Con i protestanti è in ballo l'intercomunione. Con i musulmani è blasfemia ancor più grave.
A seguire, dopo le notizie pubblicate leggendo e traducendo da Catholic News Agency, inserisco i chiarimenti di mons. Brunero Gherardini sulla cosiddetta inter-comunione: termine inteso come la traduzione sintetica anche se non onnicomprensiva dell’espressione classica communicatio in sacris. Mons. Gherardini
per anni ha tenuto la cattedra di Ecclesiologia ed Ecumenismo alla Pontificia Università Lateranense, scrivendo numerosi saggi sull’argomento ed offrendo spesso la sua consulenza su tale materia ai Dicasteri romani. Dalle sintetiche espressioni del teologo emerge quanto preoccupante sia - specialmente sul piano ecclesiologico - il diffondersi di certe tesi e della prassi del "fatto compiuto".
Potete leggere qui, nel blog, puntuali riflessioni sul Documento Dal Conflitto alla comunione (con i Luterani) e “Preghiera comune” cattolico-luterana. Addirittura viene promosso un “ordinamento liturgico” comune... qui. Altri precedenti qui - qui - qui - qui - qui. Mentre qui potete consultare il nutrito elenco di nostri articoli sul 'falso ecumenismo'. In ogni caso la chiesa in Germania sembra aver imboccato una divaricazione ormai irreversibile (vedi precedenti a partire da qui).
Politici musulmani e protestanti
ricevono la Comunione in un evento cattolico tedesco
ricevono la Comunione in un evento cattolico tedesco
CNA Deutsch, partner della Catholic News Agency per le notizie in lingua tedesca riferisce che Muhterem Aras, musulmano di origine turca e importante parlamentare di Stato dei Verdi ambientalisti tedeschi, ha ricevuto la Comunione a Stoccarda. È accaduto durante la Messa di apertura del Katholikentag (“Giornata dei cattolici”) celebrata dal vescovo locale Gebhard Fürst. Si tratta di un evento biennale organizzato dalla diocesi locale d'intesa col Comitato centrale dei cattolici tedeschi, organizzazione laica sostenuta dalla Conferenza episcopale tedesca.
Quest’anno, l’evento ha fatto notizia prima della sua apertura anche perché un’associazione pro-vita ha accusato gli organizzatori di averle impedito di avere una postazione, con la motivazione che “non erano in grado di determinare che l'associazione fosse chiaramente cristiana” (lo ha dichiarato la presidente dell’associazione stessa Alexandra Maria Linder).
La diocesi di Rottenburg-Stoccarda, contattata da CNA per un commento, non ha risposto. E risulta che Thomas de Maizière, ex ministro della Difesa e ministro degli Interni che ha fatto parte del gabinetto del cancelliere tedesco Angela Merkel per 12 anni, è stato visto ricevere l’Eucaristia dal vescovo Georg Bätzing. Lo stesso vescovo alla guida di un gruppo di studio ecumenico da cui è scaturita la pubblicazione del documento del 2019 “Insieme alla mensa del Signore”, che propone una “comunione eucaristica” tra cattolici e protestanti.
Un’immagine di mons. Bätzing che dà la Comunione all’autorevole protestante è stata pubblicata su Twitter.
Nel settembre 2020 la situazione ha provocato un intervento della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) che, in una lettera a Bätzing1, ha sottolineato che tra protestanti e cattolici permangono differenze significative nella comprensione dell’Eucaristia e del ministero. E ha messo in guardia da qualsiasi passo verso l’intercomunione tra cattolici e membri della Chiesa evangelica in Germania (EKD).
Vi si legge: “Le differenze dottrinali continuano ad essere talmente importanti da escludere attualmente la partecipazione reciproca alla Cena del Signore e all’Eucaristia”. “Il documento non può quindi servire da guida per una decisione di coscienza individuale per accostarsi all’Eucaristia”.
Ulteriori perplessità sono state espresse dal cardinale Kurt Koch, presidente svizzero del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani.
Ciò nonostante, Mons. Bätzing ha riaffermato la sua opinione che l’intercomunione con i protestanti dovrebbe essere possibile. D'altronde ricordiamo che Mons. Bätzing ha dichiarato di non voler più rispondere alle critiche al Cammino sinodale [vedi].
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Nota di Chiesa e post-concilio
1. FULDA, 28 settembre, 2020 / (ACI Stampa).-
Una lettera sulla partecipazione comune di cattolici e protestanti all´Eucaristia, spedita dalla Congregazione della fede al presidente della Conferenza episcopale tedesca (CET), monsignor Georg Bätzing, ha oscurato l´ordine del giorno dell´assemblea plenaria autunnale dei vescovi tedeschi, riunitisi nella città di Fulda dal 22 al 24 settembre per discutere di temi come pandemia del covid-19, proseguimento del “cammino sinodale”, ruolo delle donne nella Chiesa e risarcimento delle vittime di abusi sessuali da parte di religiosi.
La lettera – datata 18 settembre e firmata dal presidente della Congregazione per la dottrina della fede, cardinale Luis Ladaria Ferrer, e dal segretario, l´arcivescovo Giacomo Morandi - ribadisce come le differenze tra cattolici e protestanti nell´intendere l´Eucaristia siano «ancora troppo significative» da consentire una comune partecipazione alla stessa mensa eucaristica. È necessario, insomma, «un approfondimento teologico di determinati temi centrali, come la questione della “presenza reale” e del concetto di sacrificio».
La Congregazione della fede si era messa in moto quando, lo scorso 20 maggio, la Congregazione dei vescovi le aveva girato un documento, intitolato “Insieme alla mensa del Signore – Prospettive ecumeniche della celebrazione della Cena eucaristica e dell’Eucaristia”, pubblicato nel settembre 2019 e frutto di dieci anni di lavoro del Gruppo ecumenico (Ökumenische Arbeitskreis, ÖAK), costituito da teologi cattolici e protestanti e fondato nel 1946 nella città tedesca di Paderborn. Lo studio, che contiene ricerche esegetiche e storiche, sostiene la tesi della convivenza nel corso dei secoli di diverse forme di cena eucaristica, scoperta che, secondo i teologi, legittimerebbe il superamento delle differenze teologiche interconfessionali su questo tema e non giustificherebbe più la «separazione delle Chiese».
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Cosa s’intende per “intercomunione”?
“Per rispondere in maniera adeguata analizzando anche i documenti più recenti ci vorrebbe non un articolo, non più articoli, ma un’intera monografia. Si rilevi anzitutto l’improprietà del termine, non solo perché l’idea d’intercomunione già di per sé contiene un chiaro riferimento all’idea di partecipazione e non ha quindi bisogno di sottolinearla con il prefisso inter, ma anche perché il suo ambito semantico s’estende, secondo la tradizione cristiana più antica, dal sacramento eucaristico alle singole chiese, colorandosi d’una forte tonalità ecclesiologica. Il termine insomma indica non solo la consumazione delle offerte sacramentali, ma anche un rapporto tra chiesa e chiesa o tra confessione e confessione”.
Cosa comporta tale teoria e cosa vuol significare?
“Dirò subito che per intercomunione deve intendersi la traduzione sintetica anche se non onnicomprensiva dell’espressione classica communicatio in sacris. Coloro che son separati dall’unità visibile della Chiesa o per scisma o per eresia, son per ciò stesso impediti, o tagliati fuori dalla comunione ecclesiale, e di conseguenza anche dalla comunione eucaristica; come tali né posson partecipare alla liturgia dei cattolici, né posson comunicarsi alla loro mensa eucaristica, così come i cattolici sono impediti di partecipare ai culti di scismatici ed eretici. A fronte di tale dottrina e relativa prassi, sta la situazione odierna, fiorita in ambienti ecumenici e tendenzialmente avversa ai limiti della communicatio in sacris. La tendenza non raramente scioglie le briglie della “scapigliatura” ecumenica e l’intercomunione, con scandalo negli uni ed entusiasmo negli altri, diventa cosa fatta: quasi il segno dell’auspicata ed in tal modo iniziata unità”.
È possibile l’intercomunione coi Luterani?
“In merito alla comunione fra i cattolici e i fratelli separati come eredi della Riforma o di chiese ad essa ispirate, il loro rifiuto dei sacramenti e della teologia della transustanziazione e quindi delle presenza sostanziale rende illecita ed insulsa ogni communicatio in sacris coi cattolici”.
Il sentimento prende forse il posto della dottrina?
“In materia tanto delicata, la pressione emotiva non è buona consigliera. Apprezzo Von Allmen quando, sottraendosi all’emozione, vuol trattarne “una buona volta per tutte senza sotterfugi e mezze parole”. Anche a costo di una chiarezza brutale. Ecumenicamente parlando, proprio questa sembra mancare ai protagonisti del dialogo interconfessionale. So bene anch’io che la testimonianza di cristiani, divisi sui fondamenti della loro stessa fede, è meno credibile, oltre che meno efficace. Ma non sarà un’intercomunione “ad ogni costo” il motivo d’una loro maggiore credibilità ed efficacia”.
Anche perché la vera comunione non sono le volontà umane a farla, ma il Signore. L'autentica comunione può darsi solo nella Verità, che è Lui!
16 commenti:
Diciamolo chiaramente: se l’approvazione pubblica del peccato e la confusione che si crea nei semplici fedeli è irritante, l’ipocrisia lo è ancora di più: questi preti alla moda (e potremmo dire anche vescovi e cardinali), tanto incensati dal Potere, in realtà non concepiscono affatto gli atti omosessuali come un peccato, e considerano le unioni omosessuali come un fatto positivo, da riconoscere.
https://lanuovabq.it/it/don-marco-pozza-e-lipocrisia-dei-cattogay
Padre perdona loro perche' non sanno quello che fanno.
Sono strumenti nelle Tue mani.
S.Giuseppe intercedi per loro!
Archeologi al lavoro?
Commenter ? Mais commenter quoi ? Quand la putréfaction s'accélère, il n'y a plus qu'à se boucher le nez et s'asperger d'antiseptique. .
Il vescovo della diocesi di
Reggio Emilia tuona con parole forti contro le messe in latino di
Don Crescimanno !
Tutto è consentito tranne la realtà della tradizione!!!
MESSA SEMPRE PIÙ IN DISCUSSIONE!
La presenza reale del Cristo nel sacramento eucaristico, attraverso il passaggio totale della sostanza del pane e del vino in quella del corpo e del sangue di Cristo in virtù delle parole della consacrazione pronunciate dal sacerdote durante la Messa.
FRATE DICHIARATAMENTE OMOSESSUALE, CHE VUOLE LA FINE DEL CELIBATO E L'ORDINAZIONE DELLE DONNE, È IL NUOVO SUPERIORE DELLA PROVINCIA FRANCESCANA TEDESCA
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Fratel Markus Fuhrmann, ofm, Superiore della Provincia Francescana Tedesca, dichiaratamente omosessuale, è stato scelto dai suoi confratelli come superiore generale.
All'elezione hanno partecipato sessanta frati della Provincia francescana tedesca di Ohrbeck, composta da circa 300 francescani.
Qualche settimana fa Markus Fuhrmann era uscito allo scoperto dichiarandosi omosessuale e dicendo: "se io stesso sono gay allora voglio dimostrare che lo sono".
Le conseguenze delle sue affermazioni non si sono fatte attendere: i suoi compagni lo hanno eletto Superiore della Provincia Francescana di Germania, facendo rivoltare San Francesco nella tomba.
Oramai dichiararsi gay è diventato quasi una moda in Germania nel settore eterodosso della Chiesa Cattolica.
Non si sa fino a che punto Fra' Fuhrmann sia disposto a dimostrare la sua omosessualità. Intanto ha affermato di “appoggiare personalmente gli sforzi del Cammino sinodale” ed è “favorevole a un ripensamento critico del celibato nello stile di vita sacerdotale”, nonché “a favore dell'accesso delle donne ai ministeri ordinati”.
Sui fatti della diocesi di Reggio Emilia:
Prima cercano di impedire in tutti i modi il rito romano, arrivando a isolare e ghettizzare i fedeli e a bollarli come psicopatici gravi. Poi si agitano sui loro seggioloni come punti da tanti, piccoli spilli e si arrabbiano se vengono a sapere di messe “abusive” e celebrate quasi in segreto. La ciliegina è l’invito ai fedeli al discernimento. Abbiamo discernito a sufficienza in questi anni e abbiamo concluso che è tempo di mettere le ruote alla vostra baracca conciliare e scivolare via.
PS I: Mi sono trattenuta perché non voglio offendere la sensibilità di certuni. Apprezzate lo sforzo.
PS II: Non so nulla dei due preti che hanno celebrato e non ho preso parte a quelle Messe. Sono questioni che mi interessano marginalmente.
Don Crescimanno dimostra di essere cattolico, fuori luogo in una " chiesa" di traditori di Cristo, gente veduta che disonora l' abito che porta, li mandi tutti a quel paese ( dove è pianto e stridore di denti) e continui a celebrare come Dio comanda.
Un clero sempre più in balia del demonio, non c' è di che sorprendersi, dato che la Madonna avvisò Bruno Cornacchiola che un papa sarebbe caduto sotto il controllo di Datata : quindi cardinali, vescovi e preti lo seguono cecamente : contenti loro...
La solita ossessione ecumenista, che con i musulmani diventa sincretista, rovina della Chiesa cattolica. Ma da cosa è nata questa ossessione? Secondo me dal desiderio di protestantizzare la Chiesa. In pratica il "Fais ce que voudras" (fa' quello che vuoi) di Rabelais.
Adriano Ghiso
Queste pagliacciate fanno rabbrividire.. protestanti, islamici insieme.. che non credono nella presenza di Cristo nell'eucarestia!!.. e' uno spettacolo pietoso.!!
Pino Rago
Definirli delinquenti è il minimo che si possa fare.Chi ha il potere di intervenire, per fermare questi eretici, e non interviene è loro complice.
OCCHIO AI LUPI TRAVESTITI DA PECORE.
Nella diocesi di Bologna, in aperto contrasto con quello che insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica ed il “Responsum della Congregazione per la Dottrina della Fede ad un dubium circa la benedizione delle unioni di persone dello stesso sesso, 15.03.2021”, va in scena la prima “Messa di ringraziamento” per l’unione di due persone dello stesso sesso.
A che gioco giocano la diocesi di Bologna e il suo vescovo? E' inutile dire che quella di Budrio fosse “solo” una Messa di ringraziamento. Ringraziamento di che? La Chiesa che «non benedice né può benedire il peccato» può invece offrire a Dio il Sacrificio di ringraziamento per il peccato? E’ qui che emerge tutta l’ipocrisia farisaica di certi pastori, che, anziché richiamare le pecore, le conducono orgogliosamente sulla via della perdizione.
https://lanuovabq.it/it/non-si-ringrazia-il-peccato-cosi-si-portano-i-gay-alla-perdizione
Un atto del genere implica riduzione allo stato laicale e scomunica ipso facto senza bisogno di alcun tipo di pronunciamento secondo i canoni antichi essendo atto palese e manifesto.
Daouda
"Ecce panis angelorum,
factus cibus viatorum,
vere panis filiorum,
non mittendus canibus." (Inno "Lauda Sion", San Tommaso d'Aquino)
Il Vangelo del giorno
Martedì 21 giugno 2022
Matteo 7, 6.12-14
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
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