Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 13 luglio 2025

Il Vaticano preme per il "nuovo modo di essere Chiesa" nel Piano di rilancio del Sinodo per 3 anni

Nella nostra traduzione da LifeSiteNews. Il nuovo documento vaticano sul Sinodo è destinato ad essere letto in tandem col documento finale del Sinodo sulla Sinodalità (Roma-ottobre 2024). Papa Leone XIV aggiunge altre due commissioni sinodali alle 10 già create da Papa Francesco, tra cui una per la Liturgia Non metto chiose (la prima e unica è stata inevitabile) né faccio commenti. Ne abbiamo discusso ad nauseam (vedi indice). Resta ancora da conoscere la posizione chiara e non ondivaga del nuovo papa.

Il Vaticano preme per il "nuovo modo di essere Chiesa"
nel Piano di rilancio del Sinodo per 3 anni


La Segreteria del Sinodo ha emanato le linee guida su come implementare la fase triennale di attuazione del Sinodo pluriennale sulla sinodalità, sottolineando che si tratta di un modo di "crescere in un nuovo modo di essere Chiesa.”[ma la chiesa non è già abbastanza irriconoscibile per effetto dei cambiamenti indotti dalla pastorale conciliare e dal processo rivoluzionario di Bergoglio? -ndT]

Come annunciato la scorsa settimana, il 7 luglio il Segretariato Generale del Sinodo ha pubblicato un documento di 14 pagine su come la Chiesa cattolica a livello locale dovrebbe andare avanti col Sinodo pluriennale di Papa Francesco sulla sinodalità. Il che arriva tra molte continue speculazioni su come il nuovo Papa Leone XIV risponderà al sinodo e quale linea potrebbe prendere con esso.

Il documento è destinato ad essere letto affiancando il documento finale della sessione del sinodo di ottobre 2024 a Roma : incontro culmine del sinodo, iniziato nell'autunno 2021.

Nel mese di marzo, dalla sua stanza d'ospedale, Papa Francesco ha approvato una proroga triennale del sinodo in virtù della "fase di attuazione", con focus sulle chiese locali, e con un evento conclusivo di un'assemblea ecclesiale a Roma nel 2028.

Intervenendo all'epoca, il Segretario generale del Sinodo, il cardinale Mario Grech, ha dichiarato che la nuova tappa triennale aveva lo scopo di "concretizzare gli scambi e il dialogo tra le Chiese [che poi sarebbero le varie confessioni eretiche con le quali si cammina cercando insieme la verità, vome se la Chiess già non la possedesse tutta intera -ndT] e all'interno della Chiesa.”

Ora nel nuovo documento vengono presentati alcuni temi e suggerimenti per le "chiese locali" per poter vivere il nuovo stile sinodale, promosso dal Vaticano. In definitiva, il nuovo documento viene descritto come un piano su come mettere in atto questo nuovo modo di "essere Chiesa" in preparazione dell'assemblea ecclesiale di ottobre 2028.

Il sinodo è stato altamente controverso fin dall'inizio. Dichiarato come un modo per la Chiesa di capire se stessa ed esistere, il processo ha cercato la partecipazione e i consigli dei non cattolici e di coloro che non praticano più la fede. È stato impantanato da una serie di campagne che minacciano dell'insegnamento della Chiesa, come il diaconato femminile, il celibato sacerdotale e le modalità dell'autorità ecclesiastica.

Gran parte di questi problemi è stata inviata a una serie di gruppi di studio che ora presenteranno i risultati entro la fine dell'anno. Uno dei 10 gruppi di studio istituiti da Papa Francesco è il più controverso del sinodo essendogli stato assegnato il tema del diaconato femminile – come richiesto nella sessione di ottobre 2023.

Ma una novità che si ricava dalla guida all'attuazione di oggi è che Papa Leone ha formato silenziosamente due nuovi gruppi di studio: per trattare "La liturgia in prospettiva sinodale" e "Lo Statuto delle Conferenze Episcopali, delle Assemblee ecclesiali e dei Consigli particolari.”

Una "liturgia sinodale" è stata evidenziata dal documento finale della sessione di ottobre. Nel testo si legge: "Approfondire il legame tra liturgia e sinodalità aiuterà tutte le comunità cristiane, nella diversità delle loro culture e tradizioni, ad adottare stili celebrativi che rendono visibile il volto di una Chiesa sinodale". Interrogato su questo punto durante l'incontro sinodale di sabato sera, il cardinale Jean-Claude Hollerich ha dichiarato che non c'erano piani per una "rivoluzione liturgica.”

Leone si è già mostrato più in sintonia con la tradizione liturgica sottolineando che l'Occidente ha bisogno di riscoprire un "senso del mistero" nella liturgia [qui]. Resta l'incognita di come potrebbe configurarsi una liturgia in stile sinodale.

Come delineato oggi dalla segreteria del sinodo, il documento finale di ottobre è "il punto di riferimento della fase attuativa" e quindi il Vaticano ha affermato "è fondamentale promuoverne la conoscenza, soprattutto da parte dei membri delle squadre sinodali e di coloro che a diversi livelli sono chiamati ad animare l'implementazione del processo.”

Il documento finale, scritto dalla segreteria sinodo, è "un testo organico, animato dal proprio dinamismo interno conseguenza del lungo percorso di ascolto, confronto e discernimento di cui è frutto.”

Il sinodo è stato a lungo impostato sullo sfondo del Concilio Vaticano II e descritto come l'estensione, o meglio l'attuazione, di quell'evento. Oggi la Segreteria del sinodo ha ribadito questo aspetto, scrivendo:
Ascoltando lo Spirito Santo, rimanendo all'interno della visione ecclesiologica che il documento finale riceve dal Concilio Vaticano II, l'obiettivo giusto della fase attuativa è quello di discernere le fasi per convertire cultura, relazioni e pratiche ecclesiali, e di conseguenza riformare strutture e istituzioni. Questo è un punto cruciale dell'intero processo: "Senza cambiamenti concreti nel breve termine, la visione di una Chiesa sinodale non sarà credibile, e questo alienerà i membri del Popolo di Dio che hanno tratto forza e speranza dal percorso sinodale" (documento finale, no. 94).
I principali funzionari del sinodo hanno decretato resistenza e scetticismo, e la loro urgenza per il sinodo da definire per la Chiesa cattolica è nuovamente contenuta nel documento di fase di attuazione. Scrivono:
Allo stesso tempo – e qui ci riferiamo all’intera Chiesa e alla polarità locale sopra menzionata – la necessità di andare avanti insieme perché è viva anche tutta la Chiesa. Questo è infatti il motivo principale per cui si avvia il processo di accompagnamento e valutazione.
Elencando 11 modi per raggiungere questo obiettivo, l'ufficio sinodale include l'idea di promuovere la "spiritualità sinodale", incrementare i ruoli laici di leadership, prendere decisioni in stile sinodale a tutti i livelli, e fare corsi di conversione sinodale per adulti anche: Difendendo il processo, la segreteria ha sostenuto che "il metodo sinodale non si riduce a una serie di tecniche di gestione dell'incontro, ma è un'esperienza spirituale ed ecclesiale che implica la crescita in un nuovo modo di essere Chiesa, radicata nella fede che lo Spirito conferisce i suoi doni a tutti i Battezzati, a partire dal sensus fidei.”

Nel corso del sinodo pluriennale, i suoi leader hanno parlato di "sorprese" dello "Spirito": qualcosa che i critici hanno attestato significa semplicemente tentare di argomentare contro l'insegnamento cattolico su varie questioni. Ma raddoppiando il tema, il nuovo documento del team sinodale afferma che:
Il metodo sinodale ci ha permesso di lasciarci sorprendere dallo Spirito Santo e di raccogliere frutti inaspettati nella fase di consultazione e ascolto, nonché durante lo svolgimento delle sessioni dell’Assemblea sinodale, suscitando lo stupore e l’entusiasmo di molti partecipanti, come dimostrato da molte sintesi e documenti ricevuti: la comunione tra i Fedeli, tra i Pastori e tra le Chiese è stata nutrita dalla partecipazione a processi ed eventi sinodali, rinnovando lo slancio e il senso di corresponsabilità della missione comune. Questo ci dà il potere di guardare con fiducia al percorso che ci attende nei prossimi anni, a partire dalla nomina del Giubileo delle squadre sinodali e degli organi di partecipazione.
Il Sinodo sulla Sinodalità è stato oggetto delle critiche di influenti prelati ecclesiastici come i cardinali Raymond Burke [qui], Joseph Zen [qui] e Gerhard Müller, il vescovo Athanasius Schneider [qui] e l'ex nunzio arcivescovo Carlo Maria Viganó [qui].

Infatti, rivolgendosi al conclave che ha eletto Papa Leone XIV, il cardinale Zen ha descritto l'esito del sinodo come una "questione di vita e di morte" per la Chiesa.

Leone ha partecipato al sinodo ed è particolarmente vicino ai leader chiave dell'ufficio di governo del sinodo. Alcuni dei suoi discorsi gli hanno suggerito di usare il sinodo per rienfatizzare delicatamente l'insegnamento cattolico reso vago sotto Papa Francesco, ma finora il suo ancor breve pontificato contiene molte domande senza risposta. 7 luglio 2025

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Chi è al governo di una istituzione, anche se non si esprime e lascia fare i suoi sottoposti, è responsabile comunque del loro operato. Questo modo di fare rivela anche la mente di chi governa. Non c'è bisogno di aspettare un pronunciamento ufficiale. A meno di un fulmine divino che colpisca il suo bianco zucchetto, Leone andrà avanti col "processo sinodale" con qualche lieve correzione in positivo ma con significativi cambiamenti in negativo (eretici) alla essenza stessa della Chiesa Cattolica, come evidenziato dal grido di allarme del cardinal Zen.
Se poi adesso introduce una nuova commissione sulla liturgia e una sulle conferenze episcopali, poveri noi !
Le novità non possono che essere distruttive della Tradizione, così come tutto il nefasto "processo sinodale".

Anonimo ha detto...

n sintesi, con la voce di un pastore, vi dico questo:
NON LASCIATE LA CHIESA.
Non scappate dalla battaglia.
State sulla breccia.
Inginocchiatevi in Adorazione.
Pregate con le lacrime.
Parlate senza paura.
E combattete con amore.
I lupi sono reali.
Ma l'Agnello è sul trono.
E le porte degli inferi non prevarranno.
Rimanete fedeli.
Rimanete vigili.
E rimanete nel Cuore di Cristo.
Che Dio Onnipotente vi benedica – nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo.
(Vescovo Joseph E. Strickland, Vescovo Emerito di Tyler, 10 luglio 2025).
https://gloria.tv/post/gXpw88r2xdWc3hVueZYs8ZWeT

Anonimo ha detto...

Il sacerdote pedofilo condannato agisce liberamente all'interno delle strutture di potere del Vaticano.
L'ex diplomatico vaticano Monsignor Carlo Alberto Capella - che è stato condannato per possesso e distribuzione di materiale pedopornografico nel 2018 - è stato tranquillamente reintegrato nei circoli interni del Vaticano, riferisce InfoVaticana.com (12 luglio).
https://gloria.tv/post/neeVZcvmUc8S23MHkBMhHvhgU

https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2018-06/pedopornografia-mons-capella-condannato.html
Solo a Mic, per conoscenza.

tralcio ha detto...

Il preciso compito del pastore è quello di proteggere e di non disperdere il gregge. Il Signore Gesù incarica Pietro usando un’espressione significativa: una volta ravveduto conferma i fratelli nella fede.

Per confermare i fratelli nella fede Cristiana si parte dal ravvedimento: infatti se il pastore è andato fuori strada il gregge non può che disperdersi.

Leone XIV è solidamente agostiniano, dunque conosce bene come perseguire l’unità che rende omogenei nello stesso Logos, quello di Cristo. Viceversa ci d omologherebbe a logiche non divine, perciò divisive, secondo lo scopo satanico dei lupi.

Il tentativo saggio è dunque di rievangelizzare la sinodalita’ che ragiona secondo il mondo che merita un sonoro vade retro. Una volta ravvedutosi Pietro (taccio su come considero la legittimità dell bergogliana) potrà essere confermata la fede dei fratelli, rimettendo al centro l’essenza del cristianesimo.

La bellezza del mistero, la grazia, la ragione illuminata dalla fede, la carità che non è filantropia, la liturgia che orienta al Cielo, la cura pastorale per le anime e la forza del silenzio denso di preghiera al posto dei bla bla assembleari usati per tirare conclusioni menzognere barando sui tanti calcoli eseguiti.

tralcio ha detto...

Nella prima omelia del pontificato (invito a rileggerla e a risentirla) Leone XIV ai cardinali ha detto esplicitamente ai cardinali che molti cristiani, anche teoricamente praticanti, vivono immersi in un ateismo di fatto, avendo perso la fede nel Cristo Verbo incarnato, vero Dio vero uomo, rivelatore di Dio Uno e Trino.
Hai detto niente…

Anonimo ha detto...

Questo asseblearismo da rivoluzione permanente orizzontale vorrebbe far credere che usciranno dal basso, da opinioni umane confrontate, nuove rivelazioni divine che già sono state donate e nella S Scrittura, nella Sacra Tradizione,
come che consulti di quartiere degli uomini qualunque possano riscrivere e correggere il Depositum Fidei.

È qui la pazzia di questo procedimento e non può essere taciuta. Che si facessero nuove rivelazioni assembleari, le seguissero, uscissero dalla Chiesa, fondassero la loro nuova religione dell'opinione del momento e si togliessero dai piedi

Anonimo ha detto...

Non si sa se ci sia più hegelismo o così è se vi pare pirandelliano nel delirio sinodale sulla sinodalita'

Anonimo ha detto...

L'unico 'modo nuovo' possibile di essere chiesa per la chiesa, è di essere rinnovati nello SS ma solo nell'accezione in cui era inteso da Cristo stesso e san Paolo.

Non è a forza di assemblee sull'assemblearismo che questo avviene ma solo attraverso autenticità e santificazione. Il resto mi pare follia pura

Aloisius ha detto...

La rotta da mantenere per noi.
Parole sante, che invitano a non disperderci in troppe parole.
Aloisius

Aloisius ha detto...

Il fatto che abbia proseguito i lavori sinodali avviati dal predecessore era scontato, ovvio.
Con lo stesso linguaggio e rappresentazione che da un lato mi fa sorridere, dall'altro mi fa tremare:
lasciandosi sorprendere dallo Spirito Santo, alcuni membri del sinodo hanno scoperto "con stupore ed entusiasmo" quante belle novità stanno per uscire scire da quel cilindro come coniglietti !!! "

Il popolo di Dio gioisce e applaude dinanzi questo spettacolo sorprendente, e attende trepidante le nuove e stupefacenti novità che attendevano da tempo, per poter tornare ad una vita di fede da cui si sono giustamente allontanati per colpa della Chiesa del passato, arcigna indietrista.
Ma non bisogna deludere gli entusiasti
"..... membri del Popolo di Dio che hanno tratto forza e speranza dal percorso sinodale" (documento finale, no. 94).
Questo dà loro il "potere" di andare avanti
"...... PER CONVERTIRE cultura, relazioni e pratiche ecclesiali, e di conseguenza riformare strutture e istituzioni"

Dunque, tutti i fedeli rimasti ancorati alla Tradizione bimillenaria, che non vogliono partecipare a questo grottesco spettacolo, possono solo SPERARE E PREGARE perché Papa Leone superi la prova decisiva, anche di coerenza con cio' che ha detto sinora.
E quindi, se tra i riti liturgici consentiti comprenderà anche quello tridentino, concedendogli ALMENO la dignità di essere 'uno tra i tanti', pur essendo l'unico autenticamente cattolico.
Oppure se confermerà la sua soppressione e clandestinità, come un pericoloso e scomodo antagonista del passato che può minare "l' attuazione" del Concilio, dimostrandone il fallimento. ....(segue)

Anonimo ha detto...

L Hegelismo non c'entra niente con la follia e farsa costituita dalla trasformazione sinodale della Chiesa. A queste riunione "sinodali" sono molto attive suore e donne varie, tutte prese a trasformare la Chiesa in un "laboratorio" di esperienze personali; a "mettersi in ascolto" per far "progredire" la Chiesa nel mondo e soprattutto a farsi ascoltare, mettersi in mostra.
Siamo persino oltre la caricatura della vera Chiesa cattolica.
ar

Aloisius ha detto...

(segue)...Ho però la personale e forte sensazione che il Papa - non io - sia convinto in buona fede che la direzione modernista, se "tradizionalmente orientata", sia giusta, (perché al contrario di quanto affermano i "puristi" un po' spocchiosi, non sono tutti in mala fede quelli che sostengono la bontà del CVII).
Ma che dopo constaterà il labirinto infernale in cui si è andato a ficcare il sinodo sinodale e la confusione totale che deriverà dal Rito amazzonico green, dalle benedizioni delle coppie omosessuali, dalla partecipazione dei laici alla vita ecclesiastica, dai ruoli di potere dati alle donne, con conseguenti dissidi e conflitti uomo/donna, ecc., ecc...
Insomma, vedrà i nuovi e sorprendenti coniglietti che usciranno dal cilindro conciliare.

E siccome ha un rispetto altrettanto sincero e in buona fede per la Tradizione, da matematico, vedrà e confronterà risultati.
E illuminato dall' Alto, anche per le nostre incessanti preghiere, troverà la forza di riconoscere le insanabili contraddizioni e incompatibilità tra la Tradizione cattolica e le sorprese sinodali trovate per le strade del mondo

E troverà la forza di scontentare, in modo sempre modernista, prudente ed equilibrato, mai "tradizionalista", la lobby modernista bergogliana di Fernandez, Roche, Martin & compari che guida e domina la Chiesa, e che lo ha votato.

Allora sì che vedremmo belle sorprese dello Spirito Santo.

Aloisius

Catholicus ha detto...

Caro Aloisius, con Prevost la sinodalita', pur annacquata con una flebole rievangellizzazione, da sinodale potrà al massimo trasformarsi in " sinusoidale", cioè ad andamento sinuoso, due passi avanti e uno indietro. Da buon matematico, papa Prevost sa bene cosa significa sinusoidale, ma di un vero e proprio dietro front non se ne parla nemmeno, non aspettiamocelo da lui, ci sarebbe voluto Mons. Viganò, ma gli avrebbero fatto fare
la fine di Albino Luciani. Quando verrà Lei, l' Immacolata, a schiacciare la testa del serpente infernale, allora tutti questi suoi seguaci perderanno tutto il loro potere e seguiranno il loro tenebroso principe laggiù, dove è pianto e stridore di denti....Christus Vincit !

Anonimo ha detto...

Il sinodo infinito, sta diventando tutto molto ridicolo...
Nico Spes

Anonimo ha detto...

È da considerare invalida l'eucaristia celebrata
da Leone XIV davanti al creato o madre-terra, anziché davanti a Dio (non c'era il crocifisso sull'altare come d'obbligo) sostituendo alcune parole del S. Sacrificio, con frasi tipo:
"Ricevi, o Padre, questi frutti della terra e delle nostre mani:
COMPISCI IN ESSI L'OPERA DELLA TUA CREAZIONE,
affinché, trasformati dallo Spirito Santo,
diventino per noi cibo e bevanda di vita eterna.
Per Cristo."

Scusate ma dire:
"Ricevi o padre questi frutti della terra (pane e vino) affinché trasformati dallo spirito nell'opera della tua CREAZIONE(?)
(e non più NEL CORPO E NEL SANGUE DI CRISTO)
diventino per noi cibo e bevanda di Vita eterna...
non è un peccato di idolatria oltre che sacrilegio?

Verificate pure:
https://www.vatican.va/content/dam/romancuria/culto-divino/Missa%20pro%20custodia%20creationis%20-%20Exemplar%20originale.pdf

Anonimo ha detto...

Tutto tempo rubato allo studio, al lavoro, alla preghiera. Fancazzisti nostri contemporanei che si inventano l'inutile.

Anonimo ha detto...

Ogni tanto viene fuori l'accenno alla morte di Albino Luciani (papa Giovanni Paolo I) come se fosse stato fatto morire (da chi? indovina...). La diceria è nata dalla sua morte improvvisa pochissimo tempo dopo esser stato eletto al Sacro Soglio. Ma la morte è stata naturale, succede. Non c'è nessuna prova di morte dolosa, checché ne pensi la mente esaltata dei complottisti in servizio permanente effettivo.
Dietro apparenze conservatrici Luciani era allineato con il nuovo corso. Allora, chi l'avrebbe fatto fuori, la "reazione in agguato"?

tralcio ha detto...

La commozione cristianamente intesa identifica un moto del sentire con il cuore e con i sentimenti di Cristo.
Innanzitutto è un accorgersi, uno stare collegati alla realtà in-tendendovi (che non necessariamente coincide con un comprenderla, dati i nostri limiti e non certo per i limiti di Dio). Commuoverci viene dai doni dello Spirito Santo, da un sentire spirituale aperto alla Grazia, intendendo (volgendovisi con affidamento) il mistero.

Allora posso avere compassione: posso patire con chi è perduto, amando come ama Gesù Cristo, che va oltre i comandamenti non per abolirli ma per dar loro compimento. Ecco l’amare come ama Lui, che fa la differenza, ma ci è possibile per Grazia, per il dono di Dio. Amare il prossimo come se stessi può essere davvero poca cosa se ci amiamo pico, cioè se ci riduciamo a un fare terreno a nostra misura, pieno di noi.

Allora si sale alla beatitudine, si oltrepassa il dolore (persino la morte) perché gli afflitti vengono consolati, perché lo Spirito non dà solo foni, ma vede fruttificare nella creatura la santità, la cristificazione. Il dolore dell’afflitto che commuove e chiama a compassione diventa qualcosa di più del fare terreno, perché diventa Cielo.

In tanti commenti sopra ho letto tutto fuorché commozione e compassione. Non consolano. E’ un giudizio sul fatto non sul cuore o sulle persone. Si può parlare a nome di Dio, o anche del prossimo, ma continuando ad essere incapaci di rinunciare a se stessi. Così non si è consolati e ce ne si torna a casa tristi. Il paradiso è altro. La Grazia sana ferite profonde e raggiunge situazioni compromesse. Non così la volontà di non fidarsi per additare le colpe di chi è stato assalito o vantare priorità per giustificare il passare oltre. Leone XIV non è né lo scriba Bergoglio con la sua morale filantropica laicista e nemmeno il levita che si annida in un certo tradizionalismo duro e puro che ha già trattato da paria Benedetto XVI. All’albergatore verrà dato il resto al ritorno della Chiesa. Ma chi guarda puntando le dita e inorridendo del buon samaritano sta commuovendosi e soprattutto potrà essere consolato?

Lo auguro di cuore a me e a tutti!

Anonimo ha detto...

Charles T. Murr, Massoneria Vaticana, Logge, denaro e poteri occulti nella inchiesta Gagnon, Prefazione di Roberto de Mattei, Fede & Cultura, 2022

In questo libro si parla proprio di quanto il sottotitolo cita.In breve ad un certo punto Paolo VI affida, nel 1975, personalmente all'arcivescovo canadese Édouard Gagnon una indagine sulla Curia romana per scoprire appartenenze alla Massoneria, l'indagine si conclude nel 1978, anno dei tre papi.

Consiglio la lettura così ognuno si fa la sua idea e si evita di ridicolizzare chi, avendo letto qua e là, qualcosa scrive.

Anonimo ha detto...

Sinodale uguale camminare insieme; ma sinodale è anche l'età minima (40 anni) stabilita dal Concilio di Trento per le donne al servizio degli ecclesiastici (leggo dalla Treccani). Ora possiamo dire che la Chiesa cattolica, contando circa duemila anni, ha superato da un pezzo l'età sinodale, quindi potrebbe fare a meno di tutti questi processi, queste tavolate omeopatiche e queste camminate ecologiche. In sostanza, la Chiesa ha la maturità necessaria e sufficiente per sorridere di tutta questa bulimica professione di fede democratica. La Chiesa mi risulta, correggetemi se sbaglio, una santa cattolica e apostolica. Non mi consta da nessuna parte che la volessero anche sinodale. Ma forse sono indietrista.
¥¥¥

Anonimo ha detto...

Se ne andò triste perché aveva molti beni… parabola decisiva per non trasformare la grazia ricevuta in un possesso chiuso al distribuirla.

Anonimo ha detto...

Don Curzio ha detto che è figlio del Vaticano II. Occorre un nuova conversione. A volte si dispera e a volte si spera. Ho sperato quando ho letto che è andato a celebrare dagli Agostiniani. Perché va lì? Perché ritorna con frequenza lì? Spero con tutto il cuore che sia per un malessere interiore sempre più doloroso che lo porti presto ad accorgersi del vasto e profondo caos nella Chiesa. Se la Chiesa torna al "sì sì, no no" il mondo stesso migliorerà.