Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

mercoledì 17 agosto 2022

Nicaragua, il governo vieta le processioni. E i cattolici vanno a messa a centinaia

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La messa agli arresti domiciliari, giorni fa, del vescovo delle diocesi di Matagalpa ed Estelí, monsignor Rolando Álvarez – effettuata su indicazione di Rosario Murillo, da 5 anni la vicepresidente nonché moglie del dittatore del Nicaragua, Daniel Ortega – è stata solo l’inizio. Nel Paese dell’America centrale è infatti in corso una escalation anticattolica e antireligiosa che si fa sempre più violenta, ma che non ha avuto certo avuto inizio in queste ore.

Come infatti ricordato dal Washington Post, già all’inizio di questo mese in Nicaragua sono state chiuse sette stazioni radiofoniche appartenenti alla Chiesa cattolica; e tutto lascia intendere – a maggior ragione dopo che la conferenza episcopale nicaraguense ha rotto il silenzio a seguito dell’arresto Álvarez («se uno di noi soffre, tutti soffriamo con lui») – che le tensioni non potranno che inasprirsi, a danno della libertà religiosa.

Eppure i cattolici e i pastori, nonostante quello che rischiano, non sembrano affatto intenzionati ad abbassare la testa. Se n’è avuta conferma sabato scorso, con centinaia di nicaraguensi che hanno partecipato a una messa sotto la massiccia presenza della polizia dopo che il governo aveva proibito una processione religiosa a Managua, la capitale, dedicata a Nostra Signora di Fatima. Tale divieto è stato disposto ufficialmente per motivi di «sicurezza interna», ma il sapore repressivo della decisione è palese.

Tanto più che l’ordine è stato emanato dopo che venerdì monsignor Juan Antonio Cruz, osservatore permanente del Vaticano presso l’Organizzazione degli Stati americani, aveva espresso – rompendo giorni di silenzio costati critiche alla Santa Sede, da parte di più di un intellettuale latinoamericano – preoccupazione per la situazione del Nicaragua, esortando tutte le voci istituzionali a lavorare per «cercare vie di comprensione». Il divieto della processione disposto a livello governativo è una chiara risposta a tali parole.

Ciò nonostante, come si diceva, i leader della Chiesa hanno invitato i fedeli a partecipare alla messa. E questi si sono riversati a centinaia, pacificamente, in cattedrale. Secondo quanto ricostruito da Al Jazeera, il cardinale e arcivescovo cattolico nicaraguense Leopoldo José Brenes Solórzano ha detto che i fedeli si sono riuniti «con molta gioia, ma anche con molta tristezza» per «la situazione delle nostre parrocchie». Non c’è da dubitarne. Esattamente come non c’è da dubitare del fatto, già sperimentato altre volte sotto i totalitarismi del ‘900, che la Chiesa [quando non esce da sé stessa - ndr] è anche, se non soprattutto, un simbolo di libertà. - (Giuliano Guzzo - Fonte)

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma hanno partecipato alla Messa che voi dite di evitare perché non va bene.
Quindi in Nicaragua va bene e in Italia no?

Anonimo ha detto...

Allarme liberal: il Rosario "arma impropria"
LIBERTÀ RELIGIOSA 17-08-2022
La rivista "The Atlantic" bolla la tradizionale preghiera mariana, cara a San Giovanni Paolo II, come un'arma in mano a ultraconservatori ed estremisti di destra. I progressisti faticano a comprendere la "lotta spirituale" e, troppo occupati a riempirsi la bocca di "diritti", non si accorgono che ad essere sotto attacco sono proprio i cristiani.
https://lanuovabq.it/it/allarme-liberal-il-rosario-arma-impropria

Anonimo ha detto...

Le scoperte geografiche hanno richiamato dall'Europa malavitosi e santi. Col tempo un equilibrio, secondo giustizia, tra i due gruppi è avvenuto e la malavita è stata messa sotto controllo.

Ma questo non è accaduto ovunque e non per sempre, tanto che, in alcuni paesi, i malavitosi controllano, fuori da ogni giustizia, ancor oggi l'intera popolazione.

Questo fenomeno però, a ben vedere, non è legato solo alle scoperte geografiche, dalla cui lontananza lo si osserva nitido, è anche un fenomeno squisitamente europeo dove usi e costumi ad alto tasso di ipocrisia lo rendono difficilmente riconoscibile.

Recentemente abbiamo avuto l'opportunità, nella disgrazia, di toccare con mano che il sistema malavitoso italiota ed europoide è quello che realmente governa questo nostro disgraziatissimo paese, ormai in regressione costante a secca espressione geografica approdo e terra di pirati.

Anonimo ha detto...

Le scoperte geografiche hanno richiamato dall'Europa malavitosi e santi. Col tempo un equilibrio, secondo giustizia, tra i due gruppi è avvenuto e la malavita è stata messa sotto controllo.

Ma questo non è accaduto ovunque e non per sempre, tanto che, in alcuni paesi, i malavitosi controllano, fuori da ogni giustizia, ancor oggi l'intera popolazione.

Questo fenomeno però, a ben vedere, non è legato solo alle scoperte geografiche, dalla cui lontananza lo si osserva nitido, è anche un fenomeno squisitamente europeo dove usi e costumi ad alto tasso di ipocrisia lo rendono difficilmente riconoscibile.

Recentemente abbiamo avuto l'opportunità, nella disgrazia, di toccare con mano che il sistema malavitoso italiota ed europoide è quello che realmente governa questo nostro disgraziatissimo paese, ormai in regressione costante a secca espressione geografica approdo e terra di pirati.

Anonimo ha detto...

ARRESTATO MONSIGNOR ALVAREZ
ALTRO CRIMINE DEL GOVERNO DEL NICARAGUA

MANAGUA , 19 agosto, 2022 / 5:00 PM (ACI Stampa).-
La Polizia nicaraguense si è introdotta nella casa episcopale della diocesi di Matagalpa e ha rapito il suo Vescovo, Mons. Rolando Álvarez, e i sacerdoti, seminaristi e un laico che erano con lui.
La notizia è stata data per prima dalla stessa diocesi di Matagalpa, che in un tweet ha detto in diretta che "in questo momento la Polizia nazionale è entrata nella Curia episcopale della nostra diocesi di Matagalpa".
Aci Prensa, agenzia sorella di ACI Stampa ha potuto confermare che il prelato è stato arrestato dalla polizia nicaraguense e caricato su un'auto, non si sa destinato dove.

Anonimo ha detto...

In Italia, il pericolo sarebbe il 'fascismo'.
In Nicaragua, la tragica realtà è il comunismo.

Anonimo ha detto...

Aquele socialismo democrático que o CVII afagou e vislumbrou como uma opção viável no espectro político pós moderno, agora está dizendo que a Igreja Católica é inimiga do Estado na Nicarágua.

Anonimo ha detto...

Ma questi cattolici del Nicaragua frequentano quella Messa che voi, qui da noi, disprezzate e dite di evitare per essere “veri cattolici”?
Per capire.

Anonimo ha detto...

Il vescovo Rolando José Álvarez è stato prelevato con forza nella notte dalla Curia arcivescovile di Matagalpa dove era rinchiuso dagli inizi di questo mese insieme ad altri sacerdoti e laici. La polizia ha condotto il presule e le altre persone a Managua. Immediate le proteste e le reazioni di solidarietà al vescovo che ha potuto incontrare il cardinale arcivescovo di Managua Leopoldo Brenes.

https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2022-08/nicaragua-chiesa-america-latina-vescovo-alvarez-polizia.html