Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 10 maggio 2020

Un sintomo della tragica decadenza in cui siamo precipitati

In Tv abbiamo assistito alla celebrazione del trionfo del governo per la liberazione di Silvia Romano ed abbiamo sentito Di Maio ripetere : “Siamo orgogliosi”. Ma orgogliosi di che se si è pagato un riscatto mentre, a quanto sembra, tornerà dal suo carceriere, oggi suo marito?
E, se stava tanto bene ed è stata trattata così bene e sostanzialmente viveva, convertita all'islam, con la sua nuova famiglia, perché non poteva prendere un aereo e tornare in Italia pagando un biglietto? Riepilogando, come scrive un lettore. Fidanzata con un keniota (cugino di uno dei tre presunti rapitori poi liberato) abitava a 300 km isolata dal mondo. Sconsigliata pure dalla ONG marchigiana per cui operava. Gli stessi giudici kenioti parlano di un improbabile sequestro (non è mai stato chiesto alcun riscatto). Un italiano è più facile che venga rapito in Italia che in Kenya (siamo di casa). Ora dopo 18 mesi riappare in gran forma, convertita all'Islam in Somalia. Sposata con uno dei presunti carcerieri. Era il caso di regalare 4 milioni di euro? finiti in mano a terroristi islamici (veri).
Condivido quanto scrive Giuliano Guzzo:
Ieri ero - e resto anche oggi - molto felice per il rimpatrio di Silvia Romano e per la sua famiglia, che ha potuto riabbracciarla. Solo, sarei stato forse più cauto, a livello istituzionale, nello spettacolarizzare il suo rientro, che ora suona come un tragico spot all’Islam fondamentalista, con i rapitori della nostra connazionale che passano quasi come benefattori che hanno propiziato una sua conversione «spontanea», trattandola «bene». Il che è inaccettabile. Allo stesso modo evidenzio come, culturalmente, la miglior risposta all'islamismo non stia in un opinabile «orgoglio occidentale» bensì nel Cristianesimo, che della nostra Europa è culla e linfa. Ed è a questo, se vogliamo praticare la sola superiorità accettabile - quella nell'Amore -, che noi tutti dobbiamo, ogni giorno, provare a convertirci. 

88 commenti:

Anonimo ha detto...

Avendo trasformato Cristo in uno sciapito profeta del pacifismo e dell'ecumenismo e il cattolicesimo in una religione che fa della gentilezza filantropica e del dialogo per il dialogo (il costruire ponti) la sua ragion d'essere non si può neppure parlare di apostasia per chi come Silvia Romano aderisce all'Islam: semplicemente, aldilà del battesimo, la fede non l'ha mai avuta e, probabilmente, mai ricevuta. Tant'è chi dovrebbe almeno rammaricarsi per una simile scelta non sembra aver niente da obiettare.
Cit. Piero Mainardi

Anonimo ha detto...

La morale in questo paese è sempre la stessa, a pagare il riscatto in un modo o in un altro sarà sempre il popolo. 4 milioni di euro in più di tasse per tutti. Una volta si interveniva con le forze speciali, oggi con i soldi degli italiani. Facile no?

Anonimo ha detto...

E ora chi ci restituirà la parte di Silvia Romano rimasta con i suoi rapitori?
Quelle immagini di Silvia Romano vestita con l'abito tradizionale delle somale musulmane sono devastanti.Chi con l’improvvisazione ha contribuito al suo rapimento ne è moralmente responsabile. La sofferenza di Silvia, il riscatto versato e la contropartita geopolitica da pagare ad una Turchia fondamentale per la sua liberazione sono responsabilità della disgraziata ONG che l’ha mandata sola e indifesa in un angolo del Kenya dove mancavano le più elementari garanzie di sicurezza
(Gian Micalessin)

Anonimo ha detto...

Ecco chi sono gli Al Shabaab di cui è stata ospite Silvia Romano in Somalia e che l'avrebbero convinta a convertirsi all'Islam
https://www.imolaoggi.it/2019/12/19/kenya-si-rifiutano-di-recitare-preghiera-islamica-9-cristiani-uccisi/

Anonimo ha detto...

Vittorio Sgarbi – Dopo il rincoglionimento da coglionavirus fiumi di uniforme retorica accompagnano il rientro della giovane donna Silvia Romano rapita dai terroristi somali di «Al Shabaab»
Nessun dubbio che sia una buona notizia. Ma lo stesso Stato che non riuscì a liberare Aldo Moro perché scelse la linea dura contro i terroristi delle Brigate Rosse, ora non ha fatto altro che finanziare i terroristi pagando un inverosimile riscatto.

Operazione non diplomatica, ma mercantile. Che vede lo Stato umiliato dai terroristi vincitori e una quantità di depensanti euforici che esultano come se avessero ottenuto la liberazione a forza di tweet, esortazioni, operazioni di intelligence, attività dei Servizi. Nulla di tutto questo. Semplicemente abbiamo ceduto a un ricatto e abbiamo pagato 4 milioni di euro, che rendono preziosi i futuri ostaggi, avendo dato prova di disponibilità alla trattativa. E se si esulta per questo occorrerà riconoscere la legittimità della trattativa Stato-mafia e della linea morbida e conciliante.

Anonimo ha detto...

Ma anche i genitori che mandano queste ragazze in età da marito con le ong, in Africa, alle falde del Kilimangiaro, come al luna park sulle montagne russe. Poi da cosa nasce cosa...

Josh ha detto...

Per me invece poteva stare dov'era direttamente. Ora abbiamo 1 musulmana in più a cui sarà regalato 1 seggio d'oro alla kultura per fare disturbo, dal pd o simili. E abbiamo 4 milioni di euro in meno

Josh ha detto...

La maggior parte delle volte questi che partono sono dei piddini mandati a fare cooperanti per poi tornare qui e fare esperti di integrazione, di diritto dei clandestini etc...sempre gente che quando torna è impiegata a fare azioni di disturbo antinazionali

Josh ha detto...

Il loro prossimo é distante 12000 km e parla di solito arabo

La sinistra mondialista é infatti antinazionale per eccellenza ...dietro ci sono le ong piene di soldi e le massonerie della sostituzione di popoli

Partono già con queste mire e idee

Non dovevamo pagare nessun riscatto..É voluta andare là. O conosceva i rischi. O le piace quel mondo.
O faceva parte di un'esperienza internazionale che poi sarebbe diventato un certo tipo di lavoro, o al sindacato, o a un giornale, o all'ue, o a un partito della solita area. Spesso queste imprese fanno curriculum e anche tesi di laurea documentarie con sbocco lavorativo in aree ideologiche affini.
Non é infatti il primo caso.

Fatti suoi, scelte personali loro, non dovevamo pagare

Amici della Tradizione Cattolica - Forlì ha detto...

Quando la Chiesa era cattolica, esisteva un ordine religioso i "Mercedari" che operava raccogliendo offerte fra i cristiani per riscattare i fratelli di fede, rapiti dai maomettani e riportarli alle loro famiglie, cattoliche, in paesi dove la Regalità Sociale di Cristo era luce per la sfera temporale. Oggi che la chiesa non è più cattolica, ma filo islamica e che gli stati, laicizzati e laicisti, sono quasi o del tutto alla mercé dei "nuovi cittadini" (di sapete quale "credo"), si pagano milioni di euro (dei cittadini indigeni) per riportare in patria un'apostata che farà ancor più propaganda pro invasione/sostituzione etnica e meticciato di civiltà. Non bastava lasciarla là coi suoi nuovi amici? In Italia ci sarebbe tornata comunque. Gratis, assieme a loro.

Viator ha detto...

http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/il-vero-errore-e-la-passerella-mediatica-oltre-al-riscatto-il-governo-si-presta-alla-propaganda-jihadista/

Anonimo ha detto...

La sindrome di Stoccolma è una particolare condizione psicologica per cui ci si affeziona o si arriva ad amare il proprio sequestratore. La definizione nasce da una episodio accaduto a Stoccolma anni fa, durante una rapina in banca furono sequestrati degli ostaggi e questi ostaggi stabilirono un rapporto molto intimo con i propri sequestratori al punto che ci fu anche chi continuò ad amare, una volta libero, il delinquente che lo aveva sequestrato! La sindrome colpisce circa l'8% di sequestrati, un 8% che, evidentemente, ha delle basi psicologiche particolarmente fragili, tali da non poter reagire come il restante 92% , alla violenza subita, con equilibrio e razionalità! Gli psichiatri hanno individuato 4 stadi psicologici che il sequestrato attraversa per poi approdare all'amore verso il carnefice, ma fondamentalmente il meccanismo psicologico è basato sul sentimento per cui il sequestrato ama il proprio sequestratore non per quello che sta subendo ma per quanto il sequestratore avrebbe potuto fare e non ha fatto! In altri termini il sequestrato viene legato ma non picchiato? Ed allora scatta la riconoscenza per la mancata bastonatura, scatta la simpatia, il sequestratore viene "umanizzato "! Si verifica una violenza sessuale? Ma ecco che scatta la riconoscenza per la "dolcezza " con cui si verifica! Gli psichiatri hanno sempre evitato di classificare la sindrome di Stoccolma come patologia vera e propria, anche se con l'ultimo meeting l'organismo che riunisce gli psichiatri a livello mondiale ci è andato molto vicino, e senza dubbio nel futuro succederà! In fondo nessuno può considerare normale un caso per il quale un deportato ad Auschwitz, una volta liberato, dichiarasse di essersi convertito al nazismo, e si facesse trovare vestito con la divisa delle SS! Sicuramente un caso del genere farebbe scalpore, ed il soggetto interessato verrebbe sbeffeggiato o dichiarato pazzo! Altre volte, invece, viene accolto con la fanfara, viene ammirata la "divisa " che il sequestrato esibisce con orgoglio, ci di complimenta per la avvenuta "conversione " alla ideologia dei sequestratori! Perché, come sempre successo in passato, a parità di condizioni e di comportamenti la violenza resta violenza in certi casi e con certe divise, mentre diventa " atto d'amore " alla svedese se la divisa indossata è quella politicamente corretta, quella giusta! Nulla di nuovo sul palcoscenico della vita, dove recitano buffoni e pagliacci vari davanti ad una platea dove molti sono, senza ombra di dubbio, dei minus habens, e formano quelle che Ennio Flaiano definì "legioni di idioti "! E questo è!
Domenico Napolitano

Anonimo ha detto...

....
Trattare con i terroristi islamici di al Shabaab, affiliati ad al Qaeda e tra i più sanguinari, che in Africa – forse non tutti lo sanno – si sono macchiati di stragi orrende di uomini, donne e bambini, ed eventualmente pagare un riscatto, è forse una via obbligata, ma non un qualcosa che possa essere ostentato e celebrato all’aeroporto come una brillante operazione di cui andare fieri e da sbandierare al mondo intero. Anche perché, come spiega bene Romana Mercadante nella sua nota, non è il riscatto in sé, è la passerella mediatica del presidente del Consiglio e del ministro degli esteri a mandare un messaggio devastante. Il messaggio di un governo pronto non solo a pagare i terroristi, ma anche a prestarsi alla propaganda jihadista (tale è stata riabbracciare festanti un ostaggio convertito all’islam, non si sa bene come, dopo 18 mesi di prigionia, sceso dall’aereo con indosso una tunica islamica), pur di trarre un qualche vantaggio in termini di consenso da un lieto fine dal punto di vista umano e famigliare, ma non certo politico. Certe cose, se si fanno, si fanno in silenzio e poi non si sbandierano ai quattro venti.
Circola una foto in cui la ragazza è ripresa sul sedile posteriore di un pick-up e indossa un giubbetto antiproiettile turco.

Pubblicata dall’agenzia di stampa Anadolu, ieri sera ha fatto il giro di tutti i media turchi, ma sui social italiani l’ha rilanciata Mariano Giustino, il corrispondente di Radio Radicale dalla Turchia.

Questa foto suggerisce un ruolo ben più centrale dei servizi segreti turchi nella conclusione della vicenda, non un semplice “aiuto”. E cioè, che siano stati proprio i turchi a prelevarla e poi consegnarla alle autorità italiane. I nostri servizi non c’entrerebbero quasi nulla, se non per la richiesta d’aiuto avanzata nel dicembre 2019 all’intelligence turca (Mit) per rilevare e portare in salvo l’ostaggio. Insomma, l’operazione conclusa con successo sarebbe turca, solo i soldi italiani.

E questo dovrebbe suonare come un campanello d’allarme: in Somalia, così come in Libia, per combinare qualcosa dobbiamo telefonare ad Ankara. Il che la dice lunga sulla nostra irrilevanza persino nelle nostre (ormai ex) aree di influenza.

Anonimo ha detto...

Il link:
http://www.atlanticoquotidiano.it/quotidiano/silvia-romano-consegnata-ai-servizi-turchi-non-una-brillante-operazione-di-cui-andare-fieri-ma-una-resa-ai-terroristi/

Anonimo ha detto...

La liberazione di Silvia Romano è stato un colpo magistrale di Giuseppe Conte: è riuscito a far sì che gli italiani detestino qualcuno più di lui.

Da Fb ha detto...

NON UN'ITALIANA, MA UN'ITALIA SOTTOMESSA
L'intollerabile passerella che il Governo ha regalato agli jihadisti

Non considero la conversione di Silvia Romano un caso sui generis. Abbiamo una mezza dozzina di casi italiani ben documentati di giovani donne che hanno deciso di aderire a Da'ish negli anni passati, sia già congiunte a coetanei di fede musulmana, sia nubili, tutte che partivano da un totale disinteresse verso il sunnismo, di famiglie cattoliche o prive di un'educazione religiosa. Se è stato possibile ridefinire i modelli cognitivi e comportamentali di quelle ragazze in un contesto dove c'era molto meno spazio di manovra, nella carcerazione 24/7 di mesi e mesi è estremamente più semplice.

Quando i particolari della sua prigionia emergeranno, sarà possibile rintracciare anche gli eventuali schemi di condizionamento subito, quanto sia stato invasivo e quanto traumatico, se hanno innescato meccanismi psicopatologici o se ne hanno lasciata intatta la salute psichica.

Una cosa è però chiara: con la notizia della conversione e le immagini dello sbarco in abiti tradizionali delle comunità somale musulmane, il velo a circondare il sorriso smagliante, Silvia Romano è per il terrorismo internazionale islamista un trofeo da esporre in Occidente per dimostrare ai tanti in odore di fondamentalismo la superiorità di quell'Islam, quello armato che mette l'Africa a ferro e fuoco e trucida migliaia di Cristiani all'anno, sui valori occidentali. Una prova di forza della persuasione jihadista, riconosciuta da una prigioniera esponente della “migliore Europa” della solidarietà, della missione, da una giovane occidentale che sceglie la sottomissione, propagandata come volontaria. Non una conversione frutto della libertà religiosa tutelata in Europa, ma condotta nella privazione della libertà in terra di guerriglia islamica, da parte degli stessi guerriglieri suoi aguzzini.

Siamo certi che al-Shabāb abbia ottenuto il massimo vantaggio dal riscatto della giovane, anziché dalla sua scarcerazione?
Siamo certi che non l'abbiano fatto proprio nel momento in cui sono stati certi che Silvia non avrebbe rinnegato la propria conversione?

Se io fossi il responsabile della propaganda jihadista di al-Shabāb, ordinerei festa grande in ogni battaglione non per i milioni in arrivo, ma per le immagini trasmesse in Eurovisione di Silvia. E, a dirla tutta, se fossi Erdogan tratterei a stento una risata.

Il nostro problema non è se la conversione di Silvia sia o meno volontaria. Questo se lo vedranno lei, i suoi familiari e gli analisti che saranno coinvolti.

Il nostro problema è che lo Stato Italiano ha offerto una passerella impagabile ad una delle maggiori organizzazioni jihadiste internazionali. L'ha fatto lasciando filtrare indiscrezioni su una conversione che doveva essere censurata, l'ha fatto senza imporre a Silvia un vestiario privo di retaggio religioso. Perché a Silvia si poteva certamente chiedere questo, a fronte del grande bene della sua liberazione. Ma il Governo non si è nemmeno posto il problema.

La sottomissione di Silvia è un suo problema.
La sottomissione dell'Italia agli scopi del jihadismo è un problema nostro.

Anonimo ha detto...

Secondo me è necessario capire i rapporti fra Ong e terrorismo. Ho visto ostaggi tornare in Italia provatissimi e ho visto cooperanti che sembravano testimonial dell' Islam...

Anonimo ha detto...

NON CONFONDETE VOLONTARI E COOPERANTI. SOLO PER I SECONDI SI PAGA IL RISCATTO. CHIEDETEVI IL PERCHÉ INVECE DI CADERE NEL BUONISMO

berni /exodus ha detto...

Un'Italia condannata agli sprofondi degli abissi insieme ad un'Europa già distrutta.... se non si forma di nuovo in Italia ed in Europa un nuovo risorgimento, distruggendo prima di tutto, tutto il komnunismo, facendo terra bruciata intorno ad esso, compresa la falsa UE, tutto il blocco delle ONG pirate il NOW e tutte le massonerie che oggi devastano l'Europa, primo tra le quale il blocco Bergoglio e compagni, siamo gia alla devastazione ed allo sprofondo dell'ultimo cerchio dell'inferno di Dante... abbiamo lasciato mani libere a queste organizzazioni da duecento anni e molto di più dal dopoguerra ritenendo non pericoloso il komunismo, abbiamo disatteso e abbandonato il messaggio di Fatima che il komunismo avrebbe distrutto il mondo... ed ecco che ci siamo.... forse siamo alla fase della distruzione totale... oggi ne abbiamo visti tutti gli effetti devastanti in tutto il mondo. Solo Cristo con un nuovo miracolo, se ancora c'è un solo salvabile (come diceva di Sodoma e Gomorra) può cambiare il mondo intero... ma lo meritiamo??????

Anonimo ha detto...

Non ho capito : riscattata per tornare la' ?

Anonimo ha detto...

Probabilmente già da domani i grandi mezzi di comunicazione di massa non si occuperanno più della vicenda di Silvia Romano. E lei manterrà il riserbo sui fatti accaduti nei 18 mesi di prigionia nelle mani dei terroristi islamici di Al-Shabab che ieri ha difeso dicendo “sono stata trattata sempre bene". Lo spettacolo del commovente abbraccio di Silvia Romano con i suoi genitori e familiari resterà la copertura ben accetta di una vicenda che è preferibile archiviare per non dover svelare dei fatti inquietanti sul rapporto tra lo Stato e i terroristi islamici, più in generale sulla strategia di islamizzazione dell’Italia e dell’Europa.

Anonimo ha detto...

Gli zelanti difensori della "libertà di culto" in riferimento a una ragazza rapita da un gruppo terroristico e probabilmente sottoposta a pressioni psicologiche notevoli hanno mai speso una parola per i cristiani perseguitati? Forse no: è una causa assai démodé.

(In ordine: Egitto, Nigeria, Pakistan, Cina)

Anonimo ha detto...

Salvini: "Io al ritorno avrei tenuto un atteggiamento più sobrio da parte delle istituzioni, un profilo più basso. Penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a livello mondiale a questi infami che nel nome della religione hanno ucciso centinaia di persone" .

Anonimo ha detto...

Penso che, dai commenti letti, quelli più realistici siano quelli di Josh, che ha descritto magnificamente cosa succede oggi in Italia, in Vaticano, e, purtroppo, nella maggior parte delle famiglie senza Dio.

Amici della Tradizione Cattolica - Forlì ha detto...

Campane a distesa per un'apostata?
Sì, il parroco ha fatto bene a suonarle!
La "conversione" all'Islam della sua ex parrocchiana suggella lo splendido lavoro di evangelizzazione compiuto dalla parrocchia...
#liriconosceretedaifrutti #settaconciliare
#scappatedaquestipastori

Anonimo ha detto...

SilviaRomano :"Mi sono convertita all’ Islam per una mia libera scelta. I rapitori mi hanno trattato con umanità, non sono stata costretta a sposarmi e non ho avuto costrizioni fisiche né violenze”.
Nemesi. La signorina, a cui auguro ogni bene ed una felice gravidanza, ha un passato di "cattolica di sinistra". Non deve essere stato facile per lei far coincidere i valori progressisti con i dettami di un credo oppressivo nei confronti della donna 🙄 (ah no, la religione intollerante per eccellenza è quella Cattolica...).
Perché abbiamo pagato il riscatto ?
Intanto è un dato di fatto che i 4 milioni di Euro del popolo italiano siano andati ai terroristi islamici.

(...) In altre occasioni, la decisione del governo italiano di pagare un riscatto a dei terroristi, a quanto si dice dopo mesi di trattative durante le quali gli al Shabaab hanno giocato al rialzo, non sarà presa bene da tutti, senza che si pongano degli interrogativi. Silvia Romano andava salvata tentando tutte le strade possibili. Se l’unica praticabile è stata quella di cedere a una estorsione, si ringrazia Dio per la vita risparmiata, ma nessuno può ignorare le conseguenze di questa scelta, tanto meno un governo responsabile: l’involontario finanziamento delle attività criminali di una delle più potenti organizzazioni jihadiste africane, l’accresciuto rischio di sequestri per i nostri connazionali che vivono e che vanno in vacanza o per lavoro sulle coste orientali africane.
(Anna Bono)

Il ritorno dell'Impero Ottomano, in altre forme.
(..) Ed è a tutti gli effetti una vittoria di Erdogan: l’unico leader a sapere mantenere e rafforzare i rapporti del proprio Paese nel mondo africano confermandosi nella sua strategia neo - ottomana, grazie a un sapiente gioco di diplomazia, strategia militare e alleanze.
E per l’Italia c’è poco da sorridere, a eccezione della vittoria di riavere a casa la nostra ragazza.
https://it.insideover.com/politica/erdogan-africa-somalia-silvia-romano.html

Anonimo ha detto...

Non so se sia sindrome di Stoccolma. Più probabilmente ci troviamo di fronte all'ennesima ragazza educata al terzomondismo e al progressismo. Il volontariato va bene solo se vai in Africa con ong che finanziano i terroristi e non a pulire le scale della vicina di casa.

Anonimo ha detto...

l silenzio parla

Mi chiedete, nella posta, un giudizio sulla vicenda della volontaria liberata. Se me ne sono stato zitto, finora, una ragione c'è. Penso che le parole attorno a una vittima non servano: bisogna essere solidali con la vittima, con le sue sofferenze, anche se hanno la forma di un sorriso radioso.
Per essere più chiaro, penso che Silvia Romano sia stata vittima non solo di un sequestro, ma anche di un uso accorto della sua libertà. Eccomi, e vi dico che mi hanno trattata bene, che mi sono convertita liberamente, che ho pianto solo il primo mese. In una parola: sembra quelle persone che escono da un coma e ti raccontano com'è la soglia diafana della morte, una senso di pace. Dunque per me è ancora vittima e questo esige il silenzio.
Tutto il resto? Fa pena. Fanno pena le ong fai da te che non pensano ai pericoli, non assicurano volontari malpagati. Fanno pena i governanti che allestiscono la passarella a Ciampino e si ritrovano una passarella degli Shebaab. Fanno pena i commenti rancorosi di chi dice che sono soldi buttati, e avrebbe potuto stare là.
Anche padre Dall'Oglio amava i luoghi e le persone in mezzo alle quali è stato sequestrato, e forse per sempre. Non l'ho mai capito davvero, ma sarei stato felice se avessimo potuto pagare un riscatto per lui, e per Enzo Baldoni.
E' vero, siamo uno Stato dove i familiari dei morti di Bergamo devono pagare le cremazioni, e gli italiani a Cuba devono pagare il volo speciale Alitalia mandato da Di Maio per tornare in Italia ai tempi del virus, ma io sono dell'idea che la vita non abbia prezzo, anche se non sopporto questa disparità di trattamenti.
Fa pena la destra e la sinistra, i giornali di destra e quelli di sinistra. Fanno pena i commenti generosi : "orgoglio". "grazie": di cosa? Per essere andata ad aiutare gli orfani di un villaggio kenjota invece di aver pagato il viaggio a una giovane del posto, averle insegnato come si tengono i bambini, e rinviata sul posto con i soldi per costruire una scuoletta?
Amore dell'avventura, e lo dico con l'affetto di chi per avventura è andato nei posti peggiori. Fanno pena i buonisti che furono e continuano a essere feroci con Fabrizio Quattrocchi. Fa pena l'imam che si è detto pronto ad accoglierla: pessima propaganda per l'Islam, una conversione così, signor imam. Fanno pena tutti, tranne forse il parroco del Casoretto che non dice nulla, è felice e basta. secondo me. Facciamo pena tutti. Ma lei, Aisha, deve muovere solo a pietà. Se accorri sul luogo dell'incidente non stai a chiederti se correva troppo o aveva bevuto, se aveva ragione o torto. Chiami i soccorsi, distendi il ferito, sei felice se non ti tocca stendere un lenzuolo bianco. Ecco perchè me ne stavo zitto. (Toni Capuozzo)

Il Messaggero ha detto...

"CONVERTIRSI VUOL DIRE SALVARSI LA VITA IN QUEI POSTI" - PADRE LATORRE, DA 16 ANNI MISSIONARIO IN KENYA: "ESSENDO DONNA, CONSIDERATA LA SUA ESPERIENZA E LA SUA GIOVANE ETÀ, NON SAREBBE STATO FACILE RESISTERE SE NON AVESSE ABBRACCIATO L'ISLAM. QUI LA RADICALIZZAZIONE STA AUMENTANDO IN MODO ESPONENZIALE, FINANZIATA DALLE MONARCHIE DEL GOLFO"

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/39-39-convertirsi-vuol-dire-salvarsi-vita-quei-posti-39-39-236020.htm

Sacrosante parole ha detto...

"Il giorno della festa è il giorno della festa e salvare una vita è fondamentale, ma se mi chiede come mi sarei comportato al Governo io, probabilmente, avrei tenuto un atteggiamento da parte delle istituzioni più sobrio, un profilo più basso. Perché mettetevi nei panni di quei terroristi islamici maledetti che hanno rapito questa splendida ragazza: l'hanno vista scendere col velo islamico, ha detto che è stata trattata bene, ha studiato l'arabo, letto il Corano, si è convertita, in più hanno preso dei soldi, io penso che un ritorno più riservato avrebbe evitato pubblicità gratuita a questi infami che nel nome della loro religione hanno ammazzato migliaia di persone". Così Matteo Salvini a Rtl 102.5 sulla liberazione di Silvia Romano. "Certo - aggiunge - qualche domanda deve avere una risposta In Kenia le donne valgono molto meno dell'uomo perché l'uomo può sposare quante donne vuole e la donna no, visto che c'è la poligamia per legge, e i soldi che sarebbero stati pagati per il riscatto sarebbero stati incassati da questa associazione terroristica Al-Shabaab che con attentati ed autobombe ha ucciso migliaia di persone".

Anonimo ha detto...

«Chiunque abbia vissuto molti anni in Africa sa bene che, anche considerando le inevitabili differenze territoriali del vastissimo continente, non sanno che farsene di "mediatori culturali", bambinaie e puerpere.
Servono ingegneri, operai specializzati, medici specializzati, imprenditori ed investitori che abbiano le capacità e la voglia di creare posti di lavoro.
Per cui se non avete quelle qualifiche da offrire, evitate di andarci per ingrossare le fila di quelle che contribuiscono al boom demografico africano incontrollato.» .

Intanto le femministe tacciono. Fosse stata rapita un'agnostica in un monastero di clausura e, una volta liberata, la sventurata avesse dichiarato di essersi convertita al cattolicesimo, alla sua libertà di scelta non ci avrebbe creduto nessuno e la Chiesa cattolica sarebbe stata oggetto di rimostranze infinite. Invece nei confronti dell'Islam niente. In nome del dogma multiculturale è una religione come tutte le altre. Certo, composta di una minoranza di "pazzerelli" un po' maneschi che però con il vero Islam non centra niente. Come se Maometto fosse stato un monaco tibetano.

Anonimo ha detto...

Questi giovani cercano qualcosa che la nostra società non può offrire .Loro ,i giovani,hanno bisogno di credere in valori importanti, e cosa abbiamo da offrire noi?Assolutamente niente.E la Chiesa Cattolica ,così com'è ,cosa può offrire? Molto e niente.Molto perché la Parola di Dio entra enche nelle teste più dure.Pochissimo perché l'esempio che viene dal vertice dissuaderebbe chiunque dall'idea di convertirsi.E' una situazione di stallo che non durerà ancora a lungo.

Anonimo ha detto...

Certo. I Martiri sono morti per nulla, Santa Maria Goretti pure. Ha ragione caro Padre, la cosa più importante é la vita terrena, come insegna il suo capo supremo Jorge Mario. Da parte di Silvia l'apostata, come cantavano tanti anni fa gli 883, "nessun rimorso, nessun rimpianto". Splendido, continuate così. State garantendo a Satana un inferno in sold out.

Anonimo ha detto...

Bah, un giudizio lapidario di padre Gheddo 'una lavagna vuota su cui ognuno può scrivere ciò che vuole' e il nostro occidente ne è stracolmo di tali lavagne.

Anonimo ha detto...

Si, Anonimo, per prenderci tutti per i fondelli e collaborare con i nostri invasori. Che tenerezza, vero?

Anonimo ha detto...

Qualcuno ricorda, nella Roma papalina, il caso di Edgardo Mortara? La Chiesa subì ogni tipo di contumelie per aver accolto come battezzato quel bambino che sarebbe poi diventato sacerdote.
Ma qui parliamo di islam, quindi...l'ipocrita sinistra fa chapeau!

Anonimo ha detto...

Silvana De Mari - Alle sciacquine in vacanza in Africa lo stato non paghi la vacanza
https://www.youtube.com/watch?v=rVCo6S35go4&feature=youtu.be

Con la stessa cifra avrebbero potuto riscattare 4000 bambini africani che lavorano nelle miniere d'oro del Burkina Faso..

Anonimo ha detto...

E' la prima volta che colui che subisce la truffa del "cavallo di ritorno" è contento di pagare.

A pensarci bene poi è contento lo sgoverno, gli italiani, ovvero quelli che i soldi li "cacciano", un po' meno, però fanno finta di essere lieti. Del resto ora che la signora, che era andata in Africa con il nobile compito di fare i pupazzetti in faccia ai ragazzini (solo un occidentale è capace di tale maestrìa), è divenuta islamica bisogna starsi zitti sennò il Saviano di turno ci taccia di islamofobia

Pico

Anonimo ha detto...

Si dice: rispettiamo la sua scelta. Certo: se si fosse convertita in una situazione, interiore ed esteriore, "di libertà e di rispetto" il ragionamento sarebbe giusto. Ma stare "sotto torchio" di terroristi islamisti - per un anno e mezzo - non è certo una situazione di libertà e di rispetto. Quell'anno e mezzo non può essere messo da parte in un batter d'occhio, appena scesi all'aeroporto in mezzo a mille giornalisti. Ci sono situazioni umane estreme che condizionano la psiche, il modo di ragionare e l'intero modo di vivere e di relazionarsi. Infine: siamo proprio sicuri che lei sia veramente libera anche ora che è in Italia? Si può pesare sulla vita altrui anche con minacce, fisiche e morali, come con blandizie, con proposte di complicità, di doppio gioco, con gesti di seduzione e con inviti alla corruzione. rdv

Anonimo ha detto...

Attenti che, come già anticipato pochi giorni fa, il governo vuole prorogare lo "stato di emergenza" fino al 31 gennaio 2021. Lo prevede una bozza del "decreto rilancio".
Il perenne stato emergenziale garantisce la sopravvivenza politica di questo governo e della maggioranza giallo-rossa. A gennaio 2021, in pieno inverno, verrà prorogata di altri sei mesi, fino a luglio 2021 quando scatterà il semestre bianco?
Virus è potere, un'occasione d'oro per #Conte e Company di tirare a campare. Ve l'ho sempre detto che non è solo una epidemia ma anche un esperimento sociale.
Ne parlo domani su Libero con Paolo Becchi.
(Giuseppe Palma)

Anonimo ha detto...

Giulii Meotti:
Ok, tutti rispettosi della "scelta" di Silvia Romano. Ma Aisha, il suo nuovo nome, non è proprio un simbolo edificante. Era una bambina di 9 anni quando sposò Maometto. E in Somalia se non indossano l'abito con cui Romano è arrivata in Italia le donne sono frustate dagli islamisti di Shabaab. Il fotoromanzo che i perbenisti italiani si sono costruiti sulla cooperante italiana è un inferno per le donne sotto la sharia.

Anonimo ha detto...

Caro Mentana "Hitler cattolico" è una castroneria

Capisco l’emotività, capisco la foga, capisco la rabbia. Capisco tutto. Capisco perfino l’ignoranza. Quel che però non accetto è l’ignoranza ex cathedra. Per questo sono sobbalzato nel leggere un’uscita di Enrico Mentana per esporre la quale, però, occorre una premessa. Il popolare giornalista è rimasto irritato dal commento di Simone Angelosante, sindaco di Ovindoli e consigliere regionale della Lega, il quale ha paragonato la conversione all’Islam di Silvia Romano a quella di un ebreo che, internato in un lager, si fosse convertito al nazismo, tornando a casa con la divisa della Germania hitleriana.

Non intendo soffermarmi su tale accostamento. Il punto è che, dei tanti modi per replicare a Angelosante, Mentana non ha trovato di meglio «che ricordare che il campo di Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia, e che lo stesso Hitler era cattolico battezzato e cresimato». Ora, che uno del livello di Mentana accosti l’Olocausto al cattolicesimo lascia di sale. Solo fermandoci alla Polonia possiamo difatti ricordare come di preti cattolici i nazisti ne sterminarono circa 3.000. Esemplare, per stare ad Auschwitz (idea degli occupanti nazisti), fu il sacrificio di san Massimiliano Kolbe, figura forse non nota negli studi di La7 ma di statura morale immensa.

Non meno grave è l’allusione mentaniana all’«Hitler cattolico». Non lo sa, il noto giornalista, che il futuro Führer già nel suo Mein Kampf definiva il Cristianesimo «primo terrore spirituale»? Ignora, l’editore di Open, che il dittatore nelle Conversazioni a tavola affermava che «il colpo più duro che l’umanità abbia ricevuto è l’avvento del cristianesimo»? In più, è accertato che Hitler – così cattolico da pensare che «o si è cristiani o si è tedeschi» – meditasse di rapire il Papa, come prova l’archivio della gendarmeria pontificia contenente un piano segreto per difendere la Santa Sede e nascondere Eugenio Pacelli.

A chi non fosse ancora convinto dell’anticristianesimo hitleriano, possiamo far rispondere da uno dei suoi più stretti collaboratori, Joseph Goebbels, il quale nei suoi diari appuntava come il Führer fosse – testualmente – «un avversario feroce» della Chiesa di Roma e del cristianesimo in generale, nemici che il dittatore non prendeva apertamente di mira solo per «ragioni tattiche»; e potremmo continuare a lungo con riscontri circa il fatto che il nazionalsocialismo tutto fu fuorché cattolico, tanto che ebbe in uomini di Chiesa instancabili nemici.

Basti pensare a Clemens August von Galen, vescovo che non un bollettino parrocchiale ma il New York Times definì «l’oppositore più ostinato del programma nazionalsocialista». Tutto ciò per dire che, se l’intervento di Mentana era finalizzato a difendere Silvia Romano, il solo scopo che ha in realtà ottenuto è stato offendere non tanto e non solo i cattolici – categoria abitualmente azzannata dai media -, ma la verità storica. Per un professionista dell’informazione in prima linea nella lotta contro le cosiddette bufale, è davvero una magrissima figura. 

Giuliano Guzzo

Anonimo ha detto...


La neoconvertita deve dire che la sua conversione è stata spontanea.
Se dicesse che l'hanno costretta si potrebbe dire che la sua
conversione non è autentica o che lei la sta rinnegando, appunto
col dire o far capire che la conversione era finta. E tutto ciò
potrebbe anche essere inteso come apostasia dai maomettani, colpa che per loro
comporta la condanna a morte. E' vero che l'islam si preoccupa
poco delle intenzioni, però il rischio c'è soprattutto con i
fondamentalisti e terroristi.
Tutta la faccenda appare comunque sgradevole ed inquietante,
oscura in vari suoi aspetti.
Dimostra ancora una volta che la gerarchia cattolica attuale
non ha più la fede.

Josh ha detto...

1 altra cosa si potrebbe provare a capire. Cosa ha trovato nell'islam Silvia? le pagine di poesia del corano sulla donna?
E cosa non ha trovato di attraente, di soddisfacente nei modelli di qui?

E' anche qui il problema. Una civiltà che odia il maschio, la nostra, che ha espunto Cristo dalla vita quotidiana (pure la neochiesa l'ha fatto), che vuole la donna lavoratrice in carriera, madre poco, eroina, di successo, maschilizzata, defemminilizzata...

poi una neochiesa paramarxista che porta avanti un'idea di donna simile alle 68ine che hanno creato l'altra caricatura di cui sopra.
Dalla neochiesa non ha ricevuto un'immagine di donna convincente, dal marxismo 68inista odiatore del maschio nemmeno.

Anche in 'teologia' hanno inventato un 'dio' nè uomo nè donna, che non dà ordini, che è sempre misericordioso senza giustizia.
Allora lei s'è cercata il dio autoritario la cui eventuale misericordia arriva, se arriva, a tiramento, dio irraggiungibile e senza mediatori.

E ha trovato qualcosa di suo interesse nel'islam autoritario, e nell'africano.
Non tira nemmeno la proposta bergogliosa del diaconato femminile, pare.

Ma non dimentichiamo che il problema è di tutto l'occidente

"Per rendere sacro l’individuo dobbiamo distruggere l’ordine sociale che lo crocifigge. E questo problema può essere risolto solo con il sangue e il ferro." .....dalle Guardie rosse di Mao, come da Gramsci e le Brigate Rosse. La necessità dello sterminio di categorie sociali intere come necessità per “la liberazione dei lavoratori”, per far sorgere l’Uomo Nuovo, e far emergere la nuova società ideale dove non ci sarà alcun lavoro subordinato (s'è visto), alcuna minoranza discriminata, alcuna guerra, alcuna crudeltà – una volta che "NOI (sempre i sinistrati) avremo esercitato a fondo la crudeltà necessaria per la vostra liberazione".

Discorsi arcinoti dei paracomunisti, quello stesso che per 70 anni ha schiacciato interi popoli in nome della classe operaia. Adesso è mutato ancora, il Proteo che rinasce a nome delle minoranze cosiddette discriminate, barconi, islam e LGBT, ma ovviamente con gli stessi scopi: lo sterminio dei nuovi kulaki. E ce lo dicono anche i privilegiati americani “di sinistra”: (continua)

Josh ha detto...

(riprendo) Bernie Sanders pochi mesi fa proclamava che non avrebbe candidato a nessuna carica politica nessun maschio e bianco (un vero orrore per lui): e presto troverà imitatori qui.

Anzi, sarà escluso anche lo Straight, l’etero. “Maschio, bianco e etero” e aggiungerei occidentale. il nuovo totem da distruggere.

Questa sinistra rappresenta solo se stessa, i barconi, i musulmani, i clandestini (che poi non vede l'ora di sfruttare a 3 euro) o al limite chi fa dell'essere omosex un culto pubblico alla propria persona.

Leggo del resto dai maestri di sinistra: "Guglielmo Zucconi, -il noto defunto di Repubblica-, poco prima di defungere, imbevuto della “cultura americana” in cui abitava, ha esultato: “Sono contento di vedere l’assalto alla cittadella bianca – è giunta l’ora in cui l’uomo bianco sarà sconfitto – entro dieci anni diverrà minoranza”.
Ed Ezio Mauro fino poco fa a predicare che “l’uomo bianco è la regressione dalla nostra unità primitiva”.

I citati sono pochi esempi di quella fauna che abbiamo ben conosciuto ai tempi dell’Urss e di Mao: gli “Intellettuali organici” o aspiranti ad esserlo (stipendi e fama tv garantiti) che si riorganizzano, che hanno ritrovato una causa più esaltante di quelle cui erano pateticamente ridotti: della difesa di Mario Monti e Georges Soros , delle “ragioni” del capitalismo terminale e delle “regole UE”, alla Bersani e Zingaretti. Stileranno loro le liste di quelli di cui liberarsi, segnalandoci al Partito. Anzi, già lo fanno. Provate ad opporvi alle navi delle ONG progressiste che vi sbarcano i milioni di arabi, asiatici, africani? Siete “razzisti, fascisti, sovranisti, omofobi, anti-euro”: il passato da eliminare perché arrida il Sol dell’Avvenire. ma in tutto questo è il maschio bianco ed eetro il nemico, anche delle donne, tutte coalizzate o quasi (le maraini, le litizzetto, le murgia, le lilligruber & co)

Chiaro che una ragazza, partita come una tabula rasa, è stata convinta di trovare qualcosa, anche della propria identità in una religio impositiva, con ruoli ben definiti.

Qui da noi avrebbe dovuto essere: si si no no, con l'autenticità del cuore.

ma chi lo dice più? dov'è la sapienza definitoria? L'ha trovata negli ordini chiari coranici la sapienza definitoria dopo che il nostro mondo ha cancellato le S. Scritture bollandole come esempio di scoria della storia, da demitizzare col metodo storico critico

Chiaramente la ragazza è caduta dalla padella alla brace, ma le cause di questo processo sono spesso qui da noi, a partire dalle parrocchiette che propalano un finto cristianesimo sociale senza trascendente, un Gesù che non giudica, un aldilà senza pena (tutti alla casa del padre),
non più un aut aut che renda la vita autentica e degna di essere vissuta,
ma un non solum sed etiam, tra vero e falso.

Anonimo ha detto...


Hitler, suddito austriaco del defunto impero austro-ungarico, sarà stato anche battezzato da bambino ma era notoriamente di formazione culturale paganeggiante anzi voelkisch, un prodotto di quella pseudo-cultura "tedesco-popolare" assai diffusa nei due imperi tedeschi prima della I gm e subito dopo nelle due disastrate nazioni; cultura di forti tendenze anticattoliche, filoprotestante, pangermanista, tesa a rivalutare il passato "germanico", precristiano dei popoli tedeschi (come poi si è visto col nazismo). Esponente ne era anche il generale Ludendorff e la sorella, femmninista fanatica in chiave paganeggiante, che considerava le donne tedesche vittime del cristianesimo.
Tale cultura era imbevuta di teosofia, spiritismo, esoterismo di ogni specie, teorie biologiche pseudo-scientifiche. Aperta anche alle deviazioni sessuali, influenzò per certi aspetti anche Freud, che vide notoriamente nella sessualità la causa di tutto, per così dire.

Anonimo ha detto...

Aisha, non più Silvia, è felice, convertita e desidera tornare presto in Kenya
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Ma su Silvia Aisha Romano, cosa c’è da festeggiare?
di Max Del Papa 11 Maggio 2020, 16:56
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Si fatica a mettere in ordine le assurdità, le mistificazioni sulla cooperante Silvia Romano ma una doppia foto riassume tutto: lei nella prima vita, giovane, vezzosa, canotta scollata e shorts, una bella ragazza italiana, occidentale; lei, non più lei, non più Silvia, Aisha, paludata da testa a piedi, occhi sbarrati, gonfia, verosimilmente incinta. Dentro questa giustapossizione tutto il dramma, tutte le cose che non tornano. Secondo la sinistra di legno, rimbambita di ideologia, va tutto bene: va bene il riscatto, i 4 milioni – con o senza Iva? – il significato icastico, catastrofico per l’Italia, ottimo per il fondamentalismo islamista, l’annientamento di una ragazza italiana, farfalla alla rovescia, involuta in crisalide, a definitiva umiliazione dell’occidente cristiano.
Va bene la conversione spontanea, il cambio di nome, la volontà manifesta di tornare in Kenya, la totale mancanza di riflessione su una scelta avventurista che impegna e impiega forze italiane, va bene il finanziamento del terrorismo, va bene tutto. E guai a chi oggi non esulta, anche se non si capisce cosa ci sarebbe da celebrare. Se Aisha, non più Silvia, è felice, convertita e smania dalla voglia di tornare dai suoi padroni, non carcerieri, non aguzzini, allora che stiamo festeggiando? Se l’occidente è la solita terra da sanificare, da cambiare, da ripensare, da mondare dal capitalismo consumistico, da rendere più simile agli standard islamici, perché lei è tornata indietro? Se tra l’Italia e il Kenya il peggio è l’Italia, se il vero rapimento è qui, adesso, allora che senso hanno i canti e i battimani? Se la sua scelta è genuina e lei per prima non parla più di sequestro, di prigionia ma, in modo ambiguo, di permanenza, di libere scelte, dove starebbe il suo eroismo?
Le è stata consentita a caro prezzo (per il paese) una visita a casa, dai familiari, e una passerella, questo è fatale, per i media spalmati nel suo trionfo, prima di rientrare? La strada della sua casa, al Casoretto, quartiere dell’est milanese, si è subito riempita di cartelli con la griffe di Emergency e delle Ong “cooperanti”: su cosa mettevano la firma se non la resa da parte di un modello di vita e di società bene o male evoluto ad uno arretrato e feroce? Forse l’incasso dai terroristi di Al Shaabab, legati ad Al Qaeda, in funzione di nuove stragi? Le campane della chiesa cattolica, ancora fino a prova contraria, di san Maderno, cosa celebravano? La conversione di Aisha che vuole convertire all’Islam anche i congiunti?

Queste ed altre questioni, spinose, gli intossicati di ideologia, che è come dire quelli in malafede, le aggirano, preferiscono rifugiarsi nel populismo comunista gravido di luoghi comuni: l’eroina, la salvezza, la generosità, esultiamo tutti insieme, chi non capisce è un boia, chi pone domande e riflette è un fascista. L’odio, finto ma esibito, verso l’occidente dei privilegiati del sistema di mercato occidentale non si smentisce anzi si esalta in situazioni estreme come quella di Silvia Aisha, che sarebbe la moglie di Maometto. Ed è l’odio dei cuoricini sensibili, dei restiamo umani, del quale anche chi scrive ha subito sperimentato i rigurgiti.

Anonimo ha detto...

....segue
Intolleranza e retorica in saldo. Gad Lerner è arrivato, in un eccesso di patetismo un po’ sciacallesco, a scomodare i due ragazzi del Leoncavallo, centro sociale del luogo, Fausto e Iaio, abbattuti il 18 marzo del 1978, due giorni dopo via Fani. Cosa c’entrassero due giovani annientati 42 anni fa, non si è mai chiarito da chi anche se sono forti le ombre neofasciste, con il ritorno di una cooperante convertita all’Islam, ma forse incline già alla partenza, solo il dio di legno della nostalgia lottacontinuista lo capisce. La cantante Fiorella Mannoia da parte sua si diverte a bannare chiunque ponga una domanda quanto a dinamiche, contraddizioni, ambiguità: una miopia, una latitanza del pensiero che non stupisce ma lo stesso atterrisce: Fiorella, la cui vita è un pendolo tra la noia comunista e il dolore grillino, si vanta della propria censura, dall’alto della sua ignoranza sega i dissidenti in fama di ignoranti.

Ma l’immagine della giovane non più lei, che mentre si concede alle telecamere si accarezza il ventre come a mandare un segnale, che parla in termini benevoli dei carcerieri non carcerieri, esaltata dai media nazionali mentre Conte e Di Maio fanno a gomitate dietro le mascherine, è spaventosa e merita un pensiero un po’ più serio quanto a regole sulla cooperazione, responsabilità di queste Ong sciagurate, ruolo del pedone impazzito Italia nell’eterno scacchiere geopolitico: siamo il Paese che paga tutti, che di fatto finanzia il terrorismo di chi vuole cancellare l’Occidente, siamo il posto da cui allegramente partire per farsi rapire. Stando così le cose, perché non varare una regola semplice ma ferrea: chi si caccia in guai estremi come le cooperanti per libera scelta, è tenuto a rifondere allo Stato i soldi del riscatto, in comode cambiali a vita, modello Fantozzi

La diplomazia americana aveva sconsigliato il governo italiano dal riscattare un potenziale insider fighter, per dire un ostaggio che non si percepiva più come tale, che si era radicato nella sua condizione al punto da sposarsi e proliferare, si era convertito all’Islam più violento e che una volta tornato avrebbe scatenato una campagna d’immagine trionfale per il fondamentalismo, umiliante per il suo paese. Così è stato, ma le ragioni della propaganda stracciona non conoscono ragione.

L’Italia celebra il ritorno di una ragazza italiana che non esiste più, è stata annientata, considera la vera patria il Kenya, dove è stata ridotta a strumento di un business tragico. La storia di Silvia non più Silvia, ormai Aisha senza ritorno, che ha introiettato ciò che non sapremo mai merita rispetto, anche se l’empatia è più difficile dato il modo di porsi. Rispetto, ma non al punto da non porsi questioni gravi, urgenti, che la dignità di un pensiero onesto impone.

Max Del Papa, 11 maggio 2020

Anonimo ha detto...

Senza fondo

L'inimitabile Bassetti:
"Silvia Romano è nostra figlia".
Non nutriamo alcun dubbio a riguardo.
P.S. Paternità verso Asia Bibi? Si sa nulla a riguardo?

Anonimo ha detto...

A parte i vergognosi insulti di Errico Mentana al cattolicesimo associato al nazismo, che dimostrano per l'ennesima volta cosa cosa voglia dire essere figlio delle tenebre, chi ha fatto oggi la figura peggiore è la Cei, tanto per cambiare.
Si tratta di vescovi, come Bassetti e tanti altri, per i quali sembrerebbe non fare alcun problema l'apostasia della religione cattolica. Sei cattolico? Fatti musulmano, ebreo, buddhista, induista. A noi vescovi non frega niente. Anzi, ti difenderemo a spada tratta. E ti faremo una bella festa.
Non credi più a Cristo e ti converti ad altro? Difenderemo la tua apostasia. E ti diremo bravo.
Ce ne deve essere tanta di malizia in quei sepolcri imbiancati dei nostri vescovi, tanta malizia e tanta ipocrisia, e ci devono essere davvero, tra loro, molti cuori duri e tante menti perverse. Persino odio profondo, radicato, verso l'Incarnazione.
In fondo, capisco la loro difesa degli apostati. I primi apostati sono loro.
Martino Mora

Anonimo ha detto...

La nostra decadente ed agonizzante società è arrivata ad un livello di viltà da sottomettersi dove gli stessi africani ed islamici si ribellano! E ci dobbiamo sorbire, con grande vergogna, le reprimende di chi ben conosce ciò che i vili che ci governano ossequiano! Che infinita vergogna con questo patetico tentativo di apparire vincitori quando, in realtà, abbiamo subito la più cocente delle sconfitte! Ricattati abbiamo pagato il riscatto, abbiamo mostrato al mondo intero la nostra sconfitta, abbiamo ossequiato la divisa dei terroristi, ci siamo inginocchiati davanti al loro messaggio religioso-terroristico, rinunciando così, alla nostra civiltà, alla nostra religione, alla nostra cultura! Una sottomissione totale da parte di tutti, vertici cattolici in primis! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!
Domenico Napolitano

Anonimo ha detto...

E MI RACCOMANDO AL PROSSIMO BIMBO UCCISO IN SIRIA AL PROSSIMO PRETE O SUORA TRUCIDATA IN AFRICA AL PROSSIMO CRISTIANO PERSEGUITATO IN CINA STESSA INTENSITÀ PARTECIPAZIONE COMMOZIONE IN SDEGNO PROTESTA E INDIGNAZIONE... TUTTI SCHIAVI BURATTINI PUPAZZI DEL SENTIMENTALISMO MEDIATICO. RAGIONIAMO CON LE NOSTRE TESTE.

Anonimo ha detto...

SAMUEL COLOMBO: "VOGLIONO CONSEGNARE L'ITALIA ALL'ISLAM! IO NON CI STO! E VOI?

Non solo ci facciamo invadere da criminali, terroristi, mafia nigeriana e fondamentalisti islamici che vengono nel nostro Paese sui barconi. Ora lo Stato spudoratamente li finanzia pure. Per liberare chi? Chi è diventato uno di loro? Ma non vedete che vogliono consegnare la nostra amata Patria a queste bestie?! Forse quando il popolo si sveglierà, in Italia ci sarà già la legge islamica. È questo che volete?!

Anonimo ha detto...

Che la signora Romano, di verde vestita, ci stia prendendo per i fondelli è palese a tutti. D'altra parte l'ha fatta grossa : 4 milioni di euro sono un colpaccio, sia che si tratti di una messinscena (organizzata col maritino e la famigliola keniota) oppure nell'ipotesi la bambina sia veramente una vittima delle circostanze (cosa che, personalmente, non credo).
La stampa buonista, quella dalla lacrimina facile, quella del "restiamo umani", del "volemose bene" è tutta schierata con la sceneggiata dove, la mancanza di chiarezza e risposte agli italiani da parte di questo Governo pasticcione, non fa che alimentare sospetti e, inevitabilmente, rende torbida la vicenda.
Che la ragazza ci abbia messo del suo per alimentare i sospetti e i pensieri velenosi, è un altro dato di fatto : è gravida? non è gravida ? si è convertita ? non si è convertita ? è sposata ? non è sposata ? l'hanno trattata male ? l'hanno trattata bene ? l'hanno rapita ? non l'hanno rapita ? : insomma, una girandola di ipotesi (delle quali non me ne può fregare di meno ma che la morbosità degli italiani vorrà sapere anche che dentifricio usa) e sulle quali la signora Romano - in maniera astuta e ben guidata - ci costruirà un libro-best seller, comparsate televisive lautamente pagate (la D'Urso e Fazio se la contenderanno per cifre con cinque zeri). Insomma, il classico circo mediatico sul quale bisogna sapere come direzionare le luci, dove aumentare il voltaggio, dove tenere la penombra ma che porterà alla signora un bel po' di grano in momenti di vacche magre.
Nel frattempo, molti si sono scatenati con insulti, minacce, offese che, seppur comprensibili (comprensibili non vuol dire che siano ammissibili) in realtà fanno un grosso danno a tutti noi. Un grosso danno perché, questa tensione mediatica, questa pagliacciata, rischia di assumere le caratteristiche del dramma se non, addirittura, di tragedia.
Pensate a quelle "quattro auto della polizia e due dei carabinieri, con gli agenti e i militari disposti davanti al portone" che invece di essere ottimizzate nel contrastare la criminalità organizzata, lo spaccio di droga, la criminalità comune, si alterna con un dispiego di uomini e donne a protezione della bambinella!
Poi, a supporto della pagliacciata si mette di mezzo anche tal Yassine Lafram il quale, definendo "raccapriccianti gli attacchi" alla bambina convertita all'Islam, valuta anche una valanga di querele. Beh, lo sapete che nell'arte della querela sono artisti (una querela comporta un quasi certo processo; un quasi certo processo che si trasforma in un processo comporta quasi sempre una condanna e una condanna comporta quasi sempre l'obbligo di risarcire i danni morali). La realtà, come sempre, è che se qualcuno osa sollevare dubbi su come siano andate le cose sarà tacciato di sciacallo, di leone da tastiera, da "fassista e rassista" e si troverà contro centri sociali, PD, Italia in Semirianimazione, Liberi e Uguali, la Chiesa, i Radicalchic col Rolex (che potrebbero anche tirarvi in faccia, in un momento di rabbia) e tutto il parterre catto-post-e-neocomunista che non aspetta altro che azzannarvi ai polpacci.
A nulla valgono le legittime domande su come siano andati i fatti, sul riscatto effettivamente pagato (da chi e con quali soldi?) e quanto sia costata la trasferta della bambina con un Falcon privato, messo a disposizione della Presidenza del Consiglio : siete (anzi, siamo) degli "odiatori seriali" che non meritano alcun rispetto e che vanno (=andiamo) puniti al più presto.
Ecco, il succo di questo post è esattamente questo : stiamo dando importanza ad una furbetta che, nella vita, ha capito tutto. O, per dirla con le parole di un'opera letteraria di Oscar Wilde, stiamo parlando di "A woman of no importance" (Una donna senza importanza).
A presto.
A

Anonimo ha detto...


Errore: non era la sorella di Ludendorff

Era la seconda moglie, Mathilde von Chemnitz, più giovane di lui, un'esaltata, che sosteneva
l'incompatibilità tra la donna tedesca e il cattolicesimo. Sosteneva che la Chiesa cattolica aveva assassinato nei secoli nove milioni di streghe ariane [!] in attuazione di un complotto volto ad eliminare le donne ariane per far sparire gli ariani dalla faccia della terra. In un libello allucinante scrisse che il cristianesimo era un complotto giudaico, organizzato da un malvagio ebreo di nome Gesù, intenzionato ad eliminare tutti gli ariani. Il complotto giudaico che sarebbe stato il cristianesimo insegnava l'umiltà ipocritamente, scriveva, per meglio corrompere le "razze forti" (una tesi già di Nietzsche, senza l'elemento del complotto). Gli ebrei per lei erano diretti in segreto dal Dalai Lama del Tibet, "in cima al mondo" [sic]. Una squilibrata, le cui idee erano in parte condivise dai nazisti o meglio, che condivideva diverse idee dei nazisti. Sembra che persino l'entourage nazista la trovasse eccessiva, almeno su alcuni punti.
Questa era la melma culturale nella quale si voltolava il nazismo, altro che "il cattolico Hitler". Ludendorff, dopo aver appoggiato Hitler negli anni Venti, cambiò opinione su di lui. Tentò inutilmente di convincere il Mareschiallo Hindenburg a non dargli il cancellierato, il 30.1.1933. Disse : "Quest'uomo è un pericoloso demagogo, condurrà la Germania alla catastrofe".

Valeria Fusetti ha detto...

Anonimo delle 9:33 scrive " Non ho capito: riscattata per tornare la ?" Certo che, a pensarci, è veramente sconcertante: 4 milioni spesi perché la donzella torni in Italia per abbracciare i parenti ? Ma se è così felicemente integrata perché non sono andati i suoi genitori a trovarla ? A spese loro ovviamente... E se la rozza ma efficace regia di tutta questa melensa telenovela non stesse preparando un colpo di scena ? Ad esempio pensate se, fra uno o più giorni, la felice apostata dopo essere stata accolta dalla CEI al grido di : "Figlia !" fosse amorosamente accolta dall' inquilino di Santa Marta ? Sempre meno tutta questa manfrina mediatica mi sembra possa essere frutto di Conte e Di Maio, che appaiono più i burattini che non i burattinai. Mentre appare sempre più funzionale all' avanzamento del diabolico progetto di dissolvimento della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, per la sua sostituzione con una pseudochiesa universalista.

Anonimo ha detto...

Più che esoterismo satanismo vero e proprio.

Anonimo ha detto...

Io credo che Silvia Romano è bene che sia tornata a casa ed alle sue dichiarazioni non darei alcun peso.Alla sua età tutti più o meno abbiamo fatto delle stupidaggini che poi abbiamo pagato noi ed i nostri genitori.Chi non ha peccato scagli la prima pietra….Anche la spesa sostenuta tutto sommato non è eccessiva considerando che per la cooperazione (?) i governicchi italiani sperperano ogni anno centinaia e centinaia di milioni.Il lato della faccenda che andrebbe invece guardato con più attenzione è l'ambiente in cui tutto questo è maturato.Nelle scuole, su tanti giornali , in molti programmi televisivi ed anche in molte parrocchie viene fatta una propaganda ossessiva contro i valori dell'occidente.E' un problema grosso perché mentre nel paese il voto popolare molto spesso manifesta una forte insofferenza verso il terzomondismo ed il marxismo ,nella Chiesa il parere dei fedeli praticamente non conta nulla. Infatti non sono rari i casi di parrocchie dove il parroco vota a sinistra,anche estrema, ed i fedeli votano Lega.Che la ragazza sia tornata,ripeto, è una buona cosa ,ma cosa ci facevano il capo del governo italiano ed il ministro degli esteri davanti alla sua abitazione ad aspettarla fra i giornalisti e gli attivisti delle ong che riempiono l'Italia di clandestini ? E cosa significa "Silvia è figlia nostra"? Vuol forse dire che bisogna imitarla in tutto o in parte? Che ogni ragazzetta può partire per l'Africa o per la Siria munita di pennarelli e pupazzetti e frequentare con profitto i terroristi islamici? Silvia ha sbagliato, ma data la giovane età ha tutto il tempo per imparare dai suoi errori.I nostri dirigenti civili e religiosi invece non sono scusabili ed avrebbero fatto meglio a stare zitti .

Anonimo ha detto...

Dedicato a chi esulta: quante persone moriranno a causa di questi soldi? I rapitori che hanno "trattato così bene" la Romano sono autori di efferati massacri. Complimenti allo Stato italiano

mic ha detto...

Abbiamo pagato per Silvia e liberato Aisha e ora le sue foto sono esibite vome trofei nei siti dei jihadisti...

Anonimo ha detto...

La CEI oggi ci ha dato un assist: la differenza tra la Chiesa cattolica e la "Chiesa" di oggi. Pensate che la Chiesa cattolica avrebbe potuto dire di un'apostata convertita all'islam terroristico: "Una nostra figlia"? Mai, assolutamente mai!

Anonimo ha detto...

Ho avuto una discussione con un amico cercando di far prevalere il lato positivo dello show organizzato dal Governo per festeggiare l’arrivo di Aisha indipendentemente dal ricongiungimento alla famiglia ma mi ha risposto :
“” Il marito africano di una ragazza italiana compie una estorsione milionaria allo Stato italiano. Poi la di lui moglie si fa prelevare da un aereo dello Stato italiano per tornare a Milano per salutare i propri genitori.
Ebbene, il capo del governo italiano ed un tenero e sprovveduto ministro degli Esteri italiano con mascherina tricolore (ma perché non è andato con la bandierina, come facevamo alle scuole elementari quando veniva il Vescovo nella Chiesa Madre per somministrare le cresime?) corrono all’aeroporto, col vestito buono delle grandi occasioni, ad accogliere la moglie dell’estorsore per darle il benvenuto nell’Italia che ha pagato il riscatto.
È innegabile che siamo in presenza di un tipico caso di “sindrome di Stoccolma”. Ma è la sindrome che ha fatto innamorare Conte e Di Maio del loro estorsore spingendoli a rendere omaggio alla di lui moglie. Inaudito. “”
Generale Gianfranco Milillo

Anonimo ha detto...

Giulio Meotti:
Nella dichiarazione sulla “fratellanza umana” firmata ad Abu Dhabi, il Papa e l’Imam parlavano di libertà religiosa e diritti delle donne. Belle parole. La chiamarono “una parola di pace”. Dov’è la parola dell’Islam di cartapesta sulla conversione di Silvia Romano? ‬Dove sono gli imam sempre bravi a parlare sui giornali? Il Papa ha condannato le conversioni dei musulmani raccontate nella Chanson de Roland. Mille anni fa. Dove sono gli alti dignitari del mondo islamico che annullino la conversione di Silvia Romano e che la liberino da questo giogo religioso impostole sotto prigionia? Quando apriremo gli occhi, finchè li abbiamo, sulla necessità di pari condizioni fra cristiani e musulmani, mentre oggi i cristiani sono uccisi se non si convertono all’Islam e i musulmani che si convertono al cristianesimo sono massacrati, così come in Europa le moschee proliferano e le chiese nel mondo islamico bruciano? Dov’è la nostra Chiesa? Torni alla Ratisbona di Ratzinger.

Anonimo ha detto...

Mons. Bux, l'Islam e le conversioni "inconsapevoli"
https://www.ilpensierocattolico.it/index.php?/entry/267-bux-lislam-e-le-conversioni-inconsapevoli/

Anonimo ha detto...

Storia ibrida per platea ibrida.

Rr ha detto...

Vestire gli ignudi.
Ecco: questa è una vicenda così ignuda che è meglio stendere un pietoso velo.

Eccetto che sulla coglion..ne ed incompetenza al cubo di Giuseppi e Giggino.
Ci ricorderemo anche di quei 4 milioni e del festival a Ciampino.

Josh ha detto...

https://neovitruvian.wordpress.com/2010/11/17/georgia-guidestones-i-comandamenti-del-nwo/

Anonimo ha detto...

Ora, a quanto parrebbe, la somma pagata per il c.d. "riscatto" non corrispondeva a 4.000.000 di Euro (che rappresentavano soltanto il saldo dell'intero ammontare), ma a ben dieci volte tanto, ovvero a 40.000.000 (divisi tra turchi e somali).
Si tratta, ne giova l'osservazione, di soldi letteralmente cavati di tasca ai nostri connazionali in assoluto stato di bisogno, ma, con tutta evidenza, l'intento di perseguire determinati disegni ideologici di riforma degli assetti sociali esistenti (o, quanto meno, di definitiva rottamazione di quel che ne è ancora rimasto) di gran lunga sopravanza, anche il più comune ed elementare senso morale.
Sì certo, con questa graziosa elargizione, forse, si è anche salvata una vita umana, il che costituisce certamente un bene, ma, con l'utilizzo di quella medesima somma, quante vite in più, in vario modo, si sarebbero potute (e, magari, persino dovute) egualmente salvare? Si tratta di un quesito che mi pongo e che vi pongo ...

Anonimo ha detto...

Ma più che la domanda di quanti si potevano aiutare con 40 milioni io mi pongo un'altra domanda: quante persone verranno uccise o schiavizzate grazie alla nostra generosa donazione?

mic ha detto...

Josh, ho letto. Impressionante!

Anonimo ha detto...

https://www.facebook.com/giorgiameloni.paginaufficiale/videos/665036691008170/

Le scelte libere le fanno persone libere: non c'è libera conversione quando si è in catene.
Il Governo italiano stani casa per casa gli infami terroristi islamici che hanno rapito Silvia Romano.

Anonimo ha detto...

L'antiterrorismo di Milano ha aperto una inchiesta! Sui terroristi amici della convertita? Ma no, su quelli che hanno protestato per la conversione!

Siete sorpresi? E perché? Non stiamo processando un ministro dell'interno per aver impedito l'ingresso di clandestini in Italia e santificato la scafista che ce li ha portati ?
Domenico Napolitano

Anonimo ha detto...

Parlano di lavaggio del cervello. Io invece credo che le volontarie per l’Africa partano già lavate. Perfettamente lavate: candeggiate. Completamente deculturate: pagine bianche su cui scrivere qualunque cosa. Se sei di Milano e ti ritrovi in preda alla libido filantropica ma non vedi i disgraziati che dormono in Via Vittor Pisani fra mucchi di cartoni, e le file chilometriche alla mensa dei frati di Corso Concordia, e dunque ti precipiti alle falde del Kilimangiaro per salvare il Continente Nero, significa che per te Cristo e il Vangelo, Manzoni e Jannacci, Aldo Coppola e Giovanni Gastel, il calendario dei Santi e il cotechino di Capodanno, la Madonnina e il Camparino, la Milano da bere (alcolica) e la Pinacoteca di Brera (iconica) non sono nulla, e che sei già pronta per Corano, cambio di nome e palandrana. Non si attribuiscano ai predoni somali capacità particolari: si riconosca nelle volontarie un vuoto eccezionale.
(Camillo Langone)

Anonimo ha detto...

La Chiesa entusiasta per la conversione
di Camillo Langone 12 Maggio 2020 - 17:00

La Sindrome di Somalia, fresca variante della vecchia Sindrome di Stoccolma, non ha colpito solo la nota volontaria milanese. Ha colpito anche la Chiesa

La Sindrome di Somalia, fresca variante della vecchia Sindrome di Stoccolma, non ha colpito solo la nota volontaria milanese. Ha colpito anche la Chiesa o, meglio, quel grosso pezzo di Chiesa che non crede più a Cristo come unica via per la salvezza. Insomma, la Chiesa relativista secondo la quale tutte le fedi, purché sinceramente vissute, vanno grosso modo bene, ed è la Chiesa che piace a coloro che chiamo cattolici ipocredenti, oltre che a innumerevoli atei, agnostici, spiritualisti, deisti, panteisti, lettori di Gianni Vattimo, follower di padre Spadaro... A leggere il sito di Famiglia Cristiana (aggettivo abbastanza usurpato) Silvia Romano è una specie di eroina, una futura santa ecumenica, mentre le onlus sono anticamere del paradiso e la liberazione dell'ostaggio un'impresa buona e giusta su cui non bisogna permettersi di sollevare dubbi. Marco Lombardi, docente della Cattolica (a proposito di aggettivi usurpati...), si spinge a dire che «ogni italiano deve essere riportato a casa, senza remore a pagare un riscatto». E pazienza per i cristiani africani a cui sono destinate le pallottole comprate con i soldi gentilmente versati dal contribuente italiano ad Al Qaida. Le firme della rivista fondata nel 1931 dal beato Alberione, lui per nulla relativista bensì tutto cattolico (starà rivoltandosi nella tomba), al massimo arrivano a concedere che la conversione potrebbe essere forzata, opportunistica, finalizzata a salvarsi la vita. Ma compiono peccato di omissione perché tralasciano, anche loro per opportunismo, il passaggio successivo: una religione che si fa largo con la violenza non può essere una buona religione e di sicuro è lontanissima dal cristianesimo che insegna a porgere l'altra guancia.

https://m.ilgiornale.it/news/cronache/chiesa-entusiasta-conversione-1862263.html

Anonimo ha detto...

Non facciamoci intimidire dalle stravaganze sempre eccessive di alcuni cosmopoliti americani; il loro grande problema è che si sono lasciati alle spalle il vecchio mondo e non se ne danno pace e cercano di imitarlo, di rifarlo in grande, moderno, futuro. Questo è non avere spessore storico autentico, è tentare di riempirne il vuoto come si può. Il più povero ed analfabeta di noi ha nelle sue ossa la storia di millenni senza che neanche lo sappia. Teniamoci alla larga e facciamo pulizia qui. E'il massimo che possiamo fare anche per loro.

Anonimo ha detto...

Suppongo però ora che Silvia/Aisha, convertitasi all'islam presso terroristi wahabiti, sarà ora contro tutte le perversioni e degenerazioni occidentali liberali, poi vorrò vedere se, nel caso, i progressisti la sosterranno ancora.
(Roberto De Albentiis)

Anonimo ha detto...

Concorso esterno in terrorismo
Da ascoltare Sgarbi

Anonimo ha detto...

La si continua a trattare come una mentecatta solo per mascherare la gravità di quello che dichiara e dei fatti.

1) Dice di essere stata trattata bene e di non aver subito maltrattamenti
2) Dice di essersi convertita all'islam liberamente e per convinzione
3) Dice di voler tornare in africa

Non presenta segni di violenza, non è denutrita nè depressa, si presenta in pubblico vestita con la palandrana verde che non si toglie manco a palazzo chigi pur avendo al di sotto altre vesti come se non volesse più levarsela (eppure fa caldo).

A questo punto è ovvio che non era in pericolo di vita appare evidente che questo riscatto milionario pagato è semplicemete una truffa e i soldi qualcuno li ha intascati, ma non certo per salvare costei.

Come nel caso delle due simone o di greta e vanessa, lo stato italico fa da bancomat e i truffatori diventano ricchi con l'aiuto di queste "cooperanti".

Anonimo ha detto...

LA DOMANDA NASCE SPONTANEA...

...com'è che i rapimenti di Silvia Romano, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo (le altre 2 ventenni rapite e poi liberate SEMPRE DOPO PAGAMENTO DI RISCATTO), VOLONTARIE DI ASSOCIAZIONI UMANITARIE (che non si capisce bene cosa sono) vanno sempre a buon fine, mentre i sacerdoti, le suore e i missionari rapiti dai terroristi islamici finiscono sempre per essere dimenticati e lasciati morire????

Anonimo ha detto...

Vittorio Feltri:
....
All' improvviso è arrivata la notizia che la fanciulla è stata liberata per intercessione dei servizi segreti turchi e somali, i quali avrebbero pagato ai sequestratori 4 milioni e passa (c' è chi dichiara 40) a titolo di riscatto. Silvia, sempre stando alle ricostruzioni ufficiali, a questo punto finalmente scarcerata, è rientrata in Italia.
Si festeggia, si esulta, benché non si comprenda cosa sia in realtà accaduto.
La milanese, quando scende dall' aereo a Ciampino, è sorridente, contenta, ovvio. Indossa un vestito alla moda islamica, una palandrana di dubbio gusto, e questo è normale. Una che è stata reclusa 18 mesi nei covi segreti dei terroristi non era in grado di sfoggiare un abbigliamento migliore.
Poi però la signorina afferma di avere soggiornato bene nelle celle musulmane, di aver trascorso in Africa giorni divini al punto di essersi convertita alla religione di Allah. Ha letto il Corano e ha capito che i musulmani hanno ragione. Niente di sconvolgente, avviene di innamorarsi dei carcerieri e dei loro costumi. Pare addirittura che Silvia si sia sposata felicemente con uno di essi.
E a questo punto scatta la domanda: se tutto il presente racconto è veritiero, per quale motivo lo Stato si è mobilitato allo scopo di agevolare il rimpatrio di una tizia che era a suo agio in compagnia dei terroristi intenti a sfruttarla per incassare denaro nostro? Tutti noi eravamo sicuri che Romano fosse stata sollevata dall' incubo della reclusione e invece abbiamo scoperto che la sua detenzione era una specie di paradiso terrestre. Pertanto non c' era ragione di ricondurla in patria, a un prezzo salato, al solo fine di permetterle di riabbracciare i genitori per qualche settimana, coltivando nel cuore la brama di migrare di nuovo nel continente nero dove ha realizzato le sue aspirazioni spirituali.
Mi appare assurdo e paradossale aver salvato una giovane donna che simpatizza per coloro che l' hanno imprigionata e trattenuta sotto le grinfie islamiche.
Mi auguro che Silvia abbia parlato a vanvera e smentisca, ritrovando se stessa, ciò che in un attimo di follia ha dichiarato.
Se non sarà così, Conte e la sua corte dei miracoli dovranno spiegarci che razza di operazione hanno finanziato coi nostri quattrini. Chi vivrà vedrà.
In questa commedia qualcuno si è comportato da autentico deficiente. Scopriamolo. L' importante è che si faccia in fretta chiarezza e si identifichino le responsabilità. Quello che è stato narrato fino adesso con toni trionfalistici non basta a tranquillizzarci.
https://www.girovagandonews.eu/index.php/news/29234/Politica/Maggio-12-2020/Due-o-tre-cose-che-non-sappiamo-su-di-lei--Feltri%2C-il-marcio-del-caso-Silvia-Romano%3A-Qualcuno-%C3%A8-stato-un-vero-deficiente

Anonimo ha detto...

Ho scritto questo di cui sopra. Poi stanotte un sogno mi ha fatto riflettere. Io credo che questa ragazza sia stata usata sia dai rapitori che dal nostro governo per i loro "affari". Credo che una ragazza, 18 mesi vissuti comunque con dei ceffi che possono pure averla trattata "bene" e "gentilmente" invitata a compiere atti sessuali (tanto che e' incinta), non credo sia stata molto tranquilla! Io penso piuttosto che la sua psiche possa aver subito un trauma e ci sta anche la sindrome di Stoccolma, che e' uno dei peggiori traumi (vi ricordate quella ragazza straniera tenuta per metà della sua vita nello scantinato con il suo aguzzino?).
Chiaro che dall'esterno la cosa può apparire diversa, cioe lei pienamente consenziente.
Ma dopo le parole che ho sentito di quella scrittrice somala a Quarta Repubblica, ho capito che di consenziente penso ci sia poco o addirittura niente. Se riuscite a vedere il video di Quarta R. e' più chiaro...
Quindi mi taccio sulla sua psiche, FACCIO AMMENDA PUBBLICA per avere ironizzato e prego per la sua riconversione e che la verità venga a galla.
Sono solo indignata con i porci (immaginiamo bene chi sono), che hanno programmato tutto questo!.
La ragazza ha pagato con l'ingenuità di affiliarsi a queste onlus sinistroidi sfruttatrici, in questo si che era certamente consenziente. E penso che i genitori abbiano imparato una severa lezione su come impedire ai figli di farsi del male.

Una scelta diversa ha detto...

La “scelta” di quelle che non si sono convertite all'Islam. Asia, Saima, Mariam, Leah e le altre cristiane perseguitate per non avere voluto abiurare alla loro fede

***

Saima Sardar, un’infermiera cristiana di Faisalabad, in Pakistan, è stata uccisa dall’ex fidanzato perché si era rifiutata di sposarlo e convertirsi all’islam. “Se non rifiuti la tua fede, non ti converti e non ti sposi con me, morirai”, le aveva detto l’uomo. Anche Binish Paul è stata buttata giù da un palazzo perché si era rifiutata di convertirsi all’islam, sempre in Pakistan. Mariam Yehya Ibrahim Ishag, una dottoressa in Sudan, ha deciso di rimanere cristiana ed è stata condannata a morte. “Ti abbiamo concesso tre giorni per abiurare, ma hai deciso di non riconvertirti all’islam. Ti condanno alla morte per impiccagione”, le ha detto il giudice Abbas Mohammed al-Khalifa. Dopo la mobilitazione internazionale, Mariam è riuscita ad andare a vivere nel New Hampshire. Sarebbe durato molto meno il calvario di Asia Bibi, la cristiana pakistana oggi esule in Canada, se si fosse convertita all’islam. Il litigio nel suo villaggio scoppiò quando Bibi andò a prendere un po’ d’acqua in un secchio e le altre donne si rifiutarono di berne dopo che gli fu detto che era “haram”, vietato dal Corano. Allora le donne hanno intimato che Bibi avrebbe dovuto convertirsi all’islam. Cinque giorni dopo, una folla di duecento persone la circondò mentre Bibi era fuori a raccogliere frutta e la accusò di avere insultato il profeta Maometto. Le dissero nuovamente di convertirsi all’islam o di morire. Una “scelta” cui è stata posta di fronte anche in carcere, dove Bibi ha trascorso dieci anni prima di riuscire a raggiungere all’estero la sua famiglia.
Prosegue la mobilitazione della famiglia e di qualche organizzazione cristiana per Leah Sharibu, da due anni prigioniera di Boko Haram, l’unica ragazza cristiana tra le scolare di Dapchi rapite che, nonostante avesse potuto essere liberata insieme alle compagne di scuola, ha rifiutato di convertirsi. Le ragazze che erano con lei hanno raccontato: “Boko Haram disse a Leah di accettare l’islam e lei rifiutò. Quindi dissero che non sarebbe venuta con noi e che sarebbe dovuta tornare a sedersi con altre tre ragazze che avevano lì. L’abbiamo supplicata di recitare la dichiarazione islamica, di mettere l’hijab e salire sul veicolo, ma lei ha detto che non era la sua fede, quindi perché avrebbe dovuto dirlo? Se vogliono ucciderla, possono andare avanti, ma lei non dirà che è musulmana”. Anche il padre della studentessa, Nathan Sharibu, si è detto fiero del coraggio con cui Leah ha rifiutato di abbracciare la fede islamica. Lo ha rivelato anche Muhammadu Buhari, il presidente della Nigeria: “Leah è ancora nelle mani dei terroristi perché, a loro dire, non ha abiurato la sua fede cristiana. Ma noi, in quanto rappresentanti del governo di e per tutti i nigeriani, affermiamo che nessuno ha il diritto di costringere un’altra persona a cambiare la sua fede contro la sua volontà e che ogni vita è sacra. Faremo di tutto per liberare lei e gli altri rapiti, a prescindere dalla loro fede religiosa”. Stessa sorte per Grace Taku, l’operatrice umanitaria mai rilasciata per il suo rifiuto alla conversione.
Sarà perché non sono post cristiane occidentali andate in missione umanitaria, ma cristiane indigene la cui umanità è stata sradicata in anni di oppressioni; sarà perché sono le figlie di un cristianesimo che si trovava in quelle terre da prima che nascesse l’islam; sarà infine perché non si sono convertite inverando un ecumenismo che si porta moltissimo sui media, che parlano di “scelta” e mai di “sottomissione”. Ma le loro storie, il loro martirio, a parte qualche hashtag, non hanno trovato ancora una parte sul set cinematografico della cattiva coscienza occidentale.
(Giulio Meotti)

Anonimo ha detto...

Cristina Siccardi:
La consegna di Silvia Romano al pubblico ludibrio, a cui il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri Di Maio (per essere autoreferenzialmente loro sul palcoscenico) l’hanno sottoposta, è stato sia un indegno spettacolo, sia uno straordinario mezzo propagandistico per la milizia di Al-Shabaab, uno dei più grandi gruppi terroristici islamici che opera in Africa. Silvia, che dice di aver chiesto di leggere il Corano, dopo 18 mesi (!) di sequestro in mano a quella gente, si è sottomessa alla loro religione… Il Signore abbia pietà di Silvia, vittima di chi non l’ha dissuasa a fare quella pericolosa scelta di volontariato; vittima di chi non l’ha protetta; vittima di pessimi maestri occidentali, appartenenti ad una cultura euro-globalista, alla quale molti pastori della Chiesa sono votati, attenta ad islamizzarsi piuttosto che a ricristianizzarsi.

Viator ha detto...

Prevedibile prossimamente per la neo-convertita
1. Un libro sulla sua esperienza
2. udienza in Vaticano
3. ospite da Fazio
4. deputata nelle liste del PD

Anonimo ha detto...

Ecco la prima...

Milano, l’idea del Pd: "Silvia Romano in Comune per parlare della sua esperienza"
https://m.ilgiornale.it/news/cronache/milano-l-idea-pd-silvia-romano-comune-parlare-sua-esperienza-1862621.html

Anonimo ha detto...

“Un’altra umiliazione a livello internazionale”

Anonimo ha detto...

Qui si passa di manipolazione in manipolazione. Neanche la madre le ha detto niente.

Anonimo ha detto...

Nella formazione di una donna la figura centrale, nel bene e nel male, è quella del padre. I padri spesso non sono all'altezza del loro compito, omesso o sovrabbondante che sia. E' facile che un padre donnaiolo, anche auto/frenato, si ritrovi una figlia sessualmente esuberante.