Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 19 settembre 2022

Dopo il Congresso delle religioni, mons. Athanasius Schneider ricorda che la religione cattolica è l'unica vera

"Potrebbe dare l'impressione di un supermercato di religioni, e questo non è corretto, perché c'è solo una vera religione, ovvero la Chiesa cattolica fondata da Dio stesso". 
Peccato che non lo abbia detto il Papa che del resto, se lo pensasse, non sarebbe andato, come già avevamo annunciato [qui]. Parlare di amore e rispetto reciproci non ha senso se non trova il suo fondamento in Cristo, l'unico che rende possibile l'autentica Carità, che nulla ha a che vedere con la fratellanza di conio illuminista [vedi]. 
Alcuni tra i precedenti interventi su altre questioni di rilievo di mons. Schneider (che è uno dei firmatari della recente dichiarazione versus Desiderio desideravi qui) : Amoris laetitia qui; Sinodo Amazzonia qui; Pachamama qui - qui; Abu Dhabi qui - qui; Fratelli tutti qui.

Mons. Athanasius Schneider ricorda 
che la religione cattolica è l'unica vera

Papa Francesco ha concluso un viaggio in Kazakistan giovedì, mentre uno dei suoi critici più schietti ha messo apertamente in discussione il valore di mega incontri di fede come quello a cui ha partecipato il pontefice, definendoli "un supermercato di religioni" che ha sminuito lo status della Chiesa Cattolica. Nell'ultimo giorno della sua visita di tre giorni Francesco ha presieduto un incontro di vescovi, sacerdoti e suore nella cattedrale della capitale kazaka.
Alla presenza c'era il vescovo locale Athanasius Schneider, un conservatore che ha spesso puntualmente criticato il Papa progressista su una serie di questioni.
Il motivo principale della visita del Papa è stato rivolgersi al Settimo Congresso dei leader delle religioni mondiali e tradizionali, un incontro che riunisce cristiani, ebrei, musulmani, buddisti, indù e molte altre fedi, per lo più piccole.
Pur elogiando la capacità del Congresso di "promuovere il rispetto reciproco nel mondo", Schneider, 61 anni, ha dichiarato di credere che rischiasse il "pericolo" di mettere il cattolicesimo sullo stesso piano delle altre religioni.
"Potrebbe dare l'impressione di un supermercato di religioni, e questo non è corretto, perché c'è solo una vera religione, ovvero la Chiesa cattolica fondata da Dio stesso", ha detto Schneider ai giornalisti della cattedrale....
Schneider, che parla perfettamente l'inglese ed è conosciuto a livello internazionale per le sue frequenti apparizioni sui media conservatori cattolici, ha detto che il Vaticano dovrebbe ripensare alla sua presenza a tali congressi. Il dialogo sarebbe meglio lasciarlo sul piano locale, ha detto. Ha anche difeso il suo diritto di criticare pubblicamente il Papa, definendolo un dovere fraterno utile per l'intera Chiesa di 1,3 miliardi di membri.
"Non siamo dipendenti del Papa, dei vescovi, siamo fratelli. Quando in buona coscienza sento che qualcosa non è corretto o ambiguo devo dirglielo, con rispetto, fraternamente", h a detto Schneider. Ha detto che i vescovi che se non erano d'accordo con il Papa dovevano essere sinceri, e non dovrebbero essere presi da "adulazioni e incenso" o "comportarsi come un dipendente con un capo". Fonte

12 commenti:

Ad Maiorem Dei Gloriam ha detto...

Pur elogiando la capacità del Congresso di "promuovere il rispetto reciproco nel mondo"...

Un colpo al cerchio e uno alla botte. Tipico dei "conservatori". In tal modo, con una rispettosa "correzione fraterna", una tiratina d'orecchie non si rischia niente.

Anonimo ha detto...

EDITORIALI19-09-2022
La partecipazione del Santo Padre al Congresso dei leader religiosi alimenta l’idea diffusa che in fondo una religione valga l’altra: un indifferentismo estraneo alla Chiesa e alla ragione, poiché se tutte sono vere, non lo è nessuna. Mons. Athanasius Schneider lo dice a chiare lettere, e ricorda che i vescovi devono parlare con franchezza, anche al successore di Pietro.

Anonimo ha detto...

19 settembre 1846

Alla Salette la Vergine appare a due pastorelli sulle montagne dell'Isere. Piangendo, rivela che sul paese si abbatteranno delle sciagure per l'ostinazione della gente a non convertirsi.

Preghiera, penitenza, santificazione della domenica, questa è la strada che la Madonna indica per la riconciliazione con Dio.

Anonimo ha detto...

Il Credo ed il QI sono in caduta libera entrambi, 'a braccetto'.

Anonimo ha detto...

Sarebbe Stato opportuno che Mons. Athanasius Schneider, Vescovo di quella diocesi (Astana), condannasse pubblicamente il gesto fatto da Bergoglio, che non solo partecipa ad un incontro sincretisa, ma non crede nenche nella divinità di N.S.G., ridicendolo ad un uomo al pari degli altri fondatori di false religioni. Uno tra i tanti!!!!!! Altro che apostasia. Alessandro da Roma

Aloisius ha detto...

Anonimo 11.24: non si può pretendere che un vescovo "condanni pubblicamente" un Papa.
Secondo me ha detto, con coraggio e rispetto, quello che doveva dire pubblicamente in difesa della verità terrena e della Verità divina.
Se lo facessero tutti i "cani muti" sarebbe meglio, ma Shneider ha dato un ottimo esempio, che di questi tempi è raro
Che il Signore lo benedica e ci mandi altri del suo stampo

Anonimo ha detto...

Il Cardinale John Henry Newman diceva: "la coscienza è il primo dei vicari di Cristo". Questo significa che i cattolici hanno il dovere di dire la verità, di riconoscerla anche quando fa male e di affermarla anche contrapponendosi a uomini di Chiesa. Quanto avrebbe da guadagnare la Chiesa dall’esistenza nel mondo cattolico di uomini liberi come erano nel Medioevo santa Caterina, Dante o Antonio da Padova, veri figli di Dio i quali sanno che non si serve Dio con la menzogna, con l’omertà e col servile vassallaggio di un certo clericalismo. Quanti fatti orrendi sarebbero stati evitati, risparmiando alla Chiesa la vergogna e l’onta. Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell’autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell’autorità ecclesiastica. L’enfasi sull'individuo, a cui la coscienza si fa innanzi come supremo e ultimo tribunale, e che in ultima istanza è al di là di ogni pretesa da parte di gruppi sociali, compresa la Chiesa ufficiale, stabilisce inoltre un principio che si oppone al crescente totalitarismo.
(Joseph Ratzinger, Commentari sui documenti del Concilio Ecumenico II, 1967-1969)

Anonimo ha detto...

Infatti, la maggior parte dei sierati è modernista o atea.
La pan*emia è stato uno spartiacque importantissimo per raggruppare i ranghi e vedere tante maschere cadere.

Anonimo ha detto...

Ottimo brano di Ratzinger. Comunque a Roma abbiamo il Panteon per tutti gli dei, il sangue dei martiri lo ha fatto cristiano per l'unico vero Dio, ora Bergoglio sputando sul loro sangue dice che errarono e ridarà il Panteon a tutti gli dei: ma nulla in comune è tra Dio e Belial, e pagheremo carissimo tale oltraggio.

Anonimo ha detto...

IL PAPA HA PARTECIPATO A UN CONGRESSO ECUMENICO NELL'INQUIETANTE CITTA' ESOTERICA DI NUR-SULTAN (ASTANA)
(dal blog Vitis Vera del prof. Matteo D'Amico)

Si possono e si debbono fare alcune osservazioni a proposito di questo incontro di Nur-Sultan:

In primo luogo va ricordato che IL DIALOGO ECUMENICO è un’istanza sorta nel mondo protestante fra fine Ottocento e prima metà del Novecento dal desiderio di trovare qualche elemento di unificazione fra le innumerevoli sette nate dalla ribellione di Lutero. La Chiesa Cattolica aveva sempre rifiutato di partecipare a queste riunioni condannandole con fermezza, in particolare con l’importantissima enciclica di Pio XI “Mortalium Animos” (1928), che elenca tutti i gravi pericoli ai quali si sarebbero esposti i cattolici se avessero partecipato a questi convegni. La Chiesa infatti aveva sempre sollecitato i gruppi eretici o scismatici a tornare all’unità della fede cattolica e dell’obbedienza al Papa con un “reditus” (ritorno) e non attraverso un “dialogo” mirato a trovare un punto d’equilibrio fra posizioni diverse. A partire dal Concilio Vaticano II e dal suo testo “Unitatis Redintegratio” viceversa, il tema dell’ecumenismo è divenuto centrale per la Chiesa Cattolica e la conseguenza più grave di questo nuovo approccio “dialogico” e non più missionario è stato il crollo verticale delle conversioni.

Lo stesso discorso vale, a maggior ragione, per IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, in particolare con l’Islam e con l’ebraismo. Si tratta di cosa che la Chiesa non ha mai ammesso e, tantomeno, incentivato fino al documento “Nostra Aetate” del Concilio Vaticano II. Anche qui valgono le stesse osservazioni fatte per l’ecumenismo: Nostro Signore Gesù Cristo non ha fondato la Chiesa perché dialogasse con tutte le religioni, ma perché “predicasse il Vangelo a tutte le genti”, le convertisse e le battezzasse. Il dialogo interreligioso spegne ogni spirito missionario e umilia la Chiesa Cattolica, che è l’unica vera Chiesa fondata da Dio stesso, parificandola a tutte le altre false religioni, e ponendola sullo stesso piano delle credenze più insensate e superstiziose.

E’ dunque UN ERRORE MOLTO GRAVE PER LA CHIESA aver partecipato a questo Congresso, che ne svilisce il ruolo e la riduce, da unica cattedra di verità istituita da Dio stesso per la salvezza delle anime, a un gruppo fra altri, che ha una visione diversa di Dio e dell’uomo.

Va anche notato che la VISIONE DELLA FEDE E DELLA RELIGIONE che il Papa ha legittimato con il suo viaggio E' QUELLA TIPICAMENTE COLTIVATA NEL MONDO MASSONICO, SECONDO IL QUALE TUTTE LE RELIGIONI SI EQUIVALGONO , essendo tutte modi diversi di onorare l’unico principio divino. Notoriamente nelle logge non si può entrare se ci si dichiara atei, ma non è richiesta un’adesione specifica a nessuna fede e si pretende un atteggiamento di tolleranza e simpatia verso ogni credenza.

Anonimo ha detto...

Dante Pastorelli
L'avete letto il discorso del Papa? Tutto l'armamentario che conosciamo. Parla di un Dio, di un Onnipotente, di un Altissimo, ma quale? Un dio generico valido per tutte le religioni. Siamo tutti in cammino verso la stessa meta celeste. La libertà religiosa è un diritto fondamentale, primario, inalienabile da promuovere in tutti i modi. Condanna del proselitismo e del fondamentalismo che erode tutte le religioni, che sono una ricchezza per le loro specificità che aiutano le aspirazioni più alte. E poi pandemia, ecologia, ovviamente pace e migranti. Il tutto ricorrendo ai versi del poeta kazaco Abai e perfino del Leopardi del Canto notturno di un pastore errante, e un accenno a Seneca. Non ho trovato citato una sola volta Gesù Cristo. Ma il Vicario di Cristo non dovrebbe annunciar la Buona Novella, non è il primo degli apostoli che devono andare ad ammaestrare (rendere discepole dall'aoristo greco mateteusate) tutte le genti e battezzarle per la loro salvezza? Mai citata la salvezza dell'anima. E giacché parla di pace, perché non ricordare che Cristo disse "vi lascio la pace, vi do la mia pace non come la dà il mondo io la dò a voi", magari ricorrendo al Manzoni della Pentecoste "Pace che il mondo irride ma che rapir non può?". Mi dispiace per chi , anche buon sacerdote, ammira questo incontro interreligioso. Un incontro senza Cristo è del tutto vano spiritualmente, e la vanità spirituale è anche vanità strettamente umana.
Senza di me non potete fare niente - Gesù - .

Anonimo ha detto...

L’ultimo documento di 35 paragrafi del Congresso in Kazakistan è una sorta di carta magna della religione mondiale New Age. È stato adottato da Francesco Bergoglio insieme a numerosi membri della Fratellanza Massonica mondiale partecipanti al Congresso.
Citazione: “Noi, i partecipanti al VII Congresso – leader spirituali delle religioni mondiali e tradizionali, politici, capi di organizzazioni internazionali, guidati dal nostro comune desiderio di un mondo prospero...”
I politici e i capi di organizzazioni internazionali, cioè i massoni di oggi, si sono uniti a questa religione globalista. Questi leader non sono guidati dal desiderio della salvezza delle anime immortali, ma piuttosto da un mondo prospero. In realtà, non si tratta nemmeno di prosperità, perché nei prossimi giorni possiamo aspettarci il “grande reset” pre-programmato, ovvero l’opposto della prosperità. Anche le altre affermazioni del documento finale contengono molte manipolazioni fraudolente che portano alla tragica fine dell’individuo e dell’umanità.
Già il primo giorno Bergoglio, parlando con molte frasi altisonanti, ha rivelato: “Il mondo ha bisogno di un leader...” Chi dovrebbe essere il leader politico e religioso del mondo? La struttura politica e di potere è già preparata per lui. Dovrebbe essere Francesco? O Francesco n.2, n.3 o qualcun altro? La Bibbia avverte della venuta del figlio della perdizione, l’anticristo.
Nei suoi discorsi in Kazakistan, quando parlava dello spirituale, del trascendente, ecc., Bergoglio non ha menzionato nemmeno una volta il nostro Salvatore Gesù Cristo. Non ha nemmeno menzionato i principi morali universali o le giuste leggi e comandamenti di Dio. Essi non hanno più un posto in questa nuova religione, anche se su di loro si pronunceranno molte frasi nobili. PCB
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