Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

martedì 7 ottobre 2014

Prime schermaglie sul libro di Antonio Socci

Ho appena inserito il seguente intervento in un altro blog di anti-ratzingeriani doc - che attribuiscono al papa "regnante" un credito totalmente acritico e incondizionato - sul quale si liquida sommariamente come "antipapismo" la coraggiosa presa di posizione di Socci e le numerose argomentazioni del suo ultimo libro. È solo un primo saggio delle dispute che di certo non mancheranno. Quoto una frase significativa e la mia riflessione conseguente:
È però vero che il caso è usato come grimaldello per favorire chi ora vuole liberarsi di un papa che non gli piace. Questi stavano meglio prima che arrivasse Francesco ed è evidente che qualcosa non torna.
Amico mio, non è questione di 'gusti', cioè che il papa 'piaccia' o meno. Il problema è che quel che non tornava prima (in maniera meno eclatante), ora non torna all'ennesima potenza e senza più infarinature di "romanità" solo di facciata (o forse c'era ancora qualche crosticina...).
Ora succede che ci sia qualche cosiddetto "normalista", come Socci, che se n'è accorto e ha l'onestà intellettuale di ammetterlo, senza però aver avuto l'opportunità di approfondire del tutto le cause prossime e remote, ben individuate e argomentate da chi studia il problema da anni.
Poi siete padronissimi di vederla diversamente. Ma quelle "voragini" - che tanto enfatizzate, contestandomi che io le abbia definite "fessure" - me lo spiegate come potrebbero essere rimaste senza effetti?
È la confusione che regna sovrana che crea le divisioni, che appaiono inevitabili, soprattutto quando si ha una visione solo parziale delle cose.
Io non pretendo di averla globale (credo sia impossibile) né ho tante risposte; ma non posso fare a meno di pormi interrogativi ed è soprattutto di quelli che si parla...
È ovvio che se, per assurdo, fosse vera l'ipotesi di invalidità dell'elezione, le dimissioni di Benedetto XVI sono formalmente valide. Quindi non è che si risolva alcun problema. Anche se, al di là di questo, rimane una complessa inedita anomalia: [qui il link all'ultimo articolo dedicato alla questione, da questo blog analizzata in diretta e con molte riflessioni, fin dall'«inizio degli inizi»: la storica rinuncia].
  1. la figura del "Papa emerito" e
  2. il munus dimezzato (attivo e contemplativo gestito da due persone diverse)
  3. con la pretesa di "istituzionalizzare" il tutto senza motivazioni, con una prassi a-teoretica, fluida e storicisticamente cangiante divenuta abituale, che nella Chiesa non è mai esistita e che il connubio Fede-Ragione nonché la certezza del diritto nel rispetto del Depositum Fidei  non mi pare rendano accettabile. [qui]
  4. concorderete anche voi - altrimenti me ne darete le coordinate - che tutto questo non ha alcun supporto né teologico né canonico con l'ulteriore ambiguità di non poter sapere (anche se formalmente non cambia la validità delle dimissioni e solo la storia potrà dirlo) se la rinuncia di Benedetto è dovuta
    1. all'esito conciliarista della collegialità da lui condivisa: il papa primus inter pares che però alla fine riduce il papato a mera funzione pseudo-amministrativa. Lo dimostrerebbe l'ingravescentem aetatem, che è la stessa formula usata da Paolo VI per il "pensionamento" dei vescovi;
    2. oppure all'effettivo crollo psico-fisico determinato da un pontificato ostacolato come pochi (non sto qui a darvi gli elementi concreti ampiamente forniti in altre sedi). Inserisco qui che li ho elencati al termine di questo articolo.
Buon proseguimento con le vostre idee e osservazioni su accadimenti (compreso il sinodo mediatico et alia) che, almeno converrete in questo, sono anomali e non di poco conto. 

62 commenti:

Anonimo ha detto...

Che orgoglio! quelli che a cagione della loro lealtà alle passioni, seguono Bergoglio, accusando i Cattolici che rimangono fidela alla dottrina per essere motivati dalle passioni...!


Romano

Alessandro Mirabelli ha detto...

Rispettabili ed interessanti le opinioni di Socci ma altrettanto rispettabili le opinioni di chi dissente, nel rispetto, da lui.

Alessandro Mirabelli ha detto...

"Può esserci più amore cristiano in una coppia irregolare che in una coppia sposata in chiesa".
Così parlo' p. Nicolas Pachon, S.I., Preposito generale. Vedasi vatican insidere. Questa e' la prova che egli, P. Nicolas, pur sacerdote, avanza dubbi sulla sacramentalita' del matrimonio cristiano. Congratulazioni.

mic ha detto...

Mirabelli,
Socci non ha scritto il Vangelo, ha evidenziato, documentando, una serie di elementi problematici. Si può, naturalmente dissentire, ma non lo si può definire sommariamente antipapista o attribuirgli motivazioni politiche senza entrare nel merito delle questioni o addirittura ignorarlo.
I giudizi sommari appartengono a chi parla attraverso una ideologia oppure con superficialità.

Sofonia ha detto...

Hanno perso la fede.
Non seguiamoli.
Restiamo nella Fede.
Ha da passà 'a nuttata.

angelo ha detto...

Dunque, è certo che le dimissioni di ratzinger sono valide. Potrebbe anche essere che l'elezione di Bergoglio non lo sia. Quindi, la chiesa può sussistere senza papà!
Ps non riesco a scrivere sul blog di Pietro c.

Baronio ha detto...

"Può esserci più amore cristiano in una coppia irregolare che in una coppia sposata in chiesa".

Eh sì, e tanto per rimanere nei discorsi da bar tanto cari ai luogocomunisti del concilio "Meglio un buon laico che un cattivo prete".

Al di là dell'amore "cristiano" di chi vive nel peccato, la miserabile boutade scandalizza perché viene nientemeno che dal Preposito Generale dei Gesuiti...

Ma dimentichiamo che un altro esponente della Compagnia di Gesù propina quotidianamente le sue frasi da bar in quel di Santa Marta.

Alessandro Mirabelli ha detto...

Lungi da me il definire o anche il solo pensare che Socci sia antipapista. Absit iniuria verbis. L'avevo già scritto qualche giorno fa e tu l'avevi pubblicato sul blog. Ho sempre ammirato Socci per il suo coraggio anche se talvolta non sono d'accordo con quanto scrive. Detto questo, dr.ssa Guarini, ti auguro ogni bene.

RIC ha detto...

Vi ripropongo le parole odierne di Socci su Facebook

AVVISO AI NAVIGANTI

Ho deciso ovviamente di non rispondere a insulti e infamie. Invece risponderò già domani a chi oggi, con argomenti abbastanza pacati e civili, cerca di confutare il capitolo del mio libro sul Conclave del 2013.
I miei lettori non saranno delusi... Vi anticipo solo una sintesi: se questi sono i loro argomenti stanno messi molto male....

Latinista ha detto...

Sulla tesi giuridica di Socci segnalo tra i tanti questo articolo, per chi voleva l'analisi di un canonista:

http://www.lanuovabq.it/it/articoli--francescoparola-di-canonista-10544.htm

Cattolico ha detto...

Anch'io sono convinto che l'attuale gerarchia cattolica, in grande maggioranza, abbia perduto la fede: altrimenti come avrebbero potuto eleggere uno come Bergoglio? cercavano uno pari loro, più energico e veloce di Ratzinger per completare l'opera di distruzione totale della Tradizione Cattolica, e lo hanno trovato. Del resto, come sappiamo, l'aiuto dello Spirito Santo può anche essere rifiutato dai Cardinale; anche loro sono uomini ed hanno il libero arbitrio (a cui fa da contrappeso, però, la responsabilità personale, non dimentichiamolo).
Quindi non aspettiamoci niente di buono, di veramente cattolico, da loro; consoliamoci pensando che anche loro passeranno, e così le loro idee strampalate, ma le Sue parole non passeranno. Signore, vieni presto in nostro aiuto, amen.

etneo ha detto...

COMUNICATO STAMPA

Il Sodalizio “Amicizia Sacerdotale Summorum Pontificum”, in collaborazione coll’Associazione “Giovani e Tradizione”, organizza il IV Convegno sul Motu Proprio “Summorum Pontificum” di S.S. Benedetto XVI: Roma, Pontificia Università San Tommaso d'Aquino (Angelicum) e Basilica Papale di San Pietro in Vaticano, 13-14 giugno 2015 Titolo: Il “Summorum Pontificum”, un tesoro per tutta la Chiesa. Il convegno si articolerà in due sessioni, una mattutina e una pomeridiana nella giornata del 13 giugno. A conclusione, verrà celebrata la Santa Messa Pontificale nella Basilica di San Pietro all’Altare della Cattedra, domenica 14 giugno 2015 alle ore 12, 15.

http://giovanietradizione.org/

mic ha detto...

Ho ricevuto e ne sono felice.
Ho partecipato ai tre Convegni precedenti e ne conservo esperienze indimenticabili.
Pubblicherò al più presto con i dettagli. :)

Anonimo ha detto...

Esa Santidad de la Iglesia Católica, excluye de manera radical toda connivencia con el error, asuma este último la forma que quiera.

Si Dios existe, entonces es UNIVERSAL, por lo tanto CATÓLICO y la Iglesia de CRISTO, no puede ser sino UNIVERSAL también, esto es, CATÓLICA.
..............
Porque en realidad,

EXISTE DIOS, Y ES CATÓLICO.

LO QUE NO EXISTE HOY, ES UN PAPA CATÓLICO

Y si no es católico, entonces NO ES PAPA.
(link cit.)

Epiphanio ha detto...

Quanta confusione! Concordo con Cattolico (7/10/2014 - 22:00) sulla mancanza di fede di molti della gerarchia cattolica. Una spiegazione valida per le cose che vediamo. In questo senso la loro preghiera a Cristo sarebbe una specie di autoproiezione di sé stessi, cioè psicologica (in senso moderno), e come tale, immersa nella storia. Nostro Signore Gesù Cristo sarebbe l'amico invisibile, come diceva un blogger di questo sito. Infatti, essendo Dio è una nostra autoproiezione l'esperienza della fede diventa una logica conseguenza. In modo immanente esprimentiamo noi stessi. Gli effetti disastrosi dell'essenza del Cristianesimo secondo Feuerbach. Saluti alla sig.ra Guarini e ai visitatori di questo blog.

Luís Luiz ha detto...

Dopo la tsunami di scandali degli ultimi mesi e dopo tutti i segni che puntano unanimemente verso l'invalidità formale delle demissioni di SS Benedetto XVI e dell'elezione di Jorge Mario Bergoglio, mi pare surreale che qualcuno con una lieve ombra di Fede cattolica possa ancora difendere questo pontificato. Davanti al bergoglismo, il modernismo condannato da S. Pio X è un gioco per bambini. È ridicolo, ma qualsiasi povero pastore pentecostale delle periferie brasiliane è, negli atti e nelle parole, molto più cristiano di questo papa.

Cosa bisogna ancora fare Bergoglio per che si capisca che non è e non può essere il successore di Pietro e il capo della Chiesa visibile? Come diceva San Roberto Bellarmino, come può qualcuno che non è cattolico (nemmeno cristiano, direi) essere il capo dei cattolici?

Il problema è che bisogna essere uomo per avere il coraggio di levarsi contro l'alleanza tra le Forze del Bene, il potere mediatico, politico e finanziario e il governo del Vaticano contro la Fede cattolica. E gli uomini sono ogni giorno più rari in nostra Sodoma globale.

Anonimo ha detto...

papista = cioè ? un nuovo partito preso?
cioè vincola a stare col papa sempre e comunque, pure se ci portasse alla perdizione.
Obbedire in tutto al papa, anche se costui si acceca spiritualmente e ci comanda di disobbedire a Dio ?
questa è follia collettiva. E meno male che Caffarra era uno dei più vigilanti!

Stefano78 ha detto...

..come al solito, e purtroppo, non vedo l'opzione (C).

Stefano78 ha detto...

@Latinista.

Avevo già visto quell'articolo.
Bell'esempio di "non è così, Socci. E se anche lo fosse, non è così in ogni caso!"

Sì, devo dire che è molto dirimente.

Torno a ripetere che la parola spetta alle AUTORITA'! Che invece fanno orecchie da mercante, come hanno fatto ormai da 50 anni, lasciando che ci confondiamo tra noi ancora di più. E se ci scappa qualche zuffa, tanto meglio! Si può sempre dire che non sentiamo "cum ecclesia".

mic ha detto...

Io direi di aspettare i chiarimenti preannunciati da Socci.

Stefano78 ha detto...

@RIC

Ho deciso ovviamente di non rispondere a insulti e infamie. Invece risponderò già domani a chi oggi, con argomenti abbastanza pacati e civili, cerca di confutare il capitolo del mio libro sul Conclave del 2013.
I miei lettori non saranno delusi... Vi anticipo solo una sintesi: se questi sono i loro argomenti stanno messi molto male....


Le parole di Socci non aggiungeranno nulla di più rispetto a ciò che già ha scritto sul libro. Che Latinista, Introvigne e compari o non hanno letto o hanno ignorato (delle due l'una).

Infatti già sul libro, nel famoso capitolo, SPIEGA DETTAGLIATAMENTE il perché dell'uso di un articolo piuttosto che un altro della UDG.

Lo spiega BENE. E, per esempio, l'articolo di Intorvigne NON RISPONDE a ciò che viene spiegato e motivato.

E' un articolo della peggiore propaganda, perché come scrivevo si arriva a dire: "chi dice che la Piqué è attendibile"? (Osservatore Romano basta? Bergoglio basta? Tornielli basta? Ecc, ecc). Oppure: "anche se è attendibile non cambia nulla, perché l'elezione è valida! Gli articoli considerati da Socci non si applicano, anche se appare così, perché ogni articolo si riferisce ad una fase diversa dell'elezione. Dunque: non è vero quello che dice la Piqué. E se è vero non è importante".

Bella sintesi. Davvero dirimente, non c'è che dire.

Più vado avanti è più vedo che Socci HA RAGIONE

Stefano78 ha detto...

@Mic

È ovvio che se, per assurdo, fosse vera l'ipotesi di invalidità dell'elezione, le dimissioni di Benedetto XVI sono formalmente valide

Ma chi l'ha detto? Tu? E chi sei tu per giudicare? ^____^

Scherzi a parte, invece posta l'anomalia e l'assurdità della situazione, sarebbe necessario considerare INVALIDA per PARTITO PRESO la rinuncia di Ratzinger.

Se è dubbia, è invalida. O mi sbaglio? O questo principio di legge vale solo quando fa comodo?

Sarebbe da considerare invalida per MANIFESTA illegittimità. La Declaratio NON RIPORTA la rinuncia al pontificato. Le motivazioni non sono pertinenti (l'età avanzata e la diminuzione del vigore appartiene all'anzianità! Vogliamo inserire un canone per limitare l'elezione ai 40enni?). L'espressione pubblica della volontà del rinunciante è opposta alla volontà della rinuncia al pontificato.

E c'è ancora chi dice: "è valida"? E in base a che? Adesso sarebbe ora che chi ritiene valida la rinuncia di Ratzinger opponesse ai suoi atti INVALIDI una giurisprudenza che li mostra come VALIDI! Chiaramente tali!

Si dice che si deve dare per buona la sua volontà perché il foro interno non è visibile. Ma in questo caso è stata ESPLICITATA PUBBLICAMENTE, e come si fa a infischiarsene lo sanno solo Latinista e forse Intorvigne.

Anche queste posizioni sono IDEOLOGICHE, e fanno respirare quel bell'odore di politburo che tanto piace in Vaticano.

SI RISPONDA NEL MERITO

Stefano78 ha detto...

@Mic

Amico mio, non è questione di 'gusti', cioè che il papa 'piaccia' o meno. Il problema è che quel che non tornava prima (in maniera meno eclatante), ora non torna all'ennesima potenza e senza più infarinature di "romanità" solo di facciata

Amica mia, qui c'è un limite che sembra insuperabile.

La visione della situazione che hai non è più globale. Scarti ogni altra analisi che non sia la "programmazione più o meno veloce" di ciò che ora vediamo.

Neghi agli uomini "percorsi di formazione" e "cambiamenti". Anche quando sono evidenti.

La tua visione, lo ripeto, è parziale. Il dialogo sulla possibilità di altri scenari dovrebbe essere portato avanti, guardando ai fatti. E questo non per fari i "papisti" o i "fan". Ma per guardare le origini e gli sviluppi della crisi in tutte le sue sfaccettature.

Tu pensi che nella Chiesa Cattolica NON CI SIA STATA NESSUNA RESISTENZA in nessun ambito e in nessun modo alla Crisi?

Angheran70 ha detto...

Bene , Socci ha ragione , Bergoglio non è papa e la rinuncia di Benedetto XVI non è valida. Abbiamo il 'sedevacantismo a orologeria' come lo ha definito la Bussola, che scatterà alla dipartita di Benedetto XVI. Un ipotesi fenomenale che mancava nell'orbe tradizionalista..poveri cattolici dietro al gospa club

Anonimo ha detto...

Ognuno ha le sue opinioni, ma per favore, non citiamo introvigne e tornielli: da quando c'è l'ultimo papa sono illeggibili, sembrano gli addetti al miniculpop :-)
John

mic ha detto...

Ridurre tutto al "gospa club", che è solo un aspetto marginale che non incide sulla' 'sostanza' della fede e che tra l'altro da queste parti non ha spazio, mi sembra un pretesto per sfuggire un'analisi più approfondita dei problemi reali sul tappeto.

Anonimo ha detto...

...a proposito di gospa,
che ne dice il buon p. Livio di questo provvidenziale sinodo PER la famiglia, dopo decenni di catechesi ai giovani sul peccato, il demonio, la preghiera, la penitenza e la castità ecc. ecc. ? con quali argomenti persuade egli oggi i poveri ascoltatori, grandi e piccini, ad obbedire al santo supremo pastore di anime Bergoglio ?

Angheran70 ha detto...

Va bene , trascuriamo l'apparizionismo del Socci (ben documentato nel suo blog e sulla pagina fb), resta il sedevacantismo a orologeria, che è pur sempre sedevacantismo. Socci non dice solo che Bergoglio non è papa , ma fa capire anche che la rinuncia non è valida. Nel merito secondo la Bussola non cita mai l'art. 66

Luís Luiz ha detto...

Per guardare in faccia la situazione, conviene considerare che molti degli argomenti dei vecchi sedevacantisti, che non valevano contro dei papi eletti in conclavi formalmente impeccabili, senza previe rinuncie inedite e inespiegabili, fatte sotto notoria pressione, ora contro Bergoglio valgono.

E un argomento importantissimo è quello della nullità di un pontificato eretico.

La risposta più comune è quella che dice che non si può trovare una eresia formale nei detti del gesuita argentino. Ma lo stesso si può dire degli indiani antropofaghi che non hanno mai visto un occidentale o degli habitués dei bordelli di bambini, che non parlano mai di verginità perpetua, di immacolata concezione o di presenza reale, proprio come Bergoglio.

Stefano78 ha detto...

@Angheran70

resta il sedevacantismo a orologeria, che è pur sempre sedevacantismo. Socci non dice solo che Bergoglio non è papa , ma fa capire anche che la rinuncia non è valida. Nel merito secondo la Bussola non cita mai l'art. 66

E invece la tua sarebbe una "critica nel merito", giusto?

Hai dato tre, quattro epiteti a un uomo, giusto per delegittimarlo un po', e poi per dire che? Siccome Socci fa delle affermazioni che non ti aggradano lo ghettizziamo un po'... Tanto la ghettizzazione in sé non è un male no? L'insulto in sé non è un male, no? Il radicalismo, l'ideologismo, in sé non è male, no?

E' giusto il fine che lo rende "male", no?. Se il fine "giustifica i mezzi", si può fare?

Eh sì. Il "papismo" è un fine nobile. Il servilismo è un fine nobilissimo. La cecità pure. Tutti fini "Nobili" che giustificano i mezzi... E pensare che io pensavo di essere seguace di Gesù Cristo! Invece siamo tutti seguaci di Niccolò Machiavelli!

Luís Luiz ha detto...

In dubio pro Papa, ma anche pro dubio Papa?

Stefano78 ha detto...

Leggetevi il libro! Nel capitolo in questione (che probabilmente Socci non farà altro che pubblicare per intero, così non dovrete comprarlo), è specificato perché valgono gli articoli della UDG a cui si riferisce il fatto.

E nemmeno il magnifico Introvigne ha risposto NEL MERITO

mic ha detto...

Stefano 9:12

Sai bene che ho detto che le dimissioni sono formalmente valide e non si può negare che la 'forma' sia stata rispettata. Ma ho anche detto che sussistono tutte le altre ambiguità e anomalie, che ho evidenziato più volte e in diretta, che forse solo la storia potrà chiarire.
Nel frattempo siamo solo noi laici a parlare (e questa è l'anomalia più seria del nostro tempo). Sacerdoti, vescovi, cardinali, teologi, canonisti che approfondiscano l'esame in termini chiari ed esaustivi (non alla Introvigne) latitano...

Emanuele ha detto...

Accettiamo come valida la rinuncia di Papa Benedetto XVI, nonostante i suoi distinguo. Accettiamo come valida l'elezione di Bergoglio da parte del Conclave.
Il problema nasce dal comportamento di Bergoglio da vescovo e al momento dell'accettazione. Sembra di capire che lui non abbia accettato di essere papa, rifiuta tale titolo, non vuol essere Pietro. E lo esterna in ogni occasione. Da ciò che scrive Socci, pare che non abbia una fede pienamente Cattolica, anzi pare abbia una fede erettizante; Socci riporta alcune sue affermazioni che non sono mai state corrette ne confutate. Da Vescovo si faceva benedire da acattolici, pregava con loro; cosa che continua a fare ancora adesso.
Il vero problema se lui sia papa o no nasce da qui.
Emanuele

Anonimo ha detto...

Siete certi che a giugno del 2015 la SP sarà ancora in vigore?
Non che, de facto, e senza assumersi la responsabilità di farlo esplicitamente, si sarà tornarti ad un una disciplina tipo indulto?
(FFI DOCET).
ma perchè, almeno in Italia, ci si è mai allontanati da tale disciplina?
Un prete ha gentilmente avuto l'invito del vescovo a celebrare a casa sua, a porte chiuse. Pero ora che fa ancora caldo le porte le lascia aperte, in inverno si vedrà. E LA SP è ancora in vigore.

Stefano78 ha detto...

@Mic

Sai bene che ho detto che le dimissioni sono formalmente valide

Per quanto mi riguarda risulta PALESE che la Rinuncia è formalmente INVALIDA.

non si può negare che la 'forma' sia stata rispettata

Perché? La forma NON E' STATA RISPETTATA. Se per "forma" intendi solo la parola "rinuncio", allora hai ragione.
Ma mi risulta, che a quella parola siano seguite proprio quelle "questioni" che dici non essere "fondamentali" per la Rinuncia stessa. Nella Declaratio Ratzinger non rinuncia al pontificato. Se questa ti sembra una "ambiguità che non intacca la formale rinuncia"!

Inoltra la sua volontà ESPLICITA non manifesta la Rinuncia al Pontificato. Tutto questo sarebbe una "ambiguità" che non impatta sulla Rinuncia?

Il fatto che io convochi un Conclave, NON AVENDO RINUNCIATO, mi spieghi come possa essere messo a fondamento della validità della "rinuncia"?

Stefano78 ha detto...

A monte delle anomalie del Conclave, c'è lo stesso Conclave. Che non doveva essere convocato

Anonimo ha detto...

lo stesso Conclave. Che non doveva essere convocato.

Concordo; esattamente ciò che con SERISSIMI argomenti sosteneva RADAELLI nel febbraio 2013, subito dopo l'abidcazione.
Lo ripeto da mesi, questo monito di Radaelli, ma sempre censurato (chissà perchè....)

mic ha detto...

perché Radaelli successivamente se lo è rimangiato...

Anonimo ha detto...

A chi chiedeva notizie del prete bergamasco, ogni giorno non fa che sparare addosso a Socci, non direttamente a pallettoni, ma con i piombini, ripetendo il mantra che il papa è il papa, che le chiavi sono saldamente in mano al papa, che il suddetto è stato scelto personalmente dalla gospa che si sgola a chiedere ai 'fedeli' di pregare, di cucirsi la bocca e non dire mai niente contro questo sant'uomo,vera grazia capitata alla CC e ogni tanto, qualche insultino, ci sta pure tra le pieghe.....per quel che riguarda l'indissolubilità del matrimonio cattolico e di tutte le problematiche, si arrampica sugli specchi meglio di Spiderman, solo che a volte manca la presa e lo stridere delle unghie diventa,come dire, insopportabile......anche lui sa benissimo che nessuno, neanche l'uomo venuto dalla fine del mondo, può cancellare le parole di Cristo.....intanto le pecore che non puzzano aspettano pazientemente sul bordo del ruscello.Lupus et Agnus.

Latinista ha detto...

perché Radaelli successivamente se lo è rimangiato...

Forse però Radaelli avrebbe fatto meglio a pensare già prima di pubblicare. Non lo fece, e ancora si vedono i danni.
Tra l'altro, mic, la famosa teoria del "nodo dell'essere" che impedirebbe metafisicamente la rinunzia di un Papa (dottrina non cattolica, del tutto assente dal magistero, salvo smentita), di cui abbiamo discusso ancora questo giugno, veniva proprio da quell'articolo rimangiato. Ed ecco un altro danno.

Quanto all'analisi della tesi di Socci che richiamavo ieri, non è solo del giurista civilista Introvigne (persona non grata qui, ma non per questo incompetente o superficiale) ma anche del canonista Giancarlo Cerrelli. Parafrasando Maso, è così chiara che la vedrebbe anche un cieco. Ma una volta di più mi rendo conto che non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.

A mio giudizio, ai numerosi problemi che ci sono in tutta questa faccenda, se ne vogliono aggiungere altri che in realtà non ci sono affatto. I Suoi meriti sono indubbii, mic, e ne so qualcosa io stesso, ma mi chiedo a chi possa servire questo approccio e quanti danni (alla Radaelli) possa ancora fare.

Rr ha detto...

Ed intanto BXVI sara' presente alla beatificazione di Paolo VI, che lo nomino' arcivescovo di Monaco e Frisinga. Solo un gesto di riconoscenza umana, o il presiedere ad un rito importantissimo, siccome si confa' a chi sta sul Soglio ?
Si noti: Statua di S.Michele Arcangelo, BXVI presente, statua Madinna di Fatima, BXVI presente, santificazione GXXIII e GPII, BXVI presente, Concistoro, BXVI presente, staatua Virgen cubana, BXVI presente, beatificazione Paolo VI, BXVI presente...fusse che fusse che Socci c' ha rraggione?
( echi lo consiglia e con chi si consulta?)
Rr

Rr ha detto...

A) BXVI ha abdicato validamente, legittimamente, Bergoglio e' papa de iure et de facto, il Sinodo va come noi temiano, diventiamo tutti protestanti, o qualcuno diventera' scismatico per rimanere fedele a2000 anni di dottrina cattolica,
B) BXVI NON ha abdicato sostanzialmente ( all' Aristotele), Bergoglio non e' papa ne' de iure, ne' de facto, in Conclave lo sapevano ed hanno fatto il pastrocchio ad arte, e tutto cio' che lui fa e disfa e' nullo, e noi fedeli alla dottrina di 2000 anni siamo salvi dallo scisma,
C) hanno ragione i sedevacantisti, sedeprivazionisti, la Cattedra di Pietro e' vacante da quel di, ma solo ora ce ne accorgiamo, perché abbiamo un VdR eretico materialmente e, a breve, anche formalmente. Quindi, ancora, o tutti protestanti o, i pochi coraggiosi,
scismatici.
Altre diagnosi differenziali, bitte ?
Rr

Stefano78 ha detto...

@Latinista.

Lei che non è cieco (!), legga il post che ha pubblicato Socci sulla sua pagina di Fb. Presumibilmente ne farà un articolo su Libero e sul suo Blog.

Ma prima ancora legga il LIBRO. Visto che, come prevedevo, Socci rimanda a quello per confutare il Canonista Cerrelli

Stefano78 ha detto...

@Latinista

Non lo fece, e ancora si vedono i danni

I "danni" sono stati fatti non da chi pone legittime domande e formula legittimi dubbi, ma da chi NON RISPONDE! O mena il can per l'aia. O insulta!

A mio giudizio, ai numerosi problemi che ci sono in tutta questa faccenda, se ne vogliono aggiungere altri

A mio giudizio si sta semplicemente usando metodi da Politburo per ZITTIRE e ghettizzare chi pone domande.

bernardino ha detto...

Egregio e caro Dr. Socci, stò leggendo il libro ""La Chiesa nella grande tempesta - non è Francesco"", tu (scusami se ti dò del tu, ma è usanza dei Cattolici darsi del tu, in quanto si definiscono fratelli in Cristo) dici che quando hai sentito l'habemus Papam hai gioito e pregato per lui; io no; conoscevo qualche dettaglio, ma solo il fatto della teologia della liberazione mi faceva impressione, visto come la pensava sia GPII che B.XVI.
Io mi ricordo che quando venne l'habemus Papam di Ratzingher mi sono inginocchiato e ho baciato la terra, e guarda caso successivamente è venuto fuori il SP e un pò tutto quello che dici tu nel libro di Benedetto, l'umile gigante di sapienza. Mi ricordo anche di quell'appello che facesti insieme a Ceronetti agli uomini di cultura per la Messa antica e per il gregoriano, e non sapendo come rintracciarti per dare la mia adesione, ti inviai una lettera al giornale "Il Foglio di Ferrara".
Ora le cose che dici nel libro, mi fanno inorridire, perchè credo che pensavo giusto già all'epoca, oltretutto provengo dalla scuola di Pio XII, e questo la dice lunga cosa è per me la Santa Chiesa Cattolica ed il Papa.
Posso dirti che ho avuto come parroco per cinquant'anni un sacerdote che si definiva parroco di campagna, ma era un sacerdote vero che aiutava le persone o le famiglie in difficoltà, aiutava i giovani a crescere saldi nella fede e retti nella vita, contemporaneamente quando celebrava, soprattutto la S.Messa, era un contemplativo, adorava l'altare con sopra Cristo Signore, si inginocchiava, pregava, confessava, e non ci faceva la comunione se non eravamo confessati; onorava Cristo/Dio, venerava i Santi con novene o tridui, processioni, suoni festosi di campane; insomma era vicino a quelle cosidette periferie esistenziali, ma era anche uomo di Dio, della Chiesa;
quello che mi ha scoraggiato da quella famosa loggia è stata subito quel buonasera anzichè Sia Lodato Gesù Cristo, e non credo di essermi sbagliato se oggi siamo a questo punto.
Vado a chiudere, ho letto un libro veramente interessante, "La Chiesa nella grande tempesta", purtroppo è la realta dei fatti, spero che in molti (Cattolici un pò sperduti) comprino e leggano questo libro, anche per rivalutare B.XVI e riflettano su quella Via Crucis del 2005.
Grazie Antonio per questo bel regalo. - Bernardino -

Latinista ha detto...

Rr, ne ho almeno un'altra:
A bis) Benedetto XVI ha rinunziato validamente e legittimamente, Bergoglio è Papa de jure e de facto, il sinodo andrà come vedremo, e comunque vada chi vorrà attenersi alla dottrina tradizionale farà come se niente fosse, per quanto è possibile, come già per altre cose. In attesa speranzosa che le cose si riaggiustino.

Latinista ha detto...

Stefano78,
il fatto, nel caso di Radaelli, è che lui non pose domande né formulò dubbii, ma fece illegittime sparate metafisiche a cui non credeva nemmeno lui del tutto (mise subito le mani avanti) e che poi ritrattò pure; e intanto però alcuni suoi lettori se le erano bevute (glu glu glu) e non hanno ancora smaltito la sbornia. Questo è oggettivamente un danno.

A mio giudizio si sta semplicemente usando metodi da Politburo per ZITTIRE e ghettizzare chi pone domande.

Guardi, in un sito come questo l'unico che ha il potere di zittire è l'amministratore, tramite la moderazione; e non sono io. Invece tutti hanno il potere di urlare scrivendo maiuscola una parola su tre, e c'è chi ne approfitta; ma anche questo non sono io.

Quanto alla risposta di Socci a Cerrelli: non uso facebook, vedrò se pubblicherà qualcosa sul suo sito.

mic ha detto...

La risposta di Socci a Cerelli/Introvigne sarà pubblicata a momenti.

Latinista, io non ho le sue granitiche certezze. Sia nella persona (causa Tubinga et alia) che nelle vicende ultime legate al pontificato di Benedetto XVI noto e registro ambiguità e anomalie che tengono aperti alcuni miei interrogativi.
Non credo che l'ipotesi Socci risolva il problema o i problemi e credo ci sia da aggiustare il tiro rispetto alla sua visuale.
Ma almeno c'è chi ha avuto il coraggio oltre che l'onestà intellettuale di smuovere le acque che però sono così fangose che facciamo fatica a uscirne limpidi.
Che il Signore ci aiuti tutti.

mic ha detto...

Non pubblico diversi interventi, perché continuano a dissentire con affermazioni apodittiche, senza dimostrare nulla. E restano sul focus fisso del conclave, mentre il libro parla anche di altro...

ilfocohadaardere ha detto...

Il libro di Socci contiene tutte insieme, come tessere di un puzzle finalmente ricostruito, quasi tutte le disarmonie (rispetto al Magistero della Chiesa ed alla Tradizione)dette e fatte da Francesco.La questione "validità elezione", come afferma anche oggi Socci stesso,non è affatto la parte principale e più importante del libro.Su quella abbiamo il dovere di sospendere il giudizio:è una TESI sostenuta con onestà e coraggio da Socci,sulla quale una Gerarchia seria e caritatevole dovrebbe senza meno esprimersi formalmente: a chi lo nega,ricordo che per molto meno p.Lombardi,o qualche volta direttamente Francesco,ha ritenuto di dover intervenire per "spiegare" e/o rettificare dichiarazioni et similia.Trovo gravissimo,e colpevolmente omissivo che,sin dai primi articoli di Socci nel febbraio 2014(contro i quali si lanciò, con tutta evidenza imbeccato da "altissime stanze",il pompiere d'ufficio Tornielli), e poi proseguendo anche a fronte dell'incredibilmente pesante scesa in campo sull'argomento anche di Messori,nessuna voce ufficiale della Santa Sede abbia ritenuto dovere a tutto il popolo una spiegazione che sgombrasse ilc ampo da dubbi e confusione.Inopinatamente,nulla di tutto ciò!! Il più accreditato giornalista-scrittore cattolico italiano,che ha intervistato Papi,scrive che "si, è vero,ci sono 2 Papi", e lo fa sul primo giornale d'Italia, e nessuno,dal Vaticano, ha da commentare nulla....Come non capire che sulla base di tali incredibili fatti,diviene lecito avere qualsiasi dubbio,qualsiasi domanda è legittima, e dunque Socci è, in questo caso, quasi "provvidenziale",perchè fa uscire queste domande allo scoperto,spazzando via tutta quella coltre di ipocrita silenzio indotta ex alto??!Se leggiamo con attenzione la "risposta" di Introvigne sulla questione validità canonica elezioni,si percepisce- sotto traccia- come sempre o quasi negli interventi di introvigne, quella insopprimibile attitudine a stare coi piedi in due staffe e a fare il cerchiobottista, e, comunque, a "normalizzare" ciò che normale non potrà mai essere,tranne forse che per lui.La stessa operazione-se notate-Introvigne l'ha fatta anche col caso del Vescovo Livieres,con un articolo su BQ in chiara risposta "normalizzatrice" all'articolo documentatissimo di Magister;in questo caso,facendo tutta una serie di affermazioni non documentate sulla vicenda,che ho trovato persino allusive e non corrette.Questo per dire che ben altro che l'articolessa di introvigne del debole "canonista" (i cui argomenti appaiono a dir poco leggerini...),serve per smontare i legittimi dubbi suscitati da Socci. Io ho letto il libro,e trovo che la parte più forte e meritoria sia l'aver messo insieme tanti e tanti "punti oscuri" del Magistero/non Magistero (chi lo sa?) liquido (o gassoso)di Francesco, in tavole sinottiche in cui molte delle affermazioni in libertà del VdR sono tragicamente contraddette da documenti del magistero Ufficiale della Chiesa, spesso e volentieri- va detto- da Documenti del Conc. Vaticano II che, rispetto, alle licenze prese da Bergoglio, appaiono potenti serbatoi di ossigeno puro!!La situazione è gravissima,e non può essere letta e capita in profondità(se non in modo meramente umano ed intellettuale o comunque solo razionale), ove non la si situi nell'ambito degli interventi straordinari di Maria (vera e prevista Profetessa dei Tempi Ultimi) a Fatima e a La Salette: ivi si avvertiva della necessità di bruschi cambi di rottadi penitenza e conversione, per evitare la grande apostasia della Chiesa che- secondo Socci ed altri a questo punto più che attendibili "Fatimiti", tipo Solideo Paolini- sarebbe partita dalla sommità della Chiesa....

ilfocohadaardere ha detto...

...Non posso fare a meno di pensare (pur non avendo sufficienti elementi per formulare un giudizio definitivo) che un'EVENTUALE "invalidità dell'elezione di Bergoglio al soglio pontificio,sarebbe, pur nella drammaticità degli eventi, un radioso segno della Provvidenza.E l'apparente conservazione in capo a se stesso dell'essenza del "munus"(o di una parte di esso?Ridurre o togliere di significato alla forma inedita della "declaratio" e della successiva spiegazione data da Benedetto XVI per me è semplicemente illusorio e puerile...) da parte di Benedetto XVI assumerebbe inauditi significati. Non possiamo capire ciò che Dio ancora non ci consente di capire: ma pregare e attendere fiduciosi, sì!

Latinista ha detto...

una Gerarchia seria e caritatevole dovrebbe senza meno esprimersi formalmente: a chi lo nega,ricordo che per molto meno p.Lombardi,o qualche volta direttamente Francesco,ha ritenuto di dover intervenire per "spiegare" e/o rettificare dichiarazioni et similia.

Scusi, ilfocohadaardere, in tutta sincerità, se domani il Papa in persona chiamasse Scalfari e gli dettasse, testuale: "Sochi està dichendo fesarie", secondo Lei Socci e chi gli va dietro gli crederebbero? Riterrebbero la faccenda conclusa? Perché se uno crede che Bergoglio si spacci per Papa senza esserlo, non vedo come possa credere a una sua qualsiasi affermazione.

Quanto a Introvigne: non mi sfugge la sua intenzione generale, e anch'io ho trovato l'articolo su mons. Livieres Plano il solito tentativo di metterci una pezza, in cui si è concentrato sul prete invertito benché padre Lombardi avesse dichiarato quell'aspetto marginale ai fini della rimozione.
Ma la critica è soprattutto saper filtrare ciò che si legge: non facciamo l'errore di buttare tutto ciò che scrive un uomo valido come Introvigne solo perché è bergogliano, guardiamo piuttosto agli argomenti. Nel caso del vescovo gli argomenti erano un tentativo di distrarre, di trovare il particolare difendibile a costo di perdere di vista l'insieme. Nel caso di Socci no: l'analisi è ampia e completa, e a quanto vedo la risposta di Socci è inadeguata. Magari interverrò più nel dettaglio sull'altro articolo.

Rr ha detto...

Vede, Latinista, per deformazione professionale io vedo sintomi e segni e cerco di porre una diagnosi. La Chiesa sta bene o male- non parlo del Corpo mistico. Si, no ? Se si, in questo momento sta meglio o peggio? Peggio. Perche'? Diagnosi differenziale, che, una volta risolta, pone una terapia ed una prognosi- abbastanza infausta. Una Chiesa ammalata gravemente nella sua gerachia e nei suoi fedeli, ammala anche il resto della societa'- com' evidente a giudicare il mondo d' oggi.
Certo si può anche porre la diagnosi A, b) e vediamo che succede, detto anche, in Inglese, " wait and see". Se poi il malato, in questo caso non il Corpo mistico che mai potra' morire, ma il Popolo di Dio, muore, nell' anima, s' intende, ma anche nel corpo ( v. sotto) , saremo soddisfatti e contenti di aver scelto l' approccio del " wait and see" ?

Morire nel corpo: sempre più ricerche pongono in luce che un buon matrimonio( ed uno cattolico aiutato dalla Grazia di Dio lo e' senz' altro) giova enormemente alla salute: si vive di più e più sani.
Altre condizioni di coppia, invece, tra cui quelle omosessuali, nuocciono gravemente alla salute( si muore prima, e ci si ammala di più)
Rr

mic ha detto...

Latinista,
Stefano nello zittire non si riferiva al blog ma alla gerarchia attuale che ignora quando non soffoca ogni voce di critica e di dibattito teologico, che non può essere escluso a monte di ogni pronunciamento magisteriale. Risultato: gestione autoritarista e senza motivazioni esplicite o superficialmente mutuate dal dialogo col mondo ( fatto esecrabile in una realtà che coniuga il divino e l'umano senza poter prescindere dal Logos).
Socci almeno ha il merito di aver rotto, da una tribuna pubblica, la coltre di omertà e di melassa liberal progressista.

Latinista ha detto...

Mic,
francamente Socci arriva ora a dire cose che altri dicono da tempo, o fin dall'inizio. Non solo nelle piccole nicchie tradizionaliste: penso a Magister o a Ferrara. Ecco il suo merito.
Se si fosse limitato a questo, il mio approccio nei confronti del suo libro sarebbe stato molto diverso. Come ho scritto giorni fa: benvenuto, meglio tardi che mai (e mi viene da aggiungere: ognuno coi tempi che la sua testa gli permette).
Invece alle critiche a questo papato ha aggiunto di suo una teoria strampalata e palesemente infondata che non vedo che altro possa fare se non molto male. Risultato: tutti parlano solo di quella, e il resto del libro passa in secondo piano. Un merito?

ilfocohadaardere ha detto...

Sig.Latinista, mi sembra che o non ci siamo proprio capiti, oppure lei volutamente stravolge e/o capovolge i termini del discorso. Non invoco certo un ulteriore intervento di "non magistero liquido" magari con interlocutore Scalfari che- sembra con il consenso di Bergoglio,che disse di fidarsi- liberamente "assembla" le chiacchierate papali.Invoco invece un pronunciamento formale,motivato,circostanziato,che risponda secondo i CANONI alle questioni poste e che- a parte chi non vuole vederle- sono enormi ed incombono sulla Chiesa e sulla coscienza dei fedeli. E non mi riferisco solo alla questione "validità elezione papale" ma, primariamente, a quella della contemporanea presenza nella Chiesa di "2 Papi", che è un'enormità, che molti pretendono di far passare per pacifica normalità "ormai istituzionale":ciò può andar bene per gli Introvigne, i Tornielli &C.(considero Tornielli meno pericoloso,perchè per lo meno è chiaramente attestato sul campo "acritico" e cortigiano-opportunistico;Introvigne,invece, è contraddittorio,perchè valido su certi argomenti apologetici,e ambiguo e persino utilizzatore di argomenti subdoli e prettamente "clericali",in altri campi,che sono fondamentali per il discernimento di chi non vuole perdere la retta via quando si tratterà di FARE DELLE SCELTE di obbedienza o meno).Pertanto,la banalizzazione della mia "richiesta di chiarimenti" (la Chiesa non è forse più Magistra?) da lei utilizzata come argomento a contrariis,lascia ilt empo che trova.Aggira l'ostacolo,che eprò rimane lì,grosso come una montagna,che nessuno (nella Chiesa Gerarchica e Docente) mostra per adesso di voler approcciare:questa per me è ignavia,e pusillanimità.Definire -come apoditticamente fa lei- addirittura "teoria strampalata" la questione posta da Socci,situa la sua critica al livello di Crippa e di Introvigne stesso:si presenta come uno scientifico ragionamento,ma puzza, al naso dei semplici,di "lavoro su commissione" (o per lo meno, per partito preso)...

Latinista ha detto...

Ilfocohadaardere,
quindi dovrebbe venire il Papa e ripetere gli argomenti già detti e ridetti da altri. La domanda resta: chi lo crede un impostore (e ormai senza nemmeno più la scusa dell'ignoranza e della buona fede, perché anche Bergoglio sarà stato reso edotto della tesi di Socci, con tutto il clamore che ha suscitato) perché dovrebbe credere a una sua smentita ufficiale? Non crede che chi ha dato retta a Socci rifiuterebbe qualsiasi smentita da quella parte, che fosse fatta a colazione con Scalfari o sul trono papale con la tiara in testa?
E Lei ci crederebbe? Ha creduto a Benedetto XVI quando ha ribadito la validità della sua rinunzia, e che quindi non ci sono due Papi? O ha preferito credere a un complotto, a un falso di Tornielli, a un enigma da libro giallo? Lui non poteva mettersi in testa la tiara: quali formalità doveva usare per farsi prendere sul serio?

Forse non sarà il Suo caso, ma mi è sempre più evidente che c'è chi si attacca a tutto pur di potersi dire che Francesco non è Papa. Gira e rigira siamo sempre lì.
Se si riuscisse a far rientrare la figura del Papa nella sua corretta dimensione, senza esagerazioni alla Radaelli, forse molti falsi problemi si chiarirebbero. E ci si potrebbe concentrare su quelli veri, che sono tanti.

Infine una parola sulla "teoria strampalata": perdoni, ma è da ieri che mi sforzo di dimostrare almeno ai lettori di questo sito quanto lo sia, con danno di altri miei impegni. Si potrà non essere d'accordo con me, ma non certo dire che parlo "apoditticamente" (se col termine intende "senza argomentare").

Anonimo ha detto...

Altro che tradi-bergogliani o tradi-ratzingeriani, dovremmo renderci conto che siamo tutti tradi-orfani!
E renderci conto che c'è una cosa che dovrebbe comunque ancora accomunarci: la consapevolezza di custodire gli insegnamenti ed i riti che la Tradizione ci ha consegnato, che sono il miglior modo per rendere gloria a Dio assieme alla nostra santificazione.

il focohadaardere ha detto...

Sig. latinista, lei procede nel suo personalissimo metodo (per me poco interessante) dei "se" e dei "ma". Le sue domande al massimo esprimono il suo personale pre-giudizio su ciò che "io" (per dire coloro che attendono "chiarimenti") crederei o non crederei. Semplicemente, non accetto questo suo metodo. Forse, lei che è così scaltro da presagire cosa crederanno e non crederanno gli altri, farebbe bene, più realisticamente, a dire la sua opinione senza allargarsi troppo, come invece mostra di amar di fare. Io realmente NON ho "deciso" chi sia il "vero papa", quale "dei due", e nulla ancora ho di certo in animus sulla questione "validità elezione" o meno. Che lei ci creda o no (sinceramente,e fuor di iattanza- che non mi appartiene- ma in schiettezza,non mi tocca il presunto problema relativo alle sue APODITTICHE previsioni in foro interno altrui...).Proprio in virtù di questa mia modestia, e libertà interiore, sono davvero aperto a capire, se del caso, quello che ancora non ho compreso, e, modestamente, mi aspetto che a spiegarmelo siano i legittimi Pastori della Chiesa Cattolica Docente. C'è qualcosa che non le torna in questa mia modestissima aspettativa e attitudine? E' problema suo. E delle cose che- a differenza di molti qui- pare proprio che lei debba a tutti costi sostenere. Io non "DEVO" sostenere niente. Vorrei solo capire. Buone cose.

ilfocohadaardere ha detto...

p.s. quanto all'argomento relativo alla presunta "chiarificazione" data da Benedetto XVI in persona sulla presenza o meno di "due papi" e dunque sulla normalità e canonica regolarità della sua rinuncia, solo un argomento mi basta (personalmente) ad inquadrare la questione: è stata talmente "paradossale" ed irreale la risposta data da Bendetto XVI all'impudente Tornielli ("ho scelto la veste bianca perché al momento della rinuncia non vie erano altre vesti disponibili": ipse dixit!!!!!) che, delle due, l'una: 1) o quella risposta NON E' di Benedetto XVI; 2) oppure (più probabilmente), Benedetto XVI ha dato una simile paradossale risposta (EVIDENTEMENTE priva di ogni serietà) proprio per dare un messaggio...a chi lo vuole cogliere. Dunque, caro Latinista, invece di generalizzare sulle "credenze" altrui, distingua caso per caso e si faccia una libera opinione CIRCOSTANZIATA E MOTIVATA...come tentiamo di fare tutti noi che non abbiamo portato il cervello all'ammasso dei Tornielli e degli introvigne...

Anonimo ha detto...

Quis custodet custodes?