Analisi realistica e condivisibile. C'è da tremare all'idea che la situazione sfugga di mano. Ma dove credono di andare senza un esercito europeo ben compaginato, senza una linea di comando, senza uomini (veri) addestrati e motivati (vabbè che va di moda la "guerra ibrida"!), con un "riarmo" di là da venire, per di più contro una potenza nucleare di maggior consistenza anche in altri ambiti?
I "volenterosi" dell'Europa: miccia della guerra
e negazione dell'ordine delle genti
L’azione dei c.d. "volenterosi", ossia di quegli Stati europei che si sono posti in prima linea nell’appoggio incondizionato a Kiev, rappresenta oggi la più grave minaccia alla pace continentale e la vera scintilla di un conflitto di portata potenzialmente mondiale. Polonia, Paesi baltici, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Svezia, con l’appoggio determinante del Regno Unito e il progressivo coinvolgimento della Germania e della Francia, hanno scelto di superare ogni cautela diplomatica trasformandosi da attori di sostegno a protagonisti di una guerra indiretta contro la Federazione Russa.
La logica che li guida è al contempo geopolitica e identitaria: essi percepiscono la caduta dell’Ucraina come preludio alla propria esposizione esistenziale all’espansionismo di Mosca e, per questo, ritengono che la sopravvivenza della propria sovranità dipenda dalla sconfitta della Russia.
Tuttavia, proprio tale visione, animata da una sorta di paura metastorica, li conduce a travalicare il diritto internazionale e il senso stesso del limite che da secoli regge l’ordine delle relazioni tra le genti.
Dal punto di vista giuridico, la scelta di fornire armi sempre più sofisticate e offensive, di allargare lo spettro di sistemi a lungo raggio capaci di colpire in profondità il territorio russo e persino di ventilare la possibilità di inviare truppe sul campo, infrange la linea di demarcazione tra aiuto difensivo e partecipazione diretta a un conflitto armato.
La Carta delle Nazioni Unite, nei suoi articoli 2 e 51, disciplina il diritto alla legittima difesa collettiva, ma non autorizza una escalation che di fatto conduce un’organizzazione regionale o un gruppo di Stati a farsi soggetto belligerante. Qui si consuma la contraddizione dei "volenterosi": nel nome della difesa di un Paese sovrano, essi mettono in pericolo la stessa stabilità del sistema giuridico internazionale che pretendono di difendere. La loro azione non è più sostegno, bensì compartecipazione e, in questo scarto, si colloca la possibilità di una guerra europea allargata.
Sul piano filosofico, la loro postura rivela il cedimento al paradigma volontaristico della politica internazionale. Invece di ancorare la prassi alla razionalità del limite e all’idea classica di "ius gentium" come misura della convivenza, essi si abbandonano a una visione prometeica in cui la volontà di resistere, anche a costo di travolgere l’equilibrio continentale, diventa criterio ultimo dell’agire.
La dimensione della prudenza, virtù regale della politica secondo la tradizione aristotelico-tomista, viene sostituita dall’impeto di una volontà di potenza che, travestita da difesa della libertà, in realtà dissolve l’ordine. È il trionfo della "hybris" sul "logos", di una logica di sopravvivenza esasperata che non conosce più misura e per questo apre al rischio della catastrofe.
Sotto il profilo geopolitico, i "volenterosi" incarnano la linea più radicale all’interno dell’Europa, trascinando l’Unione e la NATO verso un terreno di non ritorno. Essi operano con una autonomia che si traduce in pressione costante sui partner più esitanti, come l’Italia o l’Ungheria.
È proprio questa spinta centrifuga a rendere instabile la coesione del continente: l’Europa si trova divisa tra un asse orientale interventista e un’area mediterranea più cauta (su questo è apprezzabile la posizione di Giorgia Meloni), ma la forza di trascinamento dei primi rischia di prevalere, trascinando l’intero edificio europeo in una guerra che nessuno Stato, isolatamente considerato, avrebbe interesse a scatenare.
La dinamica è quella di una "minoranza attiva" che, nel nome della propria sicurezza, sacrifica l’interesse collettivo alla pace e all’equilibrio. In tal modo, il continente diventa ostaggio delle percezioni esistenziali di pochi Governi, pronti a imporre il proprio timore come destino comune. In definitiva, i "volenterosi" non sono il presidio della libertà europea, quanto la sua minaccia più concreta. Laddove pretendono di salvaguardare la sovranità, essi minano il principio giuridico del non intervento; laddove affermano di difendere la sicurezza, essi erodono la prudenza che fonda ogni ordine internazionale; laddove invocano la solidarietà tra Stati, essi impongono a tutti la propria paura. È qui che il diritto si piega alla forza e la filosofia politica viene sostituita dall’ansia di sopravvivenza, che di per sé non è criterio legittimo di azione.
La storia insegna che le grandi guerre non nascono da decisioni meditate di equilibrio, bensì dall’accumulo di atti imprudenti e dalla pressione di minoranze ardenti che, nel nome del proprio destino, incendiano quello di tutti. I "volenterosi" europei, lungi dall’essere i garanti dell’ordine, sono oggi la miccia che può ridurre in cenere l’intero edificio continentale.
Daniele Trabucco
12 commenti:
Mi è venuto il sospetto che costoro, essendo mediamente a fine mandato, vogliano farsi belli agli occhi dei loro danti causa per essere inseriti in altri impieghi strapagati.
In Francia Bayrou è appeso a un filo. Macron farà di tutto per evitare le elezioni e ha il potere di avocare a sé ogni potestà di governo. In Francia la finta opposizione della figlia di Le Pen non ha nulla a che spartire con il padre.
Le cosiddette democrazie liberali sono al lumicino della propria credibilità e rappresentano un simulacro eterodiretto. Clamoroso Merz, ex (?) Blackrock, in Germania. Starmer fa arrestare chi prega nelle strade e chi sventola l’Union Jack, mentre malaffare, pedofili e maranza agiscono indisturbati. La Von der Leyen ha un piede in tribunale e l’altro in galera.
Rappresentano i “nostri valori”?
«Sorgi! Perché dormi, Signore? Sorgi e non respingerci per sempre! Perché distogli il Tuo volto, dimentichi la nostra miseria e tribolazione? L’anima nostra è prostrata nella polvere, il nostro ventre è incollato a terra. Sorgi, Signore, aiutaci e liberaci per amore del Tuo Nome (Sal 43, 23-26). Tu salverai il popolo umile e abbasserai gli occhi dei superbi, poiché chi è Dio oltre a Te, Signore? (cf. Sal 17, 28.32). Mio Dio, rendili come turbine e come paglia di fronte al vento (Sal 82, 14)».
Questi volenterosi sembrano a quei piromani che si aggirano noncuranti lanciando fiammiferi accesi nelle pozzanghere di kerosene. Frase estrapolata dal dibattito parlamentare francese odierno, ma che mi sembra cada a pennello su questi "pompieri d'assalto".
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Nel frattempo il regime di Zelensky, erede dei golpisti di Maidan del 2014, pagati da Usaid e da Soros, il regime che ha messo fuorilegge undici partiti, chiuso giornali, radio e televisioni, assassinato decine di deputati, giornalisti, politici accusati di essere filorussi, il regime che ha cercato di massacrare con i bombardamenti i russofoni del Donbass e di Odessa, il regime con a capo un presidente scaduto da più di un anno e che non è più legittimato se non da da se stesso, questo regime ha intensificato la feroce campagna di persecuzione contro la Chiesa Ortodossa: sacerdoti incarcerati, fedeli tra cui donne anziane picchiati a sangue, chiese e monasteri sequestrati e dati a una farlocca chiesa "ucraina" scismatica fedele al regime ma senza fedeli, una chiesa finta che, in un eccesso di cretinismo occidentalista ha addirittura spostato il Natale ortodosso al 25 dicembre. Se ne è accorto persino il moderatissimo e occidentalista "Panorama" che nel numero in edicola ha cercato di raccontare, per la penna di di Fausto Biloslavo, cosa sta accadendo ai cristiani ucraini. E la Chiesa Cattolica uniate tace e distoglie lo sguardo da quanto sta accadendo ai fratelli ortodossi.
Silente
Le Courrier des Strsteges
Cette douloureuse mais salutaire chute de François Bayrou
Éric Verhaeghe
08 sept. 2025
In Francia, è caduto il governo Bayrou, ma non è il caso di esultare perché tutto continuerà come prima. Emmanuel Macron, avrà di già ricevuto istruzioni dai Rothschild per la risoluzione della crisi. Du théâtre d'été.
Chi tira le fila del governi dei "volenterosi" non può perdere la guerra in atto contro la Russia, E SOPRATTUTTO LA FACCIA. . Quindi la guerra continuerà. Il commediante americano si unirà ai "volenterosi". Per il resto, chi osa vince.
Ridimensionerei il ruolo di Polonia e Cechia, dove ampie fasce della popolazione si stanno orientando verso una maggiore freddezza nei confronti dell'Ucraina. Basti vedere le prime iniziative del nuovo presidente polacco Nawrocki. Nel caso della Polonia è in ballo anche la questione del genocidio di Volinia, non solo mai riconosciuto dall'Ucraina, ma i cui responsabili sono considerati eroi nazionali.
Silente si lamenta del fatto che la Chiesa "ortodossa" ucraina è perseguitata dal governo Zelensky.
Non cita le sue fonti, presumibilmente russe. Sembra comunque ignorare che i cattolici ucraini (uniati) nel Donbass occupato dai russi sono duramente perseguitati e in sostanza sopravvivono in semiclandestinità. Proprio nei commenti su questo blog sono stati forniti giorni fa i dati.
IN OTTOBRE SCATTA L’EURO DIGITALE: IL PIÙ GRANDE STRUMENTO DI CONTROLLO SOCIALE DELLA STORIA
https://gloria.tv/post/U9GuSHkLKg821KQCah8NKYp8T
A domani.
Se Dio vorra'!
Dopo aver letto attentamente l'articolo apparso questa mattina sul quotidiano "lanuovabussola" https://lanuovabq.it/it/don-pompei-lobbedienza-che-manca-e-lesempio-dei-santi, ma già da qualche giorno dagli articoli apparsi su Don Leonardo Pompeo su questo blog del Prof. Trabucco, sono rimasto sconcertato, come il prof. sia passato dai controrivoluzionari conservatore. Non so che ne pansa in merito il Prof. Viglione, sino a poco tempo fa ho ascoltato il Prof. Trabucco in occasione delle consuete rubriche tenute dalla "confederazione dei triari" e tale cedimento non era trapelato. In questi tempi bui si assiste a rocamboleschi cambi di posizione proprio da parte di quelli che ritenevamo più affidabili, è un tempo veramente tenebroso. Alessandro da Roma
Nel succitato articolo il prof. Trabucco afferma che la Chiesa ha mantenuto la sua indefettibilità perché, a partire dal Vaticano II, non ha mai violato nessun dogma. Le notorie deviazioni cui assistiamo da anni sarebbero contenute in documenti che non hanno valore magisteriale ma solo (eventualmente) pastorale.
Mi viene da fare questo paragone : anche la Messa Novus Ordo non ha violato gli elementi essenziali della Messa, della Consacrazione, tant'è che mons. Lefebvre diceva sempre - Non possiamo considerarla invalida. Eppure, questa Messa, che non per nulla ha svuotato le chiese, è riuscita, con la sua nuova struttura ad uso dell'uomo contemporaneo, a modificare il senso della vera Messa cattolica, oscurandone la fondamentale natura di Sacrificio espiatorio e propiziatorio, per orientarla invece sulla Resurrezione quale momento culminante (senso affine quindi al banchetto di gioia e lode dei Protestanti eretici).
Scendendo nel caso concreto.
Quando papa Francesco ordinò che l'interpretazione più radicale della concessione da lui autorizzata ai divorziati risposati di prendere la Comunione fosse considerata interpretazione autentica e quindi ufficiale da inserirsi negli Acta Apostolicae Sedis, da considerarsi quindi come insegnamento ufficiale del Magistero, non violava nessun dogma? Non andava contro l'indissolubilità del matrimonio cattolico, facendone carta straccia, e contro il comandamento che proibisce la fornicazione, per di più adulterina?
Se non ha violato, Bergoglio, tutti questi comandamenti e dogmi, allora tutti quelli che si sono spesi contro la perniciosa concessione ai divorziati risposati, a cominciare dai famosi quattro cardinali autori delle famose (inevase) richieste di chiarificazione a Bergoglio -- tutti costoro sono solo andati a caccia di farfalle e la situazione della Chiesa è più che mai splendida.
Caro anonimo, una delle mie fonti è proprio citata nel mio post: una articolo di Biloslavo su "Panorama". Per il resto la persecuzione della Chiesa Ortodossa da parte del regime criminale e illegittimo di Zelensky è stata oggetto di numerosi articoli e anche di trasmissioni televisive. Persino Bergoglio si lamentò di questa persecuzione, ma gli uniati tacciono e, sotto sotto, acconsentono.
Silente
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