Ci va giù duro Giuliano Ferrara, che alla scuola di Benedetto aveva trovato nutrimento per la sua intelligenza. Ed ora manca anche a lui. [qui]
Il pastore dell’essere deve nutrire di spirito l’ascolto sinodale. Ma il facilismo è ambiguo, diffidare dell’intelligenza è ambiguo, la verità è affidata ai piccoli non agli stupidi. Rischi del Vaticano III
Ci siamo arrivati, e sarà una sorpresa (di cui non si accorgeranno) per i presunti illuministi che applaudono la chiesa del cristianesimo povero e sentimentale, questi ipocriti che traballano per gola tra l’infame di Voltaire e il sublime del cuore di Francesco. La chiesa in assemblea è invitata formalmente dal Papa (domenica in San Pietro) a diffidare dell’intelligenza, delle idee chiare e distinte. Il dibattito è ascolto, cioè non è dibattito. Lo spazio dello spirito, che a un’assemblea sinodale non si può negare, non si nutre delle proprie ineffabili ragioni e della dicibile ragione umana universale, direi cattolica. È spazio preclusivo della dialettica tra argomenti mentre si dice boriosamente “aperto”, si manifesta nel segreto del cuore, ha qualcosa di magico e sciamanico, almeno per un piccolo razionalista come me. Il sinodo sulla famiglia, ha detto il Papa confermando la nostra vecchia diagnosi, e cioè che si è iniziato un Vaticano III di qualche sorta, durerà in realtà un anno.
I questionari hanno integrato lo spirito profetico che ha spinto Francesco, con scelta in sé perfetta, a iniziare da lì, dalle “abitudini dei cristiani”, come dicono i cardinali Kasper e Schönborn: i quali cristiani non si sposano più, se si sposano divorziano come tutti, e sul tributo agli ascendenti (i nonni), sulla filiazione, sulle modalità procreative, sul piacere e sui suoi significati, sulla domesticità della chiesa, sulla sacramentalità delle nozze, su tutto questo (sono cose che fanno ridere il radicale Bordin, ma lui ride radiofonicamente ormai su tutto, anche sul Califfo) vanno dove credono o dove credono di dover andare secondo le “due dittature del nostro tempo: la telecrazia e la demoscopia” (la definizione è nell’omelia per la morte di Paolo VI tenuta dal cardinale Ratzinger tanto tempo fa). Diffido di chi diffidi dell’intelligenza, con tutto il rispetto dovuto a un pastore dell’essere come il Papa, che certo ha altri doveri, ma tra questi non credo di dover computare l’appello all’ignoranza delle cose, per quanto misticamente l’ignoranza in questione possa essere “docta”, dotta. Il vangelo affida la verità ai piccoli, ma non agli stupidi, che il Cristo esorcizza, indemoniati come sono della loro balbuzie spirituale e mentale.
I questionari hanno integrato lo spirito profetico che ha spinto Francesco, con scelta in sé perfetta, a iniziare da lì, dalle “abitudini dei cristiani”, come dicono i cardinali Kasper e Schönborn: i quali cristiani non si sposano più, se si sposano divorziano come tutti, e sul tributo agli ascendenti (i nonni), sulla filiazione, sulle modalità procreative, sul piacere e sui suoi significati, sulla domesticità della chiesa, sulla sacramentalità delle nozze, su tutto questo (sono cose che fanno ridere il radicale Bordin, ma lui ride radiofonicamente ormai su tutto, anche sul Califfo) vanno dove credono o dove credono di dover andare secondo le “due dittature del nostro tempo: la telecrazia e la demoscopia” (la definizione è nell’omelia per la morte di Paolo VI tenuta dal cardinale Ratzinger tanto tempo fa). Diffido di chi diffidi dell’intelligenza, con tutto il rispetto dovuto a un pastore dell’essere come il Papa, che certo ha altri doveri, ma tra questi non credo di dover computare l’appello all’ignoranza delle cose, per quanto misticamente l’ignoranza in questione possa essere “docta”, dotta. Il vangelo affida la verità ai piccoli, ma non agli stupidi, che il Cristo esorcizza, indemoniati come sono della loro balbuzie spirituale e mentale.
Nello slittamento verso il facile, il Papa ha anche castigato i pastori della chiesa d’oggi. Perché “caricano sulle spalle della gente pesi insopportabili, che loro non muovono neppure con un dito”. Paolo VI, che sarà beatificato al termine del sinodo, e di cui si dice questo pontefice sia un seguace convinto, si espresse in modo meraviglioso sul cristianesimo facile, alla fine degli anni Sessanta in un’udienza generale del dopoconcilio. Disse che sì, il cristianesimo e la fede devono essere, come da scrittura, un giogo leggero, devono essere facili, ma che nella facilità risiede una radicale ambiguità: e tutto il magistero di quel grande consisteva (e per questo pagò con fiere incomprensioni, di cui sarà degno anche Benedetto XVI) nel discernimento, che è una forma dell’intelligenza, vocata al pari del cuore a capire quale sia la volontà di Dio, quale sia – se preferite – la verità delle cose. Ascoltare i fedeli, affidarsi per intero e senza riserva ecclesiastica o dottrinale o dogmatica al loro senso di fede; accompagnarli, seguirli, imitarli mentre li si consola e gli si offre la chiesa che vogliono, quella che lascia tutto com’è, senza conseguenze etiche né psicologiche: è un approdo che merita il dubbio intellettuale dei laici come noi mentre programmaticamente lo esclude per i tonsurati.
È in atto la stessa querelle dei gesuiti del Seicento contro i giansenisti, e contro il loro campione in poetica razionale che fu Blaise Pascal. I gesuiti dicevano che non si può imputare il male se il male non sia ben conosciuto per tale da chi pecca, e c’è una grande probabilità che il peccato non consapevole non sia peccato: sarà il buon pastore che giudica fingendo di non essere autorizzato a giudicare, e dunque legittima un cristianesimo anonimo (formula rahneriana), ché questo è il vero potere mondano della chiesa e del clero. La derisione di Pascal fu malinconica e tenera, satirica, scrisse testi degni di un Molière, precorritori, era infatti uno scienziato santo che avrebbe respinto il questionario se sollecitato a compilarlo, lo avrebbe giudicato l’altra faccia del formulario cui le monache del convento furono costrette ad aderire prima della rasatura al suolo del loro luogo di vita, di amore e di culto ad opera del re alleato della Compagnia. Non sono cose tanto complesse, e ci riguardano.
Ciu En Lai diceva che è ancora troppo presto per dare un giudizio sulla Rivoluzione francese, ma una cosa la sappiamo: il mondo non è certo eguale, tampoco fraterno, ma è ipoteticamente libero. L’uso di questa libertà della coscienza è insidiato dal pensiero corrente e uniforme. La chiesa e le chiese, cristiane e non cristiane, dovrebbero fare la differenza, complicare le cose con la misura di responsabilità e di scrutinio del vero e del buono che è loro proprio, costitutivamente. Vorrei capire se i padri, non solo i reverendi padri gesuiti che oggi hanno in mano la chiesa, ma tutti i padri sinodali, si rendano conto del peso che avrà la loro assemblea nata sotto il segno, al culmine rovesciato di due santissimi e laicissimi pontificati in alleanza tra fede e ragione, della diffidenza verso l’intelligere.
© FOGLIO QUOTIDIANO
71 commenti:
Gentile Mic,
hai notato che nel ricordare Paolo VI il VdR si è ben guardato dal citare l'Humane Vitae?
Ho notato che il VdR non cita mai i suoi predecessori.
Tanto più rimarchevole è il richiamo a Benedetto XVI nel discorso di chiusura del Sinodo, nei termini per la prima volta, se non una delle poche, adeguati ad un pontefice, termini che non gli sono congeniali e che sanno tanti di "assist", da parte di una "mano sapiente", come l'abbiamo definita.
Il che sta semplicemente e brutalmente a dimostrare che colui che si è fatto da parte nella sostanza è in sintonia, anche perché direttamente o indirettamente fornisce gli strumenti per dilazionare o mimetizzare la rivoluzione, che non deve coglierci impreparati o addormentati da uscite del genere. Esse sono valide e tirate in ballo quando servono. Ma in pratica, ad esempio lo stesso Benedetto le ha già oltrepassate e con la desistenza, quando sarebbe occorsa fermezza e con le sue dimissioni che rischiano di istituzionalizzare la diminutio del Papato a mera funzione. A prescindere dalle altre anomalie più volte sottolineate.
C'è una differenza, però tra Ratzinger e Bergoglio. Se il primo è stato desistente (a parte il miracolo del Summorum col quale si è, credo, tolto un peso dalla coscienza), Bergoglio è decisionista, ma lo è a partire da una natura autoritarista e priva di aperture, solo sbandierate, perché in realtà ascolta solo ciò che coincide con le sue visuali già tutte prefigurate : il suo insistere sulle categorizzazioni lo dimostra.
E di certo non si accorge che "le pietre", che attribuisce ad altri, è lui il primo a lanciarle e senza nemmeno una parvenza di "misericordia", così inflazionata nelle parole. Quasi la Chiesa, nei secoli non l'avesse mai messa in atto. Ma essa lo ha sempre fatto e deve continuare a farlo nei confronti delle persone, non degli errori o addirittura dei peccati.
Nel caso specifico, di certo l'humanae vitae, è uno di quegli insegnamenti superati, non più al passo con i tempi, così come - per i novatori ad oltranza - perfino la Familiaris consortio di Giovanni Paolo II, che già tuttavia solo dai termini usati nel titolo mostra come fossero cambiati i tempi dalla Casti connubii di Pio XI... La valorizzazione della corporeità di Giovanni Paolo II è bellissima e ci sta tutta perché è ben coniugata con le essenze. Quel che non è più collegato con le essenze è ciò che ci propongono i rivoluzionarti di oggi.
Non vogliono più considerare che anche col cambiare dei tempi i principi restano validi, perché non ci sono variazioni dell'essenza dell'uomo.
L'atto più grave compiuto nel secondo millennio dall'intelligenza dell'uomo contro quella di Dio, (il rifiuto ragionato e voluto) al mandato di Vicario di Cristo si incarna in un vdr che trasforma il logos in violenza. Proprio come nella Riforma Protestante e nella Rivoluzione francese. Occhio Introvigni, Padrelivi,bussolari e ruffianetti vari le rivoluzioni vendono e divorano i vicini per ammortizzare i contrari.
Gentile Mic, purtroppo sono la gran parte dei cattolici contro l'intelligenza. Nella mia parrocchia- sono molti quelli che vivono nel peccato che indegnamente si avvicinano al Corpo e Sangue di Nostro Signore senza che il parroco dica una mezza parola. Le decisioni del sinodo sono superate dai fatti e, sinceramente, non capisco chi considera positivo il risultato del sinodo quando più della metà dei vescovi ha dimostrato chiaramente di essere indegno. Soffro nel recarmi in chiesa tutti i giorni ora che non ho più chi è disposto ad accompagnarmi la domenica alla Vera Messa, la mia richiesta è vista come un capriccio. Continuo ad assistere alla distruzione dei sani e giusti valori cristiani presso i giovani, bombardati da programmi e libri che esaltano il peccato carnale e contro natura. Il termometro per me sono le mie nipotine che con le loro amiche fanno discorsi da casa di malaffare. Perchè il Signore permette tutto ciò? Mi sento abbandonata ed estranea alla mia stessa famiglia e ascoltando le mie amiche è una condizione diffusissima. Prego la Nostra Madre Santissima tutti i giorni ma, sinceramente, non vedo una via d'uscita. Offro a Nostro Signore Gesù le sofferenze che mi sono state riservate per la fine dei miei giorni.
Ormai i cattolici con la scusa che tutto quello che dice il papa è giusto, hanno messo il cervello in pensione e seguono Francesco non accorgendosi di non seguire più nostro Signore, come se il Papa fosse più di Dio.
Ho una grande tristezza e sempre più prego perchè il buon Dio intervenga, come meglio crede, ma non li lasci più fare, siamo ormai in un mondo popolato di mostri e demoni.
http://www.riscossacristiana.it/go-home-sporco-negro-di-pucci-cipriani/
L'incredibile, acattolica, inumana, scomposta ed infine comica reazione di Kasper alla presa di posizione dei Vescovi africani.
siamo ormai in un mondo popolato di mostri e demoni.
Il mondo è sempre stato e sempre sarà il loro regno... certo che questa è un'epoca buia come poche e occorre molta grazia per non lasciarsi irretire dal regno di questo mondo.
Diceva bene un commentatore. La Chiesa, purtroppo, non si è limitata al dialogo col mondo; ma questo ha fatto sì che il mondo "entrasse" dove non doveva e non deve. Ma, nella Vera Chiesa, il mondo, in Cristo, è già vinto. Tutto il nostro impegno col suo aiuto è rimanere saldi e fiduciosi e non lasciarsi irretire dalle "novità" che non sono quelle di Colui "che fa nuove tutte le cose", ma sono estranee al Depositum fidei, ch'è la nostra garanzia... e non è chiusura al nuovo, ma chiusura al nuovo che non viene da Lui...
Terribile quella frase slogan che ho visto nella prima pagina di un quotidiano, di quelli diffusi gratuitamente a chi frequenta la Metro : "Papa Francesco: Dio non ha paura delle novità".
Il problema è che i lettori che non sono abituati a porsi domande sono portati a pensare che qualunque novità da lui promossa viene da Dio solo perché è il papa a proporla...
E, a giudicare da questo Sinodo e a come lo ha condotto, c'è solo da tremare.
E' proprio vero, il papa dice spesso che non bisogna avere paura delle novità, chissà quali novità apporterà in fatto di pensionamenti o spostamenti di Vescovi e Cardinali non in linea con il suo pensiero! Temo che il prossimo anno le votazioni al Sinodo saranno favorevoli alle aperture da lui auspicate. Una ignorante
«Nuovo attacco reazionario contro il diritto essenziale delle donne di scegliere se dare la vita o no e contro il matrimonio omosessuale e la scelta di vivere secondo il proprio orientamento sessuale». Così è stato attaccato l’arcivescovo di Malines-Bruxelles André-Joseph Léonard, a Roma in questi giorni per il Sinodo straordinario sulla famiglia, dalla deputata belga del partito socialista Karine Lalieux.
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«DITTATURA IDEOLOGICA».
L’arcivescovo è stato criticato per aver pubblicamente lodato «molti vescovi africani, alcuni latino-americani e dell’Oceania», i quali hanno «denunciato le agenzie legate all’Onu di voler imporre con una sorta di dittatura ideologica pratiche contrarie alla loro cultura e alle loro convinzioni morali (contraccezione sistematica, aborto, “matrimonio” omosessuale, eccetera)».
«TENETEVI I VOSTRI SOLDI». Monsignor Léonard ha parlato di questi temi all’interno di un articolo, pubblicato sul sito Infocatho.be, in cui riassume le sue impressioni sul Sinodo. L’alto prelato, sottolineando che i presuli degli altri continenti godono di «una libertà di espressione che raramente si trova in Occidente», ha ricordato anche come dall’attuazione di queste pratiche le agenzie dell’Onu «facciano dipendere gli aiuti economici. Reazione tipica di un vescovo africano: “Tenetevi i vostri soldi che noi ci teniamo i nostri valori!”. Reazione che si unisce a un appello ai vescovi occidentali perché aiutino i loro confratelli nella resistenza al pensiero unico».
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http://www.tempi.it/tenetevi-i-vostri-soldi-noi-ci-teniamo-i-nostri-valori-indignazione-su-mons-leonard-che-loda-il-no-dei-vescovi-africani-ai-ricatti-onu#.VETSmbkcTtU
Il che sta semplicemente e brutalmente a dimostrare che colui che si è fatto da parte nella sostanza è in sintonia, anche perché direttamente o indirettamente fornisce gli strumenti per dilazionare o mimetizzare la rivoluzione,
È proprio questo il nodo del problema. Tutti abbiamo visto la dichiarazione di rinuncia. Si è dichiarato spesso solidale a Bergoglio. Ha parlato perfino di "identità" di idee. Ma chi ha letto mezza pagina di un libro qualsiasi di Ratzinger e ascoltato 5 minuti di una omilia a Santa Marta sa che questa identità è una assurdità assoluta, e che affermarla può essere solo un enigma proposto da Benedetto. Se un grande matematico afferma che 2+2=5, sicuramente non sta dicendo che 2+2=5.
Il mistero subsistit, come direbbe Leonardo Boff.
Effettivamente, a giudicare le cose non "sub specie aeternitatis" e quindi la Chiesa non come il Corpo mistico di Gesù, ma come un'istituzione umana, siamo a tempi da Basso Impero, molto basso e poco impero, con luogotenenti barbari appena diventati "cives Romani" che si scannano sul corpo agonizzzante di ciò che fu Roma. Costantinopoli è lontana, quando non nemica, e di Leoni
Magni non se ne vedono.
Preghiamo, e basta !
Per la nonna: cerchi di parlare il più frequntemente ed il più possibile con le nipoti. Non abbia paura. Spesso i ragazzi e le ragazze di quell'età non aspettano altro che un parola saggia, amorevole, ma anche autorevole. Magri adoittano un linguaggio da trivio solo per sentirsi accettae dai comopagni e compagne, ma non sanno cosa signficano veramnte certi termini, o non si rendono conto della loro garvità. Mi capita a volte con mia figlia, doverle spiegare cosa significano veramente certi modi di dire. e quando lo capisce, non li usa più. Nostra Signora le ispirerà coem parlare con loro, abbia fiducia.
RR
Il problema fondamentale che nessuno vuole stigmatizzare è che i 'cattolici' non esistono più, c'è gente che simpatizza per il vdr, ma non va mai in chiesa, gente che in chiesa ci va tanto per, come si fa la comunione tanto per, cattolici impegnati in politica sono campioni del politically correct e fanno a gara per far passare legale ciò che non tale è, ci sono quelli che si rifugiano in oasi dove si sentono protetti e c'è anche chi odia la chiesa in toto e chi non gliene può fregà de meno.....i matrimoni sono crollati dappertutto del 60%, battesimi col lanternino, l'unico rito religioso cattolico è il funerale,lì le percentuali sono alte, ma i riti civili o non riti aumentano, l'aborto è una realtà che non stupisce più nessuno,idem x il sesso libero e selvaggio, basta seguire certe trasmissioni radio tv che cosa non arrivano a dire delle aberrazioni sex considerate esperienze formative ed arricchenti, che cosa stiamo dicendo? Si parla di un cadavere in decomposizione e si osserva che aveva una bella dentatura.
Per "una nonna"
Prego la Nostra Madre Santissima tutti i giorni ma, sinceramente, non vedo una via d'uscita. Offro a Nostro Signore Gesù le sofferenze che mi sono state riservate per la fine dei miei giorni.
E' difficile per tutti noi vedere umanamente vie d'uscita. Non possiamo far altro che continuare a resistere, pregare, offrire... Belli e validi i suggerimenti di Rr!
Bravo Mons. Léonard e bravi i vescovi africani in particolare.
"Tenetevi i vostri soldi, noi ci teniamo i nostri valori".
Sembra di risentire Sant'Atanasio: "Voi avete le chiese, noi abbiamo la fede".
E la novità del cristianesimo e del soffio dello Spirito Santo non si riassume in nuovi insegnamenti o nuove dottrine, ma negli innumerevoli modi con cui ci possiamo santificare senza aggirare le stesse verità.
Nel panorama desolante che sono il Belgio e l'Olanda, l'arcivescovo Léonard è una lodevole eccezione. Infatti Bergoglio non lo ha nominato cardinale (nostante la sua sia uan sede cardinalizia), e chissà con quale "kasperita" lo sostituirà non appena avrà i 75 anni canonici. Non aspetterà un giorno di più.
Segnalo che in Belgio si pensa di abbassare il limite della maggior età a 14 anni. Pederasti di tutte le specie ne sarebbero felicissimi.
Ricordo altresì che l'attuale Primo Ministro, di origine ahimè italiana, omosessuale dichiarato, è stato accusato in Parlamento di essere uno di quelli.
Infine la socialista dovrebbe preoccuparsi di più della sicurezza delle donne belghe, in particolare di Bruxelles, che evitano di girare sole in certi quartieri semicentrali della città per non essere importunate ed aggredite verbalmente dai "cari" immigrati mussulmani, come dimostrato da un video che ha fatto il giro d'Europa, ma dubito sia stato visto sulle TV italiane.
Aveva proprio ragione Baudelaire sui Belgi...
RR
Il politically correct proibisce di usare la parola "negro" perchè ritenuta offensiva. E guai a dire che starebbero meglio a casa loro, gli immigreti africani, e dovremmo aiutarli lì, insegnando loro un mestiere,a metter su imprese, ad imparare a governarsi, liberandosi della corruzione endemica ed epidemica che affligge le loro "ruling classes".
Ma l'ONU, le sue ONG, quelle finanziate dai Soros varii, Bill Gates e company, loro possono paternalisticamente, per non dire razzisticamente, dire agli Africani come devono comportarsi.
Robb de matt !
RR
Si parla di un cadavere in decomposizione e si osserva che aveva una bella dentatura.
Non c'è un cadavere in decomposizione. C'è una chiesa in crisi in una civiltà che sta vivendo un 'passaggio' epocale, che certo è il suo declino, ma che ha già in sé i semi della rinascita, perché è e resta cristiana. O per lo meno nata tale.
Come i monaci, solo col loro "quaerere Deum" fecero rinascere dalle rovine dell'Impero romano l'Europa, oggi i nuovi monaci sono coloro che continueranno a custodire i semi nelle piccole comunità creative (ormai siamo davvero un pusillus grex. Ma così era anche all'inizio!). Sono i semi che fruttificheranno ad alluvione passata (come ricorda una nota pagina di Guareschi)...
Mic,ma non mi pubblichi mai!
Chi ha ancora un minimo di fede non ha più neanche un dito dietro cui nascondersi e si è reso conto delle intenzioni di questo Papa.
Qualcuno puo' spiegarmi chi dovrebbe partecipare al sinodo 2015? Si trattera' di persone scelte dal Papa? Oppure dagli episcopati nazionali? Ci saranno delle quote paese/continente? I rappresentanti locali saranno "scelti dalla base"?? Si tratta di problemi non secondari soprattutto considerando la voglia di rivalsa che prevarra' in coloro che in queste settimane sono riusciti ad imporre le proprie idee.
@Luis Luiz
Cioè questo formale ossequio a Bergoglio (io resto convintissima della discontinuità irredimibile tra i due) sarebbe un messaggio in codice, come quella esilarante battuta circa la famosa introvabile talare nera per spiegare come mai se ne va in giro di bianco vestito...?
Come dire: ripeto a voce alta la cavolata per fare capire bene a tutti che è tale?
Boh.
È vero che in questo casino bestiale, in fondo, ci ha messi lui, Ratzinger, quando ha rinunciato: ma è anche plausibile che sapesse perfettamente che i tempi erano maturi, che tanto sarebbe successo comunque e tanto valeva accelerare per farla finita prima... Nel senso poi di ricominciare.
Interessanti anche le cose che Socci segnala oggi, io non ho fb ma la pagina è pubblica, ci potete andare tutti facilmente, sotto "Perle e fondamenti di dottrina cattolica", https://www.facebook.com/pages/Antonio-Socci-pagina-ufficiale/197268327060719?hc_location=timelin
Tornando agli enigmi, il buon vecchio Ratzi, dopotutto, sa tante cose che noi nemmeno ci possiamo sognare (a partire da tutta la verità su Fatima e dintorni).
@una nonna
Concordo con quanto osservato da Rr. parli tanto con le sue nipoti, si faccia spiegare perché ragionano così... hanno bisogno di una guida, e lei può esserlo - per certe cose così delicate - anche più e meglio della madre. Le nonne possiedono chiavi che i genitori non hanno, per entrare nel cuore di ragazzini confusi.
humilitas
Mic,ma non mi pubblichi mai!
Angelo, rispetto il tuo pensiero sui vari autori a quali lanci i tuoi strali. Ma le tue battute pepate servono solo a buttar lì gocce corrosive che non alla discussione. Io ti capisco e so anche che hai anche molto altro di interessante da dire... aspetto quello!
Grazie. Secondo me l'apostasia del signor Bergoglio deriva da una eccessiva definizione di questioni per loro natura molto sfumate. È chiaro che la posizione tradizionale rispecchia infinitamente più la volontà di Cristo, ma forse la tradizione dovrebbe esser compresa in maniera più flessibile, pur mantenendo il principio dell'indissolubilita del matrimonio e dell'impossibilità di far accedere all'eucarestia i peccatori. Forse qui l'oriente ha qualcosa da insegnare, con il principio di economia. La verità è una, ma gli uomini son quel che sono, e il rischio di angelismo è dietro l'angolo.
Ratzinger…
Qu’on me permette d'évoquer un souvenir.
En ce dimanche après-midi, déjà lointain, de janvier 1983, je me trouve à Notre-Dame de Paris, attendant la conférence que doit y prononcer le cardinal Joseph Ratzinger sur l’enseignement du catéchisme.
Je suis venu tôt, pour avoir une bonne place. Je me trouve au quatrième ou cinquième rang. A côté de moi vient s’asseoir le peintre Georges Mathieu avec ses grandes moustaches, grand catholique, grand militant royaliste et grand barbouilleur devant l’Éternel…
Ratzinger apparaît, souriant, accompagné de Lustiger, celui-ci plutôt grave. Brève présentation. Dans sa conférence (qu’il a déjà donnée à Lyon quelques jours plus tôt), Ratzinger rappelle les principes qui doivent orienter la catéchèse, toute catéchèse. Il évoque le catéchisme de saint Pie X, ce qui provoque des soulèvements de sourcil de la part de Lustiger. Tout le monde comprend vite que Ratzinger se livre, en fait, à une démolition en règle du trop fameux “Pierres vivantes”, catéchisme officiel de l’Église de France, qui a décatéchisé de façon systématique deux générations de jeunes Français.
A la sortie de Notre-Dame, beaucoup se réjouissent de cette “mise au point” de la part du préfet de la Doctrine de la Foi. Mais les évêques français, déjà alertés, ne l’entendent pas de cette oreille. Les vieux réflexes gallicans resurgissent. Quoi ? Rome vient jusqu’à Paris nous faire la leçon ? Mais pour qui se prend-t-il, ce cardinal Ratzinger ?
A la nonciature, Ratzinger, au téléphone, doit en entendre de belles…
Eh bien, deux ou trois jours plus tard, il fait publier un communiqué (que je n’ai pas sous les yeux, malheureusement), dans lequel il déclare qu’on l’a mal compris, qu’il n’a jamais voulu critiquer “Pierres vivantes”, que ce que font les évêques français est très bien, qu’ils continuent comme ça, et blablabla, et blablabla… Et, le 19 mars 1983, les évêques français publient dans le journal “La Croix” sa rétractation : le cardinal “entendait traiter de la situation globale de la catéchèse, et non désavouer le travail catéchétique en France. Nous avons pu de vive voix vérifier NOTRE ACCORD AVEC LUI SUR TOUS LES POINTS”…
En somme, Ratzinger avait parlé pour ne rien dire, et lui-même avait fini par l’admettre… (à suivre)
(Suite)
J’ai trouvé, deux ans plus tard, dans “Iota unum” (publié en 1985), un écho détaillé de ces deux conférences.
Romano Amerio y est particulièrement sévère pour le cardinal. On trouvera ses observations aux §§ 68 (“Ancora la desistenza dell’autorità. L’affare del catechismo francese”) et 130 de son grand livre.
Je crois, pour terminer, que cet épisode illustre particulièrement bien le caractère du personnage, dont on peut sans doute saluer parfois la lucidité, tout en déplorant cependant qu’elle aille presque toujours de pair, hélas ! avec un grand manque de courage — un manque de courage qui s’explique par son modernisme invétéré, c’est-à-dire, en définitive, par une foi catholique amoindrie.
@ anonimo delle 11,34 ...Non sia tanto pessimista la situazione non è così catastrofica come lei la racconta. La gente continua a sposarsi ,a battezzare i figli ed a mandarli al Catechismo . Si tratta semplicemente di un momento di crisi dovuto ad un clero mediocre ed in parte eretico ed al consumismo diffuso anche fra i più poveri dei poveri.Però c'è da dire che questo momento storico è ormai agli sgoccioli. Riguardo alla Chiesa è come una fune che continua ad essere tirata (Bergoglio strattona senza riguardi) e rischia di rompersi in ogni momento .Vedrà che quando avremo fame ,ed il momento non è lontano , tutti torneremo a pregare.Bobo
@ Rr: al sinodo ordinario del prossimo anno parteciperanno i capi dicastero, un numero di vescovi nominati direttamente dal Papa, ad esempio il decano del collegio cardinalizio, oppure i suoi sodali come Kasper e Danneels ma anche i suoi anti sodali come Caffarra, comunque in numero non superiore al 15% del totale fra capi dicastero ed eletti dalle conferenze episcopali, inoltre queste ultime eleggeranno dei loro rappresentati in base al numero delle diocesi. Cioè, più diocesi ha il tale Stato e più rap prenotanti manda a Roma per il sinodo. Gli italiani, gli statunitensi e i brasiliani eleggeranno quattro rappresentanti. Di solito il presidente della singola conferenza episcopale nazionale e' sempre eletto.
sul sito www.cardinalrating.com e' stata pubblicata una intervista del card. Burke sugli esiti del sinodo straordinario.
A parte che Ratzinger non pronunciava mai un discorso senza prima averlo sottoposto al giudizio dell'allora pontefice regnante, inutile riandare indietro,ormai qua stiamo e bisogna fare con quello che abbiamo, Rr dice basso "impero" è parola troppo impegnativa e non esaustiva, diciamo 'imperatori' a tempo eletti,rimossi, anche fisicamente, a seconda del capriccio del magister equitum di turno, in nome dell'impero romano,ovvio;leggendo i commenti, mi pare che oltre al pessimismo di alcuni che condivido in parte, mi attendo un compattamento dei resistenti prima che il magister equitum attuale faccia le sue personali liste di proscrizione, ne vedremo delle belle (si fa per dire) sto preoccupato assai,qua non si può dire alcunché pare di essere alla corte di Ivan il terribile quando si chiudeva nella stanza delle icone a pregare,a modo suo, e tutti tremavano.....boh! Un'ultima cosa Luisa che fine ha fatto? PS : Rr did you get it? Anonymous.
""il Papa contro l'intelligenza""
Forse qualcuno di noi ha preso qualche abbaglio su Bergoglio;
Tutti o quasi, abbiamo detto nei mesi passati che Bergoglio non è troppo preparato in teologia oppure qualcuno aveva detto che non aveva la preparazione adatta per un Pontefice, paragonato ad altri pontefici, si è detto che parla malapena lo spagnolo e poco bene l'italiano; io dico che non è così impreparato, e ce l'ha dimostrato come usa i mezzi d'informazione per questioni personali per stare sulle copertine e prime pagine di giornali e TV, diciamo che è un materialista di primo piano, (che voglia restare nella storia, non lo condanno - ci sono Papi che sono rimasti nella storia nel bene e quelli nel male).
Gli islamici (precisiamo gruppi terroristi o fondamentalisti) bruciano le Chiese Cristiane ed i Cristiani in gruppi - basta guardare tutto quello che hanno fatto in Africa, estremo oriente ecc. questi dicono che tutti gli infedeli vanno annientati, e ci stò, perchè la loro cultura (la religione è una ed solo Cristiana/Cattolica, le altre non sò quale termine usare aldifuori di culture) dice questo.
Quello che non ammetto che uno che viene eletto (e non voglio riesaminare come) Papa non può fare quello che ha fatto Bergoglio in questi diciotto mesi: Ha fatto capire chiaramente che vuole fare le stesse cose che vogliono i fondamentalisti islamici, ma dall'interno, cioè bruciare, distruggere la Dottrina Cattolica (non sò se materialmente vuole bruciare anche le Chiese): Si è visto nel sinodo che si contrappongono due gruppi che possiamo definire due chiese, ma la vera Chiesa è una sola, l'altra potrebbe andare tranquillamente con gli eretici o con i protestanti. Tra un anno vedremo Dio cosa permetterà.
Comunque se bergoglio credeva di trovare tra i cattolici, siano essi fedeli o gerarchia, solo imbecilli, ha preso un grosso abbaglio, perchè Lui è contro l'intelligenza e chissà che fine farà fare a quelli intelligenti, ma purtroppo ce ne sono anche parecchi e con questi si dovranno fare i conti.
Deve capire che stà a Roma, in Europa, e non stà più nelle periferie di Baires, e male o bene qui vige ancora la Dottrina irreformabile Apostolica lasciata da NSGC.
Alessandro, grazie per la spiegazione,ma era RIC che chiedeva.
Anonymous, what would I get ?
Rr
Mic, ti " leggo" piu delusa del solito su BXVI. Lle tue fonti curiali ti han riferito cose particolarmente poco piacevoli?
Rr
Sto leggendo "il padrone del mondo" di Benson.
Apparentemente, il libro prende una piega sbagliata ipotizzando una deriva anticristica legata prima alla politica e poi ad una "nuova religione", apostasia ed impostura creata ad arte per illudere le masse del "mondo nuovo".
Il fatto è che la politica, la "democrazia" (tratteggiata superbamente da Benson) è nel mondo reale ancora più delegittimata della chiesa... il che mi fa pensare che forse, visto che il fuoco che cova sotto la cenere (e che ha da ardere) dei popoli, e la fame di giustizia e di pace conseguente, si potrebbe compiere il passaggio inverso:
la chiesa 2.0, il culto neo-pagano che si sta velocemente costruendo, e che trova il consenso (entusiastico) del mondo, finirà per vincere la corsa verso il nulla che sta disputando con il mondo, così che, anziché avere un capo politico che usurpa e deforma la religione, avremo forse un capo religioso che riesumerà il cesaro-papismo, volendo innalzarsi a re di questo mondo, ma questa volta contro il vero Re, che non è di questo mondo.
Chi vivrà, vedrà.
Aliosha
Non nei confronti fi Benedetto XVI in particolare, Rosa.
In lui vedo sempre le solite luci ombre e ambiguità. Queste ultime rafforzate dall'ultima presenza pubblica.
Rr I sent you a name yesterday.....
Cara Mic., Tu puoi avere le tue impressioni, ed è normale e giustissimo, le rispetto in ogni senso. Ce lo siamo detti davanti alla Chiesa, e sai come la penso su Benedetto.
Ora tu nella tua delle ore 15,26, dici a Rr. ""in Lui vedo sempre le solite luci, ombre e ambiguità. Queste ultime rafforzate dall'ultima presenza pubblica"". Ma ha fatto tutto di Sua sponte?
Io ho l'impressione che ti ho detto l'altra sera, quando ti dicevo del TGla7, e tu mi dicevi delle tue fonti.
Io sono convinto che farà sempre tutto ciò che gli viene imposto perchè è sotto ricatto di grosso scisma, e che Lui si sottomette a qualsiasi cosa pur di evitarlo - perchè ha sempre fatto capire che non ha nessuna paura per la Sua persona fino ad effusione sanguinis, mentre pensa di salvare la rottura.
L'altra faccia della medaglia può essere solo (ma a questo non ci credo se non tocco con mano come S.Tommaso) quello che ti dicevo, l'essere ritornato conciliarista come nel 1960. Ma questo non mi convince, e ti ho detto tutti i perché, Castel Sant'Angelo mi convince di più.
Cari humiltas, rr e mic, le nonne di oggi combattono da sole quando hanno contro anche generi e nuore. Spesso si tratta di unioni fuori dal santo ed unico vero matrimonio e la voce dei poveri nonni è tacciata dinanzi a queste piccole anime come quella della preistoria se non addirittura irrisa. Oggi certi discorsi sono stroncati sul nascere da una cultura che dice di essere scienza: ma vi è scienza senza Nostro Signore?Spero che le vostre famiglie siano santificate da i sacri vincoli e pertanto terreno fertile per gli insegnamenti edificanti. Ma queste oggi sono eccezioni, non la regola. Che la Nostra Madre Santissima preservi la famiglia cattolica e fedele alla Chiesa di sempre.
Grazie Alessandro Mirabelli x il chiarimento.
@ humilitas
Ratzinger non solo sa moltissimo più di me, ma è anche infinitamente più intelligente. Dunque mi sembra impossibile che dica una stupidaggine ovvia anche per me.
E, come indubbiamente papa, merita sempre il beneficio del dubbio.
Per quel poco che possa valere la mia opinione, la penso esattamente come Bernardino, è sotto un gravissimo ricatto,lo dico non per difenderlo ad ogni costo, anche se tutti sapete dell'affetto e riconoscenza che ho ed avrò sempre nei suoi riguardi, pur con tutti i limiti umani che tutti abbiamo,papi compresi, Ratzinger ha sempre amato la Chiesa molto più della sua stessa persona, a differenza di molti alti ed altri prelati,le distanze dal vat2 e da Rahner and co. le prese già diversi anni fa, argomentandole e lui è di parola, fedele,l'unico di cui GP2 si fidasse veramente, se agisce così ci sono dei motivi molto gravi che noi non possiamo sapere, intanto ieri non si è tolto il solideo davanti al vdr......piccoli segni, vanno interpretati.Lupus et Agnus.
@ Raoul de Gerrx
NOTRE ACCORD AVEC LUI SUR TOUS LES POINTS
Mais qui a dit cela? Ratzinger? La Croix? Croyez-vous que la Croix est un journal fiable?
Cara "una nonna" delle 16:24, il Signore mi ha fatto dono di una vocazione matrimoniale e questa cerchiamo di testimoniare. Nella cerchia familiare (figli e cognati) conosciamo un ventaglio di situazioni, non tutte sacramentali, ma tutte ugualmente interpellate e raggiunte dal nostro vivere il sacramento (quando siamo insieme pregano tutti) e dal darne ragione (ben prima del questionario sul Sinodo abbiamo proposto percorsi possibili a tutti, santa Messa inclusa).
La difficoltà di capire fino in fondo "il frasario cristiano" riguarda anche noi cristiani. Basta leggere che cosa eminenti pastori hanno scritto e soprattutto non scritto nella Relatio.
Il rischio è che, noi per primi, pensiamo il linguaggio cristiano inadeguato e che questa "tristezza" venga testimoniata.
Il criterio positivo di verifica non è l'assenza di problemi, a volte tragici o lo stare bene in modalità "mulino bianco" (ora anche "gay friendly"). Il taglio non può essere quello consolatorio e psicologico, ma: "se divento più cristiano". Il criterio di verifica non può essere il "benessere", ma la comunione con il Signore, croce inclusa.
La vocazione è una NOVITA' di vita: se cerchiamo meno della santità, siamo fuori strada! A salvarci e portarci dove il Signore ci attende, non è il punto di partenza, ma la missione. Tuttavia, questo "divenire" è tutt'altro da quello del relativismo, che è a-dogmatico, perciò disponibile a rimescolare le carte: mutevoli le situazioni, ma unica la meta, a partire da ciò che siamo in forza del sacramento.
Essere capaci di non farci inquinare dal "mondo pagano" non viene dall'essere un po' più bravi degli altri, o un po' più originali, o fortunati: l'ospedale da campo vede famiglie insanguinate sulla strada di Gerico, tradite, vilipese e disgregate: la dissoluzione della sua identità inizia dall'incapacità di definirla nella sua essenza, inseguendola nelle sue mode; tacendone il mistero incomprensibile al razionalismo.
O leggiamo la storia alla luce del vangelo, oppure leggeremo il vangelo alla luce della storia. O adattiamo il vangelo alla storia nel suo divenire (le idee, il pensiero che genera i fatti), oppure contempliamo la storia con gli occhi del vangelo, immutabile: il Signore è sempre lo stesso, ieri, oggi e sempre.
Il cristiano non è chiuso a riccio, ma vigilia come una sentinella, in attesa del ritorno del Signore, nostro creatore (non veniamo dal caso o dalle scimmie) e redentore (siamo schiavi del peccato e Gesù è il solo a poterci tirare fuori).
E' quella la meta, non le magnifiche sorti e progressive di chi non esita a usare il peccato per affermare "l'idea", sdoganando il peccato, derubricato dall'essere IL problema e snaturando Gesù dall'essere LA soluzione. Oltre noi (vedi Efesini 2 oggi nella santa Messa).
Il sacramento è una novità di vita sostanziale (1+1=1), non è una simbologia esistenziale (1+1=2, reversibile per sottrazione e divisione).
La Parola di Dio non è una "regola", sulla quale si cavilla, ma è parola eterna che viene dall'origine e non ha scadenza.
L'essenza, la Parola di Dio, è vera anche se tutti la rifiutassero. Non va ai voti, sollucchero per dei "politicanti del mistero": la promessa è mantenuta garantita da un Dio fedele.
Le nostre parole invece vengono dalla sociologia modaiola, si compiacciono del consenso e inseguono le maggioranze, promettendo ciò che -di solito è così- non sapranno mantenere.
altro stralcio di neoterismo furbescamente falsificatorio, sotto l'aura di una Misericordia umana ma senza diritto divino:
http://www.famigliacristiana.it/articolo/sinodo-il-magistro-puo-cambiare.aspx
card. marx
_"Può cambiare il Magistero della Chiesa, compreso quello di Giovanni Paolo II, che fino ad ora ha escluso in modo assoluto la comunione ai divorziati risposati? “Ovviamente, si può cambiare”
ma "può cambiare" eeeh...solo se si distanzia dal Vangelo. E in sè perderebbe ben più di qualcosa dell'essenza del "magistero"
_“Non possiamo dire a qualcuno che è omosessuale dunque non può vivere il Vangelo, questo per me è impensabile”
ma questo la Chiesa NON l'ha mai detto.
La salvezza è offerta a tutti, e si chiede di deporre le opere morte della carne per essere salvati, in questo caso deporre un certo tipo di sessualità e di approccio.
Cfr 1 Corinzi 6, 9-15
_“La prassi sessuale non può essere accettata. Ma non tutto nella loro vita è da condannare: se per 35 anni sono stati fedeli uno all’altro, se uno cura l’altro fino alla fine della vita, come Chiesa cosa devo dire? Che non ha nessun valore? Questo non può essere vero. Ciò che conta è vivere in fedeltà un’unione. E non si può dire che questo non ha valore perché si tratta di un’unione omosessuale”.
Qui oltrepassa tutta l'etica del Nuovo Testamento.
Ma cade anche in una contraddizione logica.
La coppia omosex per Marx va bene purchè fedele per 35 anni anche se contro la legge naturale, e ancora nei peccati della carne (quello che grida vendetta al cospetto di Dio) che Dio odia;
Invece per gli eterosessuali, ovvero tutti gli altri, non importa più la fedeltà per 35 anni, no, lì va bene divorziare e risposarsi e dare l'Eucarestia ai divorziati risposati.
al che traiamo questo insegnamento:
agli omosex, se stanno fedeli in coppia 35 anni si salvano, anche senza santificarsi e pentirsi dei peccati, senza ravvedimento.
Gli eterosessuali in coppia sono salvi e con accesso all'Eucarestia anche se divorziati, risposati, in coppie quindi con notevoli falle rispetto a 35 anni di fedeltà.
Id est:
la fedeltà degli omosessuali tra loro, per Marx, è la loro salvezza
("Ciò che conta è vivere in fedeltà un'unione").
per gli eterosessuali è passabile anche l'infedeltà e la rottura del patto matrimoniale del Sacramento e la presa in giro dei Sacramenti successivi.
Curioso davvero!
Comunque ho un paio di amici e amiche cui sono "fedele" (da amico e basta) da 35 anni anche se ne ho 44...ci siamo conosciuti da piccoli.
vedo se è in corso qualche altra promozione speciale....
@ Luís Luiz
"La Croix" est le journal officieux de l'épiscopat français.
"NOTRE ACCORD AVEC LUI SUR TOUS LES POINTS" : ce sont les termes du communiqué de l'épiscopat français publié par "La Croix" et reproduit par Romano Amerio dans "Iota Unum".
De Paolisi su Vatican Insider :
“Un errore ascoltare più la gente della verità della fede”
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/sinodo-famiglia-37042/
Il Presidente dei Vescovi polacchi ritiene che al recente sinodo “non è avvenuto niente di rivoluzionario”. L'esortazione di Giovanni Paolo II del 1981 ‘Familiaris consortio’ “l'aveva già descritto tutto molto prima”. Solo che “tutti l'hanno dimenticata e adesso si ha come l'impressione che la Chiesa di punto in bianco sia diventata misericordiosa, mentre prima non lo era. Che sia diventata illuminata e prima non lo era”. “Sono tutte illusioni, che nascono dalla miopia, dal fatto che noi guardiamo le ultime due settimane per esclamare: questo non c'era. Invece tutto questo c’era già. Non si può dare l'impressione che durante i due millenni nella Chiesa non ci sia stata la misericordia, che la misericordia appaia ora inaspettatamente. La misericordia ha senso se ha a che fare con la verità”, ha dichiarato l’arcivescovo Stanisław Gądecki alla Radio pubblica polacca
Raoul, pour ce que jeconnais la Croix, elle est fiable comme l' Avvenire, c'est-a-dire peu ou tre peu. Elle est surement fiable a la CEF, mais nous connaissons comme c' est la CEF, et comme c' est la CEI.
Rr
Anonymous, keinen Name.
Rr
Chère Rosa, le journal "La Croix", je le répète, est le journal officieux de l'épiscopat français.
L'épiscopat français, par l'intermédiaire de son secrétariat, ordonne à "La Croix" de publier un communiqué officiel.
"La Croix" publie le communiqué officiel de l'épiscopat français.
Qu'est-ce qu'il vous faut de plus ?
Aller chez le notaire vérifier la signature du secrétaire de l'épiscopat ?
Ce communiqué met évidemment en mauvaise posture le cardinal Ratzinger — Romano Amerio parle, à juste titre de "rétractation" —, je comprends que cela vous fasse de la peine, à vous et à d'autres qui avez un peu, et même beaucoup, idéalisé la figure de Benoît XVI (qui a tout de même assez mal fini, non ?), mais les choses sont ainsi, que voulez-vous, et vous ne pouvez plus rien y changer.
Je ne defends pas le Cardinal Ratzinget qui repondait au Pape JPII. J' affirme que la Croix etais fiable a la CEF, alors comme aujourd' hui. Les évêques alors s' en prirent au Cardinal, e publièrent ce communique. Le Cardinal pouvait faire deux choses: reaffirmer ses critiques, hurter encore plus les évêques e creer un gros problème a JPII et a l' Eglise, ou " abbozzare", comm' on dit a Rome.
Le probleme n' a été pas le Cardinal Ratzinger, par ce qu' il y avait un Pape. Le problème naquit quand il est devenu Pape. Alors il aurait du être beaucoup plus
fort, energique avec les évêques, intellectuels, professeurs, etc. Il ne l' a pas été. Pas de courage, peut être, trop delicatesse, trop de sympathies pour quelque vieux compagnon a l' université ou comme élève.
Je suis avec Mic, je partage ses reflections sur BXVI.
NB: je suis seulement énamourée de mon mari. Je ne suis jamais tombée amoureuse d' un homme politique, d' un acteur ou chansonnier ou sportif. Et surement pas du tout d' un prêtre, eveque ou Pape.
Et comme dit Anonymous: le passe est passe. Regardons en avant.
Rr
http://apostatisidiventa.blogspot.it/2014/10/la-relatio-synodi-ovvero-il-manifesto.html#more
ot solo in parte. Riassuntivo direi.
Qualcuno sa spiegarmi perché uno come me, ex militante della sinistra radicale, rimaneva incantato ascoltando Ratzinger??? Mi sembrava sempre che su ogni argomento toccasse sempre il nocciolo del problema!!!
Quello che non capiscono la maggioranza dei cattolici e tutti i mondani è che i principi non sono toccabili. Al limite si viene incontro alla situazione personale in cui si ha modo di capire e conoscere il caso singolo.
Se si toccano i principi è come toccare le stelle del cielo per chi non ha bussola: si perderà.
Viceversa con le stelle immobili, uno può decidere di andare dove vuole ma, almeno, non si perderà o non scambierà per nord il sud e viceversa.
Ebbene questa cosa elementare oggi pare talmente difficile da capire che - per essere misericordiosi - bisogna stravolgere il firmamento. Forse è questo il significato adombrato nell'Apocalisse quando si parla delle stelle che cadono?
@ Raoul de Gerrx
Veuillez m'en excuser, je suis toujours un peu naïf, mais il me semble que l'opinion de la CEF n'est toujours que l'opinion d'une des plus bergogliennes des institutions (c'est-à-dire, des moins fiables) , et non pas une rétractation du cardinal Ratzinger. Sans doute il n'a pas voulu un choc frontal contre les évêques de France, jugeant peut-être qu'il s'agissait d'un cas perdu.
La Relatio Synodi, ovvero il Manifesto della Nuova Chiesa – di Elisabetta Frezza e Patrizia Fermani
http://www.riscossacristiana.it/la-relatio-synodi-ovvero-il-manifesto-della-nuova-chiesa-di-elisabetta-frezza-patrizia-fermani/
Vous avez raison, Rosa, regardons en avant, et préparons-nous à affronter ce qui va advenir et qui ne sera sans doute pas — et sans jeu de mot — rose.
En tout cas, c'est gentil de votre part de me répondre en français, et j'aimerais pouvoir le faire dans votre langue aussi bien que vous le faites dans la mienne. Merci.
Sulla relazione tra Ratzinger e Bergoglio, posso assicurare che il primo è odiato dalla stragrande maggioranza del clero sudamericano; e non si tratta di un odio qualsiasi, ma di un odio viscerale. Non per caso Bergoglio è stato l'avversario di Ratzinger nel Conclave: sono antipodi. Ecco l'identità di vedute. Molto hegeliana.
...tra Ratzinger e Bergoglio ci sono 3 oceani di mezzo...
A volte mi sembra di,parlare coi bambini.
Ratzinger non smentira' MAI ciò' che dice o fa un Papa, sia il suo predecessore GPII, sia l' ancor prima predecessore Paolo VI, sia ora l' attuale VdR, NOn perché' la pensa sempre come loro, o perché e" modernista. Ma perché ha ricevuto innanzitutto un' educazione familiare e culturale, secondo la quale al superiore si obbedisce, o comunque non lo si contraddice in pubblico. In più si è formato religiosamente ed ecclesiasticamente quando i Papi non si discutevano mai. Infine ha una carattere dolce,
poco propenso, purtroppo, al combattimento, tanto più se questo può nuocere, sec.lui, alla Chiesa.
I cardinali sono andati da lui. Qquesto è un fatto. Cosa si siano detti, non lo sappiamo. Sappiamo quel che Repubblica, uno dei giornali MENO attendibili sulla
faccia della Terra, ha scritto. Sappiamo pero' che in tre giorni dalla prima Relatio, Burke, Müller (!!!), Pell ed altri, hanno parlato, scritto, ed infine giovedì mattina c'
e' stata la rivolta. Inoltre sappiamo che BXVI ha scritto a Bergoglio, non un " bigliettino" ( Repubblica), ma, pare, 40 PAGINE !!!
A quel punto, nuova Relatio, vaticansecondista OK, ma ancora sufficientemente cattolica, e Bergoglio ha LETTO, sissignori, ha LETTO QUALCOSA che, per
ortografia, grammatica, sintassi, lessico e stile, oltre che per citazioni e riferimenti dottrinali, MAIALINO, e poi MAI avrebbe potuto pensare e scrivere.
E sec.voi chi l' ha scritta ? La stessa persona , o le stesse persone, che scrivono i suoi discorsi quando sono in buon Italiano e sembrano cattolici.
Non dico che BXVI stia lì da mane a sera ascrivere, ma tra gli " scribi" di Curia ed il materiale enorme lasciato da GPII e BXVI, hai voglia a fare copia ed incolla, parafrasi, revisioni, ecc. Chiunque lavori su saggi, tesi, articoli più o meno scientifici, sa di cosa parlo.
Naturalmente BXVI NON si dirà' MAI scontento di
Bergoglio, ma da qui adire che sono in continuità'...Bergoglio, e chi per lui, si ricorda di BXVI TUTTE LE VOLTE che qualcuno osa mettere in dubbio al legittimita', la regolarità' dell' abdicazione e della sua elezione.
Come ho già scritto: basso, basso, basso, impero.
Mi auguro che al prossimo defenestrato ( Muller ?inviso anche a Maradiaga e Marx) qualcuno dei cardinali finalmente si ricordi di essere un Principe della Chiesa, e dica :- Basta !- . Se qualcuno l' avesse fatto 50 anni fa, senza lasciar solo il " semplice" vescovo Lefebvre, ora non avremmo un Bergoglio, che Dio mi perdoni.
E se qualcuno dubita ancora che il Conclave e' stato taroccato- e NON è' il PRIMO - ha bisogno di un buon medico.
Rr
Inoltre sappiamo che BXVI ha scritto a Bergoglio, non un " bigliettino" ( Repubblica), ma, pare, 40 PAGINE !!!
qual è la fonte?
Angelo
Per Rr 15:19:
la sua mi pare un'ottima analisi.
Una sola domanda (l'altra che volevo farle, sulle 40 pagine, le è già stata posta da Angelo alle 16:07): a cosa si riferisce dicendo che non è il primo conclave taroccato?
Grazie
humilitas
delle 40 pagine l' ho letto, credo, sul blog di Rffaella, forse scritto da Lupus et agnus, o da un altro dei suoi bloggers, di solito ben informato.
L' altro concilio taroccato e' quello del ' 58. Oltre alle fotografie che ho visto, al servizio RAI, ai documenti dell' FBI, basta vederne i frutti: fuori la condanna al comunismo, dentro Dossetti ed altri cattocomunisti, dentro Rahner e seguaci, fuori SAN Tommaso, fuori il catechismo di S.Pio x, la Pascendi, PIo XII! Ecc, dentro i " fratelli maggiori". Monasteri che si svuotavano, preti che si spretavano, divorzio, aborto, clerici eterosessuali fuori, omosessuali e pederasti dentro...devo continuare?
Rr
Cher Raoul,
merci à vous de vos gentiles mots.
J' essais d' écrire en Français parce que je l' aime beaucoup . En outre en employant une langue étrangère, je suis obligée à reflechir un peu plus sur mes pensées, avant de m' exprimer, et ainsi je suis un peu plus froide. En outre je pense que chaque langue a ses nuances et ses particularites. Si j´ écris à vous en Français, peut être vous me comprenait mieux, sans ambiguïté ou mauvaises interprétations. C' est une de raisons parce que, après avoir étudié votre
langue a l' école, j' ai étudié l' Anglais( qui me servait et me sert surtout dans mon travail) et de l' an passé l' Allemand. Pour l' étude de cette language je dois vous confesser que c' est un peu la faute a BXVI.
Rr
@ anonimo delle 19,59:
ha già risposto la Dr.ssa, comunque integro:
rileggiti Siri il Papa non eletto di Benny Lai, lo trovi cliccando ""il papa non eletto"".
Non sono notizie certe. Son cose che è impossibile sostenere fino in fondo. Ed è inutile starle sempre a rimestare.
Andiamo avanti e cerchiamo di fare del nostro meglio, oggi...
Mic, non le rimesto. Humilitas m' ha chiesto, io ho risposto. Anni fa, quand' ero un' ingenua, non ci avrei mai creduto. Ora, dopo tutto quel che e' successo, e dopo tutte le palle- scusa la volgarita'- che ci han raccontato per tanti anni su tante cose, e dopo l' ultimo Cconclave e il Sinodo, ci credo. Ovviamente e' un mio parere personale, ma meditato.
Rr
Rr: OK, grazie per la franchezza.
Conosco la faccenda del cardinal Siri e, come Mic, penso che sia abbastanza inutile rimuginare su queste cose (rimuginare troppo, intendo: un po' va bene, anzi aiuta a non diventare spugne passive che assorbono qualunque cosa).
Quanto al blog di Raffaella, non so proprio quanto sia attendibile, ma la notizia arriverà pur da qualche parte. Era quello che mi chiedevo...
humilitas
Il blog di Raffaella è più che attendibile. Il problema sono le tante "voci" non tutte verificabili, che Raffaella registra al pari degli altri ma col suo filtro prudente. Sta a noi fare la tara e soffermarci sull'essenziale.
In realtà proprio ieri nel blog di Raffaella é stato pubblicato un articolo in tedesco che ipotizza la falsità repubblichina della notizia della fronda di cardinali da BXVI.
Quì il link:
http://www.kath.net/news/47994
e quì un richiamo allo stesso articolo su un sito in italiano:
http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/10/repubblica-ratzinger-e-la-fronda/
La mia fonte aveva notizie di seconda mano, ma è attendibile.
Comunque siano andate le cose, sul discorso finale la mano sapiente è intervenuta.
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