Cogliamo l'occasione per ricordare che qui si può firmare la petizione contro la chiusura del convento di San Marco. Vedi precedenti qui - qui. Ma, visto che le petizioni, per quanto nutrite e sentite, sembrano lasciare il tempo che trovano, come svegliare i nostri politici perché non continuino a latitare anche nei confronti di questo ennesimo segnale allarmante di decadimento della nostra cultura e della nostra civiltà, prim'ancora che della nostra fede?
Il convento di San Marco di Firenze sta per chiudere. I frati rimasti a presidiare le stanze che ospitarono Girolamo Savonarola e Giorgio La Pira, del resto, sono solo quattro.
Il complesso in questione non è uno dei tanti presenti sul territorio italico: San Marco è il convento domenicano più conosciuto al mondo. Affrescato dal Beato Angelico, il monastero fiorentino sarà "cancellato" per decisione degli stessi domenicani, data la mancanza di alternative.
Il capitolo della provincia romana dell'ordine interessato aveva già deliberato la chiusura nel settembre del 2013. Dopo una serie di rinvii, nel luglio del 2017, è arrivata la conferma della decisione. Le firme raccolte dai fedeli e da cittadini di tutte le estrazioni religiose e sociali tramite una petizione pubblica sono 12mila, ma potrebbero non bastare. I religiosi rimasti, infatti, sono già stati spostati a Santa Maria Novella. Da salvare, però, c'è l'immenso patrimonio artistico e culturale. Oltre al valore spirituale del plesso.
Gli affreschi del Beato Angelico, le opere del Ghirlandaio, la biblioteca "Levasti" in continuità con l'antica biblioteca di Michelozzo e la farmacia: tutto questo potrebbe subire le ovvie conseguenze della chiusura. Il convento San Marco, ebbe anche un ruolo durante l'alluvione di Firenze dal 4 novembre 1966: nelle stanze del convento si rifugiarono in tanti, tra questi anche il Sindaco santo Giorgio La Pira. Aldo Tarquini, priore del capitolo provinciale dei domenicani, ha recentemente dichiarato che la situazione attuale: "Non consente l’attuazione di aspetti fondamentali della nostra vita: la condivisa progettazione apostolica, lo svolgimento di una dinamica comunitaria attraverso i capitoli e l’elezione del superiore, e comporta pesi economici non più sostenibili. Dunque è stato deciso che vi sia un” unica comunità di domenicani con sede a Santa Maria Novella". La smobilitazione, insomma, è già in atto.
"Firenze è il centro del mondo. San Marco è il centro di Firenze e l'Annunciazione del Beato Angelico lì affrescata è il centro di San Marco. Quindi l'Annunciazione è il centro del mondo", sottolineava La Pira, il "servo di Dio", mentre alloggiava nella cella numero 6 del convento fiorentino. In gioco, poi, non ci sono solamente le opere artistiche. Come ricordato qui dal Professor Pietro De Marco, San Marco è stato il luogo di principale opposizione intellettuale e dottrinale ad una "certa piega" presa dalla Chiesa cattolica dopo il Concilio Vaticano II. Un valore simbolico, insomma, che prescinde dal crocifisso del Beato Angelico posizionato sull'altare maggiore. Un altro pezzo di cultura e storia italiana che se ne va nell'indifferenza generale. [Giuseppe Aloisi - Fonte]
17 commenti:
Purtroppo devono interrogarsi i Domenicani.
Le firme sono OLTRE 15 mila!
https://www.change.org/p/salviamo-il-convento-di-san-marco-firenze-dal-nuovo-provvedimento-di-chiusura
Ormai anche la raccolta di firme e' superata , forse si deve chiedere aiuto alle associazioni lgbt e sorelle associate per ottenere qualcosa .
Scusate l'OT, ma ho bisogno di recuperare informazioni su cose che qui discutemmo, ma non riesco a trovarle.
Tempo fa qualcuno (forse marius) parlò di una versione "transitoria" del CCC dove gli articoli sulla pastorale per gli omosessuali erano diversi da quelli correnti e usavano un linguaggio pericolosamente più ambiguo (furono poi corretti nella versione successiva, che è quella attuale). Mi servirebbero i riferimenti. Grazie.
Les uns pleurent, les autres rient :
https://www.youtube.com/watch?v=oU0lyZs8j9g
Bad romance…
Non solo S. Marco a Firenze ma anche San Domenico Maggiore a Napoli con la sua bellissima Chiesa arricchita da mirabili opere di Caravaggio e Tiziano.
Del resto, i Domenicani furono tra i primi a recepire lo "spirito" del Concilio, anche sulla scia delle precedenti simpatie nei confronti della Nouvelle Theologie.
Ora dovrebbero chiedersi (o non gliene frega niente?) se la situazione attuale non sia figlia della loro deriva conciliare e del loro filo-modernismo e -magari- fare un piccolo "mea culpa" con consequenziale ritorno a quello che insegnava un loro grande Maestro, San Tommaso d'Aquino.
Speriamo che i 15000 firmatari abbiamo pregato almeno con un Pater Ave Gloria per quest'intenzione.
@fabriziogiudici, 11.03:
intendi qualcosa di riconducibile a quanto detto su http://www.30giorni.it/articoli_id_9737_l1.htm per caso?
Ciao :)
Concordo con Irina. Se a San Marco di Firenze dovessero continuare a vivere domenicani filoconciliari, che hanno tradito il magistero della Verità per seguire il magistero occasionale, sarebbe una sciagura più grave che la chiusura definitiva. Meglio rimpiangere un glorioso passato che precipitare scientemente nell'abisso presente.
TEOFILATTO
@Michele MD
Ta da! Perfetto. Quello che mi serviva.
@TEOFILATTO
Esatto. Forse un giorno il convento sarà ripreso dai domenicani di Avrillés, gli unici che conservano un carisma preconciliare.
I Domenicani salvarono l'Ordine - contro coloro che li volevano far chiudere - si dice grazie a queste Litanie..... Tentare non fa male....tra qualche mese sembra che ci sarà la decisione....
https://cooperatores-veritatis.org/2018/02/01/litanie-domenicane-o-dei-frati-predicatori-latino-italiano/
@ fabriziogiudici
https://anonimidellacroceblog.wordpress.com/2018/02/05/esclusivo-il-link-secretato-sul-sito-del-vaticano-della-correzione-del-catechismo-della-chiesa-cattolica-sdoganata-lomoeresia-di-fra-cristoforo/
Anna
@Anna
La mia domanda era proprio perché avevo letto il pezzo di 1P5. Per ora manterrei la calma (gli Anonimi della Croce partono sempre in quarta, con poco raziocinio): nonostante ci sia qualche dettaglio che non mi torna, può essere semplicemente che la pagina incriminata sia per l'appunto quella della versione del 1992, mai cancellata. Lo stile grafico, infatti, è rimasto quello vecchio e c'è un'ampia area di documenti sul sito web del vaticano che pare malgestita, nonostante tutti gli strombazzamenti sulla nuova gestione dei media.
Oppure si stanno preparando a qualche trucco. Teniamoli d'occhio.
@Fabrizio, Michele MD
Interessante quell'articolo del CCC poi modificato nella versione definitiva. Io lo vedo solo ora. Questa era la prima proposta (cito solo le parti che si differenziano): Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova.
Questa la versione definitiva: Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova
Trovo importante la sottolineatura del fatto che questa inclinazione sia oggettivamente disordinata, perché ciò sottintende un lavoro di purificazione e santificazione della persona necessario. La versione provvisoria invece lasciava intendere che fosse una cosa naturale da loro non scelta e di cui non hanno colpa e che quindi, quasi fosse il colore dei capelli, non sia qualcosa di cattivo (oggi ci sarebbe chi, prafrasando blasfemamente la Genesi, direbbe che Dio vide che ciò era cosa buona).
Ma importante é capire che questo atteggiamento non vale solo per l'omosessualità!. Se vogliamo inclinazioni oggettivamente disordinate ne abbiamo tutti molte! Basta ricordarsi del peccato originale e del male che con esso é entrato nel mondo per rendercene conto. Ma anche questo é stato dimenticato e la santificazione non è più richiesta a nessuno!
@viandante
Esatto, esatto. Non si capisce perché lo sparatore di Macerata non potrebbe uscirsene con un "Ma per me sparare ai negri è una tendenza innata, quindi non sono imputabile". Sarebbe semplicemente la versione ecclesiastica del trucco di certi avvocati di ricorrere puntualmente all'incapacità di intendere e di volere.
Su "Corrispondenza Romana" un articolo (per oggi la prima puntata) che fa un po' di chiarezza sulla vicenda del Convento di San Marco. Purtroppo negli ultimi giorni si sono rincorse molte falsità (senza voler giudicare la buona fede di chi ha riportato tali NON-verità). Teniamo alta l'attenzione (e il livello delle firme alla petizione...), invochiamo quel Dio che tante volte è stato invocato nella chiesa e nelle stanze del convento fiorentino.
https://www.corrispondenzaromana.it/convento-san-marco-battaglia-tutti-cattolici/
Posta un commento