Monsignor Schneider nel suo ultimo libro “La primavera che non è mai arrivata” [presentato qui] dice sull'arcivescovo Marcel Lefebvre:
“Lefebvre ha mostrato un grande eroismo. Era disposto a perdere tutto in questa vita, ogni riconoscimento e status, rispetto e buona reputazione nella Chiesa. Accettò persino di essere considerato un ribelle, uno scismatico. E lo ha fatto per continuare a trasmettere la verità cattolica incontaminata, intera, per conservare la Messa in tutta la sua ricchezza cattolica. A tal fine, si è rassegnato a diventare un lebbroso agli occhi del mondo e delle autorità della Chiesa. Altri vescovi lo condannarono, Roma gli voltò le spalle.Credo che in futuro sarà elevato all'onore degli altari. Ha lasciato tutto per Cristo, tutto, in termini umani, solo per trasmettere intatta la fede cattolica e la liturgia della Messa. Questo è un bellissimo modello per il nostro tempo”.
8 commenti:
Monsignor Schneider ha ragione, sono parole ispirate. Mons. Lefebvre quando le tenebre si diraderanno sarà riconosciuto un grande confessore della fede. Come Noè preservò nell’arca il necessario per far rifiorire la vita sulla terra questo grande Vescovo ha preservato il culto cattolico, infatti senza la sua azione questo sarebbe sparito e le generazioni post CVII non ne avrebbero avuto nemmeno il ricordo. In questi tempi tristi il clero che si ritiene tradizionale dovrebbe emulare la strada tracciata da Mons. Lefebvre, è questa la strada per estirpare la falsa religione che ha catturato in schiavitù la Chiesa di Cristo sulla terra. E’ la soluzione del problema. Alessandro da Roma.
Come sempre, concordo pienamente con lei, Alessandro, da tempo vado ripetendo che la vera fede cattolica si è potuta salvare dalla rivoluzione anticattolica e massonica di Roncalli, Montini e del loro nefasto CVIi solo grazie a Mons. Lefebvre. Adesso lo riconosce pure Mons. Viganò, degno erede del Fondatore.
Il piccolo resto è quello che conserva intatto il tesoro della Chiesa di Cristo: la sacra Liturgia Eucaristica.
Jacqueline Masi Lanteri
Che dire di una donna accolito nella chiesa di Palermo?
Un giorno bisognerà fare un serio discorso sulle donne. Che poi queste imitazioni di soldati, preti ed altro in versione femminile le trovo desolanti...come diceva una mia insegnante del ginnasio: " Andate a casa a fare la frittata!"
Un giorno bisognerà fare un serio discorso sulle donne. Che poi queste imitazioni di soldati, preti ed altro in versione femminile le trovo desolanti...come diceva una mia insegnante del ginnasio: " Andate a casa a fare la frittata!"
Un giorno bisognerà fare un serio discorso sulle donne. Che poi queste imitazioni di soldati, preti ed altro in versione femminile le trovo desolanti...come diceva una mia insegnante del ginnasio: " Andate a casa a fare la frittata!"
Tanto ormai sono riusciti nel loro scopo: eliminare quei rompicoglioni che volevano la Comunione sulla lingua. hanno eradicato ogni e qualsiasi memoria della Comunione come dovrebbe essere. nella mia parrocchia sono rimasto l'unico e per non dare fastidio me ne vado altrove, come ho fatto per due anni
Alberto Lacchini
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