Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 19 maggio 2021

C.M.Viganò. Svelare l’inganno e i suoi artefici è un’opera sacra e il Cattolico non può sottrarsi a questo dovere

Intervento di mons. C.M. Viganò al Convegno on line organizzato dalla Confederazione dei Triarii [videoregistrazione visibile qui]. «Svelare l’inganno e i suoi artefici è un’opera sacra e il Cattolico – come chiunque abbia conservato ancora un minimo di dignità e di onore – non può sottrarsi a questo dovere». Qui indice dei precedenti e correlati

EX PATRE DIABOLO
Considerazioni sul Great Reset

Vos ex patre Diabolo estis,
et desideria patris vestri vultis facere.
Gv 8, 44
Ringrazio di vero cuore il caro Professor Massimo Viglione che ha voluto invitarmi prender parte – per così dire da remoto – al Convegno da Lui organizzato quale Presidente della Confederazione dei Triarii. Rivolgo il mio più caro saluto anche a ciascuno degli illustri partecipanti a questo evento. Lasciate che Vi esprima la mia profonda stima e il mio più fervido ringraziamento per la vostra coraggiosa testimonianza, per gli illuminanti contributi e l’instancabile impegno che non cessate di prodigare, in modo più incalzante ed incisivo a partire dal febbraio dello scorso anno. Vi incoraggio a non indietreggiare e a non disarmare in questa battaglia micidiale che siamo tutti chiamati a combattere in quest’ora funesta della Storia, come mai nel passato. «Attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove» (Ef 6, 10-13). La breve riflessione che sto per offrirvi è in qualche maniera un’anticipazione in forma ridotta del mio intervento al Summit di Venezia che si terrà il prossimo 30 Maggio, organizzato dal Prof. Francesco Lamendola, che vedrà la partecipazione di alcuni di voi.

QUANDO Stalin decise nel 1932 di eliminare milioni di Ucraini in quel genocidio che fu l’Holodomor, egli pianificò una carestia sequestrando le derrate alimentari, vietando il commercio, proibendo gli spostamenti, censurando chi riportava i fatti. Questo crimine contro l’umanità, riconosciuto recentemente da molti Stati del mondo, fu condotto con modalità non dissimili da quelle adottate con la cosiddetta “emergenza pandemica” per il Great Reset.

Un contadino ucraino si sarebbe potuto chiedere: «Perché Stalin non manda provviste, invece di vietare l’apertura dei negozi e ogni spostamento? Non si accorge che così ci fa morire tutti di fame?» Eppure un osservatore non influenzato dalla propaganda comunista gli avrebbe risposto: «Perché Stalin vuole eliminare tutti gli Ucraini, e dà la colpa a una carestia che ha provocato scientemente per questo scopo». Egli avrebbe commesso lo stesso errore di quanti oggi, in presenza di una presunta pandemia, si chiedono perché i Governi abbiano preventivamente affossato la sanità pubblica, depotenziato i piani pandemici nazionali, vietato le cure efficaci, somministrato terapie dannose se non addirittura mortali e stiano oggi costringendo i cittadini, sotto il ricatto di perpetuare lockdown, coprifuoco e green pass incostituzionali, a sottoporsi a vaccini che non solo non garantiscono alcuna immunità, ma anzi comportano gravi effetti collaterali a breve e a lungo termine, oltre a diffondere ulteriormente forme più resistenti di virus.

Cercare una logica in quello che ci viene detto dai media mainstream, dai governanti, dai virologi e dai cosiddetti “esperti” è praticamente impossibile, ma questa irragionevolezza d’incanto scompare e rientra nella più cinica razionalità se solo ribaltiamo il nostro punto di vista. Dobbiamo cioè rinunciare a pensare che i nostri governanti agiscano per il nostro bene e più in generale che i nostri interlocutori siano onesti, sinceri e animati da buoni principi.

Certo, è più facile pensare che la pandemia sia reale, che esista un virus mortale che falcia milioni di vittime e che governanti e medici vadano apprezzati per lo sforzo compiuto dinanzi ad un evento che li ha colti tutti impreparati; o che il “nemico invisibile” viene effettivamente sconfitto dal prodigioso vaccino che le case farmaceutiche, con spirito umanitario e nessun interesse economico, hanno prodotto in tempi brevissimi. E poi ci sono i parenti, gli amici e i colleghi che ci guardano come fossimo pazzi, ci danno dei “complottisti” o – come qualche intellettuale conservatore inizia a fare con me – ci accusano di esasperare i toni di un confronto che, se moderato, aiuterebbe a comprendere i termini della questione. Se poi i nostri amici frequentano la parrocchia, ci sentiremo replicare che anche Francesco ha raccomandato i vaccini, che il prof. Tal Dei Tali ha affermato essere moralmente accettabili anche se prodotti con feti abortivi, dal momento – ci ammonisce – che chi oggi critica il vaccino contro il Covid accetta quelli somministrati sinora, anche se pure quelli sono ottenuti con aborti.

La menzogna seduce molti, anche tra i conservatori e gli stessi tradizionalisti. Anche noi, certe volte, stentiamo a credere che gli operatori di iniquità siano così ben organizzati, che siano riusciti a manipolare l’informazione, a ricattare i politici, a corrompere i medici, a intimidire i commercianti, a costringere miliardi di persone a indossare una museruola inutile e a considerare il vaccino come l’unica possibilità di scampare da morte certa. Eppure basterebbe leggere le linee guida che l’OMS scriveva nel 2019 a proposito del “Covid-19” che era di là da venire, per comprendere che vi è un solo copione sotto un’unica regia, con attori che si attengono alla parte loro assegnata e una claque di pennivendoli che falsa spudoratamente la realtà.

Osserviamo dall’esterno l’intera operazione, cercando di identificare gli elementi ricorrenti: l’inconfessabilità del disegno criminale dell’élite; la necessità di ammantarlo di ideali accettabili; la creazione di una situazione di emergenza per la quale l’élite ha già pianificato la soluzione, altrimenti inaccettabile. Può essere un aumento dei fondi destinati alle armi o un inasprimento dei controlli subito dopo l’attacco alle Torri Gemelle, lo sfruttamento delle risorse energetiche dell’Iraq col pretesto che Saddam Hussein possiede l’arma chimica e batteriologica, o la trasformazione della società e del lavoro a seguito di una pandemia. Dietro c’è sempre una scusa, una causa apparente, qualcosa di falso che nasconde la realtà: una menzogna, insomma; una frode.

La menzogna è il marchio degli artefici dei Great Reset degli ultimi secoli: la Pseudoriforma protestante, la Rivoluzione Francese, il Risorgimento, la Rivoluzione Russa, i due conflitti mondiali, la Rivoluzione industriale, il Sessantotto e il crollo del Muro di Berlino. Ogni volta, se ci fate caso, il motivo apparente di queste rivoluzioni non corrispondeva mai a quello reale.

In questa lunga sequela di Great Reset organizzati dalla medesima élite di cospiratori, non è riuscita a sfuggire nemmeno la Chiesa Cattolica. Pensateci: cosa ci dicevano i liturgisti del Concilio, quando volevano imporci la Messa riformata? Che il popolo non capiva, che la liturgia doveva essere resa comprensibile, per consentire una maggior partecipazione dei fedeli. E in nome di quella prophasis, di quel falso pretesto, non hanno tradotto la Messa apostolica, ma ne hanno inventata un’altra, perché volevano cancellare il principale ostacolo dottrinale al dialogo ecumenico con i Protestanti, indottrinando i fedeli alla nuova ecclesiologia del Vaticano II.

Come tutte le frodi, quelle che vengono ordite dal demonio e dai suoi servi si basano su false promesse che non verranno mai mantenute, in cambio delle quali cediamo un bene certo che non ci sarà restituito. Nell’Eden la prospettiva di diventare come dèi ha condotto alla perdita dell’amicizia con Dio e alla dannazione eterna, cui solo il Sacrificio redentore di Nostro Signore ha potuto riparare. E Satana tentò anche Nostro Signore, come al solito mentendo: «Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché è stata messa nelle mie mani e io la do a chi voglio. Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo» (Lc 4, 6-7). Ma nulla di quello che Satana offriva a Nostro Signore era realmente suo, né poteva darlo a chi voleva, men che meno a Colui che è Signore e Padrone di tutto. La tentazione del diavolo si basa sull’inganno: cosa mai possiamo aspettarci da colui che è «omicida fin da principio» (Gv 8, 44), «menzognero e padre della menzogna» (ibid.)?

Con la pandemia, ci hanno raccontato via via che l’isolamento, i lockdown, le mascherine, il coprifuoco, le Messe in streaming, la didattica a distanza, lo smartworking, i recovery funds, i vaccini, i green pass ci avrebbero permesso di uscire dall’emergenza, e credendo a questa menzogna abbiamo rinunciato a diritti e stili di vita che costoro ci avvertono non torneranno più: «Nulla sarà più come prima». La “nuova normalità” rappresenterà comunque una concessione, per ottenere la quale accetteremo la privazione di libertà che davamo per scontate, e scenderemo a compromessi senza comprendere l’assurdità della nostra accondiscendenza e l’oscenità delle pretese di chi ci comanda, dandoci ordini talmente assurdi da richiedere veramente un’abdicazione totale della ragione e della dignità. Ad ogni passo, un nuovo giro di vite, un ulteriore passo verso l’abisso: se non ci fermiamo in questa corsa verso il suicidio collettivo non torneremo più indietro.

È nostro dovere svelare l’inganno di questo Great Reset, perché esso è riconducibile a tutti gli altri assalti che nel corso della Storia hanno cercato di vanificare l’opera della Redenzione e di instaurare la tirannide dell’Anticristo. Poiché è questo, in realtà, a cui tendono gli artefici del Great Reset. Il Nuovo Ordine Mondiale – in significativa assonanza con il Novus Ordo conciliare – ribalta il cosmo divino per diffondere il caos infernale, in cui tutto ciò che la civiltà ha faticosamente costruito nel corso dei millenni sotto l’ispirazione della Grazia sia capovolto e pervertito, corrotto e cancellato.

Occorre che ciascuno di noi comprenda che quanto accade non è frutto di una sfortunata sequenza di casualità, ma risponde a un piano diabolico – nel senso che dietro tutto questo c’è il Maligno – che nel corso dei secoli persegue un unico fine: distruggere l’opera della Creazione, vanificare la Redenzione e cancellare ogni traccia di Bene sulla terra. E per ottenere questo fine l’ultimo passo è l’instaurazione di una sinarchia in cui comandano pochi tiranni senza volto, assetati di potere, dediti al culto della morte e del peccato, all’odio della vita, della virtù e della bellezza perché in esse risplende la grandezza di quel Dio, contro il quale gridano ancor oggi il loro infernale «Non serviam». I membri di questa setta maledetta non sono soltanto Bill Gates, George Soros o Klaus Schwab, ma quanti tramano nell’ombra, da secoli, per abbattere il Regno di Cristo: i Rotschild, i Rockefeller, i Warburg e quanti oggi sono giunti ad allearsi con i vertici della Chiesa, usando l’autorità morale del Papa e dei Vescovi per convincere i fedeli a vaccinarsi.

Sappiamo che la menzogna è l’emblema del diavolo, il segno distintivo dei suoi servi, il marchio di riconoscimento dei nemici di Dio e della Chiesa. Dio è Verità, il Verbo di Dio è vero ed Egli stesso è Dio: dire la verità, gridarla dai tetti, svelare l’inganno e i suoi artefici è un’opera sacra e il Cattolico – come chiunque abbia conservato ancora un minimo di dignità e di onore – non può sottrarsi a questo dovere.

Ciascuno di noi è stato pensato, voluto e creato per dare gloria a Dio ed esser parte di un grande disegno della Provvidenza: sin dall’eternità il Signore ci ha chiamati a condividere con Lui l’opera della Redenzione, a cooperare alla salvezza delle anime e al trionfo del Bene. Ciascuno di noi ha oggi la possibilità di scegliere se schierarsi con Cristo o contro Cristo, se combattere per la buona causa o rendersi complice degli operatori di iniquità. La vittoria di Dio è certissima, come certo è il premio che attende coloro che compiono la scelta di campo al fianco del Re dei re; e certa la sconfitta di chi serve il Nemico, certa la sua dannazione eterna.

Questa farsa crollerà, crollerà inesorabilmente! Impegniamoci tutti, con rinnovato zelo, perché sia restituita al nostro Re quella corona che i Suoi nemici Gli hanno strappato. Vi esorto a far regnare Nostro Signore nelle vostre anime, nelle famiglie, nelle vostre comunità, nello Stato, nel lavoro, nella scuola, nelle leggi e nei tribunali, nelle arti, nell’informazione, in tutti gli ambiti della vita privata e pubblica.

Abbiamo appena celebrato le Apparizioni della Vergine Immacolata ai pastorelli di Fatima: ricordiamo il monito di Nostra Signora sui pericoli e le punizioni che attendono il mondo se non si convertirà e farà penitenza. «Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno» (Mt 17, 21), dice il Signore. Nell’attesa che un Papa obbedisca pienamente alle richieste della Madre di Dio consacrando la Russia al Suo Cuore Immacolato, consacriamoLe noi stessi e le nostre famiglie, perseverando nella vita della Grazia sotto lo stendardo di Cristo Re. Regni con Lui anche la nostra Santissima Madre e Regina, Maria Santissima.
+ Carlo Maria Viganò, Arcivescovo
15 Maggio 2021
Sabbato post Ascensionem

33 commenti:

tralcio ha detto...

Vangelo di oggi. Gesù prega il Padre per noi.

"Padre santo, custodiscili nel tuo nome, quello che mi hai dato, perché siano una sola cosa, come noi. Quand'ero con loro, io li custodivo nel tuo nome, quello che mi hai dato, e li ho conservati, e nessuno di loro è andato perduto, tranne il figlio della perdizione, perché si compisse la Scrittura. Ma ora io vengo a te e dico questo mentre sono nel mondo, perché abbiano in se stessi la pienezza della mia gioia. Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.
Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li custodisca dal Maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anche io ho mandato loro nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch'essi consacrati nella verità".

Per essere "una cosa sola" con la Verità bisogna essere consacrati in quella comunione.

Mai come oggi questo costituisce la discriminante con la logica del mondo.

Da una parte la vera gioia, dall'altra le panzane del Maligno.

Anonimo ha detto...

Come ben sappiamo, quello che é accaduto nell'ultimo anno sta fungendo come pretesto ed acceleratore per una serie di trasformazioni politiche, economiche e sociali che, legittimandosi sullo stato emergenziale, stanno portando a compimento un processo iniziato diversi decenni fa. Tale insieme di trasformazioni è fortemente voluto da una serie di organismi sovranazionali che lo dirigono mediante una regia unitaria neppure troppo occulta. Stiamo parlando di una progressiva devoluzione della sovranità e dell'autonomia dei singoli paesi a favore di soggetti sovranazionali che rispondono solo a se stessi e agiscono in base a interessi privati. Affinché ciò sia possibile è però necessario imporre una cultura adatta a recepire una tale forma di governo, e abituare la popolazione agli strumenti di controllo indispensabili a mantenere un ordine di tali dimensioni, che deve essere tanto più serrato e stringente quanto più privo di strutture intermedie. È inoltre necessario alla realizzazione del disegno globale la costruzione del consenso delle masse affinché cambiamenti che contraddicono le basi del diritto della società occidentale possano essere accettati in vista di una nuovo modello di soggetto politico e giuridico. Se ci si ferma a riflettere, non si può negare che la pandemia abbia dato luogo a una forma di ideologia sanitaria che si presta perfettamente a tutti questi scopi.

Persino il Vaticano ha detto...

FONDAZIONE VATICANA PER L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E IL TRANSUMANO

Si chiama “renAIssance”: una personalità canonica giuridica pubblica con sede nella città del Vaticano presso l’Accademia per la Vita! È una Fondazione che non si occupa di aiutare i bisognosi, ma di far progredire l’IA, l’intelligenza artificiale! Nulla da eccepire. La gestione gesuitica del vaticano è a dir poco illuminante: distruzione sistematica della religione cattolica.
Il nome dell’operazione è perfetto: “renAIssance” significa infatti “rinascimento”, che deriva da “rinascere”. Quindi una nuova vita, una nuova concezione della Vita stessa: ma quale?
Il vaticano sta lavorando al ribaltamento dell’umanità in direzione del Transumano, la nuova religione mondialista !

Un tristo presagio: Astana nel prossimo giugno...

Anonimo ha detto...

Circa la "pedagogia disciplinare di massa" e le sue implicazioni vale la pena rileggersi l'articolo del 28 febbraio 2020 apparso su Il Manifesto, con titolo "Come disciplinare una società dopo averla influenzata".
https://ilmanifesto.it/come-disciplinare-una-societa-dopo-averla-influenzata/

Viator ha detto...

Molto efficace ascoltarlo qui
https://www.facebook.com/100008308455716/videos/2992246544395598

Anonimo ha detto...

Un altro bellissimo intervento di Mons. Viganò, che mi ha un po' rasserenato.
Per essere sincero, vedo lontanissimo il momento in cui "questa farsa crollerà, crollerà inesorabilmente!".
Ad ogni modo, Dio vede e Dio provvede.

Anonimo ha detto...


IL Gran Reset, un concetto troppo ampio, che finisce nella restrittiva quanto vaga interpretazione della storia come cospirazione ovvero agòne ove "comandano pochissimi uomini senza volto"?

Vaga, perché concepire l'intero processo storico come un viluppo diabolicamente diretto "da pochissimi uomini senza volto", è tesi che a ben vedere non spiega nulla ed anzi sconcerta, bisogna pur dirlo, per la sua superficialità. Tanti studi approfonditi di storici seri e geniali, a cominciare da quelli antichi, dai Tucidie, dai Polibio, per capire le cause, per approfondire, per spiegare, sono dunque da considerarsi carta straccia?

Rendiamo sempre grazie a mons. Viganò per il suo impegno nella battaglia per la rinascita della Chiesa, il suo coraggio ci è di conforto e di esempio - e per rammentarci ripetutamente che dietro tutti questi sconvolgimenti c'è l'opera del Maligno, che questa non è una battaglia come tante altre del passato, che, infine, dobbiamo partecipare alla lotta per la fede da veri credenti, innanzitutto con la preghiera e il digiuno, impegnandoci sempre di più nella battaglia per la nostra santificazione quotidiana.

Tuttavia, dobbiamo dissentire da un'interpretazione in medias res che sembra recepire acriticamente le tesi di un dr. Plinio e discepoli, insomma l'idea che l'intero contraddittorio processo storico si possa racchiudere con la formuletta della cospirazione di diabolici geni del male rimasti nei secoli sempre occulti.
Costoro avrebbero impresso il "marchio della menzogna" su una serie di importanti ed essenziali avvenimenti storici, elencati nel testo, dallo scisma protestante al Crollo del Muro di Berlino. Incluso, naturalmente, il Risorgimento, sappiamo bestia nera del dr. Plinio e dei suoi discepoli. Che cosa significhi esattamente questo "marchio della menzogna", nel contesto di fatti storici disparati che lo evoca, non appare tuttavia chiaro ai non iniziati.
Saremmo grati se qualcuno volesse illuminarci in proposito.
PP

Anonimo ha detto...

Le risposte le trova nelle opere di Mons. H. Delassus e di altri autori controrivoluzionari, oltre che nelle Encicliche dei Sommi Pontefici... come lei ben sa...

Anonimo ha detto...

@ PP

Questo intervento è parte di un tutto che sarà noto a fine maggio ed è rivolto ad un pubblico che una certa infarinatura l'ha. Comunque è bene sottolineare tracce che vengono ancora ignorate da molti.

Anonimo ha detto...

Crede che Pio IX fosse entuasiasto del Risorgimento?
Senz'altro lo è Ratzinger, che, a tempo suo, indossò il copricapo dei bersaglieri!

Anonimo ha detto...

Io credo a quello che dice Viganò e lo apprezzi, ma se lo fai ascoltare ad un cattolico, è difficile che lo recepisca... nonostante si continui a fornire evidenze di ogni genere, la gente non recepisce... non lo capisco e non riesco a darmi pace....

Catholicus ha detto...

È il mistero di iniquità. Dio ga impazzire coloro che vuol perdere, non capirebbero nemmeno
se glie lo spiegasse NSGC in persona, ormai sono anime perdute, ben liete del loro destino, che credono di felicità ( anche se solo terrena, non essendo stati loro insegnati i Novissimi da un clero ribelle e traditore).

Anonimo ha detto...

I Vescovi e i sacerdoti che amano Nostro Signore sanno perfettamente che tra la Fede rivelata e la dottrina conciliare vi è un’incongruenza insanabile. E lo sanno perfettamente anche i mercenari, mitrati o meno, che propagano l’errore e si fanno promotori della rivoluzione. Ma mentre i mercenari intendono davvero cambiare la Chiesa per trasformarla in una sorta di ONG imbevuta di principi massonici, i buoni Pastori non si rassegnano a credere che molti cedimenti rappresentino non la necessaria conseguenza di ben precisi errori insinuati dal Vaticano II, ma quasi un incidente di percorso che prima o poi verrà in qualche modo corretto. Questo errore filosofico e psicologico, ancor prima che teologico, li induce a cercare di tenere insieme la matrice della crisi presente e la fedeltà al Magistero immutabile della Chiesa, in un’opera titanica destinata al fallimento perché è appunto vana e innaturale. (Mons. C. M. Viganò)

Da Welthanschauung Italia ha detto...

PREVISIONI di Silvio Dalla Torre

In estate vi saranno delle caute aperture, ma si farà in modo mantener alta la tensione. La propaganda mediatica in favore della vaccinazione sarà sempre più pressante.
Il vero spartiacque si avrà tra settembre e ottobre, quando, con l’arrivo dell’autunno, si registrerà un inevitabile aumento dei contagi. Le scuole verranno nuovamente chiuse e si cercherà di estendere la campagna di va**inazione ai bambini ed agli adolescenti. Nel momento in cui si prendesse la decisione di escludere dalla frequenza scolastica e dalle attività sportive e ricreative i bambini non vaccinati, il confine tra regime autoritario, all’interno del quale già ci troviamo, e regime totalitario sarebbe superato.
Non escludo che fin dall’inizio questo fosse l’obiettivo. Sarà, in ogni caso, molto forte la tentazione, da parte delle classi dirigenti, di scatenare la rabbia dei presunti immunizzati contro il quindici, venti per cento che non è stato ancora convinto, malgrado le enormi pressioni, a farsi inoculare. Questi ultimi verranno additati come i responsabili di quanto è accaduto negli ultimi due anni. Ogni vittima del coronavirus sarà loro imputata. Verranno trattati come degli appestati.

Guardo a questa prospettiva con un certo timore. Non, naturalmente, per me stesso. Da quando ho l’età della ragione sono abituato a non farmi condizionare dalle opinione della maggioranza. Sono molto preoccupato per i miei figli, che potrebbero pagare un prezzo molto alto ed ingiusto. Ancora più pesante di quello che, insieme ai loro coetanei, hanno pagato finora.
Vedremo, in ogni caso, come andranno le cose.
La storia insegna che nulla è definito una volta per sempre. Finora ai promotori del grande reset tutto è filato secondo i piani. Non è detto che succeda così anche in futuro. Non si può escludere che in qualche paese diverso dell’Italia si manifestino reazioni inaspettate. Inoltre, lo sconquasso economico finora coperto con l’aumento esponenziale del debito pubblico, è destinato a far sentire i suoi effetti. A quel punto la parola non potrà che tornare al conflitto sociale.
Nei prossimi anni ne vedremo sicuramente delle belle.

Anonimo ha detto...

http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/archivi/video/10142-censurato-video-mons-vigano

CENSURATO VIDEO MONS. VIGANO'

Oggi per la prima volta è scesa la scure della censura sul sito You Tube dell'Accademia Adriatica di Filosofia "Nuova Italia", vittima illustre di You Tube, Mons. Carlo Maria Viganò, di seguito la mail di avviso di sospensione:


Buongiorno Accademia Adriatica di Filosofia Nuova Italia,

Purtroppo, in seguito a un esame svolto dal nostro team, abbiamo riscontrato che i tuoi contenuti violano le norme sulla disinformazione in ambito medico. Abbiamo rimosso i seguenti contenuti da YouTube:

Anonimo ha detto...


La questione di fondo è il criterio corretto per interpretare i fatti storici

La teoria della cospirazione universale, diretta da "superiori occulti", non è, a mio avviso, una teoria seria, chiunque la sostenga, fosse pure il papa in persona, che non è a priori maestro di teoria politica o di filosofia della storia. Qui non abbiamo a che fare con questioni dogmatiche. Prende questa teoria una parte inserita nel processo storico e la scambia per il tutto: L'azione delle sette assunta a motore nascosto della storia.
Questa teoria, iniziata da Barruel e proseguita da Delassus, è stata ripresa da Plinio Correa de Oliveira ed è il cavallo di battaglia, per così dire, della sua concezione dualistica e in sostanza manichea della storia come contrapposizione di rivoluzione e contro-rivoluzione.

Riporto questo passo del dr. Plinio.
"Gli agenti della Riv, la Mass e le altre forze segrete.[...] Produrre un processo così coerente, così continuo, come quello della Riv, attraverso le mille vicissitudini di secoli interi, pieni d'imprevisti di ogni ordine, ci sembra impossibile senza l'azione di successive generazioni di cospiratori, dotati di una intelligenza e di un potere straordinari [...] Le forze propulsive della Rivoluzione sono state manovrate fino a oggi da agenti astutissimi, che se ne sono serviti come di mezzi per realizzare il processo rivoluzionario. In modo generale si possono qualificare agenti della Rivoluzione tutte le sette, di qualunque natura, da essa generate dalla sua nascita sino ad oggi, per la diffusione del pensiero o per l'articolazione delle trame rivoluzionarie". La "setta madre" è "la massoneria come si rileva chiaramente dai documenti pontifici..." (Plinio etc, Rivoluzione e controrivoluzione, eetc., Sugarco, 2009, pp. 68-69).

Dunque: cospiratori dotati di una intelligenza e un potere straordinari. E sempre anonimi. Perchè, secondo la teoria, anche personalità fortissime come i Robespierre, i Napoleone, i Lenin, erano pur sempre "agenti" guidati da cospiratori "intelligentissimi e potentissimi" operanti dal nascosto. E certo, uno come Napoleone, faceva il passacarte di "superiori occulti" rimasti tali, come no: Napoleone, che ad un certo punto disponeva di eserciti interi pronti a gettarsi nel fuoco per lui, per così dire...
Non bastano questi pochi cenni per capire che si tratta di una teoria inaccettabile, per quello che pretende di essere, uscendo dall'ambito suo limitato specifico, quello di limitarsi a chiarire l'azione delle sette, quando c'è? No?

Oltretutto, la teoria crea il mito della massoneria come forza composta di intelligenze occulte ma geniali, potentissime etc. Un mito inconsistente. Non perché non ci siano persone colte e intelligenti tra i massoni, ovviamente ci sono: ma perché tutta l'impalcatura ideologico-misterico-simbolica dei massoni è solo un "gran niente", come diceva Federico il Grande, che si affiliò seguendo la moda e per avere i finanziamenti inglesi, necessari alle sue guerre. E la mass, per gli affliati, è vista spesso come una societas utile agli affari o a far carriera.
PP

Anonimo ha detto...

"... intelligenze occulte ma geniali, potentissime..."


intelligenze occulte...iniziatiche...questa è la differenza. Con l'iniziazione si accede al mondo sottile. Nel mondo sottile, come nel mondo fisico, si incontra il bene ed il male, con la differenza che nel mondo fisico, proprio perché fisico, è leggermente più facile riconoscere il male, l'errore. Non è così nel mondo sottile. Di iniziazioni ne esistono essenzialmente due quella cristiana, che chiamiamo santità, e quella non cristiana.

Ognuna di queste si suddivide in rami diversi ed è da ciascuno vissuta diversamente come vediamo nella santità, dove non troviamo due santi uguali, pur avendo ciascuno seguito la via stretta e dove la santità è diventata tale per una caratteristica particolare dei soggetti santi che hanno sviluppato di più una loro dote, chi il pensiero, chi l'azione, chi il sentimento, secondo la loro natura ed il tempo in cui sono vissuti.

Accanto alla santità, noi conosciamo l'empietà, la peccaminosità, anch'essa si manifesta in maniera diversa in persone diverse, in contesti diversi, con gradazioni diverse. I santi e gli empi hanno hanno le loro guide spirituali che sono gli Angeli Custodi e i diavoli che qualcuno ha definito i diavoli custodi.

Noi possiamo farci un'idea delle iniziazioni proprio guardando alla santità e alla empietà, esse infatti hanno ciascuna regole, scopi ed miliardi e miliardi di attuazioni. Non solo, santità e empietà hanno le loro gradazioni all'interno di ciascuna persona secondo periodi e circostanze della vita.

Noi sempre ci consideriamo peccatori, il che vuol dire che il peccato continua a tentarci, malgrado la nostra scelta della via stretta. Tuttavia questa lotta infinita contro male è quella che ci rafforza nel bene, cioè ci consente sempre meglio di distinguere il bene dal male e di scegliere il bene con sempre maggior sicurezza.

Come noi siamo tentati dal male, gli empi di tanto in tanto sono tentati dal bene, così anche per loro il giudizio finale sarà quello decisivo.

Quindi se noi guardiamo le civiltà diverse da quella cristiana hanno anch'esse filosofie, religioni, iniziazioni diverse che possono essere sagge, sane, oppure malate, mortifere. Questo lo possiamo vedere anche attraverso la medicina, la filosofia, la religione,l'arte,la politica che esse hanno sviluppato. Anche negli altri popoli bene e male sono sempre presenti ed ognuno ha le sue vie iniziatiche, alcune delle quali conducono sotto il livello animale. Ed ora dopo la corruzione della civiltà cristiana, anche molti di noi hanno aderito ad iniziazioni decisamente demoniache. Demoni che, in cambio dell'anima che è stata a loro venduta, garantiscono Potere, Danaro e Orgasmi comunque siano.

Concludendo l'uso di 'intelligenze geniali' non si riferisce tanto agli uomini, quanto alle potenze dell'aria a cui gli uomini si consacrano con pensieri, parole opere ed omissioni, attraverso le scelte della loro vita, che finiscono col diventare una vera e propria iniziazione demoniaca. Quindi questi uomini vengono a trovarsi sotto la guida del e/o dei diavolo/i custodi.

Ora noi dovremmo saperne una più del diavolo, ma così non è.... Non è così perché in ogni istante tendiamo ad allontanarci con pensieri, parole, opere ed omissioni dal nostro Maestro, Gesù Cristo, imbocchiamo la via larga e dimenticando la santità ci rotoliamo nell'empietà, silenziamo l'Angelo Custode ed entriamo così sotto la direzione di qualche demone dalla 'intelligenza potentissima'.

tralcio ha detto...

Molto interessanti i due spunti delle 22.22 di ieri e delle 7.32 odierne.

Per un credente cristiano cattolico l'Anticristo e i suoi scagnozzi sono un dato di fatto.

La principale attività di questi attori in scena è di far pensare di non esserci.

Perché a pensar che c'è il male, chi lo agisce e pensa come agirlo par d'essere meno buoni.

Oggi i cristiani sono equo-solidal-pacifici ed è tutto bello, buono, sereno, profumato...

Se pensiamo alla questione vaccinazioni, chi non pensa bene è un "complottista".

Sospettare che in certi ideali, valori e diritti dell'essere umano c'è del male è male?

E' complottismo la puzza di bruciato da troppe pentole rigorosamente prive di coperchio?

Allora nella Chiesa chi dà troppo peso al diavolo è un complottista?

Chi vedeva la primavera, dialogando con l'uomo in ricerca, sta perdendo creato e Creatore!

Non sarà che c'è stata una qualche fregatura? Chi è il truffatore?

E quelli con cui si dialogava erano lui o i suoi o dei polli come noi?

No: non ne sappiamo una più del diavolo! Il primo errore è questa superbia del sapere.

Solo la coscienza del nostro niente, ma dentro le piaghe di Cristo, fanno la Verità.

Ma questa è un'altra prospettiva, che deve saper fare i conti con la realtà.

Oggi ad esempio un disegno criminale a livello globale. E' quello che già ci provava ieri.

Ci prova da sempre, perchè è ANTI. E ha alcuni momenti della storia in cui si fa spavaldo.

Il momento in cui può arrivare un umile calcagno a schiacciargli la testa.

Ma ci sarà ancora fede sulla terra quando accadrà? Gesù se l'era chiesto.

Anonimo ha detto...

Jacques Crétineau-Joly: L'Église Romaine en face de la Révolution, tome 1 et 2,Cercle de la Renaissance Française, Paris.
Con prefazione di Mons. M. Lefebvre (pagg. XI a XV).

Anonimo ha detto...


Le "intelligenze geniali" attribuite ai massoni che tutto dirigerebbero restando nascosti, sarebbero non tanto degli uomini quanto delle potenze diaboliche da questi massoni evocate nelle loro iniziazioni?

Anche ammettendo che nelle loro iniziazioni i massoni invochino a loro sostegno Satana, resta impossibile credere che individui che godano di tanto potente appoggio possano poi starsene tranquillamente nell'oscurità a dirigere gli eventi. Il peccato cui Satana spinge gli uomini è soprattutto quello della superbia, della ribellione contro Dio, il cui primo atto è il disubbidire e il far mostra di sé, per comandare ed esser ossequiati in tutto.
Difficile credere che una "cupola massonica" segreta (perché questo si ricava dai discorsi di Plinio Correa) che ha diretto questo po' po' di rivoluzioni, dando evidentemente direttive e anzi ordini a gente come Napoleone, Lenin, Stalin etc., se ne possa esser stata sempre zitta e nascosta. Credere questo, significa non conoscere la natura umana.

Inoltre, tra i cattivi del XX secolo c'è anche notoriamente Mussolini, il quale ha instaurato un regime "totalitario" atipico perché (nelle condizioni di allora) molto favorevole alla Chiesa, alla religione, ai valori cattolici e implacabilmente antimassonico, visto che tra i primi suoi atti di governo, quando ancora non c'era il "regime", c'è stata la messa al bando della massoneria, rappresentata in alcuni esponenti di spicco del suo partito, che si adeguarono. Mussolini, chi lo "dirigeva", allora? Non rientra nello schema.

IL punto essenziale, che cerco di ribadire, riguarda la retta comprensione degli eventi, diventa una questione di metodo, per così dire.
Società più o meno segrete sono sempre esistite. Non sarò certo io a negare che esse possono tendere a porsi come gruppo di potere capace di influire sugli eventi politici e in altro modo. Ma queste "società" sono solo una parte del processo storico generale. Nella fase iniziale della Rivoluzione francese, p.e., i massoni erano sicuramente molto attivi e numerosi: la setta era molto di moda e in tanti vi partecipavano, anche come fatto di costume. È stata attiva nel diffondere certe idee (libertà individuale, uguaglianza etc) tuttavia non elaborate da essa. La libertà e l'uguaglianza come valori da impiegare razionalmente nella costruzione di un nuovo Stato, se vogliamo, hanno avuto il loro principale teorico in Rousseau, che non è mai stato massone e detestava anzi organizzazioni di quel tipo. Era un individualista, anarcoide, che odiava ricambiato il resto degli illumnisti.

L'appartenenza a questa o quella loggia dei membri della Assemblea rivol e poi della Convenzione non ha impedito che si odiassero e si ghigliottinassero a vicenda. Prevaleva la volontà di potenza e anche la fede esasperata nel proprio credo politico, considerato l'unico valido per risolvere i gravi problemi del momento. La rivoluzione era il frutto di istanze profonde di rinnovamento sociale, economico, spirituale, l'affermarsi di nuove classi, forze che non potevano essere più contenute nella struttura formalmente ancora medievale della Francia (vedi Tocqueville): la massoneria ha giocato all'interno di queste istanze ma non le ha create né le ha dirette (per di più da una sorta di centro occulto) una volta messosi in moto il processo rivoluzionario, che a un certo punto ha travolto tutti.
PP

Valeria Fusetti ha detto...

Purtroppo non sembra ci sia da aspettare Astana per capire che, tutto ciò, ed anche molto di quanto successo prima (60 anni circa), nulla ha a che fare con la Chiesa Cattolica Apostolica Romana. La Chiesa che è Corpo di Cristo non ospita il "Fumo di Satana". E se già molti anni fa questo era il "profumo" che si sentiva, ora quale sarebbe l'olezzo ?

Valeria Fusetti ha detto...

Mi sembra che mons. Viganò abbia indicato, come strumento umano, la Massoneria. E questa "pregevole" istituzione è, dalla sua nascita, attivamente anticattolica e presente, con i suoi uomini più rappresentativi ed intelligenti, in tutte quei movimenti sia culturali che rivoluzionari che, dal tardo Rinascimento in poi, hanno lavorato contro Dio stesso . Non mi sembra che occorra essere un discepolo di Plinio de Oliveira per rendersi conto di questo semplice fatto.

Anonimo ha detto...


Se avesse ragione lei, allora mons. Viganò si sarebbe limitato a far capire che la massoneria
è una delle componenti del fronte anticristiano che da secoli muove la guerra alla Chiesa cattolica.
Ma non mi sembra che si sia limitato a dire questo.
PP

Anonimo ha detto...


"Crede che Pio IX fosse entusiasta del Risorgimento?"

Eppure nella fase iniziale del nostro Risorgimento, lo era. Nel senso che anche lui sembrava accettare l'impostazione detta neoguelfa inaugurata da Gioberti: all'Italia occorrevano delle riforme, doveva ritrovarsi come Nazione liberandosi del dominio straniero, riscoprendo in se stessa l'eredità di un grande passato, che era eredità cattolica. Liberarsi dello straniero e comunque confederarsi sotto la presidenza, anche solo onoraria, del Papa. Le riforme si concentravano poi sulla concessione di costituzioni. La costituzione era considerata indispensabile per stare al passo con i tempi, anche una costituzione di tipo conservatore andava bene. Pio IX era, in generale, a favore di riforme moderate, si rendeva conto che il suo decrepito Stato ne aveva assoluto bisogno, a patto di mantenere la sua struttura teocratica.
Quando venne il momento della verità, tuttavia, il Papa si rese conto che, pur essendo principe italiano, non poteva partecipare alla guerra contro l'Austria occupante e padrona. Non eravamo più ai tempi del Barbarossa. E si tirò giustamente fuori. Ma in ritardo. La I guerra d'indipendenza, anche se fallì i suoi obiettivi, mise in moto un processo che poi nessuno riuscì più ad arrestare, nemmeno le grandi potenze, i cui capi, certamente legati alle rispettive massonerie, tutto volevano tranne che un Regno d'Italia unito. A Roma, la situazione sfuggì completamente di mano e il papa dovette fuggire, rifugiandosi presso il Borbone. Il papa, uomo mite e buono di carattere, non ebbe il coraggio di ordinare di sparare sulla folla di facinorosi che si era adunata davanti al Quirinale per assaltarlo; preferì fuggire.
Un celebre teorico della politica ha detto cinicamente che "non si governa con i paternostri".
Eppure, nella situazione interna Pio IX si era mosso bene. Aveva fatto fare una costituzione adatta al suo particolare Stato, servendosi dell'apporto del carrarese conte Pellegrino Rossi, uno dei migliori costituzionalisti dell'epoca, pari di Francia, in gioventù massone e seguace di G. Murat nel suo tentativo fallito di unificare l'Italia.
Ma Rossi, cui Pio IX aveva conferito l'incarico di guidare il governo fu assassinato, come sappiamo, al Palazzo della Cancelleria il giorno dell'inaugurazione del governo, dai rivoluzionari (dal figlio di Ciceruacchio) perché era un uomo in grado di rimettere in sesto lo Stato. La sua morte, prova della gravità irrimediabile della crisi, non dispiacque ai reazionari, perché Rossi avrebbe danneggiato privilegi secolari, una delle cause della decadenza dello Stato.
Pio IX non superò mai lo shock dell'avvento della Repubblica romana, con Mazzini e Garibaldi, l'apparizione violenta e in casa sua, dell'ala sinistra del Risorgimento, che si era fatta largo, anticlericale e anche, in parte, anticattolica.
Rimesso al potere dai francesi, non ripropose se non erro la Costituzione, cosa che Rosmini implorava lui facesse. Si rinchiuse in un'ostilità totale al Risorgimento, data la piega che aveva preso. Ma non ebbe nemmeno, si può dire, una politica "italiana". Cercò di resistere passivamene agli eventi, fidando sull'aiuto straniero per restare sul trono e sulle scomuniche.
"Pio IX, mancando nel temporale, pericolava di abusare dello spirituale nelle cose politiche: infatti non guerreggiava, ma scomunicava i guerreggianti."(Amerio, Iota Unum, par. 66).
PP
PP

Anonimo ha detto...

@ 20 maggio 2021 12:15

Il pensiero in sintesi è questo:

La vita in generale può essere considerata un'iniziazione, che noi chiamiamo cammino verso la santità, parimenti lo è per il muratore come per il primario d'ospedale e il mendicante.

Su questa strada ognuno cerca di fare del suo meglio, sempre confrontandosi con il bene e con il male. Ho scritto che lo scopo del male è, combattendolo, quello di rafforzarci nel bene.

Ma il male parte avvantaggiato in quanto promette la realizzazione dei nostri desideri, sempre da esso indotti, qui ed ora.

Il bene diversamente parte svantaggiato perché è più esigente in quanto non solo richiede esercizio ed allenamento , ma anche intenzioni cristalline che i Comandamenti sono lì a ricordarci insieme al Confiteor dei nostri peccati in pensieri, parole, opere ed omissioni.

Noi stessi con il volume dei nostri peccati, ammettiamo solo veniali, abituali ci allontaniamo dalla Grazia e conviviamo con qualche demonio di secondo o terzo rango sì, ma sempre demonio.

Noi non evochiamo i nostri demoni scientemente, ma i nostri pensieri, parole, opere ed omissioni, se non sono ancora santi, ci avvicinano ai demoni corrispondenti, fino a porci sotto il loro potere se non li riconosciamo e non ci sforziamo di tornare sulla via stretta.

Questo per dire che, tranne in alcuni casi, non c'è un'evocazione espressa del Maligno. Ora noi sappiamo che i seguaci del Maligno sono moltitudini, ma molti lo sono perché non hanno tenuta pulita la loro anima ed il loro spirito.

Anche il Maligno cerca di aumentare i suoi adepti, lo vediamo nella situazione in cui siamo, dove più della metà degli Italiani non solo non distingue più il bene dal male, ma accusa il bene di essere il male.

Chiudendo, nella società esistono cattivi maestri che trovano ingombrante la presenza di Gesù Cristo, che screditano ed irridono, e contemporaneamente offrono gratis, a parole, la goduria, il danaro, il potere.

E' con questi tre strumenti che vengono trasbordati gli esseri umani sotto la guida delle potenze dell'aria, la goduria per il popolo,il danaro per la classe media delle arti e dei mestieri, il potere per chi ha rubato al popolo l'onestà e alla classe media la laboriosità, senza che tra i trasbordati ci fosse alcuna evocazione esplicita del Maligno e senza appartenenza ad alcuna società segreta e partecipazione cosciente a qualsivoglia iniziazione, santità inclusa.

Anonimo ha detto...

L'anima nera di tutta la farsa pandemica globale, l'italo-americano Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID) e consigliere medico del presidente Joe Biden nella task force USA anti-Covid, è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La più alta onorificenza esistente in Italia gli è stata conferita dall'ambasciatore in USA Armando Varricchio nel corso di una cerimonia in pompa magna nella sua residenza di Villa Firenze. Poteva mancare un tale "riconoscimento", dopo tutto ciò che osserviamo sbigottiti dal gennaio 2020, che certifica la totale sottomissione istituzionale da parte di un'italietta governata da servi, traditori e ruffiani?

Simone Veronese ha detto...

Dirò che il riferimento al prof. De Mattei e al suo lavoro sulla mortalità dei vaxxini anti Covid è abbastanza palese e piccato... personalmente non l’ho gradito e la trovo una nota stonata, sopratutto perché ne mons. Viganò, né altri (come Danilo Quinto) hanno saputo replicare nel merito, almeno che io sappia.

Anonimo ha detto...

"... governata da servi, traditori e ruffiani?"

Vocaboli pienamente rispondenti a verità!
Bravo, complimenti! Grazie!

Simone Veronese ha detto...

Volevo dire “moralità” non “mortalità”.
Chiedo scusa per il typo.

Gederson Falcometa ha detto...

"In questa lunga sequela di Great Reset organizzati dalla medesima élite di cospiratori, non è riuscita a sfuggire nemmeno la Chiesa Cattolica. Pensateci: cosa ci dicevano i liturgisti del Concilio, quando volevano imporci la Messa riformata? Che il popolo non capiva, che la liturgia doveva essere resa comprensibile, per consentire una maggior partecipazione dei fedeli. E in nome di quella prophasis, di quel falso pretesto, non hanno tradotto la Messa apostolica, ma ne hanno inventata un’altra, perché volevano cancellare il principale ostacolo dottrinale al dialogo ecumenico con i Protestanti, indottrinando i fedeli alla nuova ecclesiologia del Vaticano II"".

Il Concilio Vaticano II in sè stesso è stato un Grande Reset nell'ordine religioso, come la sostituizione delle monarchie cattoliche è stato nell'ordine politico.

La questione fondamentale delle aspirazioni della nuova liturgia, presentata da mons. Viganò, è la tesi neomodernista della Chiesa giuridica x carismatica che è il fondamento della ecclesiologia di comunione (Vaticano II). La Chiesa è una realtà giuridica e carismatica, ma i neo-modernisti hanno separato queste due realtà e le hanno opposte l'una all'altra. Non è possibile approfondire qui, ma Yves Congar sottolinea che la Chiesa sarebbe diventata legale da Sant'Agostino. Il teologo neo-modernista arriva ad accusare l'ecclesiologia preconciliare di essere un'ecclesiologia cristomonista. Cristomonismo significa "uno squilibrio nella Chiesa cattolica a livello di" coscienza ecclesiale "(diverso dalla dottrina). Una cristologia senza pneumatologia parallela è stata creata per un tempo nella Chiesa, cioè un Gesù totalmente separato dallo Spirito Santo, quindi un'Ecclesiologia Istituzionale escludendo la sua dimensione carismatica ". Qui si possono gustare le tesi delle tre epoche della Chiesa di Joaquim de Fiore, così come c'è un grande sospetto che sia solo una nuova forma dell'antica e nota tesi della Chiesa costantiniana. È certo che dal Concilio ad oggi la Chiesa non vuole essere legale, essendo non legale non è diventata carismatica. Ora, un carisma può essere falso o vero, serve un'autorità per distinguere una cosa dall'altra. Un Papa che dice "chi sono io per giudicare?" in nessun modo ti consideri un giudice, puoi ancora essere il giudice supremo di una persona giuridica? Questa affermazione di Francesco non definisce solo lui, ma la stessa "chiesa conciliare", che non ha nemmeno difeso un'interpretazione autentica del Concilio o ha voluto dare il suo vero significato. E il Codice di Diritto Canonico, a cosa serve? Tutti i Sinodi convocati da Francesco portano domande che sono già state chiuse e risolte al CDC. Infine, abbiamo visto la Conferenza episcopale americana voler promulgare un documento, sul divieto di comunione ai politici abortisti. Il cardinale Ladaria ha risposto consigliando dialogo, concordia e unità, dicendo che il dibattito sulla comunione con i politici abortisti non deve essere motivo di divisione. Ora, che unione c'è tra il clero favorevole e chi è contrario? Così come un giudice è necessario per determinare la verità o la falsità di un carisma, anche un giudice è tenuto a determinare la stessa in relazione alla dottrina e alla disciplina, ma la "chiesa conciliare" vuole apparire "carismatica", non vuole essere in alcun modo legale! Non ha senso riunire la Conferenza episcopale americana per promulgare un documento contro la comunione per i politici abortisti, tanto meno è l'intervento della CDF, perché la CDC affronta la questione e la proibisce. Come possiamo vedere, non si tratta più di applicare il CDC, ma di fare nuove letture dal presente ...

Anonimo ha detto...

Senza volere, parlando d'altro, mi capita di sentire persone che, lasciata la Chiesa nella loro primissima giovinezza, citano Viganò. Ma guarda! Una parola corre veloce tra noi.

Anonimo ha detto...

Mandare a memoria: il rifiuto della storia è al cuore dell’ideologia. Standing ovation per Giovanni Maddalena

Perché le ideologie
non possono amare la storia
di Giovanni Maddalena

Sul Daily Telegraph della scorsa settimana è apparso un articolo di Oliver Dowden, ministro della cultura del Regno Unito, sulla celebre cancel culture, termine generale con cui ora – speriamo per poco – si definisce la cultura che vuole rivedere in senso giusto e progressivo la storia, la lingua, l’educazione. Dowden si concentra sull’ennesimo episodio di tale revisione. All’Università di Liverpool, spinti da un gruppo di studenti attivisti, gli accademici hanno deciso di rimuovere l’intitolazione di un edificio a William E. Gladstone, primo ministro inglese (1892-1894), perché la sua famiglia possedeva degli schiavi. Agli attivisti non è bastato che Gladstone fosse esplicitamente contrario alla schiavitù e che non possedesse schiavi. Se sei figlio di uno schiavista, devi essere per forza uno schiavista. Giustamente, Dowden indica come maoismo questa ricerca del nemico oggettivo, il nemico che è tale per quello che è non per quello che fa o dice. È l’antica storia già vista in tutti i regimi totalitari del Novecento, con gli ebrei, con i kulaki, con gli armeni, con i nobili. Che si ripeta ora, negli Stati Uniti o in Inghilterra, e presto in tutta la sua forza in Italia, mette in luce un meccanismo ideologico interessante. Perché prendersela con la storia? Perché avercela con un passato del quale, nel bene e nel male, si è debitori? E perché non far pace con la propria storia, riconoscendo il bene e il male? Come è possibile che, soprattutto delle persone progressiste e colte come gli attivisti in questione, non riconoscano il valore della storia? È possibile per via del meccanismo ideologico che si trova al fondo della cancel culture. L’ideologia non tollera mai la storia. Nata da una verità parziale resa assoluta, fino a impazzire, l’ideologia non tollera che le si ricordi da dove è nata e come. C’è sempre un curioso odio del padre dentro le proposizioni ideologiche. Ma l’odio ha diverse motivazioni. Innanzi tutto ricordare la storia significa abbassare le pretese di assolutezza della visione, relativizzare quei valori su cui l’ideologia si innesta rendendoli parte di contesti più ampi e di possibilità di cambiamento: quello che è giusto oggi non lo sarà domani, almeno non nello stesso modo, come adesso ciò che era giusto ieri ci appare sbagliato o parziale oggi. In secondo luogo, la storia ci fa vedere quanto siamo uniti, come esseri umani, venendo da comuni origini: i miei avversari sono anche i miei fratelli. Infine, la storia è pericolosa perché dà armi culturali agli avversari: da dove si prendono le nuove idee? Dal passato, magari dalle vicende non note o minoritarie del passato, o magari da quelle ora scartate. Se io avveleno i pozzi del passato eliminando i riferimenti pubblici, cancellando la memoria o alterandola, anche i nuovi valori e le nuove idee si potranno solo prendere dal presente, cioè dalla stessa ideologia. Sensatamente, Dowden propone al posto del “maoismo” un “moreismo”, da “more”, che vuol dire “più”: più statue, più intitolazioni, più interpretazioni della storia. Più storia, insomma. Ma è un appello che cade nel vuoto perché il meccanismo antistorico è al cuore dell’ideologia: rinunciare a esso sarebbe rinunciare all’ideologia stessa.

Anonimo ha detto...


"persone progressiste e colte come gli attivisti in questione.."

Che tali "attivisti" siano da considerarsi "persone colte" appare difficile concedere: se fossero persone davvero colte non farebbero richieste del genere.
Ma questi "attivisti" a quale etnia appartenevano, lo diceva l'articolo?