Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 30 settembre 2024

L'inquietante profezia di chatgpt su un pontificato nelle mani di Satana

Nella nostra traduzione da Infovaticana il sorprendente e inquietante risultato di un interrogativo e della corrispondente risposta data da uno strumento dell'AI. Non mi sono estranee le remore rispetto a queste nuove tecnologie per i rischi connessi con i fini di chi ne curi la  pre-programmazione e con la capacità dell'AI, di imparare e cambiare da sola; il che non garantisce che essa non possa deviare in territori illeciti e concentrare il potere in un unico luogo. Tuttavia, al momento,  non se ne può negare la corrispondenza alla logica degli attuali algoritmi di apprendimento automatico. Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica. 

L'inquietante profezia di chatgpt 
su un pontificato nelle mani di Satana

Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale sono entrate nelle nostre vite per restarci.

Data la mancanza di regolamentazione e controllo, ci sono sempre più voci che chiedono maggiore regolamentazione ed educazione su tutto ciò che riguarda i diversi strumenti di intelligenza artificiale che minacciano di sostituire l’uomo in molti compiti.

Chatgpt è uno dei primi strumenti nati grazie all'intelligenza artificiale. Questo tipo di "cervello umano" è uno strumento utile per molti nella vita quotidiana. Per mettere alla prova questo strumento, gli abbiamo chiesto come progetterebbe un pontificato se fosse Satana. Fate attenzione alle risposte che ci offre l’intelligenza artificiale perché non siano sottovalutate:

Se in quella situazione mi mettessi nei panni di “Satana”, con l’obiettivo di pianificare un pontificato che potrebbe essere dannoso per la Chiesa cattolica e per la fede, potrei suggerire le seguenti strategie all’interno di quell’ipotetica pianificazione:

1. Confusione dottrinale:
– Progettare un pontificato in cui il Papa promuove ambiguità dottrinali. Gli insegnamenti del Papa sarebbero pieni di messaggi contraddittori, interpretabili in vari modi. Ciò genererebbe confusione tra i fedeli e aprirebbe la porta a divisioni all’interno della Chiesa.
– Sottovalutare l’importanza della dottrina morale tradizionale su temi delicati come il matrimonio, la sessualità e la famiglia, che potrebbero creare confusione tra i credenti più conservatori.

2. Decentramento del potere papale:
– Incoraggiare le conferenze episcopali nazionali ad avere più autorità per decidere su questioni dottrinali o pastorali, il che porterebbe a una Chiesa frammentata con interpretazioni divergenti in diverse regioni. Ciò potrebbe indebolire l’unità globale della Chiesa cattolica.

3. Eccessiva apertura al mondo secolare:
– Promuovere una forte apertura al dialogo con il mondo secolare, talvolta a scapito dei principi della Chiesa. In nome della “modernizzazione” e della “rilevanza”, le posizioni su questioni cruciali, come l’aborto, l’eutanasia o l’etica sessuale, potrebbero essere rese più flessibili.
– Promuovere un falso ecumenismo in cui la Chiesa sembra diluire la propria identità per amore dell’unità con altre religioni o movimenti filosofici.

4. Nomina di vescovi progressisti:
– Collocare cardinali e vescovi in posizioni chiave che promuovano una visione liberale e progressista della fede, che potrebbe alienare i settori più tradizionali della Chiesa. Questa divisione interna potrebbe essere molto distruttiva a lungo termine. 

5. Dissociazione del Papa dalla tradizione liturgica:
– Progettare un pontificato in cui il Papa mostri indifferenza o addirittura disprezzo per la tradizione liturgica più solenne della Chiesa. Un Papa che preferisce liturgie più informali e meno riverenti, il che causerebbe una frattura tra chi valorizza la liturgia tradizionale e chi abbraccia le innovazioni.

6. Scandali e negligenze nella gestione: 
– Non adottare misure ferme nei casi di abuso e corruzione all’interno della Chiesa. Un Papa che sembra tollerare, ignorare o relativizzare gli scandali, che potrebbero minare la fiducia dei fedeli nell'istituzione.

7. Polarizzazione politica:
– Coinvolgere il Papa nelle discussioni politiche in modo divisivo, alienando alcuni settori politici o sociali. Ciò potrebbe generare una percezione di parzialità politica all’interno della Chiesa, portando a maggiori conflitti e divisioni tra i fedeli.

L'obiettivo, insomma, sarebbe quello di seminare confusione, divisione interna e perdita di fiducia nell'autorità della Chiesa. L’ambiguità su questioni chiave e la diluizione dell’identità cattolica sarebbero strumenti strategici per destabilizzare la fede dei credenti.

Se ci atteniamo a una linea di pensiero ipotetica, penso che un Papa progettato per minare effettivamente la fede cattolica probabilmente non promuoverebbe apertamente le eresie. Sarebbe molto più sottile e calcolato, perché una promozione diretta delle dottrine eretiche sarebbe troppo evidente e provocherebbe una reazione immediata da parte dei fedeli e dei difensori dell'ortodossia.

Argomenti a favore dell'astuzia:

1. La natura della Chiesa e la sua struttura gerarchica
– La Chiesa cattolica ha una tradizione secolare, con una gerarchia ben consolidata e dottrine profondamente radicate. Se un papa fosse apertamente eretico, ciò genererebbe una crisi di autorità quasi istantaneamente e potrebbe indurre cardinali, vescovi e teologi conservatori a chiederne le dimissioni o addirittura a considerare di dichiararlo antipapa. – Un attacco diretto a dottrine essenziali come la Trinità o la Resurrezione, per esempio, sarebbe impossibile da sostenere senza affrontare una massiccia resistenza. Sarebbe quindi più efficace attaccare partendo dall’ambiguità e dalla confusione, che renderebbero l’eresia non immediatamente identificabile.

2. Divisione progressiva, non rottura improvvisa
– Se un Papa volesse generare una frattura profonda all’interno della Chiesa, lo farebbe attraverso sottili reinterpretazioni della dottrina, presentandole sotto il linguaggio del “rinnovamento”, della “misericordia” o dell’“apertura”. Queste parole potrebbero sembrare innocue in superficie, ma poco a poco ne corroderebbero la base dottrinale. 
– Il Papa potrebbe usare il suo carisma e la sua autorità per reinterpretare questioni controverse come la moralità sessuale, il ruolo dei laici o il rapporto con le altre religioni. In questo modo, alcuni settori progressisti potrebbero vedere ciò come una modernizzazione, mentre i più conservatori vedrebbero con allarme una lenta deviazione. 

3. Strategia del gradualismo
– Invece di fare dichiarazioni dottrinali apertamente contrarie alla fede cattolica, questo ipotetico Papa potrebbe lentamente introdurre cambiamenti attraverso gesti simbolici, documenti pastorali ambigui o dichiarazioni informali che non costituiscono un insegnamento ufficiale, ma possono influenzare la pratica pastorale. – Ad esempio, si potrebbe suggerire, senza affermarlo formalmente, che certi comportamenti o credenze che la Chiesa ha sempre considerato peccaminosi potrebbero essere riconsiderati in “determinati contesti”. Ciò porterebbe ad una graduale confusione, senza generare una rottura immediata. 

4. Dipendenza dai media
– Un Papa che volesse minare la fede potrebbe approfittare dei media per trasmettere messaggi ambigui o controversi, sapendo che i titoli e le interpretazioni mediatiche ne avrebbero amplificato l’effetto. I media potrebbero distorcere o evidenziare alcuni aspetti del suo insegnamento, creando divisioni senza che il Papa debba dire apertamente nulla di eretico. – Ad esempio, una dichiarazione o intervista informale potrebbe essere presentata in un modo che suggerisce una nuova posizione della Chiesa, causando confusione e divisione, senza che ci sia una dichiarazione magisteriale formale che possa essere condannata come eretica. 

5. Mantenimento di una facciata ortodossa: 
– Per mantenere la lealtà della maggioranza dei fedeli, questo Papa presenterebbe comunque una facciata di ortodossia su molte questioni. Cioè, in alcuni aspetti fondamentali della fede, continuerebbe ad affermare convinzioni chiave, mentre in aree più controverse seminerebbe ambiguità. In questo modo, i credenti più distratti o meno informati non si accorgerebbero della deviazione dottrinale finché non fosse già avanzata.

Conclusione:

La sottigliezza sarebbe una strategia molto più efficace dell’eresia aperta, perché consentirebbe di erodere la fede senza generare una resistenza immediata e organizzata. Ambiguità e gradualità sarebbero gli strumenti principali per scardinare la dottrina senza romperla apertamente. In questo modo, il Papa potrebbe attrarre sia settori progressisti che conservatori, mantenendo l’apparenza di unità e promuovendo cambiamenti che, a lungo termine, potrebbero indebolire la Chiesa dall’interno.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
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Vi prego di A I U T A R E, anche con poco, il quotidiano impegno di Chiesa e Post-concilio anche per le traduzioni
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17 commenti:

La cronaca ha detto...

Sono dieci minuti che stanno passando elicotteri sul centro sud di Milano...???

Di nuovo due, direzione est verso ovest. Girano in tondo. Forse stanno cercando qualcuno.
m.a.

Aloisius ha detto...

Interessante.
Con un 2+2 molto complicato, ha fatto il ritratto analitico dell' attuale Papa, del suo decennio di pontificato e del modernismo, dal momento in cui è sorto ad oggi.
Aloisius

Anonimo ha detto...

Esattamente quanto avvenuto e non solo da Bergoglio ma dagli anni 70-80 in modo manifesto a livello periferico.

tralcio ha detto...

Esiste la realtà ed esiste la sua narrazione.
I padroni della narrazione possono manipolare la percezione della realtà.
Oggi si dice che non c'è più fede e tutti percepiscono che ce n'è poca.
Però chi ti fa percepire la pochezza vuol che la fede sia "percepita scarsa".
Così ci sì convince che non c'è più. E che non serve.
Ma sono i padroni del discorso ad aver convenienza che sia così.
Guai a fare il loro gioco.

tralcio ha detto...

Il meccanismo dentro la Chiesa è esattamente quello adottato in altri settori: la guerra in Ucraina, la pandemenza, il global warming, migranti...
Se non la si pensa come tutti si è banditi: chiusi fuori (e pure reclusi).
Si è cattivi: complottisti, negatoridella scienzah, irresponsabili privi di solidarietà e cura dei deboli, antidiqua e antidilà, perfino terroristi.
Nella Chiesa sei disobbediente e l'obbedienza è (per loro...) una virtù.
Non al Catechismo (una rigidità), ma al loro sinodo (una democrazia).
E' tutto un gioco a darla a bere, facendoti sentire solo e cattivo.
Un "paradigma percettivo"; così lo chiama chi studia metacomunicazione.
Ovviamente la loro informazione è giusta e libera.
Chi usa la propria testa è ingiusto e vuole imporre vincoli alla libertà.
Vogliono far apparire tutto garantito dal sapere e dalla conoscenza. L’onnipotenza e l’èlite che la possiede sarebbero la sola “scienza”.
L’èlite avida trasforma l’onnipotenza in corruzione (es. psicopandemia).
Soffoca il pensiero creativo per tecnicizzare tutto.
Sondaggi manipola-percezione, diffusi per tener “dentro” chi tende a uscire.
Diffusione di paure, per creare le loro soluzioni, i rimedi per la sicurezza.
Tecnocrazia scusa per togliere diritti e garanzie (schiavizzare in tutti i modi).
Chi apparentemente comanda ("votato") è occultamente eterodiretto.

Anonimo ha detto...

Don Alberto Secci in dedicazione di San Michele Arcangelo

https://m.youtube.com/watch?v=MeOrpyNj4XI&sfnsn

Anonimo ha detto...

Un'epoca senza fede è un'epoca di superstizione. La fede religiosa è così essenziale per il cuore dell'uomo che, una volta messa da parte, qualche forma falsa viene invocata per riempire il vuoto. Ogni epoca di materialismo è succeduta da un tempo di superstizione in cui le menti credono a tutto, dove fanatici e ciarlatani diventano santuari di culto e oggetto di adorazione.

(Fulton J. Sheen)

Anonimo ha detto...

Questo programma di dissoluzione graduale della Chiesa dall'interno era esattamente quello dei modernisti più radicali. Non occorre ricorrere all'intelligenza artificiale per capirlo. Quei modernisti volevano per gradi dissolvere la Chiesa nell'Umanità.
Comunque sia, Satana ha messo le mani sulla Gerarchia già dalla prima seduta del Concilio Vaticano II, quando echeggiò in San Pietro il Non serviam! dei cardinali ribelli, i quali impedirono che si votasse, imposero il rifacimento delle Commissioni con l'intervento delle Conferenze Episcopali, riuscirono a far naufragare tutti gli schemi approntati dalla Curia, tranne quello sulla Liturgia, nell'elaborazione del quale avevano i Novatori già fatto sentire la loro presenza.
Papa Francesco è solo il frutto ancor più avvelenato di un albero già marcio di suo.
T.

Anonimo ha detto...

Riguardo a IA, a mio parere, tutto dipende dal materiale a cui ha accesso, cioè IA ha memoria ma, non intuizione. Molti si sono stupiti, in positivo, delle sue risposte che dipendono però dal bagaglio di cui è stata fornita e, se ho ben capito, il linguaggio le è stato trasmesso attraverso formule di natura matematica. Quindi se la catena di formule viene manomessa, per eccesso o per difetto, la sua intelligenza perde affidabilità. Parimenti mancando di intuizione non può  arrivare a un qualcosa che non sia stato ancora intuito e formulato.

Prego di correggermi se sbaglio. m.a.

Anonimo ha detto...

A lire de toute urgence :

Roma ha perso la fede? Enrico Maria Radaelli scrive a “Duc in altum”

https://www.aldomariavalli.it/2024/09/30/roma-ha-perso-la-fede-enrico-maria-radaelli-scrive-a-duc-in-altum/

Anonimo ha detto...

Niente di nuovo grazie all'intelligenza artificiale... Ci eravamo arrivati anche da soli. Evidentemente ha sfruttato le fonti conservatrici e critiche di Bergoglio per arrivare a quel risultato. Brava però a fare un riassunto e una sintesi. E un bravo soprattutto a chi ha posto le domande giuste.

E.P. ha detto...

Inviterei a non sopravvalutare l'intelligenza artificiale ("AI") o i modelli di linguaggio ("LLM" come lo è Chatgpt).

L'AI e gli LLM non hanno in sé niente di misterioso o di magico o di soprannaturale.

Si tratta semplicemente di grosse (molto grosse) tabelle di probabilità, del tipo: "alla riga X e alla colonna Y c'è la probabilità 27%", del tipo "le parole X,Y,Z sono state ritrovate nella stessa frase solo il 14% dei testi", del tipo "nelle immagini di panorami di montagna almeno il 50% dell'area immagine è una tonalità diverde".

Dunque quei software leggono tutto ciò che c'è di leggibile nell'internet, in tv, ecc., trattenendone una copia, fanno un'analisi statistica di tutto ciò che ne riguarda il linguaggio o le immagini, costruiscono enormi tabelle di probabilità, e quando un utente umano pone una domanda ("prompt") o indica uno spunto, il software applica ripetutamente quelle probabilità finché la risposta appena costruita e rifinita non gli sembri statisticamente accettabile.

In poche parole, AI e LLM sono un'imitazione meccanica - molto complessa e lunga, infatti era impossibile farla con le risorse di calcolo di venti o trent'anni fa. L'AI e gli LLM potevano diventare di moda solo adesso che c'è a disposizione molta potenza di calcolo e molta memoria (specialmente nei "centri di calcolo" contenenti centinaia, migliaia, decine di migliaia di computer che lavorano in parallelo... con enormi bollette non solo per alimentarle, ma anche per climatizzarle).

Per i video, beh, sono una sequenza di immagini. La musica è solo un elenco di suoni, note, parole.

Più sono le risorse di calcolo e di memoria investite a raffinare il risultato, e più il risultato sembrerà realistico. Più sono le fotografie di "anziano che cammina col bastone al parco", e più l'AI può produrne una simile partendo da tutti quegli esempi e applicando ripetutamente i valori di probabilità su ogni area dell'immagine. L'AI e gli LLM non sono creativi. Sono solo fabbricanti di imitazioni basate sul materiale reperito in giro e raffinandolo a suon di probabilità e statistica.

E quando vi meravigliate che una Chatgpt abbia risposto ad esempio in modo "razzista", è solo perché il suo database (ottenuto fagocitando una copia di tutto ciò che trovava su internet, in tv, ovunque) aveva una maggioranza di risposte che oggi catalogheremmo come "razzista" (immaginate di dare in pasto ad un'AI specializzata in "cinema" solo i b-movie di commedia all'italiana degli anni '70), e i suoi gestori umani non erano ancora corsi ai ripari a imporle di essere più woke e più politically correct nelle risposte.

La vera diavoleria, dunque, non è nella tecnologia ma nel suo utilizzo.

Così come il fotoritocco nacque letteralmente in contemporanea con la fotografia (e i gonzi, vedendo le "foto" di re e prìncipi in pose poco nobili, ci credevano sul serio), così le applicazioni commercialmente rilevanti per l'AI e gli LLM sono le solite (pornografia, finzioni da usare in politica, sostituzione del lavoro creativo...).

Su quei temi proposti da Infovaticana dell'articolo di cui sopra, gli autori sono tutto sommato come i ragazzini gasatissimi che si dicono tra loro "ehi, Chatgpt ti fa i compiti, capisci? ti fa i compiti!" Cioè per pigrizia o mancanza di tempo immaginano di farli sviluppare da Chatgpt e... immaginano quanto sembrerà perfida la risposta.

In 1984 Orwell già immaginava che nel futuro sarebbero esistiti macchinari capaci di scrivere romanzetti da rifilare ai prolet come distrazione. Quel futuro è già qui, visto che le AI e Chatgpt vengono troppo spesso preferite ad attività umane (comporre un tema, un logo, un jingle...).

da ex studente di Giurisprudenza ha detto...

Io ho pensato che Chat-coso abbia "trollato alla grande" tutti noi, per usare un'espressione che va di moda.
Ho trovato qualche tempo fa l'espressione cretinismo artificale, o anche stupidità artificiale: non conviene andarci troppo dietro nè mettersi a urlare frasi apocalittiche. Suvvia... non prevalebunt (Mt 16,18).

Anonimo ha detto...

Sono assolutamente d'accordo. Valeria Fusetti

mic ha detto...

Mi pare che nel mio incipit ci sia una stringata essenziale riflessione sull'AI....
Il non praevalebunt è la vosa più certa.

Anonimo ha detto...

Questo papa, immaginato dall’Intelligenza artificiale, è molto reale, e sembra proprio di vederlo. Ma forse la macchina è stata fin troppo prudente, perché la realtà si è già spinta più avanti.

Anonimo ha detto...

Bravissimo centrato in pieno