Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

domenica 13 marzo 2022

Emorragia di seminaristi verso gli Istituti tradizionali

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique. Qui l'indice degli articoli su Traditionis custodes e Responsa.

Ordinazioni presso l'ICRSS
Il sito di La Croix pubblica questo dibattito di Jean Bernard, editorialista di La Nef, a seguito del decreto del Papa a favore della FSSP. L'autore crede che
la politica del Vaticano potrebbe portare a un risultato esattamente opposto a quello sperato, ossia un rafforzamento delle comunità tradizionaliste e un concomitante indebolimento delle diocesi.
Sarebbe una brutta notizia, dice:
Questa è, da un lato, una cattiva notizia per le stesse diocesi, perché l'applicazione combinata di questi due testi rischia di portare ad un'emorragia di seminaristi e fedeli verso le case di formazione e i luoghi di culto degli istituti tradizionali. Quando si parla di seminaristi, infatti, non è un segreto che molti di loro presentino un profilo classico e che, come ha recentemente sottolineato monsignor Roche, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino, una volta ordinati, inizino quasi subito a celebrare la Messa Tridentina. Tuttavia, se molti giovani hanno continuato, fino ad oggi, ad entrare nei seminari diocesani con la certezza che avrebbero potuto, una volta ordinati, celebrare in entrambe le forme, la scomparsa virtuale di questa possibilità (l'autorizzazione dovrà ora essere richiesta a... Roma) incoraggerà un certo numero di essi ad entrare negli istituti tradizionalisti. Un fenomeno parallelo potrebbe verificarsi anche con i fedeli […].
Questi autori che chiosano all'infinito sui testi vaticani dovrebbero piuttosto chiedersi perché sacerdoti e fedeli si attaccano alla messa tradizionale. E invece no, e il nostro autore è allarmato dalla seconda conseguenza, riguardante... l'eredità della Sacrosanctum concilium, la costituzione conciliare sulla liturgia [sulla effettiva rispondenza della Messa riformata alla SC e sulle ambiguità moderniste della stessa costituzione vedi nota a questo articolo]:
se alcuni sacerdoti diocesani che celebrano la Messa tradizionale hanno già attuato alcune delle ispirazioni di questa costituzione (come l'unità liturgica tra l'azione del sacerdote e quella dei fedeli), secondo quanto auspicato da papa Benedetto XVI, il FSSP e altri istituti si sono finora opposti a qualsiasi sviluppo in questa direzione. 
Il resto è fai da te (“spetta urgentemente ai vescovi proporre un'alternativa credibile per trattenere i seminaristi ei fedeli”). Quand'è che ci si porrà un vero interrogativo sulla legittimità della riforma liturgica, sul massacro operato dalla soppressione di intere parti del patrimonio millenario della Chiesa, sui frutti della messa riformata e sulle carenze intrinseche di questa nuova messa? Un argomento tabù.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cattolicesimo purtroppo è allo sbando; la confusione generata dal 'fai da te' eppoi usata come mondana distrazione di massa cattolica ha completamente oscurato la capacità di distinguere il bene dal male, il vero dal falso, così diradando e facendo scomparire i santi esempi che soli avrebbero potuto essere sante calamite verso il Vero ed il Bene.

Valeria Fusetti ha detto...

Più che una mondana distrazione di massa mi sembra che si potrebbe definire "distruzione di massa". Non faccio esempi in merito perché non voglio aumentare il mio, e l'altrui, senso di sconforto. È una lista quasi interminabile, leggerla tutta potrebbe essere considerato un esercizio della volontà di fede nella grazia e di amore per la Catholica.

Anonimo ha detto...

COME QUANDO SI NASCONDE IL SOLE...

...se ci domandiamo: perché la Quaresima? perché la Croce?, la risposta, in termini radicali, è questa: perché esiste il male, anzi, il peccato, che secondo le Scritture è la causa profonda di ogni male. Ma questa affermazione non è affatto scontata, e la stessa parola 'peccato' da molti non è accettata, perché presuppone una visione religiosa del mondo e dell'uomo. In effetti è vero: se si elimina Dio dall'orizzonte del mondo, non si può parlare di peccato.
Come quando si nasconde il sole, spariscono le ombre; l'ombra appare solo se c'è il sole; così l'eclissi di Dio comporta necessariamente l'eclissi del peccato. Perciò il senso del peccato, che è cosa diversa dal 'senso di colpa' come lo intende la psicologia, si acquista riscoprendo il senso di Dio...
Di fronte al male morale l'atteggiamento di Dio è quello di opporsi al peccato e salvare il peccatore.
Dio non tollera il male, perché è Amore, Giustizia, Fedeltà; e proprio per questo non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva...

Benedetto XVI - dal "Angelus del 13 marzo 2011" -

Anonimo ha detto...

Nel nono anniversario della consumazione del COLPO DI STATO VATICANO, ideato dalla mafia di San Gallo con Bergoglio; figlio della menzogna come è, ha detto ad una giornalista messicana che la sua permanenza all'ostello Santa Marta, sarebbe stata di 4 o 5 anni… anche la mafia di Sant Gallen aveva detto che per uno come lui ssrebbero bastati 5 anni per quello che si erano proposti… ma sono già 9, e la sua distruzione continua.
Chi c’è dietro i lupi tedeschi come quando disse a quell’altro tirapiedi prima del falso sinodo della famiglia: tu muovi le cose come voglio io e poi io tiro le somme di quello che avete deciso “sinodalmente” voi.

Lorenzo ha detto...

Speriamo che l'emorragia continui.

Lucio ha detto...

Mah cmq numeri modesti, la grande questione è la mancanza di vocazioni in genere. Se la mettiamo in una lotta di piccoli numeri, i novatori vincono lo stesso grazie alle truppe neocat.

Credo l'argomento meriti una valutazione più ampia.

Anonimo ha detto...

Se la tesi dell'autore del pezzo è questa direi che pecca di ottimismo...

Anonimo ha detto...

Dio ha già vinto e vincerà sempre.. Sia lode a te o Cristo
Katia Logiacco

Anonimo ha detto...

Paul Claudel: i modernisti concepiscono Dio come una “sarta” che dovrebbe inventare abiti sempre nuovi
http://itresentieri.it/claudel-modernisti-concepiscono-dio-come-una-sarta-che-deve-inventarsi-sempre-abiti-nuovi/
Scrive il poeta Paul Claudel (1868-1955):

La natura, all’inizio di ogni stagione, non è come una sarta che si rompe la testa per inventare nuovi tagli per abiti o cappotti. La vediamo, al contrario, spontaneamente e di continuo, che non cessa di produrre la stessa foglia, sempre la stessa rosa, sempre lo stesso uccello, sempre la stessa farfalla (la stessa, mai le stesse)… Per ogni cosa che fa, si direbbe si applichi con un tale interesse e rivesta un’importanza così estrema, che non si stanca mai di ripeterle, come un bambino che ripete con insistenza una parola non riuscendo a farcela capire (…). Analogamente nell’ordine delle realtà religiose, vediamo un fenomeno simile. Gli spiriti limitati e superficiali, gli eretici, i modernisti vorrebbero mettere mano ovunque, cambiare ogni cosa, sconvolgere tutto. La Chiesa rimane attaccata all’ordine immutabile dei suoi dogmi e delle sue cerimonie, sapendo che, come si dice nella Genesi, sono cose non solo buone, ma molto buone. Nei suoi salmi, nei suoi inni, nella Messa di ogni giorno, nel prestigioso poema della liturgia, che è sia dramma sia coro, lungo l’intero anno, le anime mutate dall’amore e dalla bellezza ritrovano, senza nessuna tiepidezza, e con interesse sempre nuovo, le stesse soddisfazioni che avevano cercato i loro padri prima di loro.

(Cit. in Dom Gérard Calvet, La santa liturgia, tr.it., Roma, 2011, pp.50-51)