Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 23 ottobre 2025

Leone XIV e Carlo III pregheranno assieme colmando la rottura risalente al XVI secolo

Visita lampo; ma molto significativa sul piano ecumenico (del falso ecumenismo [vedi]. Oggi preghiera congiunta nella Cappella Sistina: Carlo III e Papa Leone XIV insieme per la prima volta dopo la Riforma: "Evento che non accade dal ’500". Buckingham Palace: non ci sono precedenti dai tempi di Enrico VIII. Qui l'indice degli articoli riguardanti il falso ecumenismo.

Leone XIV e Carlo III pregheranno assieme
colmando la rottura risalente al XVI secolo


Preghiera congiunta nella Cappella Sistina: Carlo III e Papa Leone XIV insieme per la prima volta dopo la Riforma. Per la prima volta dalla Riforma anglicana del XVI secolo, un sovrano britannico pregherà pubblicamente con un pontefice. Oggi, 23 ottobre, nella Cappella Sistina, re Carlo III e papa Leone XIV parteciperanno a un servizio ecumenico destinato a segnare una svolta nei rapporti tra la Chiesa cattolica e quella d’Inghilterra.

Re Carlo e la regina Camilla raggiungeranno il Vaticano per una visita di Stato in occasione del Giubileo, arrivando al Cortile di San Damaso alle 10.45 per l’udienza con Leone XIV, seguita dal momento di preghiera ecumenica e da un evento in Sala Regia dedicato alla cura del creato, tema caro a entrambi. Quanto a Leone XIV vedi qui - qui.

Nel pomeriggio, presso la Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, Re Carlo riceverà il titolo onorifico di “Confratello Reale” da parte del Cardinale James Michael Harvey. Il titolo — approvato dal Papa — è un segno di fraternità ecumenica che intende riconoscere il legame storico tra la monarchia inglese e la Basilica, risalente ai tempi dei re sassoni Offa e Æthelwulf.
Nella Basilica sarà collocata anche uno scranno permanente con lo stemma reale e l’iscrizione “Ut unum sint” (“Che tutti siano uno”, Gv 17,21), a disposizione del sovrano e dei suoi successori per future visite (vedi dettaglio nell'immagine a lato).

La rottura tra la Santa Sede e la monarchia inglese risale al XVI secolo. Tuttavia, la regina Elisabetta II fu la prima a compiere una visita ufficiale al Vaticano nel 1961, incontrando Papa Giovanni XXIII. Il dialogo ecumenico fu poi ufficializzato nel 1966 con lo storico abbraccio tra Papa Paolo VI e l’arcivescovo di Canterbury Michael Ramsey.

Questo evento rappresenta, potremmo dire, il culmine di quel cammino, che sottolinea l’importanza della collaborazione ecumenica in chiave spirituale, ambientale e culturale.

Nell'immagine: La preghiera ecumenica nella Cappella Sistina

‌Si ripete a più voci, riportando il messaggio con evidenza positiva, che esso richiama il pensiero del beato John Henry Newman, da poco proclamato dottore della Chiesa, figura cara a Carlo III, che da principe lo definì "esempio di come difendere senza accusare e trasformare le differenze in luoghi d’incontro". Si dimentica tuttavia che il vero ecumenismo non è frutto delle buone volontà umane che "cercano insieme la verità", come afferma il Vaticano II, ma può nascere solo dal reditus ne La Catholica che, sola, custodisce la Verità e deve difenderla e diffonderla, non cercarla insieme ad altri che l'hanno rinnegata... ‌(Maria Guarini)

20 commenti:

Anonimo ha detto...

...pure Camilla!

Anonimo ha detto...

Passato il pranzo, passata la frutta, passato il bicchierino, passato il caffè...siamo al rutto finale!

Anonimo ha detto...

Non ricordo dove ho letto che l'ultimo conclave è stato manovrato dalla Curia. Possibile che così sia stato!

Anonimo ha detto...

Nessun stupore. Il nuovo ordine mondiale sta per vedere la luce ed esige una religione universale, quella propugnata dal Concilio Vaticano II. I padroni del mondo sanno bene quello che vogliono e non conoscono le debolezze di un Luigi XVI e di un Nicola II. Alla fine, vincono.

Anonimo ha detto...

https://www.aldomariavalli.it/2025/10/23/quella-sindrome-chiamata-inclusivite-come-si-manifesta-e-come-si-combatte/
L’ inclusivite cronica, pandemica, da cui sarebbe affetto il clero sinodalconciliare odierno secondo l’autore, in realtà risale a circa 70 anni or sono, cioè all’epoca della presa di potere del clero modernista all’interno della Chiesa Cattolica. Dalla morte di papa Pacelli, Pio XII, infatti, la Chiesa non è più cattolica, bensì infiltrata dai nemici storici di Cristo e della Sua Santa Chiesa, che hanno finito per impossessarsene, come auspicavano già i massoni carbonari nel primo ottocento (cfr Istruzioni dell’alta Vendita).
Leggendo questo articolo, non ho potuto fare a meno di ripensare ad un mio vecchio articolo sul tema “Inclusione e valorizzazione delle diversità
primo dovere della “chiesa” bergogliana” 2651 – Luglio 2022) :
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV4601_Catholicus_Inclusione_e_valorizzazione.html
Come si noterà gli anni trascorrono ma i prelati non rinsaviscono, anzi peggiorano alla grande.

Anonimo ha detto...

Il don che commentava al tg ha persino avuto il coraggio di citare Tommaso Moro senza dire però fatto uccidere da costoro.... illustrando la bellezza del rito anglicano e di quello evangelista che si uniscono al cattolico in un tutto poeticamente irenico... dimenticandosi di essere eretivo ed apostata egli stesso ...che malincok8a.

Anonimo ha detto...

Non poteva esserci luogo migliore per questa messinscena (sto cercando di non essere volgare), con l’esteso contorno della esaltazione dei corpi di un grande artista problematico, la sintesi perfetta della nuova religione, che trae origine proprio nel cosiddetto Rinascimento, sotto lo sguardo sbigottito di migliaia di martiri cattolici massacrati e tagliati a pezzi dai soldatacci di Elisabetta I.
Mi viene da dire solo: che schifo !
Claudio Gazzoli

Laurentius ha detto...

Condivido pienamente.

Anonimo ha detto...

Personalmente ho il dente avvelenato! Nei fatti non abbiamo neanche davanti uomini stimabili ma, solo quaquaraqua come sono la maggior parte di quelli che sono al finto comando del mondo, cioè comparse profumatamente pagate dalla finanza internazionale.

Anonimo ha detto...

Beh dopo una stanza in Vaticano per i maomettani, stupisce lo scranno? Un pezzetto alla volta la Roma eterna è venduta... Il falso ecumenismo è l'equivalente del multiculturalismo: tutto fa brodo per rendere la Chiesa romana, chiesa sincretista, globalista, massonica. La contraffazione ormai non ha più la maschera ma il sigillo papale. Bel lavoro ha fatto il conclave bergogliano! Siamo sicuri tutto sia stato fatto "a regola d'arte"? Burke, Sarah, ci siete ancora?

Titola il Corriere ha detto...

Carlo e Camilla a Roma, con il papa alla Sistina e alla Porta Santa di San Paolo. E dopo la nomina del re a «Royal Confratel», il re ora vuole Leone XIV Confratello a Windsor

sempre dal Corriere ha detto...

...sotto gli affreschi di Michelangelo, è entrato prima il re con la regina poi papa Leone XIV assieme all'arcivescovo di York, Stephen Cottrell, la più alta autorità anglicana dopo l'arcivescovo di Canterbury. E la preghiera è stata corale, tutta in inglese con poche concessioni alla lingua di Dante tanto amata dal re. In compenso i tre cori hanno intonato lodi in latino, che il re conosce molto bene come ha dimostrato nel suo discorso a Montecitorio ad aprile quando citò Virgilio.

Anonimo ha detto...

Questo è un colpo terribile. Poco prima che il Carlo si sposasse ero in UK. Mai comprato un giornale né un periodico, mai visto la televisione né ascoltato la radio, solo concentrazione sullo studio. Nonostante ciò tutti parlavano della giovane Diana futura sposa del Carlo e si parlava di lei per tutti gli esami clinici a cui veniva sottoposta, oltre la verginità comprovata ovviamente, anche tutto ciò che doveva rispondere ad una sana e robusta costituzione.Quindi senza volere venni a sapere di questo calvario dettagliatamente diffuso dai media e ampiamente chiacchierato ovunque. Dopo il matrimonio e la seconda gravidanza quando il bambino minore era tra 4 o 5 anni, non so, il Carlo disse a Diana che lui non la amava ma, amava un'altra, la Camilla. Si separano ed intanto era iniziato l'ultimo e definitivo calvario della madre dei figli del Carlo. A ridosso dell'incidente nel quale Diana ed il suo nuovo compagno morirono, corse voce che 'probabilmente' l'incidente fu procurato.

Marcello ha detto...

Io sono il peggiore dei peccatori, però sono nauseato da una Chiesa che fa eucumenismo, si occupa dei migranti, di geopolitica, di finanza, di diritto del lavoro, di ambiente ed inquinamento. Ma non tratta più dei novissimi, delle virtù cardinali, dei 10 comandamenti, della preghiera, del rosario, della riconciliazione, dell'obbligo di grazia di Dio per la Comunione etc. Non ricordo un accenno recente a qualcuno di questi temi da parte delle gerarchie alte e basse della Chiesa Cattolica.
Sembra di assistere al periodo antecedente alla lotta per le investiture, una Chiesa prona al mondo.
Ci vorrebbe un altro Gregorio VII.

Anonimo ha detto...

I martiri cattolici inglesi, martirizzati dagli anglicani, si rivolteranno nella tomba. Vergogna a Leone, e vergogna vergogna vergogna a Bergoglione, riabilitatore di Lutero e installatore della Pachamama in Vaticano. Anzi, mi correggo, anatema anatema anatema.

Anonimo ha detto...

Maestà, Lei non deve pregare per l’Unità dei Cristiani, Lei deve rinnegare l’abiura del suo predecessore Enrico VIII e tornare e far tornare la Chiesa d’Inghilterra nella piena comunione con Roma. È molto semplice!

Anonimo ha detto...

La Chiesa d'Inghilterra è già tornata alla comunione con Roma tramite la Anglicanorum Coetibus di papa Benedetto.
Alcuni sono tornati. Molti sono rimasti nell'eresia e scisma. Ma questi molti sono pochi perché la Chiesa Anglicana, dopo le donne prete, le donne vescovo, i preti homo dichiarati, i parroci con convivente dello stesso sesso in canonica, è ridotta ai minimi termini. Ciò dovrebbe servirci da monito a non seguire la stessa china ma pare invece che i nostri vescovi abbiano tutta l'intenzione di farlo. E con grande convinzione cieca.

mic ha detto...

«La comunicazione con gli eretici può avvenire sia in una dottrina riprovevole sia in riti o altri segni esteriori della falsa setta protestante, con scandalo dei fedeli, ai quali perciò dalla Chiesa è interdetta la comunione con essi, affinché la fede non si intenda né persa né messa in pericolo. Per questo motivo, San Giovanni Evangelista ammonisce così severamente: ‘Se qualcuno viene a voi e non porta questa dottrina, non ricevetelo in casa e non ditegli nemmeno ‘Salute‘; poiché chi gli dice ‘Salute’ comunica alle sue opere malvage” (2Ioann. 10)[1]. Si deduce in modo evidentissimo da queste parole che sarà proibito tutto ciò che esprime un ‘salute’ di questo tipo, come ad esempio le azioni liturgiche che furono istituite per significare l’unità ecclesiastica. Perciò, leggiamo che dai Padri del Concilio Cartaginese fu stabilito che ‘non si deve né comunicare né salmodiare con gli eretici,’ come riferisce Benedetto XIV nel De Synodo Dioecesana, libro VI, capitolo V. È illecito dunque nelle funzioni sacre invitare gli eretici nel coro, salmodiare alternativamente, dare loro la pace, le sacre ceneri, le candele e le palme benedette e altre cose di tal genere del culto esterno, che giustamente e meritatamente sono stimate come segni di un vincolo e di una concordanza interiore[2]. Ciò vale sia nel senso attivo, cioè dando loro cose simili, sia nel senso passivo, ricevendole da essi nei loro riti sacri. Infatti, in entrambe le ipotesi, sarebbe come dire loro ‘Salute’ e comunicare alle loro opere malvage»

Il Monitore Ecclesiastico, Vol. X – Parte I, Conversano, 1897, p. 32

Anonimo ha detto...

Fino a metà dell'Ottocento, credo, nel REgno Unito per poter diventare funzionari statali (civil servants) si doveva prestare un giuramento di fedeltà al Re e alla religione anglicana, nel quale si affermava solennemente di riprovare il dogma "papista" della transustanziazione.
I protestanti rinfacciano ai cattolici la durezza della regina Maria (bloody Mary la chiamano), figlia di Enrico VIII, che restaurò il cattolicesimo protempore picchiando duro sugli eretici, soprattutto in alto loco (poco più di duecento esecuzioni). Ma i protestanti fecero molto di peggio. Già sotto Enrico VIII ci furono ribellioni popolari spontanee a favore del cattolicesimo in varie zone dell'Inghilterra, represse duramente con l'impiego di mercenari (tedeschi, spagnoli, italiani) e il solito corteo di impiccagioni (nel caos provocato dalle ruberie delle proprietà ecclesiastiche si era prodotta molta miseria con le relative bande di ladruncoli, vandali, violenti, disoccupati, che Enrico VIII faceva impiccare anche a 12 o più per volta, secondo l'ambasciatore veneziano). Ci fu poi la repressione sotto Elisabetta ed i successori, che infierì anche sui cattolici irlandesi. Durissima fu la repressione anticattolica anche presso i paesi scandinavi, tutti ferocemente luterani. La "riforma" imposta dal lussurioso e sanguinario Enrico VIII provocò un disordine sociale che non si sanò e sfociò nelle guerre civili conclusesi militarmente (ma non politicamente) dopo circa un secolo. Furono anche guerre di religione, tra sette protestanti, feroci come tutte le guerre civili (in INghilterra ce n'era stata un'altra di guerra civile, quella delle Due Rose (the War of the Roses, dai simboli dei Lancaster e dei Tudor contrapposti), meno imponente dal punto di vista militare ma ugualmente crudele, nata dal disordine sociale seguito nel regno alla sconfitta nella Guerra dei Cent'anni contro la Francia.
La storiografia prevalente vede nelle convulsioni civili inglesi nonostante tutto un fatto positivo, avendo esse dato vita al moderno parlamentarismo, ai vantaggi della democrazia liberale tradizionale (costituzionale, nel rispetto dei diritti civili). Ma furono il continente americano e quello australiano le valvole di sfogo che permisero al sistema borghese di stabilizzarsi in GB.

mic ha detto...

Per approfondire
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/12/brunero-gherardini-anglicanorum-ctibus.html