Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 10 maggio 2015

Chiesa-moschea, i calzini penzolano dall'acquasantiera: è protesta

Mentre dentro la moschea si pregava, fuori si discuteva animatamente. Una decina di veneziani guidati dall'ex consigliere comunale di Fratelli D'Italia Sebastiano Costalonga si sono ritrovati davanti alla chiesa di Santa Maria della Misericordia per vedere da vicino la moschea e chiedere lumi agli organizzatori del perché si pregasse all'interno del padiglione artistico. La polemica è scaturita quando i veneziani hanno trovato, all'interno basilica, un paio di calzini da uomo che penzolavano da un'antica pila dell'acqua santa della chiesa. Attimi di tensione che si sono presto risolti e hanno visto l'arrivo degli agenti della Digos. (Fonte: Il Gazzettino di Venezia)

Aggiornamento: (Da Il Mattino - 10 maggio)
Un padiglione della Biennale: «Non è un luogo di culto»
Il professor Alessandro Tamborini, residente a San Marco, cattedratico e docente di Scienze religiose, storia e simbolismo dell’arte antica e medievale sabato pomeriggio è stato al centro di un parapiglia. Amici stranieri lo informavano che era stato loro impedito di entrare nel padiglione poiché si erano rifiutati di togliersi le scarpe. Raggiunti in loco il professore provava ad accedere filmando e documentando quanto accadeva. «Mi veniva impedito di entrare, senza togliere le scarpe, da più addetti alla sala. Rivolgevo loro le seguenti domande: è un luogo di culto? E impedivano l’accesso imponendo il rispetto. Chiedevo dunque di quale rispetto e per cosa: per il tappeto costato magari troppo? O per il luogo di culto islamico? All’interno infatti vi erano persone musulmane che pregavano. Il togliere le scarpe è un atto di culto: gravissimo imporlo per chi religioso non è, e financo neppure islamico. Se uno visita un padiglione d’arte intende conoscere le forme artistiche e non subire un’imposizione religiosa. Allorchè chi scrive visita una moschea in un paese musulmano o nella stessa Italia, si adegua alle regole di fede. Non però in un contesto artistico e volutamente provocatorio, come del resto l’autore Buchel è peraltro conosciuto».
Secondo il docente è «deplorevole e denunciabile che i diritti fondamentali come la libera circolazione di un cittadino italiano nel proprio paese sia impedita da islamici e da pseudo artisti che non favoriscono certo né rispetto né il dialogo tra le religioni ma anzi causano divisioni e tensioni inutili. Vedasi i titoli dei giornali di questi giorni, e il duro intervento dell’autorità Patriarcale, insorta perché la chiesa è stata trasformata in moschea senza alcuna autorizzazione, né si conosce quale autorizzazione abbiano gli islandesi per vietare l’ingresso a cittadini italiani e stranieri in uno spazio pubblico. È a tutti gli effetti un luogo di culto islamico tanto che la comunità islamica ha già programmato il ramadan nel padiglione, che è di fatto una moschea. Il luogo di culto è autorizzato dalla prefettura? Il Questore ne è al corrente? Il Comune?».
Tamborini ha telefonato al 113 per denunciare quanto occorso.
«Solo dopo il mio duro intervento, e non poche discussioni, la direttrice islandese del padiglione mi acconsentiva, accompagnandomi, di entrare con le scarpe. Rifiutavo, perché i diritti erano già stati lesi anche per altre numerose persone e soprattutto perché non rispondeva alla domanda: è un luogo di culto? Rispetto per cosa e per chi? Situazione gravissima e deprecabile che disunisce e non favorisce alcun dialogo. Il rispetto sia dato anzitutto dagli islamici e dagli islandesi ospiti nel nostro paese. Concordo con l’intervento del Patriarcato, e si rimane dispiaciuti che proprio una città come Venezia, da sempre crocevia di differenti culture e di tradizioni anche religiose assai diverse tra loro, sia mancato il rispetto dell'altrui identità, che impone di bussare ad una porta prima di aprirla. Islamico e Islandese, trasformi una chiesa senza rispetto alcuno e senza chiedere nulla? È molto difficile promuovere dialogo interreligioso su queste basi. Ma l’Islam, è noto non chiede, impone. Gli pseudo artisti islandesi anche. Auspico che il Prefetto e qualsivoglia autorità dello Stato intervenga a tutelare i diritti dei cittadini italiani e le regole costituzionali».
Il professore si rivolgerà a un legale per denunciare il proprietario dei locali e gli organizzatori.

57 commenti:

Daniele ha detto...

I cittadini parlano. ma il patriarca si è allineato (imbergoglito)

Felice ha detto...

Il Patriarca, se il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare

mic ha detto...

Sono in troppi a non poterselo dare... Qualcuno deve pur intervenire, senza abbandonare l'arma potente del Santo Rosario, che richiamo ancora una volta.

Anonimo ha detto...

La scena dei calzini penzolanti dall'acquasantiera, la si è vista anche a Palermo. Con la differenza che si trattava di una chiesa ancora aperta al culto.

Giustina ha detto...

Se il Patriarca di Venezia non ferma questo eccidio della ragione dovrà risponderne a Dio. Qui non ci sono scuse. Può e deve intervenire I parametri per stabilire il danno materiale e conservativo della Chiesa ci sono tutti.

a) come già detto il violento impatto sul microclima interno che una simile accozzaglia di figuri comporta.
b)la mole di luci artificiali che quei esseri (chiamarli uomini o donne è fuori luogo) hanno posto all'interno della Chiesa e che procurano degrado chimico ai materiali.
c) devono far togliere quel lugubre insieme di lampadine che appende dalle capriate sette mesi in quelle condizioni procura danni. Per questo ci sono gli addetti alla diagnostica che si possono e devono interpellare sette mesi in quelle condizioni procurerà danni.
d)per appendere i medaglioni riconoscitivi della loro setta hanno forato le pareti dunque hanno procurato danno.

Questo è solo un piccolo elenco di cose viste dalle foto.

Per quanto riguarda l'appendere i loro sporchi e luridi calzini all'Acquasantiera è chiaramente un segno inequivocabile di sprezzo e di odio nei confronti della nostra Fede.

Da quella Chiesa DEVONO andarsene e pagare i danni materiali e morali, si denuncino quelli che hanno allestito questa raccappricciante okkupazione perchè da come riporta la nota del Patriarcato hanno agito SENZA permesso.

Gli appartenenti della setta maomettana non sono affatto senza luogo cui pregare il loro deo assetato di sangue Cristiano e vogliono entrare a tutti i costi a Venezia non aspettano altro.

Quei dei Beni Culturali hanno materia per far sbaraccare tutto e chiedere il risarcimento dei danni agli "organizzatori" che poi si rivarranno sui maomettani.

Anche a Palermo si, hanno fatto scempio di Chiese aperte al culto e dunque anche in questo caso oltre al degrado sui Beni,devono essere denunciati coloro che hanno acconsentito quella okkupazione.

Questi sono i frutti dell'ekkumenismo postconciliare.

Luisa ha detto...

Stento a credere che la Diocesi, e in primis il Patriarca di Venezia, non fosse al corrente di quel che si stava preparando in quella chiesa, si tace prima e poi si pubblica una protesta pro forma così tanto per dire che si è fatto qualcosa.
Perchè non hanno agito prima avvertetendo la popolazione?
Chi ancora ignora che la religione musulmana è conquistatrice, che passo dopo passo, approffittando dei nostri valori che ci rivoltano contro se osiamo protestare, i musulmani stanno imponendosi ad un`Europa suicidaria, chi non vede che anche il linguaggio serve a calare le braghe di fronte a quell`invasione, e così ad. esempio per l`arrivo sempre più massiccio di clandestini, si parla di "candidati all`immigrazione" e non appunto più di clandestini, chi non vede tutto ciò e altro ancora non ha più nessuna scusa tanto l`evidenza di quel che ci minaccia è eclatante.

Anonimo ha detto...

Usare una chiesa cattolica per una moschea è provocazione...il municipio di Venezia non sa nemmeno la storia della Serenissima...


Veneziano

mic ha detto...

Se non altro, abbiamo documentato che tra la popolazione c'è ancora qualcuno cui importa qualcosa.

Anonimo ha detto...

Penso che l'artista sia ebreo.

RAOUL DE GERRX ha detto...

Ce que l'on voit même à Venise : insolence grandissante des musulmans et lâcheté des responsables catholiques, n'est que le résultat de cinquante années d'œcuménisme dévastateur, un œcuménisme délirant qui a entièrement subverti l'Église autrefois catholique, la rendant désormais conforme à ce qu'attendait d'elle la maçonnerie victorieuse à Vatican II.

Anonimo ha detto...

Intanto a Roma son tutti felici per l'arrivo del Castro junior venuto a far visita a Bergoglio il misericordioso. Invece a Cuba la figlia di cotanto statista,la papessa Castro, ha "benedetto" decine di matrimoni omosessuali.Bella gente questi Castro.Bobo

Anonimo ha detto...

Si godano pure la loro facile vittoria ma non dimentichino che quando venezia era la Serenissima anche gli scogli del mare Egeo hanno pagato a carissimo prezzo .bobo

mic ha detto...

Si godano pure la loro facile vittoria ma non dimentichino

Purtroppo sono in troppi, tra noi, che hanno dimenticato... ma non dobbiamo rassegnarci.
Rosario e azione nei confronti delle autorità assenti o conniventi per quel che è possibile.

Leo ha detto...

Dalle Alpi alle Piramidi ....
http://withyouwedo.telecomitalia.com/projects/861/il-monastero-del-3-millennio?utm_source=outbrain&utm_medium=cpc&utm_campaign=CSR_2015&utm_content=CSR

Avete mai visitato Viterbo ? Stupenda ! A Roma i varii edifici sono corredati dall'immagine della Madonna . A Viterbo non ci sono Madonnelle ma quasi ogni casa porta il Trigramma di S.Bernardino . Eppure anche lì molte Chiese sono chiuse ed alcune adibite a sale espositive . La denatalita' , l'annacquamento della Religione da parte dei fedeli e dei pastori ha portato a questa realta'che ci vien dato di vivere .
Abbiamo ricusato la nostra cultura segnata dal cristianesimo per regredire alla cultura pagana .
E il popolo di Dio e' diviso , non protesta , non si fa sentire , assorbe...assorbe....Ci meritiamo tutto questo ?O ci convertiamo o Dio dara' ad altri quello che noi abbiamo ricusato .
^^ Mi viene in mente l’arcivescovo Johannes Dyba della diocesi di Fulda, in Germania, dove ho studiato. A noi seminaristi una volta disse: “Dobbiamo abbracciare il mondo per alitare su di esso lo spirito cristiano. Alcuni, invece, si lasciano piuttosto abbracciare dal mondo fino ad esalare l’ultimo respiro cristiano”.^^
Dal blog di Magister

mic ha detto...

Ci meritiamo tutto questo ?

Credo sia vero che ce lo meritiamo. Ma siamo sempre in tempo per correre ai ripari.
Per lo meno cominciamo...

Quanto a questa situazione, intanto scriviamo al Patriarca. Con cortese fermezza...

lister ha detto...

OT@ Rosa
che mi chiede lumi sulle citazioni da me riportate in un intervento del 7 Maggio con riferimento al comunismo che "possiede una dimensione di irrinunciabilità e un’altrettanto cruciale dimensione di desiderabilità" e che "ha come fine la felicità umana".
Prima di tutto chiedo scusa per il ritardo: ero all'Estero.

Mi interesso, tra l'altro, di saggistica ed ho l'abitudine di annotarmi pensieri ed aforismi che condivido o che, al contrario, trovo risibili e/o inaccettabili.
Tra questi, con riferimento al comunismo, ho riportato la prima citazione che avevo letto in un articolo del filosofo, sinistro, Enrico Donaggio "Il comunismo come verità e seduzione" (!) sulla rivista, sinistra, "alfabeta2".

La seconda citazione è tratta dalla prefazione di Giorgio Sgubbi del Saggio "La fede nel comunismo" di Gilberto Zappitelli che, correggo in termini esatti, ha scritto: "Il comunismo fu una fede tesa a costruire un mondo più giusto, per assicurare la felicità a tutta l'umanità".
Effettivamente CENTO MILIONI DI MORTI sono passati a miglior vita... :D

Salutissimi

irina ha detto...

Di Chiese scosacrate ce ne sono parecchie, ovunque ormai. Son diventate musei, sale conferenze o dormitori di accoglienza. Non sarebbe male che di questo problema si parlasse, evitando che nel silenzio generale il primo scaltro o imbelle decida di testa sua o di testa altrui.
Nel caso particolare il Patriarca è a Venezia da tre anni. Scola, amatissimo da molti Veneziani, fu posto a sentinella di Milano.Forse furono due strappi, sia per Moraglia che per Scola. Ratzinger si fidava di entrambi, ma il compito, in modo diverso, è stato gravoso per tutti e due.E non è finito. Coraggio? Forse. Ma il fatto quasi certo, a mio avviso,è che nessuno dei due ha sentito e sente tutto il gregge in sua mano; hanno cercato entrambi di radunare tutte le pecore ma ci sono riusciti solo in parte. E il clero? Mah!? E' veramente difficile fare una diagnosi.E i cattolici di Venezia? Sono poi ancora cattolici? Quanti sono? Si occupano di cosa abitualmente? E' vero Moraglia non è la prima volta che inciampa. Non son certa però che nessuno mai gli abbia fatto lo sgambetto dal 24 marzo 2012, giorno del suo ingresso a Venezia.

Semper Fidelis ha detto...

Mi chiedo dove sia la voce del Gran Priorato dei Cavalieri di Malta che ha sede a Venezia che ha alle spalle una lunga scia di Martiri caduti per mano maomettana. Non hanno opposto resistenza? Eppure è loro dovere.
Si dovrà stabilire per gradi le responsabilità di ciascuno poichè una simile sconcezza e occupazione abusiva deve essere punita con la legge e deve terminare al più presto. Questa non è arte e i maomettani lo sanno bene, altrimenti non sarebbero andati a pregare il loro dio, sarebbe come a dire che il loro dio quello che che fa sgozzare i Cristiani, che fa li bruciare vivi, che fa loro tagliare le mani se solo osano toccare una pagina del loro corano da cui attingono le “ispirazioni misericordiose” appena elencate. Ho guardato alcune foto e come scrive Giustina hanno forato i muri e i timpani degli altari, e sulla porta d’ingresso, hanno appeso lampade alle capriate lignee Vi sono si tutti i preamboli per quantificare sia i danni materiali che morali. Violare il valore etnoantropologico rientra in questi casi.
Non credo che ci meritiamo tutto questo, non lo credo affatto, la maggioranza del popolo italiano è vittima di una neocultura e neostoria impostaci dai cosiddetti “liberatori”. Quando si preparano le generazioni ad assorbire falsi storici come quei arcinoti della II guerra mondiale, e quando questi occupano la gran parte delle pagine di un libro di storia in adozione alla scuola pubblica, così come i programmi tv, quando viene distorta la vera storia delle Crociate, questi sono i risultati.
A questo aggiungiamo il crimine inferto alla nostra fede con il “dialogo interreligioso”. Quali colpe si possono attribuire ad un popolo a cui con l’inganno e con il “sorriso” è stata negata la propria identità storico culturale? Persino i libri di storia dell’arte contengono delle menzogne inaudite, ad esempio quella propagata sui decori geometrici presenti nelle nostre Chiese, i quali sarebbero di origine islamica.
Io credo che sia necessario ed opportuno che un sito cattolico cominci anche a pubblicare saggi storici che faccia memoria del nostro grande passato. L’Italia non è una landa deserta e senza storia. La Chiesa veneziana occupata abusivamente dai maomettani ha una grande storia alle spalle ed era ricca di preziose Reliquie, tra cui una Spina della Sacra Corona, un frammento della Colonna e del Sepolcro di Cristo salvato dai Crociati e portato a Venezia.

Anonimo ha detto...

I dalmati in esilio ricordando sempre l'onore di aver combattuto con 5 galee a Lepanto non dimenticano il grande eroe

MARCANTONIO BRAGADIN (+ 17 agosto 1571)
Comandante veneziano di Famagosta

Scorticato vivo dagli Ottomani

Lidia Oleari
Esule istro-dalmata a Trieste

Leo ha detto...

D'accordissimo ! Mentre manifestiamo al Patriarca ( con rispetto ) il nostro dispiacere , offriamo alla Vergine Maria la nostra sofferenza e proseguiamo speditamente con l'arma del S.Rosario .
Nel bel libro di Padre Francesco Bamonte, il diavolo , obtorto collo e con grave disappunto , e' costretto a confessare che appena noi pronunciamo l'Ave..Lei subito accorre in nostro aiuto...
Ave Maria Gratia Plena..

rr ha detto...

Irina,
se si vuole il gregge, bisogna chiamarlo forte e chiaro. Affacciarsi sul sagrato, salire su un pulpito, e proclamare la dottrina della Chiesa, quella immutabile perché annunciata da Nostro Signore in persona.
Se lo si chiama, il gregge accorre.
Ma il gregge ha bisogno di segni certi e forti, che o non si fanno, o si fan tardivamente, o non sono espliciti.
Un esempio banale: la Sovrintendenza non vuole la copia della Madonnina in Piazzetta Reale. Perché la Diocesi, cioè l'Arcivescovo, non ha inviato i Milanesi ad esprimersi con lettere. telefonate, emails, alla Sovraintendenza, se vogliono o no la statua in Piazzetta ? Invece zitti e mosca.
E la Messa VO in centro ? Perché il Vescovo non ci va una mattina a celebrare ?
O perché non autorizza altre celebrazioni?
Quando invece d'estate vengono cancellate anche quello poche ? Cfr un articolo di Gnocchi e Palmaro di due estati fa.
Per non parlare della vicenda dell'insegnante di religione.
Comunque la storia di Venezia è semplice. Non è stata chiesta alcun autorizzazione ? Che la Diocesi
denunci chi ha violato le norme e lo si trascini in tribunale.
All'artista dei Musulmani non gliene frega niente. E' solo per farsi pubblicità e far soldi. Altrimenti comprava loro un terreno e glielo regalava con una moschea bell'e costruita.
E' solo odio contro la Chiesa e la sua arte, cui non sono in grado di avvicinarsi. E quindi la degradano, la violano.
RR

Anonimo ha detto...

http://www.riscossacristiana.it/roma-marcia-nazionale-per-la-vita/

rr ha detto...

Uno il coraggio non se lo può dare...

ma di cosa hanno paura ? Che Bergoglio li trasferisca...dove? non è che un Patriarca di Venezia (o un Arcivescovo di Milano) lo si possa buttar fuori per inviarlo al caso opposto del mondo, no ?
O hanno paura dell'opinione pubblica... Ma quale? in una città arcistufa degli stranieri "di massa", delle mega-navi che irrompono in laguna, con un sindaco inquisito, se non erro.
In una città che HA LOTTATO PER SECOLI contro l' Islam. Cosa si crede, che i "veri" veneziani li vogliono accogliere a braccia aperte ?
E poi una pseudoiniziativa artistica di un ennesimo semisconosciuto artista americano. Come se Venezia avesse bisogno di artisti americani per "vendersi".
MA dai !
RR
PS: se poi si pensa di arrivare alla porpora, così facendo e tacendo, non si è capito nulla, di chi e perché comanda in Vaticano

rr ha detto...

L'artista Cristoph Buechel sembrerebbe svedese o svizzero.
Se svedese, farebbe meglio ad interessarsi dell'elevatissimo numero di stupri (per capita) che sta affliggendo il suo paese da quando la locale "ruling class" ha deciso di "diversificarlo", importando Musulmani su Musulmani.
Per altro le armate svedesi hanno una triste storia di chiese cattoliche ed ortodosse desecrate in nome di Lutero.
Buon sangue non mente...
E poi così il Journal of Records, cioè il NYT, parla di te.
RR

Felicel ha detto...

Bisognerebbe chiederlo a lui di cosa ha paura, oppure quale sia la sua strategia per arrivare alla porpora. Che preferisca non dire o fare nulla che possa comprometterlo è evidente.

Anonimo ha detto...

L'ignoranza è senza fine! Ma quale arte! https://www.youtube.com/watch?v=5fN_t33517o

Anonimo ha detto...

Büchel è svizzero (Büchel può effettivamente essere un cognome ebraico, ma non è detto che Christoph Büchel lo sia, avendo poi nome Christoph). Ha all'attivo, tra l'altro, un'operazione dal titolo "Raum für Sexkultur" ("Largo alla cultura del sesso"), realizzata nell'edificio della Secession, a Vienna. Come tutti i suoi simili, si vende come un dissacratore la "cultura dominante", mentre in realtà ne è un tipico esponente. Pass auf!

RAOUL DE GERRX ha detto...

"I dalmati in esilio ricordando sempre l'onore di aver combattuto con 5 galee a Lepanto non dimenticano il grande eroe

MARCANTONIO BRAGADIN (+ 17 agosto 1571)
Comandante veneziano di Famagosta

Scorticato vivo dagli Ottomani."

Justement ! "Le Bon Dieu en a marre des « Catholiques du dimanche ». Il cherche des Catholiques capables du martyre" — Mgr Williamson, aujourd'hui, ici :

http://tradinews.blogspot.pt/2015/05/mgr-williamson-initiative-st-marcel_10.html

(((†))) Radio Vobiscum ha detto...

'
Laudetur Iesus Christus ! Semper laudetur !

Carissimi Ascoltatori, carissimi Amici,

E' ora in onda:

CONFERENZE - “La presenza di satana nel mondo” - (2a parte) - “Possessioni e altre manifestazioni - Mito o realtà” - A cura di Alessandro Fiore - IV° Convegno dei Giovani - FSSPX - Albano Laziale (Italia) - 13/03/2015

(((†))) - Radio Vobiscum

Buon ascolto a tutti !

« Una voce cattolica nella tua vita »

RadioVobiscum.Org

« A mani giunte ! Preghiamo l’Immacolata »

@RadioVobiscum

radiovobiscum(chiocciola)bluewin.ch

« Tradidi quod et accepi »

(((†)))

Antonello ha detto...

Signora! Ora basta con questo blog. La prego di chiuderlo. Scatena troppo dolore, troppa rabbia, poca preghiera e poche devozioni, come si usava al tempo buono.
La raccomando al Padre Eterno nelle mie preghiere.
Mi consideri suo,
Antonello

Anonimo ha detto...

Ha tentato di entrare nella Chiesa in Santa Maria della Misericordia, trasformata in moschea per la Biennale di Venezia, senza togliere le scarpe. Per questo al professor Alessandro Tamborini, cattedratico di Scienze Religiose, è stato impedito l'accesso alla moschea. E lui protesta: "Se è una moschea, dove sono le autorizzazioni?"


http://www.ilgiornale.it/video/cronache/islamici-non-lasciano-entrare-uomo-scarpe-1126663.html

URGE CHE VENGA SMONTATO TUTTO AL PIU' PRESTO. E CHE SI CHIEDANO I DANNI PER ABUSO E APPROPRIAZIONE INDEBITA DI UN LUOGO STORICO E VOTATO AL CULTO CATTOLICO.

Anonimo ha detto...

Non si toglie le scarpe per entrare nella chiesa-moschea e chiama il 113.

http://www.ilmattino.it/primopiano/cronaca/venezia_biennale_scarpe_moschea/notizie/1345493.shtml


Tamborini ha telefonato al 113 per denunciare quanto accorso.
«Solo dopo il mio duro intervento, e non poche discussioni, la direttrice islandese del padiglione mi acconsentiva, accompagnandomi, di entrare con le scarpe. Rifiutavo, perché i diritti erano già stati lesi anche per altre numerose persone e soprattutto perché non rispondeva alla domanda: è un luogo di culto? Rispetto per cosa e per chi? Situazione gravissima e deprecabile che disunisce e non favorisce alcun dialogo. Il rispetto sia dato anzitutto dagli islamici e dagli islandesi ospiti nel nostro paese. Concordo con l’intervento del Patriarcato, e si rimane dispiaciuti che proprio una città come Venezia, da sempre crocevia di differenti culture e di tradizioni anche religiose assai diverse tra loro, sia mancato il rispetto dell'altrui identità, che impone di bussare ad una porta prima di aprirla. Islamico e Islandese, trasformi una chiesa senza rispetto alcuno e senza chiedere nulla? È molto difficile promuovere dialogo interreligioso su queste basi. Ma l’Islam, è noto non chiede, impone. Gli pseudo artisti islandesi anche. Auspico che il Prefetto e qualsivoglia autorità dello Stato intervenga a tutelare i diritti dei cittadini italiani e le regole costituzionali».

Il professore si rivolgerà a un legale per denunciare il proprietario dei locali e gli organizzatori.

ONORE AL MERITO E ORA DI DIRE BASTA!! LE LEGGI CI SONO E VANNO RISPETTATE!!

Anonimo ha detto...

Ma chi è questo antonello? che vuole? Sa una cosa? Si chiuda lei a chiave che provoca tanta rabbia e dolore a causa dell' enorme mancanza di vera carità cristiana e di intelletto. Le due cose infatti vanno a braccetto. Chissà a quale setta appartiene costui.

Rr ha detto...

E mo' che c' entra l' Islanda ?
( altro Paese luterano).

All' Antonello che chiede di chiudere il blog perché gli fa male: non è obbligato a visitarlo.
Che poi cosa ne sa lui se chi lo frequenta prega, non prega, fa opere di carità o no, va a Messa o no...basta ordinare in casa altrui.
Rr

Rr ha detto...

OPORTET UT SCANDALA EVENIANT
Rr

Rr ha detto...

OT: poiché non ho visto Tg oggi, qualcuno sa com'è stata riportata la Marcia per la Vita?
Rr

Marius ha detto...

@ Antonello
AMBASCIATOR NON PORTA PENA

mic ha detto...

Stranamente le agenzie di stampa riportano un'affluenza di 30/40.000 persone. Io non sono potuta andare, ma mi dicono alcuni amici che hanno valutato circa 5.000 persone.
Ma, al di là dei numeri e della partecipazione che credo sia stata molto decurtata dal fatto che la manifestazione si presenta come aconfessionale, sicuramente pro-vita a 360°, ma senza obiettivi precisi.
inoltre i miei amici sono stati molto delusi dalla citazione del Papa tra le ultime:
«Saluto i partecipanti alla Marcia per la Vita che quest’anno ha un carattere internazionale ed ecumenico. A Meter e ai partecipanti alla Marcia per la Vita tanti auguri e avanti a lavorare su questo», affiancando nel suo saluto la Marcia all’associazione che si batte contro la pedofilia e gli abusi sui minori.
OK, naturalmente; ma non è che abbia speso molte parole...

Anonimo ha detto...

Chiesa-moschea. A realizzare una moschea in centro storico i musulmani ci provano da anni, facendo pressioni sulle amministrazioni, ma Venezia è Venezia, e nonostante le proposte di principi ed emiri, ogni tentativo è finito in una bolla di sapone. Alle 11 ieri venerdì, davanti alla chiesa-moschea, c’erano i rappresentanti delle comunità musulmane di tutto il Triveneto.

A fare gli onori di casa Amin Al Adhab, Omar Al Hnati (in lista con Casson alle comunali), Bach Abdallah, che in questi mesi hanno collaborato con il padiglione islandese. In rappresentanza dell’Ucoii, unione delle comunità e organizzazioni islamiche d’Italia, Nader Akkai, tra le personalità più in vista anche Ibrahim Sverrir Agnarsson, al vertice della comunità musulmana islandese, che si fermerà a Venezia per un po’ e officerà nella moschea. Don Nandino Capovilla, che fa parte del tavolo interreligioso veneziano e Gianfranco Bonesso, del servizio immigrazione Comune.


La speranza della comunità è che la chiesa in disuso possa restare moschea e che con l’aiuto dei Paesi arabi rappresentati in Biennale, si crei una catena di solidarietà: «Ci piacerebbe molto», dice Abdallah, «che questa installazione-moschea diventasse fissa». I musulmani chiedono una moschea a Venezia. «Casson ce l’ha promessa», ripete Abdallah sorridendo, «il traghetto è partito».


http://www.dago-art.it/arte/venezia_islam_shocking_la_prima_moschea_trova_spazio_in_una_chiesa-100162


http://apostatisidiventa.blogspot.it/2015/05/cosa-non-si-fa-per-lecumenismo.html


ORMAI SIAMO STANCHI DI FARCI PRENDERE PER I FONDELLI. GLI ADORATORI DI MAOMETTO PREGHINO A CASA LORO IN ITALIA DI MOSCHEE CE NE SONO PIU' DI 800.

SIGNORE VIENI PRESTO IN NOSTRO AIUTO!NON TARDARE!!!

Renzo T. ha detto...

Oggi sono entrato nella chiesa di S. Maria della Misericordia. Tanto per ribadire che si tratta di solo un'opera artistica (sebbene provocatoria e dissacrante) della Biennale, c'era un gruppo di musulmani che pregava. Poi mi è venuto qualche dubbio sul fatto che la chiesa sia stata veramente sconsacrata a suo tempo, nel senso che abbiano tolto veramente tutti i segni e le reliquie che l'identificano come tale. Ho notato che sulle pareti, dove un tempo potevano esserci esserci le croci di consacrazione, ci sono dei tondi con un disegno arabeggiante. A cosa servono quei tondi? A nascondere le croci che non sono state tolte oppure hanno solo una valenza decorativa? Mi sono recato poi a vedere le mense degli altari:in tutto sono 6 (cinque in chiesa e uno in una profonda cappella laterale a destra. Di queste sei mense, quattro presentavano il quadratino centrale della pietra sacra rimovibile e una volta rimosso si poteva notare che non c'erano reliquie di santi o di martiri. In due altari, invece, (il primo entrando "in cornu evangelii" e quello della cappella laterale destra) presentano le pietre sacre ancora tutte ben sigillate. Nella sconsacrazione hanno tolto le reliquie e poi le hanno risigillate, oppure conservano ancora al loro interno le reliquie? Se sì, speriamo solo che non siano reliquie dei martiri uccisi per mano del Turco...la beffa sarebbe troppo grande.

Rr ha detto...

Ma in TV, a parte i numeri che variano a seconda, han fatto dei servizi?
Delle poche parole del sogennantes VdR non mi meraviglio. Per quanto annacquata possa essere, è sempre un Marcia anti System.
Rr

mic ha detto...

La TV non l'ho vista, su Avvenire non so se ne hanno parlato.
Resta comunque il fatto che migliaia di persone, confluite da molti luoghi, hanno manifestato il loro dissenso nei confronti delle tendenze contro la vita, forse decurtate anche dalla imminente manifestazione al Palalottomatica. Chissà?
In ogni caso, se è giusto manifestare il dissenso e dar voce alle istanze 'sane', non è la piazza il luogo delle decisioni, purtroppo. E nei luoghi dove si fanno le leggi si alzano voci che negano la vita purtroppo solo attenuate dai catto-compromessi. Senza rendersi conto che il degrado morale e antropologico in questo modo non viene fermato, ma rischia di scivolare inesorabilmente in una china dalle conseguenze nefaste per tutti. I compromessi infatti possono ritardare il processo e illudere su successi parziali che non risolvono alla radice il rifiuto della vita in tutti i diversi ambiti: aborti, eutanasia, uteri in affitto, unioni contro-natura, ecc.
Forse quello che anche i credenti non riescono a comprendere è che il male originario è stato il divorzio, che prima di sancire la scissione della coppia, rappresenta il divorzio dalla fedeltà più alta che la coppia rappresenta e dovrebbe vivere: quella col Creatore. Il resto non è che conseguenza, a ben pensarci.

Mi ha colpito una recente conferenza di Massimo Viglione ad Albano: "L'alpha e l'omega del processo rivoluzionario", che rilevava come l’interesse per il satanismo e per l’esoterismo sia iniziato nell'epoca del cosiddetto trionfo della ragione, vedendo coinvolti come personaggi di spicco di questo perverso interesse, gli stessi intellettuali della Rivoluzione francese.

È assolutamente naturale nell'uomo la volontà di trascendersi, di andare al di là di se stesso, ma se questa volontà si allontana da Dio, come di fatto avvenne dall'Umanesimo in poi, automaticamente si rivolgerà al mondo dell’occulto.
E questo, nel corso della storia ci mostra le fasi di una progressiva evoluzione: dalla cancellazione delle patrie e delle identità (globalizzazione) a quella della famiglia ed ora tocca all'uomo...
È in mezzo all’alpha e all’omega che si trova un segmento, il processo rivoluzionario, che ha causato il progressivo allontanamento di Dio dalla vita dell’uomo e dalla storia stessa. Ma la conclusione del professor Viglione, che è anche la nostra. è che sappiamo che è Dio e Dio solo l’Inizio e la Fine di tutto, l'Alpha e l'Omega che alla fine trionferà come Lui stesso ci ha promesso.

RAOUL DE GERRX ha detto...

"ORMAI SIAMO STANCHI DI FARCI PRENDERE PER I FONDELLI. GLI ADORATORI DI MAOMETTO PREGHINO A CASA LORO IN ITALIA DI MOSCHEE CE NE SONO PIU' DI 800.

"SIGNORE VIENI PRESTO IN NOSTRO AIUTO! NON TARDARE!!!"

Mais "saint" Jean Paul II n'a-t-il pas embrassé le Coran ? Non pas à Venise mais au Vatican même ?
"Saint" Jean-Paul II n'est-il pas LA référence maximale en matière d'Église œcuménique ?
Alors ou est le probLème ?
Chez les musulmans, qui baisent le Coran et qui l'appliquent partout où ils le peuvent, ou chez les soi-disant "catholiques", comme "saint" Jean-Paul II, qui baisent aussi le Coran mais ne veulent pas qu'on l'applique ?
Un minimum de cohérence chez les soi-disant catholiques vénérateurs de "saint" Jean-Paul II aiderait peut-être à éclaircir la question…

mic ha detto...

è Dio e Dio solo l’Inizio e la Fine di tutto, l'Alpha e l'Omega che alla fine trionferà come Lui stesso ci ha promesso.

Direi ancor meglio: è Dio e Dio solo l’Inizio e IL Fine di tutto, l'Alpha e l'Omega che alla fine trionferà come Lui stesso ci ha promesso.

RAOUL DE GERRX ha detto...

A propos de cette affaire de Venise, et encore à propos de l‘œcuménisme, cette idéologie de dissolution protestante, qui a innoculé dans les veines du catholicisme le renoncement non seulement à la conversion, au prosélytisme, à la mission (devenue “soutien au développement”), mais aussi à l’autoprotection, détruisant en même temps ses défenses immunitaires (“abattre les bastions”), il convient de revenir un instant sur le fameux livre du maçon gnostique, finalement converti à l’Islam, René Guénon, “La Crise du monde moderne”, écrit en 1924 et publié trois ans plus tard. Tout le programme maçonnique de Vatican II, tel qu’il est notamment défini dans la déclaration “Nostra aetate”, y est préfiguré.

Tout le programme aussi, et même le vocabulaire, de Jorge Mario Bergoglio, tel qu’il se dessine dès son premier entretien avec le maçon Eugenio Scalfari. C’est ce qui nous permet d’affirmer que le pape actuel n’a été choisi que pour accélérer la mise en œuvre du projet maçonnique, confirmant ainsi les “Instructions permanentes” (1819) de “Nubius” aux dirigeants de l’Alta Vendita publiées par Jacques Crétineau-Joly, à la demande de Pie IX, dans son fameux ouvrage, “L’Église Romaine en face de la révolution”, t. II, Paris, Plon, 1859, p. 84-85.

Rappelons un des principaux passages de ces “Instructions” :

« Le Pape, quel qu’il soit, ne viendra jamais aux Sociétés secrètes [ceci, depuis cinquante ans, n’est plus sûr (R.G.)] ; c’est aux Sociétés secrètes à faire le premier pas vers l’Église, dans le but de les vaincre tous deux. Le travail que nous allons entreprendre n’est l’œuvre ni d’un jour, ni d’un mois, ni d’un an ; il peut durer plusieurs années, un siècle peut-être ; mais dans nos rangs le soldat meurt et le combat continue. […] Ce que nous devons demander, ce que nous devons chercher et attendre, comme les Juifs attendent le Messie, c’est un pape selon nos besoins. […] Avec cela nous marcherons plus sûrement à l’assaut de l’Église qu’avec les pamphlets de nos frères de France et l’or même de l’Angleterre. Voulez-vous en savoir la raison ? C’est qu’avec cela, pour briser le rocher sur lequel Dieu a bâti son Église, nous n’avons plus besoin de vinaigre annibalien, plus besoin de poudre à canon, plus besoin même de nos bras. Nous avons le petit doigt du successeur de Pierre engagé dans le complot, et ce petit doigt vaut pour cette croisade tous les Urbains II et tous les saint Bernard de la Chrétienté. Nous ne doutons pas d’arriver à ce terme suprême de nos efforts ; mais quand ? mais comment ? L’inconnue ne se dégage pas encore…”

RAOUL DE GERRX ha detto...

Voici donc, tiré de “La Crise du monde moderne”, le texte de Guénon, que l’on pourrait intituler, avec les mots de Crétineau-Joly résumant le travail de l’Alta Vendita, “Détruire sans avoir l’air d’attaquer” :

« […] il y aurait avantage, bien que cela ne soit pas d'une nécessité absolue, à ce que l'élite en formation [une “élite” d’esprit maçonnique, évidemment (R.G.)] pût prendre un point d'appui dans une organisation occidentale ayant déjà une existence effective ; or il semble bien qu'il n'y ait plus en Occident qu'une seule organisation qui possède un caractère traditionnel, et qui conserve une doctrine susceptible de fournir au travail dont il s'agit une base appropriée : c'est l'Église catholique. Il suffirait de restituer à la doctrine de celle-ci, sans rien changer à la forme religieuse sous laquelle elle se présente au dehors, le sens profond qu'elle a réellement en elle-même, mais dont ses représentants actuels paraissent n'avoir plus conscience [sic], non plus que de son unité essentielle avec les autres formes traditionnelles ; les deux choses, d'ailleurs, sont inséparables l'une de l'autre. Ce serait la réalisation du Catholicisme au vrai sens du mot [sic], qui, étymologiquement, exprime l'idée d' “universalité”, ce qu'oublient un peu trop ceux qui voudraient n'en faire que la dénomination exclusive d'une forme spéciale et purement occidentale, sans aucun lien effectif avec les autres traditions ; et l'on peut dire que, dans l'état présent des choses, le Catholicisme n'a qu'une existence virtuelle, puisque nous n'y trouvons pas réellement la conscience de l'universalité [sic] ; mais il n'en est pas moins vrai que l'existence d'une organisation qui porte un tel nom est l'indication d'une base possible pour une restauration de l'esprit traditionnel dans son acception complète, et cela d'autant plus que, au moyen âge, elle a déjà servi de support à cet esprit dans le monde occidental. Il ne s'agirait donc, en somme, que d'une reconstitution de ce qui a existé avant la déviation moderne, avec les adaptations nécessaires aux conditions d'une autre époque ; et, si certains s'en étonnent ou protestent contre une semblable idée, c'est qu'ils sont eux-mêmes, à leur insu et peut-être contre leur gré, imbus de l'esprit moderne au point d'avoir complètement perdu le sens d'une tradition dont ils ne gardent que l'écorce. Il importerait de savoir si le formalisme de la « lettre », qui est encore une des variétés du « matérialisme » tel que nous l'avons entendu plus haut, a définitivement étouffé la spiritualité, ou si celle-ci n'est qu'obscurcie passagèrement et peut se réveiller encore dans le sein même de l'organisation existante ; mais c'est seulement la suite des événements qui permettra de s'en rendre compte. »

Ainsi, le catholicisme est une tradition « matérialisée » qui ne se comprend plus elle-même. Une bonne innoculation de maçonnisme va lui rendre la conscience de sa vraie origine…

(A suivre.)

RAOUL DE GERRX ha detto...

« Il se peut, d'ailleurs, que ces événements eux-mêmes imposent tôt ou tard, aux dirigeants de l'Église catholique, comme une nécessité inéluctable, ce dont ils ne comprendraient pas directement l'importance au point de vue de l'intellectualité pure ; il serait assurément regrettable qu'il faille, pour leur donner à réfléchir [les Papes étaient des idiots qui ne réfléchissaient pas (R.G.)], des circonstances aussi contingentes que celles qui relèvent du domaine politique, considéré en dehors de tout principe supérieur ; mais il faut bien admettre que l'occasion d'un développement de possibilités latentes doit être fourni à chacun par les moyens qui sont le plus immédiatement à la portée de sa compréhension actuelle. C'est pourquoi nous dirons ceci : devant l'aggravation d'un désordre qui se généralise de plus en plus, il y a lieu de faire appel à l'union de toutes les forces spirituelles qui exercent encore une action dans le monde extérieur, en Occident aussi bien qu'en Orient [le “Front commun”, vieille astuce révolutionnaire (R.G.)] ; et, du côté occidental, nous n'en voyons pas d'autres que l'Église catholique. Si celle-ci pouvait entrer par là en contact avec les représentants des traditions orientales, nous n'aurions qu'à nous féliciter de ce premier résultat, qui pourrait être précisément le point de départ de ce que nous avons en vue, car on ne tarderait sans doute pas à s'apercevoir qu'une entente simplement extérieure et “diplomatique” serait illusoire et ne pourrait avoir les conséquences voulues, de sorte qu'il faudrait bien en venir à ce par quoi on aurait dû normalement commencer, c'est-à-dire à envisager l'accord sur les principes, accord dont la condition nécessaire et suffisante serait que les représentants de l'Occident redeviennent vraiment conscients de ces principes, comme le sont toujours ceux de l'Orient. La véritable entente, redisons-le encore une fois, ne peut s'accomplir que par en haut et de l'intérieur, par conséquent dans le domaine que l'on peut appeler indifféremment intellectuel ou spirituel, car, pour nous, ces deux mots ont, au fond, exactement la même signification ; ensuite, et en partant de là, l'entente s'établirait aussi forcément dans tous les autres domaines, de même que, lorsqu'un principe est posé, il n'y a plus qu'à en déduire, ou plutôt à en “expliciter”, toutes les conséquences qui s'y trouvent impliquées. Il ne peut y avoir à cela qu'un seul obstacle : c'est le prosélytisme occidental [tiens, tiens ! plus de prosélytisme ! Où ai-je entendu ça ? (R.G.)], qui ne peut se résoudre à admettre qu'on doit parfois avoir des “alliés” qui ne soient point des “sujets” ; ou, pour parler plus exactement, c'est le défaut de compréhension dont ce prosélytisme n'est qu'un des effets ; cet obstacle sera-t-il surmonté ? S'il ne l'était pas, l'élite, pour se constituer, n'aurait plus à compter que sur l'effort de ceux qui seraient qualifiés par leur capacité intellectuelle, en dehors de tout milieu défini, et aussi, bien entendu, sur l'appui de l'Orient ; son travail en serait rendu plus difficile et son action ne pourrait s'exercer qu'à plus longue échéance, puisqu'elle aurait à en créer elle-même tous les instruments, au lieu de les trouver tout préparés comme dans l'autre cas ; mais nous ne pensons nullement que ces difficultés, si grandes qu'elles puissent être, soient de nature à empêcher ce qui doit être accompli d'une façon ou d'une autre. »
(A suivre.)

RAOUL DE GERRX ha detto...

« Nous estimons donc opportun de déclarer encore ceci : il y a dès maintenant, dans le monde occidental, des indices certains d'un mouvement qui demeure encore imprécis, mais qui peut et doit même normalement aboutir à la reconstitution d'une élite intellectuelle [celle que prépare la maçonnerie (R.G.)], à moins qu'un cataclysme ne survienne trop rapidement pour lui permettre de se développer jusqu'au bout. Il est à peine besoin de dire que l'Église aurait tout intérêt, quant à son rôle futur, à devancer en quelque sorte un tel mouvement, plutôt que de le laisser s'accomplir sans elle et d'être contrainte de le suivre tardivement pour maintenir une influence qui menacerait de lui échapper ; il n'est pas nécessaire de se placer à un point de vue très élevé et difficilement accessible pour comprendre que, en somme, c'est elle qui aurait les plus grands avantages à retirer d'une attitude qui, d'ailleurs, bien loin d'exiger de sa part la moindre compromission dans l'ordre doctrinal, aurait au contraire pour résultat de la débarrasser de toute infiltration de l'esprit moderne, et par laquelle, au surplus, rien ne serait modifié extérieurement. Il serait quelque peu paradoxal de voir le Catholicisme intégral se réaliser sans le concours de l'Église catholique, qui se trouverait peut-être alors dans la singulière obligation d'accepter d'être défendue, contre des assauts plus terribles que ceux qu'elle a jamais subis, par des hommes que ses dirigeants, ou du moins ceux qu'ils laissent parler en leur nom, auraient d'abord cherché à déconsidérer en jetant sur eux la suspicion la plus mal fondée ; et, pour notre part, nous regretterions qu'il en fût ainsi, mais, si l'on ne veut pas que les choses en viennent à ce point, il est grand temps, pour ceux à qui leur situation confère les plus graves responsabilités, d'agir en pleine connaissance de cause et de ne plus permettre que des tentatives qui peuvent avoir des conséquences de la plus haute importance risquent de se trouver arrêtées par l'incompréhension ou la malveillance de quelques individualités plus ou moins subalternes, ce qui s'est vu déjà, et ce qui montre encore une fois de plus à quel point le désordre règne partout aujourd'hui. Nous prévoyons bien qu'on ne nous saura nul gré de ces avertissements, que nous donnons en toute indépendance et d'une façon entièrement désintéressée ; peu nous importe, et nous n'en continuerons pas moins, lorsqu'il le faudra, et sous la forme que nous jugerons convenir le mieux aux circonstances, à dire ce qui doit être dit. Ce que nous disons présentement n'est que le résumé des conclusions auxquelles nous avons été conduit par certaines « expériences » toutes récentes, entreprises, cela va sans dire, sur un terrain purement intellectuel ; nous n'avons pas, pour le moment tout au moins, à entrer à ce propos dans des détails qui, du reste, seraient peu intéressants en eux-mêmes ; mais nous pouvons affirmer qu'il n'est pas, dans ce qui précède, un seul mot que nous ayons écrit sans y avoir mûrement réfléchi. Qu'on sache bien qu'il serait parfaitement inutile de chercher à opposer à cela des arguties philosophiques que nous voulons ignorer ; nous parlons sérieusement de choses sérieuses, nous n'avons pas de temps à perdre dans des discussions verbales qui n'ont pour nous aucun intérêt, et nous entendons rester entièrement étranger à toute polémique, à toute querelle d'école ou de parti, de même que nous refusons absolument de nous laisser appliquer une étiquette occidentale quelconque, car il n'en est aucune qui nous convienne ; que cela plaise ou déplaise à certains, c'est ainsi, et rien ne saurait nous faire changer d'attitude à cet égard. »

René Guénon, “La Crise du monde moderne”, Paris, 1927, “Quelques conclusions”.

Semper Fidelis ha detto...

Renzo T. anche a lei han fatto togliere le scarpe? Se si perchè si ostina a chiamarla solamente "opera d'arte"? Per favore sia corente.
Far togliere le scarpe ai visitatori in modo obbligatorio ha un significato diverso e questo la setta maomettana ben lo sa.
Ciò che riferisce sugli Altari invece di scriverlo qui e pubblicamente lo doveva inoltrare alla sede del Patriarcato o al Comune. Ora i maomettani e i loro complici comunisti e islandesi presto faranno a distruggere le Sante Reliquie per avere le prove che fosse sconsacrata.
Un po' di intelligenza attiva non guasterebbe. Spero almeno abbia fatto le foto. I Santi che li son conservati la ringraziano sin d'ora.

Anonimo ha detto...

Gentile lister,
mi permetto di chiederle un parere, sempre a proposito del comunismo.
Mi scontro spesso con una persona, che si autodefinisce "cattolica", e che ha deciso di candidarsi per un partito comunista. Alle mie rimostranze, lui ha detto che la condanna della Chiesa verso il comunismo e' stata cancellata dal CVII, e che comunque, dopo il CVII, ognuno e' libero di aderire ai partiti che vuole senza timore di essere "scomunicato". In ogni caso, sempre le sue parole queste, il comunismo non e' piu' "quello di una volta" e comunque lui, se venisse eletto, non avrebbe timore che venisse approvato qualcosa contro la vita, sia perche' bisogna sempre rispettare la legge voluta dalla maggioranza, sia perche' in tal caso lui avrebbe fiducia che con un referendum si potrebbero cancellare le leggi "dannose".
Come rispondergli a tono?
Grazie per i suggerimenti che vorra' darmi.
Piero

Rr ha detto...

Piero,
mi scusi se m' intrometto, ma più che conoscere meglio il comunismo, bisognerebbe dire al suo amico di conoscere meglio il Cattolicesimo. Gli regali il Catechsmo di GPII. Certo meglio sarebbe quello di S.Pio X , ma quello di GPII è post CVII, quindi più facile che lo legga. Penso esista un compendio. Poi potrebbe regalargli la Dominus Jesus.
Per quanto riguarda la scomunica ai comunisti, non credo sia mai stata cancellata ufficialmente.
Potrebbe anche consigliare al suo amico di farsi un
viaggio nei paesi ex comunisti( basta la Slovenia o Croazia, ma non lungo le coste, già l' Istria interna è sufficiente). Si accorgerebbe subito, a meno che non abbia il cuore foderato di prosciutto, del dessero spirituale, del vuoto esistenziale, dell' aria fredda, cruda, disumana, che vi si respira.
Dopo di che, se il suo amico vuole ancora essere comunista e " cattolico", se ne infischi. Uomo avvisato, mezzo salvato, ma se uno non si vuol salvare..."ad impossibilia, nemo tenetur".
Rr

RAOUL DE GERRX ha detto...

Il pourrait aussi aller faire un tour à Cuba ou en Corée du Nord… Ou en Chine…

Rr ha detto...

Rally,
L' ex Yougoslavie, avec tous ses horreurs, est plus proche et moins coûteux à visiter que la Chine. La Corée du Nord est interdite et Cuba...vous ne le savez pas encore' pas plus de communisme à Cuba, merci François. Pas vu Raul à Rome ? Le vieux Maricon, tout contrit...eh, comment la mort fait peur!
Rr

Anonimo ha detto...

Un altro contributo :
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-fate-rimuovere-subito-quella-installazione-12622.htm

Anonimo ha detto...

Caro Rr,
la ringrazio per i suggerimenti, ma lei sa gia' la risposta che riceverei: questo tizio mi risponderebbe subito che li' il comunismo "non e' stato applicato bene", che era una dittatura (come se il comunismo non implicasse necessariamente una dittatura), che ci sono state deviazioni, ecc ecc... Insomma tutto l'armamentario del comunista illuso.
Non vi dico cos'altro e' questo tizio, altrimenti vi mettereste le mani nei capelli, tanto vedreste ridotta la Chiesa nelle sue zone.
Ma io non lo dico certo per cercare di convincerlo, ma per cercare di aprire gli occhi a quelli che sembrano pendere dalle sue labbra.

Renzo T. ha detto...

Risposta a "Semper Fidelis":
1) Innanzitutto, pur non condividendo l'operazione culturale che considero "degna del degrado dei nostri tempi", non mi sono tolto le scarpe. Prima di me c'era stato un signore che, non volendo togliersi le scarpe per visitare "un'opera d'arte" aveva chiamato il 113 ed era stato concesso di visitare "l'opera d'arte" con le scarpe ai piedi. Quindi, sapendo che che c'era stato un precedente, mi ero preparato in tal senso. Sono solo stato "accompagnato" da un signore per la già citata "ricognizione sulle Pietre Sacre collocate negli altari.
2) Se, invece di postare pubblicamente quanto ho visto e i dubbi sulla corretta procedura di "riduzione allo stato profano" della chiesa, avessi scritto alla Curia, dal momento che come ha comunicato un suo esponente (don Dino Pistolato), pare non esistere il decreto della precitata "riduzione allo stato profano" non è da escludersi che trattandosi di un ex edificio sacro non più sotto la loro giurisdizione, non avessero nemmeno risposto, né, pro bono pacis, preso alcun provvedimento. In questo modo ho semplicemente sollevato un dubbio pubblicamente. Per cui, sarà difficile anche per i mussulmani e i comunisti islandesi, dopo che un tale dubbio è stato pubblicamente sollevato, profanare le reliquie, nell'eventualità che le stesse siano ancora conservate nei due predetti altari.
3) Essendo persona in quiescenza, mi scuso con i lettori per non possedere la Sua "intelligenza attiva", né probabilmente, la Sua Carità Cristiana..

rr ha detto...

Li lasci pendere dalle sue labbra e, se non sono suoi parenti stretti, se ne infischi.
Non si può salvare il mondo da soli, specie poi se il mondo non vuole essere salvato.
RR