Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 10 ottobre 2024

Mons. Viganò / L’abiura di Bergoglio che conservatori e moderati non ammettono

Qui l'indice degli interventi precedenti e collegati.
L’abiura di Bergoglio che conservatori e moderati non ammettono

Dopo che lo scorso anno Michael Matt aveva censurato il mio intervento ritenendo che avevo superato la linea rossa da lui fissata, non mi sono stupito di non essere stato invitato alla Catholic Identity Conference di quest’anno [qui vedi note]. La linea invalicabile è quella indicata dal Vescovo Schneider, il quale denuncia “Francesco” per aver violato il Primo Comandamento e contraddetto il Vangelo, asserendo però che rimane Papa trovando nel rinnegamento di Pietro un autorevole precedente. Di fatto Bergoglio non solo ha violato il Primo Comandamento ma ha rinnegato i due principali Misteri della Fede: Unità e Trinità di Dio; Incarnazione, Passione e Morte di Nostro Signore Gesù Cristo. Una totale abiura della Fede Cattolica! 
Secondo il Vescovo Schneider sarebbe dunque possibile essere eretico e apostata e appartenere ancora alla Chiesa Cattolica, e addirittura presiederla come Supremo Pastore; mentre basta denunciare che un eretico e un apostata che ha usurpato il Soglio di Pietro non può essere Papa, per incorrere nella scomunica. Evidentemente questa linea rossa - che per me che denuncio Bergoglio come usurpatore in quanto apostata ed eretico è invalicabile - può essere oltrepassata impunemente da Bergoglio, continuando ad essere riconosciuto Papa proprio da quei “conservatori moderati” che pure lo accusano di eresia e apostasia, senza però trarne le dovute conseguenze. In questo modo essi si rendono suoi complici, perché attribuiscono legittimità agli atti che Bergoglio compie, ma allo stesso tempo millantano di potergli disobbedire (cosa che poi non fanno, ad iniziare dall’applicazione pedissequa di Traditionis Custodes, perché temono di essere rimossi), senza accorgersi che questo comportamento cortigiano conferma quanto sia falsato l’unanime e pacifico riconoscimento del Papa da parte dei Cattolici. 
Michael Matt ha applicato anzitempo quell’ostracismo che la “scomunica” di Bergoglio avrebbe sancito un anno dopo. Ed è difficile credere che egli voglia difendere un compagno di battaglie per la Tradizione, quando con il proprio comportamento asseconda e addirittura anticipa le scomposte vendette del nemico di entrambi; un nemico che egli si ostina a considerare Papa. 
Edward Snowden, vittima del deep state per aver denunciato con Wikileaks il piano eversivo di sorveglianza della popolazione ordito dal deep state angloamericano, ha affermato: “Quando denunciare un crimine è considerato un crimine, siete guidati da criminali”. Nella chiesa sinodale e sotto il regno della misericordia bergogliana denunciare l’eresia e l’apostasia è considerato un delitto meritevole di scomunica. Lascio all’acume di Michael Matt e Athanasius Schneider concludere coerentemente la frase.  
Sep 29, 2024 Arcivescovo Carlo Maria Viganò  @CarloMVigano (Fonte X)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono sempre stato un moderato (spesso codardo), ma sinceramente non riesco piú a capire il conservatorismo. Sia in politica che in ambito ecclesiale.
Questo continuo denunciare e poi tirasi indietro sta arrecando un danno all'istituzione del papato che difficilmente si riuscirà a rimarginare. La domanda che mi pongo sempre piú spesso è la seguente: ma che senso ha la figura del papa dopo Bergoglio? Essa mi sembra svuotata di significato. Se uno rimane papa anche se contraddice quanto i suoi (in particolare remoti) predecessori hanno detto, allora che funzione ha il papa? Allora tutti possono essere papa...Il richiamo all'ex cathedra o alla prima sedes etc. mi sembrano sempre più delle scuse, mi sembrano un chiudere gli occhi sulla realtà....
Chiedo scusa ma io non capisco piú niente...

Roberto

Anonimo ha detto...

Chez beaucoup de catholiques la papolâtrie l'emporte sur l'attachement à la vérité. C'est ainsi…

Anonimo ha detto...

Ha ragione mons. Viganó, ed è proprio la mancanza di riconoscimento reale della situazione ( il voler ad ogni costo mettere gli occhiali rosa, per rispetto umano, rispetto del mondo in cui purtroppo si è tutti troppo immersi, ignorando l'insegnamento di san Paolo - anatema, di san Giovanni e san Pietro davanti al pontefice , e per Pietro ben due volte, si deve obbedire a Dio, nonchè gli avvertimenti di Gesù stesso che rimanda a Daniele), è dunque tale voluta cecità che ci farà precipitare ancora più in basso e con un prossimo papa eletto dai nuovi neo cardinali modernisti. Facciamoci coraggio: ne vedremo ancora di peggio fino a sbattere la testa contro il muro magari, per non aver preso il toro per le corna finchè si poteva .

Laurentius ha detto...

Sono completamente d'accordo con Mons. C. M. Viganò. La pavidità dei conservatori moderati li rende effettivamente complici di Bergoglio.

Anonimo ha detto...

Non amettono que lo errore sia denunziatto come errore...

Anonimo ha detto...

Il termine "abiura" ha un significato ben preciso: può forse essere usato "ad effetto" per indurre o attrarre facili consensi?
A che livello si sta parlando qui? le parole non possono essere utilizzate a caso, a meno che non ci si trovi al bar davanti ad un bicchiere di quello buono:

s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si rinuncia per sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica: l’a. di un’eresia, di uno scisma, o a un’eresia, a uno scisma. Per estens., rinuncia a un credo politico, ritrattazione delle ideologie o abbandono dei principî precedentemente professati, e sim.
Abiura - Significato ed etimologia - Vocabolario - Treccani
https://www.treccani.it/vocabolario/abiura/

Anonimo ha detto...

La questione del "papa eretico" non è così semplice come sembra ad alcuni. C'è lo scoglio formale della impossibilità di giudicare un papa, non avendo egli nessuna istituzione al di sopra di sè. Questo scoglio potrebbe in teoria esser superato solo rivalutando la famosa frase lasciata cadere dal Codice di diritto canonico: non può esser giudicato "a meno che non devii dalla fede". Ma chi lo potrebbe giudicare, se non un Concistoro di CArdinali? Ma i cardinali sembrano una massa schierata, prona, senza personalità. Le voci dissenzienti sono troppo poche e troppo timide. Riporta LSNews che tra i 21 nuovi nomi di cardinali, ben 9 sarebbero pro-gay.
Costituirsi come organo giudicante delle eresie dell'attuale papa, molti cardinali non lo farebbero mai, temendo di esser accusati di "conciliarismo", di negare il primato petrino. O per semlice quieto vivere.
Sbaglia però mons. Viganò ad insistere sull'invalidità dell'elezione di Bergoglio. Questa invalidità non è stata dimostrata ed è difficile da dimostrare. Si tratta di un argomento che distoglie dalla retta direzione.
Se l'intrico dei problemi teologici e canonistici è tale da scoraggiare la denuncia formale delle eresie di papa Francesco, dovrebbero tuttavia cardinali e vescovi protestare a voce alta di fronte a certe iniziative di Bergoglio, accolte invece in assoluto silenzio. P.e. è andato a ripescare tra i nuovi porporati anche il famoso domenicano inglese Ratcliff, silenziato da Benedetto XVI per le enormità a sfondo omosessuale che propagava. Come si fa a nominare cardinale un personaggio simile?
Ciò che appare impossibile conseguire sul piano giuridico, lo si dovrebbe perseguire su quello pratico, sociologico per così dire, montando una protesta che coinvolgesse sempre più i fedeli e costrngesse il papa a giustificarsi, a mutar rotta.
Ma anche da questo lato domina il fatalismo, l'attesa passiva non della "liberazione" ma di un castigo e un disastro troppe volte meritato ed annunciato.
T.

Anonimo ha detto...

L'anonimo T. Delle 23.39 riporta che il domenicano Radcliffe ( che lui scrive Ratcliff) è stato censurato da Ratzinger, questo non è vero, Radcliffe non ha mai subito nessuna censura dalla CDF
Si può dissentire dalle scelte del papa senza inventare cose che tolgono valore alle critiche
Teresa

Anonimo ha detto...

L'abiura va chiesta ad un eretico pubblico quale Bergoglio, se non lo fa lo si spedisce. Mons. Viganó dice che il cielo è blu e le foglie sono verdi, peccato che oggi la paura fa 90, e lo si lascia solo. Fossero 12 come lui rinascerebbe la Chiesa.

Anonimo ha detto...

No no, caro Roberto, lei ha capito tutto, anche se per modestia ed umiltà lo nasconde sotto un tenuo rispetto umano ( ma per chi, poi? per degli usurpatori, abusivi e commedianti? non ne vale la pena, mi creda). Il codidetto papa Francesco papa non è, inutile arrampicarsi sugli specchi ( molto scivolosi in questo caso), chi lo ha eletto, i cardinali massoni e mafiosi, erano già scomunicati, come lui; assieme hanno portato allo scoperto (finalmente!) la falsa chiesa cattolica, la chiesa conciliare, eretica, traditrice ed apostata partita in sordina con Roncalli, per esplodere poi con Montini e mantenersi saldamente in sella con Wojtyla ( lo scomunicatore di mons. Lefebvre) e Ratzinger, (nonistante i suoi tentennamenti, i suoi "stop and go"). Come rispose Mons. Lefebvre al card.Benelli che, su incarico di Paolo VI, lo invitava a sottomettersi alla Chiesa Conciliare : "Io non conosco codesta chiesa conciliare, conosco solo la Chiesa Cattolica", così bisogna rispndere anche noi a chi ci tratta da rigidi, formalisti, divisivi, indietristi....

Anonimo ha detto...

L'abiura può essere chiesta, ma non va dichiarata come avvenuta senza che sia stata chiesta o che sia stata spontaneamente prodotta.
Non confondiamo le cose.

Anonimo ha detto...

Il rigore logico del discorso di Mons. Viganò è inoppugnabile. Bergoglio è apostata in relazione a quello che afferma e che fa. Non c’è bisogno che ci sia qualcuno che lo giudichi, per quello che dichiara e coerentemente opera automaticamente si autoespelle. Il cattolicesimo non è solo fede ma anche ragione, quindi, sotto il profilo logico aristotelico, un apostata non può essere Papa (colui che custodisce e trasmette il deposito della fede) poiché è diventato colui che distrugge il deposito della fede e si oppone alla sua trasmissione. L’effetto di sottomettersi in “obbedienza” ad un apostata e sotto gli occhi di tutti: accadono cose strambalate (in ultimo nomine di cardinale senza fede e pervertiti). Vana poi è l’aspettativa di quanti confidano nell’azione dei cardinale che per i 2/3 sono ad immagine e somiglianza di Bergoglio. La posizione più buffa e ridicola e dei cosiddetti conservatori, è la posizione più irrazionale di tutte. Alessandro da Roma.

Anonimo ha detto...

Replica a "Teresa".
Non ho inventato niente. Nel 2011, regnante Benedetto XVI, il Vaticano impedì formalmente al suddetto Radcliffe di parlare ad una assemblea della Caritas Internazionale (Catholic Agencies of Development, nella versione inglese). Il suo intervento fu esplicitamente cancellato. Se non gli si impose il silenzio in generale con un decreto formale tuttavia che dovesse tacere d'ora in poi era di per sè evidente.
La notizia si trova anche su Internet.
T.

Anonimo ha detto...

"Beaucoup d'hommes, certainement conservateurs et même catholiques par leur intention et leur volonté , n'ont pas l'air de s'en douter, et la chose est cependant démontrée par l'expérience : quand l'érreur est une fois incarnée dans les formules légales et dans les pratiques administratives, elle pénètre les esprits à des profondeurs d'ou il devient comme impossible de l'extirper. Et le plus grand péril de notre temps c'est que cet indifferentisme et ce latitudinarisme dénoncés par le trosième paragraphe du Syllabus sont passés desormais de la sphère des idées et des théories dans le domaine des lois et des faits" (Card. Pie). Oser lutter, oser vaincre! Grazie Mons. Viganò! A bas les sophistes de tous les temps!

Anonimo ha detto...

L'apostasia può essere constatata in foro esterno dalle parole e dalle opere. L'insegnamento dell'apostata o dell'eretico, chiunque esso sia, non va seguito: in ogni caso nessun papa ci può impedire di vivere autenticamente la nostra fede cattolica.

Comunque qui si sta discutendo del nuovo termine usato da Viganò con l'evidente scopo di calcare la dose, cioè "abiura", che non è un sinonimo generico degli altri vocaboli usati finora: ha un significato ben preciso, come ben evidenziato dal commento poco sopra che riporta la definizione dal dizionario, significato che non s'attaglia per nulla alla situazione. Infatti non risulta che il papa abbia rinunciato esplicitamente alla fede sotto giuramento. Puntualizzo questo solo ad onor del vero, non certo per difendere questo increscioso papato.

Un monsignore assurto ad altissimi livelli di notorietà che si rivolge a milioni di persone dovrebbe perlomeno esprimersi con un'adeguata proprietà di linguaggio. Altrimenti la sua credibilità rimane alta solo tra le file di coloro che tifano per lui, ma non certo tra coloro che riflettono ponderatamente su tutti i fattori ed i dettagli.

Sereno Graffiante ha detto...

A proposito del significato di ABIURA, per estensione, come specifica il vocabolario Treccani, equivale a rinnegamento, sconfessione, rinuncia ecc. Non si restringe al significato di rinuncia sotto giuramento. Non cerchiamo di fare le pulci, mentre ci sfugge la trave gigantesca della crisi di un'istituzione millenaria come il papato, che pochissimi come Mons Viganò evidenziano. Il ventre molle del conservatorismo ha il respiro corto.

Anonimo ha detto...

@ sereno graffiante
giusto: per estensione.
il significato primario di abiura è specifico e chiarissimo: presuppone un giuramento.

Nella Tradizione è ben nota la pratica dell'abiura, pronunciata pubblicamente o in alternativa davanti al sacerdote con dei testimoni, in cui si dichiara di abbandonare la falsa religione fin lì praticata per abbracciare la vera religione.
Siccome in questa pratica tradizionale non si intende questo termine in modo estensivo, ma specifico, essendo esso usato qui (da Viganò) in un evidente contesto di attaccamento alla tradizione in opposizione al modernismo, il medesimo non può che essere inteso con l'accezione primaria caratterizzante, non come generico sinonimo.

L'uso di una terminologia pressapochistica in campo tradizionale su temi scottanti a carattere religioso fa un pessimo servizio alla Tradizione stessa. Il modernismo è infatti zeppo di un simile modo di procedere, cosa che ha portato al risultato della babele attuale. Vogliamo continuare così, oppure veramente voltare pagina? Allora smettiamola di reagire soltanto emotivamente tollerando bonariamente ogni sbavatura in nome di uno scandalo urlato a più non posso, come se ciò possa cambiare qualcosa.
È la verità che vi farà liberi, la verità fin nel particolare. Non è qualcosa che... per estensione assomiglia alla verità.

Sereno Graffiante ha detto...

Domanda Mons. Viganò: si può essere eretici e apostati e fare parte della Chiesa Cattolica? Questa è la domanda a cui il conservatorismo deve rispondere.
Domando io, che non conto nulla: si può sostenere come sacerdoti, vescovi o cardinali la benedizione di coppie omosessuali, si può sostenere il mondo LGBT, si può sostenere il diaconato o addirittura il sacerdozio femminile e non venire scomunicati o sanzionati pesantemente?

Anonimo ha detto...

Si può, si può, caro amico " graffiante", basta far parte di una falsa chiesa, di un' anti-chiesa, realizzata per ingannare (mascherandosi da Chiesa Cattolica) e demolire dall' interno la Chieda di NSGC,; una simile congrega viene anche definita Sinagoga di Satana, e coloro che ne fanno parte altro non sono che commedianti, postisi a servizio del Nemico di Cristo e dell'umanità intera ( per intetesse, opportunismo, pavidità? poco importa). Quindi non attribuiamo loro titoli che non meritano, sarebbe un'offesa a coloro che hanno dato la vita per Cristo e la Sua Santa Chiesa, di cui dovremmo rispondere al Giusto Giudice.

Anonimo ha detto...

Abiura sta nel titolo e non nel testo, comunque concordo che il voler far le pulci su questo, a mons. Viganó, non è bello. Il vescovo Bergoglio ha dimostrato peraltro in modo chiaro e pubblico e pertinace di aver "abiurato" dalla religione cattolica come dice mons. Viganó sia sui comandamenti ed il Vangelo, che sui due dogmi principali della fede. Quindi , a meno che egli abiuri con giuramento pubblico dall'apostasia- eresia, resta un " abiurante" la fede cattolica, dai fatti pubblici continuati. Il versare il granello di incenso all'imperatore era abiura dalla fede. Che abbia fatto un giuramento di apostasia privato dalla fede cattolica, o che lo ha abbia fatto solo coi fatti peraltro non occulti, il risultato è identico: la sua abiura dalla fede resta pubblica, universale, visibile a chiunque.

Anonimo ha detto...

"L'atto dell'abiura, il rinnegare il proprio credo in favore di un altro è un atto solenne: che riguardi una fede religiosa o un'ideologia laica, resta un ripudio grave, profondo, e ancor più grave e profondo appare il seguente nuovo abbraccio. Tale è l'apostasia - parola alta e pesantissima."

Sereno Graffiante ha detto...

Dovremmo noi fedeli forse supporre che per la stragrande maggioranza dei Prelati della Chiesa Cattolica, inclusa in primis l'attuale gerarchia vaticana, l'autorità terrena vale più di quella celeste e che ai loro occhi la responsabilità per le cose di questo mondo è più temibile di quella di fronte a Dio?
Speriamo che Verità, Bene e Bellezza tornino ad essere gli elementi distintivi dei Pastori.