La telefonata di ieri del Papa a Emma Bonino è stata riportata, tra gli altri, da Avvenire, con il titolo Emma Bonino: quella telefonata di Francesco e da Vatican Insider: Giacomo Galeazzi ha ricordato che «Già nel giugno 2013 erano stati protagonisti di un “fuori programma” nel corso di una visita ufficiale. ‘Cerea, signor Ministro’. Le disse Francesco indirizzandole il saluto dei piemontesi. Davanti all’allora ministro degli Esteri Jorge Mario Bergoglio volle rispolverare le sue origini di figlio di migranti piemontesi, abituato da piccolo a parlare in dialetto con l’amatissima nonna. Emma Bonino essendo nata a Bra quel saluto lo conosce bene e si disse “onorata” ricevendo dal Pontefice il rosario prima di prendere posto visibilmente emozionata in una delle poltroncine bianche allineate nella Biblioteca del Palazzo Apostolico». La notizia è stata data da tutti gli altri giornali.
A beneficio di coloro che vogliono soddisfare la loro curiosità, riportiamo qui l’intera trascrizione del collegamento che Emma Bonino ha effettuato il 2 maggio con Radio Radicale, raccontando di questa telefonata.
«Ieri pomeriggio» – ha detto - «ho ricevuto una tanto inaspettata quanto graditissima telefonata di Sua Santità Papa Bergoglio. Inaspettata e graditissima, come potete immaginare. Si è informato della mia salute, ma per fortuna abbiamo parlato brevemente, comunque incoraggiandomi a tenere duro, continuare, cosa che comunque sto facendo con tutte le mie forze. Ma abbiamo poi ben presto cominciato a parlare di migranti e di povertà, del Mediterraneo. Ho detto a Sua Santità che i nostri ragazzi dovrebbero essere accompagnati a visitare qualche Museo che pure abbiamo delle migrazioni italiane: rivedrebbero le stesse facce, gli stessi occhi, le stesse speranze e la stessa determinazione. Abbiamo poi parlato di povertà, di Africa e di donne. Diciamo che Sua Santità mi ha molto incoraggiato a continuare. Io gli ho ricordato ad un certo punto che i migranti, se mai riusciamo ad accoglierli, poi li mettiamo tutti in carcere. Le carcere sono piene – appunto – e gli ho ricordato la situazione che avevamo avuto in aprile e che poi propiziò la telefonata di Sua Santità a Marco Pannella, che era in clinica, dove aveva subito quell’intervento così difficile, come tutti ben ricordiamo. Sua Santità ha detto “Sì, sì, ricordo bene”. Gli ho ricordato che in ogni caso Pannella e i radicali continuano su questa storia di attenzione non solo al carcere, ma anche allo stato di diritto e ai più poveri. Insomma, una telefonata anche affettuosa per certi versi. Io ho promesso che farò l’impossibile per essere l’11 maggio a quest’iniziativa che Sua Santità sta propiziando, ricevendo migliaia di bambini delle scuole italiane. Un’iniziativa costruita dalla Fabbrica della Pace. Farò veramente l’impossibile per esserci. Mi ha ringraziato per questo. Ha detto ‘Così avremo la possibilità di salutarci almeno da lontano’. Mi ha rinnovato l’impegno a ‘tenere duro’, perché ‘l’erba cattiva non muore’. Io gli ho detto ‘No, Santità. Mia mamma diceva che sono un’erba resistente, cattiva no’. Ho chiesto l’autorizzazione a divulgare questa telefonata, precisando che certamente era una telefonata riservata, ma non segreta. Mi ha autorizzato a renderla pubblica, cosa che sto facendo per via di Radio Radicale. Certamente, mi ha confortata, mi ha incoraggiata – non è un momento bellissimo per me in questi giorni – ma mi è sembrato un segno di attenzione straordinaria, di cui veramente sono molto, molto, molto grata».
L’intervistatore ricorda a Emma Bonino che oggi - 2 maggio ’15 – è l’85mo compleanno di Marco Pannella e la Bonino chiosa: «Ognuno trova un suo modo per fargli gli auguri. Io spero di aver trovato un modo che gli faccia piacere».
A detta della Bonino, la diffusione di questa conversazione privata è stata autorizzata dal Papa. Se così è, il Papa – rivolgendosi ad una leader politica e autorizzando la diffusione delle cose che si sono detti – compie un atto politico, ponendosi sullo stesso piano del suo interlocutore. Così come era accaduto con Marco Pannella. Bergoglio tradisce la sua missione, che non è quella di dialogare con chicchessia. È quella di annunciare il Vangelo, di predicare e di convertire. Ha sulla sua coscienza le anime di coloro che incontra, di coloro con cui parla, di coloro che frequenta e ne deve rispondere a Dio, come ciascuno di noi. «Senza di me non potete fare nulla», dice Gesù nel Vangelo di oggi (Gv, 15,1-8). Che cosa non possiamo fare senza Gesù? Abbracciare l’eternità. È dell’eternità che il Papa avrebbe dovuto parlare a Emma Bonino, non dei migranti, del lavoro, dell’Africa, dei poveri, dei carcerati. Il Papa deve fare vivere su questa terra – dominata da Satana – la speranza dell’Eterno, di Colui che muove tutte le cose, di colui che ha a cuore l’anima di tutti, anche quella dei poveri, dei bisognosi, dei sofferenti.
Dice San Francesco: «Non sono più io che vivo. È Cristo che vive in me». La povertà di Francesco non è il fine. È un mezzo per operare la conversione, offerto a colui che vuole imitare Gesù e cercare Dio. Non ha nulla a che fare con le ingiustizie e le diseguaglianze sociali o con la mancanza o lo sfruttamento del lavoro, condizioni e situazioni che l’umanità ha conosciuto lungo tutta la sua storia. Dio manda nel mondo Suo figlio per salvare le anime, non per soddisfare i bisogni materiali. Gesù non è venuto nel mondo per togliere i poveri dalla loro condizione o per guarire le malattie. È venuto per redimerli e infondere anche in loro il messaggio della salvezza. Francesco si veste della povertà evangelica, quella spirituale. La prima delle beatitudini: «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli» (Mt, 5-3). Il concetto di povero è un concetto religioso, non mondano. Non riguarda la situazione sociale o le condizioni materiali della povertà, ma quelle spirituali. Era già presente nell’Antico Testamento: «Cercate il Signore voi tutti, umili della terra, che eseguite i suoi ordini; cercate la giustizia, cercate l'umiltà, per trovarvi al riparo nel giorno dell'ira del Signore» (Sof. 2,3). Il povero è colui che davanti a Dio si mette a nudo, vestito solo della sua umiltà, che non propone nessun merito davanti al Signore, che fa penitenza e confida nella Sua misericordia per essere salvato. Nel capitolo II della Prima lettera ai fedeli (Di coloro che non fanno penitenza), Francesco scrive: «Tutti quelli e quelle, invece, che non vivono nella penitenza, e non ricevono il corpo e il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e si abbandonano ai vizi e ai peccati e camminano dietro la cattiva concupiscenza e i cattivi desideri della loro carne, e non osservano quelle cose che hanno promesso al Signore, e servono con il proprio corpo al mondo, agli istinti carnali ed alle sollecitudini del mondo e alle preoccupazioni di questa vita: costoro sono prigionieri del diavolo del quale sono figli e fanno le opere; sono ciechi, poiché non vedono la vera luce, il Signore nostro Gesù Cristo. Non hanno la sapienza spirituale, poiché non posseggono il Figlio di Dio, che è la vera sapienza del Padre; di loro è detto: ”La loro sapienza è stata ingoiata” e: ”Maledetti coloro che si allontanano dai tuoi comandamenti”. Essi vedono e riconoscono, sanno e fanno ciò che è male, e consapevolmente perdono la loro anima».
A chi ritiene che le conversazione private del Papa siano legittime, rispondo che sarò d’accordo quando vedrò il pentimento di Emma Bonino e di Marco Pannella. È anche bene che questi personaggi sappiano - perché dubito fortemente che il Papa glielo abbia fatto presente - che il Catechismo della Chiesa Cattolica prevede, per chi si pente dei propri peccati, la soddisfazione e la penitenza. Il numero 1459, dice: «Molti peccati recano offesa al prossimo. Bisogna fare il possibile per riparare (ad esempio restituire cose rubate, ristabilire la reputazione di chi è stato calunniato, risanare le ferite). La semplice giustizia lo esige. Ma, in più, il peccato ferisce e indebolisce il peccatore stesso, come anche le sue relazioni con Dio e con il prossimo. L'assoluzione toglie il peccato, ma non porta rimedio a tutti i disordini che il peccato ha causato. Risollevato dal peccato, il peccatore deve ancora recuperare la piena salute spirituale. Deve dunque fare qualcosa di più per riparare le proprie colpe: deve “soddisfare” in maniera adeguata o “espiare” i suoi peccati. Questa soddisfazione si chiama anche “penitenza”». Il numero 1460 afferma: «La penitenza che il confessore impone deve tener conto della situazione personale del penitente e cercare il suo bene spirituale. Essa deve corrispondere, per quanto possibile, alla gravità e alla natura dei peccati commessi. Può consistere nella preghiera, in un'offerta, nelle opere di misericordia, nel servizio del prossimo, in privazioni volontarie, in sacrifici, e soprattutto nella paziente accettazione della croce che dobbiamo portare. Tali penitenze ci aiutano a configurarci a Cristo che, solo, ha espiato per i nostri peccati una volta per tutte. Esse ci permettono di diventare coeredi di Cristo risorto, dal momento che “partecipiamo alle sue sofferenze” (Rm 8,17)». Per quanto mi riguarda, attendo da Marco Pannella che mi chieda perdono della persecuzione a cui ha sottoposto me e la mia famiglia a causa della mia scelta di fede e delle calunnie che ha detto e ripetuto su di me. Sono d’accordo con quanto ha sostenuto tempo fa Sandro Magister: «La popolarità del Papa non provoca ondate di convertiti. Anzi, con lui c’è un certo compiacimento, nella cultura estranea o ostile al cristianesimo, nel vedere che il capo della Chiesa si sposta verso le loro posizioni, che sembra di comprendere e persino accettare».
Mi chiedo con quale spirito si marcerà per la Vita per le strade di Roma domenica 10 maggio, sapendo che colui che per mandato divino dovrebbe difendere la vita interloquisce piacevolmente con una delle massime espressioni dell’ideologia anti-umana del nostro Paese.
Aggiungo un augurio e una speranza. Mi rivolgo ai genitori dei bambini che saranno invitati l’11 maggio dalla Fabbrica della Pace. A quell’iniziativa, il Papa ha invitato Emma Bonino. Il solo fatto che ci sarà questa presenza, dovrebbe indurre quei genitori a lasciare a casa i loro bambini. Il male non si frequenta. Si combatte. E il Papa dovrebbe sapere che Emma Bonino non può insegnare nulla a quei genitori su come si combatte la teoria del gender, a cui quei bambini vengono istigati da una cultura che è divenuta egemone ed è contro la Verità, di cui egli dovrebbe essere difensore e custode.
Danilo Quinto
21 commenti:
Ringrazio Danilo Quinto e ribadisco quanto già espresso:
Nel caso della Bonino, come di tutti coloro che si trovano ad affrontare simili dure esperienze, la prova pesantissima potrebbe anche servirle a fare un bilancio della propria vita e ad interrogarsi davanti a Dio su certe scelte che la nostra fede ci mostra essere di morte e non di vita.
Detto questo, quel che sconcerta dell'iniziativa del papa, è il suo approccio che potrebbe essere davvero misericordioso se fosse anche esortativo, nell'orientare la Bonino e lo stesso Pannella in senso opposto a quello seguito finora. Invece egli sembra incoraggiarli umanamente, ma senza una parola nei confronti del loro comportamento morale e politico.
Ma c'è di più e di peggio. Invitando la Bonino alla manifestazione per la scuola, di fatto presenta ai piccoli indifesi questa icona della trasgressione e dell'anti-chiesa, che in questo modo rischia di diventare un modello. Di impegno civile? Non c'è dubbio... ma speso per tutta la vita nel campo anticristico, non certo per ciò che un papa, il papa, dovrebbe insegnare e promuovere.
Questo papa promuove i nemici e, con essi, non annuncia certo il Signore...
Bambini che, se i loro genitori a essere seguito gli insegnamenti della Bonino, non sarebbero nati.
È veramente paradossale a dir poco.
Rr
@ Josh in particolare, ancora sul Senso Anagogico.. Come può la gente interrogarsi sul suo destino eterno se i sacerdoti non parlano dell'Aldilà, della dimensione "oltre", della vita dopo la vita, della vita eterna? Mi sembra che ci sia una certa tacita desistenza dall'argomento, che giorno dopo giorno mette in non cale la dimensione della Trascendenza.
Relazione sull'omelia di oggi in una chiesa di Milano. 1) Discorso di santo Stefano che rievoca le tappe del cammino del popolo eletto da Abramo in poi, sempre con tentazione di idolatria: occupa quasi tutto il discorso. 2) Brano di san Paolo su Cristo che con la sua croce ha vinto i "dominatori del mondo" ( potenze angeliche negative, e chiediamoci se è un tema da nulla ) e ha aperto le porte all'ineffabile beatitudine del Paradiso: nulla. 3) Brano dal vangelo di Giovanni in cui Cristo parla del suo legame strettissimo e in sè unico col Padre: nulla.
Chiusura in stile "teologicamente corretto"s: DIO
NON PUÒ ESSERE DELIMITATO IN UNA SOLA PERSONA E IN UNA SOLA PAROLA.
Domanda che avrei voluto fare: e allora GESÙ CRISTO CHI È ? Non ha detto "Chi vede me, vede il Padre" ? Il punto centrale del Cristianesimo non è forse il fatto che il Verbo ( la Parola ) si è fatto uomo, persona unica e individuale ? Prendere o lasciare, chi non accetta questo punto abissale sarà anche una
brava persona, sarà il più grande filantropo del mondo, ma non è un cristiano o perlomeno non è un cattolico.
Il fatto è che i dogmi non sono formule provvisorie, ma modi definitivi per esprimere il Mistero; questa obliterazione dei dogmi come realtà di vita sta scivolando senza che la gente se ne renda conto.
Ricordo che non molto tempo fa, facciamo un paio di anni o giù di lì, RR, che non è la nostra amica, vomitava un giorno sì e l'altro invece pure, insulti velenosi sul papa, definito col più gentile dei termini 'verme bianco', tanto da suscitare le proteste anche da parte di giornalisti non certo pro-chiesa, adesso un fiume di latte e miele che pare di essere nel paradiso mussulmano, ma chissà perché, cmq. se il vdr voleva fare la sua brava telefonata,liberissimo, ma in privato, senza sbandierarla ai 4 venti, non mi interessa sapere quale sarà il decorso della malattia, ma spero, in caso di terminal, che non sia uno spottone per la bella morte e questo mi fa suonare il campanello d'allarme....dalle nostre lande profondo rosso, nascono una infinità di bambini con patologie tumorali di ogni tipo, oltre ad un elevatissimo numero di adulti di ogni età, pare, e qui chiedo supporto al nostro medico preferito, che i tumori ai testicoli nei maschi età 25/30, sia aumentato del 140%, non so se vero, ma io non faccio che andare ai funerali di parenti ed amici portati via in un soffio con indicibili sofferenze, c'è un collega che ha un bimbo di 8 mesi che la leucemia sta portando via a morsi e qui ci si trastulla su 'ste stro..ate, ma per favore......Quinto è un eroe, avrà sempre il mio supporto. Lupus et Agnus.
Non so se sono in OT, ma se è il caso mi si banni.
Per trovare conforto ieri sera ho visto e sentito una conferenza di don Leonardo Maria Pompei su Fatima, nuova nuova, perchè tenuta il 15 aprile a Ribera, Sicilia. Che nitidezza di discorso! Che forza propositiva, che sano umorismo romanesco e gioia di essere cattolico come Dio comanda! Eppure don Leonardo non cede di un pollice sulla morale cattolica, addirittura ripropone la
peccaminosità del bacio dato in un certo modo ( come da Denzinger )... ma la sua forza identitaria attrae irresistibilmente. Attrae perchè crede in tutto e per tutto a quello che dice e nel suo discorso c'è tutta la sua personalità. Credo che in lui ci sia qualcosa di san Filippo Neri.
Segnalo:
Sinodo: la battaglia delle firme
http://www.lastampa.it/2015/05/04/blogs/san-pietro-e-dintorni/sinodo-la-battaglia-delle-firme-2QrsP4NXrQUbbGpXFGFyFN/pagina.html
Se si fosse limitato ad ascoltarla offrendole il suo sostegno spirituale, a dirle che sarà nelle sue preghiere, e se l`avesse esortata a conservare segreta la loro conversazione, non avrei nulla da dire sulla telefonata di papa Bergoglio, ma il fatto è che egli non solo ha autorizzato Emma Bonino a rendere pubblica la loro conversazione,e già questo dice non poco, ma che accompagna le persone incorraggiandole a continuare sulla via che si son scelte e che per loro è la buona secondo i dettami della loro coscienza.
Penso che vi ricordate di quel che Bergoglio ha detto a Scalfari sulla coscienza, il bene e il male.
http://www.tempi.it/alla-fine-sono-stati-i-radicali-come-pannella-e-bonino-a-convertire-i-cattolici#.VUcer_A_i6Q
Voi ci capite qualcosa?
...
Libertà, responsabilità, coraggio, giustizia, dignità, diritto… Tutte le parole più nobili del mondo. Solo la parola “verità” non trova più posto. E con l’applauso commosso del cattolico. Ciascuno potrà valutare, sulla base della propria esperienza, quanto sia generalizzabile e identificabile nel tipo umano del Roberto di Radio Anch’io il “cattolico della strada” o il “cattolico anonimo” come lo chiamano i giornali stile la Repubblica.
....
Il fenomeno dei cattolici convertiti dai radicali... tante belle parole (e ideali dei lumi). Manca la verità...
Una volta per redimere le anime che facevano tanto male nella società, i Papi con sofferenza di padri mandavano scomuniche, per incitare appunto al ravvedimento, per rendere al peccatore incallito il senso della mostruosità dei peccati da questo perpetuati verso le anime altrui. oggi invece si fanno telefonate amichevoli, così oltre a fare il male dell'anima a cui si telefona, si permette che il male continui a mietere vittime innocenti. Non era pensabile fino pochi decenni fa che un Papa potesse arrivare ad essere la causa della perdita di tante anime, forse per questo i pastorelli di Fatima fecero tante penitenze e furono tanto scossi dalle visoni. Per questo i Papi ancora non osano dirci il terzo segreto, troppo terribile. Ma chi ha occhi ed orecchie può vedere ed ascoltare non può non rimanere allibito sepur nella certezza che Dio alla fine vince. Povero Bergoglio, poveri tanti prelati, se vedessero la propria anima difronte a Dio....quanta responsabilità!
http://www.tempi.it/alla-fine-sono-stati-i-radicali-come-pannella-e-bonino-a-convertire-i-cattolici#.VUcer_A_i6Q
Voi ci capite qualcosa?
Soliti cerchi-quadrati ciellini, con disastri annessi vista la fine dell'associazionismo cattolico, altro che lobby.
Franco, ho letto il pensiero rivolto a me, diagnosi esatta, non so bene cosa aggiungere, perchè sono d'accordo al 100%;
il guaio è che molti sacerdoti, con qualche eccezione, non insegnano più ai fedeli a mettere se stessi, la propria vita, in prospettiva eterna.
Difficile interrogarsi sul proprio destino eterno se i sacerdoti non parlano dell'Aldilà, e della vita eterna.
Le persone che ancora sentono fortemente questo anelito, a mio avviso, sono mossi più che altro dalla Grazia, sono stati toccati dal Signore, ma spesso in altri modi che non da predicazione di qualcuno, sempre più assente.
La desistenza dall'argomento finisce per annullare la Trascendenza.
Ma questo avviene, oltre a tacere dell'aldilà tout court, anche in altri modi:
_insegnando l'eresia che Dio in Cristo ha già salvato tutti (tacendo delle richieste di conversione, di metanoia);
_insegnando che, alla Rahner, basta passare da cristiani anonimi a nonimi (prima non lo sapevamo, ora lo sappiamo di Gesù, e basta così, grazie tante quindi torniamo alla vita "a modo mio");
_alla Teilhard, ovvero che sarebbe sufficiente intendere che siamo popolo in cammino sempre diveniente, confidando nelle magnifiche sorti e progressive del mondo che sarà tutto riassunto e ricapitolato in Cristo (anche chi non si converte? anche il peccato sarà sdoganato in Cristo?) e via così.
In questi casi ancora se ne parla dell'aldilà in qualche modo, ma in modo sbagliato e para-ereticale; in altri casi non se ne parla affatto.
Dalle letture che citi da 1) si poteva, anche allacciandosi al presente, parlare del martirio e fare opportune distinzioni; da 2)
si poteva partire dalla vittoria di Cristo sui dominatori del mondo, potenze angeliche negative, e centrarlo anche sulla vittoria che è chiesta anche a noi, se rimaniamo in Lui, altrimenti non ci libereremo mai dal peccato; la finalità del Paradiso si poteva legare all'opera di Cristo ma anche al come viene messa a nostra disposizione..e a come entrarci;
3) era fondamentale anche il passaggio da S. Giovanni, per centrare il tutto in maniera Trinitaria, che riporta sia all'Incarnazione, all'Espiazione, alla Redenzione e all'opera di santificazione da parte dello SS, in chi accoglie Gesù.
Il punto è che la chiusura del tema di quelle letture non è affatto l'idea che "Dio non può essere delimitato in una sola persona e in una sola parola".
In realtà Dio è infinito e non delimitato, ma è Trinitario. E la Sua Parola è molto chiara.
Questo vago non delimitare in una sola Rivelazione, fa supporre si cerchino altre rivelazioni in altre culture e altre religioni, che è ancora un po' di Panikkar e l'idea della massoneria che Dio sarebbe tale in tutte le religioni, per cui il cattolicesimo sarebbe una sola delle tante possibili.
E si ricade nell'eresia.
Certo che Gesù ha detto: "Chi vede me, vede il Padre" ed è proprio il punto centrale. In quanto tale, o Lo si sceglie o no/o si è con Lui o no.
Gesù Vero Dio e vero uomo, Persona unica e individuale.
Non ce n'è un'incarnazione musulmana che ne faccia le veci, nè una buddhista, nè una induista (non è un avatar), nè una animista.
C'è Gesù Cristo, il Verbo incarnato e basta.
Quanto accade è molto grave, e dappertutto si sentono cose del gnere. Non mi pare che in molti, dagli alti scranni, tranne alcune testimonianze molto ben selezionate, siano in grado di insegnare molto meglio dell'omelia stranita riportata...
Angelo, non si capisce nulla. E di questo che dice?
http://www.tempi.it/divorzio-breve-frankenstein#.VUYuL_ntmko
Segnalo iniziativa di RadioSpada contro la presenza della Bonino in Vaticano l' 11 maggio pv
Rr
Assolutamente da leggere Effedieffe( articolo di Dal Bosco ed uno di Blondet ).
Rr
Grazie Rr!
Firmiamo TUTTI la petizione di Radiospada!
Il popolo di Cristo si faccia sentire!!!!!
Non c'e` tempo da perdere!
@ Josh. Il fatto è che da rivelazioni private autorevoli e da esorcismi ( di cui uno terribile, su cui per il momento non voglio dare indicazioni ) vengono fuori affermazioni che vanno in senso opposto rispetto all'irenismo latitudinario e al misericordismo: l' esistenza dell'Inferno e perfino la posizione di Maria come la Grande Signora, il che porta vicino al concetto della Corredentrice. Mons. Gemma, che pure è ostile a Medjugorie, nel suo "Io, vescovo esorcista" dice di essere stato confermato in tutti, proprio tutti i dogmi
cattolici, compresi quelli mariani, tantl ostici ai protestanti.
Oggi ho scoperto che anche don Leonardo Maria Pompei, che segue una linea nitidamente tradizionale, è abbastanza "normalista". Dice che interverrebbe con forza solo dopo aver sentito fare dal papa l'affermazione che i divorziati risposati possono fare la comunione, una inaccettabile deviazione dal dettato evangelico. Il problema è che in questi mesi ci sono gesti e discorsi che sembrano preparare il terreno per una "grande svolta". Bisogna lasciarsi andare a una "Monaco 1938" della fede, oppure si deve suonare la tromba dell'allarme... oppure si vede il male dove non c'è e tutto è normale, a parte un certo cambiamento di stile ? La confusione è grande.
Da poche ore ho preso in biblioteca due libri di Bergoglio e intendo leggerli per uscire dalla posizione di stallo in cui mi tiene il timore del giudizio temerario, in un senso o nell'altro.
On line si trovano i libri in tedesco del sacerdote e insegnante di religione ( + 2003 ) Josef Hanauer su Fatima, Therese Neumann, Padre Pio, volti a dimostrare con acribico accanimento l'inconsistenza di quei fatti e di quei personaggi; può fare quasi il paio con il libro "Storia dell'Inferno" di Herbert Vorgrimler, collaboratore di Rahner, che si fa beffe della
visione dell'Inferno dei bambini di Fatima come del tutto fantastica. Da aggiungere il libro "Commiato dal Diavolo" del teologo Herbert Haag ( + 2001 ). Bisogna riconoscere in questi fatti l'espressione della volontà di molti
tedeschi di non essere una "succursale del
Vaticano" per la dogmatica come per l'etica?
@Franco
Nulla nell'aldilà è cambiato...rispetto alla Rivelazione....e nulla è cambiato del Vangelo, nonostante le ali impazzite del postconcilio.
Dio non "evolve l'aldilà" che ha preparato e già rivelato, a seconda delle nostre sottoculture o capricci.
Come dici, come ancora confermato da rivelazioni private autorevoli, da prendere comunque con le molle, e da esorcismi: non c'è nessun neo-misericordismo differente da quanto già rivelato, non c'è nessun "fate come volete, a Dio va bene tutto", non ci sono novità se non la novità sempre nuova di Cristo, che, finchè è il tempo della Grazia ci dice:
"Convertitevi e credete al Vangelo";
l'unica altra "novità" è il suo far nuove tutte le cose, a partire dai cuori che Gli hanno creduto, come sempre.
L' esistenza dell'Inferno certo è confermata, e anche l'importanza di Maria Corredentrice, in tutti gli esorcismi in pratica. Non vedo perchè 50 anni di delirio filosofico umano possano mutare realtà volute da Dio. E' solo mutato l'uomo, nelle proprie percezioni/ideologie e convincimenti, e con questo ha creduto di poter sfigurare e ricomporre a proprio piacimento il volto di Dio, ma l'uomo ha solamente sfigurato il proprio volto.
(continua)
(riprendo)
Su Medjugorje ho dubbi anche io...comunque sia…I dogmi mariani non sono affatto rimossi, e sono convinto che l'esempio di Maria sia tanto d'aiuto alle anime oggi, quanto sia odiato e osteggiato da chi non riesce a giungere alle Verità Divine col cuore; tra le molte cose, solo alcune:
_L'Immenso Dio domanda l'assenso alla Vergine...Lei naturalmente accetta; è qualcosa di inimmaginabile che Dio per incarnarsi presenti una sorta di richiesta a Maria, a cui risponde quel Fiat.
La Verità cristiana è una Persona di cui prima abbiamo una conoscenza e solo dopo iniziamo ad abbracciare ed amare.
Proprio così dovrebbe essere quella stessa apologetica, ora assente (tema caro a Franco) che mostra Gesù e le verità Divine all'intelletto e anche al cuore.
Tra le qualità di Maria Immacolata c’è proprio la protezione sia della Verità sia dell'Amore.
Come Immacolata ha "vissuto" la Verità, si è incarnata in Lei, l'ha portata in grembo, ne è stata Madre. (già davanti a questo le negazioni protestanti sono destinate a infrangersi miseramente come pretestuose riottosità infantili)
Maria non è infatti solo l'Amore di Madre, ma Lei che ha portato in grembo la Verità è la nemica dell'errore: "porrò inimicizia tra te e la Donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe. Tu le insidierai il calcagno, ma Ella ti schiaccerà la testa. " (Genesi 3)
La promessa della Genesi: "la sua stirpe ti schiaccerà il capo" si è compiuta proprio in Cristo, che vince e risorge.
Nella Sua vittoria possiamo essere anche tutti noi, se vogliamo, se diamo il nostro assenso, se restiamo in Comunione con Lui, se osserviamo i suoi comandamenti.
Ma la Verità non è amata. (> proprio questa frase è un messaggio molto frequente in tante apparizioni nella Storia)
Specie se chiede qualche sacrificio o rinuncia, questo attaccamento al proprio io è forse l'abisso più grande dell'uomo di oggi.
(continua)
Mi sembra che don L. M. Pompei, per quel poco che ne ho letto, faccia una scelta prudenziale. Immagino, dato cosa e come insegna, non possa essere d'accordo con molte teorie che si sentono in giro nè da decenni nè le novità di oggi, e nemmeno con molte affermazioni papali, che forse non prende sul serio.
Interverrebbe solo davanti a una negazione palese e non ambigua di qualche punto della dottrina; anche se secondo me di queste negazioni ce ne sono già state parecchie, e non si tratta solo di variazione di stile ma anche di sostanza.
per es. un riassunto, anche se preso in prestito da altro tema, peraltro affine, nello scherma all'art.:
http://www.internetica.it/FSSPX-Gherardini.htm
Cosa sia giusto fare non posso consigliarlo mica, che non sono nessuno: per quanto mi riguarda resterò fedele, se la Grazia m'assiste, a ciò che mi è stato insegnato che fa parte della storia quasi bimillenaria della Chiesa; non fanno presa sull'anima le novità profane, ma non posso nemmeno dire che è tutto normale. Ognuno ha un sensus fidei, e ci sono cose cui non posso obbedire, perchè van contro alle cose rivelate. Rimangono preghiera, Sacramenti, S. Messa, meditazioni, S.Scrittura, letture. Rimane..il Signore! Non è poco! :-)
Fatima, Therese Neumann, Padre Pio saranno contestati in qualche testo, ma la posizione della Chiesa ufficiale su di loro è di riconoscimento, personalmente non avrei dubbi su di loro anche se è chiaro siano figure molto scomode per come si vuole vivere e pensare la fede oggi.
Ma è proprio qui il loro valore, davanti a una generazione convinta che si vada in paradiso o tutti, o per caso, o per incuria da parte di Dio nei giudizi.
Nei testi che hai citato, c'è in parte la volontà di alcuni studiosi tedeschi, e di una parte del mondo intellettuale di là (ma non saprei dartene la percentuale), ma è pur vero che ci sono anche in area tedesca non pochi credenti "normali" che non sono solo pseudoluterani con voglia di distruggere la dottrina.
Non so dunque se quei testi siano "l'espressione della volontà di molti tedeschi" o dei soliti Kasper, Marx e similari ...non mi sentirei di vederci dentro tutta la Germania, perchè per me è poco uniforme, anzi variegata; rimane che un certo spirito di indipendenza e di delirio d'onnipotenza le è consono, ma non in tutte le anime il criptoluteranesimo si unisce al modernismo.
In riferimento al commento di "Franco ha detto", devo fare una smentita per quel che riguarda il pensiero di Don L. M.Pompei. Suonandomi strano quanto riportato del suo dire(che avrebbe risposto in maniera forte ad una certa presa di posizione del Papa Francesco), ho telefonato al Don, che sempre cortese e disponibile appena ha potuto mi ha ricontattato, gli ho letto parte del commento che lo riguardava e mi ha detto, confermando i miei sospetti, che non ha mai fatto certe affermazioni, ribadendo che comunque, per ogni dubbio che lo di guardi lui è sempre a disposizione, per cui posso indicare il suo sito ufficiale dove chi vuole, trova i contatti per potersi mettere in comunicazione con lui. Don Leonardo infatti, da che lo conosco, non ha mai criticato negativamente l' operato di nessuno, figurarsi del Papa! Il quale essendo il rappresentante di Gesù Cristo in Terra, rappresenta tutta una istituzione che viene messa in discussione automaticamente se viene messo in discussione anche un solo pontefice; ed essendo il primato petrino una istituzione fatta da Gesù Stesso, è quindi automaticamente fuori ogni discussione! Per cui prossimamente, e questo è un pensiero mio non di Don Leonardo e di cui mi assumo ogni responsabilità,chi si prende la briga di criticare il Papa, sappia che è come se criticasse Gesù Stesso e quel che è certo, è che fa il gioco del nemico e non un favore a Dio!!!
Pace e Bene
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