Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 15 maggio 2018

Il Vescovo di Ratisbona Rudolf Voderholzer: “ciò che tocca la fede non può essere soggetto a votazione”

Edward Pentin sul National Catholic Register. riporta la posizione assunta dal Vescovo di Ratisbona. Nei link inseriti potete trovare tutti i riferimenti ai precedenti.

Il vescovo Rudolf Voderholzer di Ratisbona ha sottolineato che il dibattito sulla intercomunione [«ospitalità eucaristica»] in Germania è una questione di dottrina che richiede l’unanimità della Chiesa universale se deve andare avanti.

Nei suoi primi commenti pubblici dopo l’incontro a Roma per discutere la proposta dei vescovi tedeschi di consentire la Santa Comunione per i coniugi protestanti in alcuni casi, il vescovo ha detto ai fedeli a Ratisbona il 9 maggio che raggiungere l’unanimità sulla questione “non sarà facile da realizzare” perché “la comunione ecclesiale trascende i confini della Chiesa in Germania”.

Tre quarti dei vescovi tedeschi hanno votato a febbraio a favore della bozza di proposta [qui], che vogliono offrire come “dispensa pastorale”, ma sette vescovi tedeschi, tra cui il vescovo Voderholzer e il cardinale Rainer Woelki di Colonia [qui], si sono opposti, sostenendo principalmente che essa tocca “la fede e l’unità della Chiesa” e quindi non dovrebbe essere “soggetta a votazione“.

Il vescovo, che ha guidato l’opposizione dei sette vescovi (qui), durante la messa della veglia dell’Ascensione di mercoledì sera ha dichiarato:
“La settimana scorsa sono stato invitato a Roma a parlare con i cardinali [Reinhard] Marx [presidente della Conferenza episcopale tedesca] e Woelki e altri vescovi per chiarire queste questioni controverse. Il Papa ha risposto alle nostre domande restituendoci il testo in questione e facendoci sapere letteralmente che noi, come vescovi tedeschi, dovremmo “trovare, in spirito di comunione ecclesiale, un risultato unanime, se possibile” [qui]. Questo compito non sarà facile da svolgere, perché la comunione ecclesiale trascende i confini della Chiesa in Germania. Ci può essere solo l’accordo più unanime possibile in comunione con l’intero episcopato mondiale, con la Chiesa mondiale intera, con la Conferenza episcopale del Canada e con quella dell’Indonesia. È una vera e propria lotta teologica, una domanda che ci lega alla coscienza”.
Il vescovo ha notato che, esercitando pressioni sulla Chiesa, il pubblico non ha riconosciuto “la profondità del dibattito sul nostro ‘sancta sanctorum’, ed è questo l'oggetto della questione”. Ed ha dichiarato che un interrogativo così grave non deve essere percepito come una “questione a livello di decenza borghese, animosità personali o strategie politiche“, aggiungendo che trattarlo in questi termini “non è utile”. Ha sottolineato che “Non è una questione di cortesia o di gentilezza, ma si tratta delle condizioni e dei prerequisiti per incontrare il Santissimo Sacramento”.

Il vescovo Voderholzer ha sottolineato anche che i sette vescovi “sono convinti” che la questione dell’intercomunione [«ospitalità eucaristica»] sia una “questione di dottrina”. Ha detto che una questione pastorale “sarebbe quando è l’età giusta per la Prima Comunione” o quale “Manuale di Confessione o come dovrebbe essere la preparazione alla Confessione”.

Ha poi spiegato che una questione pastorale in relazione all’Eucaristia potrebbe darsi in casi del tipo se la Comunione debba essere ricevuta in mano o sulla lingua, in piedi o in ginocchio. Ma quando si tratta di testimoniare la fede e l’appartenenza alla Chiesa, “è in gioco di più, vale a dire la comprensione della Chiesa e la dichiarazione del credo nel suo insieme”.

Ha detto che la proposta dei vescovi tedeschi rappresenta “un cambiamento di tale portata alla dottrina stabilita che non può essere fatto al livello di una singola conferenza episcopale. Ciò che vale in questo caso deve valere anche per Chicago, Shanghai e Johannesburg”.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Che un Vescovo debba spiegare l'A-B-C-......fa cascare le braccia , sembra di essere ai primordi del cristianesimo .

Anonimo ha detto...

«Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza , ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché Egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che Egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
(At 17,15.22-18,1)
Il peso della responsabilita' .
Se i discepoli hanno dimenticato di innamorarsi di Gesu' non riescono a reggere il peso della responsabilita' .
Per cambiare il cuore l'unica soluzione e' lo spogliamento spirituale di tutto , far posto , far spazio al vento impetuoso dello Spirito Santo , riempirsi di carita', bere come S.Margherita M.Alacoque alla piaga del costato .

Cattolico ha detto...

Oggi ho accolto in chiesa una scuola elementare della parrocchia accompagnata da alcuni insegnanti di religione... avevamo organizzato da tempo questa visita, ma arrivati in chiesa mi hanno IMPOSTO di NON PARLARE ASSOLUTAMENTE DI GESU'!! E di chi dovevo parlare in una chiesa?! Ho chiesto ai bambini di dare almeno un bacio a Gesù, ma mi hanno strappato violentemente il microfono dalle mani...La visita è stata a dir poco DISGUSTOSA!!
Ai bambini avevo regalato un tau... ma un insegnante di religione a uno di loro glie l'ha strappato di dosso (non immaginate il dispiacere di quel bambino). Nonostante questo i bambini sono andati via felici... e molti di loro mi hanno detto che il prossimo anno sarebbero venuti al catechismo! Ma io mi chiedo: questi insegnanti cosa insegnano durante l'ora di religione se di Gesù è vietato parlare??!

DOVE STIAMO ARRIVANDO???!!

Anonimo ha detto...

Un'illuminante scambio sulla questione dell'inter-comunione:

http://www.ncregister.com/daily-news/germanys-president-other-celebrities-wade-into-contentious-intercommunion-d

Parlando con il Cardinal Woelki, l'attore e personaggio televisivo Eckart von Hirschhausen [protestante] ha duramente criticato l'insegnamento della Chiesa Cattolica - ricevendo l'applauso della platea in maggioranza cattolica - dicendo "Non capisco il senso di un dibattito pubblico sulle cialde (*), dal momento che il cambiamento climatico è una questione molto più seria". Siccome lui, marito protestante di una cattolica, paga la "tassa della Chiesa" e se ne considera uno "sponsor principale" (**), la Chiesa farebbe molto meglio a porgergliene una [cialda] senza far problemi, o ridargli i soldi!", ha detto von Hirschhausen dinnanzi alla folla che applaudiva.

Questa è la triste realtà del dibattito, su cui Papa Francesco latita (per così dire). Questa la "fame di Eucarestia" con cui i dissacratori come Kasper cercano di ingannarci.

(*) Non so se è una questione della traduzione intermedia in inglese, il tedesco non lo conosco, comunque la parola usata è "wafer". In inglese "ostia" nel caso della comunione si traduce "host", con uguale derivazione della parola italiana dal latino "hostia" che vuol dire "vittima".

(**) Questo è certamente vero, perché la tassa è proporzionale al reddito e, come tutti i personaggi dello spettacolo, il signore è certamente molto facoltoso.

Anonimo ha detto...

Che bella questa Chiesa dei Santi Domenico e Sisto !
Da tanto volevo visitarla e ogni volta la trovavo chiusa finche' un bel giorno riuscii nell'impresa .
Ebbi subito il dispiacere di vedere sulla porta la targhetta ovale dorata con la scritta "Proprieta' dei beni culturali" e all'interno il solito tavolino a mo' di altare . Dal momento che non c'era nessun turista e tutta la Chiesa era avvolta nel silenzio , mi presi tutto il tempo concesso fino all'ora di chiusura per pregare ad ogni Altare . Ad un tratto entro' un frate Domenicano per chiudere la Chiesa ed io sostavo all'ultimo Altare , prima dell'uscita , a destra , recitando le preghiere relative ai Santi lì esposti , nel ringraziare auspicai che ci fosse anche S.Michele Arcangelo con la relativa preghiera , ora noto con gioia che S.Michele c'e' ed e' visibile nella terza foto . Grazie Padre , se Dio vorra' tornero' .
Grazie MIL .

http://blog.messainlatino.it/2018/05/roma-life-forum-2018-in-diretta-2.html#more