Santa Pasqua, serena e bella, nella gioia del Cristo risorto. Un giorno, quello di Pasqua, che dura otto giorni (l'Ottava) e poi si estende fino a Pentecoste quando la Pasqua sarà completa. Gioiamo nel Signore sempre, ma soprattutto in questo tempo, nonostante non manchino le prove e le difficoltà.
Vi ricordo, domani 6 aprile, la devozione deI I sabato del Mese e l'incontro di catechismo con il consueto orario:
- ore 15.00 Confessioni
- ore 16.00 Santa Messa del Sabato di Pasqua
- ore 16,45 Catechismo: Il Purgatorio.
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Segnalo la esistenza su Radio Vaticana di una rubrica "Anima latina" che, in vario modo dimostra la contemporaneità della lingua latina. Va in onda la Domenica alle 12,35. Alle 12.30 c'è il giornale radio sempre in lingua latina.Si può seguire sulle frequenze Radio verificabili in rete o sul canale audio 733 della TV digitale terrestre. Sul sito della Radio Vaticana è possibile ascoltare i podcast delle trasmissioni. Seguitela non è né noiosa né ovvia.
6 Aprile 2024 - Devozione del Primo Sabato del Mese al Cuore Immacolato di Maria
Santuario Madonna dei Boschi
Programmato per il giorno 6 apr 2024
Esposizione del Santissimo Sacramento, Santo Rosario, Meditazione sul 2° Mistero
Glorioso, Benedizione Eucaristica, Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria.
https://www.youtube.com/watch?v=G1O1U9bV-6c
"Non si può modificare profondamente la lex orandi senza modificare la lex credendi. Alla Messa nuova corrisponde catechismo nuovo, sacerdozio nuovo, seminari nuovi, università nuove, Chiesa carismatica, pentecostale, tutte cose opposte all'ortodossia e al magistero di sempre".
(Mons. Lefebvre)
Venerdì in Albis, festa della Madonna Fonte di Vita; alla vigilia della Pasqua si canta l'Exultet, antico inno latino le cui versioni più antiche indugiavano particolarmente sulle api, la cosiddetta "laus apium", che talvolta vedeva pure citazioni classiche, ad esempio dalle "Georgiche" di Virgilio: si vedeva nell'ape una figura allegorica della verginità di Maria. In foto, durante una sosta per una scampagnata estiva a Macerata, un'ape intenta a suggere polline estivo...Cristo è risorto!
"Alitur liquantibus ceris quas in substantiam pretiosae huius lampadis apis mater eduxit. Apis ceteris, quae subiecta sunt homini animantibus antecellit. Cum sit minima corporis parvitate, ingentes animos angusto versat in pectore, viribus imbecilla sed fortis ingenio. Haec explorata temporum vice, cum canitiem pruinosa hiberna posuerint, et glaciale senium verni temporis moderata deterserint, statim prodeundi ad laborem cura succedit; dispersaque per agros, libratis paululum pinnibus, cruribus suspensis insidunt, prati ore legere flosculos; oneratis victualibus suis, ad castra remeant, ibique aliae inaestimabili arte cellulas tenaci glutino instruunt, aliae liquantia mella stipant, aliae vertunt flores in ceram, aliae ore natos fingunt, aliae collectis et foliis nectar includunt. O vere beata et mirabilis apis, cuius nec sexum masculi violant, foetus non quessant, nec filii destruunt castitatem; sicut sancta concepit virgo Maria, virgo peperit et virgo permansit."
(TRADUZIONE: "non conosce diminuzione della luce distribuita: si alimenta delle molli cere che madre ape ha prodotto per formare la materia di questa preziosa lampada. L'ape è superiore a tutti gli altri esseri viventi che sono soggetti all'uomo. Pur molto piccola di corpo, rivolge tuttavia nell'angusto petto alti propositi; debole di forze ma forte d'ingegno. Essa, dopo aver esplorato l'alternare delle stagioni, allorché il gelido inverno depose la canizie e poi il clima moderato della primavera spazzò via il torpore glaciale, subito sente la preoccupazione di uscire al lavoro; e le api sparse per i campi, librando leggermente le ali, si posano appena con le agili zampe per cogliere con la bocca i piccoli fiori del prato, cariche del loro vitto rientrano negli alveari e qui alcune con arte inestimabile costruiscono cellette con tenace glutine, altre stipano il fluido miele, altre tramutano in cera i fiori, altre danno forma ai loro piccoli lambendoli con la bocca, altre incamerano il nettare delle foglie raccolte.
O ape veramente beata e mirabile, di cui i maschi non violano il sesso, né lo turbano i feti, né i figli distruggono la castità; così come, nella sua santità, Maria concepì vergine, partorì vergine e vergine rimase.")
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