Le Cresime ecumeniche del Cardinale Barbarin

Apprendiamo da Le Forum Catholique quanto pubblicato di seguito. Il discorso non è nuovo. Il card. Barbarin - e purtroppo non solo lui - è un campione del falso ecumenismo, ma anche del dialogo interreligioso senza rete. Ricordiamo il pellegrinaggio islamo-cristiano [qui] che si svolge ogni anno in Bretagna. In quello dell'anno precedente il cardinale lesse una sura del Corano. Che dire del cardinale che impara a memoria la chahada, il primo pilastro dell`islam, nel caso in cui dovesse recitarlo al capezzale di un morente musulmano, e che la recita in una cattedrale davanti al pubblico durante una conferenza?

La Pastora e l'Arcivescovo

Un'unica cerimonia, per la 'confermazione' (che per i protestanti non è un Sacramento!) di dieci giovani protestanti e cattolici. Sabato 17 ottobre, a Oullins nei pressi di Lione, in un contesto ecumenico.

Non Eucaristia o Cena del Signore, come deciso dalle due Chiese [due Chiese? Una confessione eretica elevata al rango di Chiesa?]. Giovani protestanti hanno rinnovato il loro battesimo, con l'intera comunità. A loro volta, sono stati testimoni del sacramento della confermazione ricevuto dai loro compagni cattolici. Inedita, la celebrazione presieduta dall'Arcivescovo di Lione, Philippe Barbarin, e dal parroco della parrocchia protestante di Oullins La Sarra, Françoise Sternberger.

Di seguito il testo del credo (!?) proclamato in quella celebrazione [Fonte: Le Forum Catholique]

"Credo in una comunità umana unita che eleva preghiere di pace e di amore al Padre suo
Credo in un Dio umile che si è fatto uomo: Cristo Suo figlio ha sofferto per amore per noi.
Credo in un Dio benevolo che ci sostiene nello Spirito.
Credo in un Dio che è un faro che brilla nelle mie notti e una solida roccia su cui mi affido.
Credo in un Dio protettore, così paterno come lo immaginavo nella mia infanzia.
Abba, penso che perdoni gli errori dei tuoi figli.
A volte ci mancano le parole Le parole per dire a Dio ciò che ci abita, di dire ciò che è la nostra fede.
Abbiamo scelto le parole per qualificarla: mistero, benevolenza, potere, infinito, fiducia, personale, insegnare, condividere, pregare, pensare...
Credo che la mia fede è piccola come un granello di senape.
Ma credo che con il l'aiuto del Signore e della comunità umana, sono in grado di farla fiorire sotto il sole il nostro Dio fa splendere e con le nostre lacrime di gioia.
Ogni giorno noi cristiani, noi costruiamo ponti che ci avvicinano a te Signore.
Queste pietre, intagliamo durante i nostri incontri di Catechesi, nell'amore, nella gioia, nella condivisione e nell'amicizia.
Ma anche nella nostra vita quotidiana, nei nostri canti, nelle nostre danze e preghiere ...
Questi ponti sono l'immagine della Chiesa che collega i cristiani tra di loro. Amen! "

Noterete che siamo a livelli a dir poco infantili sotto l'aspetto spirituale, siamo piuttosto a livelli animali[1]: psicologia, sentimentalismo. Si dice a un certo punto che mancano le parole; ma dove sono quelle eterne che la Chiesa ci ha consegnato nei secoli e che elevano l'anima e rafforzano lo spirito perché si scolpiscono nel cuore e strutturano la mente? Questo balbettio infantile dove e a cosa porta? Perché questo non solo viene tollerato ma si propaga mentre la spiritualità autentica è commissariata?

Condivisione, solidarietà, collaborazione, fraternità, pace, libertà (senza nessun accenno alla Verità, l'Unica che fà liberi e al Sacrificio espiatorio): tutti valori soltanto umani propri di un umanesimo non-cristiano, che senza l'opera redentrice, divino-umana e trasformante del Signore Gesù sono notoriamente destinati a non aver vita lunga e soggetti a decadimento. Questi cosiddetti "pastori", oltre a sviare i cattolici, traggono in inganno anche i loro interlocutori, avendo completamente dimenticato le parole del Signore: "Vi lascio la Pace vi do la mia Pace" ma "non come la dà il mondo". Il tutto nella implicita premessa che tutte le religioni sono uguali con un sapore sinistro, neppure più tanto nascosto, di Nuova Religione Mondiale.

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1. Anima, energia vitale, che abbiamo in comune con gli animali, sede delle passioni, delle emozioni e dei sentimenti. Distinta dallo spirito: intelletto - memoria - volontà, capace di governare, cooperando alla Grazia, sentimenti passioni emozioni.