E quante ne rimangon da fare!
Quel che resta
È una parabola
Da scrutare,
Al crepuscolo di mezza estate,
Quando la freccia del tempo
Quasi appare,
Per un attimo,
volgere al cerchio.
Quel che resta
È una parabola
Da scrutare,
Al crepuscolo di mezza estate,
Quando la freccia del tempo
Quasi appare,
Per un attimo,
volgere al cerchio.
O beata solitudo, o sola beatitudo! Ci sono dei periodi, nella vita di ciascuno, credo, in cui ci si rivolge al Padre eterno scoraggiati dalle molte avversità della vita, intimamente scossi, privi di punti di riferimento precisi, profondamente turbati dal senso della propria esistenza: direzione e significato, nell’etimologia della parola latina. Dove sto andando, mi chiedo spesso? “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Gesù stesso, in croce, appena prima di morire, fu lasciato, “abbandonato” ai suoi carnefici dal Padre: mistero ineffabile, assolutamente incomprensibile dal punto di vista umano, che fa tremare vene e polsi al suo solo, pur fuggevole, pensiero. Gesù, che ha dato tutto per noi, è Dio: Unico in cui confidare, poiché Unico che non falla.
Per la terza volta nella mia vita, mi apprestavo dunque a partecipare con questo spirito un poco “immalinconito” agli “Esercizi spirituali” di S. Ignazio, presso il Priorato della benemerita FSSPX, ad Albano Laziale (Roma). Sapevo quindi ciò che mi attendeva, ma non credevo che il Signore sarebbe stato ancora tanto misericordioso con me. In particolare, nel corso dei cinque giorni, la contemplazione della Passione, la istruzione sulle sette parole di Cristo in croce, quella sul Figliol prodigo (ne ricordo una memorabile, nell’ottobre del 2010, di Don Fausto Buzzi, che avrebbe veramente smosso anche i più tiepidi), la confessione generale e la successiva comunione hanno costituito le tappe più commoventi degli stessi “Esercizi” (anche qui, la parola va intesa nel suo senso etimologico): davvero, come scriveva Chesterton, ero stato “ricreato” ad immagine di Dio! Davvero, avevo pianto e mi ero reso conto della gravità del peccato, meditando su parabole e verità ben conosciute (ma solo “intellettualmente”: e qui va un plauso particolare all’entusiasmo ed alla profondità dei predicatori). L’angoscia che mi attanagliava fino al lunedì era sparita: avevo contemplato il più profondo mistero della nostra santa religione, la Passione e Morte di NSGC, ed ero in pace con me stesso, pur allo stesso tempo riconoscendomi un nulla, a maggior ragione di fronte a Dio.
In questo mondo di tenebra, aver potuto per cinque giorni distaccarmi da scandali, orrori e prosaicità di ogni genere, è una grande Grazia. Ho anche sentito un profondo, misterioso legame con molti esercitanti, pur non avendoci parlato per cinque giorni. Aver potuto appena intuire, davvero con timore e tremore e senza meriti particolari, i più santi misteri della fede cattolica, costituisce un altro, incommensurabile, dono del Cielo. Come è noto, le verità più alte si manifestano nel silenzio: il silenzio a Betlemme, il silenzio della Morte di Gesù in croce, il silenzio della Sua Resurrezione, il silenzio che si intrecciava teneramente agli sguardi sublimi che la Santa Vergine e Gesù si dovettero scambiare appena dopo la Resurrezione del Figlio.
D’altra parte, se lo stile fa l’uomo (in questo caso, il sacerdote), non posso evitare un’altra riflessione. Aver potuto osservare da vicino questi sacerdoti, queste suore, questi fratelli, questi seminaristi e anche questi esercitanti (eravamo 32, da tutta Italia: molti erano giovanissimi!), non solo ha ingenerato in me la nostalgia di un tempo che, essendo io nato nel 1976, non ho mai vissuto (cosa doveva essere una Messa celebrata dal Ven. Pio XII, in San Pietro!): eppure, i gesti, lo zelo, la predicazione e anche la sola presenza di questi autentici uomini di Dio sono lo specchio, la dimostrazione concreta della conservazione della dottrina cattolica, porta alle anime con rigore e, ancor più, con misericordia.
In ultima analisi, tutto ciò, oltre all’assistenza della Santa Messa, autentico tesoro e nocciolo della nostra fede, mi ha indotto a pensare, ruminandole nel profondo, a due verità oggi quasi universalmente taciute o banalizzate fino alla parodia: l’amore infinito e misericordioso di Dio e la grandezza della Chiesa cattolica.
Marco Toti
10 commenti:
SUPPLICA ALLA VERGINE DEGLI ANGELI
Vergine degli Angeli, che da tanti secoli avete posto il Vostro trono di misericordia alla Porziuncola, ascoltate la preghiera dei figli Vostri che fiduciosi ricorrono a Voi. Da questo luogo veramente santo e abitazione di Dio, particolarmente caro al cuore di San Francesco, avete sempre richiamato tutti gli uomini all'Amore. I Vostri occhi, colmi di tenerezza, ci assicurano una continua, materna assistenza e promettono aiuto divino a quanti si prostrano ai piedi del Vostro trono o da lontano si rivolgono a Voi, chiamandoVi in loro soccorso. Voi siete veramente la nostra dolce Regina e la nostra Speranza. O Madonna degli Angeli, otteneteci, per la preghiera del Beato Francesco, il perdono delle nostre colpe, aiutate la nostra volontà a tenerci lontani dal peccato e dalla indifferenza per essere degni di chiamarVi sempre nostra Madre. Benedite le nostre case, il nostro lavoro, il nostro riposo, dandoci quella pace serena che si gusta fra le mura vetuste della Porziuncola dove l'odio, la colpa, il pianto, per il ritrovato Amore si tramutano in canto di letizia, come il canto dei Vostri Angeli e del Serafico Francesco. Aiutate chi non ha sostegno e chi non ha pane, coloro che si trovano in pericolo o in tentazione, nella tristezza o nello scoraggiamento, in malattia o in punto di morte. Benediteci come Vostri figli prediletti e con noi Vi preghiamo di benedire, con uno stesso gesto materno, gli innocenti e i colpevoli, i fedeli e gli smarriti, i credenti e i dubbiosi. Benedite l'intera umanità affinché gli uomini, riconoscendosi figli di Dio e figli Vostri ritrovino, nell'Amore, la vera Pace e il vero Bene. Amen.
Santi Angeli e Arcangeli difendeteci e custoditeci .
Offriamo un Rosario/una Comunione /o la novena a S.Michele Arcangelo per tutti i Sacerdoti affinche' resistano all'urto del nemico
Applichiamo la indulgenza plenaria per aiutare i nostri fratelli . Possiamo fare molto !
Damose da fa'...
https://www.youtube.com/watch?v=n-mhkACf22E
Desidero semplicemnte ringraziare Marco Toti per la sua testimonianza.
Grazie a Lei!
Vorrei solo dare il link al sito dei ritiri spirituali e degli esercizi ignaziani predicati dai sacerdoti della FSSPX nella Svizzera francese:
http://www.piusx.ch/suisse/copy_of_exerzitien
Grazie Luisa. Mi dai l'idea di mettere il link per l'Italia
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=79&Itemid=106
davvero interessante e ben fatto.
e pensare che oggi preti, vescovi e papa, tranne sparuitissime eccezioni, ci cantano il corano in chiesa.
Caro Papa Francesco ,
permetta che le scriva questa lettera aperta che affido all'Angelo Custode affinche' gliela recapiti :
Oggi le leggi promuovono il peccato . Se non calano i peccatori aumenta il peso dei peccati che ci schiaccera' tutti .
Per vivere , l'anima deve seguire Gesu' , fuori di Lui non ci sono altezze , fuori di Lui non si puo' avere che tempesta ed orrore e lei Pietro non puo' consentire che il mondo stimi Gesu' un fantasma e Lo rinneghi quale Egli fosse un pericolo per la prosperita' degli stati . Nel vociare della apostasia che stima Gesu' un fantasma lei Pietro DEVE testimoniare Gesu', DEVE condurre a Gesu'!
Questa e' la nostra sicura aspettativa .
Il 31 Luglio u.s.abbiamo purtroppo constatato che molti apostoli non hanno piu' vino , sono a secco ! Tutta la Chiesa deve fare penitenza , c'e' bisogno di una nuova evangelizzazione nella Chiesa dei pastori e dei cardini ! C'E' bisogno di ri-studiare il Catechismo della Chiesa Cattolica . C'e' bisogno che si riforniscano di vino ! Dategli /vi un tempo di ferie/esercizi spirituali per riossigenarli , avvaletevi della Fraternita' S.Pio X perche' si riprendano dalla asfissìa .
S.Pio X , di Lui Padre Pio disse che e' stato il Papa piu' Santo che si sia mai seduto sulla Cattedra di Pietro .
Quanto a noi promettiamo di patire per Lei .
Fiat voluntas tua, che sia fatta la tua volontà.
Apparentemente la volontà del Signore è di permettere tutto quel che sta succedendo sotto i nostri occhi, non so perchè, non so fino a quando, ma è la sola cosa che io posso dirmi per tentare di avere un inizio di di "spiegazione" a tutti gli abomini ai quali dobbiamo assistere impotenti.
La putrefazione morale delle nostre società decadente, l`invasione musulmana che, senza dover questa volta ricorrere alle armi, sta occupando in modo "pacifico" la nostra povera Europa sucidaria, l`elezione di un Successore di Pietro che sta smantellando le basi stesse della nostra fede e una gerarchia cattolica consenziente o murata nel suo silenzio codardo, le vittime innocenti che nel mondo muiono in nome dell`odio al Suo nome, alla Sua Chiesa, il Signore permette tutto ciò, perchè?
Forse perchè ce lo meritiamo, perchè facciamo un ben pessimo uso del libero arbitrio che il Signore ci ha dato in dono, forse dobbiamo cadere sotto la dominazione musulmana o rischiare di essere sottomessi a quella legge coranica per svegliarci da un sonno irresponsabile, forse è o sarà quella la punizione divina, io non sono niente e forse sono troppo pessimista o non ho abbastanza fede, forse non dovrei avere quel tipo di pensiero, ma li ho e mi permetto di esprimerli.
La dottrina tridentina sul sacramento dell’eucaristia è davvero un faro di luce sfolgorante e sarebbe molto bello poter vedere che i riflessi di tale luminosità tornassero a brillare un po’ di più sui cieli della santa Chiesa, specie in questi tempi di reiterate e gravissime irriverenze e profanazioni verso Gesù eucaristia.
Don Leonardo Maria Pompei
https://gloria.tv/text/eBNbXPk8b5R1LqD36J9b7TWNp
Così parlerebbe un Papa :
http://it.radiovaticana.va/news/2016/08/03/gregorio_iii_laham_preghiera_e_digiuno_contro_il_terrorismo/1248985
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