Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 14 settembre 2019

Un papa che non teme lo scisma può causarne uno

Nel corso della conferenza stampa di Bergoglio sul volo di ritorno dall’Africa, è stata toccata la questione della possibilità di uno scisma ed è emersa la sua mancanza di timore al riguardo. Nella nostra traduzione da Catholic Culture l'articolo di Phil Lawler.

“Non ho paura degli scismi”, ha detto Papa Francesco ai giornalisti durante la sua ultima conferenza stampa sull’aereo.
Beh, io ce l’ho. E ho paura di ogni Romano Pontefice che non ha paura di scisma nella Chiesa universale.  Il che significa che, sì, ho paura di papa Francesco.
Nell'imminenza del Sinodo amazzonico, si evidenziano numerose indicazioni che il Papa e i suoi alleati utilizzeranno l'assise per promuovere un’altra serie di drammatici cambiamenti nell’insegnamento e nella prassi della Chiesa. È disposto a rompere con i nostri padri nella fede; è disposto a rompere con i suoi fratelli. Temo che il Papa sia determinato a procedere per la sua strada, a prescindere dal costo per l’unità della Chiesa.
Come ho notato di recente, nelle ultime settimane abbiamo visto segni inquietanti di un nuovo atteggiamento ai vertici del Vaticano: la volontà di eliminare e licenziare i critici del Papa senza nemmeno la minima simulazione di cortesia. Questo approccio aggressivo – forse un tentativo di assicurare un “cambiamento irreversibile“ nel poco tempo a disposizione – si è evidenziato quando il Papa ha risposto a una domanda di Jason Horowitz del New York Times, circa le critiche che gli sono state rivolte dai cattolici americani.

Horowitz ha introdotto la questione dello scisma, chiedendo se questo preoccupasse il Pontefice, senza suggerire che si trattasse di una minaccia imminente. Ha evidenziato che alcuni cattolici americani sono “molto critici”, ma ha fatto notare al Papa che sono stati “alcuni dei suoi alleati più stretti che hanno parlato di un complotto contro di lei”. Così il giornalista del Times ha fatto risalire l’attuale discussione sullo scisma alla sua giusta fonte. Non sono i critici del Papa a suggerire una rottura; sono i suoi alleati che sostengono che ogni critica, per quanto mite, per quanto rispettosa, per quanto logica, è una minaccia all’autorità del Papa e un attacco all’unità della Chiesa.

Nella sua risposta a Horowitz, Papa Francesco ha fatto emergere abbastanza chiaramente che accoglie l’analisi del fronte statunitense dei suoi alleati. Accetta l’assurda lettura dell’attualità americana fatta dal suo amico padre Antonio Spadaro, il quale considera il conservatorismo americano la più grande minaccia all’agenda papale, e insiste sul fatto che “c’è una campagna di disinformazione contro Papa Francesco che collega gli interessi americani e quelli russi”. Accoglie con favore l’opera dello scrittore francese Nicolas Seneze, che vede un complotto conservatore americano contro il Papa. Crede ai suoi consiglieri quando spiegano che ogni critica alle sue affermazioni e alle sue politiche sulle questioni dottrinali – l’Eucaristia, il ruolo indispensabile di Gesù Cristo nella salvezza, l’indissolubilità del matrimonio, il sacerdozio maschile – sia davvero una cortina fumogena, un pretesto, perché i critici sarebbero in realtà interessati unicamente a portare avanti un’agenda politica conservatrice.

Nella sua lunga e sconclusionata dichiarazione, il Papa non ha risposto alle domande di Horowitz se avesse appreso qualcosa dai suoi critici, o se avesse in programma di dialogare ulteriormente con loro. Ha offerto, invece, una riflessione disarticolata sulla critica, sostenendo di accogliere sempre critiche oneste e accennando al fatto che i suoi critici americani sono ipocriti che portano avanti la loro agenda nascosta. L’affermazione del Papa era così lontana dalla realtà della situazione che è difficile dire se sia stata segnata da slealtà o da illusione – o forse da entrambe le cose.

“Prima di tutto, la critica aiuta sempre, sempre”, ha detto il Papa. All’inizio del suo viaggio in Africa, un suo portavoce aveva detto che Francesco è “onorato” dalle critiche. Ora lo stesso Papa ha detto a Horowitz: “Io traggo sempre giovamento dalle critiche” e “una critica giusta è sempre ben accolta, almeno da me”. Davvero? Essendomi occupato di questioni vaticane durante tutto il pontificato, non ricordo un solo caso in cui papa Francesco abbia risposto pubblicamente e gentilmente a qualsiasi critica, su qualsiasi argomento. Ma posso facilmente ricordare dozzine di occasioni in cui si è scagliato contro i suoi critici, rappresentandoli come farisei e ipocriti, “dottori della legge”, rigidi e senza carità.

“Fare una critica senza voler sentire la risposta e senza entrare in dialogo è non voler bene alla Chiesa”, ha continuato il Papa. Ma è proprio lui che ha rifiutato di rispondere ai suoi critici più famosi, i quattro cardinali che hanno presentato i dubia. Quattro principi della Chiesa hanno sollevato interrogativi su questioni dottrinali vitali, e lui ha rifiutato di rispondere. Quando l’arcivescovo Viganò ha lanciato la sua aspra denuncia del Pontefice, Francesco ha dichiarato che non avrebbe detto “una sola parola” in risposta, pur contestando il personaggio dell’arcivescovo. Quando i vescovi americani hanno chiesto una spiegazione sul coinvolgimento del Vaticano nello scandalo McCarrick, il Papa aveva promesso un’indagine completa – ma un anno dopo, non è emerso alcun resoconto. Quando il cardinale Müller ha espresso preoccupazione per le dichiarazioni papali, il Papa lo ha bruscamente licenziato dal suo ruolo di miglior custode vaticano della dottrina; più recentemente ha liquidato il cardinale tedesco definendolo “come un bambino“.

Queste non sono parole né azioni di un leader che accoglie critiche oneste. Sono segni rivelatori di una volontà di ignorare la critica. E poiché provengono da un Pontefice che ha contemporaneamente mostrato la volontà di credere che potenti forze americane stanno complottando contro di lui, è verosimile aspettarsi di assistere ad ulteriori segni di ostilità papale nel corso di quest’anno, quando i vescovi degli Stati Uniti faranno le loro visite ad limina a Roma.
Mentre concludeva la sua sorprendente dichiarazione, papa Francesco ha finalmente espresso un po’ di simpatia per i suoi critici, perché “stanno attraversando un periodo difficile“, e ha concluso dicendo: “dobbiamo accompagnarli con mitezza“. Un momento difficile, sì; questo è un eufemismo. Ma come possiamo davvero credere che il Papa abbia intenzione di accompagnarci con gentilezza e che in realtà non intenda continuare a ignorare le nostre preoccupazioni, a mettere in discussione le nostre motivazioni, a denunciare le nostre convinzioni?

Papa Francesco non ha paura di una divisione nella Chiesa. Io sì. Ecco perché ho paura di questo Papa.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

35 commenti:

Piero Mainardi su Fb ha detto...

"E l'Apostolo, preso da furore umanistico, disse ai suoi sodali: "E metteteli avanti 'sti cazzo di migranti" (ipsissima verba) ... E così, come per le acque del Mar Rosso al comando di Mosè, anche il corteo si aprì miracolosamente e nel mezzo comparve una grande schiera di uomini di ogni razza e di ogni provenienza che poté essere ripresa dalla telecamere affinché il mondo conoscesse quanto l'Apostolo Luca li amasse e fosse fedele alle esortazioni del Santo Padre".
Tratto da: "Apoftegmi dei nuovi Padri della Chiesa" LEV 2019, p. 57, con prefazione di p. A. Spadaro, SJ: La grande fioritura spirituale e i nuovi stili di santità nel pontificato di papa Francesco.

Anonimo ha detto...

CONOSCIAMO IL SANTO DEL GIORNO: ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE

MARTIROLOGIO ROMANO SECONDO IL CALENDARIO DEL VETUS ORDO

Oggi 14 settembre 2019, si festeggia la Esaltazione della santa Croce, quando l'Imperatore Eraclio, vinto il Re Cósroa, la riportò dalla Pèrsia in Gerusalémme.
La festa dell'Esaltazione della S. Croce si celebrava in memoria delle parole profetiche del Divin Maestro: « Quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me » e « quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo allora conoscerete chi sono io ». Questa festa, secondo molti autori, era già fissata il 14 settembre e celebrata con gran solennità, prima ancora che l'imperatore Eraclio riportasse il Santo Legno nel luogo da dove Cosroe, quattordici anni prima, lo aveva asportato.
Cosroa II, re dei Persiani, nel 614, approfittando della dissoluzione dell'impero, mosse guerra ai Romani, col futile pretesto di vendicare l'imperatore Maurizio ed i suoi figli, che Foca aveva barbaramente trucidati. La condotta però ch'egli tenne ben presto diede a conoscere che egli non bramava altro che di saziare la sua ambizione e sfogare il suo odio contro i cristiani. Depredò la Mesopotamia, occupò successivamente le città di Edessa, Cesarea, Damasco e Gerusalemme e dopo aver fatto il solito bottino, abbandonò la Città Santa al saccheggio. Tra i tesori rapiti si trovava quello della Croce del Redentore che S. Elena aveva lasciata come pegno prezioso nella basilica del S. Sepolcro.
Eraclio, successore di Foca, alla vista delle gravi calamità provocate dalla guerra, propose a Cosroe la pace che venne respinta. Eraclio allora con digiuni e preghiere implorò l'aiuto di Dio e radunato l'esercito ingaggiò battaglia campale contro i Persiani che rimasero definitivamente sconfitti presso le rovine di Ninive. Cosroe fuggì ed associò al trono il figliuolo Medarse. Ciò spiacque immensamente al figlio maggiore di Cosroe, Siro, a cui per diritto di primogenitura toccava il regno. Sdegnato dell'affronto, giurò vendetta, e al passaggio del Tigri barbaramente uccise il padre ed il fratello. Eraclio, che come condizione di pace aveva posto la restituzione della Croce, tornò a Gerusalemme, ringraziando la Provvidenza della vittoria riportata.
L'imperatore stesso con vesti imperiali volle portare a spalle la preziosa reliquia alla chiesa di S. Croce sul Calvario, ma una mano invisibile lo arrestò presso la porta che conduceva al colle. Preso da timore, Eraclio si volse al patriarca Zaccaria e questi gli disse: « Guarda, imperatore, che con questi ornamenti di trionfo non imiti la povertà e l'umiltà con cui Gesù Cristo portò il pesante legno nella sua passione ». L'imperatore comprese, e indossato un umile vestimento, riprese la Croce, proseguendo speditamente il cammino. Nella Chiesa, la santa reliquia fu esposta alla pubblica adorazione: la cerimonia fu accompagnata da strepitosi miracoli.
Questa solennità fu poi celebrata ogni anno, premettendo alla festa quattro giorni di preparazione, e numerose turbe accorrevano a Gerusalemme in tale circostanza. Un anno vi si recò anche Maria Egiziaca, che ebbe la grazia della conversione, principio della sua santità.
« Attesa l'importanza religiosa della santa città, scrive il card. Schuster, questa festa si diffuse presto nel mondo cristiano, soprattutto orientale, tanto più che delle particelle della vera Croce fin dal quarto secolo venivano trasportate da Gerusalemme in molte altre chiese di Oriente e d'Occidente; e ci si teneva a riprodurre nelle principali città le cerimonie solenni del culto gerosolimitano verso la S. Croce, il vessillo trionfale della salute cristiana ».

Anonimo ha detto...

I vescovi tedeschi stanno portando avanti un controverso programma sinodale, creando una nuova Assemblea sinodale in collaborazione con un influente gruppo di laici tedeschi. La decisione di procedere arriva nonostante l’avvertimento di Papa Francesco ai vescovi tedeschi che devono rimanere al passo con tutta la Chiesa.

Infatti, secondo le parole del card. Marx, presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, le delibere prese, anche in materia sessuale, celibato sacerdotale e ruolo della donna nella Chiesa, saranno vincolanti.

Anonimo ha detto...

Ha stancato. Ha affaticato. Ha spossato. Ha esaurito. Ha stremato. Ha accasciato. Ha abbattuto. Ha slombato. Ha sfinito. Ha estenuato. Ha straccato. Ha infiacchito. Ha stuccato. Ha nauseato...

Anonimo ha detto...

Quanti sono i preti ancora fedeli alla Chiesa fondata da Gesù Cristo? Dove sono?

Anonimo ha detto...

Vincolanti per chi? Per i figli di Satana, ipocriti bestemmiatori. Non certo per noi, che tutto aspiriamo ad essere tranne che falsi Cristiani.

Anonimo ha detto...

Ma come fa gente che idolatra Casarini a dire che é volgare Salvini?! Pazzesco.

Anonimo ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=uEtDe8D3zEQ

Abusi in Vaticano - Marco Tosatti

Anonimo ha detto...

Ha disposto attuazione di Abu Dhabi, Mons.Schneider l'ha richiamato in privato, ha reso pubblica la cosa, ora proceda quindi cl passo successivo indicato sempre da Gesù: sia dichiarato pubblicano e pagano. Sul discorso aereo di ritorno (in andata ho udito che parte in elicottero personale) queste sono la sintesi delle sue castronerie: lo scisma è seguire un'idea fissa (il Vangelo essendo fisso, immutabile, quindi è uno scisma); dare una risposta è buono, cosa che però non fa, perché ci vuole il dialogo(tesi antitesi sintesi contro il Vangelo che è fisso); l'ideologia non è compatibile con la dottrina, è scismatico chi fa ciò (Gesù fu scismatico dunque, la pastorale può essere il contrario del dogma); il popolo coi bastoni fece approvare il dogma (blasfemo ed irriverente, abolizione infallibilità di chiunque); la primazia morale asettica è scisma quando va contro la morale del popolo (evviva il paganesimo che piace a tutti salvo poi piangere sui guai profetizzati); i sacerdoti devono mediare la grazia col peccato (equazione impossibile, le 2 cose non co-esistono).

Anonimo ha detto...

Quello che mi colpisce di più è quanto pochi siano i dissenzienti nel clero. Quei pochi che parlano chiaro sono molto coraggiosi. Ma gli altri cosa pensano? Si sono tutti convertiti alla teologia della liberazione?
Mi sembrano molto più attivi i laici. Esiste davvero la feroce repressione di cui si vocifera per chi dissente?

Anonimo ha detto...

I Cristiani iracheni conoscono il significato della Croce... I Cristiani iracheni non si vergognano di Cristo... neppure con l'ISIS a meno di cinquanta kilometri.
I Cristiani iracheni festeggiano l'Esaltazione della Croce anche nei campi profughi.

bernardo guerrini ha detto...

In fondo ilk concilio di Nicea, insegna, che è bastato il solo Atanasio a salvare la barca di Pietro....

irina ha detto...

Ho ascoltato la conferenza di Marco Tosatti, segnalata da Anonimo,14 settembre 2019 10:43, prego di ascoltarla con attenzione, è importante, molti sono i dati trascorsi, attuali, circostanziati presentati da Tosatti e massimo è l'impegno richiesto ad ognuno ora.
Maria se hai tempo ascoltala e valuta se non sia il caso di inserirla nel blog. Grazie.

Anonimo ha detto...

L'unica via d'uscita sembrerebbbe l'ipotesi che Benedetto XVI rinunci anche al munus oltre al ministerium, chiedendo perdono a tutta la Chiesa per le dimissioni irregolari rispetto al diritto canonico. Magari il sinodo apostata di Amazzonia potrebbe convincerlo di aver sbagliato tutto con la sua idea di "ministero allargato" perchè solo uno può detenere il munus e nel testo delle dimissioni la rinuncia al munus a norma del can. 332 non è contenuta. A quel punto i cardinali ancora elettori nominati da Benedetto dovrebbero riunirsi per un nuovo conclave in modo da eleggere un papa legittimo. Bergoglio siucuramente non mollerebbe la presa, si creerebbe uno scisma...ma almeno avremmo una chiara distinzione tra la Vera Chiesa e la falsa chiesa. Cari cardinali cattolici risvegliate la coscienza del nostro Papa "emerito".

Anonimo ha detto...

Il Rommel faceva lo stesso quando rifutava a considerare se Hitler era cattivo. In fine è suicidato. Quando mai i Cardinali e i Vescovi capirranno che non possano dare a Bergoglio la lealtà che devono porgere al Dio? Quando mai cominciano a considerare ppbxvi.org?

Anonimo ha detto...

https://www.marcotosatti.com/2019/09/14/due-testi-singolari-consonanze-uno-e-del-pontefice-laltro/

Sembra che la massoneria dica le medesime cose: nuovo umanesimo...
Leggere per credere.

Anonimo ha detto...

Conte: "Combatteremo il traffico illecito di migranti", facendo attraccare l'ennesima nave straniera colma di richiedenti asilo a Lampedusa. Mi piacerebbe umilmente sapere da colui che è anche il mio premier, essendo io cittadino italiano, che cosa intende per illecito, e perché ritenga invece questi barconi che forzano il blocco "leciti". É un distinguo che francamente mi sfugge, a meno che, come dice giustamente l'esasperato sindaco di Lampedusa, non ci ritenga tutti fessi.

Anonimo ha detto...

Bergoglio, parlando ai Vescovi d'Oriente: "per l'emergenza umanitaria non esiste territorialità né giurisdizione".. praticamente ha delegittimato con una sola frase, apparentemente casuale e leggera, come fa lui di solito, la sovranità nazionale del nostro Stato. Una dichiarazione di guerra, insomma. Una proposta: ma questo folle ultraottuagenario non può essere denunciato? A me risulta che fomentare l'illegalità ed attentare all'integrità della Nazione sia un reato. Vi confesso che godrei molto nell' immaginare il tormento di qualche giudice fervido lettore di Repubblica nel trovarsi sulla scrivania un faldone del genere. Secondo me dovremmo cominciare a inondare le Procure di esposti. Unica accortezza, mai firmati da una sola o da poche persone, ma da centinaia di persone. Facciamoci sentire...siamo stati sempre troppo zitti. Facciamo capire che anche noi sappiamo rompere, ovviamente nel rispetto della legge.

Japhet ha detto...

Feuerbach: «L’uomo sarà felice solo quando avrà finalmente ucciso quel Cristianesimo che gli impedisce di essere uomo. Ma non sarà attraverso una persecuzione che si ucciderà il Cristianesimo, ché semmai la persecuzione lo alimenta e lo rafforza. Sarà attraverso l’irreversibile trasformazione interna del Cristianesimo in umanesimo ateo con l’aiuto degli stessi cristiani, guidati da un concetto di carità che nulla avrà a che fare con il Vangelo» (Ludwig Feuerbach, Essenza del Cristianesimo).

Marisa ha detto...

Che Bergoglio non tema uno scisma ormai l'avevano capito anche i gatti, visto che sono 6-anni-6 che scava e fa scavare un fossato sempre più profondo fra la Chiesa di Nostro Signore e la sua circense kiesa...

Per completare : ha detto...

Stefano Fontana spiega La nuova Chiesa di Karl Rahner
https://www.youtube.com/watch?v=ICL6xQL1QmE&list=PLjmINGketxQbLw8hGUq1hkNrX9PaBL7wO&index=2

Anonimo ha detto...

https://www.ilmattino.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_burke_amazzonia_vaticano_scisma-4732545.html
Il cardinale Burke avvia la crociata contro il Sinodo sull'Amazzonia, si basa su un documento eretico

Per completare 2 : ha detto...

Chiesa gnostica e secolarizzazione
Prof.Stefano Fontana
Da dove viene la gnosi? Come opera oggi nella chiesa? Come fronteggiare questa crisi epocale?
https://www.youtube.com/watch?v=h7BtpYQdpSM

Catholicus ha detto...

@ Anonimo 15:07 "Bergoglio, parlando ai Vescovi d'Oriente: "per l'emergenza umanitaria non esiste territorialità né giurisdizione".; scusate, qualcuno potrebbe fornirmi il link dove si trova quest'affermazione di Bergoglio? Grazie

Anonimo ha detto...

Bergoglio oggi ha preso due piccioni con una fava. Prima ha ribadito per l'ennesima volta che "il populismo è un pericolo" (se non fa politica non è contento), poi ha proposto di abolire l'ergastolo. Magnifico. Due piccioni con una fava. Ora aspettiamoci che proponga l'abolizione del carcere. Vi aveva già accennato. Tutti liberi: la bella utopia anarchico-sessantottina che tanto gli piace.
Se la prende anche col denaro, definito "un veleno".Sia chiaro: evangelicamente e moralmente avrebbe anche ragione. Ma se odia tanto il denaro, perché ripete le idee più mefitiche dei poteri forti e della finanza? Perché ripete le idee di Soros e colleghi contro il "populismo" e il "sovranismo schierandosi con le elite globali della ricchezza? E perché è osannato dai grandi media di proprietà delle banche e del grande capitale?? Condannare il culto del denaro, per poi fare il burattino della plutocrazia, ripetendone gli slogan, mi sembra una gran presa in giro.
Mora Martino

Anonimo ha detto...

Bergoglio ai vescovi orientali cattolici

http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/speeches/2019/september/documents/papa-francesco_20190914_vescovior-cattolici.html

Aloisius ha detto...

Consiglio di leggere l"intervista per intero dal quotidiano del papa, La Repubblica.
https://www.google.com/amp/s/www.repubblica.it/vaticano/2019/09/10/news/papa-235691680/amp/

Il messaggio è chiarissimo, se i c.d tradizionalisti contestano chissene frega, li accompagneremo con mitezza fuori della Chiesa.
Tanto il potere è in mano a noi, quindi sono loro a doversi staccare se non ci vogliono seguire nelle vie della giungla amazzonica e delle nuove frontiere religiose e sociali.

Dice bene l'articolista, mette paura, perché un papa cristiano che ama veramente la Chiesa di Cristo considera lo scisma una disgrazia devastante per la Chiesa.

Ma a lui no, perché è stato eletto apposta per questo.

Lo scopo di Be4goglio e dei suoi fedelissimi gesuiti apostati è proprio lo scisma, con il potere in mano a loro.

Allo scopo di "depurare" la Chiesa da questi duri di cuore "che hanno qualcosa che non a nella testa" e frenano le brillanti riforme progressiste della new agenda globalista.

Ormai mi sembra evidente.

Anonimo ha detto...

Il 4 settembre 2019, un individuo salì sull'Altare, prese il Crocifisso e lo distrusse sull'Altare stesso.
https://gloria.tv/article/vZkBC4bL7fiX4sdbD6qRSiVA4

Ne sapevate qualcosa ?

Aloisius ha detto...

Riporto una risposta eloquente sulla "fratellanza universale", per attuare la quale bisogna sminuire Gesù Cristo. Ragion di Stato.
Comunque nulla di nuovo, salvo il paragone calcistico per giustificare la rinuncia ad annunciare il Vangelo come unica verità per non compromettere la fratellanza universale e l'imam (scusate, il grande Imam) che dona i fiori (mentre nel mondo i mussulmani continuano a massacrare i cristiani).

Da notare la furbizia e l' abilità con cui usa il dovere della testimonianza e delle opere per giustificare la rinuncia a parlar di Cristo, che ostacola la sua idea di fratellanza e dialogo.

Dice che l'annuncio del Vangelo viene dopo la testimonianza, ma questo annuncio, dalla bocca sua e dei suoi fans e lacche', si sente molto poco.

Poi paragona implicitamente il proselitismo cristiano a uno scorretto "accaparramento di giocatori".

Un avvilimento totale questa intervista.

"......Mauritius ha un'importante tradizione di dialogo interreligioso, cosa pensa?
"Mi ha colpito molto la capacità di unità e di dialogo interreligioso. Non si cancella la differenza fra le religioni, ma si sottolinea che siamo tutti fratelli e tutti dobbiamo parlare. Mauritius in questo senso ha dato un segnale di maturità. La prima cosa che ho trovato ieri entrando in episcopio è stato un mazzo di fiori bellissimo. Chi me lo ha inviato? Il grande Imam. Essere fratelli. La fratellanza umana è la base. Per questo ai missionari dico di non fare proselitismo. Il proselitismo vale per la politica, per lo sport: "Vieni nella mia squadra". Ma non per la fede. Che cosa significa per te, Papa, evangelizzare. C'è una frase di san Francesco di Assisi che mi ha illuminato tanto: "Portate il Vangelo e se fosse necessario anche con le parole". Cioè evangelizzare è quello che noi leggiamo nel libro degli Atti degli apostoli, è testimonianza. È la testimonianza che provoca la domanda, ma tu perché vivi così? Perché fai questo? E lì spiego: per il Vangelo. L'annuncio viene dopo la testimonianza. La testimonianza è il primo passo dell'evangelizzazione. È lo Spirito Santo che porta i cristiani e i missionari a dare testimonianza. Le proposte religiose che prendono il cammino del proselitismo non sono cristiane. Cercano dei proseliti, non adoratori di Dio e della verità. L'esperienza interreligiosa di Mauritius è molto bella. Nell'incontro interreligioso non solo c'erano solo cattolici, ma anche musulmani e persone di altre religioni e tutti eravamo fratelli.......".

Marisa ha detto...

Costruire la chiesa del futuro??
(da La Scure di Elia):

http://www.diocesidiroma.it/archivio/2019/cardinale/2019_07_11_Lettera%20equipe%20pastorali.pdf

Ambrosius ha detto...

La Chiesa in Germania non ha temuto lo scisma, adesso è nell'apostasia. Roma non ha condannato niente e considera la Chiesa in Germania in piena comunione con lei...

Anonimo ha detto...

La proposta dell'anonimo 15,07 del 14 sarebbe da farsi. Lo scisma è auspicabile, io prego che venga dichiarato presto. Lo scismatico è lui,anche se ha tutto in mano cadrà tutto a domino. Un prete mi diceva che la sua è ignoranza, quindi se è deficiente non può fare il Papa per deficienza ignorante, ovvero insania, uno dei 4 requisiti x nullità papato, se lo fa appositamente, come si evince, invece ricade nell'eresia, altro requisito causa di nullità del papato. Per la morte, terzo requisito,non spetta a noi. Per le dimissioni c'è già il dimissionario emerito, che come giustamente notava un commentatore ha lasciato l'esercizio tenendo il munus. Se quindi il munus ce l'ha l'inventore della schizofrenia attuale deve convocare un concilio onde metter fine a ciò, i cattolici lo esigono. Oppure si dichiarino entrambi col nome della loro invenzione di conio vecchio quanto il serpente.Ed i cattolici procederanno per la loro via che è quella di Gesù Cristo.

bernardo guerrini ha detto...

Il fatto è che non sta provocando, con le sue esternazioni provocatorie, solo i Cattolici veri, ma sta provocando anche i laici coloro che non vogliono fare politica e che di religione se ne infischiano.... sono stufi anche loro di sentirlo...... qualcuno dovrebbe silenziarlo (e quando dico qualcuno, parlo di gente che al mondo conta) se fuori dalle righe della religione, dovrebbe esserci qualcuno che gli ci basta..... ma un vero basta... ritorna alla svelta in Argentina da borghese tu e tutto il tuo blocco.... come lui ha messo una dittatura.... deve sapere che non è solo al mondo..... credo che avete capito.....

Anonimo ha detto...

Il fatto che il Jefe si circondi di gente moralmente ricattabile è stato pure appurato anche quando era in Argentina. Tuttavia la cosa non è solo machiavellica, il che basterebbe per dire antievangelica, ma ne trascende le caratteristiche. Infatti, è come se ci fosse un accordo implicito tra il carnefice (Jefe) e la sua vittima: "Tu fai quello che ti pare che io ti copro ma in cambio mi devi obbedienza assoluta". E tale accordo, che se ne impippa di morale e di precetti evangelici, diviene il "brodo di cultura" nel quale costui agisce.

Anonimo ha detto...

“In Germania, proprio contro la volontà del Santo Padre, i vescovi hanno portato avanti un programma di misericordia contraffatta. Vogliono liberalizzare il celibato non per santificare il sacerdozio, ma per rimuovere una regola che ordina la santità. Vogliono cambiare l'insegnamento sull'omosessualità non perché hanno misericordia per i pesanti fardelli del peccato, ma per dire che il peccato non è più peccato. Vogliono abbracciare il sesso al di fuori del matrimonio non perché siano "favorevoli al sesso", ma perché hanno rifiutato il matrimonio stesso come istituzione che da sola sanziona il comportamento sessuale come voluto da Dio.”