"Radicalmente ridotto", "la bellezza derubata"
Il cardinale Burke critica il Novus Ordo:
"Radicalmente ridotto", "la bellezza derubata"
I giovani cattolici si accalcano a messa nel rito romano antico perché è così bello... Lo ha detto il cardinale Burke al giornalista Raymond Arroyo sul suo canale Youtube.com - Agosto).
Di seguito la trascrizione delle citazioni più importanti:
- Questa antica forma di rito romano fu celebrata da Gregorio Magno (+604) fino al Concilio Vaticano II (1962-1965).
- Le riforme dopo il Concilio di Trento (1545-1563) hanno colpito alcuni elementi, ma la forma del rituale è stata mantenuta e mantenuta continuità per oltre 15 secoli. Dopo il Concilio Vaticano II, invece, il rituale è stato radicalmente ridotto
- non per l'insegnamento del Concilio, ma per il modo in cui questo insegnamento è stato abusato.
- Non sto mettendo in alcun modo in dubbio la validità del Novus Ordo. C'è una continuità; ma è così carente! Non puoi prendere qualcosa di così ricco di bellezza e tralasciare gli elementi belli senza avere un impatto negativo.
- La forma del vecchio rituale è così compiuta che rende chiaro che è Cristo che agisce. Il sacerdote agisce in persona Christi, ma il sacerdote resta sullo sfondo attraverso la forma del rito e Cristo è in prima linea.
- Non c'è spontaneità, non c'è familiarità introdotta dopo il Consiglio, come l'introduzione della lingua ordinaria nella liturgia sacra.
- Non andiamo alla Santa Messa per partecipare ad alcuna attività mondana che ci mantiene mondani e non sia costruttiva o stimolante, andiamo lì per incontrare Dio.
- È chiaro, quando partecipi a questo rituale, che qualcosa di paradisiaco sta avvenendo, qualcosa che va oltre questo mondo.
- L'adorazione è l'adorazione di Dio, come Dio stesso ci ha ordinato di adorarlo. Culto Ad Orientem
- Il sacerdote è in persona Christi, capo e pastore del gregge. Così egli sta alla testa del gregge, li conduce in preghiera, e tutti si rivolgono a Dio.
- Il prete non prega il popolo, il prete non fa nessuno spettacolo per il popolo. Egli è in testa al popolo e lo conduce, insieme rivolti a Dio, in preghiera. Il prete non interagisce con le persone, il prete è Capo.
- D'altronde non vorresti che l'autista ti guardasse, se davvero ti porta da qualche parte.
- Dobbiamo insegnare di nuovo cos'è la messa e cosa significa adorare Dio. La gente pensa che sia una specie di evento sociale o una specie di pasto condiviso, qualunque cosa sia.
5 commenti:
« D'altronde non vorresti che l'autista ti guardasse, se davvero ti porta da qualche parte… »
Je suis heureux de constater que le cardinal Burke reprend un argument que je ne cesse de répéter depuis… soixante ans ! Oui, le conducteur et les passagers d'une voiture, d'un train, d'un avion regardent tous dans la même direction. Malheur à eux s'ils oublient leur destination ! Et je ne me sens pas offensé que ce conducteur me tourne le dos, c'est le contraire qui serait inquiétant !
Speriamo che il valente card Burke si svegli anche su tutti gli altri temi "caldi" su cui il Bergoglione ha voluto metterci zampa... e coda!
Questo comunque è già qualcosa.
La nuova liturgia non ha soppresso quel minimo richiesto per la validità della Messa: la doppia consacrazione. Dunque, se si vuole, vi si può ritrovare la sostanza della Messa cattolica. Ma questi che continuano comunque celebrarla, si son presi la pena di comparare la nuova messa con quella di Lutero? L’hanno comparata con quella dell’anglicano Cranmer? Avrebbero constatato le sorprendenti somiglianze che vanno sempre nella stessa direzione:
– eliminazione di tutto ciò che esprime chiaramente la natura sacrificale della Messa (e soprattutto il suo carattere propiziatorio);
– soppressione di tutto ciò che ricorda un po’ troppo chiaramente la distinzione essenziale tra il sacerdote (che offre il sacrificio in quanto ministro di Cristo) e i fedeli che si uniscono al sacrificio;
– infine, indebolimento di tutto ciò che mette in risalto la transustanziazione operata nelle due consacrazioni. La messa di Paolo VI non è chiaramente protestante, ma essa è alleggerita da tutto ciò che proteggeva il significato cattolico del rito. Essa è ambigua.
Piuttosto che volerla interpretare a tutti i costi in maniera cattolica, bisognerebbe ricordare che si tratta di ambiguità analoghe a quelle che, nel XVI secolo, hanno fatto scivolare nell’eresia i fedeli di Germania, Svezia, Danimarca, Norvegia, Inghilterra, ecc.
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