Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 13 agosto 2016

Una nuova recensione de ' La scienza dice no' al “matrimonio” gay

Vedi precedenti, sul blog [qui - qui - qui - qui - qui].

Un saggio, quello del dottor Gerard van den Aardweg – psicoterapeuta di fama internazionale, specializzato nel trattamento delle persone omosessuali, smonta le erronee concezioni al momento dominanti (con l’incredibile appoggio di tanti Governi e l’apatia, quando non peggio, della Chiesa cattolica), le quali vogliono far apparire l’omosessualità come un “orientamento sessuale” normale, naturale, che l’individuo, agendo in piena libertà da costrizioni di qualsiasi tipo, dovrebbe solo scoprire in se stesso (La scienza dice “no”. L’inganno del “matrimonio” gay, con un’introduzione del prof. Paolo Pasqualucci, Solfanelli, Chieti 2016, p. 168, € 12).

Lo studioso, forte di mezzo secolo di esperienza sul campo, riporta l’origine dell’omosessualità ad un disturbo mentale, che prende piede soprattutto nel periodo dell’adolescenza, allorché il soggetto che ne è vittima, per una serie di motivi dovuti solo in parte a rapporti squilibrati con uno dei due genitori, si forma complessi di inferiorità, di esclusione, di autocommiserazione, che finiscono con il coinvolgere la percezione della sua identità sessuale. L’omosessualità deve dunque ritenersi, quanto alla sua origine, una patologia di origine nevrotica, da considerarsi sempre nel novero delle malattie mentali: infatti, in nessuno di noi esiste un “orientamento sessuale” omosessuale naturale, cioè innato.

L’attualità dell’argomento qui trattato è bruciante, dopo che il percorso per l’introduzione del “matrimonio gay” nell’ordinamento giuridico è ufficialmente iniziato anche nel nostro Paese, nonostante le ben note proteste e contestazioni di quella che possiamo considerare la parte ancora sana del popolo italiano. Il saggio del decano degli psicologi, che da oltre cinquant’anni ha affrontato questa tematica, è solidamente fondato sui dati di una ineccepibile ricerca scientifica. La subcultura gay è riuscita a far prevalere l’idea che l’omosessualità sia un “orientamento sessuale” naturale, innato, pertanto non trattabile con le terapie di tipo psichiatrico e psicoanalitico (invece perseguite con successo dal dottor Aardweg). Con dovizia di argomenti scientifici l’Autore dimostra la falsità dell’assunto, illuminandoci, nello stesso tempo, sulla vera natura dell’omosessualità e dello “stile di vita” dell’universo gay, ben diverso dall’immagine edulcorata fabbricata dal mondo dell’informazione.

«Che l’omosessualità non abbia un’origine nella natura umana in quanto tale ma sia il frutto di un sentire malato e/o vizioso, risulta anche da quella forma di depravazione a sfondo omosessuale nota come trasgenderismo […]», scrive nella presentazione Paolo Pasqualucci, professore emerito di Filosofia del Diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, citando lo studio di un altro illustre cattedratico, studioso di psichiatria, il professor Paul McHugh:
«All’inizio erano solo uomini, sia omosessuali che eterosessuali, che volevano essere operati perché si eccitavano eroticamente all’immagine di se stessi come donne. Poi il fenomeno ha cominciato a coinvolgere le donne. Negli ultimi 15 anni è cresciuto in modo esponenziale, tanto che anche adolescenti maschi e femmine hanno cominciato a presentarsi come appartenenti al sesso opposto, rispetto a quello nel quale sono nati. Per questi adolescenti la motivazione non sarebbe erotica. Sono al contrario spinti da una varietà di conflitti e preoccupazioni giovanili di natura psicosociale. Ha dunque preso piede l’idea bislacca secondo la quale il sesso sarebbe appunto una “scelta”, dipendente dall’individuo, una disposizione un modo di sentire più che un fatto naturale in tal modo, lo si concepisce come una realtà fluttuante, che può cambiare ogni momento per qualsivoglia ragione» (p. 17).
Una idea “bislacca” quanto si vuole, ma purtroppo avallata da legislatori ignoranti e da gerarchie ecclesiastiche incapaci di reagire. (Gianandrea de Antonellis, su Corrispondenza romana)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Voce di uno che grida nel deserto.

Anonimo ha detto...

"far apparire l’omosessualità come un “orientamento sessuale” normale, naturale"
Attenzione. A leggere il catechismo, però, di innaturale c'è solo l'atto omosessuale, non anche la tendenza.

Josh ha detto...

catechismo (suppongo tu intenda il nuovo):

"2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova."

per cui anche la tendenza è detta "oggettivamente disordinata", nel senso in cui si sottrae all'ordine naturale. Poi è chiaro che se si santificano e non praticano, non sarà imputata.

così continua
"Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.

2359 Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un'amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana."

Anonimo ha detto...

sulla 7. il gay charamsa si fa forte dei giudizi del papa sui gay

Anonimo ha detto...

Su la 7 e' in onda nella trasmissione IN ONDA il sig.Charasma e Mons.Sigalini a confronto , se volete seguirlo ...in questo momento

Rr ha detto...

Naturalmente sulla 7, all'antivigilia dell'Assunta, non hanno di meglio da proporrre che un fr..io ex religioso( spero). Menomale che è sabato sera e la genre, se è a casa, guarda le Olimpiadi, se non è in giro a godersi la serata estiva, bella ovunque.

Sulla Germnia: Anghela potrà ordinare cio' che vuole, ma se gli immigrati clandestini al 99% NON parlano un Tedesco decente, NON sanno leggere e scrivere, NON sanno far di conto, in quale ramo dell'avanzatissima e modernissima industria tedesca si possono impiegare? Settore Ricerca e Sviluppo? Controllo di qualita? Mmarketing ? Rapporti con la clientela?
Perché non ne assume qualcuno lei, preso a caso, e vede che razza di m....a si è portata in casa. Tanto non ha figli o figlie che rischino di esser violentati, se vanno in piscina ( ci sono casi tutti i giorni di aggressioni ad ambi i sessi).

lister ha detto...

Come mai, riferito al post seguente,
"I nuovi commenti per questo post sono stati disabilitati da un amministratore del blog."??
Come mai non appaiono i miei commenti?
E' intervenuto il KGB?
La STASI?
La CIA?

mic ha detto...

Lister,
nessuna STASI e nessuna CIA, ci mancherebbe anche qui!
Semplicemente erano diventati troppi i commenti su posizioni estreme e antitetiche e, se per me è normale ospitare pareri difformi, per evitare l'autoreferenzialità ma soprattutto per ampliare ed approfondire le discussioni, in casi come questo l'obiettivo non viene raggiunto. E non voglio che il blog si trasformi da luogo d'incontro in luogo di scontro di opposti estremismi, quando io personalmente ne rifuggo.
Diverso è il 'fondamentalismo' basato sui principi portanti della fede, dall'estremismo che si nutre di fonti storiche di segno difforme.

Rr ha detto...

Lister,
si dice che Voltaire dicesse (ma è molto dubbio che la frase sia sua) che se vuoi sapere chi ti comanda, devi osservare di chi non è lecito parlare.
Trai le tue conclusioni.

lister ha detto...

Perfetto,Rosa! :)

Siente ha detto...

"Che l’omosessualità non abbia un’origine nella natura umana in quanto tale ma sia il frutto di un sentire malato e/o vizioso, risulta anche da quella forma di depravazione a sfondo omosessuale nota come trasgenderismo […]" Scrive Paolo Pasqualucci.

Come possiamo esser in disaccordo?

Rr ha detto...

Sono tutti malati, chi più ( i transgender) , chi meno.. Ed ovviamente ammalano la società che, ammalata, finisce per produrne sempre di più. Finché il tutto non degenera, e muore (v. civiltà classica distrutta dall'arrivo di nuove forze, perché ormai irrimediabilmente malata).