Ricevo e volentieri condivido un commento del prof. Kwasniewski sulla nomina del cardinale McElroy alla guida della diocesi di Washington. Precedente qui.
McElroy e la follia
La notizia più importante della scorsa settimana, ovviamente, è stato il disgustoso annuncio che il cardinale di San Diego Robert McElroy, che niente meno che il vescovo Thomas Paprocki aveva accusato non troppo sottilmente di eresia circa due anni fa su First Things, è stato nominato nuovo arcivescovo di Washington DC, con l'effetto (come ha osservato seccamente Eric Sammons) non tanto di esaltare l'uomo quanto di sminuire la reputazione della diocesi costretta a riceverlo.
Nelle parole dell'annuncio di Rorate Caeli :
Il vescovo di San Diego, ex-alunno di McCarrick e cardinale nominato da Cupich Robert McElroy, sarà il nuovo arcivescovo di Washington. Sembra abbastanza appropriato che la notizia arrivi mentre il Distretto di Columbia è colpito dalla più grande tempesta invernale degli ultimi dieci anni. Neve e ghiaccio soffiano da ovest, mentre venti gelidi portano il massimo esperto di McCarrick nella capitale degli Stati Uniti.Quando fu nominato cardinale, nel 2022, i cattolici della California non potevano credere ai loro occhi, considerando la storia di occultamento di McElroy o, peggio, riguardo alla sordida storia dell'ex cardinale "zio Ted" McCarrick, la cui grande sede del potere era... Washington stessa...McElroy probabilmente cercherà di essere polemico nei confronti dell'Amministrazione, ma con quale credibilità? Come difensore di McCarrick? Il "cambiamento di atmosfera" nella vita americana e nel cattolicesimo americano è reale, e un vescovo contaminato non farà che aumentare l'ostilità dei cattolici seri verso una razza morente di clero liberale.
È il "club dei vecchi ragazzi" di McCarrick, Wuerl, Gregory, McElroy, Tobin e tutti gli altri, fino ai vertici (non dimentichiamo che McCarrick ha avuto un ruolo determinante nell'elezione di Bergoglio).
Un mio amico mi ha scritto:
L'attuale Curia in Vaticano è, di fatto, sorda. Si confronti questa ricompensa di un controverso arcivescovo modernista con la cancellazione del vescovo ortodosso Strickland [vedi]. Vedono che il presidente Trump sta per entrare in carica e, anziché nominare un arcivescovo con cui può lavorare, ne scelgono uno che certamente lavorerà per "resistergli". Gli eterodossi modernisti nella Curia stanno facendo tutto il possibile per indurre uno scisma formale nella Chiesa, assicurandosi che la colpa venga attribuita agli ortodossi. Fanno tutto ciò che possono per mettere un dito nell'occhio dei cattolici tradizionali/conservatori per farli reagire.Il nostro tempo ricorda periodi storici in cui a Costantinopoli governavano gli eresiarchi.
Il mio consiglio ai popesplainer: non provateci nemmeno. E se siete tentati, lasciate che Anthony Esolen vi dissuada.
Resta l'enorme scandalo di un prelato che ha coperto abusi sessuali, non una qualsiasi vecchia varietà di abusi, ma un abuso rituale satanico particolarmente demente, promosso a una sede importante come questa. Se sapete qualcosa di ciò che Rachel Maria Mastrogiacomo ha attraversato, e di quanto McElroy ne sia stato complice, saprete perché dovrebbe marcire in una cella di prigione, senza una posizione elevata. Ma è così che i criminali si ricompensano a vicenda: uccelli dello stesso piumaggio si radunano insieme. Come ha detto Rachel sui social media, il Signore sa bene come umiliare i potenti ed esaltare gli umili, e la storia dimostra che lo fa ripetutamente, nonostante i piani dei suoi nemici. Questo è in effetti un "lato positivo" nella nuvola oscura: la miopia delle manovre politiche dei nostri piccoli tiranni porterà di fatto distruzione sulle loro teste.
In questo senso, Kevin M. Tierney ha scritto su Facebook:
Si tratta di una nomina destinata quasi certamente a concludersi in un disastro per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l'ideologia, e il risultato finale sarà solo un ulteriore isolamento del Papa dalla Chiesa americana, un'ulteriore diminuzione della sua credibilità all'interno della Chiesa e l'arcidiocesi di Washington DC avrà semplicemente meno importanza per la Chiesa americana in futuro.
L'unico prelato, per quanto ne so, che ha avuto il coraggio di parlare apertamente contro la nomina è stato... avete indovinato... Strickland. [vedi]
Dove sono gli altri?
(Forse sono silenziosi a causa di ciò che è accaduto allo stesso Strickland, e ora, proprio la scorsa settimana, al paziente vescovo Dominique Rey di Fréjus-Toulon, una delle poche diocesi in Francia che era stata fiorente di vocazioni sacerdotali e religiose, e che quindi ha dovuto essere indagata da Roma per ciò che potrebbe non andare lì. Sua Eccellenza era già stato umiliato dall'imposizione di un vescovo coadiutore nonostante nessuna prova di effettivo illecito, e ora è stato "dimesso" ( vedi ) (come si dice), cioè costretto alle dimissioni, dalla volontà di Francesco il Misericordioso. Per un'analisi più approfondita, vedere il resoconto di Guillaume de Thieulloy .)
Tornando al McElroy approvato da James Martin: suppongo che non sia una novità dire che a Papa Francesco e a gran parte della USCCB non importa un accidente degli abusi sessuali, nonostante tutti i discorsi ipocriti.
E potremmo aggiungere che ad alcuni dei nostri prelati non sembra importare un accidente del Rinascimento eucaristico, dal momento che si occupano di rimproverare i cattolici perché si inginocchiano davanti al loro Signore e perché desiderano una balaustra per la comunione per separare la navata dal presbiterio e per inginocchiarsi.
Ecco un bel pezzo di sfrontatezza dall'arcidiocesi di New York (in combutta con la Windy City? [Chicago -ndT], insieme al commento pungente di Amy Welborn (vedi immagine: clicca per ingrandire):
Dio non voglia che cerchiamo di stabilire una qualsiasi separazione simbolica tra la navata e il santuario, o suggerire che potrebbe esserci una ragione per cui un giorno qualcuno dovrebbe inginocchiarsi alla balaustra, davanti a (sai) Qualcuno che potrebbe essere realmente presente...Sono cose come queste che mi confermano più che mai nelle affermazioni fondamentali del tradizionalismo. La “NewChurch” o “Neocattolicesimo” ha scelto la sua strada da percorrere, la via larga che conduce alla distruzione. Mi atterrò alla via stretta che il Signore nella Sua Provvidenza ha aperto per la Chiesa dei santi, la Chiesa di tutte le età — sì, potremmo chiamarla Roma Eterna, che significa semplicemente, “la fede una volta tramandata” dalla Santa Madre Chiesa. Essa esiste ancora e sempre esisterà, in questo mondo e nel mondo a venire, ma qui il suo volto è deturpato, come quello dell'Uomo dei Dolori. Sta a noi mostrare il volto della sua bellezza, attraverso le nostre vite e nella nostra adorazione.
10 commenti:
Ma cos'e' il "prurito" degli ex sessantottini?
Roma ha perso la fede?
Non c'è molto da stupirsi di queste "folli" nomine, se consideriamo quello che scrive(va) il prof. Ratzinger in Introduzione al Cristianesimo: "l'immortalità deve spettare alla natura dell'uomo in quanto tale.... prefigurare un'immortalità riservata alle persone pie significa introdurre una inaccettabile differenziazione del destino umano...... intendiamo affermare l'immortalità essenziale dell'uomo in quanto tale".
Nella curva Ratzinger-tailhardiana la scelleratezza assoluta e mortale è una realtà che non esiste. Niente Inferno nè dannati, ma neanche Purgatorio e Paradiso, così è risolto alla radice il gran problema del male per l'arcipelago modernista.
13 gennaio, Ottava dell'Epifania, col Vangelo della seconda Epifania del Signore.
"Il secondo Mistero dell'Epifania, il Mistero del Battesimo di Cristo nel Giordano, attira oggi in modo speciale l'attenzione della Chiesa. L'Emmanuele si è manifestato ai Magi dopo essersi mostrato ai pastori; ma questa manifestazione è avvenuta nel ristretto spazio d'una stalla a Betlemme, e gli uomini di questo mondo non l'hanno conosciuta. Nel mistero del Giordano, Cristo si manifesta con maggior splendore. La sua venuta è annunciata dal Precursore; la folla che accorre al Battesimo del fiume ne fa testimonianza, e Gesù esordisce alla vita pubblica. Ma chi potrebbe descrivere la grandiosità delle cose che accompagnano questa seconda Epifania? … Glorifichiamo dunque Cristo per questa seconda manifestazione del suo divino carattere, e rendiamogli grazie, insieme con la santa Chiesa, per averci dato, dopo la Stella della fede che ci illumina, l'Acqua potente che toglie le nostre immondezze. Nella nostra riconoscenza, ammiriamo l'umiltà del Salvatore che si curva sotto la mano di un uomo mortale al fine di compiere ogni giustizia, come dice egli stesso; poiché, avendo assunto la forma del peccato era necessario che sopportasse l'umiliazione per risollevarci dal nostro abbassamento" (dom Prosper Guéranger).
Non diciamo sciocchezze. Ratzinger non ha mai affermato o suggerito l'inesistenza delle realtà escatologiche. Queste sono pure calunnie.
Che cervelli avevano questi chierici modernisti, tutto fuorché un pensiero cattolico, e sono arrivati a prendere possesso della Chiesa di Cristo, snaturandola completamente, rivoltandola come un calzino, nella dottrina ( le basi), nella liturgia ( gli strumenti), nella pastorale ( gli obiettivi, la salus animarum, la maior Dei gloriam). Un solo esempio : Ratzinger " col CV II la Chiesa si è riconciliata con l' Illuminismo; Lumen Gentium è l' antiSillabo, gli ebrei non devono convertirsi a Cristo per salvarsi, dato che l' Antica alleanza non è stata mai abolita, cioè sostituita dalla Nuova Alleanza; poi rifiutò la proclamazione del 5° dogma mariano, Maria SS.ma Corredentrice, dicendo che avrebbe ostacolato IL DIALOGO con i Protestanti ( il sibillino "subsistit in" di Lumen Gentium 5b) : modernismo puro, al 100%.
Per Sircliges
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2014/09/approfondimenti-joseph-ratzinger-la.html?m=1
Per amore di verità:
Anche se dice bene in questa bellissima omelia del Corpus Domini 2010
...Allora, in che senso Gesù è sacerdote? Ce lo dice proprio l’Eucaristia. Possiamo ripartire da quelle semplici parole che descrivono Melchisedek: “offrì pane e vino” (Gen 14,18). E’ ciò che ha fatto Gesù nell’ultima Cena: ha offerto pane e vino, e in quel gesto ha riassunto tutto se stesso e tutta la propria missione. In quell’atto, nella preghiera che lo precede e nelle parole che l’accompagnano c’è tutto il senso del mistero di Cristo, così come lo esprime la Lettera agli Ebrei in un passo decisivo, che è necessario riportare: “Nei giorni della sua vita terrena – scrive l’autore riferendosi a Gesù – egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo dalla morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono, essendo stato proclamato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek” (5,8-10). In questo testo, che chiaramente allude all’agonia spirituale del Getsemani, la passione di Cristo è presentata come una preghiera e come un’offerta. Gesù affronta la sua “ora”, che lo conduce alla morte di croce, immerso in una profonda preghiera, che consiste nell’unione della sua propria volontà con quella del Padre. Questa duplice ed unica volontà è una volontà d’amore. Vissuta in questa preghiera, la tragica prova che Gesù affronta viene trasformata in offerta, in sacrificio vivente.
Dice la Lettera agli Ebrei che Gesù “venne esaudito”. In che senso? Nel senso che Dio Padre lo ha liberato dalla morte e lo ha risuscitato. E’ stato esaudito proprio per il suo pieno abbandono alla volontà del Padre: il disegno d’amore di Dio ha potuto compiersi perfettamente in Gesù, che, avendo obbedito fino all’estremo della morte in croce, è diventato “causa di salvezza” per tutti coloro che obbediscono a Lui. E’ diventato cioè sommo Sacerdote per avere Egli stesso preso su di sé tutto il peccato del mondo, come “Agnello di Dio”. E’ il Padre che gli conferisce questo sacerdozio nel momento stesso in cui Gesù attraversa il passaggio della sua morte e risurrezione. Non è un sacerdozio secondo l’ordinamento della legge mosaica (cfr Lv 8-9), ma “secondo l’ordine di Melchisedek”, secondo un ordine profetico, dipendente soltanto dalla sua singolare relazione con Dio....
... Egli non era sacerdote secondo la Legge, ma lo è diventato in maniera esistenziale nella sua Pasqua di passione, morte e risurrezione: ha offerto se stesso in espiazione e il Padre, esaltandolo al di sopra di ogni creatura, lo ha costituito Mediatore universale di salvezza.
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2010/documents/hf_ben-xvi_hom_20100603_corpus-domini_it.html
Purtroppo, mentre ci sono affermazioni giuste, non mancano le contraddizioni in altri contesti vome quello precedente.
ancora:
Nel libro "Introduzione al Cristianesimo" l'allora card. Ratzinger negava il concetto di croce come sacrificio. Cito:
"Da S.Anselmo (1033-1109) la pietà cristiana vede nella croce un sacrificio espiatorio. Ma è una pietà dolorista ... Che Dio esiga da suo figlio un sacrificio umano è una crudeltà non conforme al messaggio d'amore del Vangelo. Se certi testi di devozione sembrano suggerire che la Croce rappresenta un Dio dalla giustizia inesorabile che chiede il sacrificio umano di suo figlio ... nel Nuovo Testamento la Croce appare invece come un movimento dall'alto verso il basso. La Croce non è l'opera di riconciliazione che l'umanità offre a un Dio in collera, ma l'espressione dell'amore di Dio che si dona a noi ... Partendo da questa rivoluzione del senso di espiazione, che si situa nell'asse stessa della realtà religiosa, il culto cristiano riceve una nuova orientazione ... in questo culto non sono le azioni umane che vengono offerte a Dio, il culto consiste piuttosto nel fatto che ci lasciamo colmare da Lui. Non si glorifica Dio apportandogli del nostro, ma accettando i suoi doni e riconoscendolo cosi' come l'unico Signore." [pag 198-199]
È vero che non è "l'umanità che offre" ma è Dio che di dona noi. Ma il fiat del Figlio non è centrato tanto sulla "collera" di Dio, quanto sulla riparazione della Giustizia violata. Il Verbo si è incarnato, per riparare il peccato di fronte al Padre, atto di cui l'uomo era incapace per l'entità della colpa che lo aveva separato dal Creatore e Signore: "Lui, Dio ha prestabilito mezzo di propiziazione, per via della fede nel suo sangue, per dimostrare la sua giustizia, a motivo della tolleranza per le passate colpe" (Rm 3,25). E anche: "Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati" (1Gv 4, 10). E ancora: "Tu sei degno, o Signore, di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo sangue uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione e li hai costituiti per il nostro Dio un regno di sacerdoti" (Ap, 5, 9-10). Ovvio che l'offerta di Gesù sulla Croce è la dimostrazione di un supremo atto di amore ma, insieme, è anche un atto supremo di obbedienza che compie una suprema giustizia.
Ed è la riparazione del peccato che conferisce al Figlio, il Verbo Incarnato, il potere di salvare gli uomini, espiando al loro posto e quindi riscattandoli nel suo Sangue Prezioso: questa è la Redenzione. È questa verità dal valore immenso e ineludibile che risulta omessa negli insegnamenti post-conciliari. E, dal silenzio, rischia di cadere nell'oblìo... Ed è per questo che noi continuiamo a custodirla, viverla e proclamarla!
Vedi, sul blog: I quattro fini della Santa Messa e i Canoni di Trento che sintetizzano la dottrina perenne.
Il testo che precede può essere approfondito qui
https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2013/08/alcune-osservazioni-sulla-lumen-fidei.html?m=1
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