Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 26 febbraio 2018

In parrocchia: una strana festa delle famiglie

La sagra dell'assurdo: La famiglia, per una parrocchia cattolica (?) di Roma, avente Bergoglio come Vescovo diocesano, sarebbe oltre al modello tradizionale e noioso (uomo+donna+prole), anche uomo (o donna) + prole, due uomini (o due donne) + prole, due uomini senza prole, due donne senza prole, e perfino al cuore dell’immagine la famiglia poligamica e poliamorosa: 2 uomini 2 donne e 3 bambini! Wuau!
La parrocchia di san Gelasio I a Roma, nella zona Ponte Mammolo-Rebibbia, organizza per il prossimo 11 marzo, quanto di più bello e proficuo ci si potrebbe attendere da una parrocchia: una festa “delle famiglie”.
Si poteva usare il singolare “famiglia” perché certi singolari, come il popolo la Chiesa o la società, contengono concettualmente un plurale come significato. Come quando i cattolici militanti organizzano il family day e non il families day.

Ma qui il plurale era voluto e necessario. Infatti accanto al titolo “Domenica 11 marzo 2018 - Domenica delle famiglie”, appare sul sito della parrocchia stessa (sangelasio.it) un disegnetto, al limite della blasfemia, e in tutto opposto al concetto cattolico, biblico e perfino costituzionale di famiglia.

Infatti, vi sono rappresentati tutti i modelli di famiglia possibili e immaginabili, manca solo il modello, proposto da alcuni specie nei paesi più avanzati, di unione uomo-animale.
La famiglia, per una parrocchia cattolica di Roma, avente Bergoglio come Vescovo diocesano, sarebbe oltre al modello tradizionale e noioso (uomo+donna+prole), anche uomo (o donna) + prole, due uomini (o due donne) + prole, due uomini senza prole, due donne senza prole, e perfino al cuore dell’immagine la famiglia poligamica e poliamorosa: 2 uomini 2 donne e 3 bambini! Wuau!
Ma perché stare a rintuzzare queste faccende interne alla vita ecclesiale di oggi, se infondo love is love?

In effetti, la parrocchia ha colto bene, il senso del motto “l’amore è amore”. Se il sentimento è famiglia, ogni sentimento lo è, nessuno escluso. Ami il canarino o il dolcissimo gatto Felix? Sei famiglia. Ami tua nonna, sola e malandata, e te ne occupi da anni come un buon samaritano? Sei famiglia. Ami tua sorella, e lei pure ama te, e nessuno in questo mondo infame vi capisce e vi sposa, neppure la Raggi e la Boldrini? Sei famiglia! Ovviamente, molti settori del cattolicesimo saranno in disaccordo con tutto questo. Ma la logica della misericordia può avere limiti? E chi siamo noi per giudicare il gay, il pedofilo (non violento) e il mussulmano poligamo, con 3 signore velate che accettano con gioia l’esempio di Maometto?

L’unica colpa è il giudicare, nell’azione e nell’amore non c’è mai colpa. Semmai si sta migliorando il mondo, come gli animali che felici e sereni, non hanno istituzioni stabili e inutili contratti matrimoniali. E noi, in un mondo burocratico e vuoto, senza sentimenti liberi a causa della Chiesa e della morale repressiva, non dovremmo ispirarci agli altri animali del pianeta i quali del resto non conoscono guerre, razzismo, omofobia o moralismo?

Ps. Dopo le proteste di alcuni, la parrocchia ha cancellato il disegnetto osceno. Si saranno mutati anche i cuori? Lo speriamo
Enrico Maria Romano - Fonte

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Sicuramente il parroco e quanti come lui voteranno il PD...

irina ha detto...

E' come, d'inverno, andare su uno treno della metro, al caldo. Non sono certa che questo sia il meglio ed il solo che l'essere umano è chiamato a scambiare con i suoi simili.

Anonimo ha detto...

Mi sento sempre più lontano da questa Chiesa, e – Dio non voglia – dalla speranza. Il modo in cui è gestita tutta la partita dei migranti mi ha già fatto calare di molto la carità. Prossima tappa: la fede. Grande Berghy, ce la stai facendo: un’altra anima persa.

viandante ha detto...

@Anonimo delle 14.20

Se si sente lontano da questa Chiesa è perché probabilmente il sistema immunitario è ancora funzionante. Ma al di là di tutto questo non scherziamo sulla fede! Anche solo pensare a perdere la fede per colpa del "Grande Berghy" non solo è fare il suo gioco, ma prima ancora è svilire il nostro Credo.

Anonimo ha detto...

la fede non la si perde solo a causa di Berghy, ma anche per il silenzio e l'inattività dei presunti oppositori...

Roger de Bourneville ha detto...

Non perdo la Fede. Non faccio il gioco di questa cricca di apostati, eretici, sodomiti. Non li riconosco come mia Chiesa.

Anonimo ha detto...

Sta crescendo tra moltissimi cattolici una sorta di ossessione nei confronti di un dialogo devitalizzato. Che ha un unico scopo: piacere alla cultura dominante protetta dal potere. Per evitare il proprio martirio, ai primi cristiani sarebbe bastato “dialogare” con l’imperatore, incensandolo. Sarebbe stato così semplice! Ma non hanno avuto vergogna di Cristo.

Codice di Chiodi, ha detto...

“le norme morali non sono riducibili ad una oggettività razionale, ma chiedono di essere inscritte nella vicenda umana, intesa come storia di grazie e di salvezza”,
http://www.lanuovabq.it/it/si-scrive-proibito-si-legge-lecito-e-la-poetica-di-chiodi

http://www.lanuovabq.it/it/contraccezione-in-certi-casi-un-dovere-svolta-in-vaticano

Chi e' ?
https://www.youtube.com/watch?v=jIO0LDefKqI

Anonimo ha detto...

Sembra la pubblicità di un'orgia.