Franco Bechis su Libero by Il Timone.
Padre Rebwar Basa è un iracheno di 38 anni, nato ad Erbil e ordinato sacerdote nel monastero di San Giorgio a Mosul. Un religioso nella polveriera di questi anni, che ha vissuto in un Iraq dove i cristiani sono sempre più minoranza, perseguitata da tutti i gruppi islamici del paese e con una vita resa difficile anche dal potere ufficiale. Al Meeting di Rimini per tre giorni è venuto a raccontare la sua storia a chi visita la mostra sui martiri cristiani organizzata dalla onlus Aiuto alla Chiesa che soffre.
L’ho visto venerdì protagonista di un episodio che mai si era verificato al Meeting di Rimini: un testimone oculare di stragi che racconta la propria storia e che viene messo in discussione, ritenuto inattendibile dal pubblico che ascolta. L’ho filmato durante quel braccio di ferro con il pubblico, e lui ha tenuto botta: «Io ho vissuto in Iraq, sono un testimone di quello che racconto. Lì siamo 300mila cristiani ancora. Qui si racconta una cosa vera, che i sunniti ammazzano gli sciiti e gli sciiti uccidono i sunniti. È vero, e ci sono motivi religiosi, politici ed economici in quelle stragi. Ma per gli uni e gli altri noi cristiani siamo il vero obiettivo. Questo bisogna dirlo. Ogni tanto leggo che i cristiani sarebbero vittime collaterali di un conflitto. No, non è così: sono l’obiettivo principale. C’è una persecuzione che è anche un genocidio, e di questo dobbiamo parlare».
Il pubblico rumoreggiava, contestava apertamente. Padre Rebwar con calma ha replicato: «Non vi fidate di me? Non ci credete? Potete anche approfondire: ci sono mass media, ci sono libri, ci sono altri testimoni. Potetre informarvi. Però qui spesso si ha paura di parlare per non toccare la sensibilità di altre religioni, di non dire questo, non dire quello. E state vedendo grazie a questo atteggiamento come è diventata la situazione dell’Europa, dove siete la maggioranza come cristiani e vivete in allerta. Immaginate cosa si vive da noi in Iraq, dove siamo lo 0,5% della popolazione. Qui da voi ci sono ragazzi dell’islam che partono per andare a combattere in Iraq e in Siria, pronti a morire. E i vostri giovani non sono pronti nemmeno più a partecipare a una Santa Messa».
Ieri sono andato a trovarlo e gli ho chiesto se era stupito di questa incredulità. Mi ha fatto capire di no, che non è la prima volta. Ho sentito le sue parole vibranti sugli errori dell’Occidente, ma lui ora quasi se ne ritrae: «Voi in Occidente siete molto più sviluppati che da noi, non posso dirvi cosa dovete fare. Secondo me c’è un solo criterio per giudicare quel che sta avvenendo: la libertà. Dove la libertà è assicurata, non c’è conflitto, non c’è ingiustizia. Ma per esserci libertà bisogna che una minoranza possa vivere in pace, e da noi questo non accade. L’islam è una religione, che però spesso viene catturata dalla ideologia che lo rende radicale. I giovani che corrono a combattere con l’Isis sono vittime di questi islamici che gli insegnano l’odio, dicono loro di non accettare le diversità, di considerare gli altri infedeli. E quell’odio diventa persecuzione nei nostri confronti. Questo bisogna saperlo...».
15 commenti:
Nel frattempo, al "meeting" dei mondialisti e del PD, anche Mattarella ricorda che tutte le religioni non devono essere fondamentaliste.
Cosa intende per "tutte le religioni" a un meeting falsocattolico? L'islam non si nomina, ma forse si riferisce al cattolicesimo, quelli che ammazzano la suocera.
E' un replicante di bergoglio.
Dal meeting e dalla neoCL hanno estromesso anche Mons. Negri.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/monsignor-negri-emarginato-cl-troppo-scorretto-su-islam-1298069.html
Settari, opportunisti e camaleontici questi signori lo sono da decenni. Ho avuto a che fare con loro negli anni novanta (epoca dei governi di centrosinistra) nella città di Ferrara e con alcuni ho avuto una buona collaborazione perché c'era concordanza di progetti politici e culturali, ed io allora ero funzionale ai loro scopi. Erano metodici ed ossessivi nel perseguirli. Tali erano e tali sono ancora oggi. Le caratteristiche antropologiche restano le stesse. Sono canne al vento. Resistono anche alle tempeste. Non al fuoco!
"Spalanchiamo le puorte a Cristo!" diceva GP II, col suo italiano con un po' di accento polacco.
Invece le abbiamo spalancate a maometto.
@Alfonso
devo concordare con te.
La mia conoscenza con loro è stata forse superficiale ma m'è bastata. Stimo oggi don Giussani per alcune cose, ma non il "movimento". E poi com'è diventato....
Non dimentico al liceo (anni 80) il panorama desolante: la FGCI (giovani comunisti) oppure CL (sembravano programmati, macchine, senza alcuna profondità di fede) o Fronte della Gioventù. All'epoca ho scansato volentieri tutti e 3, certo per il mio pensiero d'allora, poco disposto ad aggregarsi, ma anche per il loro "pensiero" d'allora, di tutti e 3, e peggio il loro manifestrasi ed incarnarsi. Che Dio mi scampi e liberi, come diceva nonna.
"Spalanchiamo le puorte a Cristo!" diceva GP II, col suo italiano con un po' di accento polacco.
Invece le abbiamo spalancate a maometto.
Anche lui ha dato il suo bel contributo!
@anonimo 22 agosto 2016 16:31
Assolutamente sì, a partire dal "bacio", a tutto il resto.
Il virgolettato del 3° capoverso lo trovo chiaro più di tanti discorsoni; aggiungerei: Non vi fidate? Andate a vedere con i vostri occhi. Ben che vada cambierete idea...
LA NUOVA CL: SEMPRE PIU' IN BASSO.......
MEETING: NO AI DISSIDENTI CUBANI (CHE ROVINANO GLI AFFARI) – di GIUSEPPE RUSCONI – su www.rossoporpora.org –
Il Meeting di Rimini non finisce di stupire negativamente. Dopo il caso della Madonna censurata e scomparsa dallo stand della casa editrice Shalom, vietata ai dissidenti cubani la partecipazione alla tavola rotonda di giovedì 25 agosto su Cuba e la riconciliazione con gli Stati Uniti. “Né lo spirito del Meeting è sostanzialmente di dar voce a chi non può parlare”, ha scritto la presidente Emilia Guarnieri in una mail di risposta a Michele Trotta, rappresentante del Movimiento cristiano de Liberacion, fondato da Oswaldo Payá, morto in un misterioso incidente d’auto nel 2012.
Questa è troppo grossa per lasciarla cadere. Perché va molto al di là della decenza civile, di ciò che – anche con immane sforzo misericordioso – può essere accettato senza una reazione. E’ accaduto, purtroppo, al Meeting di Rimini, di cui la dirigenza gattopardesca della galassia di Comunione e Liberazione insiste nel certificare con interviste varie (don Carron, Giorgio Vittadini) l’apertura al mondo: “Tu sei un bene per me”. Poi si scopre che ci sono diverse categorie di “tu”: i ‘coccolati’ e gli ‘emarginati’ (a volte – dicono non a torto i maligni – quei ‘tu’ ti potrebbero rovinare gli affari. E allora viva il business e… della dissidenza chi se ne importa?)
http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/619-meeting-no-ai-dissidenti-cubani-che-rovinano-gli-affari.html
Pavia – “L’ha fatta partorire un uomo”. E il marito saudita spara al medico e lo uccide.
@anonimo 22 agosto 2016
mamma mia, un medico ucciso perchè ha fatto partore una mamma, e il marito di lei l'ha ammazzato perchè lui ha visto sua moglie nuda-sì, ma durante il parto. Perchè il ginecologo faceva cattivi pensieri durante il parto della signora? Non sono normali.
Alla faccia dell' "integrazione". Non si può integrare chi, per propri problemi, e sottolineo gravi problemi, che provengono da un certa idea, da una certa "formazione", da certi "testi",
non si può, non si VUOLE e non si potrà mai "integrare".
non si sa se sia più tragica questa, che è una notizia terrificante,
o l'idea che il cuoio capelluto femminile sia la sede del desiderio più acceso da parte degli uomini e vada assolutamente coperto.....
ma chi se le fila queste poi?
"Sul rapporto con l’Islam bisognerebbe smetterla con il politically correct per non urtare sensibilità. L’unico criterio possibile per parlarsi è la verità, non nascondere i fatti come si fa con la polvere sotto il tappeto”.
http://www.luiginegri.it/default.asp?id=401&id_n=1830&Pagina=1
qui viene smentito questo articolo
ops!
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/predicano-lislam-radicale-beccati-auto-fare-sesso-1298498.html
https://gloria.tv/video/yUsPwv88k3q5HUJiMmFTWcubR
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-coi-sacramenti-non-si-scherza-ne-si-fa-sociologia-15763.htm
“Con i sacramenti non si scherza.” E’ il titolo dell’ultima e interessante fatica letteraria del noto teologo e liturgista don Nicola Bux. Nella Conferenza tenuta in Ancona il 9 giugno 2016, organizzata dall'Associazione ORIENTE OCCIDENTE, mons. Bux ha precisato lo spirito che lo ha portato a scrivere il saggio. - Durata 1:56:18 -
https://www.itstream.tv/play/NjQ4MjE
L'unico obiettivo comune e' : distruggere la Chiesa Cattolica !
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