Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 10 settembre 2025

Leone XIV. Ogni giorno un passo in avanti e due passi indietro!

Questa non la possiamo tacere. Conciliarismo inguaribile e per di più indiscutibile... Dichiarazioni in un messaggio ai Partecipanti all’Incontro Interreligioso in Bangladesh (9 settembre 2025) [qui]. Delusione: ogni giorno un passo in avanti e due passi indietro! Se avete la pazienza di consultare i link inseriti nel testo che segue avete il quadro completo della crisi immane causata dagli effetti di sessant'anni di pastorale conciliare. E il papa attuale, appartiene alla generazione che non ha conosciuto la Tradizione... Cristo Signore, che provvidenzialmente egli mette sempre al centro, lo illumini!

Leone XIV. Ogni giorno un passo
in avanti e due passi indietro!


Questo il messaggio
"Mi congratulo con gli organizzatori di questo incontro per aver scelto il tema «Promuovere una cultura di armonia tra fratelli e sorelle». Questo tema riflette, infatti, lo spirito di apertura fraterna che le persone di buona volontà cercano di coltivare con i membri di altre tradizioni religiose. Nasce, inoltre, dalla convinzione che la nostra comunità umana è veramente una, in origine e in destino, sotto Dio (cfr Concilio Vaticano II, Dichiarazione sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane Nostra aetate, 28 ottobre 1965, 1). Siamo tutti suoi figli e quindi fratelli e sorelle. Come un’unica famiglia, condividiamo l’opportunità e la responsabilità di continuare a coltivare una cultura di armonia e pace."
Non posso far a meno di specificare, secondo la dottrina perenne:
  1.  La nostra comunità umana sarebbe davvero una se fosse veramente sotto Dio. Ma questo è un sogno, un pour parler, parole al vento: dov'è l'evangelizzazione (condannata come proselitismo) perché tutti conoscano e accolgano nostro Signore? (Romani 10, 14-18). Nasce dall'equivoco che tutti adoriamo lo stesso Dio [qui - qui - qui]. Continuiamo a vedere e sentire l'eco di Abu Dhabi [qui] e Fratelli tutti [qui].
  2. Non siamo "tutti suoi figli e quindi fratelli e sorelle"!
    non siamo tutti figli di Dio: siamo tutti creature. Il Figlio è Uno solo e non è stato creato ma generato prima di tutti i secoli e si è fatto uomo, nel seno della Vergine Maria, in Gesù di Nazareth e non in tutta l'umanità, anche se ha assunto la natura umana per redimerci. Cristo è il Verbo, la Seconda Persona della SS. Trinità, generato non creato, della stessa sostanza (consustanziale) del Padre, che si è fatto uomo in Gesù, non in tutti gli uomini.

    Dunque noi siamo figli solo nel Figlio e solo se accogliamo Lui. Quindi gli uomini, creature pur sempre a immagine e somiglianza di Dio, diventano figli - e ricevono la figliolanza divina per adozione cioè vedono incorporata e trasformata ma non sostituita la loro natura umana -, solo se accolgono Cristo Signore. Ce lo insegna il Prologo di Giovanni 12-13: «A quanti però l'hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati». Dunque non creati, ma inseriti nella generazione eterna del Figlio, il diletto, colui nel quale il Padre si compiace perché vi riconosce la sua Vera immagine perché a Lui 'configurati'.
    I «Suoi», cioè noi cristiani diventiamo figli per adozione - e non per natura - e riceviamo il dono di diventare sempre più a Lui configurati (la nostra natura è trasformata ma non sostituita), nel senso paolino (2 Cor 3,18). È ciò che i Padri chiamano Theosis, per effetto della grazia che la vita di fede e dunque la fedeltà ci dona attraverso la preghiera e il munus sanctificandi della Chiesa. È proprio questa distinzione tra adozione-partecipazione in Cristo e natura che fa la differenza. E mi pare che si crei confusione tra naturale e Soprannaturale non considerandola.
    Tutti gli uomini condividono la creaturalità e l'immagine del Creatore, ma la connaturalità, che è configurazione al Figlio Unigenito Gesù Cristo, l'appartenenza al suo corpo mistico, la si riceve nella e dalla Chiesa.
    Il che non significa dire che Cristo non si incarnato per tutti e non ha salvato TUTTI; ma che la salvezza non è un fatto automatico: va accolta. Ed è la funzione della Chiesa affidatale dal Suo Signore quella di annunciarla e dispensarla, altrimenti che senso avrebbe la Chiesa?

    L'affermazione ingannevole deriva da Gaudium et Spes 22. Cristo, l'uomo nuovo.
    C'è un assunto che lo dimostra:
    "Con l'incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo."
    E’ vero, e non solo in virtù dell’ Incarnazione, ma anche della Creazione perché “per mezzo di lui tutte le cose sono state create”. Ma (come già detto supra) il Figlio - l'Unigenito - è Uno solo e non è stato creato ma generato prima di tutti i secoli e si è fatto uomo, nel seno della Vergine Maria, in Gesù di Nazareth e non in tutta l'umanità, anche se ha assunto la natura umana per redimerci. Infatti nella Creazione Nuova inaugurata da Cristo Signore, l’Uomo Nuovo è ‘generato non creato’ dal Padre in Cristo nel cuore - e dunque nella vita - di chi crede in Lui.
    Va precisato che quel “si è unito in certo modo”, oltre ad essere un'affermazione ambigua, non crea degli automatismi, perché è richiesto un Annuncio (“andate ed evangelizzate…”) e una risposta, insieme alla fedeltà continua, come già detto. Qui trovate un approfondimento notevole sull'intero documento - Maria Guarini

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