Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 26 maggio 2015

Dopo l'Irlanda toccherà all'Italia. E i cattolici: frà Cristoforo o don Abbondio?

Antropologia deviata contrabbandata come progresso1

Il voto del referendum irlandese ha, com'era prevedibile, scatenato reazioni anche in Italia da parte di coloro hanno fretta di approvare la legge sulle unioni civili (che diventano anche matrimoni omosessuali). Nello stesso mondo cattolico si registrano reazioni contraddittorie che risultano sconfortanti per chi ha a cuore il futuro della Chiesa e dell'umanità.
Ieri la questione è stata affrontata in termini chiari su www.rossoporpora.org, in un articolo  del quale riprendo di seguito la conclusione, rimandando al link per il testo integrale, che merita attenzione. E aggiungendo, a seguire, riflessioni estratte dalle discussioni su questo blog.
[...] In Irlanda chi ha reso pubblica testimonianza contro il riconoscimento del “matrimonio gay” è stato additato come nemico del progresso, un oscurantista da emarginare, in alcuni casi ha dovuto chiedere la scorta della polizia. Diversi cittadini hanno versato contributi alla macchina organizzativa del ‘no’ solo dietro garanzia dell’anonimato. Buona parte dei cartelloni elettorali del ‘no’ sono stati strappati. Ora, dopo il voto, è incerto su quel che ne sarà di chi pubblicamente dirà che il matrimonio è solo tra uomo e donna. Si pensi ad esempio alla situazione in cui verranno a trovarsi le scuole cattoliche, i catechisti, magari gli stessi sacerdoti celebranti, tutto l’indotto legato al matrimonio. Che cosa capiterà a chi si rifiuterà di….?
È una situazione che, in tempi brevi, potrà conoscere anche l’Italia. E allora, dai comportamenti, perlomeno si constaterà se la maggior parte del cattolicesimo italiano avrà scelto come punto di riferimento frà Cristoforo oppure don Abbondio.
Inserisco alcune considerazioni di lettori, ripromettendomi di approfondire l'interessante osservazione di 'Scotus' su Gaudium et Spes, art. 48.2:
@ Il Papa tace sull'apostasia irlandese, la Curia pure, i soliti noti tra il clero incitano a prender gaiamente atto che "il mondo è cambiato"... Ma ha taciuto finora anche il manipolo di cardinali e vescovi che ha difeso coraggiosamente la famiglia tradizionale e secondo natura al recente Sinodo...
Anche da questo pur coraggioso manipolo non è finora venuto nulla, a quanto ne so. È mai possibile che, di fronte ad una catastrofe come quella del referendum progay in Irlanda, nessun ecclesiastico si levi in piedi ad esprimere il giusto e severo giudizio della Chiesa di sempre? Spero di esser smentito nei prossimi giorni, che per esempio un mons. Schneider prenda posizione in modo aperto e netto.
Dall'arcivescovo di Dublino a Bagnasco, le loro eccellenze "prendono atto" della "rivoluzione sociale" avvenuta, con la (scontata) vittoria del famigerato al "matrimonio gay" in Irlanda. È dal Vaticano II che la Chiesa "prende atto" di ciò che accade nel mondo, per lasciarsene istruire. Il Papa tace. Cosa dovrebbe dire, lui che ha taciuto di fronte alle ben note esternazioni omofile di mons. Forte al Sinodo sulla famiglia dell'anno scorso? E che ha nominato il non meno omofilo domenicano Timothy Radcliff membro del Pontificio Consiglio per la pace e la giustizia? Si tratta di un organo che serve solo a far propaganda ecumenica. La nomina è tuttavia indicativa. Benedetto XVI aveva obbligato Radcliff a non scrivere più. Il suddetto continuava tuttavia ad intervenire a dibattiti e conferenze. Papa Francesco lo promuove. Così come ha assolto da ogni colpa le madri superiori americane propagandiste del lesbismo, del libero aborto etc. messe sotto inchiesta da Papa Ratzinger. Dobbiamo pregare, sì. E molto. Dicono le cronache che oggi in Irlanda è una splendida domenica di sole, il demonio sta celebrando la sua vittoria al Castello di Dublino, in un happening multicolore di migliaia di gay e lesbiche. La Nazione si è a gran maggioranza consegnata a Satana e la Chiesa "prende atto"! Pregare, ma anche prepararci alla lotta, non demordere, nonostante tutto. I neomodernisti stanno affilando le armi per il Sinodo d'Ottobre. E i difensori della dottrina della Chiesa? Il cardinale Burke continua a svolgere un'encomiabile e coraggiosa opera. Ci sono state iniziative e petizioni di sacerdoti e vescovi di diverse nazioni (non dall'Irlanda, mi sembra) perché il Papa intervenga a sostegno della vera dottrina della Chiesa. Preoccupa tuttavia il fatto che non si affronti la questione dell'oscuramento del vero concetto del matrimonio cattolico operato dalla Gaudium et Spes all'art. 48.2, che ha declassato la procreazione ed educazione della prole da fine primario del matrimonio a "coronamento" dell'amore coniugale; ponendo così l'accento più sull'intima unione e l'unità della coppia che sulla procreazione. La dissoluzione attuale è partita da lì. Si può continuare a far finta di niente, per paura di passare per nemici del Concilio o del Papa? SCOTUS.
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1. [Nota di Chiesa e post concilio] Il fatto è che anche il termine progresso soffre di ambiguazione semantica (come tutte le parole fondamentali: libertà, amore, giustizia, tradizione, dialogo...). Il cristianesimo è progressista di per sé, perché comporta il progressivo instaurarsi del Regno, nella persona singola e nella collettività, secondo la volontà del Signore (come in cielo, così in terra) : attraverso la liberazione dalla schiavitù del male che è all'origine di ogni povertà e miseria non solo materiale, conseguenza di quella morale e spirituale non guarita dalla Grazia. Il problema è la messa all'angolo della metafisica che finisce con l'espungere il Soprannaturale (l'opera divino umana di Cristo Signore) e quindi con l'identificare il progresso esclusivamente in quello materialista-storico (marxismo) misto, da mezzo secolo a questa parte, al relativismo etico, per cui il progresso cristiano sarebbe - secondo costoro, pastori compresi - un adattarsi incondizionato a qualsiasi cosa piaccia al 'mondo' e costituisca la moda del momento...

17 commenti:

Luisa ha detto...

Eccellente, e realista, articolo di Rusconi.

"Nello stesso mondo cattolico si registrano reazioni contradditorie che risultano sconfortanti per chi ha a cuore il futuro della Chiesa e dell'umanità.

Purtroppo l`Italia farà la stessa fine di altre nazioni ex-cattoliche ma con tanto di sovrani che dicono di esserlo, come Spagna, Belgio, Lussemburgo, che non solo hanno approvato i matrimoni gay ma si distinguono anche per la loro legislazione più che liberale in tema di aborto, eutanasia, e altre abominazioni.

Anonimo ha detto...

E il Sacro Collegio e l'Episcopato il Cardinale Federigo o Azzeccagarbugli?

Luisa ha detto...

Così il solo giornale che legge Bergoglio commenta l`elezione irlandese e l`articolo dell`OR:

http://www.repubblica.it/esteri/2015/05/25/news/matrimonio_gay_osservatore_romano_no_anatemi_ma_sfida_per_la_chiesa-115236624/?ref=HREC1-19

Luisa ha detto...

ALLACCIATE LE CINTURE e leggete con una tazza di camomilla a portata di mano.

Qui un resoconto dell`incontro di ieri alla Gregoriana, a porte chiuse ma con un giornalista di Repubblica...
Qualche perla:

"Non è tema del Sinodo — precisa un sacerdote e teologo tedesco — ma è comunque materia culturale. Se fra due persone dello stesso sesso c’è una relazione forte, che porta a un riconoscimento, questo deve diventare un vincolo anche per la Chiesa».

"Un sacerdote e docente svizzero, che fa un intervento spaccato al secondo seguendo da buon elvetico il proprio orologio, parla senza indugi di «carezze, baci, “coito” nel senso del “venire insieme”, co-ire», come di «quel che accompagna le luci e le ombre non coscienti delle pulsioni e del desiderio». Un suo collega: «L’importanza dello stimolo sessuale rappresenta la base per un rapporto duraturo».

«La mancanza della sessualità — si aggiunge — può accomunarsi alla fame, alla sete. La domanda che la caratterizza è: “Hai voglia di fare sesso?”. Ma questo non significa desiderare l’altro, se l’altro non vuole. La domanda dovrebbe essere: “Tu mi desideri?”. Ecco allora come il desiderio sessuale dell’altro può unirsi all’amore».


http://spogli.blogspot.it/2015/05/repubblica-26_55.html

Anonimo ha detto...

Intrigante Magister sul suo blog 'Lo IOR non dice più messa'......fare attenzione alle voci ed alle cifre.

Anonimo ha detto...

Altro che camomilla, io adesso vorrei un antiemetico, Luisa!
Ma come è possibile che si permetta a dei sacerdoti cattolici di dire nefandezze di questo tenore??????
Müller apra fascicoli su costoro!!!!
Ribadisco, DOV'È IL PAPA??????
humilitas

Anonimo ha detto...

Mio Dio aiutaci tu...
John

Rr ha detto...

Luisa,
più che un incontro tra religiosi, mi sembra un incontro tra porci, con tutto il rispetto per l' animale del quale non si butta via nulla.
Invece quelli andrebbero buttati fuori non solo dalla Chiesa, ma da tutto il mondo civile a calci nel sedere. Anche se forse, visto il livello, ci godrebbero pure.
A quando la domanda sul desiderio da condividere con un puer - meno verosimilmente puella - che tanto è' lì che vogliono andare a parare ? Ecco perché le porte chiuse. Eh, quando ci sono case o tribunali a porte chiuse, si sa di quali argomenti o fatti si tratta.
ed il giornalista serve da " ballon d' essai".
Rr

bernardino ha detto...

Certa è una cosa, dobbiamo trovare tanti Fra Cristoforo e annientare i don Abbondio che tanto male hanno fatto e faranno ancora.
Stò pregando con molta decisione affinchè all'ultimo minuto salti il prossimo sinodo di ottobre:
La speranza è che venga un Frà Cristoforo che si sà opporre, e non ha paura neanche dei coltellacci dè bravi, e fermi questi codardi senza fede e senza P........
Chiu è davvero un uomo, affronta chi gli si oppone e non fà l'ipocrità continuando imperterrito come se nulla stia accadendo. Oppure fanno i duri ed i menefreghisti.

Anonimo ha detto...

da uno scritto del 2004, in "epoca non sospetta"...

Padre Joaquin Alonso, che fu archivista officiale di Fatima per 16 anni, colpì nel segno quando affermò che: "è pertanto assai probabile che il testo (del Terzo Segreto) faccia riferimenti concreti alla crisi della fede all’interno della Chiesa ed alla negligenza dei suoi stessi pastori", ed ai "conflitti interni alla Chiesa stessa e alla grave negligenza pastorale della gerarchia superiore".
Solo "poche settimane prima della sua morte", scrive Fratello Michael della Santa Trinità, "Padre Alonso prudentemente sembrò quasi giustificare il silenzio di Roma (riguardo al Terzo Segreto) quando scrisse queste righe assai significative":
Una rivelazione inopportuna del testo non farebbe che esasperare le due tendenze che continuano a dividere la Chiesa in due: un tradizionalismo che ritiene di essere sostenuto dalle profezie di Fatima, ed un progressismo che vorrebbe disfarsi di queste apparizioni, che in modo così scandaloso sembrerebbero porre un freno ai progressi ottenuti dalla Chiesa Conciliare. Papa Paolo VI ritenne opportuno e prudente rimandare la rivelazione del testi a tempi migliori. Papa Giovanni XXIII dichiarò che il testo non si riferiva al suo pontificato. Ed i papi successivi non considerarono ancora giunto il momento in cui rimuovere il velo di mistero, in tempi in cui la Chiesa non era ancora sopraffatta dall’impatto spaventoso dei vent’anni post conciliari, durante i quali la crisi della Fede si è insinuata a tutti i livelli.
Ecco l’atto d’accusa contro l’apparato Vaticano contenuto nel Terzo Segreto: è la negligenza di coloro che sono alle posizioni più alte della gerarchia che ha permesso quel disorientamento diabolico nella Chiesa, il risultato del quale è quella "crisi della Fede che si è insinuata a tutti i livelli".
E’ proprio vero che il disorientamento diabolico si è insinuato in ogni livello della Chiesa, inclusi i più alti. La prova di questa eresia viene insegnata ai vertici della gerarchia a Roma: in nome del "magistero vivente" e della "tradizione vivente" della Chiesa,vengono cambiati il senso e la comprensione dei dogmi.

Luisa ha detto...

Se l`incontro avvenuto in gennaio a Marsiglia è restato segreto, quello di ieri, previsto a porte chiuse, è uscito allo scoperto.
E dire che hanno osato criticare i cardinali che non facevano che ricordare il Magistero come se fossero dei ribelli al papa, quando invece degli esperti "cattolici" vanno fuori strada ma susciatano gli applausi dei notri gerarchi che li hanno invitati, allora nada, tutto va bene.
Qui un altro articolo da leggere:

«Se, alla fine del Sinodo, la Chiesa continua ad affermare quello che ha sempre detto, sarebbe un fallimento»
. Questo è il senso del dibattito teologico che ha avuto luogo ieri all'Università Gregoriana, a Roma, nell’iniziativa delle presidenze episcopali di Francia, Germania e Svizzera.

E resto basita quando vedo che quei demolitori osano pretendere che si pongono in fedeltà a Cristo, lo tradiscono, calpestano la Sua Parola, ma sono fedeli!

«Tutti, qui, si pongono nella fedeltà a Cristo. Ciascuno di noi ha la sensazione di avere fatto un atto ecclesiastico di obbedienza al Vangelo.
Mi colpisce il fatto che abbiamo assunto il rischio della novità.

Se il Vangelo è Cristo allora siamo inevitabilmente attirati in una problematica dell'inedito, di innovazione, dove per restare fedele alla tradizione occorre dire le cose diversamente.
Si tratta della vera fedeltà alla tradizione ed è ovviamente più costoso che concepire la tradizione e la ripetizione di una sola e stessa cosa». 

http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-41356/

Franco ha detto...

Nel 1985 circa acquistai per caso ( bancarella ) il testo di Malachi Martin "In mano a Satana - cinque vite possedute dal demonio" ( prima edizione americana "Hostage to the devil" ) in cui erano presentati cinque casi di esorcismo per possessione diabolica, fra cui uno connesso con il discorso di Teilhard de Chardin, ispiratore neanche troppo segreto di certo conciliarismo. Di altissimo livello lo stile; per cui mi chiesi se si trattasse di una personalità eccezionale oppure
di uno scalttissimo mestierante. Più tardi venni a sapere che si trattava di un ex gesuita di origine irlandese, che aveva studiato all'Istituto biblico ed era diventato segretario del card. Bea; in quanto tale era stato partecipe della lettura del Terzo Segreto di Fatima, che dichiarò terribile. Più tardi aveva lasciato l'ordine dei Gesuiti, milizia scelta intellettuale della Chiesa e del Papato, che accusava ( relata refero ) di aver tradito a partire dalla svolta arrupiana la direttiva ignaziana, lavorando slealmente contro la Chiesa gerarchica. Più tardi espose queste idee nel volume "The Gesuits - The Society of Jesus and the Betrayal of the Roman Catholic Church" New York 1987. Si rivelò anche in
una intervista radiofonica che fece scalpore.
Malachi Martin era molto discusso: qualcuno lo accusava di essere un doppiogiochista, un provocatore, una spia.
Inquietante la sua morte per incidente. Personalmente prospettavo la possibilità che M.M. esagerasse; oggi, alla luce degli ultimi discorsi e fatti, temo che abbia avuto ragione.

Franco ha detto...

@ Luisa. Nel 1908, dopo la "Pascendi", i capi del Modernismo si riunrono a convegno a Molveno, presso il lago. Le posizioni erano diverse: c'era il buon Fogazzaro, c'era Ernesto Buonaiuti, che ammise di non credere alla transustanziazione.

Josh ha detto...

su Malachi Martin che "Più tardi aveva lasciato l'ordine dei Gesuiti, milizia scelta intellettuale della Chiesa e del Papato, che accusava ( relata refero ) di aver tradito a partire dalla svolta arrupiana la direttiva ignaziana..."

Martin aveva ragione in molte cose davvero.
E non per offendere nessuno, ma parlare in decenni recenti (pensando anche al concilio e a molto altro finora) di gesuiti come milizia scelta intellettuale non è più possibile. La stessa loro mente e cultura (quando c'era) è sfuggita al controllo della fede e dell'ortodossia in molti, troppi casi, per andare a parare ovunque, ma sempre fuori della fede cattolica.

Josh ha detto...

_«Se, alla fine del Sinodo, la Chiesa continua ad affermare quello che ha sempre detto, sarebbe un fallimento»

incredibile. Comunione a impenitenti divorziati risposati e omosex-praticanti-il-sex fa parte della vita non in Comunione, e senza pentimento e castità in questi casi la Comunione non s'è mai data. Chi vuole diversamente, perchè ha ceduto alla carnalità, viola il Vangelo.

Non mi "scandalizzo" (di nulla, ormai) delle opinioni dei non credenti, ma di questi falsi pastori. Che da decenni avrebbero dovuto essere scomunicati, per opinioni e iniziative anti vangelo.
E' la stessa solfa della misericordia s-data via, senza richiedere pentimento.

Prevengo: anche noi che riflettiamo, scriviamo, abbiamo commesso peccati. Non si scrive per passione antiquaria o per giudizio facile, per "imporre pesi che neanche noi portiamo" o per "specalizzazione nel Logos".
Fatto sta che a un certo punto dei peccati e della vita lontana da Dio ce ne siamo pentiti, li abbiamo confessati e abbandonati, e siamo entrati in un'altra vita di fede. Non c'è nessun modo di dirla diversamente.

fare un servizio al Vangelo e alla Sacra Tradizione è dirla com'è, dire al malato la sua malattia, aiutarlo a smettere d'intossicarsi, non dire che è salute.
Altro che "problematica dell'inedito" in cui l'inedito sarebbe il peccato, che è vecchio come il mondo.

Luisa ha detto...



«Se, alla fine del Sinodo, la Chiesa continua ad affermare quello che ha sempre detto, sarebbe un fallimento»


Dunque se alla fine del Sinodo la Chiesa continua ad affermare quel che ha sempre detto, CIOÈ LA PAROLA DEL SIGNORE, sarebbe un fallimento.
La Parola di Cristo un fallimento, la Chiesa che l`ha in custodia per salvaguardarla e trasmetterla un fallimento da 2014 anni in qua.
Bisogna tendere le orecchie per ascoltare il popolo e adattare la Parola alle sue esigenze, non più il popolo che obbedisce alla Parola di Cristo ma il popolo che detta l`agenda e piega-sconvolge il messaggio evangelico ai suoi costumi anche i più corrotti e vomitevoli.
E a dirlo non sono i soliti da cui non si può aspettare altro, sono sedicenti, falsi, pastori che hanno cura di anime e che possono oramai apertamente esprimere il loro pensiero anti-cattolico, anti-evangelico, sicuri di non correre alcun rischio...umanamente si intende.
Fino a quando Signore?

Unknown ha detto...

Io direi…
Ma Gesù Cristo cosa avrebbe risposto a tutto questo? Nessuno se lo ha chiesto ?
La via e la vita del cristiano è stata tracciata così chiaramente ed in modo talmente evidente che non lascia scampo ad accomodamenti aggiornamenti ecc...
Infatti non ha uguali: puntuale ed aggiornata nei secoli e millenni.
Gesù Cristo il Padrone dell'universo, colui per il quale onore rispetto amore e gloria sarebbero dovuti per legge di costituzione Umano-Spirituale , in quanto Dio stesso ci ha costituiti , altrimenti di noi e non esisterebbe neppure un piccolo respiro...
Egli che ha dichiarato di non essere di questo mondo , dopo tutto quello che ha fatto per noi senza che nessuno glielo avesse comandato dovrebbe riaggiornare / accomodare la Sua Parola ai tempi che cambiano?
Sentirsi dire certe cose è veramente triste non lo direi neppure per scherzo , la parola di Dio che si deve aggiornare...
Non si è mai aggiornata la morte di fronte ai cambiamenti del mondo, si , proprio la morte che non ha avuto alcun potere su Dio , figuriamoci dunque se si potrebbe mai aggiornare la parola di Dio sui cambiamenti del mondo .... questa è la più grande fesseria che si possa mai affermare ....
Noi dobbiamo aggiornarci sovente con il passato cari fratelli e non a caso Gesù Cristo ci ha lasciato La Parola che sta perfino pure scritta per non farcela dimenticare, e addirittura ci ha lasciato perfino Lo Spirito Santo...
Come se già sapesse a tutti i problemi assurdi che ci saremmo creati a distanza di qualche decina di secoli ....
Quante chiacchiere quanti giudizi quante opinioni una sola voce quella di Gesù Cristo colui che ha merito nel giudizio nella verità e soprattutto nel soffio della vita che amore ....
Anche uno che non capisce niente e non sa né leggere né scrivere capisce tutte queste cose , non servono lauree in teologia scienze o quant'altro, pregando e seguendo la parola si conquistano dei doni di istruzione culturale e sapienza che Nessuna università al mondo ha mai potuto far conseguire.....
C'è un unico Docente da seguire , che non a caso chiamavano Maestro, Gesù Cristo , tutto il resto, tutti quanti dovranno costantemente aggiornarsi, a LUI se non vorranno rimanere indietro arroccati come bigotti impaurito e senza fede ....
A te Glorioso Dio ogni respiro e battito del cuore, a te , nei secoli dei secoli e per sempre Amen