Nel pieno dell'estate, ragguagliamo tutti i fedeli circa l'organizzazione dell'oramai tradizionale pellegrinaggio organizzato dal Coordinamento toscano, federazione di dieci gruppi e associazioni costituite nella nostra regione per l'attivazione di centri di messa secondo l'antico rito Romano codificato da San Pio V.
Come negli ultimi anni, il pellegrinaggio, che si svolgerà come sempre al Santuario della Madonna di Montenero (LI), la Patrona della nostra regione, si terrà in autunno. La data è quest'anno stata fissata per sabato 1° ottobre 2016.
Per questa nona edizione, su indicazione dell'assemblea, il comitato organizzativo ha predisposto una funzione più semplice, unita tuttavia a un programma non meno ricco di contenuti di fede e di devozione.
Per questa ragione, abbiamo optato per una celebrazione solenne da parte di un noto sacerdote e teologo toscano, che ha accettato con vivo entusiasmo. Siamo particolarmente lieti di potervi annunciare che sarà con noi e celebrerà la S. Messa in rito antico Mons. Antonio Livi, pratese, a lungo docente (e anche decano) della Pontificia università lateranense, nonché grande studioso di San Tommaso d'Aquino. Il servizio liturgico sarà assicurato dall'Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote.
Lo stesso Mons. Livi terrà la conferenza pomeridiana, nella quale sarà approfondito un tema molto rilevante e attuale. Il programma dettagliato dell'evento e la locandina verranno divulgati alla fine del mese di agosto. Intanto invitiamo tutti a prender nota della data del primo di ottobre e a diffondere la notizia.
2 commenti:
Una ragione in più per invocare la Vergine.
Il Vaticano smentisce "benedizione": "La lettera doveva rimanere segreta"
Per la Santa Sede "in nessun modo si intende avallare insegnamenti non consoni al Vangelo". Ma conferma il "vai avanti" dato all'autrice dei libri gender
@ Un modo non corretto di rappresentare la Messa di rito romano antico
L'avviso che da' notizia del pellegrinaggio, ad esser precisi, non rappresenta correttamente la Messa VO.
Dice: "..centri di messa secondo l'antico rito di San Pio V". Da una frase del genere sembra che l'antico rito l'abbia istituito San Pio V. Sappiamo invece che San Pio V non ha istituito proprio niente. Ha dato esecuzione alla direttiva del Concilio di Trento che imponeva di far chiarezza nella confusione liturgica creatasi dopo lo Scisma protestante. Cosi' egli codifico' l'antico rito romano, il cui canone (secondo i Papi) risaliva addirittura ai tempi apostolici. Questo rito era stato gia' ampiamente diffuso in Occidente nei secoli precedenti dai francescani. San Pio V lascio' in vita i riti (sicuramente ortodossi) che potessero contare su almeno duecento anni di uso, come p.e. l'ambrosiano.
La Messa VO e' stata chiamata nell'uso comune anche "tridentina", perche' fu il Concilio di"Trento a ordinarne la codificazione, si puo' dire. Ma dire "tridentina", notava sempre mons. Gamber illustre liturgista scomparso, non e' nemmeno esatto perche' ingenera la falsa idea che quel rito sia stato creato ex novo a Trento, dal relativo Concilio o per suo ordine.
Bisognerebbe pertanto dire sempre, per esser precisi: "rito romano antico", romano perche' in uso a Roma ad opera dei Papi. Latinamente: "ordine antico o vecchio" (Ordo Vetus, OV, o Vetus Ordo, VO).
Che la Messa VO sia stata messa su dal Concilio di Trento, innovando ampiamente sulla tradizione, e' una delle false accuse dei modernisti per giustificare l'invenzione della Messa del NO, l'attuale Messa in volgare, elaborata a tavolino da Bugnini e Soci ed approvata in ogni particolare da Paolo VI. PP
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