Il 15 settembre, dopo la memoria dell’Esaltazione della S. Croce, la Chiesa celebra i Sette dolori della Beata Maria Vergine e ricorda la Madonna col titolo di Maria Addolorata.
Sequenza
Stabat Mater
(Jacopone di Todi, XIII sec.)
Qui audio nella versione popolare,
qui la suggestiva cantillazione [vedi] in gregoriano
(Jacopone di Todi, XIII sec.)
Qui audio nella versione popolare,
qui la suggestiva cantillazione [vedi] in gregoriano
Stabat Mater dolorósa iuxta crucem lacrimósa, dum pendébat Fílius. Cuius ánimam geméntem, contristátam et doléntem pertransívit gládius. O quam tristis et afflícta fuit illa benedícta Mater Unigéniti! Quae moerébat et dolébat, Pia Mater dum videbat nati poenas íncliti. Quis est homo, qui non fleret, Matrem Christi si vidéret in tanto supplício? Quis non posset contristári, Christi Matrem contemplári doléntem cum Filio? Pro peccátis suae gentis vidit Jesum in torméntis et flagéllis sùbditum. Vidit suum dulcem natum moriéndo desolátum, dum emísit spíritum. Eia, mater, fons amóris, me sentíre vim dolóris fac, ut tecum lúgeam. Fac, ut árdeat cor meum in amándo Christum Deum, ut sibi compláceam. Sancta Mater, istud agas, crucifíxi fige plagas cordi meo válide. Tui Nati vulneráti, tam dignáti pro me pati, poenas mecum dívide. Fac me tecum pìe flere, Crucifíxo condolére donec ego víxero. Iuxta crucem tecum stare, Et me tibi sociáre in planctu desídero. Virgo vírginum praeclára, mihi iam non sis amára, fac me tecum plángere. Fac, ut portem Christi mortem, passiónis fac consòrtem et plagas recólere. Fac me plagis vulnerári, cruce hac inebriári et cruòre Fílii. Flammis ne urar succènsus, per te, Virgo, sim defénsus in die iudícii. Fac me cruce custodíri morte Christi praemuníri, confovéri grátia. Quando corpus moriétur, fac, ut ánimae donétur paradísi glória. Amen. |
In piedi, presso la Croce, cui era appeso il figlio, la Madre dei dolori piangeva. L'anima sua, che gemeva per la tristezza e la desolazione, era stata trapassata da una spada. Quanto triste, quanto afflitta era quella benedetta Madre dell'unigenito. Gemeva e sospirava la tenera Madre, assistendo alle pene del suo augusto figlio. Chi non piangerebbe, se vedesse la Madre del Cristo, straziata da pene così acerbe? Chi non potrebbe essere triste al vedere la Madre di Cristo con lui in preda al dolore? Vide Gesù in mezzo ai tormenti, sottoposto ai flagelli, per i peccati del suo popolo. Vide il dolce suo figlio morire senza conforto, ne colse l'ultimo sospiro. Orsù, Madre, sorgente di amore, fa' che io senta la violenza della pena e pianga con te. Fa' che arda il mio cuore nell'amore di Cristo, Dio, perché io possa piacergli. Madre santa, imprimi fermamente nel mio cuore le piaghe del figlio tuo. Dividi con me le pene del tuo Figlio straziato, che si degnò di soffrire per me. Fa' che finché avrò vita, pianga piamente con te e compatisca al Crocifisso. Desidero stare presso la Croce con te e unirmi a te nel pianto. Vergine, la più nobile delle vergini, non essere severa con me, fa' che mi unisca al tuo pianto. Fa' che io porti in me la morte di Cristo, che io partecipi alla sua passione, che ne mediti le sofferenze. Fa' che le sue ferite siano le mie, che io mi inebrii della croce e del sangue del tuo figlio. Le fiamme non mi tormentino: nel giorno del giudizio, sii tu, o Vergine, la mia difesa. O Cristo, quando dovrò morire, fa' che la Madre mi conduca alla palma della vittoria. Quando il corpo morirà, fa' che l'anima raggiunga la gloria del Paradiso. Così sia. |
4 commenti:
Jacopone da Todi, dalla Lauda "Donna de Paradiso" ("Il Pianto della Madonna"), XV secolo, quartine finali
Figlio, l’alma t’è ’scita,
figlio de la smarrita,
figlio de la sparita,
figlio attossecato!
Figlio bianco e vermiglio,
figlio senza simiglio,
figlio, e a ccui m’apiglio?
Figlio, pur m’ài lassato!
Figlio bianco e biondo,
figlio volto iocondo,
figlio, perché t’à el mondo,
figlio, cusì sprezzato?
Figlio dolc’e placente,
figlio de la dolente,
figlio àte la gente
mala mente trattato.
Ioanni, figlio novello,
morto s’è ’l tuo fratello.
Ora sento ’l coltello
che fo profitizzato.
Che moga figlio e mate
d’una morte afferrate,
trovarse abraccecate
mat’e figlio impiccato!
"Magna est velut mare contritio tua"
«O Vergine Santissima, nostra cara Madre Addolorata, che ogni vostro studio impiegaste nel ricercare ed eseguire quella che per voi era la volontà di Dio, quello che era buono, retto, perfetto, per uniformarvi il vostro volere con piena, dedizione, deh riguardate con occhio materno la nostra cecità ed inconsapevolezza, che ci fa sempre cercare quel che piace all’amor proprio, e fuggire tutto ciò che lo contraria. Con la vostra potente intercessione presso il Dio delle misericordie, il Padre dei lumi, otteneteci la grazia di cercare in ogni nostra aspirazione, parola ed opera, la maggior gloria di Dio, e l’adempimento della sua santissima volontà. Così sia!»
"15 SETTEMBRE".
"BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA".
"I SETTE DOLORI DI MARIA".
"La Madre di Dio rivelò a Santa Brigida che, chiunque reciti sette "Ave Maria" al giorno meditando sui suoi dolori e sulle sue lacrime e diffonda questa devozione, godrà dei seguenti benefici:
La pace in famiglia.
L'illuminazione circa i misteri divini.
L'accoglimento e la soddisfazione di tutte le richieste purché siano secondo la volontà di Dio e per la salvezza della sua anima.
La gioia eterna in Gesù e in Maria.
1° dolore: La rivelazione di Simeone. Ave Maria
2° dolore: La fuga in Egitto. Ave Maria
3° dolore: Lo smarrimento di Gesù dodicenne nel Tempio di Gerusalemme. Ave Maria
4° dolore: L'incontro con Gesù sulla via del Calvario. Ave Maria
5° dolore: La crocifissione, la morte, la ferita al costato e la deposizione sul Calvario. Ave Maria
6° dolore: La deposizione di Gesù tra le braccia di Maria sotto la croce. Ave Maria
7° dolore: La sepoltura di Gesù e le lacrime e la solitudine di Maria. Ave Maria".
https:/www.preghiereperlafamiglia.it/m/vergine-maria-addolorata.htm
Posta un commento