Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 28 maggio 2020

La Laudato si’ in parrocchia: qualche problema c’è

Sulla Laudato si' alcune mie osservazioni in diretta qui - qui. L’Enciclica è complessa e presenta passaggi positivi insieme a passaggi problematici. Per cui, pur esaminandola con la dovuta cautela e rispetto non si possono tacere i richiami doverosamente critici ai passaggi “problematici”, soprattutto ora che se ne dispiegano in concreto gli effetti tutt'altro che edificanti sotto il profilo della retta fede. Ricorderete l'esordio del giubileo di un anno intero, con un programma molto denso di eventi, indetto per celebrarne il quinquennio. 

La Laudato si’ nelle parrocchie, le comunità ecclesiali impegnate per l’”ecologia integrale”, la lotta alla cultura “dello scarto” tramite la cura della “casa comune”, il “voto col portafoglio” e l’economia circolare e generativa. Questi sembrano essere i motivi della attuale mobilitazione della Chiesa italiana nella settimana della Laudato si’, iniziata il 24 maggio, ma poi anche nell’anno speciale dedicato interamente all’enciclica. C’è però un problema: cosa c’è di cattolico in tutto questo?
La Caritas italiana ha appena pubblicato il Dossier “Sviluppo umano integrale al tempo di coronavirus – Ipotesi di futuro a partire dalla Laudato si’”. La FOCSIV sta preparando un vero e proprio manuale, una “guida per parrocchie e comunità sull’ecologia integrale, nella settimana della Laudato Sì”. Si mira al coinvolgimento attivo delle parrocchie, si intende quindi fare un lavoro di base e popolare. Ma proviamo a vedere i tipi di iniziative che vengono proposti.
In una diocesi è stata realizzata una rete a cui partecipano ormai 500 utenti di energia rinnovabile. In un’altra diocesi si è creato un “welfare di accoglienza”: le persone immigrate lavorano in progetti di recupero dei terreni secondo il concetto dell’economia generativa. In un’altra diocesi è stato acquistato un furgone elettrico per il trasporto di persone disabili, il quale furgone è stato anche presentato al Papa. In un’altra diocesi ancora si promuovono stili di vita secondo il principio del “voto col portafoglio”. Infine in un’altra è stato organizzato una specie di giubileo per scoprire nella Bibbia i passi che riguardano l’ecologia integrale.

Questi sono alcuni esempi che vengono proposti come tipologie di intervento alla luce della Laudato si’. Come valutarle? La prima cosa che balza agli occhi è che si tratta di iniziative che intervengono su questioni controverse e che non è detto che costituiscano un bene. L’etica sociale che anima queste proposte è incerta e discutibile. Le energie rinnovabili sono veramente pulite? Non si fa gli interessi di nuovi gruppi economici? Lo smaltimento delle tecnologie impegnate è così ecologico come si dice? È poi vero che le non rinnovabili sono dannose e esauribili? Il welfare di accoglienza riguarda anche gli immigrati irregolari? Il furgone è una cosa buona perché trasporta i disabili o perché è elettrico? Il “voto col portafoglio” è così ideologicamente puro come si vuol far credere? È la Bibbia che deve illuminare il problema ecologico o si deve leggere la Bibbia a partire dal problema ecologico per farle dire ciò che non dice?

Inoltre la guida della FOCSIV è realizzata con il contributo del progetto dell’Unione Europea: “Make Europe Sustainable for All” per un’Europa verde, salutare ed equa. Questi concetti e programmi che vengono dall’Unione Europea portano soldi ma anche impongono paletti su come realizzarli. Per esempio iniziative di ecologia integrale contro il fenomeno dell’aborto non sarebbero ammesse. Quando si prendono soldi dall’Unione Europea si incorpora anche la sua ideologia e così i progetti, compresi quelli per l’aria o l’acqua pura, diventano impuri.

Si impone poi un’altra valutazione. Tutti gli interventi sopracitati riguardano o l’ambiente o l’equità sociale, soprattutto sul lavoro, nessuno riguarda la vita, la procreazione e la famiglia. Gli elementi di “ecologia umana” che per Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano principali e fondamentali, ora sono spariti. C’è un impegno per la biodiversità mediante la piantagione di alberi o la creazione di fattorie ecologiche didattiche ma le espressioni aborto, embrioni umani, figli programmati in laboratorio, genderismo, eutanasia, suicidio assistito, utero in affitto non si sentono mai. Non si capisce allora che razza di ecologia integrale sia questa che viene proposta. Evidentemente essa non è né ecologia (ma ambientalismo ideologico) né integrale (perché lascia fuori le cose più importanti).
Stefano Fontana - Fonte

9 commenti:

gsimy ha detto...

Mi sembra che questo articolo sia un invito a 'lasciare le cose come stanno' sul punto di vista ecologico
Per esempio pone varie domande sulle energie rinnovabili, legittime, ma queste potrebbe essere poste anche sui combustibili fossili, e non penso che questi ultimi avrebbero performance migliori

Questo articolo è un grande invito all'inazione, per esempio a non utilizzare i fondi europei da parte delle realtà ecclesiali, lasciando così che magari li utilizzino realtà ideologicamente peggiori

Poi, per quanto i problemi etici come famiglia, vita nascente, dine vita etc siano importanti (e si deve continuare a battere su questi temi) non necessariamente è necessario metterli dentro in ogni aspetto dell'opera pastorale, quasi essi fossero il centro della nostra fede

Anonimo ha detto...

L'errore in teologia come in politica ed in tutti i loro comparti sta alla fonte di entrambe; se prima di questa azione, ora ecologica e capillare qui e là, non esiste, non è creduta, non è praticata, da parte di chi predica e da parte di chi prima ascolta e poi agisce, un lungo ed assimilato apprendimento della Fede Cattolica nella sua versione eterna, perenne ed essenziale, se prima di questo agire e dell'agire in senso lato non c'è una visione del Creato, delle creature, della Creatura e del Creatore, tutta la predicazione diventa prolissa ed inefficace. Qui ben si sposa la verbosità bergogliana con la verbosità contiana esempi entrambi di comunicazione onanistica. Quello che è da fare, a mio avviso, è rendere l'ascoltatore protagonista della sua vita personale e sociale. E lo si rende tale se gli offrono indicazioni essenziali. Il popolo ebraico arrivò alla grande sintesi dei Dieci Comandamenti, mentre con Gesù Cristo arriviamo alla super sintesi del 'Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te' (matteo 7,12; luca 6,31).
Quando all'ascoltatore si insegna a declinare questo insegnamento in ogni ambito della sua vita personale, sociale, di studio, di lavoro, di svago, di osservazione, di concentrazione allora sì lo si rende veramente libero, responsabile, capace di pensare ed agire nelle sempre nuove situazioni che incontrerà sul suo cammino. Se fossi papa dedicherei un anno alla osservazione del Creato accompagnata da un piccolo pensiero scritto ogni sera prima di andare a letto. Trascorso l'anno, in famiglia si leggono i pensieri che ognuno ha raccolto in un suo quaderno...Io sono il Signore Dio Tuo, sarà ormai quasi diventata un'esperienza personale che non necessita di tante chiacchiere e tanto altro ancora sarà patrimonio comune ed ognuno lo avrà espresso e lo esprimerà con le sue parole.

Anonimo ha detto...

I paesi veramente inquinanti sono :India,Cina,Russia e USA.Anche noi facciamo la nostra parte ma rispetto a loro l'Europa incide molto meno.Si sta cercando in ogni modo di ridurre l'inquinamento, ed è doveroso farlo, ma da qui a parlarne nelle chiese a me sembra una forma di evasione dai macroscopici problemi che abbiamo.La Chiesa vive una crisi spaventosa e noi discutiamo di ecologia.Con quale competenza poi è tutto da vedere.E' come un medico che invece di curare i malati passa il tempo a pulire le strade.Ofelè fa el to mesté

Anonimo ha detto...

"Un tempo fu in cui prati, boschi e ruscelli, la terra ed ogni cosa naturale sembravano a me vestiti di luce celestiale, della gloria e della dolcezza di ogni sogno. Adesso non è come un tempo è stato, mi giro ovunque posso, di giorno o di notte, ma quello che vidi un dì è ormai passato!" recita con nostalgia una poesia di William Wordsworth (in "ricordi della prima infanzia"), ma la risposta cristiana a tutto ciò, piena di speranza che diviene certezza, è magistralmente condensata in una frase dello scrittore cattolico Georges Bernanos: "Ho perduto l'infanzia e potrò riconquistarla solo con la santità" !

Cosa ho trovato ai vecchi link ha detto...

E.C. ha detto...

LA sigla A.E.C., sta per :"Anonimo Ecologista CATTOLICO".
Faccio, in modo cattolico,non condividendo, (anzi avversando e combattendo), le derive panteiste, battaglie ambientaliste, fin dagli anni '60 (all'epoca si parlava, più che altro, di difesa del paesaggio).
E continuerò a farle NONOSTANTE BERGOGLIO.
L'enciclica "BANAL Grande" mi fa ridere e mi fa una pessima impressione due volte. Mi colpisce sgradevolmente, sia come cattolico, che come ambientalista. Anzi, vedo in essa un siluro prima di tutto a tutti i distinguo che metto in campo da quasi 50 anni.
18 giugno 2015 15:06

tralcio ha detto...

L'inquinamento fa parte del disordine.
Ma l'uomo non è il disordine solo se e quando butta la plastica nell'umido.
A molti caritatevoli ecologisti questo semplice concetto non riesce digeribile.

Mi sembra ingeneroso rimbrottare l'articolo perché inviterebbe a "lasciare le cose come stanno". Piuttosto è l'ideologia sottesa dalla Laudato sì a non far innescare il primo decisivo passaggio della conversione, che non è quella ecologica, ma eUcologica.
Ovvero è la preghiera che converte il cuore e che fa dell'uomo non un "dio", ma la creatura chiamata a custodire il creato sapendo che esiste il Suo Creatore e sapendo soprattutto che il peggior inquinante (disordinante) è il peccato.

Il limite dell'enciclica Laudato sì (e di un pontificato, o meglio dell'ecclesiologia che fonda questa stagione ecclesiale), è di fermare le analisi a livello orizzontale.
L'energia rinnovabile a cui attinge è solo quella che fa andare le macchine o i centri di potere graditi e dei quali guadagnare il gradimento. Non è quella inesauribile dello Spirito santo, che convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio.

C'è voglia di mondo e tanto basta: stop. Così si crede di "mettere in pratica" la salvaguardia del creato con il "welfare di accoglienza o con "l'ecologismo biblico"... Come se poi non ci fosse alcun problema di ideologia, anche nell'ecologismo o in tutti gli ismi di cui il relativismo è la magna dittatura. O come se non fosse chiaro che in certi ambienti Dio (Gesù) è tutt'al più "una scusa per".

La vita, che per il cristiano va oltre zoè (l'essere in vita: qua vivimus) e bìos (biologica: vita quam vivimus). C'è una psichè, l'anima. C'è un pneuma, la parte più alta della vitalità , il principio vitale stesso , individuale e cosciente di ogni organismo.
Nelle altezze del pneuma c'è la charis, la grazia, ciò che è perduto dal peccato e dal disordine e che solo Dio può restituire, redimendoci.

Questo portentoso sostegno alla creazione passa da un'ecologia che si scontra già, per esempio, con l'idolatria (la pachamama), la pillola anticoncezionale, il lavoro domenicale, la menzogna generalizzata a mezzo mass media, la pornografia e l'adulterio, in una raffica di trasgressioni gravi ai vari comandamenti, dal primo al decimo.

L'articolo allora non è un invito all'inazione, ma ad un'azione che sappia fare verità, senza la quale non si è liberi e si diventa schiavi di un altro disordine, peggiore di quello che si combatte. E' proprio quello che sta dietro le velleità dei corifei del nuovo ordine mondiale oggi perseguito non senza il concorso di larghe fette della gerarchia ecclesiale.

Altri hanno saggiamente già sottolineato come l'inondazione di falsa misericordia non sia meno calamitosa di un'inondazione di vera iniquità, fatta di eresia, apostasia, divisione, empietà e corruzione, addirittura con la pretesa di salvarsi, la negazione del giudizio di Dio e un implicito benestare da parte dell'autorità ecclesiale, chiamando tutto questo "fede". Una strana fede e pastorale, severa con i motori diesel e le ciminiere delle fabbriche dell'uomo che lavora, ma di manica larga con i praticanti svariate porcherie, dall'aborto, alla pedofilia, come se la porcilaia di allevamento fosse la sola da incolpare dei liquami inquinanti sversati nel fiume.

Chi ama l'ambiente deve fare i conti con il peccato, da quello originale a quello attuale: non può evitare la penitenza o di dire al peccatore che è un peccatore, negando che Dio castighi (ovvero purifichi, renda puro, agisca per farci uscire dalla m...a che ci inonda, come se il problema fosse il timor di Dio (salutare) e non l'amor dell'io (mortale).

Anonimo ha detto...

Il problema è che questo papa ignora i veri problemi delle persone di oggi, senza lavoro, senza soldi, con la spada del virus vigliaccamente tenuta sulla loro testa; mentre i padroni del mondo si servono dei loro servi, in particolare i nostri governanti, e del papa servo maggiordomo per sfoltire la popolazione, in particolare quella Italiana, e per trasformare gli umani, in particolare gli Italiani, in sterilizzati schiavi ubbidienti. Sarebbe interessante conoscere la personalità di Hitler, di Stalin e di altri dittatori del '900 inizi 2000 quasi nostri contemporanei o proprio nostri contemporanei, per mettere a fuoco alcune loro caratteristiche che, conoscendole, possiamo ri/conoscere nei nostri simil/politici contemporanei più facilmente, si spera prima che per noi sia troppo tardi.

Shalom ha detto...

@ gsimy, 28 maggio. Dissento e con una certa meraviglia. Quanto al rinnovamento dell’ecologia, non mancano né i richiami e gli indirizzi dati dai Papi precedenti né una vasta letteratura più dettagliata, critica e autorevole della “Laudato si”. Ma ciò che più preoccupa (e che lei non vede, ma non s’offenda) è che, per un intero anno, Vescovi, Sacerdoti, Catechisti, Conferenze, Dibattiti, Iniziative ecclesiali non parleranno che di ecologia, la quale, con tutto il dovuto rispetto, non è il primo dovere né la prima preoccupazione dell’Evangelizzazione. Mentre papa Bergoglio sentenzia sull’ecologia (tema importante ma tra l’altro tutt’ora dibattuto) ignora e tace sulle gravissime spaccature in atto nel cuore e nell’identità stessa della Chiesa, sempre più ampie ed evidenti, in campo dottrinale, morale, liturgico, sacramentale, e altro. E’ il rinnovamento della Chiesa l’urgenza prioritaria, non il rinnovamento dell’ecologia e degli stili di vita. Questi, o ne saranno un frutto o non saranno affatto, perché realizzati dal mondo e non dalla Chiesa, secondo logiche umane e non secondo il disegno di Dio del Vangelo di Cristo, perciò contro l’uomo.

Anonimo ha detto...

E mentre l'Italia brucia nel girone dell'inferno Donald Trump ha fatto i seguenti passi, ma probabilmente non lo sentirete in TV
1. I vaccini non sono obbligatori. L ' esercito controllerà la loro purezza e li distribuirà in modo sicuro.
2. I fondi dell'OMS sono stati tagliati per sempre ed è stata avviata un'indagine sulle sue operazioni.
3. È stato annullato il progetto di legge dei
Democratici HR 6666, noto come Covid-19 TRACE Act, che è stato alla base del progetto diagnostico e monitoraggio di Bill Gates, che è stato anche annullato.
4. Un altro progetto Bill Gates è stato annullato (noto come ID2020)
5. È stata aperta una piattaforma di reclami per segnalare la censura su Facebook, Twitter e YouTube. (È stato superato dal numero di reclami è stato incredibile e sono state presentate le prove)
6. Il lancio di 5 G è stato chiuso a livello nazionale
7. È stato emesso l'ordine esecutivo di riapertura degli Stati: i governatori che rifiutano la riapertura saranno chiamati in giudizio.
8. È stato dato un ordine esecutivo di ordinare W.H. per tutte le reti elettriche: che includeranno server Internet, sistemi di trasmissione, sistemi elettronici.
9. I luoghi di culto sono stati dichiarati "Servizi essenziali". (alcuni sindaci multano le persone per andare in chiesa...)
10. Trump si è congratulato con l'Australia e altri 116 paesi per aver approvato l'inchiesta cinese sulla diffusione di Covid-19 nonostante diverse minacce da parte della Cina per il rifiuto delle esportazioni essenziali.
E la lotta continua
Trump cambia le cose per riportare il mondo alla normalità!
(fonte: ADADY Popes)