cura d Chiesa e post-concilio]
***
AIUTATE - anche con poco - il nostro impegno: L'informazione libera, gli approfondimenti cattolici e
le molte traduzioni accurate di Chiesa e post-concilio (ora che sono rimasta sola, dopo aver perso mio marito, le mie risorse sono molto limitate).
IBAN Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
***
AIUTATE - anche con poco - il nostro impegno: L'informazione libera, gli approfondimenti cattolici e
le molte traduzioni accurate di Chiesa e post-concilio (ora che sono rimasta sola, dopo aver perso mio marito, le mie risorse sono molto limitate).
IBAN Maria Guarini
IT66Z0200805134000103529621
Codice BIC SWIFT : UNCRITM1731
17 commenti:
L'espoir de quoi ? Que la postérité ne le prenne pas pour ce qu'il est : une calamité ?
Il Santo Padre Benedetto XVI ha frequentemente utilizzato due parole: verità e gioia.
Oggi sperimentiamo a tutti i livelli la carenza di verità e di gioia.
Si predica la fragilità finendo con il giustificare il peccato e non solo il peccatore.
Purtroppo per il peccatore senza conversione cade nell’ostinazione al peccato.
Si dispera della salvezza per Grazia per "salvarsi" irredenti negando il peccato.
Di più: si esecra la presunta arroganza di chi vive in Grazia, invidiandolo.
Si impugna la verità conosciuta e si pensa presuntuosamente di salvarsi senza merito.
Vana la misericordia volendo un perdono senza confessarsi peccatori e bisognosi.
Così può accadere di morire nell’impenitenza finale.
Tutti e sei i peccati contro lo Spirito Santo: nel vangelo Gesù li dice senza perdono.
Si finisce con il considerare eretico un santo e un dottore della Chiesa (Pier Damiani).
Senza la verità manca proprio la Charis, cioè la Grazia, la gioia.
Quindi c’è poca carità, salvo ostentarla nel mainstream a favore di telecamere.
Speranza? Date le premesse può essercene davvero poca.
Il giubileo senza giubilo è il funerale laico di chi non ha fede, se non nel fare dell'uomo.
Peccare addirittura contro lo Spirito Santo può forse rendere gioiosi e speranzosi?
Cioè senza la Grazia da dove possono venire i Doni di Dio?
Tra cui il più grande è la (Sua) carità?
Restano solo il fare e il ragionare al modo umano.
Vanità, senza verità e senza gioia, tristemente poveri di speranza.
Il katechon è venuto meno il 31/12/2022. Spadroneggia l'errore, nella tristezza.
Invito a leggere anche la recensione fatta da Roberto Dal Bosco [link] intitolata "«Squilibrati mentali», «mondani settari» col «fascino per l’occulto»: nuova caterva di accuse ed insulti di Bergoglio contro i fedeli della Messa antica".
Chi di "Speranza" vive . . . . disperato muore.
Mi vanto di non aver letto nessun libro scritto da Costui . . .
Il katechon era già venuto meno con il Concilio Vaticano II.
"Se qualcuno dirà che le cerimonie, le vesti e gli altri segni esterni, di cui si serve la chiesa cattolica nella celebrazione delle messe, siano piuttosto elementi adatti a favorire l’empietà, che manifestazioni di pietà, sia anatema."
Concilio di Trento, sessione XXII, canone 7.
... «Perché non è sano che la liturgia si faccia ideologia» scrive ancora l’occupante del Soglio, che così tenta di spiegare il motivo per cui sono state introdotte restrizioni così radicali alla liturgia antica. Come un rito millenario sia per il gesuita «un’ideologia» non è subito chiaro a chi non conosce (o non riconosce) il processo in atto di demolizione della Chiesa dal suo interno, come prefigurato e programmato già a inizio Ottocento da grandi capi massonici come Nubius (cfr. il libro Il problema dell’ora presente di monsignor Delassus).
L’argentino ne ha ancora: «è curioso questo fascino per ciò che non si comprende, che appare un po’ occulto, e che a volte sembra interessare anche le generazioni più giovani».
La parola usata nel testo italiano è proprio questa: «occulto». Capiamo bene come può suonare: l’accusa di occultismo, per chiunque ami la Messa antica, è dietro l’angolo. Tale condanna viene, ricordiamo, dal papa che ha presenziato a rituali occultistico-pagani, come quelli che lo hanno visto coinvolto in mondovisione in Canada, che ha dato il via alla messa maya (che discende da un mondo fatto di dei crudeli e di sacrifici umani), che ha intronato la Pachamama in Vaticano.
Il vegliardo di Buenos Aires ha quindi usato un vecchio argomento contro i devoti della «Messa in Latino», dicendo che essi sarebbero interessati esclusivamente all’aspetto esteriore piuttosto che al contenuto della liturgia o alla pratica della devozione: «spesso questa rigidità si accompagna alle sartorie ricercate e costose, ai pizzi, ai merletti, ai rocchetti. Non gusto della tradizione, ma ostentazione di clericalismo, che poi altro non è che la versione ecclesiale dell’individualismo. Non ritorno al sacro, tutt’altro, ma mondanità settaria». È un peccato che il papa che pronunzia la parola «frociaggine» non riesca a mettere in relazione la passione che per pizzi e merletti che alligna tra i catto-sodomisti, che, come abbiamo scritto, si sospetta abbondino assai tra gli altissimi collaboratori del Sacro Palazzo....
Francesco spera ...che ce la caviamo.
E allora? Prima di tutti e' stato Gesu' a ricevere frizzi e lazzi ..
Meditare la Passione di Gesu'.
Papa Francesco si è fatto protettore dei catto-sodomisti... E anche lui è stato accusato di aver abusato di un novizio argentino. Possibile che tutti i mali della Chiesa siano i pizzi e i merletti? Conosco qualche prete che li ama, ma perché vuole presentarsi al Signore al meglio, non con gli stracci finto-poveri post-conciliari... Sì, ci sono casule orribili post-conciliari, dotate di stolone incorporato, che costano un occhio della testa. Ma sono perfette, perche' la Chiesa deve essere (o almeno sembrare) povera, e insieme all'arredamento kitsch, ai vasi liturgici stile anni '70, alla statua in plastica di Padre Pio o quella della Madonna di Medjugorje "made in China", contribuiscono ad assolvere il precetto di Giuda: "Prima ai poveri (e alle mie povere tasche), poi a Dio gli spiccioli, se ne rimangono".
"È curioso vedere questa fascinazione per ciò che non si capisce, per ciò che appare un po' nascosto, e che a volte sembra interessare anche le giovani generazioni".
Tutto quello che vienne della Tradizione è facile capire, perché c'e un linguagio chiaro e definito. Vediamo questo chiaramente nella Messa Tradizionale. Per altro lato, è stata la Nouvelle Théologie a fare di tutto un mistero. Così, dopo quase 60anni di Concilio, non abbiamo nemmeno il significato della parola pastorale e la vera interpretazione dei testi conciliare. Loro è che sono apassionati per le tenebre.
ci vedo solo cattiveria non pastoralità nelle definizioni date agli amanti della messa in latino. I pontefici suoi predecessori l'hanno sempre apprezzata; altro che merletti, pizzi e rocchetti! Anche l'abbigliamento liturgico ha il suo fascino e valore spirituale, non è assolutamente vanità; è bellezza, solennità in un contesto liturgico dove si loda e si ringrazia chi ci ha redenti tramite il mistero dell'incarnazione, passione, morte e resurrezione!
concordo!
Solo un protestante o ateo può disprezzare in questo modo così malvagio il fulcro bimillenario della Chiesa cattolica e chi lo ama, senza mai entrare nel merito delle questioni.
Visto che ha dichiarato di andare da psicologi e psichiatri, bisognerebbe chiedergli su quali studi scientifici si basa la diagnosi di malattia mentale dei cattolici rimasti tali e fedeli alla Tradizione, compresi Padri, Santi e Dottori della Chiesa dei secoli precedenti: tutti malati mentali che trovano una via d'uscita al loro disturbo in pizzi, merletti e rocchetti.
Sputa addosso a ciò che non capisce e che non ha mai capito, che non ama e che non ha mai amato: il cristianesimo cattolica, cioè il vero cristianesimo, l' unica vera Chiesa di Cristo, Gesù Cristo.
Ma se non reagiscono in modo chiaro e deciso Cardinali e Vescovi, nulla possiamo fare noi fedeli, se non alimentare quella Tradizione, frequentare con assiduità quel Rito antico e pregare più che mai, testimoniando la fede con i fatti secondo la fede dei nostri Padri.
Alimentando la vera Speranza nell' intervento del Signore e cercando di svegliarlo mentre dorme sulla barca.
Aloisius
Scrivere la propria autobiografia (o farsela scrivere dallo scriba di corte) per dare degli squilibrati a quelli che non hanno bisogno di scriverla per giustificarsi o autoaffermarsi, è un po' come pisciare dalla propria finestra in testa a quelli che sono felici (e tu no).
Cit. Andrea Sandri
Provo pietà per un uomo la cui speranza è passionale, cioè autocentrata. Spera in un domani migliore perché lo dovrebbe dare il progresso, superando il prima con un poi fatto di azioni e magari anche qualche botta di fortuna. Dio non c’è o se proprio, forse, ci sarà…
La speranza del Cristiano è un dono di Dio. Non viene da me. Ce l’ho perché Dio c’è! C’è adesso. Senza dono non l’avrei, ma con quel dono spero adesso nel compimento del dono, secondo il credo della fede (che non è una mia idea, ma un altro dono). Per fede spero quel che non vedo e vi tendo, perché a-tendo e non pre-tendo, tirando conclusioni prima del tempo, di una tensione in cui tiro solo io perché all’altro capo della fune non so che farmene del fatto che stia tendendo la corda Dio, per salvarmi.
La carità è anche lei un dono: Dio presente, per darmi tutto mentre io sono un servo inutile, misticamente immerso nella sua eternità e non presuntuosamente padrone del fare transeunte ed immanente.
Povero Bergoglio, e poveri i cristiani che non distinguono la virtù teologale dal voler cambiare la rivelazione in un’agenda che pretende di resettare il creato, ribelle al Creatore.
Benedetto XVI in sede impedita da chi ci ha rifilato Bergoglio mise in guardia dalla dittatura del relativismo. Solo la Verità rende liberi. Non ne va tolto uno iota.
"Il diavolo odia la Messa tradizionale e la odia perché è la più perfetta riformulazione di tutti gli insegnamenti della Chiesa"
- Alice von Hildebran -
Posta un commento