Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 21 agosto 2016

A proposito dell'islam come nostro nemico storico, che si considera tale ma che non si vuol più riconoscere

# A proposito dell'islam come nostro nemico storico, che si considera tale ma che non si vuol più riconoscere
"Nemico [in senso politico] non è il concorrente o l'avversario in generale. Nemico non è neppure l'avversario privato che ci odia in base a sentimenti di antipatia. Nemico è solo un insieme di uomini che combatte almeno virtualmente, cioè in base ad una possibilità reale, e che si contrappone ad un altro raggruppamento umano dello stesso genere. Nemico è solo il nemico pubblico, poiché tutto ciò che si riferisce ad un simile raggruppamento, e in particolare ad un intero popolo, diventa per ciò stesso pubblico. Il nemico è l'hostis, non l'inimicus in senso ampio; il polemios non l'echtros. La lingua tedesca, come altre, non distingue fra "nemico" privato e politico, cosicché sono possibili, in tal campo, molti fraintendimenti ed aberrazioni. 
Il citatissimo passo che dice "amate i vostri nemici" (Mt 5, 44; Lc 6, 27) recita "diligite inimicos vestros", "agapate tous echtrous hymon", e non "diligite hostes vestros": non si parla qui del nemico politico. Nella lotta millenaria fra Cristianità ed Islam, mai un cristiano ha pensato che si dovesse cedere l'Europa, invece che difenderla, per amore verso i Saraceni o i Turchi. Non è necessario odiare personalmente il nemico in senso politico, e solo nella sfera privata ha senso amare il proprio "nemico", cioè il proprio avversario. Quel passo della Bibbia riguarda la contrapposizione politica ancor meno di quanto non voglia eliminare le distinzioni di buono e di cattivo, di bello e di brutto. Esso soprattutto non comanda che si debbano amare i nemici del proprio popolo e che li si debba sostenere contro di esso" (Carl Schmitt, "Il concetto del politico", 1932, tr. it. in C. Schmitt, "Le categorie del 'politico', Il Mulino, 1972, pp. 111-2).
Oggi invece si vuole cedere l'Italia, l'Europa, tutto quanto....

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Va molto di moda dire che “la minaccia terroristica non deve farci rinunciare al nostro stile di vita”. Quale stile? Quello di chi si affretta a nascondere i segni dell’unica vera Fede?

Tommaso ha detto...

http://www.tempi.it/attenzione-a-non-cadere-nel-trappolone-emotivo-della-foto-del-piccolo-omran#.V7luaxmpVAg

Anonimo ha detto...

Credo la questione sia ben più complessa; ritengo sia indispensabile riflettere sul fatto che i Poteri Globali (a cui la nuova Chiesa di Bergoglio è perfettamente conforme) stanno usando a suon di miliardi l'islam contemporaneamente per scardinare la nostra identità culturale e struttura sociale, dissolvere il cattolicesimo in una indistinta religione ideologica al servizio dei suddetti Poteri e per condurre oscure campagne di terrore e di devastazione di intere Nazioni (Iraq, Libia, Siria). Senza considerare tutti gli elementi l'analisi diventa parziale e forviante.
Miles

Anonimo ha detto...

Forse, non tutti sanno che:

La famiglia Assad appartiene agli alawiti. La parte più tollerante dell'Islam.
Le donne siriane hanno gli stessi diritti degli uomini nella sanità e nell'istruzione.
In Siria le donne non sono obbligate a indossare il burqa. La Sharia (la legge islamica) è incostituzionale.
La Siria è l'unico paese arabo con una costituzione laica e non tollera movimenti estremisti islamici.
Circa il 10% della popolazione siriana appartiene ad una delle molte denominazioni cristiane presenti sia nella vita politica che sociale. Questa tolleranza religiosa è unica nella zona.
In altri paesi arabi la popolazione cristiana è inferiore all'1% a causa dell'ostilità sostenuta.
La Siria è l'unico paese del Mediterraneo che resta il proprietario della sua compagnia petrolifera, che ha chiesto di non privatizzare.
La Siria ha una apertura alla società e alla cultura occidentale come nessun altro paese arabo.
Nel corso della storia ci sono stati cinque papi di origine siriana.
Prima della guerra civile era l'unica zona tranquilla senza guerre o conflitti interni.
La Siria è l'unico paese arabo senza debiti con il Fondo monetario internazionale.
La Siria è l'unico paese che ha ammesso i rifugiati iracheni senza alcuna discriminazione sociale, politica o religiosa.
Bashar Al-Assad ha un altissimo consenso popolare.
Lo sapevate che la Siria ha una riserva di petrolio di 2.500 milioni di barili, il cui funzionamento è riservata per le imprese di proprietà statale?

Avete bisogno di qualche altra spiegazione?

Josh ha detto...

anonimo 21 agosto 2016 12:59

breve ma efficace ritratto di una situazione. Si capisce perchè hanno dichiarato guerra alla Siria, proprio per le sue caratteristiche atipiche in quel panormaa, e per i suoi, si può dire, record.
Noi (intendo tanti di noi qui sul blog) da un pezzo non avevamo dubbi, ma giova sempre mettere in fila 2 dati, sono notizie preziose da cui risulta un'evidenza abbacinante.

Josh ha detto...

Sul post da Carl Schmitt:

Schmitt aveva una cultura smisurata e una formazione vasta, di quelle che nelle ultime generazioni sono sempre più rare.

Le specifiche nella concezione del "nemico" in latino, greco, e differentemente poi tedesco, italiano e varie lingue neolatine, in cui si smarrisce il distinguo originario tra i vocaboli, affina ulteriormente i significati, in maniera non più adulterabile dalle ideologie attuali.

Come dire: la Parola di Dio ci aveva già pensato ad instradarci sulla via giusta, siamo noi che non avevamo una traduzione fino in fondo ricca e dettagliata del passo.

Peccato che nelle traduzioni si perda (ma non è certo l'unica cosa: molti altri elementi si smarriscono in traduzione sia nel Nuovo Testamento, ma ancor di più nell'Antico, talvolta resi con perifrasi assai libere).
Non voglio dire che non abbiamo in generale buone traduzioni bibliche correnti, ma certi dettagli sono perduti e nelle nuove e recenti traduzioni troppo free, ma anche in quelle vecchie, ma di spessore.
Per es. nemmeno nella versione Ricciotti compare questa distinzione,
e in pochi leggono abitualmente i testi originali, col tempo a disposizione e la profondità necessria a distinguere questi dettagli.

Immaginate la responsabilità verso le anime, da parte di chi insegna.
E con che cura bisogna accostarsi ai testi e all'esegesi. Invece di inventarsi, come fa qualcuno, che Sodoma e Gomorra NON sono state distrutte, meglio applicarsi a vedere cosa il testo dica davvero e se ne abbiamo una traduzione completa ed esaustiva di tutti i significati riposti.

tralcio ha detto...

Il vangelo non è una raccolta di belle frasi utili per pubblicità dei dolciumi natalizi.
Quando Gesù invita ad amare i nemici (nota bene: amor di donazione, in perdita, non amore di simpatia o di piacere) il vangelo di Matteo sta sviluppando il discorso della montagna. Gesù ha appena ricordato che della legge non cambia e non va mutato uno iota, e che chi lo facesse sarebbe considerato minimo nel regno dei cieli; eppure non è la legge a salvare! La legge è utile, ma può essere riduttiva se non porta a comprendere l'amore che ce l'ha data!

Gesù usa parole nuove, mette vino nuovo in otri nuovi, perché a contenerne la grazia non può essere un uomo legalizzato, schematico e programmatore, tentato dal disporre delle chiavi della salvezza: non dipende da noi neppure il colore bianco o nero dei nostri capelli!
Gesù ci chiama ad avere un cuore nuovo, cioè a vivere secondo lo spirito prima che la psiche, che è ancora collegata alla carne, alla materialità e in definitiva al mondo.

La frase sul nemico da amare, in chiave spirituale anziché materiale, è sensatissima e viene sottratta alle deformazioni e alle caricature ideologiche di chi ne volesse desumere un programma politico e anche qualche assurdità logica che fa sempre a pugni con la Verità.
Già è stata ricordata la duplice valenza, in altre lingue, del termine "nemico" in italiano.
Ma oltre a ricordarci la distinzione tra un nemico "pubblico" e "privato", ci ricorda che il nemico che abbiamo dentro è una sfida soprattutto interiore, in cui purificare lo spirito.

...

tralcio ha detto...

...

Satana è il nemico e l'avversario che è fuori di noi e se lo facciamo entrare ci fa schiavi.
Gesù non ha mai detto di "amare" satana, men che mai di donarsi a lui... Anzi! Ma dentro di noi l'inimicizia monta anche verso quelli di casa, verso i fratelli con i quali abbiamo dissapori, facendoci perdere la pace, inducendoci alla rabbia e a sentimenti di vendetta. Per tutto questo Gesù indica che lo spirito deve liberarsi di tale inimicizia avendo un cuore che prega e si offre anche per queste situazioni, portandone la croce. Questo non succede poiché oggettivamente e materialmente il nemico non sia tale (Gesù non lo dice mai), ma perché pur essendo tale, esso richiede che il nostro spirito non lo segua sulle via di sentimenti tentatori (l'obbligo, la vendetta) che si adeguano alle logiche del mondo.

Gesù non predica il "calabraghismo", ma affronta il nemico con una dignità fatta della libertà e purezza della fede, non di una media aritmetica al ribasso per evitare contrasti!
Gesù non insegna che il nemico non esiste o sia una nostra frustrazione egoistica: spiega piuttosto che il nemico esiste, è cattivo, ci vuol male, ma il nostro cuore deve ragionare come Cristo, cioè offrendosi in sacrificio di amore almeno per chi sbaglia per ignoranza.
Satana e i suoi seguaci non sbagliano affatto per ignoranza: la loro è una deliberata scelta, quella di essere l'anti-Cristo. Per questa situazione esteriore il cristiano è chiamato alla lotta, mentre interiormente non deve covare l'odio, che sarebbe un sentimento estraneo al modo di essere di Dio!
Se poi questo "nemico" possa essere echstron o polemos, inimicus o hostis, cioè un affare privato/intimo piuttosto che pubblico/politico, la faccenda a livello spirituale non cambia: l'anima da salvare è la nostra e le scelte che dobbiamo compiere richiedono disponibilità al vangelo per quanto riguarda ciò che il nostro cuore vuole e il Signore sa.

Non ha mai senso odiare per razzismo chi è differente o estraneo. Ha senso considerarlo nemico se minaccia la nostra vita (interiore ed esteriore): allora interiormente noi dobbiamo avere la capacità di offrire la nostra vita anche per la salvezza di quelle anime ostili, ma esteriormente non significa che dobbiamo rinunciare ad essere noi stessi!

Qualcuno recentemente ha citato Garrigou Lagrange, che opponeva la filosofia dell'essere a quella del divenire. Il cristiano ragiona secondo l'essere, partecipando come creatura dell'essere increato. La cultura moderna ha eliminato Dio, eliminando ogni essere esistente, proponendo un divenire che rivoluziona quel che c'è, non per trasformarlo in volontà di Dio, ma per cancellare ogni traccia di volontà umana differente da quella che è la moda del momento in vista delle magnifiche sorti e progressive del mondo che verrà...

Anonimo ha detto...

Il contenuto di questo post andrebbe stampato in milioni di manifesti in giro per l'Europa. Forse aiuterebbe gli imbecilli ad esserlo un po' meno e gli ignavi ad avere un po' più di coraggio per difendere la propria fede e la propria identità.

Vatican Insider ha detto...

Le comunità arabe in Italia al Papa: cristiani in moschea l’11 settembre
Dopo l’iniziativa “Musulmani a messa” ora è il turno dei luoghi di culto islamici

Rr ha detto...

Cristiani in moschea l'11 settembre ??? Proprio l' 11settembre ? Tra due Feste di Nostra Signora, l'otto ed il 12 ?
Preghiamo per un flop .

Anonimo ha detto...

"Siamo assuefatti all'islamizzazione del nostro mondo"

In Italia ci stiamo assuefacendo all'islamizzazione assumendo il comportamento di chi sceglie di suicidarsi inalando un gas letale a piccole dosi
Magdi Cristiano Allam


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/siamo-assuefatti-allislamizzazione-nostro-mondo-1297866.html

lister ha detto...

...e la propaganda di regime politico e religioso non ne parla!!
Massì, andiamo in moschea.. a far che?


http://www.radiospada.org/2016/08/cristiani-perseguitati-in-puglia-ci-nascondiamo-per-pregare/

Anonimo ha detto...

www.farodiroma.it/2016/08/22/l'ayatollah-di-Qom- ringrazia-il-papa-il-terrorismo-e-sostenuto-dalle-potenze-del-mondo-corrotte-non-dall'islam/

Anonimo ha detto...

www.lifesitenews.com/pulse/the-church-and-islam-the-next-coverup-scandal.

Michele Durighello ha detto...

INIMICOS = AVVERSARI (coloro che ci avversano sul piano personale), HOSTES=nemici (sul piano pubblico, contro cui è all'occorrenza permesso impugnare le armi).
Da appassionato di scacchi ho apprezzato l'immagine.