Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 9 agosto 2016

Card Zen. Nuovo appello contro la Ostpolitik in Cina

Riprendiamo da Corrispondenza Romana [qui].
«SARÀ PER ME UNA VERA LACERAZIONE DEL CUORE, TRA l’istinto salesiano di devozione al Papa e l’impossibilità di seguirlo fino in fondo nel caso, per esempio, che incoraggiasse ad abbracciare l’Associazione Patriottica e ad entrare in una Chiesa totalmente asservita ad un governo ateo. Dovremo rifiutare di fare quel passo proprio perché esso è formalmente in contraddizione con l’autorità petrina. Sì, nel caso contemplato (ed in questo momento speriamo ancora fortemente che non si verifichi), noi vogliamo essere fedeli al Papa (al Papato, all’autorità del Vicario di Cristo), nonostante il Papa»
HA DETTO TUTTO. Una frase che potrebbe avere una valenza universale.

«Da tanti anni i nostri nemici non sono riusciti a farci morire. Ora ci tocca morire per mano del nostro Padre. Va bene, andiamo a morire»: sono le parole durissime, che il Vescovo emerito di Hong Kong, card. Joseph Zen Ze-kiun, ha ripreso da un sito Internet cattolico, per fotografare lo stato odierno degli ambigui rapporti diplomatici sussistenti fra Cina e Vaticano, rapporti in cui la prospettiva di un compromesso – ovvero di una resa della Santa Sede – pare profilarsi in modo più che concreto col rischio che la Chiesa clandestina, fedele a Roma, venga gettata nelle fauci dell’Associazione Patriottica, totalmente controllata dal regime comunista cinese.

Sua Eminenza non ricorre a giri di parole nell’appello pubblicato dall’agenzia AsiaNews[1] [qui] ed afferma chiaramente di temere «lo spettro di una dichiarazione proveniente proprio dall’autorità della Chiesa», un testo insomma che dica «di cambiare rotta. Quello che era dichiarato contrario alla dottrina ed alla disciplina della Chiesa diventerà legittimo e normale, tutti dovranno sottomettersi al governo che gestisce la Chiesa, tutti dovranno obbedire ai vescovi che fino ad oggi sono illegittimi e perfino scomunicati. Allora, hanno sbagliato per decenni questi poveri “confrontazionisti”?». Ed, a scanso di equivoci, precisa il card. Zen di aver voluto lanciare un appello «pieno di tristezza e di dolore» proprio «per preparare gli animi ad una tale eventualità, la quale una volta sembrava impossibile, ora ci si presenta molto probabile». Specificando anche come, «nella nostra accettazione delle disposizioni da Roma» vi sia «un limite, il limite della coscienza. Non possiamo seguire quell’eventuale accordo in ciò che alla coscienza appare come chiaramente contrario all’autentica fede cattolica. Papa Francesco ha sovente difeso il diritto all’obiezione di coscienza», quindi «non negherà ai suoi figli questo diritto».

Una decisione, quella del card. Zen, certo non assunta con disinvoltura: «Sarà per me una vera lacerazione del cuore, tra l’istinto salesiano di devozione al Papa e l’impossibilità di seguirlo fino in fondo nel caso, per esempio, che incoraggiasse ad abbracciare l’Associazione Patriottica e ad entrare in una Chiesa totalmente asservita ad un governo ateo. Dovremo rifiutare di fare quel passo proprio perché esso è formalmente in contraddizione con l’autorità petrina. Sì, nel caso contemplato (ed in questo momento speriamo ancora fortemente che non si verifichi), noi vogliamo essere fedeli al Papa (al Papato, all’autorità del Vicario di Cristo), nonostante il Papa».

La validità della Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi del 27 maggio 2007 è stata più volte ribadita anche da papa Francesco. In essa si afferma chiaramente non esser corrispondente alla dottrina cattolica la pretesa di «organismi voluti dallo Stato», come l’Associazione Patriottica, «di porsi al di sopra dei vescovi stessi e di guidare la vita della comunità ecclesiastica».

Il Vescovo emerito di Hong Kong lamenta anche un certo “tramar nell’ombra”: pare che i contatti tra Cina e Vaticano si siano moltiplicati, benché le trattative siano «diventate affari strettamente riservati alla Curia Romana, non una minima informazione» pare venga fornita ai membri della Commissione per la Chiesa in Cina, Commissione peraltro «silenziosamente sparita. Dopo l’elezione di papa Francesco ci viene comunicato» che i suoi lavori sarebbero ripresi «nella primavera del 2014; poi non più una parola da Roma, non un certificato di morte, non un annuncio funebre. Estrema sgarbatezza nei confronti dei membri e di chi l’ha costituita a suo tempo!». Da qui, la denuncia chiara del card. Zen: «C’è ancora un cinese ‘a Roma’, ma sembra che sia di disturbo. Lo hanno esiliato a Guam. E’ triste constatare che i grandi promotori del dialogo lo eliminino all’interno della Chiesa».

C’è una cosa di cui cui oggi proprio non v’è bisogno ed è una riedizione della Ostpolitik del card. Agostino Casaroli. Nel caso la direzione fosse quella, molto meglio cambiar prima rotta. Ammesso che si sia ancora in tempo… (M. F.)
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1. (Nota di Chiesa a post-concilio: da Asia News) All’origine, il post era un’articolata risposta a un’accusa rivolta al card. Zen da un giornalista di Vatican Insider, secondo cui l’anziano porporato spingerebbe alla “ribellione” contro le decisioni della Santa Sede. Il cardinale risponde alla falsa interpretazione del suo pensiero, ma elenca anche tutte le perplessità che suscitano i silenzi sulle violenze contro i cristiani e la riedizione di una politica vaticana simile alla Ostpolitik dei tempi del card. Agostino Casaroli. 

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Card. Mauro Piacenza su Quotidiano.net
....
in questo modo non c’è il rischio di assolvere delle responsabilità che magari andrebbero anche ricercate nel modo in cui vengono vissute certe religioni?
“Non sta ad un cardinale cattolico giudicare come un mussulmano vive la propria fede. Certamente, emerge con forza una verità ineludibile: l'unico possibile terreno di incontro con ogni uomo è costituito dalla comune ragione, da quel Logos partecipato ad ogni essere umano, attraverso la creazione, che per noi cristiani è diventato carne in Gesù di Nazareth. Senza ripartire dalla comune ragione, che in Occidente va urgentemente riscoperta nella sua potenza metafisica e in Oriente nella sua capacità critica, non vedo altri possibili terreni di incontro. L'elementare rispetto dell'altro, della sua intangibile dignità, della sua vita, lo stesso rispetto dei diritti umani fondamentali si fonda sul retto uso di ragione. Forse, se una differenza grande può essere individuata tra il cristianesimo ed ogni altra tradizione religiosa, essa è individuata proprio nella libertà. La libertà con la quale Dio ha creato il mondo, con la quale il Figlio di Dio lo ha salvato e nella quale lo Spirito Santo e la Chiesa fanno vivere gli uomini, non costringendo alcuno a credere senza libertà e ad agire contro ragione”.
Ma la sola linea del dialogo non rischia di essere perdente di fronte alla minaccia terroristica dell’Isis?
“Il dialogo è assolutamente indispensabile ed appartiene alla coscienza matura dell'Occidente; presuppone l'esistenza di due ragioni, dia-logos, che desiderino e vogliano realmente confrontarsi. Dobbiamo chiederci, con sano realismo, se esistano queste due ragioni, o se la parola dialogo non si riduca ad un mantra, che un Occidente disorientato e privo di identità continua a ripetere. Ciò non di meno, come cristiani, abbiamo imparato da Gesù a trasformare ogni circostanza in occasione di bene, anzi è Egli stesso che vince il male con il bene. Dunque, anche questi atti terroristici, devono spronare le nostre coscienze a rivolgersi più intensamente a Dio, a pregare di più, a fasciare il mondo di adorazione eucaristica continuata, incatenando il male con la forza del Santo Rosario, innalzato alla Beata Vergine Maria, Regina della pace e Madre di tutti i popoli. Solo una riscoperta della propria identità, culturale e religiosa, permetterà una risposta adeguata, capace, da un lato, di non rinunciare alla propria identità e, dall'altro, di non lasciarsi annientare. La legittima difesa, come insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica, è sempre lecita quando immediata e proporzionata ed è doverosa, quando ad essere colpito è il più debole. In tal senso, gli Stati ed i governi non possono venir meno al proprio dovere di difesa dei cittadini, anche in maniera laica, anche al di là di ciò che l'ispirazione confessionale di tipo cristiano potrebbe indicare”.
Serve una militarizzazione delle chiese dopo Rouen?
“È impensabile far presidiare ogni chiesa d'Europa dalle forze dell'ordine. Non ne abbiamo la capacità, non ci sono i numeri e, di fatto, significherebbe aver già perso, essere già ostaggi in casa nostra. La soluzione non è certamente quella proposta da alcuni leader, che hanno invocato una maggiore laicità dello Stato, per arginare questi fenomeni, ma è esattamente il contrario. È necessario comprendere ciò che, oltre settant'anni di comunismo hanno insegnato all'umanità: l'uomo, senza la dimensione religiosa non può vivere. E’ giunto forse, per l'Occidente, il momento di chiedersi se sia più logico, sensato e sicuro recuperare la propria identità cristiana, oppure continuare a negarla e ad umiliarla, affidandosi ad incerte, improbabili ed evidentemente pericolose 'nuove avventure religiose'".

Anonimo ha detto...

Siamo proprio alla liquidazione della nostra ex Chiesa Cattolica. A prezzi stracciatissimi si vende la Tradizione e soprattutto si annienta il sacrificio eroico di tanti anni da parte dei fedeli al Papa di Roma. C'è da essere affranti per tanta crudeltà e cinico disprezzo da parte dell'attuale VdR.

Nicola Lentinu ha detto...

Il problema è nella diplomazia che prende il sopravvento su tutto. Il problema è una segreteria di stato che da ufficio secondario è stato innalzato al vertice. Si aggiunga la dialoghite calabraghista degli ultimi decenni e si arriva alla situazione ben descritta dall'indomito cardinal Zen: non sono riusciti ad ammazzarci i nostri nemici........ e ci tocca morire per mano del nostro padre.

Anonimo ha detto...


La chiesa sta vivendo una situazione di gravità e drammaticità assoluta perché quella che si definisce oggi chiesa cattolica è in realtà una chiesa protestante. In questi tempi sono presenti soltanto residui di cattolicità: pochi fedeli sparsi un po' qua un po' là, pochissimi sacerdoti degni di questo nome, ancor più pochi vescovi e cardinali. Questi residui di cattolicità sono la Chiesa cattolica.

http://www.corsiadeiservi.it/it/default1.asp?page_id=1143

Federico ha detto...

«SARÀ PER ME UNA VERA LACERAZIONE DEL CUORE, TRA l’istinto salesiano di devozione al Papa e l’impossibilità di seguirlo fino in fondo nel caso, per esempio, che incoraggiasse ad abbracciare l’Associazione Patriottica e ad entrare in una Chiesa totalmente asservita ad un governo ateo. Dovremo rifiutare di fare quel passo proprio perché esso è formalmente in contraddizione con l’autorità petrina. Sì, nel caso contemplato (ed in questo momento speriamo ancora fortemente che non si verifichi), noi vogliamo essere fedeli al Papa (al Papato, all’autorità del Vicario di Cristo), nonostante il Papa»
HA DETTO TUTTO. Una frase che potrebbe avere una valenza universale

Josh ha detto...

"Da tanti anni i nostri nemici non sono riusciti a farci morire. Ora ci tocca morire per mano del nostro Padre. Va bene, andiamo a morire"

Finalmente! Drammaticamente sincero e Inquietante.
Eh com'è politicamente lungimirante il comunista mondialista bergoglio....Pare che gli unici che protegga siano i suoi fratellimusulmaniportatoridipaceeammore e i potenti di tutto il mondo.....

Imolaoggi ha detto...

...
Se quella in atto non è un’invasione organizzata dell’Europa, ma uno spostamento di popoli dai Paesi più poveri a quelli più ricchi, perché lo spostamento non tocca il Qatar o gli Emirati Arabi? Non sono forse questi Stati assai più ricchi dei nostri? E non c’è persino maggior omogeneità culturale e religiosa con gli immigrati islamici? Non dovrebbe essere più facile l’accoglienza e l’integrazione?
Perché, insomma, i musulmani in fuga dalla Nigeria o dal Bangladesh devono trovare ospitalità nell’Alta Val Seriana e non ad Abu Dhabi o a Riad? Perché vogliano avvicinarsi al Vaticano e non alla Mecca? Mistero.
A meno che, come si diceva, questa migrazione, più che un fenomeno spontaneo, sia una vera e propria invasione organizzata dell’Europa, una sottomissione programmata. E qui entra il ruolo del Papa. Perché chi dovrebbe difendere la cristianità, non si oppone alla sua progressiva distruzione? Anche a questa domanda non so rispondere. F
ra l’altro, pure dal punto di vista più economico, Bergoglio non lo capisco. Lui si dice grande difensore dei poveri. Non si accorge che l’invasione rende tutti più poveri? Non si accorge che viene utilizzata per l’abbassamento dei diritti? Non si accorge che le zone di sfruttamento, di caporalato, lavoro nero, riduzione dei redditi continuano senza freni proprio grazie all’afflusso in Europa dei clandestini?
Mario Giordano

Anonimo ha detto...

Io sanguino leggendo l’intervista corrierista al comandante generale della Guardia Costiera: “Noi li salviamo con ogni mezzo disponibile” dice l’ammiraglio Melone riferendosi da una parte agli invasori africani che si lanciano dalla Libia verso la Sicilia con gommoni e barchini e dall’altra ai ben più costosi mezzi messi a disposizione della Guardia Costiera dal contribuente tradito. Io sanguino quando leggo che “il trend di arrivi è lo stesso dello scorso anno: 150.000 persone”: di questo passo fra dieci anni gli italiani non saranno in minoranza solo in alcune scuole della provincia di Milano, come oggi, saranno in minoranza ovunque. Io sanguino quando l’ammiraglio dice: “Spero che il flusso possa arrestarsi”. Perché so come muore chi vive sperando. Io sanguino quando ammette che “dietro le partenze c’è sempre un’organizzazione criminale”: le mie tasse servono dunque a finanziare le mafie della quarta sponda. Io sanguino quando l’alto ufficiale dichiara: “Il mio compito è quello di salvare le vite”. Perché la Guardia Costiera dovrebbe innanzitutto guardare, custodire le coste, dietro le quali ci sono vite che non devono essere aggredite. Io sanguino quando parla di “movimenti biblici” perché subito penso alla Bibbia: per fede, è scritto in Ebrei 11, vengono respinti gli invasori, e quindi è per mancanza di fede che agli invasori si cede. Ma non è nulla cara, a Rio de Janeiro stiamo vincendo parecchie medaglie e l’Inno di Mameli risuona fiero.
Camillo Langone

Anonimo ha detto...

In memoriam aeternam erit justus

Il 9 agosto 1945, 70 anni fa, dopo quella sganciata su Hiroshima, una seconda bomba atomica esplose sulla città di Nagasaki, "casualmente" scelta in Olocausto dall'intelligence americana. Fu così "casualmente" distrutta la più numerosa comunità cattolica del Giappone.
R.I.P

Risposta per Mario Giordano . ha detto...

L'America e' qui in Italia !
La mia badante filippina e' scappata dall'Arabia per venire a lavorare in Italia , eppure lavorava per una ricca famiglia che in inverno la portava in vacanza ( si fa per dire ) a Gstaad .
A domanda rispose :...".pagano poco e il lavoro non ha orario , dovevo essere sempre a disposizione ."
E perche' proprio in Italia ?...risposta :" perche' gli italiani sono buoni ".


Manila in soccorso di 20mila lavoratori migranti che soffrono la fame in Arabia Saudita.
I filippini non vengono pagati da mesi, costretti a fare l’elemosina e a frugare nella spazzatura per sopravvivere.
http://www.asianews.it/notizie-it/Manila-in-soccorso-di-20mila-lavoratori-migranti-che-soffrono-la-fame-in-Arabia-Saudita-38241.html

Anonimo ha detto...

http://www.asianews.it/notizie-it/Card.-Zen:-Le-mie-perplessit%C3%A0-sul-dialogo-Cina-Santa-Sede-e-le-ricadute-sulla-Chiesa-cinese-38222.html

P.S. Caro Gianni , questo scritto a me, convalescente, è costato non poca fatica. Risparmiamela in futuro, per favore!
Card. Joseph Zen Ze-kiun

tralcio ha detto...

La neo-Chiesa del partito-club (di San Gallo) che ha eletto JMB Francesco non dovrebbe sorprenderci più di tanto. E' perfettamente coerente con la seminagione teologica (seminari, scuole diocesane, ritiri "spirituali", editoria, stampa, radio e TV) mediante la quale ha formato i suoi quadri. Trovo ingiusto assimilarne intenti e derive a quelli dell'altro partito, pure post-conciliare, uscito sconfitto dall'ultimo conclave, indetto -giova ricordarlo- dopo aver scientificamente indotto il papa, ora emerito, a "dimettersi".

Nella neo-Chiesa non c'è peccato originale (Rousseau), si ridacchia di devozioni e miracoli (Voltaire), si crede ciecamente a libertè, egalitè, fraternitè, viene esaltata la laicitè, la grazia è una copertura, un alibi, l'aver trovato un complice per "sorvolare" su un atto illecito, cercando comunque di modificare la legge per "legalizzarlo", visto che oltre a quello "originale" pare svanito ogni peccato (se non quelli socialmente esecrabili secondo la cultura del mondo), riempiendosi la bocca di "chi sono io per", ma tappando la bocca a chiunque opini qualcosa sull'andazzo... Inferno vuoto, satana evocato come categoria del pensiero, novissimi ridotti a un paradiso sicuro per tutti. Una vera campagna elettorale!

La neo-Chiesa non è solo un partito, ma fa politica. Sempre e comunque. La "pastorale" è la nuova frontiera delle sezioni d'un tempo: niente dottrina, persino Marx (Karl) è indigesto a chi ha abolito il principio di non contraddizione. Meglio un diuturno centro di accoglienza e di ascolto, luogo del dialogo, costine e pastasciutta e persino ospedale da campo.
Questi progressisti, post-cattolici, forse post-cristiani, tutori di un umanesimo confinante nella pura filantropia e con più di un sospetto massonico, trovano semplicemente "di troppo" la dottrina e della liturgia hanno l'idea di un bel ritrovo assembleare: ognuno può entrare, se c'è qualcosa da mangiare si serva pure, un "simbolo" non si nega a nessuno...

Dialogano così tanto da tacere sempre: tacciono sulle esigenze della conversione. Tacciono nel dire che non ogni pensiero è spirito e non ogni spirito è Spirito Santo. Dio è stato rivelato da Gesù Cristo, unico salvatore: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ossia la Trinità cristiana che per altri monoteismi è una bestemmia. Il Verbo Incarnato adorato dai cristiani è “carne e sangue”, non è "un libro", anche se ne ascoltiamo la Parola.

L’Incarnazione fa la differenza. Dio ha preso carne per lasciarsi crocifiggere! Ed è risorto, sconfiggendo il principe del mondo nella sua espressione massima: la morte.
Il dialogo che potrebbe essere il mezzo per l'annuncio, per la neo-Chiesa si è trasformato in un fine a se stesso, senza puntare a convertire nessuno (il che sarebbe "una sciocchezza"). Non si capisce più a che cosa serva la missione e chi è missionario è ridotto a scimmiottare le opere di una qualsiasi ONG. Se poi da qualche parte ci fossero frizioni con il Governo, ecco il metodo: da Roma la diplomazia aggira chi vive sul campo fastidi e persecuzioni, isolandolo, abbandonandolo, fregandosene di anni di prove e facendolo passare per un piantagrane (il caso Zen in Cina)...

La neo-Chiesa è associabile a molte altre culture perchè ha dissolto la sua! Va d'accordissimo con molti non-credenti ben intenzionati e filantropi, tanto che non si nota più alcuna differenza. La neo-Chiesa ha dato ragione al suo vate (il Card. Martini) che riteneva la Catholica in ritardo di due secoli (sulla Révolution e i suoi ideali). Peccato che questi "tolleranti" umanisti fossero a loro volta 18 secoli in ritardo su Cristo!

tralcio ha detto...

Come disse Frossard

"progressista è uno che fa la volontà di tutti, tranne che di Dio; conservatore è uno invece che fa sempre la volontà di Dio, che Dio lo voglia o no...".

Che il Signore ci trovi desiderosi di smetterla con i partiti nella Chiesa.
Di smetterla con le pastorali senza dogmi, con le teologie fatte di vuoto, con i dialoghi che non sanno che cosa dire.

I mistici non "ragionano" su Dio: Lo vedono. E fanno la Sua volontà.

Maria Santissima, prima che venga svenduta anche lei su qualche bancarella alla fiera dell'abbraccio protestante, sappia raccogliere il grido di dolore di chi si vede consegnato all'eresia e consegnarlo a Suo Figlio.

Anonimo ha detto...


@ La bomba at. su Nagasaki, il 9 agosto 1945

Nagasaki era l'obiettivo n. 2 del secondo lancio americano, un obiettivo di riserva. Sul primo era tutto coperto, per questa ragione l'ordigno fu sganciato su Nagasaki. Anche qui era tutto coperto ma all'improvviso si apri' uno squarcio tra le nubi. Historicus

Anonimo ha detto...


@ Queste si' che sono questioni vitali, altro che l'invasione dall'Africa!

Camillo Langone ha ragione, nei suoi duri commenti, ove rileva tra l'altro: cio' che conta e' che l'Italia stia andando bene alle Olimpiadi, non che non riesca a bloccare il flusso dei "migranti" che ci invade impunemente. A proposito di Olimpiadi, la grande stampa di oggi e' polarizzata su una notizia importantissima: il direttore di un giornale che aveva affettuosamente chiamato "tre cicciottelle" le azzurre della squadra del tiro con l'arco, finite quarte, non solo ha dovuto (ovviamente) chiedere scusa a tutte le donne (sic) ma e' stato anche licenziato in tronco dalla proprieta', per il gravissimo affronto al sesso femminile tutto! Vedi un po' come siamo ridotti, in che cosa dobbiamo perdere il tempo e per qual motivo si caccia la gente da un posto di lavoro.
Un episodio del genere parla da solo, fa capire piu' di tanti trattati perche' la nostra classe dirigente non e' capace di difenderci dall'invasione musulmana e da tante altre cose.
PP

Anonimo ha detto...

Zen è solo l'ultimo martire della diplomazia vaticana ... il Cardinale Mintzenty fu addirittura sollevato dall'incarico per volontà di Paolo VI, il card. Slipij e il card. Beran subirono minori pressioni da comunisti e fozini, rispetto allo scandaloso comportamento della segreteria di stato.

mic ha detto...

Dobbiamo essere consapevoli che stiamo combattendo da soli (umanamente, perché il Signore è nostro aiuto e nostro scudo).
E non dobbiamo desistere, non dobbiamo scoraggiarci per la disparità paurosa delle diverse forze che ci fronteggiano e neppure lasciarci intimidire, mentre la nostra ormai disincantata percezione della realtà, per quanto sconvolgente e dolorosa si manifesti, non può essere influenzata (non lo è mai stata e a maggior ragione ora) da conati normalisti in base ad un'idea distorta di obbedienza alla autorità.

Anonimo ha detto...

Vittorio Feltri per “Libero quotidiano”

VITTORIO FELTRI
 
La chiesa di San Zulian a Venezia è stata in questi giorni il luogo di un attacco terroristico subdolo, senza sangue, ma che fa sanguinare il cuore di uno come me che è ateo, ma è pur sempre figlio di questa terra dove suonano le campane e il panorama è pieno di croci e crocifissi.

mic ha detto...

Non è un afflato religioso quello di Feltri ma di certo identitario e di appartenenza violata.

Silvano ha detto...


Effetto Bergoglio

Aloisius ha detto...

Che Dio benedica il card. Zen e quelli come lui!
La tempra è quella di Shneider, cioè di veri cattolici che hanno a che fare con regimi comunisti (o musulmani), anche se Hong Kong ha una situazione particolare.
La sensazione che provano, descritta nell'articolo, è quella amara del tradimento, dell'abbandono da parte di chi, invece, dovrebbe sostenerli.
Il Calice amaro che bevve Cristo.
I cattolici che vivono in zone difficili, essendo abituati ad aspre persecuzioni, non chiedono aiuti concreti, che ovviamente non disprezzerebbero, ma soprattutto hanno bisogno di sostegno spirituale e morale dai dal Papa e dalla curia.

Ma il nostro misericordioso papa non ha nemmeno un briciolo di compassione per chi soffre per la fede, perché lui preferisce quelli che scendono a compromessi con lo schermo del dialogo e dell'ecumenismo. Come fa lui.

Un dogma da fastidio alla massa? Si aggira furbescamente; ribadire la fede fa arrabbiare i mussulmani? Rinunciamo alla nostra fede, basiamo il dialogo con l'islam sulla menzogna e consentiamo loro profanazioni blasfeme nelle nostre Chiese.

Non c'è più fede in questo comportamnento del papa e dei suoi sotenitori, nè quella misericordia di cui si riempie la bocca.
Altrimenti avrebbe perlomeno compassione per cardinali, vescovi e fedeli che soffrono per la fede, rischiando la pelle, l'incolumità e la libertà.

È quello che, nel nostro piccolo, stiamo provando anche noi, quelli che "fanno parte di questi gruppetti" che ancora non vogliono rinnegare la fede in Cristo.

Giusta riflessione di imolaoggi/Giordano sulla mancata immigrazione in terre musulmane, una prova evidente dell'invasione islamica in corso, costantemente negata dai media

E sono anche geniali negli attacchi di questa nuova guerra: sfruttano i disperati, una volta divenuti maggioranza fanno anche più figli e usano normali mezzi di trasporto al posto di costosissimi caccia bombardieri, come gli aerei di linea con le torri gemelle e il camion nel lungomare.

Josh ha detto...

@PP

tutto vero...
la grande stampa e' polarizzata sulla fondamentale notizia delle cicciottelle, e si perde anche il lavoro per questo. Invasione? dove? chi? :-)
a 20 anni pesavo nemmeno 60 kg, oggi più di 80 e non essendo altissimo prima ero un fuscello e adesso, è un dato di fatto, sembro un rugbysta. Quando me lo fanno notare un po' mi spiace, non perchè mi dicono la verità, ma perchè rispetto ad allora mi accorgo più concretamente di avere 25 anni(e kg:-)di più e tante cose più che altro intorno a me sono cambiate.

Oggi in generale col politically correct che è ormai diventato lingua orwelliana e inversione di realtà, è la Verità, in generale, che non si può più dire. Dalle panze taciute alla non invasione fino a tuttelereligionivoglionosemprepaceeammore alle panzane, la verità va taciuta, questo è il mondo in cui siamo. E poi dicono che l'informazione non è pilotata, e non è in atto nessun condizionamento psicologico mondiale: gravitiamo nella menzogna globale a tutti i livelli.

Anonimo ha detto...

No comment !

http://www.famigliacristiana.it/video/il-sacerdote-irlandese-canta-l-hallelujah-di-cohen-e-incanta-la-rete.aspx