“... Viene opportuna un’altra raccomandazione: che nel cammino della vita spirituale non vi fidiate troppo di voi stessi, ma con semplicità e docilità prendiate consiglio e domandiate aiuto a chi con saggia direzione può guidare l’anima vostra, prevenirvi nei pericoli che potete incontrare, suggerirvi rimedi idonei, e in tutte le difficoltà interne ed esterne vi può condurre rettamente ad avviarvi a quella perfezione ogni giorno maggiore, alla quale v’invitano con insistenza gli esempi dei santi del cielo e i sicuri maestri dell’ascetica cristiana. Senza questa prudente guida della coscienza, in via ordinaria, è assai difficile assecondare convenientemente gli impulsi dello Spirito Santo e delle grazie divine” (Pio XII)
Il mandato attuale
È una triste verità il fatto che stiamo attraversando un momento di grande crisi della Chiesa. Dio è con noi, però. Mi avete chiesto ciò che i fedeli possono fare per combattere gli errori che si stanno diffondendo attraverso la Chiesa. Vorrei rispondere con alcuni suggerimenti:
«« Dobbiamo creare gruppi di veri cattolici, studiosi, famiglie e clero che diffondano con coraggio la verità cattolica tutta intera, in particolare sugli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sulla natura, e i comandamenti di Dio.
Come mezzo per questo obiettivo, dobbiamo fare uso di tutte le risorse che il mondo moderno ci offre. Non ci asteniamo dal diffondere attraverso i media questi messaggi. Non dobbiamo aspettare che ogni singolo parroco li predichi dal pulpito. Dobbiamo abbracciare le nuove forme mediatiche che ci permettono di diffondere il Vangelo e gli insegnamenti della nostra Santa Madre, la Chiesa. Dobbiamo introdurre il nostro messaggio su Internet, pubblicarlo su siti web, blog e reti sociali.
Ma non dobbiamo dimenticare di impegnarci con i nostri fratelli cattolici nelle forme più tradizionali. Dovremmo organizzare conferenze e simposi a livello accademico. Dovremmo usare queste per creare pubblicazioni, documenti e libri che possono essere utilizzati come riferimento e ampliare la nostra discussione. [...] (
Mons. Athanasius Schneider, f
ebbraio 2015).
- Presentazione - Sacerdoti - appuntamenti [
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- Preghiere [
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- Operazione Muro di fuoco [
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- Gli scritti di don Elia
.: Inno alla Provvidenza
.: Il più grande miracolo dei nostri tempi
.: A proposito di giovani e di Sinodi
.: Quale comunione episcopale?
.: Opzione Santità
.: Parola d'ordine resistere
.: Morire per mano del padre
.: Santa novità
.: Noi non abbiamo il culto dell'uomo
.: Come si riforma la Chiesa
.: Quando tutto andava bene...
.: Noi non vogliamo il loro “spirito”
.: Vuoi giocare con noi alla nuova religione?
.: Mosca, Benedetto XVI e la consacrazione della Russia
.: Fatima liquidata
.: Vaticano okkupato
.: Il nuovo Verbo
.: Perché guardare ad oriente
.: La scala del cielo
.: La fede dei piccoli e il tradimento dei gerarchi
.: Abolizione del Sacrificio?
.: Apologia di Lutero (si fa per dire)
.: Dittatura protestante
.: Castighi celesti
.: Tempus beneplaciti
.: Censurato
.: Come il chicco di grano
.: Un Bambino nato per soffrire
.: Lettera aperta a J.M.B.
.: Scacco matto
.: Tra Scilla e Cariddi
.: Santità o morte
.: Santa rassegnazione
.: Adoratori del nulla
.: Farisei luterani
.: La lucida follia di un materialista
.: Vogliamo indietro la nostra eredità
.: Errore invincibile?
.: Passati al vaglio
.: Pandemonio
.: Stat Crux dum volvitur orbis
.: L'esecuzione dell'Occidente
.: Il dominio del mondo o il Regno di Dio?
.: Padre Jacques Hamel. Doppiamente vittima
.: Libertà e martirio
.: Chi ha sete venga a me
.: Il quarto Reich
.: La “nuova chiesa” tra terroristi e intellettuali
.: Comprati a caro prezzo
.: La sagra delle corbellerie
.: L’èra dello “spirito”
.: Davide e Golia
.: 4 giugno, Basilica di San Pietro: Santa Messa e Consacrazione
.: Estote parati
.: Il modernista
.: La cernita divina
.: Il giorno del grande combattimento
.: Eutanasia dello spirito, la “dolce morte” della Chiesa
.: Exsurge Christe!
.: L'ora della Madre
.: Siamo in guerra (ma abbiamo già vinto)
.: Libera nos, Domine!
.: Ita et nunc
.: Operazione «Muro di fuoco»
.: Dall'alto del Tabor
.: La sinagoga dell'Anticristo
.: Il vicario dell'Anticristo
.: I burattini dell'Anticristo
.: Il corpo mistico del'Anticristo
.: L'Anticristo e l'antivangelo
.: La nostra sola certezza
.: Nulla è impossibile a Dio
.: Dopo tre giorni lo ritrovarono
.: Benedetto chi crede
.: Fate frutti degni della conversione
.: A tanta grazia altrettanto zelo
.: A testa alta per umiltà
.: Delirio e castigo
.: Credo la Chiesa
.: Casta meretrix
.: Preghiera per la Chiesa
.: Dagli amici mi guardi Dio
.: La vera posta in gioco
.: Dall'abisso alla gloria
.: Che cosa dobbiamo fare fratelli?
.: Tempo di agire
.: La vigna e il cinghiale
.: Di sovietica memoria (o attualità?)
.: Nel peccato mi ha concepito mia madre
.: Lampada che arde e risplende
.: Umile e alta più che creatura
.: Ella ti schiaccerà la testa
.: L'elisir dell'eterna giovinezza
.: Introibo ad altare Dei
.: Rimetti a noi i nostri debiti
.: Il medico e la medicina
.: Ascolta figlio...
.: Divino sacrificio
.: Divina conversazione
.: Due facce un tradimento
.: La scure non è un bisturi
7 commenti:
Parrocchia virtuale è già in sè una contraddizione in termini. Questa iniziativa ha avuto il benestare di qualche vescovo? Mi farebbe piacere saperlo. Mi pare una cosa azzardata per non dire arrogante, che certamente ho difficoltà ad inserire nel solco della Chiesa. Credo che la strada più corretta sarebbe stata quella di foondare una Pia Unione, non di dare vita a quseta... cosa! Inoltre ci si riferisce sempre a mons. Schnider e al cardinal Burke, ma essi da soli non rappresentano la Chiesa. Ho sempre seguito il vostro blog con passione, ma quseta volta siete andati fuori dal seminato. Non è avendo conseguito un bacellerato e pubblicando qualche libro con il plact di mons. Gherardini, che ci si può arrogare il diritto di giudicare Papa e Chiesa. La prego, dott.ssa Guarini, di sincerarsi che questa iniziativa possa considerarsi pienamente Cattolica, perchè mi permetto, nella mia ignoranza, di nutrire forti dubbi.
Antonello
delirante il commento di Antonello,la deriva dottrinale,liturgica,morale della Catholica e'talmente conclamata...ma cosa attendete per reagire che un vescovo dichiari apertamente in una intervista mediatica la "bellezza" delle depravazioni che emergono con ributtante quotidianita?forse e' lei che e' uscito dal suo seminato modernista o pacifista-ecumenista..in ogni caso si legga il par.3 art,212 cod.diritto can.circa il diritto,e se necessario anche il dovere,di intervenire sui temi della tutela della retta Fede,da parte dei laici...figuriamoci,vescovi e cardinali ,salvo rarissime eccezioni,o esibiscono assordanti e imbarazzanti silenzi o addirittura si schierano in modo gayo a favore del vizio...scusi,ma in quale parrocchia vive,cos'e' un 'oasi di pieta' e timor di Dio? Lasci stare la dott.ssa Guarini,bisognerebbe farne delle replicanti,la sua tenacia nel richiamare le fonti
autentiche della ns.Fede e' pari alla chiarezza senza ambiguita' che oggi infastidisce i traditori..Mic,ottima iniziativa,il resto,a Dio piacendo,emergera'
cammin facendo.
Giampiero
"Parrocchia virtuale" è un'apparente contraddizione in termini, perché si basa sulla extraterritorialità dei potenziali partecipanti e sul versante digitale della comunicazione che consente di condividere contenuti a distanze diversamente pressoché incolmabili tra interlocutori di ogni estrazione e luogo di residenza; il che parla al loro cuore e alla loro mente e, di conseguenza, alla loro vita che vuol essere radicata nel Signore.
Questo già non è poco e certamente è un dono; ma non basta. Perché poi abbiamo bisogno di contatti e relazioni anche dirette attraverso le quali intessere e realizzare le azioni che la concretezza dell'Incarnazione esige.
Non è detto che non siano "azioni concrete" anche le preghiere e le sofferenze nascoste offerte da molti nel corpo mistico del Signore di cui siamo parte anche noi.
Ma a ognuno di noi è chiesto di far fruttificare i propri talenti e ognuno a suo modo e nella sua situazione lo sta facendo, con l'aiuto della Grazia.
Arriva dunque l'Antonello di turno per chiedermene conto. E dunque:
1. questa iniziativa non parte da me e non si fonda né su baccellierati o altre prerogative di sorta. Per quanto mi riguarda io sono una fedele che testimonia la sua fede e non riesce a tacere quando vengono toccate, negli attentati alla Verità, le corde profonde del mio essere, fornendone le ragioni. Chi dissente, piuttosto che tacciare di arroganza, farebbe bene a dirmi dove e perché mi starei sbagliando.
2. Le stessa iniziativa è la risposta ad anni di preghiera e di attesa, perché non sarebbe mai partita se non si fossero posti a nostra guida, com'è giusto che sia, dei sacerdoti. Inoltre il cardinale e il vescovo che abbiamo citato non parlano per se stessi ma a nome della Chiesa universale della quale anch'essi fanno parte. La dicotomia che purtroppo esiste non l'abbiamo creata noi, che purtroppo siamo costretti a constatarla viverla e soffrirla nell'attesa nella speranza e nella fiducia nella Provvidenza che credo si serva delle buone volontà passate al vaglio di preghiera, confronto e non senza il discernimento dei sacerdoti che il Signore ci ha donato come guide, maestri e santificatori.
3. Non vedo cosa possa esserci di non cattolico nella riaffermazione delle verità perenni e nello sforzo di viverle condividendone nella nostra Chiesa ispirazioni e frutti per quanto ci è dato anche al di fuori della Rete, che altrimenti correrebbe il rischio di fagocitare ed esaurire le nostre energie in discussioni infinite senza sfociare in un vissuto che è l'unico che 'fa' la storia.
4. Cosa ci sia poi di azzardato e di arrogante nel proporsi e proporre preghiere, contenuti e attività che son quelle praticate da sempre - trovandoci peraltro nelle condizioni sollecitate da pastori che sono nostri punti di riferimento visto che usiamo questi strumenti che l'odierna tecnologia mette a nostra disposizione - anche qui riesce difficile capirlo, a meno che non si parta da un pregiudizio forse invincibile.
5. L'unica mia (e certamente non solo mia) preoccupazione è nell'invocare dal Signore il sostegno per la custodia e la purificazione della mia fedeltà, ascolto e risposta secondo la Sua volontà.
La deriva negli ambiti dottrina, liturgia, moralità, insegnamento della Chiesa attuale è tale da metter a rischio milioni di anime.
Non si insegna più il Vangelo, non si insegna più la santificazione, spariti anche i rudimenti di dottrina che un tempo si davano già alle elementari.
In tempi di emergenza, si corre ai ripari.
Il fut un temps, que j'ai bien connu, durant le concile et après, où les figures de proue de la nouvelle Église ne cessaient d'exalter la "liberté des enfants de Dieu", devenus, finalement, grâce audit concile, des chrétiens "adultes", sevrés et responsables. Bien entendu, cette propagande n'était pas innocente : il s'agissait alors de pousser un maximum de monde vers les changements escomptés.
Aujourd'hui, cinquante ans plus tard, la même Église (ou l'organisation qui se prétend telle) offre souvent l'aspect d'un bataillon disciplinaire. Le mot d'ordre n'est plus "liberté" mais "soumission". "En rang par quatre ! Je ne veux voir qu'une seule tête !" Est-on allé trop loin dans la liberté, pardon, dans la licence ? Non pas, mais ce sont maintenant les novateurs qui sont au pouvoir, novateurs qui se confondent avec l'Église elle-même, ou ce qu'il en reste, et qui exercent ce pouvoir sans le partager. Pourquoi, concernant, par exemple, l’actuel souverain pontificat, n'a-t-on jamais autant parlé de dictature et même d'autocratie ? Pourquoi ?
Inutile d'ajouter que, dans ces conditions, j'approuve entièrement l'initiative de Mic et de ses amis. Pas plus que sainte Thérèse d'Avila n'attendait l'autorisation d'un évêque malveillant pour implanter une fondation dans son diocèse (que Mic me pardonne cette comparaison qui pourrait blesser sa modestie), il n'est nécessaire, pour créer une paroisse virtuelle, de demander la permission d'évêques qui restent muets quand on détruit, sans raison, un ordre religieux florissant et légalement reconnu. Disons-le et répétons-le : si les évêques souhaitent qu'on les respecte (et qu’on leur obéisse), il faut d'abord qu'ils se rendent respectables. La confiance, chacun le sait, est le meilleur moteur de l’économie. Quand elle disparaît, tout périclite. Les choses sont-elles différentes dans l’Église ?
(que Mic me pardonne cette comparaison qui pourrait blesser sa modestie)
Grazie della delicatezza, Raoul ;)
Sarà il Signore ad aprirci le possibilità, strada facendo, se è sua volontà che questa iniziativa si sviluppi con modalità più "istituzionali". Per le quali ci rimettiamo al discernimento di don Elia e dei nostri sacerdoti e pastori più in alto gerarchicamente.
E' ben noto, Raoul, che i rivoluzionari, ed in cio' i marxisti sono i "migliori", non appena prendono il potere, diventano piu' tiranni dei monarchi che hanno ammazzato.
Ora, poiche' i novatores ecclesiastici erano e sono più o meno marxisti, non meraviglia che adesso vogliano imporre il loro totalitarismo.
RR
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