Il nome dell'Arcangelo, Mi-ka-El, “chi è come Dio?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell'Apocalisse di s. Giovanni Evangelista ed è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli e che, sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra [qui S. Michele Arcangelo in un discorso di Pio XII].
In Oriente San Michele è venerato con il titolo di "archistratega", che corrisponde al titolo latino di princeps militiae caelestis (principe delle milizie celesti) che compare nella preghiera composta da Leone XIII recitata alla fine di ogni Messa usus Antiquior, riportata di seguito.
Invochiamo il suo potente aiuto per noi, per la Chiesa tutta e per il mondo intero.
La preghiera a San Michele Arcangelo di Leone XIII
Tale preghiera fu recitata obbligatoriamente fino al 26 settembre 1964 quando Paolo VI, con l’istruzione “Inter oecumenici” n. 48§1, decretò che le “preghiere leoniane sono soppresse”. Nel 1994, Papa Giovanni Paolo II ha chiesto che questa preghiera torni attuale : « che la preghiera ci fortifichi per la battaglia spirituale... Papa Leone XIII ha ha certamente avuto un vivo richiamo di questa scena quando ha introdotto in tutta la Chiesa una speciale preghiera a S. Michele Arcangelo... Chiedo a tutti di non dimenticarla e di recitarla per ottenere aiuto nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo ». Ma quando il papa chiede, senza disporre e se c'è un andazzo difforme, è difficile sia ascoltato. Ed è per questo che la preghiera ora si recita solo al termine del Rito antico.
San Michele Arcangelo, difendici
nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii
nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi ! E
Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da
Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che
si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen |
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio;
contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi
Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis,
Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum
pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude.
Amen. |
2 commenti:
Abbiamo più che mai bisogno della sua protezione viste le orde di infedeli che pascolano in Europa.
"Senza dubbio la Chiesa è sicura che le potenze infernali non prevarranno contro di lei ; ma pure che, specialmente per la conservazione della vita cristiana nelle singole persone e nei singoli paesi, deve implorare il soccorso divino e che Dio ha per suoi ministri gli angeli. Perciò tutte le mattine, alla fine della Santa Messa, il sacerdote prega insieme coi fedeli: “San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento; respingi nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vanno errando nel mondo per la perdita delle anime!” (Pio XII)
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