Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

giovedì 31 maggio 2018

Bassetti parla di "Patria"! Spadaro bacchettato da un gesuita polacco

Riprendo da Stilum Curiae. Riguarda il tema: "pastori da non seguire".

Le recenti vicende politiche ci impongono un piccolo bestiario clerical-politico. Non avremmo voluto, sono stati loro, non noi a farlo…

Per prima cosa vi ricordiamo – lo trovate a lato – il comunicato dopo le elezioni e la raccomandazione a “non perdere il respiro europeo”. Come lo leggete? Dopo aver fatto campagna per il PD e la sinistra in generale per mesi e mesi (a questi migranti…) non resta che cercare di predicare verso Bruxelles.

Ieri invece abbiamo avuto uno choc. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, vedova del Partito Di riferimento e di governo, ha lanciato dalle pagine di Avvenire un appello a lavorare in “umile spirito di servizio e senza piegarsi a visioni ideologiche, utilitaristiche o di parte”. Ma la parte choccante è questa: anche se citando don Sturzo, Bassetti parla di Patria! Ma come! Ma non era un termine fascista? Il SIR scrive: “Rinnovando l’appello di don Luigi Sturzo a ‘cooperare ai fini superiori della Patria’, il presidente della Cei ritiene ‘eticamente doveroso’ ‘lavorare per il bene comune dell’Italia’”.


Bassetti condanna l’uso “irresponsabile” ed “esecrabile” dei “social network” contro il presidente della Repubblica e “la sua misurata e saggia azione di garanzia di tutti i concittadini”. Ora, parlare di misurata e saggia azione, quando Mattarella ha fatto fallire un governo che – fatto raro – aveva una solida maggioranza perché temeva che un ministro potesse avere idee diverse dalle sue; ha affidato l’incarico a un poveretto che non aveva nessuno che lo sostenesse; così facendo ha provocato disastri in Borsa e finanza; e questa sarebbe una saggia e misurata azione di garanzia? Verso chi? Forse verso la Chiesa, timorosa che un governo leghista chiuda il proficuo traffico di migranti. Certo non verso il Paese, anzi, la Patria, e gli elettori, giudicati di fatto un po’ minus habens…ma chi avete votato?
E questa sarebbe la Chiesa vicina al popolo?

Comunque deve essere un ordine di scuderia, partito o concordato con la Segreteria di Stato, se anche la lingua parlante di Santa Marta, il gesuita Antonio Spadaro, si dedica a un bombardamento sui social a favore di Mattarella. 

Tanto da meritarsi la tirata d’orecchie di un confratello gesuita, che lo riporta all’ordine così: “Sembra molto strano, per non dire di più, che il direttore della Rivista ufficiale della Santa Sede si schieri così apertamente con una delle forze politiche, mischiandosi, in questo modo, nella battaglia puramente politica, cioè facendo esattamente questo che critica negli altri”.

Come potete vedere da immagine a lato.
Non sappiamo che cosa abbia risposto padre Spadaro, perché impegnato a costruire ponti e non muri ci ha bloccato, e non possiamo di conseguenza leggere la sua risposta. 
Conosciamo però la risposta del gesuita: “Il ruolo principale del vostro Presidente della Repubblica è l’obbedienza alle decisione del popolo italiano espresse nel voto. Il ruolo di gesuita, come sappiamo ambedue, è promuovere l’unità e la concordia, cioè svolgere il ministero di conciliazione. Tali dichiarazioni non aiutano”. E ancora: “No, non voglio giudicarti. Però coem uno che proviene da una nazione molto divisa, ti voglio dire che la responsablità per tale divisione cade anche su molti preti che invece di conciliare si fanno parte delle forze politiche. Stai attento! È una tentazione sottile ma morbosa”.
Accicpicchia! Bravo don Ziólek! Direi, a occhio: tre a zero e palla al centro…
Qui sotto invece trovate le emissioni social di padre Spadaro:

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Che guazzabuglio !
Se la Chiesa parla di politica chi parla di Religione ?

Fabrizio Giudici ha detto...

Peccato che la "Patria" del card. Bassetti è quella giacobina.

Fabrizio Giudici ha detto...

OT

COMUNICATO STAMPA DELLE SENTINELLE IN PIEDI

Facebook ha cancellato la pagina nazionale delle Sentinelle in Piedi dopo la pubblicazione delle foto dei camion vela di ProVita ONLUS contro l'aborto, comunicando che il logo delle Sentinelle in Piedi "non rispetta gli standard della comunità". Inoltre tutti gli editor sono stati bannati e diffidati dal condividere “immagini di bambini vittima di abusi” (paradossale!). Infine anche dalle pagine locali stanno scomparendo post.

Chiediamo il ripristino della pagina e l'esercizio della libertà di parola.
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