Nella nostra traduzione da New Liturgical Movement le particolarità sulla celebrazione dell'Immacolata Concezione. Lo riprendo per sempre meglio conoscere elementi non più messi in evidenza della nostra fede e relativa prassi. Domani inserisco, ad abundantiam, le pagine riguardanti tutt'e due le Celebrazioni: quella della seconda Domenica di Avvento - con i link ad alcuni approfondimenti propri del Tempo - e quella della Immacolata Concezione.
Un memento sulla data dell'Immacolata Concezione
Quest'anno, l'8 dicembre cade di domenica e ho già visto alcuni post sui social media che discutevano su cosa fare con la festa dell'Immacolata Concezione quando coincide con una domenica di Avvento. Questo è uno dei casi in cui c'è una differenza tra la forma ordinaria e quella straordinaria del rito romano; la questione se le rubriche delle due forme debbano essere conciliate su questo punto, e se sì, come, non ha attinenza con il fatto che, allo stato attuale delle cose, non sono state conciliate.
- Nella forma ordinaria, le domeniche di Avvento non ammettono alcun impedimento (paragrafo 59 delle "Norme universali sull'anno liturgico e il calendario") e l'Immacolata Concezione è trasferita al giorno successivo, lunedì 9 dicembre (ibid. par. 5). Ciò è vero anche quando è celebrata come festa patronale, come negli Stati Uniti. A titolo informativo, diversi anni fa, l'USCCB ha preso la pessima decisione che la festa non sarebbe stata un giorno di precetto negli anni in cui è stata trasferita. Pertanto incoraggio tutti i sacerdoti a ricordare ai loro parrocchiani nelle prossime due domeniche quanto urgentemente la Chiesa negli Stati Uniti (e ovunque altrove) abbia bisogno delle preghiere della Vergine Immacolata e come dovremmo fare uno sforzo speciale per onorarla in questa importante festa.
- Nella forma straordinaria, l'Immacolata Concezione ha la precedenza sulla seconda domenica di Avvento, che è ridotta a una commemorazione nella messa della prima. Questa è un'eccezione speciale fatta esclusivamente per questa festa, che fa parte delle rubriche del Messale del 1962 (Rubr. Gen. III, 15), e che NON è sostituita da alcuna successiva legislazione canonica o rubricale, comprese le rubriche della forma ordinaria. Come affermato al paragrafo 28 dell'Istruzione Universae Ecclesiae [qui - qui], emanata nel 2011 per chiarire alcune questioni relative al motu proprio Summorum Pontificum, «Inoltre, in virtù del suo carattere di diritto speciale, nel suo ambito proprio, il Motu proprio Summorum Pontificum deroga a quelle disposizioni di diritto, relative ai sacri Riti, promulgate a partire dal 1962 e incompatibili con le rubriche dei libri liturgici in vigore nel 1962».
Questa consuetudine della Forma Straordinaria è in realtà molto recente, è stata legge universale solo tra il 1913 e il 1969, e applicata universalmente l'ultima volta nel 1968. Nei libri liturgici di San Pio V, come in quelli moderni, le domeniche di Avvento non ammettevano alcun impedimento. Ciò è stato successivamente rivisto in modo tale che, mentre la prima domenica è rimasta inviolabile, la seconda, la terza e la quarta domenica hanno ceduto la precedenza a una festa patronale. L'Immacolata Concezione è ovviamente la festa patronale di moltissimi luoghi, ma ovunque non fosse così designata, è stata trasferita fuori dalla domenica. Così, ad esempio, nell'anno 1912, le chiese negli Stati Uniti hanno celebrato la festa la domenica 8 dicembre, mentre oltre confine in Canada, è stata trasferita al giorno successivo. Solo con il nuovo codice di rubriche istituito da Papa San Pio X, che divenne legalmente attivo nel 1913, tutte le feste di grado più elevato, allora chiamate "Doppie di prima classe", impedirono quelle tre domeniche ovunque. Il nuovo codice rubricale del 1960 cambiò quindi questo di nuovo alla regola di San Pio V, con la speciale eccezione per l'Immacolata Concezione.
Mi sembra quindi che una futura riconciliazione di queste rubriche contrastanti sia auspicabile, ma anche non una questione di particolare priorità, e che nessuno abbia ragionevoli motivi per essere infastidito dal fatto che potrebbe celebrare la festa in un giorno diverso da molti dei suoi confratelli cattolici.
Quella che segue (immagine a lato) è una pagina delle rubriche generali del primissimo libro liturgico post-tridentino, il Breviario romano del 1568, emanato dall'autorità di Papa San Pio V. La rubrica "riguardo alla traduzione delle feste doppie e semidoppie" inizia in fondo alla prima colonna. “Se una festa doppia cade nelle domeniche di Avvento, nelle domeniche dalla Settuagesima alla domenica in Albis (ecc.), viene trasferita al primo giorno non impedito da un'altra festa doppia o semidoppia.” Nella versione originale delle rubriche, le feste erano distinte solo da tre gradi, doppia, semidoppia e semplice; la prima di queste fu poi suddivisa in quattro classi.
Gregory DiPippo, 28 novembre 2019[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
6 commenti:
Esistono dei decreti, fatti dalle conferenze episcopali, che stabiliscono la possibilità di celebrare l’Immacolata l’8 dicembre, quantunque coincida con la seconda domenica di Avvento.
Quindi è un falso problema, in Italia e anche altrove. Basta leggere i calendari delle varie diocesi o informarsi su internet.
Si badi bene, si parla di possibilità.
IMMACOLATA CONCEZIONE
L’Immacolato Concepimento della Vergine Madre di Dio, che oggi solennizziamo, è rivelatore di una linea costante della Provvidenza di Dio, cioè della norma che il Signore adotta nel governare il creato e la storia che in esso si svolge. E’ rivelatore: vediamo come. E’ rivelatore per questo: quando si è trattato di scegliere una donna che fosse madre - secondo la carne beninteso - dell'Unigenito Figlio di Dio, questa la volle senza peccato. Il peccato non tollerò mai che s’avvicinasse alla storia di Cristo. Per questo fu Immacolata nel suo Concepimento, cioè non contrasse il peccato originale che abbiamo contratto noi. Per questo la sua anima fu riempita di Grazia, per questo Essa non conobbe il fomite della concupiscenza, per questo tutto restò illibatissimo e puro fino alla fine... L’indicazione divina che ci è data dall'Immacolata è questa: Dio non vuole il peccato. Quando ha bisogno di qualche cosa, cerca dove c'è pulito, è chiaro. Vorrei che tutti mi sentissero: Dio si serve soprattutto delle anime pure. Come ha scelto la Vergine Immacolata per tutti i secoli, sceglie soprattutto le anime pure.
(card. G. Siri, catechesi ai vespri, 1969)
Quando il VO tornerà a essere l'unica forma liturgica ovviamente saranno necessari dei cambiamenti (immaginate accada tra 10, o 50, o 100 anni) e una ipotesi potrebbe essere quella di creare un ufficio ad hoc per quelle volte in cui c'è questa o anche altre coincidenze.
OT. Chute de Damas. Bachar el-Assad et sa femme, Asma, atteinte de leucémie, contraints de s'enfuir. La Syrie désormais entre les mains des vautours turcs, anglo-américains et juifs. Les alaouites et les chrétiens, ce qu'il en reste, complètement abandonnés à eux-mêmes…
La Siria: un'altra vittoria dei padroni del mondo. C'è poco da disquisire, quando i fatti sono chiari come il sole.
Consoliamoci con la promessa della nostra Madre Celeste, caro Laurentius, ricordando le Sue parole ( rivolte a Suor Lucia di Fatima) " quando tutto sembrerà perduto, allora Io sarò con voi...alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà"...del resto, non sappiamo forse che da soli non possiamo far nulla?...che dobbiamo ritenerci " servi inutili?" ce lo ha ricordato Nostro Signore Gesù Cristo, questo dovrebbe bastarci. Buon riposo in Cristo e Maria SS.ma
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