Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 19 maggio 2015

L'Obbedienza a cui è tenuto anche il Papa

L'OBBEDIENZA A CUI È TENUTO IL PAPA

Papa Benedetto pronunciò esattamente dieci anni fa, in occasione del suo insediamento al Laterano:
“La potestà di insegnare, nella Chiesa, comporta un impegno a servizio dell’obbedienza alla fede. Il Papa non è un sovrano assoluto, il cui pensare e volere sono legge. Al contrario: il ministero del Papa è garanzia dell’obbedienza verso Cristo e verso la Sua Parola. Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo”. (1)
Inoltre, J. H. Newman:
"Se il vicario di Cristo parlasse contro la coscienza, nell'autentico significato del termine, commetterebbe un suicidio; toglierebbe la base su cui poggiano i suoi piedi. Sua autentica missione è proclamare la legge morale; proteggere e rafforzare quella 《Luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo》".
Per capire cosa significa coscienza retta basta leggere il Catechismo:
1785 Nella formazione della coscienza la Parola di Dio è la luce sul nostro cammino; la dobbiamo assimilare nella fede e nella preghiera e mettere in pratica. Dobbiamo anche esaminare la nostra coscienza rapportandoci alla croce del Signore. Siamo sorretti dai doni dello Spirito Santo, aiutati dalla testimonianza o dai consigli altrui, e guidati dall'insegnamento certo della Chiesa.
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1. Alle parole di Benedetto XVI di cui alla citazione dobbiamo aggiungere che il Papa, oltre che all'obbedienza nei confronti della Parola di Dio, poiché non siamo quelli del sola Scriptura è tenuto a garantire l'intero Depositum fidei, poiché le due fonti della Rivelazione sono Scrittura e Tradizione. Dunque c'è anche il Magistero perenne che egli non può oltrepassare.
Inoltre il potere del Papa ha anche dei limiti di diritto, nella legge naturale e divina positiva, che non può violare.

9 commenti:

lister ha detto...

"Egli non deve proclamare le proprie idee, bensì vincolare costantemente se stesso e la Chiesa all’obbedienza verso la Parola di Dio, di fronte a tutti i tentativi di adattamento e di annacquamento, come di fronte ad ogni opportunismo”.

Noo, attenzione!. Parlare dell'operato di Bergoglio, lo si può fare
"solo dopo [aver] studiato tutto, ma proprio tutto lo scibile e l’esistente sulla biografia di Bergoglio, [...] con l’acume tipico di certe donne, nel valutare la psicologia degli uomini – perché anche Bergoglio è un uomo, [si può] capirlo nel profondo. E a individuare rettamente i moti profondi del suo agire. Che raramente fanno disonore a Bergoglio."
Ecco come si deve fare, secondo una delle tante "mastinate"

irina ha detto...

Ogni giorno il cristiano è tenuto all'esame di coscienza: rivedere la propria giornata dando una valutazione dei propri pensieri, parole, opere ed omissioni.Gli errori, gli sbagli, le omissioni rivelano non solo i pensieri e le opere e le omissioni erronei ma contemporaneamente la debolezza della coscienza che, al momento opportuno, non è stata desta, per motivi tutti da scoprire. Facendo e rifacendo l'esame quotidiano di coscienza si evidenziano inoltri i nostri punti deboli,abituali, uguali a se stessi.
Se questo fosse fatto, come si dovrebbe, ogni giorno,noi cristiani saremmo completamente diversi da quello che siamo.Con più presenza di Spirito Santo in noi, tra noi e con gli altri.

irina ha detto...

L'obbedienza a cui è tenuto il Papa è poi la stessa obbedienza, in piccolo, a cui è tenuto ciascuno di noi.

Anonimo ha detto...

Basterebbe aver fede, ma pare che latiti in buona parte dei clerici, sì bisognerebbe fare l'esame di coscienza,ma chi lo fa più? Siamo sinceri, a volte il vdr dice anche qualcosa di cattolico, come fa argutamente notare Magister nel suo pezzo, ma non passano, titoloni per le caxxate che spara a gettito continuo, per i gesti plateali che servono a nulla, ma è stato inchiodato a vita dalla famosa frase divenuta slogan per ogni tipo di manif pour tous....tutto è relativo, niente peccato, niente inferno e punizione, tutto è lecito e ciò fa il gioco dei potentati; ieri sera su La7 è ricomparsa la turbantata, il suo partito, pur non esistendo ufficialmente, prende soldi a valanghe, come i vitalizi che col cavolo che se li tolgono, parole,parole......seguivo su raitg1 Feltri, che si può discutere o non, ma ha scritto un libro in cui denuncia lo stato catalettico in cui è piombato il paese che non si rende conto di essere seduto su una bomba timer che prima o poi esploderà, l'Islam in casa, a decine di migliaia, senza volto e senza nome, che ci hanno già invaso e poi passeranno alle vie di fatto, ma qua si sta a discutere sui diritti di tutti, cani, gatti, gay, alieni, gnomi da giardino e idiozie varie.....e detto da lui, che si dichiara agnostico e definisce l'Islam religione di violenza e non di pace e dice che solo il Cristianesimo è l'unica vera religione di pace, raga, siamo alla spina distaccata, se ci si mette pure la chiesucola inconcludente e bizantineggiante, allora ciao Nì..... P.S. politically uncorrect, ma rivedere papa Benedetto con le insegne papali e parlare come deve un papa regnante, è sempre un tuffo al cuore ed un rimpianto incolmabile. Anonymous.

Franco ha detto...

@ lister. Per quanto mi riguarda, vivo nello sconcerto e nel disappunto dalla sera del "Buonasera". Non sono propenso al "normalismo" delle tre scimmiette ( non vedo, non sento, non parlo ) ma nemmeno al "giudizio temerario", tanto più perché è in ballo l'Autorità Suprema ( quella che un tempo era contrassegnata dal Triregno ). La mia posizione ( la MIA, non di altri ) è che sono impegnato a leggere nel più breve tempo possibile quanto scritto e detto da Bergoglio e su Bergoglio per arrivare ad assumermi una buona volta le responsabilità che mi spettano. Questo in corrispondenza all'avviso da celebrante di matrimoni ( e quello fra Papa e Chiesa è davvero un matrimonio ): "Chi ha qualcosa da dire in contrario parli subito o
taccia per sempre".

bernardino ha detto...

Faccio i miei complimenti al Prof. De Mattei che ieri sera ha partecipato ad una trasmissione di Corrado Augias su RAI 3 intorno alle 23,oo e gli ha tenuto testa sul Cattolicesimo; infatti una frase che ha fatto breccia è la seguente, e che riguarda anche il titolo di quest'articolo: l'obbedienza a cui è tenuto anche il Papa, in quanto il Papa non è Cristo ma solo il suo Vicario sulla terra:
Il Professore ha messo in evidenza anche che la Chiesa Cattolica è sulla scia di uno scisma, ma molte volte forse troppe ha attraversato momenti di scismi - che il Papa non deve proclamare le sue idee bensì trasmettere la tradizione perenne.
Insomma qui mi voglio rivolgere anche al Vescovo Romano Rossi, al quale parlando di Roberto De Mattei mi rispose, : caro Bernardino, De mattei deve decidere se fare il professore di storia oppure fare il teologo.
Oggi IO posso risponedere che il professore tiene testa ai sinistroidi ed agli atei, ai protestantoidi e agnostici, perchè il prof. è davvero preparato sul Cattolicesimo tradizionale e sul vero Cristianesimo, non su quello annacquato dal conciliarismo che ha quasi distrutto la Dottrina Cattolica.
Molti altri dovrebbero fare un mea culpa e dire se sono pronti a predicare il vero Cattolicesimo, e soprattutto se sono preparati per farlo come De Mattei, La prof.ssa Guarini, Mons. Gherardini e molti altri.
Caro Professore, di persone come Lei ce ne vorrebbero a migliaia, mentre ce ne sono troppo poche.
Grazie per quello che ha fatto e stà facendo per la tradizione Cattolica, sia Lei che le persone che operano in questo senso.
Suo aff.mo Bernardino.

Anonimo ha detto...

Brava Irina, ma con la differenza che se lui ha perduto la fede, non sente più il bisogno dell'obbedienza (a chi, se non ci crede più?), mentre se noi restiamo saldi nella fede dei padri, degli avi (dei papi preconciliari), allora sì che ci sentiamo legati dall'obbedienza, ma a Cristo Re, al magistero ed alla Tradizione bimillenari di Santa Romana Chiesa, non certo a Bergoglio (che incoraggia Pannella e la Bonino a proseguire nelle loro battaglie anticristiche), a Galantino (che schernisce chi recita il Rosario davanti alle cliniche abortiste), a Bagnasco (che dà il Corpo di Cristo a Vladimir Luxuria senza domandargli prima se si è confessato e pentito e se ha cambiato vita), ecc. ecc. ecc. Laudetur Jesus Cristus !!!

Rr ha detto...

Già, Anonymous, Benedetto, piccolino, come sommerso dai paramenti sacri, ma LI INDOSSA, perché lui in quel momento, non è Joseph Ratzinger, teologo, ma il Sommo Pontefice, il Successore di Pietro, il Vicario di Cristo. Si annulla l' uomo, ma si esalta il ruolo, la funzione, il Papato.

Invece da due anni a questa parte, abbiamo un idolo per strada, che fa quel che vuole, che se ne infischia di tutto e di tutti, purché ci sia lui, al primo posto, in primo piano, un narcisista stupefacente. Jorge, sempre Jorge, fortissimamente Jorge. Che ha scelto un nome come Francesco ancora per essere al centro dell' attenzione, per sottolineare sempre se stesso, e non il ruolo, non la funzione,non il Papato.
E quindi si veste e si muove come a lui più fa comodo e piacere, ed al diavolo tutto il resto. Che fa sempre il piccione davanti alle telecamere (cfr l' incontro con i bimbi), che da un colpo al cerchio e l' altro alla botte, LEGGE cose cattolicissime, ma DICE e FA cose che neanche un protestante, parla di Nostro Sognore solo quando LEGGE ciò che gli è stato preparato, ma NON LO nomina MAI se va a braccio, V.ancora incontro con i bambini. Quella categoria che un tempo più si sentiva nominare Gesù, come un amico, un fratello maggiore, in cui confidare, con cui parlare. Ora non più, ora hanno quel mostro dell' Inturbantata, novello Dorian Grey in brutto, che si sentono nominare ed additare ad esempio. Una che non sa da che parte si comincia con i bambini, non avendone voluto, ne' per se', né soprattutto per le altre donne, succube di un uomo, che a sua volta ha rifiutato e negato la propria virilità.
Un disastro,
Ieri ho sentito in TV che alla CEI il VdR avrebbe detto che un fedele, un laico, non ha bisogno del Vescovo per sapere come vivere la sua Fede (io almeno ho
capito così). Al che ho esclamato: Infatti da due anni molti fedeli cattolici fanno come se non avessero più un Papa, una sede vacante de facto, se non de iure.
Rr

mic ha detto...

Alle parole di Benedetto XVI di cui alla citazione dobbiamo aggiungere che il Papa, oltre che all'obbedienza nei confronti della Parola di Dio, poiché non siamo quelli del sola Scriptura è tenuto a garantire l'intero Depositum fidei, poiché le due fonti della Rivelazione sono Scrittura e Tradizione. Dunque c'è anche il Magistero perenne che non può essere oltrepassato.
Inoltre il potere del papa ha anche dei limiti di diritto, nella legge naturale e divina positiva, che non può violare.