Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 9 ottobre 2022

«Non c’era posto per loro nella locanda» (Vangelo di Luca, 1, 7). Pur con pioggia e freddo, pregano davanti a una chiesa vuota, ma chiusa (per loro).

Riprendiamo da MiL la lettera numero 888 pubblicata da Paix Liturgique il 4 ottobre 2022, che presenta – in forma di intervista – l’eroica ed esemplare resistenza delle centinaia di fedeli di Saint-Germain-en-Laye (Comune francese situato nel dipartimento delle Yvelines, nella regione dell’Île-de-France) che da due anni rendono la loro testimonianza partecipando alla Santa Messa tradizionale celebrata all’aperto davanti ad una chiesa (per loro) tenuta chiusa per volontà del Vescovo e del Parroco (ne avevamo già parlato qui e qui). Ora si avvicina il terzo inverno consecutivo per questa «vivissima» comunità di indomiti giovani e famiglie che chiedono solo di «vivere la fede cattolica come hanno fatto i padri». Ma in una Chiesa «in cui Papa Francesco predica continuamente che bisogna andare nelle periferie e ascoltare le aspettative della gente» – al pari della Sacra Famiglia – «non c’è posto per loro», che forse non sono «abbastanza alla periferia per essere ascoltati». Sosteniamo con la preghiera la grande testimonianza di fede dei nostri fratelli di Saint-Germain-en-Laye!

«Non c’era posto per loro nella locanda» (Vangelo di San Luca, 1, 7)
Mentre arrivano la pioggia e il freddo pregano davanti a una chiesa vuota, ma chiusa
Peccato, Monsignore!

Paix Liturgique: Cosa significa questa chiamata, caro Germain?
Germain de Paris: Semplicemente, significa che sta iniziando un terzo periodo invernale per noi, che sarà terribile per i bambini e gli anziani.

Paix Liturgique: Perché “terribile”?
Germain de Paris: Lo sai bene! Perché per il terzo anno la nostra comunità partecipa alla Messa all’aperto, davanti a una chiesa vuota ma chiusa.

Paix Liturgique: Ogni domenica?
Germain de Paris: Sì, ogni domenica e anche per la Messa di mezzanotte a Natale!

Paix Liturgique: Ma perché questo scandalo?

Germain de Paris: Semplicemente perché vogliamo vivere la nostra fede cattolica come hanno fatto i nostri padri al ritmo della liturgia tradizionale latina.

Paix Liturgique: Ma “fuori dalle mura”?
Germain de Paris: Per il momento è ancora così, ma speriamo che presto i pastori della Diocesi abbiano la carità di lasciare la porta della chiesa aperta a quelli di noi che non hanno una chiesa fissa, che è il motivo del nostro appello.

Paix Liturgique: A chi si riferisce quando dice “ai suoi pastori della Diocesi”?
Germain de Paris: Fondamentalmente, tutti coloro che sono in grado di esercitare questa carità… Un tempo il cappellano dell’ospedale aveva il potere di lasciare aperte o meno le porte della cappella. Ora – e questo è un grande passo avanti – questa cappella “appartiene alla Parrocchia di Saint-Germain”; quindi in teoria è il Parroco che ha il potere delle chiavi… della cappella dell’ospedale, ma in realtà è il nostro Vescovo che è l’unico ad avere il vero potere di lasciare aperta questa chiesa la domenica mattina. È per questo che ci rivolgiamo a lui.

Paix Liturgique: A lui si rivolge?

Germain de Paris: Ma naturalmente, da quando è stata annunciata la sua nomina alla sede di Versailles, gli abbiamo chiesto di incontrarci e di essere almeno caritatevole nei nostri confronti.

Paix Liturgique: Ma non siete stati ascoltati?
Germain de Paris: Stiamo aspettando… gli echi che ci sono tornati indietro sembravano, se non favorevoli, almeno paterni e benevoli verso la nostra situazione, ma tutto questo rimane molto impercettibile.

Paix Liturgique: Pensa che i tempi attuali siano favorevoli a questa pacificazione?
Germain de Paris: Se penso che i tempi attuali non siano i più favorevoli per trovare una soluzione duratura, sono convinto che questi stessi tempi, che preparano i tempi a venire, siano favorevoli a gesti di pace, perché è nei momenti di prova che bisogna esercitare la carità e non solo quando tutto va bene.

Paix Liturgique: Ma non dovrebbe essere lei a compiere questo gesto di pace?

Germain de Paris: Ma tutte le nostre suppliche lo sono.

Paix Liturgique: Ma forse potreste sospendere la vostra Messa fuori dalle mura?
Germain de Paris: Non lo faremo perché sono ormai quasi trent’anni che, anche in tempi in cui le cose erano possibili, ci siamo trovati di fronte a un muro di silenzio se non di disprezzo, e dobbiamo ora sperare in un po’ di carità, se non altro per i nostri figli e nipoti.

Paix Liturgique: Perché ci sono anche i bambini alla vostra Messa.
Germain de Paris: Certo, e questo è il segno di una comunità viva, anzi vivissima, con molte famiglie e molti bambini.

Paix Liturgique: Molti?
Germain de Paris: Davvero numerosi, e per illuminarvi vi racconterò un aneddoto: come molte comunità i cui fedeli vanno in vacanza in estate, abbiamo interrotto le nostre celebrazioni durante le estati del 2020 e del 2021, e naturalmente avevamo previsto di fare lo stesso per l’estate del 2022. Tuttavia, per un provvidenziale giro di eventi, abbiamo inizialmente mantenuto la Messa nelle prime due domeniche di luglio.

Paix Liturgique: Con quali risultati?
Germain de Paris: Che i fedeli erano ancora lì, il che ci ha portato a prolungare le domeniche del 16, 22 e 31 luglio.

Paix Liturgique: Anche per il 16 luglio, nel bel mezzo del weekend del 14 luglio, che quest’anno è stato un vero e proprio ponte?
Germain de Paris: Ma eravamo più di cinquanta quella domenica 16 luglio e, cosa ancora più sorprendente, più di quaranta la domenica 31 luglio, in piena estate.

Paix Liturgique: E allora?
Germain de Paris: Siamo ormai convinti che questa celebrazione a St. Germain riguardi una grande comunità di sangallesi; pertanto dovrebbe aver luogo tutte le domeniche e i giorni festivi dell’anno, compresi i periodi di vacanza in cui molti sangallesi desiderano partecipare.

Paix Liturgique: Ma come è possibile questa mancanza di dialogo oggi, in tempi in cui Papa Francesco predica continuamente che bisogna andare nelle periferie e ascoltare le aspettative della gente del nostro tempo?
Germain de Paris: Dobbiamo quindi credere che non siamo abbastanza alla periferia per essere ascoltati e ascoltate un po’, ma abbiamo ancora speranza, perché naturalmente non possiamo immaginare che la pace e la riconciliazione non siano mai possibili, e siamo rafforzati in questa convinzione quando sentiamo le parole di Papa Francesco che raccomanda ieri, 3 ottobre 2022, ai Missionari di Maria Immacolata di coltivare la comunione “con tutti, senza eccezioni”; queste sono parole molto incoraggianti per noi.

Paix Liturgique: Cosa proponete?
Germain de Paris: Dal momento che i nostri padri non vogliono ascoltarci, ci rivolgeremo a tutta la popolazione di St. Germain e di Yvelines affinché preghi con noi per la pace.

Paix Liturgique: Perché pensa che si possa stabilire la pace?
Germain de Paris
: Certamente e molto facilmente… basterebbe che, con un po’ di carità, ci fosse permesso di accedere alla cappella dell’ospedale ogni domenica per il tempo di questa celebrazione e gran parte dello scandalo sarebbe eliminato.

Paix Liturgique: Pensa che sia possibile?
Germain de Paris: Certamente, perché ciò che ci blocca oggi apparirà trascurabile domani e una convivenza fraterna potrà portare a un’autentica riconciliazione.

Paix Liturgique: Un’ultima domanda: cosa direbbe a una persona di Saint Germain che le chiedesse le sue motivazioni?
Germain de Paris: Meglio di un discorso, proporrei semplicemente che venisse a partecipare alla Messa con noi davanti all’ospedale…

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Nelle alte sfere la mente si è oscurata ed il cuore si ostina, segni pessimi.

Anonimo ha detto...


E se i fedeli facessero un'azione di forza ed occupassero la chiesa, come fecero, guidati da intrepidi pastori, a Parigi tanti anni fa con la chiesa di S. Nicola du Chardonnet, oggi chiesa della FSSPX, dopo accanite battaglie?
Sarebbe poi sbagliato?

Anonimo ha detto...

9 Octobris - Angliae Sancti Ioannis Henrici Newman

Anonimo ha detto...

E il vescovo che ha imposto tale provvedimento da chi credete che sia sostenuto? La gerarchia ecclesiastica è succube; le voci fuori dal coro sono emarginate, demonizzate, messe al rogo mediatico. Chi espone la propria vita, rinuncia anche a ruoli di prestigio e alla sicurezza economica in fedeltà a determinati valori sicuramente sta marciando sulla strada giusta a differenza di chi sta chiuso nel proprio guscio per paura che gli scivoli la poltrona dal sedere, poltrona con i suoi poteri e benefici vari....
Castellaz Giovanni

Anonimo ha detto...

È molto complicato sanare questa situazione ed anche se il vescovo volesse potrebbe fare ben poco.L'ordine è partito da Roma ed è solo Roma che può revocarlo.Però c'è sempre il modo volendo di addolcire certe misure draconiane. Una porta secondaria lasciata aperta per sbaglio.....Oppure dire che cade una pioggia battente quando si tratta di una pioggerellina.Se si vuole il modo c'è sempre.Poi si può sempre occupare la chiesa il sabato sera e passarvi la notte in attesa dell'alba.....

Catholicus ha detto...

Ottimi consigli, frutto del buon senso e della pietà cristiana, entrambe purtroppo sconosciute ( o perdute) dall' attuale gerarchia ecclesiastica...