Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 6 febbraio 2018

Zen: "Il segretario di Stato vaticano sbaglia"

Riprendo da Settimo cielo la traduzione integrale dalla lingua cinese dell'intervento pubblicato il 5 febbraio sul suo blog dal cardinale Giuseppe Zen Zekiun, vescovo emerito di Hong Kong, che risponde alle reazioni vaticane a questo suo precedente intervento: Pericolo di scisma in Cina. Il cardinale Zen: "Il papa mi ha detto…" [qui] dal quale potete risalire agli intrecci precedenti. La risposta si riferisce alla dichiarazione del direttore della sala stampa vaticana [qui], a un'intervista del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin e alle anticipazioni su un imminente accordo tra la Santa Sede e la Cina [qui - ne abbiamo parlato qui].

QUATTRO CHIACCHIERE
di Giuseppe Zen Zekiun

Alcune persone che mi vogliono bene mi hanno consigliato di pregare di più e di non parlare troppo. Certo è giusto pregare di più, perché il Signore è la nostra speranza e abbiamo fiducia nell’intercessione della Madonna, Madre di Dio.
Mi hanno consigliato così probabilmente con il timore che se parlo troppo, sarò più facilmente attaccato. Ma non ne ho paura, purché le mie parole siano giuste e utili. Con l'età che ho, non mi importa se guadagnare o perdere.
Voglio parlare ancora perché ho l'impressione che fra poco tempo non potrò più parlare. Perciò chiedo il vostro perdono.
  1. Nella lettura della messa di questa domenica, Giobbe deve sopportare la lunga notte della sofferenza, in cui lamenta di non vedere più la felicità con i suoi occhi. Ma il Salmo 146 ci invita a lodare il Signore che risana i cuori affranti. Nei giorni scorsi, i fratelli e le sorelle che vivono nel continente cinese hanno saputo che il Vaticano è pronto ad arrendersi al partito comunista cinese, e quindi si sentono a disagio. Visto che i vescovi illegittimi e scomunicati saranno legittimati, mentre quelli legittimi saranno costretti a ritirarsi, è logico che i vescovi legittimi e clandestini siano preoccupati per il loro destino. Quante notti di sofferenza sopporteranno i sacerdoti e i laici, al pensare che dovranno inchinarsi ed obbedire a quei vescovi che ora sono illegittimi e scomunicati, ma domani saranno legittimati dalla Santa Sede, appoggiati dal governo. Tanto più che un disastro è già iniziato oggi, senza aspettare l’arrivo del domani. Dal 1 febbraio sono entrati in vigore i nuovi regolamenti governativi sull’attività religiosa. I sacerdoti clandestini di Shanghai hanno chiesto ai fedeli di non andare più alle loro messe, perché altrimenti chi si ostina a farlo sarà arrestato! Ma non abbiate paura, perché il Signore risana i cuori affranti.
  2. Il segretario di Stato della Santa Sede ha detto che “conosciamo le sofferenze subite ieri ed oggi dai fratelli e dalle sorelle cinesi”. Ma quest'uomo di poca fede capisce che cos'è una vera sofferenza? I fratelli e le sorelle del continente cinese non hanno paura di essere ridotti in povertà, di esser messi in prigione, di versare il sangue, la loro sofferenza maggiore è di vedersi traditi dai “familiari”. L’intervista di Parolin è piena di opinioni sbagliate (sperando che i suoi discorsi siano coerenti con i suoi pensieri). Ma non è degno di un alto dirigente della Santa Sede manipolare la lettera [ai cattolici cinesi] di un papa anche se già ritirato, citando la frese (4.7): “La soluzione dei problemi esistenti non può essere perseguita attraverso un permanente conflitto con le legittime autorità civili”, nascondendo che la lettera immediatamente continua dicendo che “nello stesso tempo, però, non è accettabile un’arrendevolezza alle medesime quando esse interferiscano indebitamente in materie che riguardano la fede e la disciplina della Chiesa”.
    Durante la Giornata della gioventù in Corea, il papa ha detto ai vescovi asiatici che “il presupposto del dialogo è la coerenza alla propria identità”. Persone ben informate degli alti gradi della Santa Sede dicono ora con rammarico che “siamo come uccelli in gabbia, ma la gabbia può diventare più grande, noi chiediamo ogni spazio possibile”. Ma il vero problema non è la gabbia piccola o grande, ma chi si trova in questa gabbia. I credenti clandestini non sono dentro di essa. Ma ora voi volete costringere anche loro ad entrarvi, in modo che anche loro siano "riconciliati” con quelli che sono già dentro! Certo, in gabbia vi sono persone che vi si trovano costrette, ma anche persone servili e prepotenti che vi si trovano dentro molto volentieri. (Sono stato io il primo a dire che in Cina c'era una sola Chiesa e che tutti i credenti, sia della Chiesa ufficiale che di quella clandestina, amano il papa; ma ora non oso più dir così).
    Siccome ho deciso di far prevalere la verità e la giustizia (tutto ciò che dico parte dal principio di custodire la reputazione del papa e di mettere in chiara luce la dottrina della Chiesa), non ho difficoltà a dire che queste mie opinioni sul "dialogo" le ho riferite a papa Francesco quando mi ricevette in udienza privata tre anni fa. Il papa mi ascoltò per quaranta minuti con attenzione, senza interrompermi. Nel momento in cui gli dissi che, obiettivamente parlando, la chiesa ufficiale del continente cinese è scismatica (in quanto amministrazione autonoma indipendente dalla Santa Sede e dipendente dal governo), il papa rispose: “Certo!”.
  3. Ieri ci sono state non poche persone che sono venute a trovarmi o mi hanno telefonato per darmi qualche conforto, in seguito all’accusa rivolta contro di me dal portavoce del Vaticano. Ma hanno capito male, perché non ho bisogno di conforto. Sarebbe stato meglio per loro andare a confortare quel portavoce. È lui che è un uccello in gabbia, costretto a svolgere quella funzione così imbarazzante (e certo ha letto ciò che era stato scritto da altri). Si può ricordare che più di un anno fa, prima del IX Congresso dei Rappresentanti della Chiesa cattolica cinese, fu lui a dire che “la Santa Sede attende di giudicare in base a fatti comprovati”. Dopo più di un anno, stanno ancora aspettando di trarne dei giudizi.
  4. Merita misericordia anche quel commentatore del "South China Morning Post" che ogni giorno trova qualcuno da criticare e su cui ironizzare: dev'esser un esperto che sa tutto e potrebbe dir la sua in tutti i programmi "de omnibus et aliquibus aliis". Questa persona ha scritto che amo più la politica che la religione. Voglio svegliarlo un po’: “Where angels fear to tread, the fools rush in”. Lui sa che cos'è la religione, che cos'è la fede? Ha detto che ho deciso di far soffrire i credenti del continente cinese. Ma lui capisce quale è la vera sofferenza per le persone di fede? Tuttavia l’ultima frase che ha detto era giusta: “The Vatican has to readjust its wordly diplomacy, whatever its spiritual preferences”; il Vaticano deve riaggiustare la sua diplomazia terrena, quali che siano le sue preferenze spirituali. Ma non sono soltanto preferenze, sono principi non negoziabili!
Cardinale Joseph Zen, 6 febbraio 2018

26 commenti:

Anonimo ha detto...

È ficcante, ma prima di tutto commovente, specialmente nel preambolo. E vedete che ci disperavamo perché non vedevamo santi visibili, come Santa Caterina, in questa crisi; e ora fioccano. E quello che è bello è che non sono solo una Santa Caterina o una Santa Brigida, provenienti dall'Europa geografica; questi si alzano in Europa, ma anche in Cina, in Kazakistan, negli Stati Uniti, in Medio Oriente, in Africa... da tutto il mondo.

P. Mario ha detto...

Applausi. Dio benedica questo autentico e coraggioso Principe della Chiesa! Un Pastore che non abbandona le pecore al mercato delle vacche, ai Giuda che sono dentro il recinto...

Anonimo ha detto...

https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/cina-nuove-regole-vietati-ritiri-ed-raduni-cattolici/

Anonimo ha detto...

"Il segretario di Stato della Santa Sede ha detto che “conosciamo le sofferenze subite ieri ed oggi dai fratelli e dalle sorelle cinesi”. Ma quest'uomo di poca fede capisce che cos'è una vera sofferenza? I fratelli e le sorelle del continente cinese non hanno paura di essere ridotti in povertà, di esser messi in prigione, di versare il sangue, la loro sofferenza maggiore è di vedersi traditi dai “familiari”. "

Non gliele manda a dire!

irina ha detto...

Quando pensiamo alla nostra fatica nel far fronte al quotidiano, ricordiamo questi cardinali,di noi più vecchi, che sanno e capiscono molto più di noi e devono alzarsi e combattere per milioni di fratelli traditi da fratelli con due facce.

Dorotea Lancellotti su Fb ha detto...

Peccato che l'attuale Segretario di Stato, fa e dice solo ciò che Bergoglio gli dice... questi erano i patti poco prima di entrare in conclave tra Bergoglio, Stella e Parolin.... (al quale fu promessa la porpora, come infatti avvenne)... e non "stanno sbagliando" è proprio quello che vogliono!

Silvano ha detto...

Gli consigliano di pregare di più e parlare di meno? Come se fossero pettegolezzi. E poi chi dice che non prega : è così che si comporta un pastore,: dà la vita per le sue pecore . Senza indietreggiare davanti ai lupi . Anzi brandire il Pastorale come fosse la spada di S Michele.

Alex da Roma ha detto...

Il Signore che parla attraverso la bocca dei suoi santi Profeti non tradisce le promesse....non ci abbandona mai. Siamo noi invece che alle volte perdiamo la Speranza.

Stavano costruendo una strana grande chiesa stravagante dove tutti potevano entrare ma non c'era Dio nè angeli, nè santi....

Ma Dio aveva altri progetti!!!

Ecco come non vedere in mezzo a queste vicissitudini di questi ultimi 4 anni tempestosi la mano di Dio insieme all'intervento della Madonna che stanno piano piano radunando, da ogni parte del mondo, il piccolo resto che si contrapporrà alla falsa religione ecumenica e sincretica, impostura religiosa, che caratterizzerà i tempi dell'Anticristo???

Vieni Signore, torna presto, ti stiamo aspettando!

Annare ha detto...

Nella storia sono sempre stati dei famigliari a tradire, partendo da Giuda che era uno dei 12 apostoli scelti da Gesù. Credo che i cattolici dovranno subire la stessa sofferenza interiore che patì Gesù quando fu tradito e poi abbandonato dai suoi. Però poi ci sono stati tanti frutti. La Chiesa nasce dopo un tradimento, passa per il Sacrificio di Gesù la discesa dello Spirito Santo ed è sostentata dal Sacrificio dell'altare, non da un festino tra collusi danzanti. Poveri loro!

Gesuiti a confronto : ha detto...

" Paolo Miki dalla croce continuava a predicare Cristo e a testimoniare la sua speranza. Diceva ai presenti: "Io sono giapponese come voi, non sono uno straniero ed è a causa della mia fede in Cristo che sono condannato. Nella situazione estrema in cui mi trovo potete credere alla mia sincerità. Non ho nessuna voglia di ingannarvi e vi dichiaro che non c'è via di salvezza se non nella fede in Cristo". S.Paolo Miki ( Gesuita )

"Non c'è via di salvezza se non nella fede in Cristo" !
" Non c'è via di salvezza se non nella fede in Cristo"!

In questo momento, quelli che realizzano meglio la dottrina sociale della Chiesa sono i cinesi. Sorondo (Gesuita)
http://www.marcotosatti.com/2018/02/06/dottrina-sociale-della-chiesa-la-cina-la-realizza-parola-di-sorondo-brandi-e-i-laogai-e-il-tibet-e-questa-la-real-politik-vaticana/

Anonimo ha detto...

http://www.lanuovabq.it/it/i-martiri-di-nagasaki-una-storia-da-conoscere

Anonimo ha detto...

Parli, parli, Eminenza, basterebbero 10 cardinali come lei, pane al pane e vino al vino e si starebbe meglio, ma evidentemente questi che abbiamo sono abituati al pan brioché e ai vini DOP,oltre al resto.......che Dio benedica Zen, Sarah, Burke, Canizares e i pochi bravehearts intorno, c'è ancora speranza che il numero si allarghi. Solo chi ha sofferto già in terra le pene dell'inferno comunista sviluppa una fede a prova di tutto, nelle mollezze si diventa ciò che sono i nostri..........non dico altro. Lupus et Agnus.

Fael ha detto...

Ormai non hanno più freno. Sorondo dice in una intervista “In questo momento, i cinesi sono quelli che realizzano meglio la dottrina sociale della Chiesa”. Tutto normale per lui che invita gli abortisti a parlare in Vaticano, e si sa per lui il diavolo è Trump che non firma gli accordi sul clima di Parigi.
Oggi tra i santi si ricordano i martiri giapponesi Paolo Miki e compagni, sperando di non arrivare a tanto, che Dio protegga i veri cattolici cinesi.
http://www.marcotosatti.com/2018/02/06/dottrina-sociale-della-chiesa-la-cina-la-realizza-parola-di-sorondo-brandi-e-i-laogai-e-il-tibet-e-questa-la-real-politik-vaticana/

Anonimo ha detto...

Bergoglio non sta più nella pelle: a tutti i costi, lui andrà in Cina!
La Cina, la Cina, lui in Cina e milioni ad applaudirlo e a gridare “bravo! bravo!”, e lui che saluta, ce l’ha fatta, e pregusta le lenzuolate sui giornaloni di tutto il mondo.
Si sente bene, Bergoglio, un brivido gli corre lungo la schiena, tra poco metterà in bacheca un evento storico!

E pazienza se per arrivare fin là ha dovuto umiliare i martiri di ieri e di oggi: che si alzi il sipario e si dia inizio allo spettacolo.

Che tristezza.

mic ha detto...

Ancora il card. Zen:

""Il card. Parolin ha anche dato una lunga intervista, piena di errori paradossali (spero che vi sia unità fra parole e pensiero). Il più umiliante di tutti è stato che il Segretario di Stato ha avuto l’audacia di insultare il papa emerito Benedetto XVI. Il card. Parolin ha citato fuori dal contesto, la Lettera del papa alla Chiesa in Cina di 10 anni fa, dicendo: “la soluzione dei problemi esistenti non può essere perseguita attraverso un permanente conflitto con le legittime Autorità civili”. Ma egli non ha citato (la seconda parte della frase: “Nello stesso tempo, però, non è accettabile un’arrendevolezza alle medesime [autorità civili – ndr] quando esse interferiscono indebitamente in materie che riguardano la fede e la disciplina della Chiesa” (Benedetto XVI, Lettera ai cattolici della Cina, n. 4,7).

Non è decente per un alto ufficiale della Santa Sede manipolare la lettera di un Papa, anche se già ritirato, citando la frase (4.7): “la soluzione dei problemi esistenti non può essere perseguita attraverso un permanente conflitto con le legittime Autorità civili” nascondendo che la lettera segue immediatamente dicendo “nello stesso tempo, però, non è accettabile un’arrendevolezza alle medesime quando esse interferiscano indebitamente in materie che riguardano la fede e la disciplina della Chiesa.” ""

Parla forte e chiaro e senza mezzi termini. Questa capziosità l'avevo notata anch'io qui:
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2018/02/cinavaticano-il-dramma-dei-cristiani.html

...Benedetto XVI ha detto, effettivamente, che "La soluzione dei problemi esistenti non può essere perseguita attraverso un permanente conflitto con le legittime Autorità civili", ma il Segretario di Stato omette il seguito non meno importante: "nello stesso tempo, però, non è accettabile un'arrendevolezza alle medesime, quando esse interferiscano indebitamente in materie che riguardano la fede e la disciplina della Chiesa". (Lettera ai cattolici cinesi 2007) Quindi come può concludere che: "...Nel pontificato di Papa Francesco, le trattative in corso si muovono esattamente su questa linea: apertura costruttiva al dialogo e fedeltà alla genuina tradizione della Chiesa"? A parole, ma non nei fatti, come sempre...


Anonimo ha detto...

@ Lupus te Agnus...

Condivido quello che hai scritto

Aggiungo però...Anche noi purtroppo, chi più chi meno siamo molli...il nostro è un cattolicesimo molle.....se non abbiamo la Messa Antica sotto casa, ci pesa fare i chilometri, per onorare nostro Signore come conviene...ci accontentiamo della Messa del Bugnini, illudendoci o raccontando a noi stessi che anche quella sè vissuta bene va bene e altre storie...oppure, come mi capita spesso di sentire...basta un piccolo sciopero dei mezzi o una giornata ecologica ed ecco che molti non portano i figli al catechismo e non vanno alla Santa Messa Antica ma alla Messa del Bugnini...è così via..sono solo due esempi ma potrei farne tanti altri....dobbiamo crescere nella Fede....pensando a Sant'Agata ad esempio mi sono sentito un nulla...

Anonimo ha detto...

"non vanno alla Santa Messa Antica ma alla Messa del Bugnini"

Ancora con questa filastrocca?
Beato chi ce l'ha la Messa antica anche a 100 Km e ha tempo energie e macchina o accompagnatori per raggiungerla!
E chi non ce l'ha?

E.P. ha detto...

Più che "il Segretario di Stato sbaglia", andava intitolato "il Segratario di Stato è un uomo di poca fede, un uccello in gabbia, che censura il papa ritirato, ha opinioni sbagliate, e non capisce che cos'è una vera sofferenza", visto che il cardinale Zen così dice.

irina ha detto...

"...dobbiamo crescere nella Fede..."

Questo è il punto. Però,...:
Se si è vissuti per qualche tempo in un ambiente non cattolico, la differenza di impegno, tra cattolici e non, salta agli occhi. La coerenza è molto più cercata, da questi ultimi, che non dai cattolici, perlomeno dai i cattolici che sono intorno a noi e conosciamo molto bene. E' evidente la tensione, tra i non cattolici, a vivere coerentemente con quello in cui credono. Coerenza che non è affatto evidente tra cattolici. Questa tensione non la si vede. Non traspare. Dal modo di porsi personalmente con chiunque altro, al come educano i propri figli. La differenza non si vede, nè si intuisce. Sbrindellati e pagani come gli altri. Più o meno.

Passate le prime impressioni di tensione e di coerenza, suscitate dai non cattolici, si scopre poi che dietro quei visi tesi al superamento di sè, fanno capolino le contraddizioni spicciole quotidiane che si erano reputate inesistenti.Invece esistono, eccome.
Quella rilassatezza cattolica la si comincia ad inquadrare dunque, con sguardo nuovo, all'interno dei Sacramenti e della Grazia, che, forse perchè presi per scontati e/o sotto gamba, danno la tranquillità, che ogni giorno, porta sì la sua pena ma, anche la possibilità di grandi e migliori cambiamenti, se Dio vuole e tu anche.
Concludendo più tonicità a noi cattolici non può far che bene, anzi ora è proprio il tempo di mettercela tutta, coerenza, compostezza, cioè amare NSGC sul serio e sul serio compiere ogni azione per amor Suo. Dosando sapientemente le parole con i silenzi, l'essere, con il ben pensare, con il ben volere, per finire col fare bene(Crepaldi).

Anonimo ha detto...

ma il Segretario di Stato omette il seguito

Stesso trucco usato in Amoris Laetitia con citazioni della Familiaris Consortio e di San Tommaso... Mentitori e spudorati.

Anonimo ha detto...

Viene da piangere a leggere questa lettera.
Il Papa si è arreso la comunismo e ha scaricato i suoi figli.
Immediatamente dopo i giornali (per adesso pochi, tra non molto gli altri) scrivono che "Papa Francesco ha una positiva immagine presso il pubblico cinese. Ci si aspetta che spinga in avanti i rapporti bilaterali e risolva i relativi problemi con la sua saggezza".

La resa, questa sarebbe la saggezza

Giuseppe

irina ha detto...

LNBQ, Riccardo Cascioli,CASO CILE
Chiesa, il problema non è la pedofilia ma l'omosessualità
ECCLESIA07-02-2018

http://www.lanuovabq.it/it/chiesa-il-problema-non-e-la-pedofilia-ma-lomosessualita

Gianni ha detto...

Un vero ministro di Dio. Il Signore benedica il card. Zen!

Anonimo ha detto...

Abbiamo ritrovato lo stampo del vero Apostolo della Chiesa Cattolica Apostolica Romana !
Dio vi Benedica e S.Giuseppe vi protegga amato Cardinale Zen .

Anonimo ha detto...

Quello che mi fa piu' male e' la derisione di mia madre : la Santa Madre Chiesa Cattolica .

http://www.lafedequotidiana.it/padre-cervellera-a-monsignor-sorondo-idolatrare-la-cina-e-unaffermazione-ideologica-che-fa-ridere-della-chiesa-e-fa-male-al-mondo/

Anonimo ha detto...

Claiming China is the “best” at implementing Catholic social doctrine “requires something approaching a psychotic detachment from reality” or “willful ignorance” that turns “a blind eye to repression and persecution in order to indulge” socialist “fantasies,” St. John Paul II’s biographer wrote in an article.