Sergio Russo
ANCORA SUL TERZO SEGRETO DI FATIMA
... Il Terzo Segreto di Fatima andava – va! – assolutamente reso pubblico, costi quel che costi.
«Nel 1960 il Papa aveva l’obbligo di aprire il Segreto, leggerlo e rivelarne i contenuti. Prendere o lasciare. Tuttavia, Giovanni XXIII scelse di “lasciare”, rifiutandosi di prendere una decisione in tal senso, finendo per condannare l’umanità a vivere sin d’allora nel periodo profetizzato dalla Madonna di Fatima.
Il castigo spirituale ha avuto inizio praticamente subito dopo il 1960. Come risultato del rifiuto del Papa, infatti, secondo Padre Martin: “cardinali, vescovi e sacerdoti cominciano a cadere all’inferno come foglie secche.” La fede sta scomparendo dalle nazioni e da interi continenti. Persino molti eletti stanno perdendo la loro fede e la gente che adesso crede, presto potrebbe cadere nella disperazione. La situazione sarà così grave che, se non interverrà la Madonna, nessuno potrà salvarsi.”
Proprio come le parole del Terzo Segreto erano rimaste impresse indelebilmente nella mente di Padre Malachi, anche le mie conversazioni con quest’ultimo rimarranno scolpite per sempre nella mia memoria. Dopo quel giorno, capii che non avrei mai più potuto vivere la mia vita allo stesso modo. Negli anni in cui ebbi modo di conoscere padre Martin, egli approfondì le informazioni che mi aveva dato durante quel nostro primo incontro. Ad esempio, mi disse che in verità potremmo mitigare la severità di alcuni dei castighi del Terzo Segreto, se solo i suoi contenuti fossero conosciuti pubblicamente.
In tal senso mi disse una cosa che mi colpì moltissimo: “Dio tratterrà la sua grazia!”
Un qualcosa che a prima vista può sembrare in contraddizione con l’idea che abbiamo della bontà di Dio, come se stesse sabotando la sua stessa volontà di salvare tutti gli uomini e far conoscere loro la verità… Una specie di circolo vizioso, se vogliamo. Ma quando il Santo Padre si rifiutò di rivelare il segreto di consacrare la Russia, egli rinunciò deliberatamente alle grazie che avrebbe potuto ottenere per sé stesso e per tutta la Chiesa, per mezzo della sua obbedienza, e fu quindi punito per la sua disobbedienza, ottenendo molte meno grazie dei suoi predecessori.
Quando un sacerdote, un vescovo o un cardinale tradiscono Cristo, oppure corrompono la Fede, invalidano una Messa o un Sacramento, dimenticano la loro bella vocazione, o ancora, addirittura si lasciano andare a comportamenti malvagi o perversi, la Chiesa perde una parte considerevole delle grazie a lei concesse dal Signore… Se poi moltiplichiamo tutto questo per le migliaia e migliaia di religiosi che hanno peccato in tal senso sin dal 1960, ebbene le grazie perdute sono quasi incalcolabili, una spirale negativa che continua ad aumentare, perché senza la grazia è sempre più difficile fare del bene ed evitare il male.
Padre Malachi paragonava il flusso di grazia a quello dell’elettricità in una città. Quando c’è unblackout ogni cosa si ferma. Allo stesso modo, dopo la grande disobbedienza del 1960, la Chiesa è stata come svuotata del suo potere: i conventi e i seminari stanno chiudendo; la gente ha smesso di andare in Chiesa; le vocazioni sono crollate e ogni singolo elemento della vita cattolica è andato diminuendo in modo pauroso.
Questa spirale terminerà solamente quando il Santo Padre avrà consacrato la Russia, ma con il vuoto di grazie che si è venuto a creare dopo il 1960, è sempre più difficile riuscire ad ottenere questa consacrazione.
Quando chiesi, per la prima volta, a padre Martin perché Papa Giovanni Paolo II, con tutta la sua devozione alla Madonna, non fosse riuscito a consacrare la Russia, egli mi rispose: “perché non aveva ottenuto la grazia per farlo…”
Il Cardinale Bea aveva parlato della morte di un miliardo di persone, e questo perché papa Giovanni XXIII aveva appena deciso di non pubblicare il Terzo Segreto e di non consacrare la Russia. Chiesi a padre Martin se potesse parlarmi ulteriormente di quei terribili castighi che avrebbero portato addirittura alla morte di un miliardo di persone, e tuttavia mi rispose che prima di leggere il segreto aveva dovuto fare giuramento di non rivelarlo. Egli però, riteneva che il Terzo Segreto avrebbe dovuto essere rivelato al pubblico, e che Nostro Signore e la Madonna volevano che i fedeli lo conoscessero: per questo motivo parlò spesso del Terzo Segreto, in tutti i modi che poteva, senza però mai infrangere il suo voto. Ne faceva una perifrasi, ci girava intorno, dava informazioni sul contesto dei suoi contenuti, senza rivelarne mai il testo.»
Un segno dal cielo?
«Quali saranno le nazioni più colpite? gli chiesi allora, e Padre Martin mi rispose: “alcune nazioni soffriranno più di altre, questo è certo, ma nessuna sarà in grado di sfuggirvi del tutto.”
Alla mia domanda, se fosse possibile sopravvivere a questo castigo, il sacerdote mi rispose “sì”, ma era pensieroso e assorto, come se quello che mi aveva detto fosse uno dei misteri più grandi.
“Quando sapremo che il castigo è imminente?… Tenendo gli occhi bene aperti verso il cielo!”,mi rispose padre Malachi, un’ammonizione che mi avrebbe ripetuto più volte.
In merito a questi avvertimenti, nel 1997 padre Malachi rivelò al giornalista Bernard Janson che, secondo lui, avremmo dovuto tenere gli occhi bene aperti verso il cielo, perché il segno della Madonna sarebbe apparso proprio lì.
Secondo Martin, sarebbe stato uno shock per chiunque [e qui sembra proprio una descrizione dell’Avvertimento, secondo quanto ci hanno rivelato le veggenti di Garabandal], addirittura più per la Chiesa che per i non credenti.
“Tenete gli occhi bene aperti rivolti verso il cielo”, consigliava padre Martin, specialmente durante la prima metà del 1997. Per qualche motivo egli si aspettava di vedere un segno della Madonna, durante quella primavera. Qualcuno gli chiese se poteva essere la cometa Hale Bopp, che era apparsa nei cieli proprio quell’anno, però era un altro il segno che padre Martin stava aspettando, e quando questo non si materializzò per la fine di giugno, mi disse che non sarebbe apparso per molto tempo.
Che tipo di segno stava aspettando padre Martin? Forse la Donna vestita di sole con la luna ai suoi piedi e sulla sua testa una corona di dodici stelle, come si legge nell’Apocalisse? O forse un altro segno che la Madonna stessa aveva inserito nel Terzo Segreto, ma che noi ancora non conosciamo?»
La luce sconosciuta…
«Dopotutto, nel Secondo Segreto di Fatima, la Beata Vergine aveva affermato che ‘una notte illuminata da una luce sconosciuta sarebbe stata il segno che indicava l’inizio della seconda guerra mondiale.’
Paradossalmente, un anno dopo l’invito di padre Malachi Martin a tenere i nostri occhi bene aperti verso il cielo, proprio nell’atmosfera cominciò ad apparire un nuovo fenomeno. Forse non era il segno che si aspettava padre Martin, ma poteva riferirsi a uno dei castighi del Terzo Segreto.»
… Le scie chimiche!
«Nell’estate del ‘98 dissi a padre Martin che, per la prima volta in vita mia, mi sentivo priva di energie e completamente spossata, per la maggior parte del tempo: “non si preoccupi, non è colpa sua. Stanno facendo qualcosa nell’atmosfera. Dobbiamo solo tirare avanti.”
Iniziai ad osservare i cieli, sin da quel giorno, ed effettivamente cominciai a vedere delle strane scie chimiche rilasciate in cielo, da parte di diversi aerei. Queste scie non evaporavano come la normale condensa lasciata dagli aerei di linea, viceversa si allargavano e si combinavano l’una con l’altra, fino a formare una larga rete di nuvole artificiali.
Quest’attività, sporadica all’inizio, cominciò ad accadere con regolarità giorno dopo giorno, creando una vasta foschia biancastra, che nella maggior parte dei giorni occupava interamente il cielo. All’inizio questo fenomeno era facile a vedersi, ma adesso questa foschia così persistente diminuisce la visibilità, e per vedere la rete di scie in cielo bisognerebbe osservarla in volo, al di sopra di quelle nuvole.»
La vigilanza: “Chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvo!”
«Il castigo spirituale si è certamente abbattuto sulla Chiesa sin dal 1960, ma questo si accompagnerà a tremendi castighi di tipo materiale, i quali giungeranno quasi senza preavviso, venendo riconosciuti in quanto tali, solamente da coloro che continueranno ad avere il proprio cuore aperto alla vera Fede: soltanto essi riusciranno a prepararsi in tempo per le tribolazioni che seguiranno.»
Il compito del Papa: quello nuovo… che verrà!
«Ogni nuovo Papa che legge il testo del Segreto deve necessariamente confrontarsi con gli orrori degli imminenti castighi promessi dal Cielo [l’avrà letto anche colui che non è papa, ma solamente “un vescovo vestito di bianco”?]. Egli, tuttavia, non può non sentire l’irresistibile forza della richiesta della Madonna di Fatima, che è rivolta unicamente a lui e a nessun altro.
Noi dobbiamo pregare affinché il Papa [ovviamente… quello vero!], una volta sentito questo richiamo, possa fare appello a tutto il suo amore filiale nei confronti della Madre di Dio, come pure a tutte le grazie ed al coraggio acquisiti nel corso dei suoi anni sacerdotali: tutto ciò gli servirà per comprendere la terribile realtà che si cela dietro alla disobbedienza di non aver consacrato la Russia: un atto così semplice in teoria, eppure così difficile da portare a compimento.
Nel suo libro Le chiavi di questo sangue, Malachi Martin afferma che se c’è un elemento che contraddistingue il Terzo Segreto è proprio la Russia. I contenuti del Terzo Segreto hanno motivo di esistere solamente in relazione a quella nazione.»
Conclusione: aperti alla speranza!
«Fortunatamente, la Beata Vergine ci ha detto che alla fine il Suo Cuore Immacolato trionferà, il Santo Padre le consacrerà la Russia, la quale si convertirà, e un periodo di pace verrà concesso al mondo.
Preghiamo la Madonna affinché il Santo Padre [che verrà] ascolti l’appello della Madonna e possa portare al più presto nel mondo il Trionfo della Beata Vergine Maria!»
Sergio Russo - Fonte (3/4 continua…)
8 commenti:
Non capisco il senso di pubblicare il pensiero di persone che saprebbero ma che scelgono di non parlare.
Io stenderei un gran velo pietoso, come per la feccenda del Card. Siri!!
Con tutto quello che sta accadendo alla Chiesa si deve perdere tempo con questi pseudosegreti che implicherebbero pure le scie chimiche??
Con Bergoglio e Tucho che fanno a gara a chi scandalizza di più il gregge si deve stare a sentire chi millanta di sapere e, GUARDA CASO, non può parlare?
<“Quando sapremo che il castigo è imminente?… Tenendo gli occhi bene aperti verso il cielo!”,mi rispose padre Malachi, un’ammonizione che mi avrebbe ripetuto più volte.>
Queste parole di Padre Malachi Martin mi richiamano alla memoria un celebre film di fantascienza della mia fanciullezza, anni ’50-’60, dal titolo appunto ““Attenti al cielo” (1951) (https://www.circuitocinema.mo.it/sala-truffaut/pubblicazioni/attenti-al-cielo/; (con questo melodrammatico ammonimento lanciato in tutto il mondo via etere si conclude uno dei primi e migliori film sul tema dell'invasione aliena dell'immediato dopoguerra) …altri titoli a tema furono “La guerra dei mondi” (1953), “L’invasione degli ultracorpi” (1956) e “Il giorno dei Trifidi” (1963); ovviamente mi riferisco solo le prime edizioni, poiché i remakes dei decenni successivi sono risultati molto al di sotto degli originali, quanto a livello artistico ed emotivo.
�� Ottava del Natale - Santa Messa cantata in rito tradizionale - Vocogno, Lunedì 1 Gennaio 2024
radicatinellafede rnf
https://www.youtube.com/watch?v=YVvOxpuGqRo
Grazie per il tanto troppo Tuo amore, mio Signore e mio Dio !
"Non capisco il senso di pubblicare il pensiero di persone che saprebbero ma che scelgono di non parlare".
Non è stata una semplice scelta di non parlare. Il problema è che chi ha letto il terzo segreto ha fatto un giuramento di non rivelare il suo contenuto. Inoltre a questo doveva essere il Papa a rivelare il suo contenuto, non P. Martin, Lúcia o altre persone. Il fatto che nessuno gli ha rivelato ci mostra che ogni Papi conciliari sono contrari a Fatima. Questo perché il terzo segreto da quanto si sa è contro il proprio Concilio.
L'atteggiamento di parlare o trattare appena di Bergoglio, e del suo pontificato, sembra essere un'influsso dal proprio bergoglismo tra noi ossia parlare del Concilio e del Post-concilio per molti è un INDIETRISMO, appena cronistoria. Senza tornare indietro, nessuno potrà capire il proprio pontificato di Bergoglio. E in generale che sostiene questo atteggiamento pensa che il problema sia appena JMB.
In ciò che dice rispetto alla rivelazione del terzo segreto di Fatima, l'atteggiamento dei papi conciliare di non fare la sua intera rivelazione, depone contro loro e il proprio Concilio. Principalmente contro Giovanni XXIII.
Se non me ricordo male GXXIII, al leggere il terzo segreto, ha detto che il suo contenuto poteva o no avere sua origine nel soprannaturale. Nell'enciclica Pacem In Terris al n.°83, al parlare che mai se deve confondere l'errore con l'errante, lui rivela il concetto del rapporto tra naturale/natura é soprannaturale/grazia della Nouvelle Théologie, dove il soprannaturale sarebbe contenuto nel naturale e la gracia è dovuta alla natura. Questo vuoi dire nel caso da Russia che la Madonna ha fatto confusione tra errore ed errante e una volta che il soprannaturale è contenuto nel naturale, non gli mancherebbe la grazia per abbandonare gli errori. Prima questo problema appare nel proprio discorso di apertura del Concilio, quando lui ci parla dell'applicazione della misericordia all'errore. Una volta che è fatta questa applicazione i propri errori della Russia hanno ricevuti la misericordia. Un Papa che pensa così mai farebbe la rivelazione di un segreto che è tutto contrario a questa forma di pensare.
Per finire, il n.° 83 della Pacem In Terris chiarifica l'applicazione della misericordia all'errore nel discorso di apertura del Concilio. Rivela una grazia di ordine soprannaturale agendo nel naturale, senza bisogno della fede in nostro Signore o di qualunche tipo di mediazione della Chiesa. È il rifiuto totale di un'autorità religiosa esterna fondata sul vero Dio (la Santissima Trinità). Forse, è anche la migliore spiegazione della DH (libertà religiosa) e della (unica) missione della chiesa come responsabile per l'unità del genero umano.
Non credo che sia inutile cercare i fili che ci hanno portati fin qui, in questa matassa annodata, certo non saremo noi a sciogliere tutti questi nodi, ma il nostro impegno e la nostra riuscita a sciogliere almeno alcuni nodi più facili saranno determinanti per meritare il dono della Grazia di Dio che verrà in nostro aiuto. Tutto dipende dalle reali disposizioni del nostro cuore, se sono sincere oneste umili l aiuto dal Cielo arriverà quando meno ce lo aspettiamo. L impegno di ognuno di noi è determinante sempre e lo è tanto più ora che le tenebre si stanno facendo sempre più fitte corpose.
“Il regno di Gesù Cristo prende forma e consistenza dalla divina carità, ma con ciò non si pensi che riguardi solo gli individui e non gli Stati" (Leone XIII).
https://www.maurizioblondet.it/lumannita-inutile-e-larca-delloligarchia/
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