Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 23 maggio 2015

"L'Occidente è ripiegato sulle sue illusioni. Coraggio è andare controcorrente". Parola di cardinale

Matteo Matzuzzi, su Il Foglio (dal suo spazio blog: L'altro mondo) del 21 maggio, riprende significative e confortanti affermazioni del Card. Robert Sarah, che possiamo annoverare tra quei Pastori che si pongono come argine alla 'rivoluzione' annunciata e in parte già applicata nella Chiesa.
Abbiamo già avuto occasione di riprendere e proporre in precedenza importanti insegnamenti del card. Sarah qui - qui - quiqui - qui.

“Se si considera l’eucarestia come un pasto da condividere, da cui nessuno può essere escluso, allora si perde il senso del Mistero”. Così ha detto il cardinale Robert Sarah, da pochi mesi prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, intervenuto al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia in occasione della presentazione della collana “Famiglia, lavori in corso”, una raccolta di saggi editi dalla casa editrice Cantagalli, in vista del prossimo Sinodo ordinario di ottobre. Una collana che ha l’obiettivo di stimolare il confronto e di toccare tutti i temi “caldi”: omosessualità, sessualità, divorzio, procreazione assistita, eutanasia, celibato. Tre volumi hanno aperto la collana, due dei quali scritti da docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia: “Eucaristia e divorzio: cambia la dottrina?” di José Granados (che è anche stato nominato consultore del Sinodo dei vescovi) e “Famiglie diverse: espressioni imperfette dello stesso ideale?” di Stephan Kampowski. Il terzo, “Cosa ne pensa Gesù dei divorziati risposati?” è opera di Luis Sanchez Navarro, ordinario di Nuovo Testamento alla Università San Damaso di Madrid. Il Foglio aveva anticipato ampi estratti dei libri dei professori Granados e Sanchez il 15 aprile scorso.

“L’Occidente – ha detto Sarah rispondendo a braccio ad alcune domande che gli sono state poste dall'uditorio – si sta adeguando sulle proprie illusioni”. Il problema di tutto, ha rimarcato più volte il porporato di cui Il Foglio ha anticipato per l’Italia lo scorso 13 marzo un lungo estratto del libro “Dieu ou rien” uscito in Francia presso Fayard, è nella fede. “Se si pensa che anche nel rito del Battesimo non si menziona più la parola ‘fede’, quando ai genitori viene domandato cosa si chiede per il bambino alla Chiesa di Dio, si comprende l’entità del problema”, ha aggiunto il cardinale guineano, che ha anche biasimato il senso che viene dato oggi al Catechismo: "I bambini fanno disegni e non imparano nulla, non vanno a messa". Quanto al Sinodo prossimo venturo, l’invito è a non farsi illusioni su cambiamenti epocali: “La gente crede che ci sarà una rivoluzione, ma non potrà essere così. Perché la dottrina non appartiene a qualcuno, ma è di Cristo”. Dopo l'appuntamento dello scorso ottobre, ha osservato Sarah presentando i tre volumi, "fu chiaro che il vero fulcro non era e non è solo la questione dei divorziati risposati", bensì "se la dottrina della Chiesa sia da considerare un ideale irraggiungibile, irrealizzabile e necessitante quindi di un adattamento al ribasso  per essere proposta alla società odierna. Se così stanno le cose, si impone necessariamente una chiarificazione se il Vangelo sia una buona notizia per l'uomo o un fardello inutile e non più proponibile". La ricchezza del cattolicesimo – ha aggiunto – "non può essere svelata da considerazioni dettate da un certo pragmatismo e dal sentire comune. La Rivelazione indica all'umanità la via della pienezza e la felicità. Disconoscere questo dato significherebbe affermare la necessità di ripensare i fondamenti stessi dell'azione salvifica della Chiesa che si attua attraverso i sacramenti".

Il problema è anche di quei “sacerdoti e vescovi” che contribuiscono con le loro parole a “contraddire la parola di Cristo”. E questo, ha detto Sarah, “è gravissimo”. Permettere a livello di diocesi particolari quel che ancora non è stato autorizzato dal Sinodo (il riferimento era alla prassi seguita in molte realtà dell’Europa centro-settentrionale) significa “profanare Cristo”. Poco vale invocare la misericordia: “Inganniamo la gente parlando di misericordia senza sapere quel che vuol dire la parola. Il Signore perdona i peccati, ma se ci pentiamo”. Le divisioni che si sono viste lo scorso ottobre, “sono tutte occidentali. In Africa siamo fermi, perché in quel continente c’è tanta gente che per la fede ha perso la vita”. Un appello, il cardinale, l’ha anche lanciato contro chi – membro del clero – usa un linguaggio non corretto: “È sbagliato per la Chiesa usare il vocabolario delle Nazioni Unite. Noi abbiamo un nostro vocabolario”. Una puntualizzazione, poi, l’ha voluta fare su una delle massime che vanno per la maggiore dal 2013, e cioè l’uscita in periferia. Proposito corretto, naturalmente, ma a una condizione: “È facile andare nelle periferie, ma dipende se lì portiamo Cristo. Oggi è più coraggioso stare con Cristo sulla croce, il martirio. Il nostro dovere è quello di andare controcorrente” rispetto alle mode del tempo, a “quel che dice il mondo”. E poi, "se la Chiesa smette di dire il Vangelo, essa è finita. Può farlo con i modi d'oggi, ma con fermezza".  Infine, un appunto sul calo delle vocazioni sacerdotali nel mondo: "Il problema non è che ci sono pochi preti, quanto capire se quei preti sono davvero sacerdoti di Cristo".

35 commenti:

RIC ha detto...

URGENTISSIMO da Rorate Caeli: riunione "segreta" lunedi' a Roma in preparazione del sinodo

http://rorate-caeli.blogspot.com/2015/05/breaking-european-progressive-bishops.html#more

Anonimo ha detto...

Infine, un appunto sul calo delle vocazioni sacerdotali nel mondo: "Il problema non è che ci sono pochi preti, quanto capire se quei preti sono davvero sacerdoti di Cristo".
Aggiungerei : << A partire dal vertice >> ricordando che il pesce comincia a puzzare dalla testa e non puzza di pecora, ma di marcio.
fr

Anonimo ha detto...

Un campione della chiesa deviata,
il domenicano Thimoty Radcliffe: pro-gay,pro-donne prete, pro-divorziatirisposati,pro-preti sposati...insomma pro-tutto,
e stato nominato
al pontificio consiglio per la giustizia e la pace.
Su Rorate Caeli foto e curriculum.
Guardate la foto!

Luisa ha detto...

La notizia data da RIC è ripresa anche da Forum catholique, una RIUNIONE DISCRETA, se non segreta, in preparazione al Sinodo, ospitata dalla gesuita Gregoriana, con invitazione a pochi eletti e interventi di teologi il cui colore ideologico non lascia spazio al dubbio, Alain Thomasset, Eva-Maria Fabere Eberhard Schockenhoff.

Sono i tre episcopati tedesco, svizzero e francese ad essersi associati per organizzare A PORTE CHIUSE , il 5 maggio, una giornata di studio sui divorziati risposati e le persone omosessuali nella Chiesa.
I teologi tedeschi progressisti parleranno davanti ad un pubblico scelto di solo cinquanta persone.
La conferenza conclusiva sarà pronunciata dal... card. Marx.

http://www.leforumcatholique.org/message.php?num=779146

Luisa ha detto...

Mi correggo è lunedì prossimo, 25 maggio, che si terrà quella riunione, mi sembra importante dare notizia di un incontro che i suoi oragnizzatori avrebbero voluto restasse a porte chiuse.

Anonimo ha detto...

Maria Ausiliatrice, che si festeggia il 24 maggio, illumini le menti di quei convegnisti, liberandole dal fumo di satana che le avvolge completamente, oppure li renda inoffensivi, perché altrimenti faranno grossi danni (altro che portare molto frutto !). Maria SS.ma, sine labe originali concepta, ora pro nobis...e pro prelatis confusis, Amen.

Gederson ha detto...

Il grande problema del Sinodo è la questione della libertà: non se fa un Sinodo dove se mette le parole del Signore in libero esame (noi non siamo protestante).

Nel gioco destra x sinistra, la sinistra vince al fare passare 1 punto, ma lei ha bisogno appena di 1 punto per giustificare la sua praxis. Sappiamo che uno dei primi principi notevoli alla raggione è "il tutto è maggiore di una sua parte". Però, uno dei primi errori, dei membri della sinistra, notevoli agli occhi é che per loro "la parte è maggiore che il tutto". Una piccola parte, è tutto che loro hanno bisogno per cambiare tutto.

Gederson ha detto...

Il Reno si getta nel Tevere 2?

Anonimo ha detto...

Da semplice osservatore dico che l’aspetto più spinoso che la Chiesa deve affrontare e tentare di risolvere oggi è racchiuso in questa breve osservazione fatta dal cardinale: «… Il vero fulcro non era e non è solo la questione dei divorziati risposati, bensì se la dottrina della Chiesa sia da considerare un ideale irraggiungibile, irrealizzabile e necessitante quindi di un adattamento al ribasso per essere proposta alla società odierna. Se così stanno le cose, si impone necessariamente una chiarificazione se il Vangelo sia una buona notizia per l'uomo o un fardello inutile e non più proponibile».
Ha colto nel segno. Il cattolicesimo autentico e non quello di facciata cui ci siamo abituati, si sta riducendo piuttosto velocemente in gran parte dell’Occidente e i segni di questa decrescita sono evidenti: poche vocazioni, pochi i fedeli praticanti, pochi coloro che accettano e mettono in pratica il Magistero e pochi i soldi per continuare a sostenere un apparato elefantiaco che poco per volta sarà per forza dismesso. Basti pensare che il calo dell’otto ‰ in Italia è stato di 60 milioni di Euro.
E poi un esempio di quanto accade è stato riportato ieri dal Corriere: a Manchester la chiesa imponente di St. Georges trasformata in un lussuoso appartamento con quattro camere da letto. L’ex campanile è stato diviso in nove piani, e ci si può trovare anche una palestra, una sauna e sette posti auto.

Anonimo ha detto...

Intanto nella ex cattolica irlanda approvano i matrimoni fra pederasti (e lesbiche)... nel silenzio del vaticano.

Anonimo ha detto...

Fra oggi e domani tornano in 100 piazze italiane le Sentinelle in piedi.

Anonimo ha detto...

Che schifo il matrimonio gay in Irlanda
John

Luisa ha detto...

Chi si è mai interessato alle votazioni irlandesi?
Avee forse visto i nostri media fare le loro prime pagine con una di quelle votazioni?
Non penso.
Ci voleva il "matrimonio" gay per far sì che all`improvviso l`Irlanda meritasse i primi titoli dei Tg, è da giorni che i media di casa mia ci tempestano con quella votazione come se fosse una questione di vita o di morte.
Miracoli che solo poteva fare il potere tentacolare di una minoranza che ormai detta le leggi ai governi e anestetizza i cervelli della gente.

Rr ha detto...

L' Irlanda boccio' tre volte la costituzione UE, finché fu messa inginocchio economicamente, e voto si. Ora è successo lo stesso con questo referendum.. Si sono semplicemente venduti. Un sito americano cattolico citava le migliaia di dollari spesi da una lobby USA per la propaganda al si.
Del resto, chi siamo noi per giudicare gli irlandesi?
Poi, tra qualche mese, quando inizieranno alluvioni, piogge torrenziali e magari pure qualche terremoto, non meravigliamocene
Rr

posidonio ha detto...

Onore e gloria al prof tamburino, ferito per mano dei terroristi comunisti maomettani tradizionalisti

Rr ha detto...

E poi ci meravigliamo dell' Irlanda! Come suggerito dal' anonimo, sono andata a guardare la foto di Radcliffe, ed ho subito capito perché è così liberal. Cicero pro domo sua.
Rr

Anonimo ha detto...

Roosaaa, non ti ho visto giovedì pomeriggio alla kermesse scoliana-expo dell'Avemaria col coretto sotto anzi sopra di allah-o-akbar, dove t'eri cacciata? :)).....dice un vecchio proverbio irlandese che 7 anni prima della fine l'isola sarà sommersa per sempre da un cataclisma.....cominciamo a fare calcoli e ad incrociare le dita e mano ai rosari, alla faccia delle correnti gelide e mortifere che giungono da ogni parte...BTW il default della Grecia ci costerà un'inezia, 40 mld di euro, che vuoi che sia, bischerate, bischerate..... Anonymous.

Anonimo ha detto...

È triste pensare che diversi preti (assieme a tutti i partiti e media) si sono espressi per il sì e nessuno li caccerà dal loro posto né li richiamerà, questo mi deprime più di ogni altra cosa: l''irlanda si è venduta e pure molti uomini di Chiesa, mi domando cosa direbbero le migliaia di martiri irlandesi che si sono fatti ammazzare per non tradire Cristo...sono davvero amareggiato
John

Silente ha detto...

Visto che il tema del referendum irlandese è stato qui ripreso, mi permetto di ripubblicare, se Mic lo consente, un mio pensiero comparso in un post precedente.

Nella ex cattolicissima Irlanda, un referendum ha approvato i matrimoni dei sodomiti. Ciò dimostra quanto la logica "democratica" sia perversa, perché è perverso sottoporre una verità di diritto naturale alla logica quantitativa, fallibile, transeunte e manipolabile della "volontà popolare". Facendo della "volontà popolare" un giudice inappellabile e perfetto, la democrazia nega, sul piano sociale, gli effetti del peccato originale e della conseguente caduta sull'intelletto e sulla volontà dell'uomo.
Inoltre, il referendum è stato vinto dai fautori della dissoluzione morale grazie a una totale e totalitaria mobilitazione dei partiti, dei sindacati, dell'apparato mediatico tutto, con una vile e feroce demonizzazione, spesso ad personam degli avversari. Le intimidazioni, le violenze mediatiche, i boicottaggi nei confronti dei fautori nel no sono stati all'ordine del giorno. L'Irish Times è arrivato a proporre liste di proscrizione per gli oppositori del "matrimonio" degli omosessuali.
Il tutto, ovviamente e come al solito, guidato dalle solite lobby e centrali politico-finanziare mondialiste e anti-cattoliche.
E la Chiesa? Praticamente assente. Divisa al suo interno, si è lasciata intimidire, limitandosi a imbarazzate e deboli prese di posizioni.
Tutto l'onere della buona battaglia è ricaduta sulle spalle di alcune coraggiose organizzazioni cattoliche conservatrici e tradizionaliste, isolate, insultate, diffamate, prive di mezzi contro il violento strapotere politico-mediatico degli omosessualisti.

Se l'Europa è in rovina, le cause sono essenzialmente morali, prima ancora che politiche. E la Chiesa del vile e arrendevole "Chi sono io per giudicare?" non è innocente in questo scempio. Purtroppo.

Luisa ha detto...

"E la Chiesa? Praticamente assente. Divisa al suo interno, si è lasciata intimidire, limitandosi a imbarazzate e deboli prese di posizioni"

La Chiesa irlandese, ormai priva del pur anche minimo credito presso la popolazione, non ha che da farsi un mea maxima culpa.

Eh sì, condivido:
"Se l'Europa è in rovina, le cause sono essenzialmente morali, prima ancora che politiche. E la Chiesa del vile e arrendevole "Chi sono io per giudicare?" non è innocente in questo scempio. Purtroppo."

Luisa ha detto...

Per ritornare alla riunione, ormai non più segret,a dell`"élite progressiata" presso i gesuiti della Gregoriana, Eberhard Schockenhoff, uno dei teologi invitati, come ricorda Guénois nel suo articolo del Figaro, promuove una teologia morale che non sia più prigioniera della "legge naturale", ciò permetterebbe sulla base del giudizio della coscienza e a partire dall`esperienza di vita dei fedeli di abbandonnare il sogno impossibile dell`ideale e di accettare il rimatrimonio civile per i divorziati risposati in modo da non escluderli più dalla Comunione.
Ecco chi è stato invitato da quell`alleanza franco-germano- svizzera, ecco il genere di propositi con i qualo saranno istruiti.

Anonimo ha detto...

Questo è il vero motivo per cui la Chiesa irlandese ha preferito tacere. Se è poi vero che la percentuale dei voti favorevoli è superiore al 60%, c'è poco da discutere.
«Certamente – ragiona il sociologo cattolico Massimo Introvigne, presidente nazionale di Sì alla famiglia – ha pesato sul voto la tristissima vicenda dei preti pedofili, che ha tolto autorevolezza alla voce della Chiesa irlandese. Benedetto XVI ,aveva indicato la strada: no al negazionismo di fronte a fatti che definiva vergognosi e per cui chiedeva scusa, ma no anche a un’interpretazione subalterna ai modelli dominanti. È mancata la capacità di evitare il negazionismo e ammettere le colpe, nello stesso tempo elaborando un’interpretazione della tragedia dei preti pedofili che mostrasse le sue radici in un clima morale e in una teologia relativiste e permissive».

mic ha detto...

È mancata la capacità di evitare il negazionismo e ammettere le colpe, nello stesso tempo elaborando un’interpretazione della tragedia dei preti pedofili che mostrasse le sue radici in un clima morale e in una teologia relativiste e permissive

Falso motivo che distoglie l'attenzione da quelli veri. Che un 'normalizzatore' di professione, tende ad ignorare per partito preso.

Anonimo ha detto...

A proposito del voto irlandese, c'è un interessante articolo su "il Foglio"

Rr ha detto...

Anonymous,
se mai l' Arcivescovo organizzerà un pellegrinaggio in città per chiedere il perdono di Nostro Signore, S.Ambrogio e S. Carlo, per il deserto spirituale e morale prodotto dai suoi più immediati predecessori, concludendolo con S.Messa VO in Duomo,
allora mi vedrai in prima fila, a costo di farmi tutto il giro della città a piedi.
In quel caso, ti aspetto ospite a casa.
Buona Pentecoste !
Rr

Rr ha detto...

L' appoggio di parte del clero ai " matrimoni" omosessuali dipende solo, come ho già scritto, dal" Cicero pro domo sua". Credo infatti, purtroppo, che la percentuale di omosessuali nel clero anglosassone superi abbondantemente la cifra del 10%, mitico valore inventato da Kinsey per la popolazione generale.
Rr

Anonimo ha detto...

@ La deriva della Chiesa in Irlanda

E' iniziata dopo il Vaticano II, con il graduale prevalere dei "progressisti", tenuti temporaneamente a freno solo dal prestigio dell'allora arcivescovo di Dublino, Charles Mc Quaid (amico di mons. Lefebvre) che ritardo' per quanto possibile l'attuazione delle riforme liturgiche. La "pedofilia" ebbe il suo picco dopo il Concilio e riguardo' sempre una minoranza di sacerdoti e frati. In prevalenza si tratto'di casi di pederastia. Molti preti (tra i colpevoli) furono condannati e cacciati dalle stesse autorita' ecclesiastiche ma quasi sempre con grave ritardo, dopo che avevano seminato la devastazione nel gregge; un ritardo che sembrava anche rispecchiare delle complicita', da parte di alcuni. Dopo il Concilio,comunque, non si doveva condannare, mai: bisognava far cambiare sede ai colpevoli, metterli in cura psichiatrica e psicoanalitica e roba del genere. Negli anni Novanta e' iniziata una sistematica campagna mediatica contro la Chiesa, condotta in particolare dal protestante "Irish times", l'equivalente dublinese di "La Repubblica". Si volevano delle commissioni di laici che scrutinassero tutta l'attivita' delle istituzioni della Chiesa in materia di orfanatrofi, assistenza alle giovani, scuole, e rivisitassero gli stessi processi canonici contro i preti pedofili. La Chiesa, nella persona del debole e insicuro mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino, ha ceduto, aprendo i suoi archivi. I risultati sono stati disastrosi: i media e i politici (che pur promuovono l'omosessualita' a tutto spiano) ne hanno approfittato per criminalizzare l'intera attivita' della Chiesa, come se la pedofilia e "l'abuso" (sessuale, fisico, psicologico) fossero state le sue attivita' principali. Le massime autorita' ecclesiastiche, invece di controbattere tale falsissima immagine, si sono completamente smarrite, a volte dando persino man forte ai detrattori, sul piano dei pubblici commenti.
Il disastroso esito dell'attuale referendum era ampiamente previsto. I vescovi hanno fatto circolare un libretto (poco diffuso, sembra) che invitava a votare no, il cui unico argomento era il consueto: un bambino ha bisogno di un padre e una madre. Tutto qui. In prima persona nessun vescovo o prete si e' esposto o quasi. La battaglia e' stata condotta da pochi politici cattolici indipendenti (in Irlanda non c'e' un partito cattolico) e da alcune organizzazioni di laici cattolici, lasciate andare allo sbaraglio. SCOTUS

Anonimo ha detto...

Grazie per l'invito, verrei volentierissimo......la percentuale di omo in UK, clero o non clero, è ben oltre il 10%, il problema è che prima la tipica ipocrisia british vietava la pubblicità, adesso è un vanto per ogni vip......Saville, vai che non sarai mai solo, BTW, il pretonzolo di Viterbo de noantri gli fa un baffo. Sarò serio, dopo lo scandalo pedo in Eire la CC o si fustigavano in piazza gli uni con gli altri o meglio starsene zitti ed aspettare il Giudizio finale, anche se dubito ci credano ancora, il resto lo hanno fatto i potentati comprandoli con un mare di soldi, ed un popolo dipsomane all'ultimo stadio,cmq. una immensa tristezza, perché adesso i repubblicani nostri ci laveranno accuratamente il (poco) cervello avanzato colla storia dei retrogradi non a passo coi tempi, bonino e pannella staranno affilando le lame, vedrai se il bischeraccio non obbedirà, last but not least, sentito della madre tedesca ultrasessantenne che ha partorito, previ non so quanti impianti, 4 gemelli?.......poveri bambini, mi tocca dare ragione a quell'antipatico di Crepet che da anni dice che la nostra attuale società odia i bambini. Buona Pentecoste a te e famiglia, che lo Spirito Santo, quello vero, non quello dei conclavi farlocchi, ci ispiri tutti quanti. Anonymous.

Rr ha detto...

Savile e' il nome più famoso, Anonymous. Sentito di Lord Brittan e Lord Jenner, che ovviamente non sono inglesi by blood? molto peggio.
Adesso è chiaro a cosa puntava la campagna di diffamazione della Chiesa da parte di NYt, BBC, ecc.
Ma nessuna campagna di stampa contro l' establishment, la TV, Hollywood, i rabbini newyorkesi ed inglesi, ecc.ecc.
Rr

Gederson ha detto...

“La gente crede che ci sarà una rivoluzione, ma non potrà essere così. Perché la dottrina non appartiene a qualcuno, ma è di Cristo”.

La gente crede come credono alcuni dell'autorità conciliare o sia con il sentimento. La fede modernista se basa sul sentimento e proposte come questa del Sinodo, è cibo per questo sentimento. Lascia l'impressione di che la cosa è possibile. Quindi, quelli che sono contro la proposta dei cambiamenti vanno contro il sentimento del popolo e in certo modo diventano nemici della loro speranza.

In ciò che dice rispetto alla riunione discreta, ma non segreta, nell'ultimo CELAM di Aparecida, i teologi della tdl hanno fatto qualcosa di simile. Nel documento finale del CELAM è apparso un testo che non è stato discusso nell'evento... È venuto della riunione dei teologi della tdl...

A.D. ha detto...

OT: https://www.youtube.com/watch?v=fLYJFiGF8ig

A.D. ha detto...

E' ancora in buona forma, a quanto pare...

Gederson ha detto...

"Ciò dimostra quanto la logica "democratica" sia perversa..."

Caro Silente,

Un problema di questa logica è il diritto delle minoranze. Quando le minoranze hanno il loro caso trattato per l'opinione pubblica, loro diventano troppo forte, perché il loro caso causa comozione pubblica (e vendi troppo giornale) e hanno publicità gratuita. I gay 15 anni indietro non avevano la forza e il potere che hanno oggi. Cominzia con discorso del diritto delle minoranze, se scoppre un mercato per guadagnare soldi e se finisce per scoprire che quella minoranza adesso non è più una minoranza. Nel caso dei gay in tutto il mondo se parla di silenziare la predicazione della Chiesa contro l'omosessualità. Ma come? Una minoranza acquista diritti contro la maggioranza? Che se desidera? Diffendere i diritti delle minoranze o la sua crescita?

Qui per una volta vedo una delle parte contro il tutto. E una minoranze non ha diritto solo per essere i minoranze.

Josh ha detto...

Pari alla questione del presunto diritto delle minoranze di imporsi alla maggioranza,
corre la balzana idea della democrazia, del "popolo che mai sbaglia", che è poi lo stesso che ululava "Liberate Barabba".
Quindi..."sbaglia" eccome.

Cedere a certa "democrazzzia" è, prima di tutto, come affermare che non ci sono più principi più nobili, più alti, che non ci sono principi dati, che quindi non c'è Rivelazione, ma solo il desiderio della massa del momento.

Gederson ha detto...

Anche il Sinodo non voglie diffendere una minoranza? La mentalità dell'includere tutti (ecumenismo, ad esempio) nella Chiesa non segue la stessa linea?