Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 18 gennaio 2025

Inizia la settimana per l'unità dei cristiani

Precedenti sulla Settimana per l'unità dei cristiani a partire da qui. Sul falso ecumenismo qui.
Unità dei cristiani

Inizia la settimana per l'unità dei cristiani che, al netto delle sviolinate conciliari, fu sempre intesa come un auspicare il ritorno dei dissidenti alle Vera Fede cattolica e non ad una sorta di sacra maxichiesa in cui tutti convivono.
Un'ottima settimana per mandare definitivamente in pensione la frase "cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide", per ricordarsi che esiste il vero e il falso e non possono avere lo stesso peso. Recuperare le definizioni di eretici e scismatici, che il postconcilio ha tolto ai legittimi proprietari e affibbiato a coloro che non si rassegnano al nuovo corso che vorrebbe appunto l'abolizione di tali termini.
Essere antiecumenici non vuol dire tirarsi le pietre ad ogni momento, come fanno credere alcuni modernisti, bensì il primo frutto dell'essere sinceramente convinti che come fuori dell'arca di Noè tutti morirono, così fuori della Chiesa non ci si salva (e chi si salva è perché, come spiega il catechismo, viene comunque incorporato alla Chiesa e si tratta sempre di casi limitatissimi).
Impopolare essere di questi tempi antiecumenici? Può essere; un grande religioso del Novecento, come Massimiliano Maria Kolbe, disse :"non c'è peggior nemico dell'Immacolata e della sua Milizia che l'ecumenismo attuale, contro il quale ogni Cavaliere non solo deve combattere, ma anche fare opera di neutralizzazione attraverso un'azione diametralmente opposta che in ultima battuta lo annienti". (Charlie Bunga Banyangumuka)

12 commenti:

Ottavario per la conversione dei non-cattolici. ha detto...

L'Ottavario per la conversione dei non cattolici (ora denominato Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani) è una pia pratica, iniziata nel 1909 dal Padre Paolo Francesco Watson (+1940), protestante episcopaliano convertito, che prevedeva la preghiera per la conversione anche di ebrei e islamici.
Le intenzioni, quelle autentiche, come erano concepite nello spirito originario, sono le seguenti:
PRIMO GIORNO 18 gennaio, Cattedra di San Pietro in Roma. Pregare per la conversione di tutti coloro che sono nell'errore.
SECONDO GIORNO 19 gennaio, Pregare per la conversione di tutti gli scismatici
TERZO GIORNO 20 gennaio, Apparizione all'ebreo Ratisbonne. Pregare per la conversione dei Luterani e dei protestanti d'Europa in genere.
QUARTO GIORNO 21 gennaio, Sant'Agnese, Pregare per la conversione degli Anglicani
QUINTO GIORNO 22 gennaio, Pregare per la conversione dei protestanti d'America.
SESTO GIORNO 23 gennaio. Pregare per la conversione dei cattolici non più praticanti (e dei seguaci del Vaticano II)
SETTIMO GIORNO 24 gennaio. Pregare per la conversione degli Ebrei.
OTTAVO ed Ultimo giorno 25 gennaio Conversione di San Paolo. Pregare per la conversione degli islamici e di tutti i pagani.
Tra le preghiere tradizionalmente approvate per tale pratica, figura la seguente:
CORONCINA per l'Unita'
(Ci si serva di una comune corona del Rosario)
- Deus, in auditorium meum intende,
Domine ad adiuvandum me festina
- Gloria Patri

- Sui grani del Padre Nostro recitare:
"Sacro Cuore di Gesù. abbiate pietà di noi e dei nostri fratelli avvolti nelle tenebre dell'errore".

- Sui grani dell'Ave Maria recitare:
"Venga, o Signore Gesù, il tuo Regno, nell'unità della Chiesa, per mezzo della tua Santa Madre".

- Si concluda con:
"Vergine Immacolata, Voi che per singolare privilegio di grazia foste preservata dalla colpa originale, guardate pietosa ai nostri fratelli dissidenti, che sono pure figli vostri. Non pochi di loro, benché separati, conservano un qualche culto per Voi. E Voi, generosa qual siete, ricompensateli, impetrando a loro la grazia della conversione. Vittoriosa qual siete, dell'infernale serpe, fin dal principio della vostra esistenza, rinnovate, ora che più stringe la necessità, gli antichi trionfi, glorificate il Figlio vostro, riconducendo le pecorelle smarrite all'unico ovile, sotto la guida del Pastore universale, e sia vostra gloria, o Vergine sterminatrice di tutti gli errori, aver riportato così la pace in tutto il mondo cristiano. Amen.

- Salve Regina

- Oremus: Ut omnes errantes ad unitatem Ecclesiae revocare et infideles universos ad Evangelii lumen perducere digneris: te rogamus, Domine, audi nos
Regina Sacratissimi Rosarii, ora pro nobis.

Anonimo ha detto...

COSA CI FA CHIESA OVVERO CONFUTARE UN ERRORE MODERNO (E MODERNISTA).

18 Gennaio, festa della Cattedra di Pietro ed inizio della settimana per l'unità dei cristiani.
In questa settimana si prega attivamente per coloro che, per varie ragioni, con o senza colpa si trovano al di fuori della Chiesa che, come puntualizza san Pio X, è figurata nell'arca di Noè, al di fuori della quale tutti perirono.

È però necessario, al fine di capire l'importanza dell'essere incorporati alla Chiesa (ed esserne membra vive mediante la Grazia), cosa essa sia o meglio, come si sia parte di essa.
Ad oggi, si è diffusa una perniciosa visione circa la propria "adesione": si è Chiesa nel momento in cui si mantengono sacramenti validi. Questa idea, ripresa anche nella Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI e nella Ecclesia de Eucharistia di Giovanni Paolo II, ruota attorno a questa frase, che si può trovare nel primo documento:L'unità della comunione ecclesiale si rivela concretamente nelle comunità cristiane e si rinnova nell'atto eucaristico che le unisce e le differenzia in Chiese particolari, « in quibus et ex quibus una et unica Ecclesia catholica exsistit »."

Ora, il problema è che questa visione non tiene conto del vero fondamento della Chiesa che è la confessione dell'Unica Fede.
Per questo, in antiquo si tennero concili numerosi e per questo sant'Atanasio il Grande poté dire:"Chiunque voglia salvarsi, deve anzitutto possedere la fede cattolica:
colui che non la conserva integra ed inviolata perirà senza dubbio in eterno.". L'elemento è anzitutto la Fede: il catechismo di San Pio X chiarisce bene come si sia parte di essa proprio aderendo alle verità di Fede dalla Chiesa proposte.
Questo mutamento sostanziale dell'elemento ecclesificante dalla Fede all'Eucaristia valida è alla base, per esempio, dell'errore moderno circa la comunione fra il mondo cattolico e le diocesi orientali, che sono separate (scisma) e non credono diverse verità di Fede (l'eresia della negazione petrina, per esempio).
Continua infatti il documento:"Infatti, l'Eucaristia stabilisce obiettivamente un forte legame di unità tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse, che hanno conservato la genuina e integra natura del mistero dell'Eucaristia. Al tempo stesso, il rilievo dato al carattere ecclesiale dell'Eucaristia può diventare elemento privilegiato nel dialogo anche con le Comunità nate dalla Riforma."
Vi è dunque un evidenza mutamento del paradigma: anziché guardare alla conservazione della Fede, osserviamo la validità dei sacramenti.

Questa posizione, oltre alla netta antitesi col passato, pone davanti ad un serio problema anche le stesse gerarchie moderne, un problema di coerenza. Come dunque si può scoraggiare il fedele dal frequentare gruppi che, a vario titolo, contestano lo stesso Vaticano II?
Tutti i sopracitati gruppi ecclesiali che fanno leva sul Messale di san Pio V, non hanno forse validamente i Sacramenti?
I Nestoriani ad oriente, che negano la divina maternità di Maria ma hanno sacramenti validi, sono anch'essi parte della Chiesa?
L'obiezione è spesso risolta con l'idea della "comunione imperfetta" altro assurdo teologico: pensando alla stessa eucaristia, esiste qualcuno che si sia comunicato "imperfettamente?" Chi si comunica, in spirito o anche "fisicamente", lo fa "per intero" e non a pezzi, mentre chi lo fa non in Grazia, semplicemente non ne ha gli effetti.

Per tornare al discorso precedente, occorre dunque spogliarsi di false idee circa la Chiesa perché, come ricordano i santi, "Prima condizione per la salvezza è quella di custodire la norma della retta fede e non deviare in alcun modo da quanto è stato stabilito dai Padri"

Anonimo ha detto...

Quando l'anima geme e teme di offendere Dio, non l'offende ed è lontanissima dal far peccato.
(San Pio da Pietrelcina)

In Festo Cathedrae Sancti Petri ha detto...

Nel Martirologio geronimiano, che nella sua attuale forma è del IX secolo, sono indicati due giorni di festa dedicati alla Cattedra di San Pietro apostolo: il 18 gennaio e il 22 febbraio. Tutti i manoscritti di questo documento contengono una aggiunta tardiva, secondo la quale la festa di febbraio celebrerebbe la cattedra di san Pietro ad Antiochia, per cui la festa di gennaio era associata invece con la funzione episcopale di San Pietro a Roma ed era trattata come la più importante.

Il Giubileo e il 'reditus' ha detto...

Voi verrete a quella Città che Gesù Cristo, Salvatore degli uomini, scelse quale centro della sua religione e sede perpetua del suo Vicario; a quella Città, ripetiamo, da cui scendono a voi i rivoli purissimi e integri della santa dottrina e del celeste perdono.

Anonimo ha detto...

Così la settimana ha un senso, altrimenti fa sembrare che tutti siano nel giusto!!

Catholicus ha detto...

Più che di settimana per l’unità dei cristiani, preferirei sentir parlare di settimana di preghiera per il ritorno all’Ovile Santo (come lo chiamò la Madonna della Rivelazione, alle Tre Fontane, rivolgendosi a Bruno Cornacchiola, che stata preparando un libello antimariano per una riunione con i protestanti) dei fratelli separati, che ne sono usciti sbattendo la porta, con odio vero i loro fratelli cattolici; sono i protestanti a dover chiedere di essere riammessi nell’Ovile Santo, cospargendosi di cenere e domandando perdono m (ad ex per la strage, nel 1538, dei chierici addetti al santuario mariano di Walsingham, dove usava recarsi lo stesso Enrico VIII). Ma ciò non pèotrà mai avvenore nella falsa chiesa conciliar-sinodale, filoprotestante ormai dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso: Ricordiamoci che sia Roncalli che Montini esortavano protestanti ed ortodossi a non convertirsi al cattolicesimo, ritenendolo non necessario alla salvezza eterna (alla faccia del papato cattolico !) poi fu istituito il segretariato per l’unità dei cirsitani, sulla scia del “subsistit in”, di Unitatis reintegratio, ecc.

Anonimo ha detto...

L ' unità dei cristiani per la quale si prega oggi nella Chiesa ufficiale è la falsa unità propagandata sulla base del Concilio Vat II,
il quale ha dichiarato esser anche le "Chiese" e "comunità" non cattoliche strumenti di salvezza, in quanto tali, anche se di una salvezza non "piena" come quella offerta dalla Chiesa cattolica. Si tratta di un'impostazione ereticale e demenziale, i cui risultati negativi sono da decenni sotto gli occhi di tutti, o dovrebberlo esserlo ma prevale sempre una diffusa omertà sui motivi profondi della crisi della Chiesa.
Conversione dei maomettani o islamici? Intanto si legge che a Milano il sindaco socialista ha autorizzato una nuova moschea mentre a Firenze, in pieno centro, verrà raddoppiata la moschea già esistente. Se fosse ancora viva, chissà cosa ne direbbe Oriana Fallaci, quali nuove, feroci ma giustificate invettive non inventerebbe contro i sinistrorzi al potere che stolidamente fanno queste concessioni. Qualcuno dovrebbe spiegare a costoro che per l'Islam qualsiasi luogo del mondo, qualsiasi territorio ove ci sia una comunità musulmana, anche minima, diventa terra di Islam, tanto più se si possiede un luogo di culto, una moschea. Pertanto la moschea gigante in arrivo nel cuore di Firenze farà ritenere ancor più il luogo terra di Islam, da parte dei maomettani - terra loro, nella quale i fiorentini non musulmani sono gli stranieri (poiché appartengono alla Casa della Guerra, al mondo infedele che deve obbligatoriamente, secondo il Corano, esser conquistato o con la forza o con la conversione o con la sottomissione).
L ' islam è una religione costruita per fini di dominio politico e sociale. È sempre stata così, non è mai cambiata. Sono invece cambiati quelli che dovrebbero combatterla per difendere la cristianità.
Un tradimento spaventoso, che emerge con chiarezza già dall'art. 16 della Lumen Gentium, costituzione conciliare sulla Chiesa, "dogmatica" senza dogmi, nel quale si ha avuto il coraggio di scrivere : "Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali, professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale" (LG 16).
Qui si ingannano apertamente i fedeli facendo loro credere che la fede musulmana in Abramo sia la stessa della nostra, il che è del tutto falso. Maometto utilizzò il fatto che Agar, schiava di Abramo, sarebbe stata la progenitrice degli Arabi, per sostenere che quel patriarca aveva una fede in un monotesimo assoluto che Ebrei e Cristiani avrebbero corrotto, divinizzando la figura di Esdra e di Gesù figlio di Maria e cancellando pertanto dalle loro Scritture (che l'islamico non legge) i riferimenti a Maometto che dovevano esserci. Tale fede, di sottomissione assoluta a Dio (islam), lui Maometto, autoelettosi Profeta, si era dato il compito di "restaurare". Se questo non è una falsa rappresentazione di Abramo, cos'è?
Inoltre l'infausto art. 16 vuol far credere che i musulmani adorano "con noi un Dio unico, misericordioso etc", insomma che adorano il nostro stesso Dio. E dire una cosa del genere non è mentire spudoratamente? Forse che i musulmani credono nella divina Monotriade?

L'unica giusta e vera unità può esser quella del ritorno degli eretici pentiti all'Ovile cattolico, abiurati i loro errori. E la conversione dei non cattolici e non cristiani. Quelli che si salvano al di fuori della Chiesa sono solo individui singoli, persone pie e credenti non in peccato mortale, che per opera dello Spirito Santo ottengono la grazia del battesimo di desiderio, esplicito o implicito. Questa è sempre stata la dottrina della Chiesa, prima di Roncalli e sequela neo-modernista al potere.

Anonimo ha detto...

# Anonimo di ieri delle 14 e 38. L'errore di vedere nell'Eucaristia l'inizio della Chiesa.
Giustissime osservazioni sulla modificazione inaccettabile del concetto di Chiesa operatosi a partire dal Vaticano II. La Chiesa si fonderebbe sull'unità dei Sacramenti e non più sulla fede mantenuta nei secoli dal Magistero sulla base della tradizione, sino al Vaticano II escluso?

Va anche ricordato che oggi (e l'hanno ribadito GP II e Benedetto XVI) la nascita della Chiesa viene vista nell'Eucaristia. Ma affermare ciò è contro tutta la tradizione, che ha sempre visto la nascita della Chiesa nella Pentecoste, quando l'invio dello Spirito Santo apparve in forma straordinaria, sensibile ai presenti. Quando fu inviato lo Spirito Santo nel Cenacolo erano presenti anche le pie donne, con la Madonna, che non risultano esserci state all'ultima Cena, dalla quale mancava ovviamente anche lo Spirito Santo.
Ma perché l'inizio della Chiesa è stato spostato arbitrariamente all'ultima Cena? Evidentemente, per poter stabilire un collegamento "ecumenico" con i protestanti e gli ortodossi, eretici e scismatici.
Va anche ricordato che si applica all'Eucaristia del rito Novus Ordo, intrisa di significato escatologico assai più che propiziatorio (di misericordia per i nostri peccati) ossia volta più alla Resurrezione che alla Croce, l'idea di un (supposto) significato cosmico dell'Eucaristia.
GP II, Enc. Ecclesia de Eucharistia, 8 : "[...] Questo scenario così variegato delle mie Celebrazioni eucaristiche me ne fa sperimentare fortemente il carattere universale e per così dire cosmico. Sì, cosmico! Perché anche quando viene celebrata sul piccolo altare di una chiesa di campagna, l'Eucaristia è sempre celebrata, in certo senso, sull'altare del mondo. Essa unisce il cielo e la terra. Comprende e pervade tutto il creato. Il Figlio di Dio si è fatto uomo, per restituire tutto il creato, in un supremo atto di lode a Colui che lo ha fatto dal nulla. E così Lui, il sommo ed eterno Sacerdote, entrando mediante il sangue della sua Croce nel santuario eterno, restituisce al Creatore e Padre tutta la creazione redenta. La fa mediante il ministero sacerdotale della Chiesa, a gloria della Trinità Santissima. Davvero questo è il mysterium fidei che si realizza nell'Eucaristia: il mondo uscito dalle mani di Dio creatore torna a Lui redento da Cristo".

L ' immagine del significato "cosmico" dell'Eucarestia viene da Teilhard de Chardin, dal suo famoso scritto del 1923 mentre si trovava a cercar reperti ossei nei deserti della Mongolia: non potendo celebrare la Messa si immaginò una Messa virtuale, panteista, "sull'altare del mondo", dal significato "cosmico", che celebrava "gli innumerevoli prolungamenti del vostro Essere incarnato attraverso la Materia", (vedi: La messe sur le monde, in ID., Hymne de l'univers, Seuil, 1961, pp. 17-37; p. 36).
Da notare: GP II afferma che nell'Eucaristia il Cristo restituisce a Dio il mondo redento ma questo non è vero poiché nel cap. 17 di Giovanni, Cristo alla vigilia della cattura, restituisce al Padre i discepoli solamente e non il mondo, rimasto irredento. Inoltre : il mysterium fidei della consacrazione del Calice non si rifersice più (nel Novus Ordo) alla remissione dei nostri peccati ma alla Resurrezione finale rappresentata come ritorno a Dio del mondo redento (che in realtà non si è affatto redento).

Anonimo ha detto...

https://traditiomarciana.blogspot.com/2019/03/laquinate-nella-tradizione-ortodossa.html

Buona lettura...

Anonimo ha detto...

Contributo alla "settimana per l'unità dei cristiani": i Santi Martiri di Gorcum, in Olanda, 19 religiosi cattolici torturati e impiccati dai calvinisti nel 1572, in odio al Papato e al SS. Sacramento.

Anonimo ha detto...

L 'Aquinate nella Tradizione Ortodossa...
Anche gli Anglicani mantennero per secoli lo studio di san Tommaso. Non so se ancora lo perseguono. Nella accesa polemica contro Thomas Hobbes, uno dei padri della moderna teoria della sovranità, il quale negava l'esistenza del libero arbitrio, il vescovo anglicano Bramhall si appoggiava spesso e volentieri a san Tommaso.
Ma lo studio di san Tommaso ha forse inciso sull'eresia degli Anglicani? Non sembra proprio.
Quindi...