In realtà si tratta di una stanza per la preghiera offerta nella Biblioteca Vaticana a studiosi che passano lì giornate di studio. Ma Posso avere una stanza per pregare quando studio alla Mecca? No, non lasciano entrare studiosi cristiani. Sembra che il Vaticano si stia piegando all'Islam. È un'ottica strana. Questo non sarebbe mai restituito dai musulmani a cristiani o ebrei. Indice precedenti qui.
La stanza della preghiera islamica in Vaticano:
oh vescovi, vi siete bevuti il cervello?
Giulio Meotti
Quante sale di preghiera cristiane ci sono alla Mecca? Zero. Campane? Zero. Croci? Zero. Bibbie? Zero. La Chiesa è impazzita: "Volevano una stanza con un tappeto per pregare e gliela abbiamo data".
“Quando nelle scuole dei loro figli si prostreranno verso la Mecca, i laici di cartapesta stenderanno tappetini di preghiera”, scrivevo due anni fa.
La scuola italiana è quella che è, ma neanche io avrei pensato di vedere il Vaticano stendere tappetini di preghiera all’interno delle proprie mura. Forse in qualche chiesa di Sant’Egidio. Ma il soglio di Pietro? E invece.
Il vescovo cattolico pakistano John Joseph nel 1998, per richiamare l’attenzione del mondo sulla persecuzione dei cristiani, si sparò alla testa all’entrata del tribunale dove si svolgeva il processo a un cristiano condannato a morte per “blasfemia”.
Così, l’allora cardinale Karl Lehmann in Vaticano sollevò il tema della reciprocità (noi occidentali vi diamo il diritto al culto islamico se voi islamici garantite la libertà religiosa ai cristiani) e venne attaccato da ogni parte, anche dai laici post-Voltaire.
La reciprocità ora ce la sogniamo e la Biblioteca Vaticana ospiterà uno spazio islamico di preghiera: il viceprefetto Giacomo Cardinali ha rivelato che studiosi musulmani hanno richiesto un’area in cui pregare e la biblioteca vaticana ha accettato. “Alcuni studiosi musulmani ci hanno chiesto una stanza con un tappeto per pregare, gliela abbiamo data”, ha detto Cardinali a La Repubblica.
Quanta boria multiculturale, mentre il cristianesimo è massacrato nelle terre in cui è nato e si svende nel continente in cui ha trovato la sua patria.
Dunque, assieme agli stupendi planisferi di epoca medievale, le carte nautiche delle grandi scoperte, il codice Borgia e gli altri tesori custoditi nella biblioteca vaticana, ora c’è anche la stanza per la preghiera islamica. Evidentemente non bastavano le sessanta moschee di Roma la più grande moschea d’Europa che può ospitare fino a 12.000 fedeli contemporaneamente. No, all’Islam serviva pregare anche nella biblioteca fondata nel 1475 da Sisto IV.
Si tratta, per dirla con il gesuita egiziano Samir Khalil Samir, di un “cavallo di Troia”. O come ho scritto due giorni fa, “se si inquadra la questione in termini di ‘sensibilità multiculturale’, lo stato debole si piegherà per darti tutto ciò che vuoi, comprese le chiavi di quei grattacieli e di quelle cattedrali”.
Quante sale di preghiera cristiane ci sono alla Mecca?
Nessuna perché i non musulmani non sono ammessi alla Mecca. L’Arabia Saudita non ha chiese e non consente la preghiera cristiana.
Ecco cosa significa suicidio di civiltà. Avevo sperato che Papa Leone fosse un po’ diverso da Francesco: inizio a ricredermi. E la stanza islamica in Vaticano è più grave della benedizionale papale al blocco di ghiaccio.
Nel 1951 lo storico libanese-americano Philip Hitti scrisse che “finora non più di quindici europei di origine cristiana sono riusciti a vedere le due città sante della Mecca e Medina e a fuggire sani e salvi”. Negli oltre 70 anni da quando Hitti scrisse questo conosciamo solo due casi di non musulmani che sono entrati di nascosto alla Mecca, ricorda il Wall Street Journal. Nel 2007 Nirosh Kamanda, un camionista dello Sri Lanka, si è intrufolato per vendere merci vicino alla Grande Moschea. Nel 2015 Hajji Mustafa, un arabo cristiano inglese, ha pubblicato un resoconto del suo viaggio sotto copertura durante il pellegrinaggio.
Prendiamo il Qatar. La sola chiesa presente sul suo territorio sorge all’interno di un complesso della capitale, Doha, chiamato “Mesaymeer”. È aperta ai cristiani stranieri, non ai nativi del Qatar. La chiesa non può esporre croci. E in Qatar, l’apostasia è punibile con la morte. Allora perché consentiamo che il Qatar apra moschee in Europa con i giganteschi minareti?
Se Gerusalemme è aperta a tutti (ebrei, cristiani e musulmani, gli unici che possono pregare sul Monte del Tempio) e il Vaticano ora apre anche una stanza islamica per pregare, perché la Mecca è vietata ai non musulmani e in Arabia Saudita ci sono uscite autostradali per gli “infedeli” ed è vietato portare segni religiosi non islamici o costruirvi una chiesa? Non sarà che l’Islam non è come tutte le altre religioni?
Quando a Gerusalemme i due leader delle chiese tedesche, il cardinale cattolico Reinhard Marx e il vescovo luterano Heinrich Bedford-Strohm, salirono sul Monte del Tempio e la Spianata delle Moschee, cosa fecero? Nascosero la croce. E Der Spiegel, il settimanale liberale, scrisse “Sottomissione”: “Come si può chiamare se non negazione della fede quando due rappresentanti della cristianità depongono le loro croci per non irritare i musulmani?”.
E pensare che la maggioranza dei cattolici che conosco pensa che israeliani e palestinesi si equivalgano.
Anche la Georgetown University, fondata nel 1789 e la più antica università cattolica degli Stati Uniti, ha aperto una moschea nel campus. Accade per la prima volta in una università statunitense. Questo è proprio il tipo di “apertura” che cancellerà i malintesi e inaugurerà una nuova “era di pace”. Nel frattempo, attendiamo con impazienza l’annuncio di qualsiasi università islamica in qualsiasi parte del mondo islamico che progetti di aprire una cappella cristiana.
Georgetown. Quando vedremo una chiesa dentro un’università islamica?
La moschea di Georgetown c’entra forse con il fatto che l’università gesuita ha intascato 20 milioni di dollari dall’Arabia Saudita per creare un centro di studi islamici, che i Gesuiti hanno generosamente intitolato a un principe, e che Georgetown ha ricevuto anche 33 milioni dal Qatar? Georgetown è la prima nella lista dei beneficiari del Qatar.
Questo problema riguarda tutta la Chiesa cattolica. Per la prima volta in oltre 700 anni di storia, canti islamici hanno risuonato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze sotto la famosa Cupola di Brunelleschi. Poi, per la prima volta durante una messa in Italia, è stato recitato un versetto del Corano dall’altare nella Chiesa di Santa Maria in Trastevere per la messa in ricordo di don Jacques Hamel, che è stato ucciso dai terroristi islamici.
Uno “spazio per la preghiera musulmana” è stato creato anche nella chiesa di Saint-Sulpice a Parigi, la seconda chiesa più grande di Parigi dopo Notre Dame, ma la più importante per il culto cattolico.
La chiesa cattolica di San Teodoro a Colonia ha finanziato la Grande Moschea di Erdogan. A Saint-Étienne du Rouvray, dove è stato ucciso padre Hamel, il vescovo Duval ha regalato un pezzo di terra di una chiesa per costruirvi la moschea.
L’islamizzazione della Cristianità occidentale è una delle storie più importanti del nostro tempo, una storia che risuonerà nei secoli, quando noi non ci saremo più e saremo dimenticati.
Quando i fondamentalisti islamici dicono che il loro obiettivo non è certo solo la Striscia di Gaza e neanche “solo” Israele, ma “510 milioni di chilometri quadrati, tutta la terra”, intendono anche Roma, Colonia e Parigi.
Ma nessuno, neanche in Vaticano, sembra prenderli sul serio. Che nostalgia di quel “gigantesco ultimo Papa d’Occidente”.
11 commenti:
Se le reazione ci sarà (se), spero prenda la forma immaginata da un mio ex compagno di scuola:
[...] piombarono nella moschea con dodici o quattordici maximoto, misero in fuga i presenti con un rumorosissimo carosello, poi altri che aspettavano portarono nel cortile delle preghiere uno spiedo con due porchette già infilzate e farcite, presero un paio di esemplari del Corano e li usarono per accendere la carbonella per l'arrosto [...]
Sì, nel capitolo dopo scoppia una guerra atomica, tale forma finisce per prendere la nuova crociata (chi fossero il Barbarossa, il Filippo Augusto o il Riccardo Plantageneto redivivi l'amico non lo aveva scritto). Non ricordo in che occasione particolare la scrisse, se ne avesse avuta una particolare e non era un semplice esercizio letterario, ma era poco dopo il crollo del blocco sovietico.
Non posso dire che lavoro faccia oggi l'Autore del passo, potrei esporlo a rischi (ma guarda che tempi...), dico solo che è un dipendente pubblico.
E adesso vediamo se il "supremo algoritmo" oserà porre obiezioni (sì dietro le censure che affliggono questo blog e non solo questo al 99% dei casi non ci sono azioni di esseri umani).
E cosa studiano in vaticano? Abbiamo bisigno di islamici per il cristianesimo?
Un misto di vergogna e rabbia è ciò che scorre nelle mie vene di cattolico nel leggere questo resoconto. Ma l'orgoglio di essere cristiani lo abbiamo sepolto? L'imborghesimento e la sottomissione del cattolicesimo è un dato di fatto ormai. Il solo porlo alla pari con le "altre" religioni è una bestemmia.
Rabbia e orgoglio.
¥¥¥
Cupich in Vaticano? Mons Strikland scrive che non va bene ..
Che nostalgia di quel “gigantesco ultimo Papa d’Occidente”...
Perfettamente d'accordo con te, Meotti e ... grazie di quel libricino...! Ci avevi visto giusto...anche per la copertina...
Non sanno questi sconsiderati traditori di Cristo che quando un musulmano prega in un locale, anche di nascosto e senza consenso del proprietario, secondo il diritto islamico quel locale diventa di fatto una "moschea" e di proprietà islamica? Ma come si fa a credere che le nostre guide e chi guida oltre un miliardo di cattolici sia così insipiente e ingenuo?
Difficile crederlo... Che gli diano una cappella in San Pietro, e ne diano una anche ai buddisti, una agli indu', una agli animisti africani, una agli amazzonici pachamamici (la cui grande madre è già stata installata con tutti gli onori sull'altare), una ai vodoo dei caraibi e una agli wicca e una agli adoratori di Odino, Thor e altre divinità germaniche. Ah, dimenticavo una cappella per Giove, Giunone, Apollo, Bacco, Venere, Marte e tutti gli dei dell'Olimpo, compreso il semidio JMB, assurto prontamente nell'empireo pagano dopo la sua morte. Solo così il Papa potrà essere il capo della nuova religione mondiale per cui tutti, dopo Assisi 1 e 2, facciamo il tifo... Re della foresta e del caravanserraglio sincretico delle religioni dell'umanità, realizzando sinistramente quel famoso verbo di Cristo e, perché no, riattualizzato lubicchiano: che tutti siano Uno.
Il piano massonico prescrive che si marci a tappe forzate verso la NRU Nuova Religione Universale.
Non deviamo il discorso sul "piano massonico" in modo da occultare le responsabilità della Gerarchia cattolica, che sono dirette.
I vertici della Chiesa dimostrano un'ignoranza incredibile della religione mussulmana. Secondo il diritto islamico l'islam è la casa della pace, il resto del mondo la casa della guerra, che deve esser soggiogata con le buone o con le cattive. Lo stato di guerra con gli infedeli è permanente, sono permesse solo delle tregue, che non dovrebbero durare più di dieci anni. Ma la guerra contro gli infedeli, che per il mussulmano è un dovere religioso, non potrà finire con un trattato di pace reciproco : dovrà finire solo con la sottomissione completa del mondo infedele all'islam.
Tutto ciò è come dogma di fede per i mussulmani. Ora, quando un luogo di preghiera islamica viene costituito nella Casa della guerra, tale luogo diventa come sacro all'islam, il suo territorio viene considerato come se appartenesse all'islam, noi diventiamo stranieri in casa nostra.
Per i mussulmani, diventa loro e non abbiamo più diritto ad esso.
Solo considerazioni di opportunità politica impediscono di rivendicare apertamente i luoghi di preghiera islamici tra gli infedeli quali parti a pieno diritto della Umma mussulmana.
Quest'è il diritto mussulmano, da secoli.
Ma in Vaticano ancora non se ne sono accorti.
Anonimo 21,38. Lei forse non ricorda la lista Pecorelli con omicidio del giornalista dietro il supercarcere di Cerialdo? La lista era di cardinali massoni con tanto di matricola e soprannome.
Fu così che Turchia e Siria, Paesi che furono cristiani prima ancora di Roma, furono islamizzati. Stessa sorte toccherà all'Italia? Viste le premesse non si può escludere.
Non si è dimenticata la lista Pecorelli, ma non è il caso di tirare fuori i nomi, ormai ne restano pochissimi, leggo che re Carlo terzo avrà uno scranno con tanto di stemma reale in S.Paolo fuori le mura, come i re medievali che però non erano protestanti, avrà il titolo onorifico di confrater e preghera' in Cappella Sistina insieme con Leone 14° bene, dopo la statua di Lutero a S.Pietro manca Calvino e poi siamo a postato o quasi, si la chiusa di Meotti al suo bellissimo libro è molto toccante, anche quella sul risguardo di copertina Da papa la sua presenza era intollerabile, la sua intelligenza una minaccia, le sue dimissioni sono state un sollievo per tanti, nel frattempo ci godiamo la bella copia di Bergoglio e tiremm'innanz.
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