Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 31 dicembre 2024

Te Deum laudamus, hodie (2024) et semper!

Anche quest'anno, per molti versi un annus horribilis — anche per i venti di guerra su più  fronti e per il degrado ingravescente — ma che diventa mirabilis nella misura in cui non è comunque mancata la Grazia, il nostro Te Deum manifesta la Lode alle tre Persone della Santissima Trinità, insieme alle invocazioni e ai ringraziamenti al nostro Dio Onnipotente. Chi volesse ascoltarlo, o cantarlo, in Gregoriano può cliccare qui.

Te Deum laudamus, hodie (2024) et semper!

Nella Chiesa cattolica il Te Deum è l'Inno del ringraziamento; viene tradizionalmente cantato durante alcune solennità come a fine anno, la sera del 31 dicembre — per ringraziare il Signore dell'anno appena trascorso — oppure nella Cappella Sistina dopo elezione del nuovo pontefice, prima che si sciolga il conclave, o ancora a conclusione dei Concili, dopo le canonizzazioni e dopo le definizioni dogmatiche.
Nella Liturgia delle ore secondo i riti romano e ambrosiano, il Te Deum trova il suo posto alla fine dell'Ufficio delle letture, prima dell'orazione conclusiva, nelle solennità, nelle feste dei santi, in tutte le domeniche tranne quelle di Quaresima (e, per il rito ambrosiano, anche quelle di Avvento), nei giorni fra l'ottava di Natale e quelli fra l'ottava di Pasqua.

“Te Deum laudamus:
te Dominum confitemur.
Te aeternum patrem,
omnis terra veneratur.

Tibi omnes angeli,
tibi caeli et universae potestates:
tibi cherubim et seraphim,
incessabili voce proclamant:

"Sanctus, Sanctus, Sanctus
Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt caeli et terra
majestatis gloriae tuae."

Te gloriosus Apostolorum chorus,
te prophetarum laudabilis numerus,
te martyrum candidatus laudat exercitus.

Te per orbem terrarum
sancta confitetur Ecclesia,
Patrem immensae maiestatis;
venerandum tuum verum et unicum Filium;
Sanctum quoque Paraclitum Spiritum.

Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem,
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo,
aperuisti credentibus regna caelorum.
Tu ad dexteram Dei sedes,
in gloria Patris.
Iudex crederis esse venturus.

Te ergo quaesumus, tuis famulis subveni,
quos pretioso sanguine redemisti.
Aeterna fac
cum sanctis tuis in gloria numerari.

Salvum fac populum tuum, Domine,
et benedic hereditati tuae.
Et rege eos,
et extolle illos usque in aeternum.

Per singulos dies benedicimus te;
et laudamus nomen tuum in saeculum,
et in saeculum saeculi.

Dignare, Domine, die isto
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine,
miserere nostri.

Fiat misericordia tua, Domine, super nos,
quem ad modum speravimus in te.
In te, Domine, speravi:
non confundar in aeternum.”

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Tu rex gloriae, Christe.
Tu Patris sempiternus es Filius.
Tu, ad liberandum suscepturus hominem
non horruisti Virginis uterum.

Si trova in rete un Te Deum molto ben cantato ma, purtroppo,
omettendo il tratto suesposto.Evidentemente quella parte gli era/e' indigesta.
Dio abbia pieta' di loro e di noi poveri peccatori.
Grazie sig.ra Mic per averci accompagnato anche in questo anno.
Personalmente vorrei ringraziare da qui anche Don Elìa.
Grazie di cuore per aver condiviso il vostro tempo.

Anonimo ha detto...

Tempora bona veniant!
Pax Christi veniat!
Regnum Christi veniat!

Christus vincit!
Christus regnat!
Christus, Christus imperat!

mic ha detto...

Grazie a lei e a tutti coloro che continuano ad accompagnarci nel Signore e a Lui che ci sostiene!

Anonimo ha detto...

31 dicembre, ultimo giorno dell'anno civile...

"Nessun dovere è più urgente che il ringraziare"
(Sant'Ambrogio di Milano)

"L'ora è finita - possiamo dire lo stesso dell'anno; ma il tempo di fare il bene non è finito ancora." (San Filippo Neri)

Anonimo ha detto...

Adveniens annus vobis fulgida et optima portet.

Anonimo ha detto...

Roberto de Albentiis
“Sei giovane; non sapevi cosa stavi facendo. Ti amo con tutto il cuore...Se io che sono peccatore posso amarvi tanto, immaginate Cristo, che è l'Amore Incarnato, quanto vi ama! E tutti i cristiani che hai torturato sanno che ti perdonano, ti amano e Cristo ti ama."

31 dicembre, festa di San Silvestro e vigilia dell'Ottava di Natale; di seguito, raccontato da Richard Wurmbrand, pastore protestante che subì il carcere e la tortura nelle carceri comuniste romene, il racconto di un vero miracolo di Natale, basato sul perdono di un carcerato, un sacerdote ortodosso, al suo torturatore e carceriere...

"Quando ero in prigione mi sono ammalato molto, molto seriamente. Avevo la tubercolosi su tutta la superficie di entrambi i polmoni e quattro vertebre erano attaccate dalla tubercolosi. Ho avuto anche la tubercolosi intestinale, il diabete, l’insufficienza cardiaca, l’itterizia e altre malattie che non riesco nemmeno a ricordare. Ero vicino alla morte.
Alla mia destra c'era un prete di nome Iscu. Era abate di un monastero. Quest'uomo, forse sulla quarantina, era stato così torturato da essere vicino alla morte. Ma il suo volto era sereno. Ha parlato della sua speranza del cielo, del suo amore per Cristo, della sua fede. Irradiava gioia.
Alla mia sinistra c'era il torturatore comunista che aveva torturato questo prete quasi a morte. Era stato arrestato dai suoi stessi compagni. Non credere ai giornali quando dicono che i comunisti odiano solo i cristiani o gli ebrei: non è vero. Semplicemente odiano. Odiano tutti. Odiano gli ebrei, odiano i cristiani, odiano gli antisemiti, odiano gli anticristiani, odiano tutti. Un comunista odia l'altro comunista. Litigano tra loro, e quando litigano tra un comunista e l'altro, l'altro lo mettono in prigione e lo torturano proprio come un cristiano, e lo picchiano.
E così accadde che il torturatore comunista che aveva torturato quasi a morte questo prete fosse stato torturato quasi a morte dai suoi compagni. E stava morendo vicino a me. La sua anima era in agonia.
Durante la notte mi svegliava dicendo: “Pastore, per favore prega per me. Non posso morire, ho commesso crimini così terribili.”.
Poi ho visto un miracolo. Ho visto il prete agonizzante chiamare altri due prigionieri. E appoggiandosi alle loro spalle, lentamente, lentamente passò davanti al mio letto, si sedette al capezzale di questo assassino e gli accarezzò la testa: non dimenticherò mai questo gesto. Ho visto un uomo assassinato che accarezzava il suo assassino! Questo è l'amore: ha trovato una carezza per lui.

Anonimo ha detto...

Segue
Il sacerdote disse all'uomo: “Sei giovane; non sapevi cosa stavi facendo. Ti amo con tutto il cuore." Ma non si è limitato a pronunciare le parole. Puoi dire "amore" ed è solo una parola di quattro lettere. Ma amava davvero. "Ti amo con tutto il cuore."
Poi ha proseguito: "Se io che sono peccatore posso amarvi tanto, immaginate Cristo, che è l'Amore Incarnato, quanto vi ama! E tutti i cristiani che hai torturato sanno che ti perdonano, ti amano e Cristo ti ama. Egli desidera che tu sia salvato molto più di quanto tu desideri essere salvato. Ti chiedi se i tuoi peccati possono essere perdonati. Egli desidera perdonare i tuoi peccati più di quanto tu desideri che i tuoi peccati siano perdonati. Egli desidera che tu sia con Lui in paradiso molto più di quanto tu desideri essere in paradiso con Lui. Lui è Amore. Devi solo rivolgerti a Lui e pentirti.”.
In questa cella di prigione in cui non c'era alcuna possibilità di riservatezza, ho ascoltato la confessione dell'assassino all'assassinato. La vita è più emozionante di un romanzo: nessun romanziere ha mai scritto una cosa del genere. L'assassinato, prossimo alla morte, ha ricevuto la confessione dell'assassino. L'assassinato ha dato l'assoluzione al suo assassino.
Pregarono insieme, si abbracciarono e il prete tornò a letto. Entrambi gli uomini morirono quella stessa notte. Era una vigilia di Natale. Ma non è stata una vigilia di Natale in cui abbiamo semplicemente ricordato che duemila anni fa Gesù nacque a Betlemme. Era una vigilia di Natale durante la quale Gesù nacque nel cuore di un assassino comunista.
Queste sono cose che ho visto con i miei occhi."

Anonimo ha detto...

Te Deum

Noi ti lodiamo, Dio,
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell’uomo.
Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo Sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell’assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.

Anonimo ha detto...

"Il passato alla Misericordia,
il presente alla Grazia,
il futuro alla Provvidenza."