Purtroppo non mancano precedenti qui in Italia [vedi]. Tutto nasce da Lumen Gentium, 16 [qui] e Nostra aetate [qui - qui] - vedi anche qui - qui - qui.
Leggo su Riposte Catholique che Domenica scorsa, 6 febbraio, associazioni che si definiscono “cattoliche” per raccogliere donazioni hanno organizzato una mezza giornata ecumenica con l'Islam a Saint-Sulpice dove si sono svolti balli islamici nel coro della basilica e si sono lette sure dal pulpito.
I relatori islamici presenti hanno potuto dire le loro preghiere in una cappella. Monsignor Pontier, amministratore diocesano della diocesi di Parigi, ha pronunciato un discorso durante questo evento che ovviamente ha ignorato l'ovvio: una chiesa è uno spazio sacro, non un teatro o una moschea.
Più di 80 giovani cattolici si sono riuniti giovedì sera per riparare all'oltraggio con la preghiera. Hanno recitato il Rosario inginocchiati sui gradini della basilica.
18 commenti:
Menti e cuori sono oscurati...non trovo altra ragione a questo dilagare del suicidio religioso, culturale, politico, economico dell'Occidente dissoluto, decerebrato, disossato.
Fece dott.ssa Guarini nel 2017 a ricordare questo fondamentale passo del tuo volume del 2012 "La Chiesa e la sua continuità. Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II" (Ed. DEUI)
L'AFFERMAZIONE CHE CRISTIANI, EBREI E ISLAMICI "ADORANO LO STESSO DIO" È ERRONEA
"Ma il disegno di salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in particolare i musulmani, i quali,professando di avere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso che giudicherà gli uomini nel giorno finale.
[...]
Non può restare senza conseguenze una dichiarazione del genere da parte di un Papa:
« Cristiani ed Ebrei hanno una grande parte di patrimonio spirituale in comune, pregano lo stesso[1] Signore... » (Benedetto XVI, Discorso in occasione della visita alla Sinagoga di Roma il 17 gennaio 2010).
[...] Non si tratta solo di una religione, ma di una Persona, di un Dio vivente che, fatto unico nella storia, si è incarnato in Cristo, assumendo due nature, perfettamente uomo e perfettamente Dio. E questo rimane lo scandalo per gli atei, per gli ebrei eper i musulmani. Quel quid in più di un Dio Incarnato e Morto per riscattare il nostro peccato e Risorto per rigenerare la natura umana nella Creazione Nuova riconducendola al Padre, fa una differenza abissale. E dunque adorare e pregare l'Uno piuttosto che l'altro non è ininfluente."
Grazie dunque dott.ssa Guarini per aver ribadito nero su bianco questi fondamentali concetti confutando, Dottrina alla mano, documenti e discorsi ufficiali conciliari e post-conciliari
Cordialmente,,
Romanus
80° giorno di digiuno, lotta, preghiera, povertà, resistenza contro la tirannia - rdv
Anche quest'anno è giunto il giorno di Santa Eulalia, martire del IV secolo, che nel tempo è entrata nel novero dei miei santi preferiti. In suo omaggio riporto alcuni versi di Jacint Verdaguer nella mia perfettibile traduzione. Descrivono il martirio di Eulalia in una Catalogna ancora pagana, martirio che è perfetta imitazione di Cristo, e lo mettono in relazione a una spina che spuntò miracolosamente sulla Croce di legno d'olivo portata da San Giacomo a Barcellona e piantata sul Monte Tàber di fronte a un tempio pagano. Santa Eulalia, ora pro nobis!
Santa Eulalia - 12 Febrer
Passaron trecento anni, e una fanciulla
di tredici primavere, bella come un angelo,
dalla gente di Sarrià venuta a Barcellona,
parla della croce a mezzogiorno,
e non contenta di insegnar loro il simbolo
della nostra redenzione, su esempio di Cristo,
inchiodata a mani e piedi, lì vuol morire.
Per quel sangue di Eulalia,
insieme al sangue della sua compagna Giulia,
l’Albero simbolico* diede
nella sua leggiadra crescita una spina.
- Jacint Verdaguer, La Creu de Barcino (1900)
Originale catalano:
Passaren tres-cents anys: una donzella
de tretze abrils, hermosa com un àngel,
dels pagesius de Sarrià vinguda,
ne parla a Barcelona al mig del dia,
i, no contenta d'ensenyar-li el sìmbol
de nostra redempciò, de Crist a exemple,
de peus i mans clavada vol morir-hi.
Amb eixa Sang d'Eulària,
junt amb la sang de sa companya Júlia,
dóna l'arbre simbòlic
en sa hermosa creixença una embranzida.
[Luis Salvador Carmona (1709 - 1767) - Martirio di Santa Eulalia (particolare), 1760]
Andrea Sandri
Continua la profanazione delle nostre chiese cattoliche, con questi riti in comune con i seguaci delle falsi religioni.
Una cosa aberrante, lasciar i mussulmani pregare il loro Dio nelle nostre chiese.
I musulmani ci considerano idolatri perché, dice il loro Libro chiaramente ispirato dalle potenze delle tenebre, noi adoriamo una Trinità di tre dèi, composta da "Dio, Gesù e Maria": nella nostra S.ma Trinità inseriscono Maria, che sarebbe poi la sorella di Aronne, per loro, vissuta tanti secoli prima di Cristo! Un pasticcio mostruoso, un rabberciamento di fonti cristiane eretiche presenti nella penisola arabica al tempo di Maometto.
In quanto idolatri, per il Corano, uccidere i cristiani e anche torturarli è titolo di merito.
Questo e altro è contenuto nel Corano, un libro nella sua essenza anticristiano, praticamente in tutto.
Il tradimento della fede e della morale cristiana si paga duramente.
Forse ai presenti castighi sta aggiungendosi anche il flagello della guerra, quella vera. Mosca ha ordinato ai suoi diplomatici di lasciare l'Ucraina (CdS di stamattina). Questo sembra indicare che l'invasione russa è ormai imminente. La guerra dovrebbe limitarsi all'Ucraina, però bisognerà vedere. Se sono vere le notizie fatte trapelare sui giornali, il dispositivo d'attacco predisposto dai russi appare imponente. La tenuta dell'esercito ucraino è un'incognita.
Indubbiamente c'è una parte consistente degli Ucraini che vuole essere indipendente e che ha paura di ritornare sotto la Russia. Ma è anche vero che l'Ucraina libera ha sposato le peggiori derive morali occidentali. Le Femen, le virago che seminude si divertivano a dissacrare cerimonie religiose e la religione cattolica, ostentando scritte blasfeme sul petto nudo, persino dentro le chiese cattoliche, non erano ucraine?
Certe terribili offese, non redente dal pentimento e dalla penitenza, Dio non le perdona già in questa terra, le fa pagare a tutto il popolo che abbia lasciato passivamente fare, rendendosi oggettivamente complice.
Z.
In due modi poi si può recare offesa: cioè con la violenza o con la frode; con la frode che è propria dell'astuta volpe e con la violenza che è propria del leone; indegnissime l'una e l'altra dell'uomo, ma la frode è assai più odiosa. Di tutte le ingiustizie, nessuna è più deprecabile di quella di coloro che, quanto più ti ingannano, tanto più fanno in modo di sembrare uomini onesti.
Marco Tullio Cicerone, “Sui doveri”.
Però adesso l'inganno non serve più,al punto in cui siamo arrivati, i loro tradimenti e le loro buffonate le fanno davanti a tutti , anzi addirittura se ne vantano.
"Chiedere all'attuale clero di rispettare la liturgia della Chiesa comporta una perdita di tempo: con un'ostinazione spesso accompagnata da una profonda mancanza di cultura, coloro che occupano i luoghi da cui dovrebbero insegnare, precedere e guidare i fedeli – a tutti i livelli della Chiesa, dal papa al semplice parroco – sembrano voler sabotare sistematicamente il culto divino in un modo che rimane del tutto incomprensibile"
Secondo noi è invece comprensibilissimo. Già i documenti conciliari hanno una lettera, che dice una cosa, ed uno spirito che dice tutto ed il contrario di tutto. Il novus ordo è costruito per essere anti tradizionale pur apparendo tradizionale. Già il fatto che esso nasce sulla demolizione totale della tradizione è quanto di più anti tradizionale possa esserci. Ed anche se recupera molto della tradizione che ha prima distrutto, anche questo è anti tradizionale: da quando in qua bisogna prima distruggere per poi recuperare qualcosina di ciò che s'è distrutto? Forse che le macerie sono tradizione? E' questo il peccato originale del novus ordo: non avere tradizione. Essere l'anti tradizione presentato come la "tradizione che si aggiorna". La tradizione non ha bisogno di aggiornamenti perché è per sua natura sempre "aggiornata", sempre valida. Ora un rito costruito per esser anti tradizionale deve esserlo sempre, e sempre più. Ecco da dove origina la perenne deriva e il continuo suo abbrutimento. Il novus ordo è un rito brutto e bruto. Cosa vogliamo pretendere da un rito costruito per piacere agli eretici? Cosa si vuol pretendere da un rito a cui è stato tolto "tutto ciò che vi era di troppo cattolico"( Paolo VI)? Ecco perché pensare di fare la "riforma della riforma" è come pretendere di far rinsavire un matto da legare. La tradizione liturgica romana è solo nel rito preconciliare. Che necessita di restauro. Certamente. Che abbisogna di esser studiato e conosciuto in profondità. Indubbiamente. Ma che conserva in forma esclusiva e pure escludente la vera tradizione liturgica romana. Pensare di trovare la tradizione in mezzo alle macerie di cui è composto il novus ordo è come pensare di trovare un uomo vivo ed in eccellente stato di salute tra i resti di una pira. Canonico R.
https://www.proliturgia.org/actua.html
(Ri)pubblicare ciclicamente i documenti del Concilio Vaticano II e qua e là almeno alcuni significativi passaggi dagli scritti ufficiali dei pontefici conciliari e post-conciliari è assai utile per chi vuole impiegare almeno un poco del suo tempo a capire come sia stato possibile per la Chiesa visibile con la sua gerarchia giungere a questi punti.
Io sono un attivo sostenitore di tale prassi - sebbene da qualche tempo purtroppo sia un ineludibile (ma credo comprensibile) sconforto, sis alcuni guai fisici abbiano fatto scemare in me il desiderio di ulteriori impegnativi approfondimenti. Perciò mi permetto di inviare un sincero plauso alla dott.ssa Guarini.
OT
Mi perdoni mic ma volevo ricordare che oggi è l'anniversario della nascita del famosissimoregista Franco Zeffirelli, venuto a mancare due anni fa. Mi permetto di ricordarlo soprattutto per le sue due opere "Fratello sole, sorella luna" ispirato alla vita di (San) Francesco d'Assisi e soprattutto per il suo grande sceneggiato per la TV del 1977 *Gesù di Nazareth" con Robert Powell.
Chiedo infine una preghiera per la sua anima Grazie.
Visto che si è accennato alla crisi ucraina.
Il presidente ucraino, visto su un breve video di Le Figaro, afferma che non esistono elementi, a quanto ne sa lui, per potersi parlare di una invasione russa imminente.
Afferma che si è creata una psicosi ingiustificata in merito, estremamente negativa, che può solo far danni. La popolazione deve stare calma ha detto e credere a quello che dice lui non i media.
Solo tattica? Difficile dire.
Certo, il richiamo dei diplomatici russi farebbe pensare ad un'invasione imminente.
Macron ha parlato per ben due ore con Putin. Gli avrebbe portato la proposta di una neutralizzazione dell'Ucraina, peraltro sgradita a Kiev. Ma sua personale solamente?
Il panico sull'imminente invasione lo ha diffuso Biden.
Però è anche vero che il tutto è nato da una sorta di ultimatum di Putin: se non si accettano per iscritto certe richieste russe circa la loro sicurezza nazionale, la Russia avrebbe preso le misure necessarie. Si fa capire, con i 100.000 o quanti sono uomini schierati al confine ucraino.
È ovvio che un discorso del genere si presta al grido immediato di "al lupo, al lupo!".
Il taglio dato da Biden alla questione presenta vari pericoli. Se Putin voleva solo mostrare i muscoli per ottenere quello che voleva dalla Nato, dandosi adesso per sicura ed imminente l'invasione, se poi non fa nulla, rischia di perdere la faccia.
Se attacca, compie, a mio avviso, un salto nel buio dalle conseguenze imprevedibili.
C'è un altro aspetto: come motiverebbe Putin un'invasione, anche parziale? L'Ucraina è fino a prova contraria uno Stato sovrano che non sta attaccando la Russia. Non credo che Putin potrebbe occupare l'Ucraina con "gli uomini verdi" anonimi, come ha fatto con la Crimea abitata in gran parte da russi, qualche anno fa. Un'operazione rapida e complessa che doveva esser stata studiata da tempo, in previsione di un colpo di Stato in Ucraina, per mettere in sicurezza la Crimea.
Le dichiarazioni tranquillizzanti del presidente ucraino contrastano con la richiesta di ieri del suo governo alla Russia di chiarire entro 48 ore il perché di tutti questi soldati, se non vuole esser deferita alla Conferenza Europea che regola la sicurezza tra le nazioni europee, alla quale dovrebbe Putin spiegare il tutto.
La situazione resta torbida. Un fatto sembra chiaro: Biden non ha fatto nessuno sforzo per venire incontro ai desiderata russi. Mantiene sempre il potenziale allargamento della Nato come spada di Damocle sui russi, proprio quello che i russi vorrebbero eliminare, con un accordo scritto, un trattato.
Nel 1914 quando l'Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia complice (si riteneva, non a torto) nell'uccisione della coppia granducale a Sarajevo, nonostante l'avvertimento russo di non toccare la Serbia, la Russia mobilitò pur non avendo un'alleanza formale con la Serbia. Mobilitò prima parzialmente come per un conflitto locale, poi, in modo quasi inspiegabile, totalmente, provocando l'immediata dichiarazione di guerra della Germania, alleata dell'Austria, per la quale la mobilitazione era già la guerra.
Politicus
Se presbiteri e semplici cattolici non capiscono che l'islam non ha niente a che fare col cristianesimo, anzi sono in molti aspetti 2 religioni opposte (supposto che il cristianesimo sia una religione, il che don Baget Bozzo contestava, e che l'islam sia una religione, dubbio anche qui per la quasi assenza del sacrificio), presbiteri e semplici cattolici sanno poco del cristianesimo e forse altrettanto poco dell'Islam.
Adriano Ghiso
La Tradizione è come la Cultura Classica, noi viviamo di essa e sempre torniamo e siamo tornati ad essa, in modo particolare quando abbiamo ceduto alla presunzione delle mode che si fanno contemporanee e futuriste sempre però pescando, in modo mirato, utilitaristico, momentaneo e forse anche inconsapevole, nel passato.
Un esempio per tutti l'ecologismo, una forma ideologica ammodernata del monachesimo, di cui nessuno parla, dell'Ora et Labora, delle bonifiche del territorio, della erboristeria medica e culinaria, della cura degli animali, dello studio assiduo della cultura greca e latina, da cui uscì Ippocrate il cui giuramento oggi per molti medici è ininfluente.
Leggendo, tempo fa, un libro sui canali del nostro nord/est, legati anche al trasporto verso l'Oriente, vengo a sapere che l'orario delle chiatte che, dalla costa portavano all'interno lungo i canali, era regolato dall'alta marea.
Insomma non siamo nati ieri e quelli che ci hanno preceduto ne sapevano molto più di noi, sapendo armonizzare le forze del creato con la la Creatura e la sua cultura millenaria.
Fortunatamente delle persone Cristiane Cattoliche vere, stanno riparando con la recita del S.Rosario! Molti dei nostri sacerdoti (ahimè) pensano di essere nel giusto! Però non dimentichiamoci che la Vergine Maria ha detto che alla fine (e quasi sicuramente) non sarà tra cent'anni, il Suo cuore immacolato trionferà
Luisella Nespolo
"supposto che il cristianesimo sia una religione, il che don Badget Bozzo contestava.."
Che significa? L'affermazione appare priva di senso.
Il cristianesimo non sarebbe una religione?
Badget Bozzo, era un fine politologo, come teologo non doveva valere un gran che, se ha espresso un concetto del genere.
Il cristianesimo non sarebbe una religione?
È vero. Il cristianesimo non è una religione, è una fede (sequela radicamento) in una Persona, Gesù Cristo Signore nostro.
Giusto, è la fede in una Persona, GC Nostro Signore.
Ma non si capisce perché questa fede non costituisca
una religione, la religione cristiana appunto.
Anche il buddismo è fede in una persona, quella del
Budda, considerato un essere semidivino o qualcosa
del genere. Però fede che si basa su "rivelazioni"
solo umane, sulla tetimonianza e i discorsi del Budda.
Per i cristiani, la fede nella Persona del Verbo
incarnato costituisce la loro religione, cioè il
loro modo di credere in Dio e di onorarlo con il
dovuto culto.
Anche il Cardinal Biffi, disse qualcosa di simile.
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